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F1 | GP BRASILE, GIAN CARLO MINARDI “RIMONTE PIU’ COMPLICATE CON QUESTA GRANDE COMPETIVITA'”

Per il ventunesimo appuntamento del mondiale, il terzo consecutivo, la Formula 1 arriva in Brasile, a San Paolo, su un circuito tanto storico quanto veloce la cui particolarità è il senso di percorrenza: antiorario.

Siamo a 700 metri sul livello del mare, in una zona caratterizzata da repentini cambi atmosferici. Il tracciato è stato completamente riasfaltato, sicuramente una variante in più considerando che piloti e team avranno a disposizione solamente una sessione di prove libere. Il Brasile, infatti, ospita la quinta delle sei Sprint-race. Sul fronte delle mescole, Pirelli prosegue il trend dei set-morbidi, con C3-C4-C5. Una configurazione che, ultimamente, ha portato bene alla Ferrari, autore degli ultimi due successi.

Così come successo in Messico, mi aspetto anche una bella battaglia sul filo dei decimi. Avvicinandosi alla fine della stagione, entrano in gioco anche le possibili penalizzazioni per il cambio delle Power-Unit e/o delle componenti. Proprio sulla Red Bull di Verstappen, si ipotizzano, possibili cambi con ricadute di penalità da scontare in griglia.

Sicuramente è una pista che favorisce i sorpassi ed eventuali rimonte, anche se bisogna fare i conti con una maggiore competitività e un compattamento verso l’alto delle prestazioni che rende più difficile un eventuale recupero. Oggi abbiamo quattro team che possono ambire al podio, se non alla vittoria.

Alle spalle di McLaren, Ferrari, Rd Bull, Mercedes e Aston Martin, c’è un’accesa lotta tra Haas e Racing Bulls per il sesto posto, attualmente ad appannaggio del team americano che vanta 10 punti di vantaggio sul team di Faenza,  in leggera ripresa. Williams e Alpine, staccate di soli tre punti, sono in lotta per l’ottavo posto.

Buon GP a tutti

Gian Carlo Minardi

F1 | GIAN CARLO MINARDI “LA SPRINT E’ UNA COPIA MINORE DEL GP. COSI’ NON SERVE. IN MESSICO MI ASPETTO UN PUBBLICO PIU’ SPORTIVO”

Mentre la Formula 1 è pronta a fare capolinea a Città del Messico per il diciannovesimo appuntamento del Mondiale, il Circus si interroga sul futuro della Sprint race. Nata nel 2021 per aumentare lo spettacolo, in particolare modo nel programma della giornata di sabato, fino ad oggi il mini-GP di 100 km ha disatteso le aspettative.

Come spesso succede in queste occasione si cercano soluzioni alternative, molto diverse tra loro, volte a migliorare lo spettacolo. Tra le idee ci sarebbe l’uso della griglia invertita, la creazione di un campionato a parte con un punteggio e un montepremi dedicato come “incentivo” ai piloti. Abbiamo voluto sentire cosa ne pensa Gian Carlo Minardi.

La sprint-race era nata con l’intento di aumentare lo spettacolo. Ad oggi questo risultato è stato fortemente disatteso. In questo momento il format non è di aiuto. E’ solamente una copia minore del Gran Premio, senza aggiungere niente di più come abbiamo visto proprio negli ultimi due appuntamenti in Qatar e Austin” commenta Minardi.

La sesta e ultima sprint di questo 2023 si correrà in occasione del Gran Premio del Brasile “C’è bisogno anche di un programma del fine settimana costante, senza dover stare ad impazzire per ricordarsi il format in occasione del singolo GP.

 Inoltre la sprint crea un ulteriore problema. Una sola ora di prove libere per la messa a punto di queste vetture è troppo poco, soprattutto quando sono i millesimi a fare la differenza tra una sessione di qualifica e l’altra.

Quando un pilota abbassa la visiera il suo unico obiettivo è la vittoria. Non credo esista nessun pilota che si risparmia in ottica della gara di domenica. Per questo non vedo la necessita di dover aggiungere un montepremi a parte o dedicargli una classifica” prosegue il manager  faentino.

Forse si potrebbero aumentare i punti in palio, ma al momento non ho la ricetta. Siamo di fronte ad un dominio incredibile da parte di Red Bull a cui non sarà facile porre fine da parte dei concorrenti. Non dimentichiamoci che la storia della Formula 1 è piena di cicli vincenti. Fa parte di questo sport. Di certo non lo fermi creando un campionato a parte o mettendo in palio cifre da capogiro.

Questo fine settimana il mondiale arriva circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. “Arrivando a parlare del GP di Messico, non penso ci siano dubbi sulla leadership, ma tutto l’interesse sarà volto alle spalle di Max Verstappen e Red Bull.

Davanti al suo pubblico, Sergio Perez deve ritrovare la giusta serenità. Sono rimasto molto infastidito dai fischi rivolti a Verstappen da parte del pubblico americano. Il fanatismo speravo facesse parte di altri sport. Spero che in Messico siano più Signori.

Ad Austin, McLaren ha completato la sua rimonta ai danni dell’Aston Martin, mentre Ferrari ha portato il suo distacco dalla Mercedes a 22 punti (complice la squalifica a Lewis Hamilton).

La sfida sarà proprio tra questi quattro team, ognuno dei quali con il suo obiettivo da raggiungere. Staremo a vedere chi sarà il più abile. Sarà interessante seguire anche l’Alpha Tauri, reduce da un Gp di Austin molto favorevoleconclude Gian Carlo Minardi.