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F1 | Insieme a Bottas, in Mercedes, arriva anche il suo sponsor

A pochi giorni dall’annuncio di Valtteri Bottas in Mercedes con un contratto annuale (opzionabile per il 2018) la scuderia di Brackley ha annunciato l’arrivo della Wihuri, azienda finlandese legato proprio all’ex pilota della Williams.

E’ l’esempio lampante di quanto abbiamo detto qualche settimana fa. Dietro a ciascun pilota ci sono movimenti economici. Nel caso specifico l’azienda ha stipulato un contratto con la Mercedes lungo quanto l’accordo raggiungo con Bottas, chiudendo la collaborazione con la Williams. Certamente lo sponsor non sarà stato determinante per chiudere la trattativa poiché parliamo di un team con alle spalle una grande casa costruttrice, ma resta il fatto che la Mercedes ha acquisito un nuovo logo. Contestualmente l’azienda potrà godere di un maggiore ritorno di immagine essendo presente sulla macchina Campione del Mondo.

Da sempre, dietro a ciascun pilota che arriva in F1, c’è un’azienda che supporta la sua carriera. Bisogna però partire dal concetto che i piloti presenti in griglia, per il 99% dei casi, hanno le capacità tecniche e velocistiche per partecipare al mondiale.  

La Formula 1 ha bisogno di attrarre nuove risorse. E’ uno sport costoso che vive di sponsorizzazioni. Pertanto deve tornare a riempire i telai di loghi, attraverso nuove strategie commerciali e cambiando l’approccio verso gli appassionati. In questi giorni anche la FIA ha dato il benestare per l’acquisizione della Formula da parte di Liberty Media.

F1 | Mercedes-Williams: scambio Lowe-Bottas?

Sono giorni incandescenti per la Formula 1, ma sopratutto in casa Mercedes che dovrà trovare il sostituto non solo di Nico Rosberg ma anche di un tecnico vincente come Paddy Lowe che a quanto si apprende ha preso la strada verso Grove.

Si sapeva da tempo del suo contratto in scadenza, ma non mi aspettavo una rottura. Forse, un segnale lo aveva lanciato qualche settimana fa proprio Toto Wolff dichiarando che il team poteva contare su un cambio generazionale per continuare la striscia di risultati positivi.

La Mercedes ha evitato a Lowe di scontare i sei-otto mesi di stop. Questo potrebbe portare Bottas – pilota in orbita di Toto Wolff – al fianco di Hamilton, liberando quindi un posto importante in Williams

Diminuiscono le possibilità di Alonso in Mercedes?
Mai dire mai. Al momento la Mercedes tiene tutte le porte aperte, ovvero la scelta di un giovane come Wehrlein (che ha partecipato ai test Pirelli), di un top-driver o della seconda guida (Bottas). Sono davanti ad una scelta non facile, arrivando da un ciclo incredibilmente positivo.

Prima dell’annuncio-lampo di Rosberg, la Mercedes stava valutando importanti decisioni sportive e tecniche nei confronti di Lewis Hamilton, autore di parole molto forti e di un comportamento fuori dalle righe. Il tutto però è stato stravolto dalla decisione di Nico. Come ho già sostenuto da tempo, fosse per me, non ci penserei due volte a voltare pagina e scrivere un nuovo libro insieme ad un top-driver. Hanno tutte le caratteristiche per continuare ad essere dei leader.

Willliams – Chi al fianco di Lance Stroll?
Dove ha corso, Lance Stroll ha vinto e questo bisogna dargli atto. Il padre è stato molto bravo a costruire attorno al figlio un team competitivo, ma il figlio non ha tradito le attese. Molto piloti, nonostante l’apporto economico, non hanno raggiunto certi risultati. Stroll ha vinto la Formula 4, in Nuova Zelanda e la Formula 3 Internazionale.

In questo momento la Williams può contare su un buon ritorno economico dovuto ai piazzamenti negli ultimi anni e, con l’arrivo di Lowe, potrebbe avventurarsi in un progetto a medio tempo per tornare ai fasti di un tempo, scommettendo su una coppia giovane di piloti. Potrebbe diventare anche il team-B della Mercedes ai danni di una Force India colpita da problemi economici. Abbiamo pur sempre un Wehrlein sul mercato

F1 | Clamoroso, Nico Rosberg si ritira. Minardi «Si scatenerà la terza guerra mondiale»

A sorpresa, tramite il suo account ufficiale, Nico Rosberg ha annunciato il suo ritiro immediato dalla Formula 1. Il Campione del Mondo  ha detto basta

Da 25 anni era il mio sogno, la mia ossessione: diventare campione del mondo di Formula 1. Attraverso il duro lavoro, il dolore, i sacrifici, questo è stato il mio obiettivo. A ora ce l’ho fatta. Ho scalato la mia montagna, sono sulla vetta

Nico appende al chiodo tuta, guanti e casco per dedicarsi alla famiglia “Questa stagione è stata dannatamente difficile. E’ stato un sacrificio da parte di famiglia, tutto è stato posto dietro il mio obiettivo.  Domenica mattina ad Abu Dhabi sapevo che sarebbe potuta essere la mia ultima gara e questo era sempre più chiaro prima della partenza. Volevo godermi ogni momento della gara, sapendo che sarebbe stata l’ultima… e poi le luci si sono spente e ho avuto i 55 giri più intensi della mia vita. Ho preso la mia decisione lunedì sera” queste le parole di Nico Rosberg

Abbiamo voluto sentire il parere di Gian Carlo Minardi, impegnato alla presentazione del Motor Show di Bologna, che non ha mai nascosto il suo tifo per il tedesco di casa Mercedes in questa lunga cavalcata “E’ una notizia incredibile e difficilissima da prendere. Bisogna rispettarla e fa onore ad un campione come Nico Rosberg, che ha dimostrato in tutti questi anni grande attaccamento al marchio Mercedes. Questa sua decisione scatenerà certamente l’apocalisse nel paddock. Chi avrà la possibilità di svincolarsi contrattualmente lo farà. Di colpo, si è liberato, il volante e il sedile della migliore macchina del Circus, una macchina che quest’anno è riuscita a conquistare 19 vittorie su 21 gran premi – commenta il manager faentino – La Mercedes dovrà fare delle attente valutazioni per costruire la squadra 2017 insieme ad un pilota, Lewis Hamilton, che non è stato così limpido col team

In un comunicato la Mercedes saluta e ringrazia il suo campione, tramite le parole di Toto WolffQuesta è una decisione coraggiosa da parte di Nico e una prova della sua forza di carattere. Ha scelto di lasciare al vertice della sua carriera, da campione del mondo. Ho accettato la sua decisione appena me l’ha comunicata. Per il tea è una situazione certamente inaspettata. Entriamo in una nuova era del regolamento con un volante da assegnare per le prossime stagioni. Ci prenderemo tutto il tempo per valutare le nostre opzioni e cercare la migliore soluzione

F1 – Minardi “Segnale positivo la collaborazione Mercedes-Manor”

A distanza di poche ore l’uno dall’altra, la McLaren ha confermato di proseguire la collaborazione con Jenson Button anche nel 2016 mentre la Mercedes fornirà i suoi 6 cilindri alla piccola Manor, che si tinge d’argento diventando sostanzialmente il Junior Team.

Un del colpo per la squadra di Banbury che, dopo aver rischiato il fallimento e di non esser presente in griglia di partenza, potrebbe fare un buon salto di qualità e abbandonare l’ultima posizione in classifica. La collaborazione con il team diretto da Toto Wolff, infatti, non dovrebbe riguardare solamente la fornitura delle Power-Unit, ma andare ben oltre. Ecco che Manor potrebbe diventare la “casa” di quei giovani piloti in orbita Mercedes, come Pascal Wehrlein, già terzo pilota e leader nel DTM dove corre proprio sotto le insegne della casa tedesca. Abbiamo quindi voluto sentire Gian Carlo Minardi, per capire meglio l’importanza di questa collaborazione.

Si delinea sempre più la strategia di Toto Wolff che sembra essere riuscito definitivamente ad evitare la fornitura delle P.U. alla Red Bull e ad impostare una prospettiva di collaborazione utile per la propria squadra. Questa nuova collaborazione tra Mercedes e Manor è un bel segnale per tutti i top team, in particolare Ferrari. Di fatto Manor diventa il Junior Team in cui far crescere i piloti in orbita Mercedes. In pratica quello che succede tra Red Bull Racing e Toro Rosso. Una collaborazione che permetterà alla piccola cenerentola di scalare la classifica” analizza il manager faentino al portale www.minardi.it “Una situazione che potrebbe creare dei problemi a qualche team non proprio abituato alle zone basse della classifica. La classifica attuale vede negli ultimi quattro posti Toro Rosso, Sauber, McLaren  ed appunto, Manor. L’anno prossimo, salvo un miracolo da parte dei giapponesi, si potrebbe assistere ad una  McLaren che combatte per non arrivare ultima!

Alla Mercedes il Trofeo Lorenzo Bandini 2015

Il team di Formula 1 Mercedes-AMG Petronas conquista il prestigioso Trofeo Lorenzo Bandini 2015, giunto alla sua XXII edizione. Il 30 agosto, presso il borgo medievale di Brisighella, il premio legato all’indimenticabile pilota italiano verrà ritirato da Toto Wolff, Direttore esecutivo del team della Stella. Inoltre, Paddy Lowe, Direttore tecnico del gruppo, verrà insignito della Medaglia Presidente del Senato.

Come di consueto nell’occasione saranno premiati sportivi e addetti ai lavori che si sono distinti per le loro qualità e passione.

Saranno premiati: Hermann Tilke, il più prestigioso progettista di Circuiti della F1, Davide Cassani CT della Nazionale Ciclismo, Franchino Scandinaro prestigioso cameramen italiano, Gabriele Tredozi già Progettista della Minardi F1,che verrà a ritirare il premio al volante di una Minardi PS04, Sandro Jacobini giornalista RAI Sport, Franco Nugnes giornalista, direttore di Omnicorse, Luca Ghiotto pilota GP3 ACI Sport Team Italia, Florian Koing giornalista telecronista di RTL, Davide Valsecchi pilota e opinionista Sky Sport.

In una cornice così affascinante, al cospetto degli illustri ospiti, sarà esposta la monoposto Campione del Mondo 2014, la Mercedes F1 W05 Hybrid.

Ricordiamo agli appassionati il museo delle Tute di Campioni di F1 e le attraenti manifestazioni di auto storiche: corteo di Mercedes e Fiat 500 storiche.

F1 – Gian Carlo Minardi “In Ungheria la Mercedes ha giocato d’anticipo”

Alla partenza il Gran Premio d’Ungheria ci regala subito la prima, di tante, emozione. La griglia di partenza parla di due Mercedes davanti a tutti, seguite dalla Ferrari di Sebastian Vettel e dalla Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti alla Rossa di Raikkonen. Le luci del semaforo si spengono e con un “balzo equino” le Ferrari n #5 e #7 beffano tutti portandosi al comando della gara. Alle loro spalle Hamilton finisce fuori pista scivolando indietro.

Ci potrebbe essere una spiegazione alla partenza al “rallenty” di Hamilton e Rosberg. A partire dal Gran Premio del Belgio, in programma il week-end del 21 e 23 agosto, le partenze non potranno più essere assistite “In Ungheria la Mercedes, forte del vantaggio tecnico, ha fatto delle prove di partenza non assistita, giocando così di anticipo. Purtroppo poi all’errore in partenza si sono sommati gli errori del muretto e dei piloti” analizza Gian Carlo Minardi

E’ stata una domenica che difficilmente gli appassionati potranno dimenticare in cui è successo tutto e il contrario di tutto, come si può leggere da un ordine di arrivo assolutamente anomalo per la Formula 1 di oggi. Sul gradino più alto del podio una Ferrari, seguita da due Red Bull e una Toro Rosso motorizzati Renault, davanti alla McLaren-Honda di Alonso. “L’assenza di Mercedes, Williams e Force India ha portato in alto quei team che in questa stagione stanno pagando pesantemente i ritardi sulle loro Power Unit. Ecco che balzano in avanti i motorizzati Renault e due McLaren-Honda arrivano contemporaneamente a podio” prosegue il manager faentino “La Williams ha pagato pesantemente il dazio, ma certamente sarà nuovamente della partita a Spa-Francorchamps e Monza, due piste molto veloce. La Force India ha segnato uno zero tondo, colpita da problemi di affidabilità e cedimenti strutturali. Un risultato che ha favorito la Toro Rosso” Questa gara potrebbe aprire a scenari molto interessanti anche sul fronte del mercato piloti. Prepariamoci ad un’estate veramente incandescente

Winter Test – Mercedes batte McLaren 4200 a 900

Due terzi dei test collettivi pre-stagionali sono andati in archivio. Si avvicina Melbourne, teatro del primo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2015, e restano ancora quattro giorni di lavoro in pista. Da giovedì 26 febbraio tutti di nuovo in pista al Montmelò per il secondo – e ultimo – round.

Dopo otto giornate di test, suddivisi equamente tra Jerez e Barcellona, proviamo a fare un resoconto sul chilometraggio percorso dai nove team che ad oggi formeranno la griglia di partenza. Il destino di Marussia e Caterham resta, purtroppo, ancora avvolto da un grande mistero.

Nonostante non abbiamo mai svettato in cima alla classifica, Lewis Hamilton e Nico Rosberg comandano questa speciale classifica con un bottino complessivo di oltre 4200 chilometri macinati con una Mercedes che mostra un’ottima affidabilità. Rispetto alla prima uscita, i campioni in carica si sono “riposati” percorrendo circa 200 km in meno. Al secondo posto, (3370 km) e con un “ritardo” di 800 km, si piazza la giovanissima Toro Rosso con gli esordienti Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. Proprio al Montmelò i “faentini” si sono messi in evidenza portando la STR10 al vertice, mettendo in cassaforte ben 500 km in più rispetto a Jerez.

Completa il podio la Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas che raccoglie la bellezza di oltre 3140 km, con un incremento di ben 700 km. Alle loro spalle, staccati di pochi passaggi, si piazzano la Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen e la Sauber-Ferrari. Maranello ha completato 3000 km divisi praticamente in modo equo tra Jerez e Barcellona, così come il team Svizzero (2990 km). Solamente sesta piazza per la Red Bull di Daniel Ricciardo e del russo Daniil Kvyat che non va oltre i 2600 km, causa dei primi quattro-giorni rallentati dai problemi alla Power-Unit transalpina. Rispetto alla prima uscita gli ex-Campioni segnano però un rialzo di 1300 km in più, recuperando parte del tempo perso.

2500 km per la Lotus-Mercedes che si era presentata con un giorno di ritardo al via. Maldonado e Grosjean, coadiuvati dal collaudatore Palmer hanno percorso 1680 km a Barcellona, facendo svettare la E23 grazie anche alle Pirelli SuperSoft. Solamente ottavo posto e 1415 km per la Force India che aveva saltato la prima sessione causa i difficili problemi finanziari. A Barcellona Perez e Hulkenberg sono stati costretti a lavorare con la vettura dell’anno passato, aggiornata solamente nell’ala anteriore.

Fanalino di coda la McLaren-Honda che in otto giorni non è riuscita a mettere insieme neanche 1000 km. Non sono mancati i problemi sulla vettura di Fernando Alonso e Jenson Button. Come “ciliegina” finale anche il brutto incidente (avvolto da numerosi misteri) dello spagnolo, il cui recupero non sembra così breve.

Terza macchina? Carlos Sainz Jr. il desiderio

Lo spettro della terza macchina nel 2015 sta diventando sempre di più una realtà. Caterham e Marussia non saranno certamente presenti ad Austin, tra sette giorni nel terz’ultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. La notizia non sopraggiunge di certo come un fulmine a ciel sereno, visto i consistenti rumors circolati specialmente negli ultimi mesi. Addirittura rocambolesca la situazione del team di Norfolk. A distanza di pochi mesi, il salvataggio da parte di personaggi, che come sono arrivati sono spariti, è esploso come una bolla di sapone. Risultato: sedi poste sotto sequestro e struttura affidata ad un amministratore.

La crisi però non riguarda solamente le due “Cenerentole”, ma tante altre realtà, ben più blasonate (Sauber e Lotus). Pertanto i top team si stanno attrezzando per metter in pista la “terza vettura”, andando a caccia di nuovi piloti. “L’idea della terza vettura non mi piace, ma se proprio è necessaria che sia affidata ad un giovane”, commentava così nella giornata di sabato Gian Carlo Minardi sul suo sito www.minardi.it.

Il nome che circola insistentemente negli uffici dei Team Principal è quello di Sainz Jr. “Carlos Sainz Jr certamente è in pole, anche se continuo a vederlo in Toro Rosso al fianco di Verstappen”. Già nei mesi precedenti il manager faentino aveva previsto uno scenario estremamente giovane all’interno del team faentino, con lo spagnolo al fianco dell’olandese Verstappen e il russo Kvyat promosso in Red Bull, al posto di Vettel e al fianco di Ricciardo. Scenario che si è concretizzato in occasione del Gran Premio di Suzuka: Sebastian Vettel annuncia di lasciare la Red Bull, che a sua volta promuove il russo al fianco del suo australiano, lasciando un sedile libero in Toro Rosso. “Qualora la Red Bull dovesse lasciare libero Sainz Jr., ci sarebbe già pronta la Mercedes ad affidargli la terza vettura”. Lo stesso Toto Wolff aveva già provato a strappare Verstappen ai concorrenti.

Il mercato, quindi, si infiamma ulteriormente, insieme al nodo Fernando Alonso…

La Mercedes chiude al top la sessione del Bahrain

Si chiude con il miglior crono della Mercedes di Nico Rosberg il quarto ed ultimo giorno di test in Bahrain. Al volante della sua W05 ha tagliato per 89 volte la linea del traguardo mettendo insieme il maggior numero di chilometri della giornata strappando lo scettro alla Williams, ferma a quota 87.

L’ultimo giorno in Bahrain è stato caratterizzato da una forte contrazione nei giri complessivi messi insieme dai team. Dopo gli oltre 600 passaggi del secondo e terzo turno, oggi i team non sono andati oltre le 472 tornate.

Alle spalle dell’1:33.283 di Rosberg, si piazza la McLaren di Jenson Button (1:34.957) che chiude la seconda sessione di test invernali con 69 tornate (il 15% dei giri totali odierni), portando a quota 299 i passaggi messi insieme dalla MP4-29. Terzo miglior tempo per la F14-T di Kimi Raikkonen (1:36.718) che si inserisce tra i motorizzati Mercedes. Il finlandese inanella 82 passaggi (il 17% dei giri complessivi odierni) prima di chiudere la giornata con un incidente. In casa Maranello manca il contributo di Sauber e Marussia. Dopo il grande lavoro dei primi tre giorni la scuderia svizzera non va oltre i sette passaggi dopo aver lavorato a lungo sulla C33. Sessione invece completamente da dimenticare per la piccola Marussia che in quattro giorni non va oltre le 26 tornate.

Tra i motoristi si mette nuovamente in evidenza la Mercedes che con i suoi quattro partners (Mercedes, McLaren, Williams e Force India) vince il duello con la bellezza di 1144 giri totali. La Williams, oggi in pista con il neo-collaudatore Nasr, copre il 18% dei giri totali (87 passaggi) fissando la quarta miglior prestazioni. Lo staff di Frank Williams saluta il tracciato di Sakhir con 318 giri, contro i 315 di Mercedes, i 299 di McLaren e i 212 della coppia Hulkenberg-Perez. Causa i problemi di Sauber e, soprattutto, Marussia il propulsore di Maranello non va oltre le 552 tornate.

Prosegue il momento non facile dei motorizzati Renault. Red Bull e Toro Rosso coprono solamente 15 e 19 passaggi, con Maldonado (Lotus) che non va oltre le 59 tornate con il miglior crono di 1:38.707 (5°). E’ la Caterham a coprire il maggior numero di giri, anche se con riscontri cronometrici molto elevati.

Tra una settimana il Circus tornerà in pista in Bahrain per la terza (ed ultima) sessione di test prima di partire per l’Australia, teatro del primo Gran Premio di F1 2014. Questa quattro gironi ha dimostrato che c’è ancora moltissimo lavoro da fare….

DAY 4 – Bahrain

1 – Nico Rosberg (Mercedes W05) – 1’33″283 – 89 giri
2 – Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) – 1’34″957 – 66
3 – Kimi Raikkonen (Ferrari F14T) – 1’36″718 – 82
4 – Felipe Nasr (Williams FW36-Mercedes) – 1’37″569 – 87
5 – Pastor Maldonado (Lotus E22-Renault) – 1’38″707 – 59
6 – Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) – 1’39″258 – 19
7 – Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) – 1’40″138 – 15
8 – Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) – 1’40″472 – 19
9 – Kamui Kobayashi (Caterham CT05-Renault) – 1’43″027 – 17
10 – Marcus Ericsson (Caterham CT05-Renault) – 1’45″094 – 4
11 – Adrian Sutil (Sauber C33-Ferrari) – s.t. – 7
12 – Jules Bianchi (Marussia MR03-Ferrari) – s.t. – 5

Sauber, Williams e Caterham gli stakanovisti dei primi tre giorni

In Bahrain i team hanno superato i due terzi di lavoro e con la giornata di domani si apprestano a chiudere anche la seconda sessione di test collettivi. Come ci si poteva aspettare, dopo un cambiamento così drastico dei regolamenti,  i team hanno dovuto lottare contro i problemi di gioventù delle rispettive monoposto, anche se i riscontri cronometrici si stanno lentamente avvicinando alle prestazioni 2013.

Essendo difficile, se non impossibile, analizzare il reale potenziale messo a disposizione ai piloti dai propri ingegneri, la nostra analisi si concentrerà prevalentemente sui chilometri messi insieme da ciascuna scuderia e da ogni motorista.

In questi tre giorni abbiamo avuto un crescendo dei passaggi totali messi insieme dagli undici team. La sessione si è aperta mercoledì con 471 giri inanellati, per poi crescere il giorno successivo a 676 fino agli attuali 695, per un totale di 1842 giri.

DAY 1 – la sessione si apre con il miglior crono di Nico Hulkenber su Force India-Mercedes in 1’36″880, lasciandosi alle spalle 77 passaggi. Lo scettro di stakanovista di giornata però se lo contendono McLaren-Mercedes e Sauber-Ferrari con entrambi 81 passaggi, seguiti dalla Mercedes-Mercedes che si ferma a quota 74. La Ferrari e Fernando Alonso chiudono la giornata con 64 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes bisogna segnalare lo “Zero” in casella per la Williams di Massa e Bottas, così come in casa Ferrari con la Marussia. Prosegue il periodo nero per i motorizzati Renault con Red Bull, Toro Rosso e Lotus che mettono insieme rispettivamente 14, 5 e 8 passaggi. Solo la piccola Caterham salva la giornata grazie ai 67 giri del terzo pilota Frijnsù.

DAY 2 – il secondo giorno a Sakhir porta il nome del rookie Kevin Magnussen su McLaren (Mercedes) che abbassa il limite a 1’34″910 percorrendo 46 passaggi. Tra i motorizzati Mercedes, la Williams recupera il tempo perso il giorno prima, mettendo insieme la bellezza di 116 passaggi, seguita dagli 85 della Mercedes di Rosberg e dai 59 della Force India di Nico Hulkenberg. La Ferrari di Alonso cresce sfiorando quota 100 giri (si ferma a 97), con la cliente Sauber a quota 55. Solo 17 passaggi per la Marussia. Sul fronte Renault, Red Bull e Toro Rosso mettono insieme la migliore giornata dall’inizio dei test completando rispettivamente 59 e 58 passaggi con Vettel e Vergne. Prosegue il grande lavoro in Caterham che si lascia alle spalle ulteriori 66 passaggi, mentre chiude la classifica interna la Lotus con soli 18 giri per la sua E22.

DAY 3 – Preso il posto dal compagno di scuderia in sella alla W05 Lewis Hamilton segna il nuovo record, abbassando il limite a 1’34″263 in 67 passaggi. prosegue il grande lavoro in casa Williams con Massa e Bottas che, alternandosi al volante della FW36, mettono insieme 115 tornate, completando così 231 giri in tre giornate. Sergio Perez su Force India-Mercedes chiude la giornata con 57 passaggi. In casa Ferrari Kimi Raikkonen è costretto ad una lunga sosta ai box, non andando così oltre le 44 tornate. Maranello riesce comunque a raccogliere un grande quantitativo di dati grazie a Gutierrez che, al volante della sua Sauber,  inanella 96  giri. Tra i motoristi Renault ancora una volta la Caterham salva la faccia con 98 passaggi. Dopo la giornata positiva di ieri i Campioni del Mondo non vanno oltre le 28 tornate, mentre i cugini faentini mettono insieme 57 passaggi.

Dopo tre giorni la Sauber è il team con più chilometri alle spalle, grazie ai 232 passaggi complessivi, seguiti da Williams e Caterham (231), McLaren (230), Mercedes (226), Ferrari (205) e Force India (193). Solo 101 passaggi per Red Bull. Fanalino di coda la Marussia (21 giri).

Tra i motoristi la Mercedes (grazie ai suoi quattro partners) guida la classifica con 880 passaggi, seguita dal propulsore francese con 504 (di cui 231 portano la firma della piccola Caterham) e da Maranello con 458 giri.

Volendo escludere i team clienti, il propulsore tedesco ha messo insieme 226 tornate con il suo staff,  contro  le 205 della Scuderia Ferrari.

Problema Renault. E se la Lotus avesse visto lontano?

Mentre tutti i team sono impegnati nel quarto ed ultimo giorno di test sul tracciato di Jerez – dal 19 febbraio il circus si trasferirà al caldo in Bahrain – proviamo a giocare con i numeri. Lasciando per il momento da una parte i riscontri cronometrici, mettiamo un po’ di ordine sul numero di giri inanellati dai Motoristi e dai team.

Dopo i primi tre giorni abbiamo un motore Mercedes che guida la classifica con la bellezza di 466 passaggi grazie ai suoi quattro team (McLaren , Mercedes, Williams e Force India), seguito dal propulsore di Maranello con un totale di 235 giri, realizzati in collaborazione con la Sauber C33 e la Marussia M03 – il cui esordio però risale solamente nella giornata di ieri (5 tornate). Ben più staccati invece i team equipaggiati dalla nuova unità Energy Renault.  Solo 81 passaggi messi nel sacco, con il Team Campione del Mondo fermo a 14. In questa classifica manca la grande assente, la Lotus “A quanto possiamo vedere il motorista Mercedes ha interpretato al meglio i nuovi regolamenti, seguito da una Ferrari che gira e macina chilometri con i suoi due piloti. In netta difficoltà invece i Renault. Chissà, forse la Lotus ci ha visto molto lungo…” raccontava ieri Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

Da quello che si apprende nessun team sta ancora spremendo al limite la propria unità “Osservatori esterni, attraverso l’uso di strumentazione fonometriche, sostengono che ad oggi le macchine non utilizzano tutti i 15.000 giri/min dei loro propulsori. Proprio per questo guardiamo con curiosità e interesse i tempi, ma è presto per giudicare” analizza il manager faentino

Tra i costruttori motorizzati Mercedes, la W05 di Nico Rosberg e Lewsi Hamilton risulta essere la più stakanovista con 177  passaggi, seguita dalla MP4-29 di Button e Magnussen con 135 tornate, dalla Williams di Massa e Bottas con 89 giri. La Force India di Sergio Perez e Nico Hulkenberg segna 65 passaggi sul traguardo

Tra i costruttori motorizzati Ferrari, la coppia Alonso-Raikkonen ha inanellato 136 tornate. 94 passaggi per la C33 di Adrian Sutil e Esteban Gutierrez. Solo 5 giri per Max Chilton e la sua Marussia

Tra i costruttori motorizzati Renault, la Scuderia Toro Rosso guida la classifica con 45 giri, seguito dalla Caterham con 22 passaggi. Fanalino di coda la Red Bull che non va oltre le 14 tornate con Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.

Non dimentichiamoci che si è aperto solamente il quarto giorno di shake-down. Una volta i team effettuavano le prime prove privatamente, mentre ora sono obbligati a farlo pubblicamente. I problemi a cui stiamo assistendo su alcune monoposto  sono di normale gestione, soprattutto perché stiamo parlando di una Formula 1 nuova a 360°” conclude Minardi

Gian Carlo Minardi “Non si abbandona mai la nave”

Sulla pista di Jerez è trascorso anche il terzo dei quattro giorni che caratterizzano questa prima uscita della Formula 1 targata 2014. Senza tenere in considerazioni i riscontri cronometrici – siamo 1 sec più lenti delle GP2 – quello che salta all’occhio sono il grande quantitativo di giri messi insieme in casa Ferrari con Alonso (58), McLaren (50 con il debuttante Magnussen e 40 con Button) e Mercedes con Hamilton (62).

Ancora problemi per la Red Bull-Renault il cui stato maggiore ha salutato il circuito con un giorno di anticipo “Vedere lo staff del team Campione del Mondo lasciare la scena non è certamente un segnale positivo. Il comandante non deve mai abbandonare la nave. Potrebbe essere un segnale importante sull’entità dei problemi, considerando anche che manca ancora un giorno alla chiusura della sessione. Si è sentito parlare di una furiosa litigata tra Adrian Newey e il responsabile dei motori Renault White” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.itMi viene difficile interpretare questo fuggi-fuggi, soprattutto quando manca ancora un giorno. In pista si possono analizzare i correttivi immediati” sottolinea il manager faentino

Dopo tre giornate abbiamo una Mercedes-Mercedes con sulle spalle la bellezza di 177 tornate, seguita dalla Ferrari con 136 passaggi, dalla McLaren-Mercedes con 133 (il primo giorno è rimasta ferma nei box) e dalla Williams-Mercedes con 89 giri. Soffrono invece i team motorizzati Renault, con la Red Bull ferma solamente a 14 passaggi “Siamo solamente al terzo giorno di shake-down. Una volta i team effettuavano queste prove privatamente prima di andare in pista, mentre ora sono obbligati a farlo pubblicamente. I problemi a cui stiamo assistendo sono di normale gestione, soprattutto perché stiamo parlando di una Formula 1 nuova a 360°. Proprio per questo non analizzo i riscontri cronometrici, soffermandomi piuttosto sui propulsori. A quanto possiamo vedere il motorista Mercedes ha interpretato al meglio i nuovi regolamenti, seguito da una Ferrari che gira e macina chilometri con i suoi due piloti. In netta difficoltà invece i Renault. Chissà, forse la Lotus ci ha visto molto lungo…” prosegue Minardi “Osservatori esterni, attraverso l’uso di strumentazione fonometriche, sostengono che ad oggi le macchine non utilizzano tutti i 15.000 giri/min dei loro propulsori. Proprio per questo guardiamo con curiosità e interesse i tempi, ma è presto per giudicare

Salutata la Spagna il circus della Formula 1 si trasferirà in Bahrain dove farà il suo debutto anche la Lotus “Dal 19 febbraio si andrà in Bahrain dove le temperature saranno sicuramente molto più alte. Se già adesso alcuni hanno problemi di raffreddamento non oso pensare cosa potrà succedere a Sakhir” conclude il faentino “Da queste prime prove abbiamo visto come qualcuno sia stato più bravo a lavorare Indoor e sinceramente sono stupito, in negativo,  dalla Renault

Jerez Day 1 – Minardi lancia l’allarme “Occhio alla chimica”

La nuova era della Formula1 è iniziata questa mattina con la prima giornata di test collettivi sul tracciato di Jerez. Assenti solamente Lotus e Marussia.. Una sessione certamente complessa per i team che hanno dovuto far fronte alle numerose novità introdotte. Se normalmente i tempi dei test vanno presi con le pinze, quelli di oggi vanno semplicemente letti per quello che sono, anche se fa piacere vedere un Kimi Raikkonen mettere insieme 31 tornate.

Come ci si poteva aspettare sono stati dei primi giri abbastanza complicati e ricchi di bandiere rosse con l’uscita di Hamilton, dove i meccanici hanno lavorato sicuramente più a lungo dei rispettivi piloti. La McLaren è stata fermata nei box per problemi elettronici mentre Red Bul e Caterham hanno finito il montaggio della vettura solamente nel tardo pomeriggio, competando così solo degli shake-down” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it

L’interesse maggiore era certamente rivolto alle nuove forme geometriche, caratterizzate da prospicienti proboscidi “Il problema è sempre lo stesso. Chi scrive le regole non è un progettista e i risultati sono questi. Al di la dell’estetica, alquanto discutibile, voci autorevoli quali Adrian Newey e Gabriele Tredozi – presente a Jerez –  pongono l’attenzione sul fattore sicurezza. In caso di contatto laterale queste protuberanze potrebbero creare seri problemi, oltre a snaturare la Formula 1”

Grazie alla sua pluriennale esperienza come costruttore, il manager faentino vuole porre l’attenzione su un aspetto altamente interessante legato alla benzina “Come i telaisti hanno interpretato in modo estremo i regolamenti, mi auguro che altrettanto non abbiano fatto i motoristi e i fornitori di carburanti. Attraverso l’uso della chimica infatti si potrebbe alterare il peso specifico della benzina  o migliorarne le prestazioni con l’uso del turbo, falsificando così il campionato e snaturando la volontà della FIA il cui intento è utilizzare un prodotto in ottica auto di serie. Nel passato infatti, prima di apportare delle modifiche alle caratteristiche della benzina per la F1, il fornitore doveva depositare un campione per essere analizzato e testato sulle auto di serie. Sul fronte motori, osservatori esterni hanno stilato una prima classifica grazie all’uso di strumentazione fonometriche con Mercedes e Ferrari davanti alla Renault. Naturalmente bisognerà anche analizzare l’aspetto legato ai consumi, certamente di non seconda importanza

Alle spalle del ferrarista si è piazzata la Mercedes di Hamilton con 11 tornate, davanti a Bottas (7) alla Force India di Perez (11) e alla Toro Rosso, che chiude con 15 passaggi “Sulla carta la Mercedes ha dato l’impressione di essere una vettura temibile. La Force India, nonostante problemi di gioventù, ha fatto vedere cose egregie

Domani si accenderanno i riflettori sulla seconda giornata. Aspettiamo di vedere i primi giri cronometrati di McLaren e Red Bull