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Sauber, Williams e Caterham gli stakanovisti dei primi tre giorni

In Bahrain i team hanno superato i due terzi di lavoro e con la giornata di domani si apprestano a chiudere anche la seconda sessione di test collettivi. Come ci si poteva aspettare, dopo un cambiamento così drastico dei regolamenti,  i team hanno dovuto lottare contro i problemi di gioventù delle rispettive monoposto, anche se i riscontri cronometrici si stanno lentamente avvicinando alle prestazioni 2013.

Essendo difficile, se non impossibile, analizzare il reale potenziale messo a disposizione ai piloti dai propri ingegneri, la nostra analisi si concentrerà prevalentemente sui chilometri messi insieme da ciascuna scuderia e da ogni motorista.

In questi tre giorni abbiamo avuto un crescendo dei passaggi totali messi insieme dagli undici team. La sessione si è aperta mercoledì con 471 giri inanellati, per poi crescere il giorno successivo a 676 fino agli attuali 695, per un totale di 1842 giri.

DAY 1 – la sessione si apre con il miglior crono di Nico Hulkenber su Force India-Mercedes in 1’36″880, lasciandosi alle spalle 77 passaggi. Lo scettro di stakanovista di giornata però se lo contendono McLaren-Mercedes e Sauber-Ferrari con entrambi 81 passaggi, seguiti dalla Mercedes-Mercedes che si ferma a quota 74. La Ferrari e Fernando Alonso chiudono la giornata con 64 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes bisogna segnalare lo “Zero” in casella per la Williams di Massa e Bottas, così come in casa Ferrari con la Marussia. Prosegue il periodo nero per i motorizzati Renault con Red Bull, Toro Rosso e Lotus che mettono insieme rispettivamente 14, 5 e 8 passaggi. Solo la piccola Caterham salva la giornata grazie ai 67 giri del terzo pilota Frijnsù.

DAY 2 – il secondo giorno a Sakhir porta il nome del rookie Kevin Magnussen su McLaren (Mercedes) che abbassa il limite a 1’34″910 percorrendo 46 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes, la Williams recupera il tempo perso il giorno prima, mettendo insieme la bellezza di 116 passaggi, seguita dagli 85 della Mercedes di Rosberg e dai 59 della Force India di Nico Hulkenberg. La Ferrari di Alonso cresce sfiorando quota 100 giri (si ferma a 97), con la cliente Sauber a quota 55. Solo 17 passaggi per la Marussia. Sul fronte Renault, Red Bull e Toro Rosso mettono insieme la migliore giornata dall’inizio dei test completando rispettivamente 59 e 58 passaggi con Vettel e Vergne. Prosegue il grande lavoro in Caterham che si lascia alle spalle ulteriori 66 passaggi, mentre chiude la classifica interna la Lotus con soli 18 giri per la sua E22.

DAY 3 – Preso il posto dal compagno di scuderia in sella alla W05 Lewis Hamilton segna il nuovo record, abbassando il limite a 1’34″263 in 67 passaggi. prosegue il grande lavoro in casa Williams con Massa e Bottas che, alternandosi al volante della FW36, mettono insieme 115 tornate, completando così 231 giri in tre giornate. Sergio Perez su Force India-Mercedes chiude la giornata con 57 passaggi. In casa Ferrari Kimi Raikkonen è costretto ad una lunga sosta ai box, non andando così oltre le 44 tornate. Maranello riesce comunque a raccogliere un grande quantitativo di dati grazie a Gutierrez che, al volante della sua Sauber,  inanella 96  giri. Tra i motoristi Renault ancora una volta la Caterham salva la faccia con 98 passaggi. Dopo la giornata positiva di ieri i Campioni del Mondo non vanno oltre le 28 tornate, mentre i cugini faentini mettono insieme 57 passaggi.

Dopo tre giorni la Sauber è il team con più chilometri alle spalle, grazie ai 232 passaggi complessivi, seguiti da Williams e Caterham (231), McLaren (230), Mercedes (226), Ferrari (205) e Force India (193). Solo 101 passaggi per Red Bull. Fanalino di coda la Marussia (21 giri).

Tra i motoristi la Mercedes (grazie ai suoi quattro partners) guida la classifica con 880 passaggi, seguita dal propulsore francese con 504 (di cui 231 portano la firma della piccola Caterham) e da Maranello con 458 giri.

Volendo escludere i team clienti, il propulsore tedesco ha messo insieme 226 tornate con il suo staff,  contro  le 205 della Scuderia Ferrari.

Tra Conferme e Supposizioni si va verso il Bahrain

Manca ancora più di un mese al Gran Premio di Australia e con alle spalle solo Jerez, il primo test stagionale, stiamo già assistendo a cambiamenti di  Tecnici e Team che, preoccupati per i problemi motoristici incontrati, si stanno muovendo in ottica 2015. Sembra di assistere ai movimenti del mondo del calcio, quando in pre-campionato “saltano” le prime panchine o le squadre ricorrono al mercato di riparazione.

Nonostante Renault,  Red Bull e Toro Rosso si impegnino a trasmettere tranquillità e serenità nei loro comunicati e interviste, dalle informazioni che circolano, la situazione pare più complicata del previsto e di non facile risoluzione. Sembra che in  casa Red Bull stiano esplorando  un possibile cambiamento di motorizzazione per il 2015, mentre in Toro Rosso è saltato il sesto/settimo Direttore Tecnico della loro storia. Sul fronte motori poi – dalle informazioni provenienti al di fuori dai confini nazionali –  la Renault sta provando a fare “shopping” di tecnici oltre i confini transalpini (ricevendo risposte negative), cosa praticamente mai successa prima, in quanto  ha sempre cercato di difendere, giustamente, la propria tecnologia. Queste notizie non possono che alimentare sospetti, in base a quanto si vocifera, sulla probabile esistenza di problemi strutturali del propulsore, che sembrano essere di non facile risoluzione nel breve. Alcune case costruttrici, non attualmente impegnate nel Mondiale F.1, hanno già pronto una loro personale unità e stanno valutando una loro scesa in campo, anche se rallentati dalle difficoltà di trovare partnership importanti, a meno che queste perplessità non vengano superate sfruttando  l’attuale debacle Renault. Ovviamente mi auguro di poter essere smentito già tra qualche settimana quando in Bahrain, secondo test pre-campionato, potremo vedere i miglioramenti messi in atto dai Team e dai Motoristi.

Stiamo certamente vivendo un momento caotico per la Formula 1.

Sentiamo parlare sempre più spesso di un Salary Cap da fissare in 200 milioni di dollari. Attualmente però solamente tre o quattro team superano questo tetto, mentre la realtà di tutti gli altri partecipanti è ben lontana da queste cifre e le difficoltà con le quali debbono convivere sono sotto gli occhi di tutti. Forse queste esternazioni sono alimentate per distrarre la gente dai veri problemi della F.1. Come abbiamo sottolineato in passato (oggi anche altri autorevoli personaggi del Circus confermano)  la F. 1 va  rivista in tutti suoi aspetti. Non è accettabile che oggi ci siano team con  tre Team Principal al posto di un unico Proprietario o Direttore Generale e  che una vettura non abbia più un solo padre putativo con in mano l’intero progetto della vettura. Attualmente c’è un Responsabile per l’installazione  Motore, uno dell’area Aerodinamica , uno per la Produzione, uno per la gestione pista, uno per l’elettronica ecc. ecc. In questo modo viene a mancare la visione completa del progetto, oltre ad un aggravio di costi e l’ottimizzazione delle risorse,  con aumenti esponenziali di maestranze nei Team. Questa scelta è certamente figlia dello sviluppo, ma forse non è la strada giusta. Occorre fare qualche passo indietro prima di parlare di Salary Cap.

Nei giorni scorsi avevo voluto attirare l’attenzione sull’argomento sicurezza nei circuiti e sulle strutture Tecniche della FIA. Anche qui, con soddisfazione, ho notato che il problema è stato affrontato e discusso da Professionisti che hanno evidenziato e sottolineato le criticità emerse.   Ad oggi la FIA non ha informato i circuiti e delineato linee guida su come ci si debba comportare durante il recupero di una vettura ferma in pista. La conferma è arrivata dalla Sig.ra Rossella Amadesi, Responsabile CEA Squadra Corse. I Leoni della CEA Squadra Corse sono i migliori al mondo e questo rappresenta un valore aggiunto e una maggiore tranquillità per l’organizzatore del G.P d’Italia, ma trovo assurdo che a metà febbraio non siano ancora state diramate le dovute informazioni che potrebbero prevedere, oltre a sessioni formative anche dei costi aggiuntivi derivanti dall’acquisto di nuove attrezzature o divise da utilizzare nella stagione 2014.

Tutto questo fa parte di un’altra critica da me sollevata nei confronti della FIA, ripresa dall’Ingegnere Cadringher – ex responsabile FIA per i regolamenti negl’anni 80 – su un noto settimanale (Autosprint), dove anche per lui gli uomini preposti alla stesura dei regolamenti non hanno una visione globale.

Detto questo andiamo in Bahrain, attenti ad individuare i progressi dei Team che hanno incontrato i problemi maggior a Jerez, osservando se la Mercedes confermerà la sua affidabilità e competitività e se la Ferrari, che a detta degli uomini di Maranello è in linea con le aspettative, ci darà delle indicazioni  positive sulla stagione alle porte.

Problema Renault. E se la Lotus avesse visto lontano?

Mentre tutti i team sono impegnati nel quarto ed ultimo giorno di test sul tracciato di Jerez – dal 19 febbraio il circus si trasferirà al caldo in Bahrain – proviamo a giocare con i numeri. Lasciando per il momento da una parte i riscontri cronometrici, mettiamo un po’ di ordine sul numero di giri inanellati dai Motoristi e dai team.

Dopo i primi tre giorni abbiamo un motore Mercedes che guida la classifica con la bellezza di 466 passaggi grazie ai suoi quattro team (McLaren , Mercedes, Williams e Force India), seguito dal propulsore di Maranello con un totale di 235 giri, realizzati in collaborazione con la Sauber C33 e la Marussia M03 – il cui esordio però risale solamente nella giornata di ieri (5 tornate). Ben più staccati invece i team equipaggiati dalla nuova unità Energy Renault.  Solo 81 passaggi messi nel sacco, con il Team Campione del Mondo fermo a 14. In questa classifica manca la grande assente, la Lotus “A quanto possiamo vedere il motorista Mercedes ha interpretato al meglio i nuovi regolamenti, seguito da una Ferrari che gira e macina chilometri con i suoi due piloti. In netta difficoltà invece i Renault. Chissà, forse la Lotus ci ha visto molto lungo…” raccontava ieri Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

Da quello che si apprende nessun team sta ancora spremendo al limite la propria unità “Osservatori esterni, attraverso l’uso di strumentazione fonometriche, sostengono che ad oggi le macchine non utilizzano tutti i 15.000 giri/min dei loro propulsori. Proprio per questo guardiamo con curiosità e interesse i tempi, ma è presto per giudicare” analizza il manager faentino

Tra i costruttori motorizzati Mercedes, la W05 di Nico Rosberg e Lewsi Hamilton risulta essere la più stakanovista con 177  passaggi, seguita dalla MP4-29 di Button e Magnussen con 135 tornate, dalla Williams di Massa e Bottas con 89 giri. La Force India di Sergio Perez e Nico Hulkenberg segna 65 passaggi sul traguardo

Tra i costruttori motorizzati Ferrari, la coppia Alonso-Raikkonen ha inanellato 136 tornate. 94 passaggi per la C33 di Adrian Sutil e Esteban Gutierrez. Solo 5 giri per Max Chilton e la sua Marussia

Tra i costruttori motorizzati Renault, la Scuderia Toro Rosso guida la classifica con 45 giri, seguito dalla Caterham con 22 passaggi. Fanalino di coda la Red Bull che non va oltre le 14 tornate con Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.

Non dimentichiamoci che si è aperto solamente il quarto giorno di shake-down. Una volta i team effettuavano le prime prove privatamente, mentre ora sono obbligati a farlo pubblicamente. I problemi a cui stiamo assistendo su alcune monoposto  sono di normale gestione, soprattutto perché stiamo parlando di una Formula 1 nuova a 360°” conclude Minardi

Jerez Day 1 – Minardi lancia l’allarme “Occhio alla chimica”

La nuova era della Formula1 è iniziata questa mattina con la prima giornata di test collettivi sul tracciato di Jerez. Assenti solamente Lotus e Marussia.. Una sessione certamente complessa per i team che hanno dovuto far fronte alle numerose novità introdotte. Se normalmente i tempi dei test vanno presi con le pinze, quelli di oggi vanno semplicemente letti per quello che sono, anche se fa piacere vedere un Kimi Raikkonen mettere insieme 31 tornate.

Come ci si poteva aspettare sono stati dei primi giri abbastanza complicati e ricchi di bandiere rosse con l’uscita di Hamilton, dove i meccanici hanno lavorato sicuramente più a lungo dei rispettivi piloti. La McLaren è stata fermata nei box per problemi elettronici mentre Red Bul e Caterham hanno finito il montaggio della vettura solamente nel tardo pomeriggio, competando così solo degli shake-down” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

L’interesse maggiore era certamente rivolto alle nuove forme geometriche, caratterizzate da prospicienti proboscidi “Il problema è sempre lo stesso. Chi scrive le regole non è un progettista e i risultati sono questi. Al di la dell’estetica, alquanto discutibile, voci autorevoli quali Adrian Newey e Gabriele Tredozi – presente a Jerez –  pongono l’attenzione sul fattore sicurezza. In caso di contatto laterale queste protuberanze potrebbero creare seri problemi, oltre a snaturare la Formula 1”

Grazie alla sua pluriennale esperienza come costruttore, il manager faentino vuole porre l’attenzione su un aspetto altamente interessante legato alla benzina “Come i telaisti hanno interpretato in modo estremo i regolamenti, mi auguro che altrettanto non abbiano fatto i motoristi e i fornitori di carburanti. Attraverso l’uso della chimica infatti si potrebbe alterare il peso specifico della benzina  o migliorarne le prestazioni con l’uso del turbo, falsificando così il campionato e snaturando la volontà della FIA il cui intento è utilizzare un prodotto in ottica auto di serie. Nel passato infatti, prima di apportare delle modifiche alle caratteristiche della benzina per la F1, il fornitore doveva depositare un campione per essere analizzato e testato sulle auto di serie. Sul fronte motori, osservatori esterni hanno stilato una prima classifica grazie all’uso di strumentazione fonometriche con Mercedes e Ferrari davanti alla Renault. Naturalmente bisognerà anche analizzare l’aspetto legato ai consumi, certamente di non seconda importanza

Alle spalle del ferrarista si è piazzata la Mercedes di Hamilton con 11 tornate, davanti a Bottas (7) alla Force India di Perez (11) e alla Toro Rosso, che chiude con 15 passaggi “Sulla carta la Mercedes ha dato l’impressione di essere una vettura temibile. La Force India, nonostante problemi di gioventù, ha fatto vedere cose egregie

Domani si accenderanno i riflettori sulla seconda giornata. Aspettiamo di vedere i primi giri cronometrati di McLaren e Red Bull

Gp Belgio – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un gran premio tirato con tre Campioni del Mondo sul podio, con un grandissimo Fernando Alonso. E’ l’Alonso che tutti vogliamo vedere, che parla con i fatti e i risultati in pista e non attraverso i microfoni. Deve dimostrare costantemente attraverso i risultati tutto il suo talento, anche se si trova a lottare contro una macchina invincibile come la Red Bull. Lo spagnolo è stato bravissimo nei primi passaggi, sfruttando al 100% il potenziale a sua disposizione conquistando un risultato certamente insperato fino a sabato sera, rimediando agli errori suoi e del muretto commessi in qualifica.

Certamente anche senza il testacoda del sabato il risultato di oggi non sarebbe cambiato, anche se così facendo ci ha fatto divertire di più. Questo secondo posto è un risultato positivo anche in ottica campionato visto che si è riportato davanti ad Hamilton. al secondo posto. Purtroppo il gap con Vettel non è diminuito, ma mancano ancora otto gran premi e tutto può succedere.

I 17 sec di distacco dello spagnolo su Vettel, rispetto agli oltre 50” di Massa,  sono la chiara dimostrazione di come, anche nella Formula 1 moderna, il pilota possa fare la differenza sui tracciati tecnici come Spa. Ci ha messo del suo per inserire la F138 tra il tedesco e l’inglese della Mercedes. Questo risultato  deve restituire un pizzico di serenità in casa Maranello. Mi piacerebbe vedere un Fernando meno scuro in volto, soprattutto dopo una prova come quella di oggi. Non deve contribuire ad alimentare le tensioni.

La Mercedes aveva iniziato il week end in sordina, per poi conquistare una bellissima pole con Hamilton che aveva fatto sperare in un qualcosa in più per la domenica. Restano comunque in lotta per il titolo e sono al secondo posto nel mondiale costruttori. Assisteremo fino alla fine ad una bellissima rincorsa su Vettel, anche se diventa importante non perdere più punti. Sarà una lotta contro degli extra-terresti come Vettel e Red Bull.

Sul fronte Lotus, Grosjean ha occupato la sua posizione sorpassato sul finale da Massa che si era svegliato. Purtroppo con Raikkonen hanno sofferto fin dai primi giri ad un problema al freno anteriore che lo ha portato al ritiro dopo ben 27 risultati positivi. E’ certamente un record importante anche se si è interrotto nel momento meno opportuno. Avrebbe potuto portare a casa punti importati in ottica campionato. Il posto lasciato libero dal finlandese è stato conquistato da un ottimo Ricciardo che ha avuto la meglio su Perez, portando in Toro Rosso un punto “pesante”.

Grazie al sesto posto di Button la McLaren sopravanza la Force India (oggi al nono posto con Sutil) tra i costruttori, portandosi in quinta posizione. Proprio l’inglese è ancora senza contratto per la stagione 2014 anche se aveva dichiarato ad un giornale inglese di pensare ad un anno sabbatico. L’ago della bilancia per il Mercato Piloti sarà comunque la Ferrari. Fino a quando il team di Maranello non sistemerà il “tassello pilota” difficilmente assisteremo a nuovi annunci. Per la McLaren il 2014 sarà una stagione di transizione, in attesa di indossare nel 2015 i motori turbo Honda. Raikkonen e Button, due campioni del mondo, hanno certamente la possibilità di restare in due team competiti come Lotus e McLaren, ma anche loro aspetteranno la decisione Ferrari.

Ora ci prepariamo a Monza e il risultato della Ferrari potrebbe essere un ottimo spot per portare i tifosi in autodromo a sostenere e tifare Ferrari. Si andrà a Monza con l’obiettivo di conquistare la vittoria, visto che dovrebbe essere un circuito meno favorevole alla Red Bull

Gian Carlo Minardi “Ferrari, ago della bilancia per il mercato”

Con le vacanze ormai alle spalle la Formula 1 si prepara a tornare in pista per l’ultima parte di stagione. Come da tradizione, due tracciati che hanno contribuito a scrivere parte della storia di questo sport, Spa-Francorchamps e Monza, sono anche sinonimo di Marcato Piloti.

Tutti gli occhi sono puntati su Ferrari e Red Bull con una Lotus che difficilmente riuscirà a tenere Raikkonen. Proprio la Scuderia di Maranello potrà essere la chiave di volta per dare il via alle danze, come ci annuncia Gian Carlo Minardi “La Ferrari potrà essere l’ago della bilancia per diversi motivi. Prima di tutto è un sedile ambito da qualsiasi pilota in quanto arrivare a Maranello significa raggiungere un obiettivo professionale molto elevato. Per tanto le mosse della “rossa” determineranno il resto del mercato, anche se al momento è molto ristretto a causa dei problemi finanziari di diversi team” In casa Red Bull è certa la partenza di Mark Webber, come annunciato diversi mesi fa dallo stesso pilota australiano “Ultimamente Marko sponsorizza molto Daniel Ricciardo e presumo che il predestinato sarà lui, con l’arrivo di Da Costa in Toro Rosso. Qualora la Red Bul decidesse di fare scelte diverse, credo che Vergnè sarà sacrificato. ” analizza il manager faentino.

Il momento poco felice per alcune scuderia incide anche sul mercato e sulle scelte del pilota stesso “La situazione tecnico-finanziaria non rendono alcuni team più appetibili da quei piloti che si vogliono affacciare alla Formula 1, o che sono in attesa di approdare in un top team. Resiste la Force India, anche se bisognerà vedere come si comporterà nell’ultima parte. Quasi certamente molti saranno costretti a puntare solamente su piloti con alle spalle forti sponsorizzazioni. Questo è sicuramente una nota dolente, in quanto mi piacerebbe vedere piloti come Hulkenberg, Di Resta o Sutil su vetture competitive. Soprattutto i due piloti Force India hanno fatto vedere cose egregie”

Minardi però pone l’accento anche su un altro aspetto molto importante che potrà contribuire a movimentare il mercato “La seconda parte di stagione sarà fondamentale anche per le scelte tecniche che verranno fatte, e si ha la sensazione che Mercedes abbia tra le mani un motore turbo che potrebbe fare la differenza. L’aspetto determinante non sarà soltanto la potenza, ma anche il consumo di benzina. La casa di Stoccarda fornirà ben quattro scuderie e questo potrebbe aiutare diversi team a rinascere, come la Williams. Staremo  attenti alle fughe di notizie per capire chi tra i motoristi avrà interpretato meglio il nuovo regolamento

Insieme a Da Costa, il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari, pone la sua attenzione anche verso altri piloti giovani “Credo che i primi tre piloti della WSR 3.5 – Magnussen, Vandoorne,  Stevens –  ed Evans (GP2 Series) siano già pronti per il salto in F.1. Poi i Rookye test di Silverstone ci hanno mostrato un Sainz J. molto competitivo con un futuro ai massimi livelli, ma bisogna lasciarlo lavorare e crescere ancora nelle formule minori” conclude Minardi

Gp Canada – Presentazione

Dopo il ritorno in Europa la Formula 1 si appresta a salutare il vecchio continente per un week end ed atterrare in Canada, dopo un Montecarlo ricco di polemiche e strascichi extra pista. Diversamente da quanto annunciato nelle settimane scorse anche a Montreal la Pirelli porterà la gomme usate fino ad oggi. Solo durante le prove libere 1 i team avranno modo di assaggiare le gomme con la nuova carcassa che potranno debuttare a Silverstone.

Per il fine settimana canadese team e piloti avranno a disposizione le mescole Medium e SuperSoft. Tra le due mescole c’è una grande differenza di usura e chi saprà gestire al meglio le SuperSoft, che saranno usate anche in Q3, avrà certamente un vantaggio. Sarà un gran premio interessante e non facile in quanto è un misto tra cittadino e permanente con insidie che si nascondono dietro ogni curva. C’è un lunghissimo rettilineo dove si potrà attivare il DRS (anche se per un tratto più breve) che immette sull’ultima, e famosa, chicane contraddistinta dal “muro dei campioni”. I freni avranno un ruolo molto importante in quanto si parte con un carico maggiore di benzina a causa del consumo più elevato che nei normali circuiti. Il meteo potrà essere una variabile in più, soggetta dai venti del nord che possono far variare velocemente le condizioni.

Ci apprestiamo ad entrare nella parte calda della stagione con una Red Bull in testa, pur non avendo dimostrato un dominio assoluto, e una Mercedes che dovrà confermare quanto di buono fatto vedere tra le stradine del Principato. In tal caso il campionato avrà acquisito un cliente scomodo. La Ferrari con le Medium ha dimostrato di trovarsi a suo agio, mentre non ha ancora ottimizzato le SuperSoft. Dovrà iniziare il recupero portando via punti importanti a Vettel.

Naturalmente non dobbiamo dimenticarci della Lotus che sta vivendo di rendita grazie ad un progetto nato molto bene, con una vettura che ha sfrutta molto bene tutti i tipi di gomme ottimizzando la prestazione sul giro. Vista la difficile situazione economica sarà difficile che possa tenere il ritmo dei top fin qui lavorando contemporaneamente sullo sviluppo 2013 e progetto 2014.

Pensando al mio passato ho certamente qualche rammarico legato al Gp del Canada. Non siamo mai entrati nella zona punti (top 6) ma su 20 edizioni ben dieci volte abbiamo conquistato l’importante traguardo della Top Ten con prestazioni importanti con Martini, Fisichella, Badoer, Fittipaldi, Marques, Verstappen e Baumgartner nel 2004. In un gran premio così difficile portare la macchina in una zona calda come la top ten era certamente un risultato positivo per un team di seconda fascia. Purtroppo però allora prendevano punti solo i primi sei.

 

Orari GP CANADA

Venerdì 7 giugno
16:00-17:30, Prove libere 1 
20:00 – 21:30, Prove libere 2

Sabato 8 giugno
16:00 – 17:00, Prove libere 3
19:00 – 20.00, Qualifiche 

Domenica 9 giugno
20:00, Gara

GP Montecarlo – Presentazione

Ho vissuto tanti gran premi di Montecarlo, ma purtroppo non ho mai avuto l’abitudine di viverne la vita notturna. Passavo le giornate e le serata ai box in quanto era nostro costume organizzare cene con amici e sponsor nel nostro Motorhome sul porto.

L’appuntamento tra le stradine del Principato è sempre stato un week end particolare, sia per gli addetti ai lavori sia per gli appassionati che possono avere un vero contatto con le macchine. In nessun circuito al mondo si respira la medesima atmosfera. Nonostante tutte le transenne che ti fanno quasi sentire in gabbia, si ha veramente la sensazione di poter toccare e sfiorare con mano le monoposto. Vibri insieme al motore. La gente ha la possibilità di passare a pochi metri dai Motorhome e vedere così vicino i suoi idoli. E’ veramente incredibile. Unico.

Il week end racchiude in sé grandi incognite, legate alle gomme soft e super soft e al fatto di non aver trovato un dominatore assoluto. Ci sono diversi attori che potranno regalarci un Montecarlo interessante. La Ferrari ha dimostrato di avere un passo superiore in gara, ma potrebbe soffrire se non dovesse azzeccare una qualifica dove è molto facile incappare in qualche sbavatura. Di contro c’è una Mercedes molto forte in qualifica e con le gomme morbide. Potranno difendersi almeno fino al primo pit stop, soprattutto se partiranno in pole. Da quelle che sono le mie informazioni sono molto vicini a risolvere i problemi legati ai long run.  C’è poi una Lotus che si è dimostrata competitiva in qualsiasi condizione con un Raikkonen in grande spolvero che può impensierire fortemente gli avversari. Naturalmente non possiamo dimenticare la Red Bull, anche se si è lamentata non poco delle gomme. Proprio a riguardo non condivido la scelta della Pirelli di cambiare la composizione in corsa. Appoggio la linea di Lotus e Ferrari. Ci andava l’unanimità.

Tra gli outsider più pericolosi c’è sicuramente la Force India che potrebbe portare vai punti importanti, mentre non vedo una McLaren ancora al top. Per le sue caratteristiche Montecarlo è un tracciato che richiede un grande carico aerodinamico dove si da meno importanza al peso complessivo della vettura, in quanto la priorità è finire la gara. Vengono apportati una serie di correttivi alle monoposto per irrobustire le parti più soggette a contatti con i guard rail e i muretti.

Speriamo che il tempo non sfalsi i valori in campo. A questo punto della stagione i team stanno lavorando per preparare la seconda parte di stagione. Sul fronte pit stop mi aspetto 2-3 soste. E’ un circuito estremamente corto con un asfalto ben curato e non abrasivo. La Pirelli tradizionalmente ha sempre dato il massimo in queste condizioni, anche se sarà fondamentale azzeccare la tempistica giusta per la sosta.

Gp Spagna – Presentazione

Il primo gran premio europeo storicamente è molto interessante in quanto tutti i team si presentano in pista il venerdì mattina con numerose novità tecniche. Arriviamo a Barcellona dopo tre settimane di stop, tre settimane in cui i team hanno avuto il tempo di analizzare e studiare tutti i dati raccolti nei primi quattro gran premi.

A rendere il week end spagnolo ancora più interessante ci ha pensato nuovamente la Pirelli che porterà una nuova mescola dura, anche se con caratteristiche molto simili a quelle usate nella parte finale della passata stagione. Questo cambiamento annulla dunque tutte le prove invernali, creando così una nuova incognita che potrà regalarci maggiore suspense. Inoltre, in via del tutto eccezionale, i team avranno a disposizione nelle prove libere un set in più di gomma super-dura, che gli darà la possibilità di girare maggiormente e di testare le novità.

Per la vittoria mi aspetto una lotta aperta a tre, Red Bull-Ferrari-Lotus. Senza l’inconveniente nell’ultima gara Alonso avrebbe potuto lottare per il primo e secondo posto, mentre abbiamo una Lotus che dialoga molto bene con le Pirelli grazie ad una vettura valida e competitiva guidata molto bene dal finlandese. Da tenere sicuramente d’occhio McLaren e Mercedes. Proprio la scuderia di Waking con gomme dure ha fatto vedere belle gare, soprattutto con Button. Sono un po’ la delusione di questo inizio di anno e certamente non saranno stati a guardare.

Da non sottovalutare ci sono certamente Force India, che in classifica è davanti alla McLaren, e Toro Rosso che stanno sovrastando una Williams in difficoltà. Anche per la scuderia di Faenza sono attesi importanti aggiornamenti.

 

Orari Gp Spagna

Venerdì 10 maggio
10:00 – 11:30 Prove libere 1; diretta Sky Sport F1 e Rai Sport 1
14:00 -15:30 Prove libere 2; diretta Sky Sport F1 e Rai Sport 1

Sabato 11 maggio
11:00 – 12:00 Prove libere 3; diretta Sky Sport F1 e Rai Sport 1
14:00 Qualifiche; diretta Sky Sport F1 (13:00) e Rai 2 (13:45)

Domenica 12 maggio
14:00 – Gran Premio Spagna F1: diretta Sky Sport F1 (12:30) Rai 1 dalle 13:10

Gp Bahrein – Up & Down

Al di la del tifo personale è fuori di dubbio che abbiamo assistito ad un gran premio spettacolare ed emozionante sotto ogni punto di vista con sorpassi, lotte (anche tra compagni di scuderie), rimonte, forature, problemi tecnici e  vittoria in solitaria.

Insomma, un po’ di tutto in una domenica che ha visto l’allungo in classifica di Sebastian Vettel e l’ottima conferma al secondo posto nella classifica costruttori della Lotus, grazie ai suoi alfieri che hanno colorato il secondo e terzo posto gradino del podio. E’ stato anche il gran premio del riscatto per le seconde guide McLaren e Lotus e della prestazioni “strappa applausi” di Paul di Resta e della Force India che conquista la quinta posizione davanti al colosso di Walking. E’ stata però anche la domenica in cui Fernando Alonso ha dato nuovamente prova della sua grande forza recuperando numerose posizioni nonostante l’assenza del DRS.

Fatta questa premessa, diamo qualche voto:

Fernando Alonso – voto 9. Magistrali i due giri con DRS aperto e grande gara, corsa costantemente all’attacco nonostante l’handicap. Avrebbe certamente lottato con Vettel per la vittoria. Nonostante i problemi il ferrarista ha quattro punti in più rispetto al 2012 e questo fa ben sperare

Sebastian Vettel – voto 8. Il tedesco è molto determinato al via sopravanzando Alonso e Rosberg. Nei primi passaggi ha costruito buona parte del suo successo. Poi gara in solitaria senza essere impensierito dagli avversari.

Paul di Resta – voto 8. Ha saputo ottimizzare la sua Force India e presto potrà lottare per il podio. Sta portando avanti la sua squadra, ora al quinto posto e primo tra i team di seconda fascia

Kimi Raikkonen e Romain Grosjean – voto 8. Chiudono alle spalle di Vettel con una Lotus molto attenta al consumo delle Pirelli, portando a casa punti preziosi per il mondiale senza commettere errori e ottimizzando al meglio il materiale a disposizione. Si confermano terzo incomodo per la lotta al Campionato

Lewis Hamilton – voto 7.5. Ha preso paga in qualifica dal suo compagno di scuderia, a dimostrazione del valore di Rosberg, per poi rimediare la domenica mettendo in pista grinta, talento ed esperienza rimontando fino all’ultimo giro, chiudendo al quinto posto.

Nico Rosbertg – voto 7.5. Eccezionale in qualifica con un giro vicino alla perfezione. La sua Mercedes continua a consumare in modo eccessivo le gomme e questo non aiuta la sua cattiveria mandandolo in difficoltà nei long run

Sergio Perez – voto 6. Sicuramente ci ha fatto divertire con il duello con Button, ma nelle prossime gare dovrà darsi una calmata e chiarirsi con Jenson. Ci sono state delle manovre al limite della correttezza

Mark Webber – voto 5. Gara poco aggressiva e visto cosa fa il suo compagno il settimo posto è d’avvero poca roba.

Felipe Massa – NC. Due forature sono troppe. Si dovranno esaminare le cause e lavorare per il futuro

Gp Bahrein – IL PUNTO

Nel gran premio più tirato ed esaltante di questo inizio 2013 è purtroppo venuto a mancare uno dei protagonisti, Fernando Alonso, rallento dal primo problema tecnico. Un gran premio ricco di lotte, sorpassi e controsorpassi al limite del regolamento  dettati da una grande tenacia.

Abbiamo avuto un Perez veramente scatenato nei confronti di un Button che non voleva mollare la leadership all’interno del team McLaren e un Rosberg penalizzato purtroppo dal degrado delle gomme. Il suo giro in qualifica è stato vicino alla perfezione, lasciandosi dietro due campioni del mondo del calibro di Vettel e Alonso. In gara sapevano benissimo che la situazione si sarebbe capovolta a causa del consumo eccessivo dei pneumatici posteriori. La bagarre di inizio gran premio non lo ha aiutato. Ottima gara per Lewis Hamilton che è riuscito a risalire fino al quinto posto riuscendo a sfruttare meglio le sue Pirelli. I due/tre giri in più prima dell’ultimo pit stop gli hanno permesso di arrivare a fine gara con gomme più “fresche”, riuscendo ad avere la meglio su Webber e Perez.

Una corsa dai numerosi spunti, fin dal sabato con tutti i top driver racchiusi in pochi decimi,  ma amara per i nostri colori, con Alonso rallentato dal non funzionamento del DRS e un Massa da due forature che richiederanno un’analisi approfondita. Lo spagnolo ha messo in piazza una prova esemplare: nonostante il pit stop anticipato e la mancanza del DRS è stato autore di una corsa eccezionale e i 37” di distacco da Vettel sono veramente pochi. Visto come si erano messe le cose ad inizio corsa sono tre punti guadagnati, anche se senza dubbio la Ferrari ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Al di la dell’ottima prestazione e dalla nuova vittoria, diventa difficile giudicare Sebastian Vettel autore di una corsa in solitaria e senza pressione dopo i due sorpassi di Alonso e Rosberg. Credo comunque che abbia ancora un buon margine nonostante i suggerimenti del team di non spingere e i giri veloci segnati in gara. Al contrario Webber non è stato all’altezza della situazione. Difficile fare un’analisi, in quanto è andato in crisi con le gomme. Purtroppo per lui è rimasto immischiato in numerose battaglie che portano ad un maggiore consumo delle gomme.

Raikkonen e un ritrovato Grosjean completano il podio del Bahrein regalando punti preziosi ad una Lotus costantemente presente nelle zone alte che si conferma terza forza sia sul fronte costruttori che piloti. Dopo aver sofferto un Kimi in forma eccezionale che sfrutta al massimo un’ottima macchina, Grosjean ha ritrovato la retta via, aiutato anche dal cambio della scocca. La E21 lavora molto bene con le gomme e ha già raccolto più punti della passata stagione.

Da applausi anche la Force India con un Di Resta che chiude ai piedi del podio. E’ una presenta costante in Q3 e si sta inserendo nella lotta per la sesta posizione. Senza il contatto da inizio gara anche Sutil avrebbe potuto portare punti importanti. E’ una bella realtà che riesce a disturbare e lottare con i big.

Ora abbiamo tre settimana prima dell’arrivo del Mondiale in Europa. A questo punto della stagione team e piloti hanno il panorama completo dei compound, oltre ad aver girato in diverse condizioni atmosferiche. Si arriva su un tracciato che non ha segreti come Barcellona, essendo sede dei test invernali. Red Bull rimane certamente la macchina di riferimento con una Ferrari però più vicina, anche in qualifica. In questa lotta però ci sono outsider molto insidiosi come la Mercedes, veloce sul giro secco, e una Lotus costantemente presente nelle zone calde della classifica. Con questo livellamento delle prestazioni però ogni errore viene pagato il doppio. Bisognerà stare molto attenti. Ci sono ancora quindici gran premi e quindi tutto potrà succedere. In Spagna vedremo numerose novità .

 

Sakhir, gara

1. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – 57 giri
2. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +9″1
3. Romain Grosjean – Lotus-Renault – +19″5
4. Paul di Resta – Force India-Mercedes – +21″7
5. Lewis Hamilton – Mercedes – +35″2
6. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +35″9
7. Mark Webber – Red Bull-Renault – +37″2
8. Fernando Alonso – Ferrari – +37″5
9. Nico Rosberg – Mercedes – +41″1
10. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +46″6
11. Pastor Maldonado – Williams-Renault – +1’06″4
12. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +1’12″9
13. Adrian Sutil – Force India-Mercedes – +1’16″7
14. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’21″5
15. Felipe Massa – Ferrari – +1’26″3
16. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +1 giro
17. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
18. Esteban Gutierrez – Sauber – +1 giro
19. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
20. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +1 giro
21. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +2 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 77; 2. Raikkonen 67; 3. Hamilton 50; 4. Alonso 47; 5. Webber 32; 6. Massa 30; 7. Grosjean 26; 8. di Resta 20; 9. Rosberg 14; 10. Button 13; 11. Perez 10; 12. Ricciardo e Sutil 6; 14. Hulkenberg 5; 15. Vergne 1.

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red Bull-Renault 109; 2. Lotus-Renault 93; 3. Ferrari 77; 4. Mercedes 64; 5. Force India-Mercedes 26; 6. McLaren-Mercedes 23; 7. Toro Rosso-Ferrari 7; 8. Sauber-Ferrari

Gp Bahrein – Presentazione

Archiviato Shanghai, team e piloti hanno fatto in fretta e furia armi e bagagli per dirigersi in Bahrein sul tracciato di Sakhir, teatro del quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1. Il principale avversario di questo fine settimana sarà il caldo, sia legato allo sfruttamento dei pneumatici sia per le temperature che si sprigioneranno sotto il cofano motore. Al fine del risultato finale la gestione delle gomme morbide sarà uno degli aspetti fondamentali e, secondo le simulazioni, sono attesi tre pit stop.

La Ferrari si presenta da protagonista dopo la grande prova di forza dimostrata in Cina dove pilota, team e vettura hanno vinto una gara non per fortuna o demeriti altrui, ma mettendo in pista una supremazia tecnica che da tempo non sfoderava. La Red Bull rimane certamente la vettura  di riferimento avendo vinto gli ultimi tre campionati del mondo, ma le pressioni interne e la competitività degli avversari li ha fatti diventare un team battibile.

La Mercedes potrà essere un cliente molto scomodo, soprattutto se confermerà quanto di buono fatto vedere negli ultimi due week end con Lewis Hamilton. Le gomme Hard potrebbe dargli un aiuto con un minor degrado, oltre a  spingere Jenson Button e la sua McLaren nelle parti alte della top ten, dopo il quinto posto di sette giorni fa.

La Lotus, con un grande Raikkonen, potrebbe essere il principale avversario della Ferrari. Ormai non sono più una sorpresa, ma una bella conferma.

Tradizionalmente il Gp del Bahrein presenta diverse variabili, caratterizzate dal caldo, vento e sabbia in pista che fanno variare velocemente le condizioni della pista

 

 

 

 

Orari GP Bahrein

Venerdì 19 aprile
Prove libere 1: 9:00 – 10:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 8:45
Prove libere 2: 13:00 – 14:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:45 – sintesi RaiSport 1 alle 22:30.

Sabato 20 aprile
Prove libere 3: 10:00 – 11:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 9:45
Qualifiche: 13:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:00 – differita Rai 2 alle 17:50

Domenica 21 aprile
Gara: 14:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:30 – differita Rai 2 alle 21:00.

Gp Cina – Up & Down

Shanghai ci ha regalato un gran premio ricco di sorpassi, lotte e contatti tra piloti e diversi errori, sopratutto in casa Red Bull. La Ferrari e Fernando Alonso conquistato il primo sigillo stagionale riscattando il week end malese, e Lotus e Mercedes si confermano al top con Raikkonen ed Hamilton.

FERRARI – Alonso : voto 10. Week end perfetto sotto tutti gli aspetti. strategia e pit stop  con un Fernando Alonso tranquillo e concentrato al 100% come sempre che non regala niente a nessuno. Fin dalla partenza mette sotto pressione Hamilton per poi attaccarlo e sorpassarlo già al quarto passaggio. Massa, un 6 di incoraggiamento per quello visto nelle prove, lo imita restando alle spalle del compagno. Purtroppo alla fine chiude solamente sesto a 40″ deve fare di più.

MERCEDES voto 8: l’anno scorso aveva colto l’unica vittoria. Qui bissa il podio della Malesia con Hamilton, voto 8, in gran forma che ipoteca il week end con una pole position fantastica e  conduce una gara ottima con una vettura che rende al meglio sul giro secco, mentre deve migliorare nei long run e interpretare meglio gli pneumatici.

MCLAREN voto 7: Jenson Button voto 7. Aveva dichiarato che la Cina sarebbe stata la loro partenza del mondiale. Un buon quinto posto che rappresenta le fondamenta per la stagione. Di più non poteva fare. Si deve caricare sulle spalle tutto lo sviluppo del Team. Il  suo compagno Perez, voto 4, oltre ad essere in difficoltà con la vettura  è anche molto scorretto in pista. In modo particolare, con Kimi, andava sanzionato dai commissari FIA.

RED BULL voto 5: Week end ricco di imperfezioni. La diatriba del post Malesia potrebbe esserne una causa. Errori nella strategia in qualifica di Vettel, voto 6, e nel calcolo della benzina per Webber. E’ la seconda volta. Non è ammissibile per un Team che ha vinto 3 Mondiali Costruttori. Ma c’è di più. L’australiano è penalizzato  al pit stop perdendo una ruota. Voto 7 per come ha comunque gestito una situazione così negativa. Purtroppo però penso che non sia finta e passerà del tempo perché torni (se mai tornerà) serenità nel Team.

LOTUS: voto 8, dopo la vittoria nel primo gp, torna sul podio con Raikkonen, voto 9. Assolutamente fantastico. Nonostante una vettura danneggiata nel contatto con Perez ha tenuto testa a Fernando. Sarà un cliente scomodo per gli avversari e un pretendente per il titolo. Due punti per Grosjean, voto 6, che aiuta il team a conservare la terza posizione nel mondiale, ma certamente soffre un Kimi mai così veloce.

TORO ROSSO voto 8: è la sorpresa di questo week end. Q3 in qualifica, settimo posto con Ricciardo e settimo posto nel mondiale. Avanti così. Può veramente ambire a quel settimo posto nella classifica Costruttori che credo sia lì obbiettivo dello Staff di Faenza.

FORCE INDIA voto 7: hanno gli stessi punti della McLaren ma con un budgets nettamente inferiore… sicuramente un buon inizio che potrà far ben sperare per il proseguo. Sutil sfortunato in questo frangente, ma Di Resta, voto 6,5, non demorde e porta a casa punti pesanti anche se un po’ aggressivo verso il suo compagno di squadra.

SAUBER voto 6, con Hulkenberg porta a casa un punto, ma per tornare ai livelli del 2012 il Team deve lavorare tanto. Anche lui è un po’ solo visto che Gutierrez, voto 4, deve ancora lavorare tanto se vuole aiutare la squadra.

WILLIAMS voto 5: così non va, sempre più in basso. le aspettative di inzio anno erano ben altre. Piloti e team non riescono ad allontanarsi dalla zona bassa della classifica. Tre gare e zero punti con molto lavoro da fare sia sulle prestazioni che sulla affidabilità. Per i Piloti un voto di incoraggiamento 6-

Per Marussia e Caterham, qualche miglioramento, ma hanno tanto da lavorare. Si salva solo Jules Bianchi che cerca di fare i miracoli con la Marussia. Gli servirà certamente di esperienza per il futuro.