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[2° Appuntamento] MINARDI M189 | LA VETTURA CHE APRI’ UN CICLO E QUEI FANTASTICI GIRI IN VETTA

Sull’onda dell’entusiasmo dei risultati conquistati nella stagione 1988, nasce la M189 che firma il debutto nel mondiale in occasione del Gran Premio del Messico, quarto appuntamento, prendendo il posto della M188B.

Progettata da Nigel Cowperthwaite e Tommaso Carletti, con Aldo Costa nel ruolo di direttore tecnico, spinta dal propulsore Ford Cosworth V8 3500 cc, la M189 è la prima monoposto il cui modello del telaio non è realizzato a mano, ma lavorato per superfici a Torino (presso l’I.De.A) con un macchinario a controllo numerico a 5 assi che sfruttava la tecnologia del CAD-CAM.

La M189, interamente progetta al CAD e sviluppata in galleria del vento in Inghilterra a Crandfield, è inoltre la prima monoposto a montare gli ammortizzatori posteriori a bilanciere sopra il cambio, una soluzione adottata successivamente da tutti, coi porta mozzi realizzati in acciaio saldato.

Particolare attenzione viene data ai profili alari, sviluppati da Cowperthwaite, tecnico ex-Lotus. Iniziano anche gli esperimenti di muso alto. La M189 era dotata di un musetto basso, ma contemporaneamente sopraelevato di alcuni centimetri rispetto al piano del fondo scocca. Questo “scalino” era un primo tentativo di favorire il flusso dell’aria nella parte anteriore della centina, filosofia costruttiva successivamente adottata da tutte le squadre con l’introduzione del muso alto. L’arma principale della M189 era probabilmente costituita dalle gomme Pirelli, estremamente performanti in versione da qualifica, ma meno incisive in gara. Erano caratterizzare da una speciale mescola che permetteva, dopo un primo utilizzo, la raspatura dello strato superficiale ad un suo secondo uso con prestazioni addirittura superiori al primo.

L’inizio di stagione non è dei più felici con Pierluigi Martini e Luis Sala costretti a sette ritiri in altrettanti gran premi, con la M189 che soffre di problemi di surriscaldamento e l’incubo delle pre-qualifiche sempre più vicino. La svolta arriva il 16 luglio a Silverstone in occasione del Gran Premio d’Inghilterra, dove viene portata una nuova predisposizione dell’impianto radiante, con Martini e Sala che portano le due Minardi a punti, rispettivamente al quinto e sesto posto.

GIAN CARLO MINARDI “Fu una gara decisiva per noi e per la storia del Minardi Team. Quei tre punti permisero al team di non partecipare nella seconda parte della stagione alle pre-qualifica che significa una grande perdita a livello economico perdendo i bonus televisivi e quelli per il trasporto. Piero fece una gara stupenda anche se caratterizzato da un inizio da horror. Dopo tre giri dal via entrò ai box perché la temperatura dell’acqua era alle stelle. Presi dalla disperazione lo rimandammo subito in pista senza intervenire sulla vettura e, fortunatamente, tutti i parametri rientrarono nella norma. Non abbiamo mai capito cosa fosse successo, ma va bene così”

Il 24 settembre, in Portogallo ad Estoril, è un’altra data incredibile. Martini porta per la prima volta nella storia la Minardi in testa ad un Gran Premio, controllando con una prestazione stupefacente le due velocissime Williams-Renault tagliando il traguardo al quinto posto. A questi risultati, Martini aggiunse anche un meritato 6° posto in Australia, sotto una pioggia battente, il 7° e 8° posto a Monza e il 9° in Germania e Belgio.

Con 6 punti all’attivo, il Minardi Team conquista per il secondo anno consecutivo la Top 10, con 20 scuderie iscritte.

GIAN CARLO MINARDI “Sicuramente la stagione 1989 fu la prima di 3/4 stagioni in cui la Minardi era davvero veloce; mi vengono in mente il 1991 e il 1993”.

F1 | Gran Premio d’America, Il weekend delle “prime volte” con Pierluigi Martini

Dopo il Team Principal (Gian Carlo Minardi), l’Ingegnere (Gabriele Tredozi) non può mancare il Pilota, Pierluigi Martini, l’eroe che regalò al Minardi Team il primo punto mondiale a Detroit 1988 e la prima fila a Phoenix 1990 col secondo tempo dietro la McLaren di Berger, insieme a tanti altri risultati importanti che sono entrati nella […]

Historic Minardi Day | Pierluigi Martini vi aspetta a Imola con la sua M189

Tra i grandi protagonisti dell’Historic Minardi Day, in programma il prossimo 25 giugno all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, non poteva di certo mancare Pierluigi Martini che sfreccerà lungo 4909 metri di pista al volante della sua M189 con cui riuscì a conquistare la prima fila in America, la zona punti a Silverstone, Estoril e Adelaide e la testa della corsa durante il Gran Premio del Portogallo “La M189 era come un vestito su misura. Rispetto alle F1 di oggi, quelle vetture erano molto più piccole e sembrava di essere veramente a contatto con l’asfalto

Grazie al suo passato è l’icona del Team Minardi F1. Ha portato al debutto la M185, la prima monoposto F1 firmata dalla scuderia faentino, ha conquistato il primo punto mondiale nel Gran Premio degli Stati Uniti nel 1988 e corso 104 Gran Premio, su 120, al fianco di Gian Carlo Minardi. Nel suo palmares svetta anche la vittoria nella 24 Ore di Le Mans nel 1999. Ha dato un seguito al binomio Minardi-Martini degli anni ’70 quando suo zio, Giancarlo, corse con la Scuderia del Passatore ed Everest di un giovanissimo Minardi in Formula 2.

Sarà una grandissima giornata di festa dove tutti gli appassionati e tifosi, del Minardi Team e non solo, potranno rivivere un capitolo importante della ricerca italiana nel Motor-sport. Gian Carlo Minardi, insieme al suo Minardi Team, ha saputo formare piloti, tecnici e ingegneri di talento che si sono messi in evidenza in Formula 1, regalandoci numerose emozioni. Insieme a Gian Carlo ho festeggiato traguardi importanti come il debutto in Brasile, il primo punto mondiale a Detroit, la prima fila in America e la testa del Gran Premio ad Estoril e diversi arrivi nella zona punti” commenta “Piero” Martini “Poter ricordare tutto questo a Imola, uno dei circuiti più belli, sarà fantastico. Ci sarà la possibilità di veder sfrecciare le macchine in pista, ma anche di vederle da vicine

I motori verranno accesi a partire dalle ore 9.00 coi primi giri di pista delle vetture di Gran Turismo e Supercars, apripista alle esibizioni delle F2, F3 e F1, ma già della 8.00 i cancelli dell’area Paddock e box saranno aperti per vedere da vicino le monoposto del Minardi Team F1, della Scuderia Toro Rosso e alcuni pezzi unici e storici come la F3 Chevron-Toyota B38 con cui Elio De Angelis vinse la gara di Montecarlo ed il Campionato Italiano nel 1977, la March-Bmw Schnitzer 732 che pilotò Ernesto “Tino” Brambilla, la Formula 3000 con cui Martini vinse a Imola e tante altre.