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F1 | GP ITALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FINE SETTIMANA NEL NOME DI MICHELE”


Con questi valori in campo, basta veramente un nulla per modificare quei risultati che sembrano già scritti e definiti. Tutto è scaturito da due errori ai box, che ha portato Lewis Hamilton e Max Verstappen ad arrivare affiancati alla prima variante dopo la relativa sosta. Nessuno dei due ha voluto alzare il piede e, a caldo, direi che la colpa va un fifty-fifty. Già al primo giro si erano dato un “bacino”.

La tensione tra questi due piloti è certamente altissima e la FIA dovrebbe correre ai ripari per riportarli sulla retta via. Questa tensione ci ha poi privato dei due protagonisti principali, ma al tempo stesso regalato un gran premio bellissimo e molto tirato con sei piloti racchiusi in una forbice di appena otto secondi. Non sono mancate le penalizzazioni come nel caso di Perez che ha “ceduto” il terzo posto ad un ottimo Valtteri Bottas, partito dall’ultima casella della griglia. Bottino pieno per la McLaren. Con la doppietta e il giro veloce segnato da Daniel Ricciardo all’ultimo passaggio consolida pesantemente il terzo posto tra i costruttori, ai danni della Ferrari.

Si conclude un bellissimo fine settimana di sport con l’ACI che ha fortemente voluto a Monza la presenza dei diciotto medagliati di Tokyo. Emozionante la celebrazione di sabato mattina con cui è stata intitolata a Michele Alboreto la parabolica, a cui ho assistito con grande onore al fianco del Presidente Sticchi Damiani, Jean Todt, Mattia Binotto e alla famiglia di Michele.

Con Michele c’era un grande rapporto di amicizia. Ha iniziato e concluso la sua carriera nelle ruote scoperte proprio col Minardi Team, regalandomi la prima e unica vittoria. Al volante della M194 ha conquistato il suo ultimo punto in carriera, durante il gran premio di Montecarlo. Stavamo facendo numerosi programmi volti alla crescita dei giovani. Con la scuola che porta il suo nome, stiamo portando avanti questo progetto, raccogliendo risultati importanti con ACI Sport.

Ancora una volta Monza ha dato un segnale importante. Questo Gran Premio merita continuità. Per concludere questo straordinario fine settimana, da oggi a Imola la variante alta assume il nome di curva Fausto Gresini.

Tra quindici giorni si riaccende la bagarre col GP di Russia

Gian Carlo Minardi

F1 | Intervista a Gian Carlo Minardi “Liberty Media ha apprezzato il lavoro fatto per il GP”

Il weekend di Monza ha consacrato la Mercedes che con Lewis Hamilton si è portato al comando anche della classifica pilota, ai danni di Sebastian Vettel che non è riuscito ad andare oltre il terzo posto, accusando però un distacco di trentasei secondi dal vincitore. Tra i protagonisti nel paddock di Monza anche Gian Carlo Minardi che a fine settimana ci ha rilasciato un’intervista esclusiva

Gian Carlo, dopo Monza le probabilità iridate della Ferrari sono evaporate?

La Mercedes arriva da due weekend perfetti, supportata da un vantaggio tecnico importante. A Monza non mi aspettavo un distacco così importante ai danni della Ferrari che può controbattere la concorrenza solamente con la serenità e la voglia da parte di tutto il team di ritrovare quei decimi per provare ad impensierire Hamilton e Bottas. C’è bisogno anche di un Kimi Raikkonen che non guidi a corrente alternata. In qualifica, sotto il diluvio, è riuscito a stare davanti a Vettel, per poi perdersi in gara. Il sorpasso subito da Daniel Ricciardo è stato disarmante. Non ha neanche provato a difendersi. Certamente la bilancia si è spostata molto verso la Mercedes, ma nulla è perduto. Ci sono ancora molte gare davanti a partire da Singapore. A Maranello però dovranno guardarsi le spalle anche dalla Red Bull.

La giornata di sabato del Gran Premio d’Italia è stata l’occasione anche per parlare dell’attuale congelamento dei setup

Quanto abbiamo assistito sabato, durante il turno di qualifiche, è qualcosa che non dovrebbe mai succedere. Quell’episodio è figlio di un regolamento a dir poco inutile poiché non regala un maggiore spettacolo – anzi esattamente l’opposto come abbiamo visto con un ritardo di oltre 2 ore – e non porta ad un risparmio economico ai team (tema sempre attuale in F1). Come esistono le gomme rain, deve esserci la possibilità di modificare gli assetti in funzione delle condizioni climatiche. A Monza la situazione è stata esasperata poichè la gara sarebbe stata assolutamente asciutta. Devo fare un plauso al pubblico che pazientemente ha aspettato il corretto svolgimento.

Altro tema caldo sono le penalizzazioni per la sostituzione  dei componenti legati alla power-unit

Altra regola assolutamente da eliminare o modificare. Leggere che un pilota è stato penalizzato di 35 posizioni (quando va bene) con una griglia formata appena da venti macchine mi fa sorridere. E’ ridico che sia il pilota a pagare per un errore tecnico. Già sarà incavolato per non aver potuto finire la qualifica, in aggiunta si vede costretto a partire praticamente dal fondo. Se proprio si vuole mantenere questa regola dovrebbe essere il team a pagare, con la decurtazione di punti nelal classifica costruttori o con una multa economica. Il sistema va rivisto assolutamente poiché si falsano le forze in campo e i risultati. A Monza, senza la penalità delle Red Bull avremo potuto avere una classifica ben diversa e altri colori sul podio. Aggiungo una cosa: la Mercedes, col la supremazia tecnica che si ritrova, può permettersi di cambiare la power-unit, partire dal fondo e arrivare comunque a podio. Non mi sembra una cosa molto sportiva

Abbiamo visto un bellissimo abbraccio con Fernando Alonso

Ci siamo visti sabato, alla fine delle prove libere quando aveva segnato il settimo tempo. Abbiamo scherzato su come avesse fatto ad ottenere quel tempo. L’ho visto molto sereno nonostante le traversie che sta attraversando. Mi fa sempre piacere incontrarlo, anche se purtroppo non abbiamo potuto soffermarci troppo visti i suoi numerosi impegni.

Hai incontrato la nuova proprietà?

Ho avuto il piacere di incontrare e conoscere Chase Carey, personaggio molto espansivo che ha apprezzato il lavoro fatto dall’Automobil Club in occasione della parata. C’è molto da migliorare, ma è stata una bella esperienza, così come bisogna aggiornare alcune strutture del circuito di Monza. Ho toccato con mano le novità introdotte da Liberty Media, come la nuova passerella all’ingresso dell’autodromo che permette ai tifosi di incontrare da vicini i piloti. A riguardo della parata, sarebbe opportuno che i team obbligassero tutti i piloti a partecipare.

A Monza c’era anche una parte del Minardi Team con la F1 Experience

E’ stato un weekend ricco di emozioni. Ho rivisto con piacere diversi amici come il Presidente della Federazione Jean Todt, Jean Alesi e Ermete Amadesi il papà dei Leoni della CEA che a Monza hanno festeggiato i 50 anni, insieme a molti altri con cui abbiamo parlato di F1. Inoltre è stata l’occasione per fare una piccola rimpatriata con Paul Stoddart, Patrick Friesacher e Zsolt Baumgartner – che guidano le vetture biposto portando gli ospiti – e l’ingegner Gabriele Tredozi.

F1 | Gp Italia, Minardi suona la carica “Strada in salita per la Ferrari, ma si può recuperare”


Che il circuito di Monza fosse terreno fertile per la Mercedes non lo abbiamo certamente scoperto domenica, ma quello che ha stupito è il distacco inflitto agli avversari, Ferrari in primis. Se Lewis Hamilton e Valtteri Bottas hanno potuto guidare in “serenità”, senza correre alcun rischio e utilizzare tutta la potenza del motore (il finlandese ha solamente dovuto scarpinare i primi giri per prendersi il suo secondo posto ai danni di Ocon e Stroll che lo avevano sopravanzato nel nubifragio di sabato) la Ferrari con Sebastian Vettel è stata costretta ad aggredire ogni centimetro della pista coprendo le 53 tornate con un ritmo da qualifica, pagando ugualmente costantemente un distacco di 7-8 decimi al giro.

I trentasei secondi di distacco accusati da Vettel nei confronti di Hamilton (che salgono a 60” ai danni di Kimi Raikkonen) sono preoccupanti e pericolosi per il proseguo del mondiale. Dopo la bella prova di SPA, ci si aspettava una difesa maggiore da parte del team di Maranello, che invece si è dovuta guardare le spalle anche da un’arrembante Red Bull-Renault guidata da uno scatenato Daniel Ricciardo (partito dalla 17esima posizione per colpa di queste assurde penalizzazioni – 25 nel suo caso -), protagonista – tra l’altro – di un sorpasso eccezionale ai danni di Raikkonen alla prima variante.

Col senno del poi, a Maranello devono ringraziare anche l’irruenza di Max Verstappen che ancora una volta si è rivolta contro l’olandese. Protagonista di una partenza straordinaria (partendo 14esimo grazie alle 20 posizioni di penalità) senza la foratura avrebbe potuto lottare per tranquillamente per il podio.

Il risultato del Gran Premio d’Italia cambia quelle che potevano essere le previsioni da qui alla fine della stagione poiché la Mercedes ha messa a segno una stoccata notevole, dimostrando di esser migliorata anche nei tratti più lenti. Il punto forte è nascosto nella power unit. Nei primi giri riescono costantemente a prendere quel vantaggio che gli permette di gestire la corsa, tenendo gli avversari fuori dalla zona-DRS.

Tra quindici giorni ci sarà un altro appuntamento fondamentale, Singapore, e pertanto bisogna mettersi subito al lavoro senza cadere nel caos delle responsabilità. La Ferrari deve ritrovare la competitività per provare a stressare la Mercedes, con un occhio alla Red Bull. Anche se in salita, la strada è ancora lunga e non è il momento per mollare, anche se per la prima volta la Mercedes è davanti in entrambe le classifiche.

Come ho già avuto modo di scrivere, un plauso bisogna farlo a tutti gli appassionati che hanno scaldato le tribune di Monza (specialmente nella fredda giornata di sabato), ma bisogna essere più sportivi. Non si può fischiare un campione del calibro di Hamilton.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Italia, IL PUNTO di Minardi “Dopo il Belgio mi aspettavo distacchi minori. Cornice di pubblico fantastica”

La Mercedes ha stra-dominato il Gran Premio d’Italia, ma il vincitore numero uno sono stati i tifosi e gli appassionati accorsi in massa in tutte e tre le giornate riempiendo l’autodromo. In particolare la giornata di sabato è stata veramente lunga e fredda e la direzione di gara non è stata impeccabile nelle comunicazioni. Per fortuna si è conclusa per il meglio con lo svolgimento delle qualifiche. Il pubblico ha dimostrato il proprio affetto verso la F1, il Gran Premio d’Italia a Monza e verso una Ferrari che deve ancora crescere.

Fin dalle prove libere del venerdì si era intuito che la Mercedes avrebbe fatto sul serio e i distacchi inflitti oggi ai diretti avversari la dice lunga su quello che è lo strapotere a disposizione di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Dopo il risultato di Spa-Francorchamps francamente mi aspettavo un divario meno accentuato. I trentasei secondi dal vincitore accusati da Vettel sono una nota dolente per il proseguo del mondiale. Certamente non è tutto finito, anzi ci sono ancora molte gare da qui alla fine, ma questa doppietta può far gioire doppiamente la Mercedes in virtù di quei appuntamento a loro meno favorevoli.

Quello che preoccupa è la rinascita della Red Bull supportata da un Daniel Ricciardo fortemente propositivo che ha marchiato il giro più veloce della corsa. L’irruenza di Verstappen ha giocato contro all’olandese che, dopo l’ottimo start, avrebbe potuto giocarsi il podio.

Ennesima delusione in casa McLaren (anche se non c’erano molte speranze viste le caratteristiche di Monza), mentre la Williams è riuscita a marchiare punti importanti in ottica mondiale per provare ad agguantare il quinto posto (a discapito della Toro Rosso) grazie ad una bella gara del giovanissimo Stroll che ha chiuso davanti a Massa.

Non ci resta che aspettare Singapore. Nei prossimi giorni vi racconterò le emozioni e le impressioni che ho raccolto direttamente a Monza

Gian Carlo Minardi

La Giovane Italia che vince

A Monza, non solo Formula 1, ma tanta Italia. Per una Ferrari che conquista il terzo posto dietro alle due Mercedes, nella GP2 Series Antonio Giovinazzi ci ha regalato un altro entusiasmante successo, condito dal terzo posto nella seconda gara.

Scattato dall’ultima posizione, il portacolori di casa Prema Powerteam al debutto nella categoria che ha lanciato proprio i due campioni di casa Mercedes che si stanno giocando il Titolo di Campione del Mondo 2016, ha saputo conquistare il terzo successo stagionale dopo la doppietta firmata a Baku. Coi trentacinque punti conquistati a Monza, Giovinazzi ha scalato la classifica portandosi al secondo posto a soli dieci lunghezze dal leader. Sul podio di gara-1 sono stati ben due i tricolori a sventolare, grazie al secondo posto conquistato da Raffaele Marciello che consolida la terza posizione nel campionato. L’incredibile fine settimana dei portacolori italiani è dell’ACI Team Italia è completato dal sesto posto di Luca Ghiotto, anche lui alla prima esperienza in GP2 Series

Podio per Antonio Fuoco nell’appuntamento della GP3 Series. Col terzo posto il portacolori del team Trident conferma il secondo posto in classifica, a ventiquattro punti dal leader e due week-end in calendario.

Il tempio della velocità ha ospitato anche la tappa della Porsche Supercup col successo casalingo di Matteo Cairoli, dopo aver conquistato anche la pole position, e l’incredibile terzo posto di Mattia Drudi.

Devo fare i complimenti a tutti i nostri ragazzi. Monza è stato un fine settimana sensazionale, tra vittorie, podi e piazzamenti. Come ACI Team Italia abbiamo ben tre piloti in lotta per il titolo nei campionati di GP2 e GP3. Un bellissimo risultato per i colori italiani che meritano palcoscenici sempre più importanti” commenta Gian Carlo Minardi

Frits Van Eerd si impone a Monza con la Minardi PS04/B

Grande protagonista a Imola durante l’Historic Minardi Day, regina indiscussa a Monza. Parliamo della Minardi PS04/B di Frits Van Eerd che ha dettato legge nel Tempio della Velocità di Monza, conquistando la vittoria di gara-2 e il secondo posto nella prima gara valida per il terzo appuntamento del BOSS GP.

Frits Van Eerd, insieme alla Minardi PS04/B progettato dall’ ingegnere Gabriele Tredozi per il Mondiale di Formula 1 2005, ha sbaragliato una concorrenza che ha visto al via, tra le 29 monoposto, anche la Toro Rosso STR1, la Jaguar R5, la Benetton B197 e la Super Aguri SA06.

Con ancora tre appuntamenti in calendario, in programma sui tracciati di Assen, Brno e Imola per il gran finale, Frits Van Eerd occupa la quarta posizione in classifica con 83 punti, parimerito col connazionale olandese Klaas Zwart su Jaguar F1

A Frits Van Eerd  e a tutto il suo staff, vanno  i più sentiti complimenti di Gian Carlo Minardi per questa bellissima vittoria. “A ottobre saremo all’Autodromo di Imola per tifare Frits

F1, Gp d’Italia – PAGELLE: da 0 a 10

FIA – ZERO quanto successo a Monza nel post-bandiera a scacchi è veramente ridicolo. Non puoi tenere in suspense, per due ore e mezzo, tutto il paddock su un’ipotetica infrazione da parte della Mercedes, per poi chiudere il caso con un nulla di fatto, dichiarando che in futuro decideranno come comportarsi. Sono cose che in F1 non dovrebbero succedere, poiché sono un ulteriore segnale di disorientamento per i tifosi. Mancano regole fisse. Tutto è dettato dall’improvvisazione e dal caso. Non si può mettere in discussione in questo modo un risultato sportivo come quello messo a segno da Hamilton e dalla Mercedes. E’ arrivato  il momento che si organizzi uno staff tecnico e sportivo fisso, permanente, competente e a tempo pieno.  Mi ha lasciato perplesso che la comunicazione relativa l’investigazione sia stata data, durante la gara, solamente agli uomini di Toto Wolff, e non ai giornalisti. Non so se tale trattamento sia stato usato anche nei confronti di tutti gli altri team.

Una FIA scandalosa che si comporta non in modo equo anche nelle formula minori. L’esempio lampante l’ho vissuto proprio a Monza, in GP3 Series, quando la macchina del leader di classifica, Luca Ghiotto, è stata oggetto di numerosi controlli al limite della sopportabilità mettendo sotto pressione anche il pilota stesso. Controlli che non sono così assidui nei confronti dei suoi avversari che si giocano con lui il titoli. Guarda caso corrono con Art Gran Prix.

Lewis Hamilton – 10 non possiamo che riconfermarlo primo della classe. Ha saputo gestire la macchina a suo piacimento, girando castamente 5 dec più veloce di Vettel, aumentando il gap ad 1” (ovvero i distacchi registrati al venerdì) quando è arrivata l’enigmatica comunicazione del team. In aggiunta, da quanto mi hanno riferito, la Mercedes avrebbe terminato la corsa con ben 9 kg di benzina a bordo. Veramente notevole

Nico Rosberg – 8 veramente sfortunato. Capitano tutte a lui. Fine settimana condizionato dalla rottura della PU di nuova generazione, che lo ha costretto a correre con un’unità datata, con alle spalle oltre 4000 km. Nonostante questo era all’attacco del ferrarista, guadagnandogli 3-4 dec al giro

Sebastian Vettel  – 8 ha sfruttato al meglio il potenziale della sua Ferrari portandola al terzo posto in qualifica e chiudendo la corsa al secondo posto. Ha tirato al massimo resistendo agli attacchi di Rosberg

Felipe Massa – 8 ancora una volta ha chiuso davanti al suo compagno portando alla sua Williams punti importanti e sul podio. Un risultato prezioso anche per la sua classifica personale e per la propria immagine

Valtteri  Bottas – 7 con il suo quarto posto ha completato il bel week-end della Williams nonostante gli errori dei box, con soste più lente respetto gli altri.

Sergio Perez 7 – insieme a Nico Hulkenberg hanno portato la loro Force India nella top 10 consolidando il quinto posto tra i Costruttori. Punti che faranno la differenza a fine stagione

Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat, Carlos Sainz Jr, Max Verstappen – 7 nonostante siano stati penalizzati dalla PU Renault partendo dal fondo, hanno saputo recuperare. Positivo l’ottavo posto di Ricciardo. Peccato per gli alfieri della Toro Rosso che non stanno raccogliendo quanto meritato. Certamente non sarà l’ultima volta che saranno penalizzati per il cambio dell’unità motrice. Mezzo punto in più lo meriterebbe Verstappen, l’unico a far vivere sorpassi di altri tempi. Il ragazzo cresce ed è maturo.

Marcus Ericsson  – 7 sta facendo vedere cose importanti. Spesso e volentieri si lascia alla spalle il compagno, Luiz Felipe Nasr, indubbiamente uno dei giovani più interessanti in proiezione futura. E’ la dimostrazione che non è un “fermo” e piano piano porta punti importanti alla Sauber.

Kimi Raikkonen – 6 gran tempo in qualifica. E’ la dimostrazione che quanto è “connesso” è un pilota che si fa dare del Lei. L’errore in partenza però è imperdonabile anche se poi si è reso protagonista di un bel recupero, figlio di sorpassi nei confronti di macchine decisamente meno performanti rispetto alla sua Ferrari. Potrebbe aver fatto cambiare le strategie del team. Potevano provare a “spremere” la Mercedes di Hamilton

F1, Gp d’Italia – IL PUNTO

Il velocissimo e impegnativo layout del tracciato di Monza ha messo in evidenza l’unico vero Tallone d’Achille di quel gioiello tecnologico qual è la Mercedes: l’affidabilità. Si è notato soprattutto osservando le diversità nelle tabelle dei tempi. Durante i long run del venerdì, la Ferrari pagava un dazio di 1-1,2” nei confronti dei tedeschi, sceso poi incredibilmente a 3 dec durante le qualifiche del sabato.

Nel frattempo abbiamo saputo che Nico Rosberg era stato costretto a qualificarsi con una Power-Unit datata, con alle spalle già 5 gran premi ed oltre 4000 km, causa un cedimento al super motor portato proprio per Monza. Questo ha obbligato anche Hamilton a girare in modalità più “soft”. Nonostante questa spada di Damocle, in gara Vettel pagava costantemente in ritardo di 5” al giro nei confronti del leader. Divario che poi è tornato ad oltre 1” proprio sul finale, quando gli ingegneri Mercedes hanno chiesto a Lewis di spingere.

L’errore allo start di Kimi Raikkonen, autore poi di una bellissima rimonta, mi fa pensare ad una modifica della strategia della “Rossa” che contava di poter mettere una maggiore pressione alle frecce d’argento. Un secondo posto certamente importante sia per la Ferrari che per i tifosi, che hanno festeggiato Hamilton-Vettel-Massa sotto il podio infiammando l’autodromo. Un podio che conferma Maranello come seconda forza del Mondiale, proprio davanti alla Williams che ha completato il podio con Felipe Massa, terzo davanti al compagno Bottas. Il brasiliano ha mostrato di che pasta è fatto.

Ritornano nella top 10 le Force India di Sergio Perez, in cerca della conferma, e del neo-confermato Nico Hulkenberg. Molto bravi anche i piloti della Toro Rosso, con Verstappen autore di bellissimi sorpassi. Purtroppo ancora una volta sono stati penalizzati dalla PU francese. Week-end da dimenticare invece per la Lotus, che continua a lottare in acque poco serene, anche se per i prossimi giorni sono attese comunicazioni importanti riguardanti il loro futuro.

Arriviamo però al “giallo” che sta avvolgendo la corsa. Sventolata la bandiera a scacchi, sono iniziate a circolare le voci di una possibile penalizzazione nei confronti della Mercedes, che non avrebbero rispettato la pressione delle gomme consigliata dalla Pirelli. Da qui si capisce il perchè dell’enigmatica comunicazione rivolta a Hamilton nelle fasi finali. Siamo davanti nuovamente ad un caso di F1-caos. Tanto per cambiare non si capisce nulla. Si parla di possibile penalizzazioni, ma su quali basi? La FIA dovrebbe dimostrare che l’uso di una pressione più bassa, rispetto a quanto indicato ai team da parte della Pirelli, avrebbe creato una situazione di Pericolo * ….

E’ stato un fine settimana anche ricco di riunioni, legate al futuro del Gran Premio d’Italia a Monza post-2016. Riunioni che fanno ben sperare sul rinnovo anche se parlare di percentuali di successo è un po’ prematuro. Per l’occasione oggi era presente in autodromo anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sono dell’idea che si debba difendere la tappa italiana, poiché non è solo un evento legato alla Regione Lombardia, ma un know-how di tutta l’Italia.

* Il caso “pressione-pneumatici” si è chiuso con un nulla di fatto. I commissari sportivi hanno confermato la vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes poiché ha rispettato le procedure

Gp Italia – PRESENTAZIONE

Ci siamo! Il Circus arriva a Monza, nel tempio della velocità, il circuito con più storia insieme a Spa e Silverstone.

Non è un segreto che il circuito brianzolo sia ricco di incognite e sfaccettature, sia sul fronte dell’affidabilità, con motori e freni altamente sollecitati, pneumatici molto stressati (la Pirelli porterà mescole Medium e Hard) e sul lato del layout, con la prima chicane e la prima variante, teatro di numerosi contatti che hanno cambiato il risultato finale.

Stiamo entrando nell’ultima parte di campionato e molti team dovranno fare i conti con il numero di P.U. già usate per non incorrere in penalty sulla griglia di partenza. Per le unità, il Gran Premio d’Italia è certamente una grande prova, poiché la farfalla resta aperta al massimo per il 75% del giro. In calendario arriva poi dopo il Belgio, un altro circuito in cui non si è scherzato.

Ancora una volta le Mercedes partono da grandi favorite, ma non bisognerà sottovalutare le Williams, che in queste condizioni si sono sempre messe in mostra. Hanno un buon pacchetto tra telaio-power unit-piloti, con Bottas determinato a fare lo sgambetto a Fernando Alonso per il quarto posto nel Mondiale. Dopo lo spiacevole episodio di Spa, in casa Mercedes dovrebbe essere tornata la pace. Il team non può permettersi di perdere questo mondiale e, con i suoi piloti, avrà certamente toccato i tasti giusti per evitare di cadere nuovamente in errori simili.

Alle loro spalle troviamo poi Red Bull, con un grande telaio e un Daniel Ricciardo galvanizzato dal terzo successo stagionale (l’unico finora ad aver interrotto il dominio Mercedes, premiato a Brisighella con il Trofeo Bandini), e Ferrari che resta la grande incognita. Gli uomini di Maranello potranno certamente contare sull’appoggio del grande pubblico. Toccherà a loro provare a strappare il terzo posto.

Un piccolo consiglio da appassionato. Andate a Monza per vivere un week-end di gara come se fosse una scampagnata, un giorno di festa da passare tutti insieme.

Gian Carlo Minardi “I test di Silverstone la chiave per Ferrari”

Spa-Francorchamps ci ha consegnato una Ferrari in grande spolvero con un Fernando Alonso che ha scaricato sull’asfalto delle Ardenne tutta la sua grinta e tensione accumulata nelle settimane precedenti, dimostrando con i fatti il suo valore.

Il distacco con la Red Bull è importante (46 punti), ma la strada intrapresa a Maranello è certamente incoraggiante. I test di Silverstone possono essere letti come la chiave di volta, come ci spiega Gian Carlo Minardi “Mi auguro che le prestazioni di Spa siano confermate anche a Monza. Domenica scorsa abbiamo avuto una conferma realistica delle gerarchie nel Mondiale, con una Red Bull davanti a tutti e una Ferrari lanciata alla rincorsa. I test di Silverstone portati avanti dal rookie Rigon hanno dimostrato l’importanza delle prove per un team di Formula 1. Nei tre giorni inglesi sono stati messi in ordine i numerosi dati raccolti dai tre reparti principali: pista, simulatore e galleria del vento.

Monza e Singapore saranno determinanti per stabilire i valori in campo e gli obiettivi stagionali “La Ferrari è chiamata a fare un ulteriore sforzo in quanto è arrivato il momento di limare il distacco con gli avversari principali. Il pubblico italiano potrebbe essere il jolly per aiutare tutto il team a dare sempre il massimo. In Belgio sono tornati ad essere la seconda forza del mondiale anche se nel mondiale costruttori sono ancora dietro a Red Bull e Mercedes.  A questo punto serve il contributo di Massa” conclude Minardi

Gian Carlo Minardi alla 60ma Coppa Intereuropa Storica “1000 KM REVIVAL”

minardi.jpg'MONZA – Nella giornata di sabato 2 giugno Gian Carlo Minardi, insieme ai fratelli Giuseppe e Ferdinado e in compagnia di Andrea Gallignani ha fatto visita all’autodromo internazionale di Monza per assistere alla 60ma Coppa Intereuropa, la classica manifestazione per vetture storiche da competizione organizzata dal pilota Jason Wright e in collaborazione con la Scuderia del Portello.
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F. Abarth e F.3 Italia: Il punto di Gian Carlo Minardi

Minardi.jpg'Tra poco meno di 24 ore si alzerà il sipario sulla Formula Abarth, il nuovo campionato nato e voluto intensamente dalla ACI CSAI, che raccoglie il testimone dalla Formula Azzurra, la categoria che per 5 stagioni ha svezzato i giovanissimi provenienti dal mondo del kart, lanciandoli verso il mondo delle monoposto.
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