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Gp Bahrein – Presentazione

Archiviato Shanghai, team e piloti hanno fatto in fretta e furia armi e bagagli per dirigersi in Bahrein sul tracciato di Sakhir, teatro del quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1. Il principale avversario di questo fine settimana sarà il caldo, sia legato allo sfruttamento dei pneumatici sia per le temperature che si sprigioneranno sotto il cofano motore. Al fine del risultato finale la gestione delle gomme morbide sarà uno degli aspetti fondamentali e, secondo le simulazioni, sono attesi tre pit stop.

La Ferrari si presenta da protagonista dopo la grande prova di forza dimostrata in Cina dove pilota, team e vettura hanno vinto una gara non per fortuna o demeriti altrui, ma mettendo in pista una supremazia tecnica che da tempo non sfoderava. La Red Bull rimane certamente la vettura  di riferimento avendo vinto gli ultimi tre campionati del mondo, ma le pressioni interne e la competitività degli avversari li ha fatti diventare un team battibile.

La Mercedes potrà essere un cliente molto scomodo, soprattutto se confermerà quanto di buono fatto vedere negli ultimi due week end con Lewis Hamilton. Le gomme Hard potrebbe dargli un aiuto con un minor degrado, oltre a  spingere Jenson Button e la sua McLaren nelle parti alte della top ten, dopo il quinto posto di sette giorni fa.

La Lotus, con un grande Raikkonen, potrebbe essere il principale avversario della Ferrari. Ormai non sono più una sorpresa, ma una bella conferma.

Tradizionalmente il Gp del Bahrein presenta diverse variabili, caratterizzate dal caldo, vento e sabbia in pista che fanno variare velocemente le condizioni della pista

 

 

 

 

Orari GP Bahrein

Venerdì 19 aprile
Prove libere 1: 9:00 – 10:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 8:45
Prove libere 2: 13:00 – 14:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:45 – sintesi RaiSport 1 alle 22:30.

Sabato 20 aprile
Prove libere 3: 10:00 – 11:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 9:45
Qualifiche: 13:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:00 – differita Rai 2 alle 17:50

Domenica 21 aprile
Gara: 14:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:30 – differita Rai 2 alle 21:00.

Gp Cina – Up & Down

Shanghai ci ha regalato un gran premio ricco di sorpassi, lotte e contatti tra piloti e diversi errori, sopratutto in casa Red Bull. La Ferrari e Fernando Alonso conquistato il primo sigillo stagionale riscattando il week end malese, e Lotus e Mercedes si confermano al top con Raikkonen ed Hamilton.

FERRARI – Alonso : voto 10. Week end perfetto sotto tutti gli aspetti. strategia e pit stop  con un Fernando Alonso tranquillo e concentrato al 100% come sempre che non regala niente a nessuno. Fin dalla partenza mette sotto pressione Hamilton per poi attaccarlo e sorpassarlo già al quarto passaggio. Massa, un 6 di incoraggiamento per quello visto nelle prove, lo imita restando alle spalle del compagno. Purtroppo alla fine chiude solamente sesto a 40″ deve fare di più.

MERCEDES voto 8: l’anno scorso aveva colto l’unica vittoria. Qui bissa il podio della Malesia con Hamilton, voto 8, in gran forma che ipoteca il week end con una pole position fantastica e  conduce una gara ottima con una vettura che rende al meglio sul giro secco, mentre deve migliorare nei long run e interpretare meglio gli pneumatici.

MCLAREN voto 7: Jenson Button voto 7. Aveva dichiarato che la Cina sarebbe stata la loro partenza del mondiale. Un buon quinto posto che rappresenta le fondamenta per la stagione. Di più non poteva fare. Si deve caricare sulle spalle tutto lo sviluppo del Team. Il  suo compagno Perez, voto 4, oltre ad essere in difficoltà con la vettura  è anche molto scorretto in pista. In modo particolare, con Kimi, andava sanzionato dai commissari FIA.

RED BULL voto 5: Week end ricco di imperfezioni. La diatriba del post Malesia potrebbe esserne una causa. Errori nella strategia in qualifica di Vettel, voto 6, e nel calcolo della benzina per Webber. E’ la seconda volta. Non è ammissibile per un Team che ha vinto 3 Mondiali Costruttori. Ma c’è di più. L’australiano è penalizzato  al pit stop perdendo una ruota. Voto 7 per come ha comunque gestito una situazione così negativa. Purtroppo però penso che non sia finta e passerà del tempo perché torni (se mai tornerà) serenità nel Team.

LOTUS: voto 8, dopo la vittoria nel primo gp, torna sul podio con Raikkonen, voto 9. Assolutamente fantastico. Nonostante una vettura danneggiata nel contatto con Perez ha tenuto testa a Fernando. Sarà un cliente scomodo per gli avversari e un pretendente per il titolo. Due punti per Grosjean, voto 6, che aiuta il team a conservare la terza posizione nel mondiale, ma certamente soffre un Kimi mai così veloce.

TORO ROSSO voto 8: è la sorpresa di questo week end. Q3 in qualifica, settimo posto con Ricciardo e settimo posto nel mondiale. Avanti così. Può veramente ambire a quel settimo posto nella classifica Costruttori che credo sia lì obbiettivo dello Staff di Faenza.

FORCE INDIA voto 7: hanno gli stessi punti della McLaren ma con un budgets nettamente inferiore… sicuramente un buon inizio che potrà far ben sperare per il proseguo. Sutil sfortunato in questo frangente, ma Di Resta, voto 6,5, non demorde e porta a casa punti pesanti anche se un po’ aggressivo verso il suo compagno di squadra.

SAUBER voto 6, con Hulkenberg porta a casa un punto, ma per tornare ai livelli del 2012 il Team deve lavorare tanto. Anche lui è un po’ solo visto che Gutierrez, voto 4, deve ancora lavorare tanto se vuole aiutare la squadra.

WILLIAMS voto 5: così non va, sempre più in basso. le aspettative di inzio anno erano ben altre. Piloti e team non riescono ad allontanarsi dalla zona bassa della classifica. Tre gare e zero punti con molto lavoro da fare sia sulle prestazioni che sulla affidabilità. Per i Piloti un voto di incoraggiamento 6-

Per Marussia e Caterham, qualche miglioramento, ma hanno tanto da lavorare. Si salva solo Jules Bianchi che cerca di fare i miracoli con la Marussia. Gli servirà certamente di esperienza per il futuro.

Gp Malesia – Up & Down

Il week end malese ci ha regalato delle belle lotte tra piloti e compagni di squadra, ma anche diversi errori ai box e non solo. Cerchiamo di fare un’analisi per vedere chi sale e chi scende rispetto solamente una settimana fa, in attesa del gp della Cina

RED BULL si trova a dover affrontare un bel problema all’interno e dovrà intervenire con decisione per evitare ripercussioni lungo la stagione. Quando un pilota disattende un ordine bisogna riprenderlo immediatamente. Le posizioni erano ormai congelato. L’ordine era chiaro. Non è la prima volta che Vettel si comporta in un certo modo. Il team ha una visione a 360° della gara e, in aggiunta, il sorpasso è avvenuto  in un punto pericoloso, oltre ad aver superato la riga bianca che delimita la pista. Mi chiedo cosa sarebbe successo se al posto di Vettel e della Red Bull ci fossero stati un Bianchi, Bottas, Pic, Chilton o Grojean… Sarebbe passata in “cavalleria” oppure arrivava la penalizzazione? Vedremo nel proseguo della stagione. Per quanto riguarda la gara la scuderia credo abbia giovato del meteo.

MERCEDES hanno compiuto un passo da gigante su tutti gli aspetti. Hanno conquistato un terzo-quarto posto che fino ad otto giorni fa era insperato portandosi anche tra i primi quattro del mondiale. L’ordine imperativo di Brawn fa capire che esiste uno spirito di gruppo, così come le dichiarazioni nel post gara di Rosberg.

MCLAREN ha cancellato l’inizio difficile australiano dimostrando che l’accoppiata Button-hard può dare dei buoni risultati.

FORCE INDIA purtroppo solo i problemi tecnici li hanno privati di un risultato importante. Difficoltà che potrebbero anche ripetersi in quanto stiamo andando verso pit stop sempre più veloci (media di 2”). In queste situazioni è molto facile incappare in certi errori o accusare problemi. La macchina comunque si era comportata molto bene sia un qualifica che nella prima parte di gara.

LOTUS in leggera flessione anche se sono riusciti a portare a casa punti importanti con entrambi i piloti

FERRARI è difficile fare una valutazione. Ammesso che sia stata una decisione del pilota, la squadra doveva imporsi ordinando a Fernando di rientrare. Era impensabile che un’ala, progettata per resistere a certi carichi, reggesse tutti quei giri necessari ad evitare un pit stop in più. E’ un campionato lunghissimo dove ogni singolo punto è fondamentale. Bisognava rientrare e provare la rimonta.

SAUBER si è leggermente ripresa rispetto alla gara di debutto. Bella prestazioni di Hulkenberg anche se bisognerà vedere i prossimi step

WILLIAMS contraddistinta da troppe problematiche. Al momento indecifrabile.

Gp Malesia: IL PUNTO

E’ stato un gran premio all’insegna degli errori, che potrebbero diventare il leitmotiv della stagione. Quando le squadre sono costrette a fare tre-quattro soste per macchina, giocando sul filo dei decimi, l’inconveniente è dietro l’angolo. Se poi aggiungiamo anche la frenesia della strategia, il meteo e la ricerca esasperata nell’effettuare pit stop sempre più veloci (siamo nell’ordine dei 2”) il quadro è completo.

A farne le spese in Malesia i piloti della Force India, rallentati da problemi tecnici alle pistole o al porta mozzo e Jenson Button (problema all’anteriore destra) oltre ad Hamilton che ha pensato bene di fare un saluto ai suoi vecchi meccanici. Non possiamo dimenticarci di Fernando Alonso e la Ferrari. Dopo pochi chilometri abbiamo perso un grande protagonista che non commetteva un errore da diversi gran premi. Autore di un errore di valutazione, a cui però bisogna sommare anche la decisione, molto strana, del muretto di non fermarlo immediatamente per la sostituzione dell’ala danneggiata. Si sarebbe potuto giocare con una strategia azzardata, ma era fondamentale arrivare almeno in zona punti.

In un mondiale di diciannove gare i piazzamenti sono fondamentali, come il 2012 ci ha insegnato. Titolo perso solamente per tre lunghezze. A volte si esasperano le strategie o la voglia di raggiungere risultati anche davanti a realtà che sono molto diverse da quelle che si prospettano. In questo caso sono stati corsi troppi rischi. Eravamo solo al secondo passaggio e si doveva cercare di contenere il danno portando a casa punti determinanti in un campionato che si delineando come molto duro e competitivi.

Recuperare questo zero non sarà facile in quanto la lotta non è racchiusa solamente a due piloti, ma abbiamo ben cinque pretendenti, senza dimenticarci gli outsider Williams, Force India e Sauber. L’anno scorso Fernando ha perso il mondiale arrivando due volte secondo in Spagna e Abu Dhabi dietro a Maldonado e Raikkonen, due macchine che all’inizio non erano candidate alla vittoria.

La Red Bull si è dimostrata anche una volta la vera macchina da battere anche se ora dovranno risolvere un problema interno non da poco. Non sarà facile per Horner e Newey gestire i due piloti. Già al secondo gran premio si è innescato una strategia che potrà creare nervosismo. Anche in Mercedes sono state date indicazioni ben precise ai piloti. Questa è la nota stonata in un gran premio bello, ricco di sorpassi, staccate e lotte interne, combattuto molto al limite in certe occasioni.

Ancora una volta i pneumatici l’hanno fatta da padrona, grazie anche ai cambi di temperatura durante la gara che hanno modificato le forze in campo. I team stanno ancora imparando a conoscere ed interprete le mescole e così abbiamo avuto un cambio di posizioni rispetto all’Australia, dove avevamo avuto una Lotus vincente e una Mclaren indietro. Nonostante tutti dessero per morta la scuderia di Walking, Button stava lottando per le zone alte della classifica. Grazie alla sua esperienza e ad una buona gestione delle gomme hard sta facendo la differenza rispetto al suo più giovane compagno Perez, alla prima esperienza in un top team e alle prese con una macchina non ancora al top.

Buon inizio di stagione per Felipe Massa che in entrambi i week end ha segnato ottime prestazioni in qualifica portando a termine una discreta gara. La sua Ferrari è stata in difficoltà con le gomme medie. Con il bagnato non reggeva il passo degli altri e ha sofferto quando la pista era ancora fredda. Il quinto posto oggi era il massimo, vista la competitività di Red Bull e soprattutto Mercedes.

Ora ci aspettano tre settimane di stop prima di andare in Cina dove i team, oltre e portare numerosi upgrade, si dovranno confrontare per la prima volta con le gomme soft Pirelli. A quel punto avremmo il panorama completo delle compound di questa stagione

 

 

 

 

 

Sepang – Gara

1. Sebastian Vettel – Red Bull-Renault – 56 giri
2. Mark Webber – Red Bull-Renault – +4″2
3. Lewis Hamilton – Mercedes – +12″1
4. Nico Rosberg – Mercedes – +12″6
5. Felipe Massa – Ferrari – +25″6
6. Romain Grosjean – Lotus-Renault – + 35″5
7. Kimi Raikkonen – Lotus-Renault – +48″4
8. Nico Hulkenberg – Sauber-Ferrari – +53″0
9. Sergio Perez – McLaren-Mercedes – +1’12″3
10. Jean-Eric Vergne – Toro Rosso-Ferrari – +1’27″1
11. Valtteri Bottas – Williams-Renault – +1’28″6
12. Esteban Gutierrez – Sauber-Ferrari – +1 giro
13. Jules Bianchi – Marussia-Cosworth – +1 giro
14. Charles Pic – Caterham-Renault – +1 giro
15. Giedo van der Garde – Caterham-Renault – +1 giro
16. Max Chilton – Marussia-Cosworth – +2 giri
17. Jenson Button – McLaren-Mercedes – +3 giri
18. Daniel Ricciardo – Toro Rosso-Ferrari – +5 giri

La classifica del Mondiale Piloti:

1. Vettel 40; 2. Raikkonen 31; 3. Webber 26; 4. Hamilton 25; 5. Massa 22; 6. Alonso 18; 7. Rosberg 12; 8. Grosjean 9; 10. Sutil 6

La classifica del Mondiale Costruttori:

1. Red-Bull Renault 66; 2. Lotus-Renault e Ferrari 40; 4. Mercedes 37; 5. Force India-Mercedes 10; 6. Sauber-Ferrari e McLaren-Mercedes 4; 8. Toro Rosso-Ferrari 1.

Gp Australia – Promossi e rimandati

Da qualche ora è calato il sipario sul primo gran premio stagionale di Formula 1, ma occhi e mente sono già puntati in direzioni del Sepang International Circuit che ospiterà questo week end il circus per il secondo round.

Team e macchine sono già  in viaggio verso la Malesia, ma vogliamo tornare un’ultima volta all’ Albert Park per vedere chi si è meritato la promozione e chi è stato rinviato a nuovo esame, senza dimenticarci che stiamo parlando di un gran premio “anomalo” corso su un tracciato cittadino che presenta un asfalto stradale non abrasivo, con condizioni atmosferiche che cambiano nel giro di poche ore. Siamo passati infatti dai 45°C di metà settimana ai 15°C di domenica. Inoltre, trattandosi solamente del primo “giorno di scuola” scuderie e piloti devono ancora imparare a conoscere e interpretare le nuove compound Pirelli. La scorsa stagione abbiamo dovuto aspettare sette gran premi prima di avere un doppio vincitore…

Tutte questi elementi potrebbero avere condizionato il risultato in pista. Solamente tra qualche gran premio potremmo avere un quadro più definitivo. Quello che è certo è che abbiamo cinque primi attori che possono contendersi lo scettro finale, con alcuni outsider che potranno inserirsi per infastidirli, primi fra tutti Force India e Williams. Di questi bisognerà vedere quanti avranno la forze di portare avanti lo sviluppo fino a fine stagione, considerando che il 2014 sarà un anno ricco di cambiamenti con l’arrivo del turbo.

LOTUS (e Kimi Raikkonen) possono bere tranquillamente il loro meritato Champagne. Nonostante una macchina meno veloce sono riusciti a portare a casa un risultato importante sfruttando al meglio la strategia. Non sono certo una sorpresa considerando che la passata stagione hanno visto la bandiera a scacchi in tutte le gare arrivando quasi sempre in zona punti. Kimi è un campione del mondo, che come tale lascia pochi punti per strada. Non dispongono certamente di un budgets pari a Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes. Pertanto sarà interessate vedere fin quando potranno sviluppare la E21.

FERRARI sono arrivati in Australia con l’obiettivo del podio. Hanno salutato il primo week end in testa  al mondiale. Bisogna comunque rimanere con i piedi per terra. Molto bene nei long run anche se dimostrano dei limiti in qualifica. Sono stati molto bravi a non sbagliare niente e il pit stop di Massa non è da incriminare. Le gerarchie nel team sono sicuramente già stabilite. La seconda guida si deve “sacrificare”, quindi comprensibile la strategia del Team di ritardare il pit stop a Felipe tentando di portare la vettura a soli due soste.

RED BULL dopo aver dominato la scena nelle prove libere e in qualifica, ce stato un ribaltone che non era preventivabile. Erano comunque riusciti a recuperare anche in gara prima di cedere il passo  sulla distanza. Ancora una volta hanno avuto dei problemi con Webber in partenza. Sotto questo aspetto Pilota e Team dovranno concentrare i loro sforzi in futuro.

FORCE INDIA hanno dimostrato di essere i primi tra i team di seconda fascia e di poter infastidire i fantastici cinque grazie ad una macchina interessante. Insieme alla Lotus hanno giocato sui due pit stop. In qualifica si sono inseriti in Q3 tra i big con Di Resta,  dove invece mancava la seconda McLaren di Perez

MCLAREN il risultato australiano non rispecchia il vero potenziale del team. Bisognerà aspettare i prossimi gran premi dove porteranno gli sviluppi necessari. Button in passato ha dimostrato di saper gestire molto bene le gomme. Rimandata a nuovo giudizio così come la Williams assillata da problemi di affidabilità e prestazione.

MERCEDES  problemi ancora di affidabilità hanno messo in secondo piano i miglioramenti fatti dalla squadra, buono il quinto posto di Hamilton compromesso solo da una eccessiva aggressività nei confronti di Alonso che lo ha costretto con ad un cambio di strategia dopo avere rovinato gli pneumatici. Comunque attenti a quei due perché anche Rosberg non parte di fatto come seconda guida.

Sarà un campionato giocato sui punti e pertanto sarà importante cogliere ogni occasione, concedendo il meno possibile agli avversari. Ci aspetta una stagione ricca di incertezze che ci porterà a vivere diversi ribaltoni in termini di prestazioni e vincitori.

Ora ci avviamo verso il circuito malese in cui le monoposto vestiranno una mescola nuova (P Zero Orange hard e la confermata medium)  con condizioni ambientali diverse dall’Australia con umidità e caldo che potranno creare variabili . Sepang è un circuito con velocità e carico aerodinamico (a Melbourne era a basso carico) oltre ad avere condizioni atmosferiche particolari con alte temperature spezzate da forti temporali pomeridiani.

Gian Carlo Minardi “Ha vinto la migliore macchina contro la migliore squadra”

Con il gran premio del Brasile è andato in archivio uno dei mondiale di Formula 1 più belli della storia, non soltanto per la lotta aperta fino all’ultimo secondo, ma anche per l’inserimento tra i pretendenti alla conquista del grandino più alto del podio di team di seconda fascia che sono stati determinanti nel risultato finale. Gian Carlo Minardi, raggiunto dal sito www.minardi.it, ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa analizzando anche l’emozionante stagione dei campionati italiani di Formula 3 e Formula ACI CSAI Abarth.
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F1 – GP CINA: Il punto … di Gian Carlo Minardi

SHANGHAI – Il Gran premio di Cina ha evidenziato una variabile interessante legata alle mescole, in cui in una forbice di 3-4°C la prestazioni possono cambiare notevolmente rendendo il campionato ancora più elettrizzante.

Detto questo bisogna fare i complimenti a Nico Rosberg, uno dei migliori piloti della griglia e autore di un week end perfetto: dalla pole position alla vittoria. Mi fa piacere che sia stato il tedesco della Mercedes a rompere l’egemonia dei campioni del mondo. Dopo Button e Alonso, Rosberg.

Alle sue spalle abbiamo visto 6-7 macchine che hanno dato vita ad una bella bagarre. In queste condizioni è molto facile incorrere in un errore. Una piccola sbavatura viene pagata pesantemente, come abbiamo visto sia con Raikkonen sia con Alonso. Il finlandese a pochi giri dalla fine occupava la seconda posizioni e dopo essere uscito dalla traiettoria si è trovato fuori dalla top ten.

Tre vincitori diversi per altrettanti gran premi con un bel compattamento delle forze in campo. Abbiamo distacchi minimi tra le monoposto con una McLaren che si è dimostrata la vettura più preparata e completa, come lo dimostra la classifica con Hamilton al vertice. Non dobbiamo certamente sottovalutare Red Bull, Mercedes, Lotus e la stessa Ferrari.

Ci avviamo a vivere una stagione ricca di sorprese. Gli outsider sono pronti a sfruttare ogni occasione lasciata libera dai top team. Oggi la Williams ha portato via punti importanti piazzando due macchine in top ten, ieri era stata la Sauber con Perez.. Un minimo errore viene pagato pesantemente in termini di posizioni. Lo abbiamo visto anche oggi con due errori importanti ai box da parte di Mercedes e McLaren. I pit stop sono determinanti e i decimi guadagnati nel cambio gomma sono importanti. Questo aumenta la tensione. La Mercedes oggi avrebbe potuto mettere due piloti sul podio. Occasioni come questo sono da sfruttare.

Tra solo una settimana si andrà in Bahrain, pista difficile dove bisognerà vedere se le gomme saranno ancora determinanti. Avremmo temperature più alte e mescole diverse. Sarà interessante vedere se anche le due compound saranno sensibili ai cambiamenti di temperatura.

Gian Carlo Minardi

F1 – GP Malesia: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

SEPANG – Il gran premio di Sepang ci ha regalato un grande spettacolo, aiutato anche dalla condizioni atmosferiche, evidenziando forze e limiti di piloti e team. Un grandissimo Fernando Alonso a cui bisogna affiancare anche i complimenti alla Ferrari che tante volte è stata criticata per scelte sbagliate. Continua a leggere

F1 – GP AUSTRLIA: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

MELBOURNE – Anche se una rondine non fa primavera, il motivo dominante di questa stagione potrebbe essere rappresentato dal compattamento verso l’alto delle prestazioni. Continua a leggere

F1 – Gian Carlo Minardi “I costi non si abbattono limitando i test”

giancarlo_minardi.jpg'Con i quattro giorni di prove sulla pista spagnola di Barcellona è sceso il sipario sui test invernali della Formula 1. Solamente in Australia, tre due settimane, potremmo sapere il vero valore di ogni singola monoposto. I veri valori verranno messi in campo
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F1 – Gian Carlo Minardi “Mi aspetto un compattamento nelle prestazioni”

La Formula 1 ha acceso i propulsori e aperto le danze. Con le prime due sessioni di test sui tracciati spagnoli di Jerez e Barcellona le scuderie hanno iniziato il lungo lavoro di svezzamento delle nuove creature e proprio mentre stiamo scrivendo, sul tracciato del Montmelò va in scena il terzo e ultimo atto, prima del vai in Australia.

Insieme a Gian Carlo Minardi abbiamo cercato di analizzare le prime uscite per capire meglio cosa ci potremmo aspettare dal nuovo mondiale “Questa del Montmelò è certamente la sessione più importante, che dovrebbe permetterci di captare qualche informazione in più sul 2012, anche se i segnali che arrivano indicano ancora una Red Bull in vantaggio su Ferrari, McLaren e Mercede. Un velo di incertezza avvolge la Lotus (ex Renault) costretta a saltare la penultima sessione.

In Ferrari stanno lavorando su diverse soluzioni che, se indovinate, potrebbero rappresentare lo step in più per passare al comando. E’ chiaro che solamente a Melbourne potremmo vedere il vero potenziale dei team che, proprio in occasione del gp inaugurale, mostreranno tutti gli assi nella manica,” analizza il manager faentino.

“Secondo quello che si può interpretare, escludendo gli ultimi tre team reclutati per far numero, mi aspetto un compattamento delle prestazioni verso l’altro, ovvero le seconde file si sono avvicinate alle prime con outsider molto interessanti. Force India, Toro Rosso, Williams e Sauber hanno fatto un bel passo in avanti. In certe gare potremmo avere delle sorprese a livello di punti. Proprio questo scenario potrà creare dei problemi seri agli ultimi della classe. Considerando che la Marussia deve ancora superare i crash test (quindi arriverà in Australia senza nemmeno un giorno di test con la nuova monoposto) e che la HRT ha appena avuto l’omologazione, la lotta contro il 107% diventa ancora più ardua. A queste realtà bisogna aggiungerci anche la Catheram.

In termini di strategia bisognerà vedere cosa succederà, se approvato come credo, con la limitazione della velocità in corsia box, che dovrebbe passare da 100 km/h a 60 km/h. Questo aspetto però è anche legato al comportamento delle gomme: se ci sarà un forte decadimenti nelle prestazioni come nella passata stagione il passaggio più lento in corsia box non inciderà sulla strategia, conclude Gian Carlo Minardi

F1 – Ferrari, ora devi rischiare di brutto!!

Si è concluso un nuovo anno e sembrava ieri che iniziavo a scrivere il primo articolo della stagione. E’ stato un anno fantastico all’insegna dei sorpassi e, purtroppo per il popolo ferrarista, della Red Bull. Una RB che sembra inavvicinabile.

Anche domenica ha giocato con le strategie spostando le carte e facendo in modo che Fernando Alonso scendesse dal gradino del podio nella classifica dei piloti. Questo la dice lunga sul loro potenziale, anche perché manca veramente poco al 2012. Non so quanto sia possibile recuperare 8 dec. da un team che sembra imbattibile. Facendo “chiacchiere da bar” pare che stiano lavorando su soluzioni incredibili, nonostante il divieto degli scarichi soffiati.

Tornando al GP, il solo sorpasso di Alonso meritava il prezzo del biglietto di Interlagos o l’abbonamento televisivo. Questo dimostra che abbiamo una grande Red Bull, un buon Vettel ma uno straordinario Alonso. Da solo ha salvato la stagione della Ferrari. Lo dimostra che Massa non è salito sul podio per tutta la stagione e anche domenica è stato autore di una gara in secondo piano, mai incisivo e aggressivo.

A differenza della Scuderia del Cavallino la McLaren ha saputo ottenere una buona uniformità nei risultati con tutte le mescole, mentre la “Rossa” si salva solamente con le morbide. E’ troppo il divario con le dure La Pirelli ha fatto cose che non mi sarei mai aspettato ad inizio anno. Auguriamoci che questo inverno porti consigli e che i cambiamenti in atto all’interno del team possano portare soluzioni avveniristiche. Bisogna rischiare di brutto. In 2 mesi non sarà facile annullare un gap di 7-8 dec, con una continuità di regolamenti.

Dietro i tre top team si è piazzata nuovamente una Force India, autore di un bellissimo campionato come dimostra il sesto posto nel mondiale, subito alle spalle di case o team ufficiali. Si sono avvicinati tantissimo ad una Renault che sul finale ha tirato i remi in barca pensando principalmente al 2012. Direi che hanno monetizzato al meglio il rapporto budgets/risultato. Sul fronte Renault la mancanza di Kubica ha pesato notevolmente. Nei test ufficiali erano davanti e questo significa che senza il polacco sono venuti a mancare i riferimenti. Petrov e Heidfeld non sono riusciti a portare avanti lo sviluppo del team. Bella anche la lotta tra Sauber e Toro Rosso che in tre punti si sono giocati il settimo posto. L’arrivo di Kimi Raikkonen alla Lotus Renault è la ciliegina sulla torta per questa F1. Il prossimo anno avremmo quindi 6 campioni del mondo. Questo sarà sinonimo di competitività e grande richiamo.

Sempre sul fronte dei piloti il prossimo anno avremmo l’esordio di Pic al volante della Marussia, anche se potremmo valutarlo solamente nel corso della stagione. Purtroppo senza le prove libere del venerdì mattina diventa difficile mettere alla prove i giovani sulla base del loro talento (e non del budgets). C’è ancora grande movimento tra le squadre di terza fascia dove si esibiscono però i giovani con alle spalle grandi risorse economiche derivanti da politiche pubblicitarie dei loro governi. Questo concetto manca in Europa e soprattutto in Italia. Berni ha ragione quando dichiara che l’Europa è morta.

Oggi abbiamo una fascia di giovani piloti che non potranno sempre fare affidamento su famiglie o amici importanti. Pertanto si rischia di perderli. Questo discorso però vale anche per le moto. C’è una grande volontà da parte di ACI, CSAI e FDA a supportare i ragazzi, ma non basta. Ci vorrebbe una partecipazione esterna. Non è come nel calcio che basta un pallone e un paio di scarpe… Non possiamo mettere in mostra questo che riusciamo a produrre

Gian Carlo Minardi

F1 – GP ABU DHABI: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'Abbiamo assistito ad una bella gara con una McLaren molto forte ed è evidente che sono in crescita e che si sono trovati a loro agio su questa pista. Abbiamo avuto un Hamilton da nove per tutto il week end che, dopo aver dominato fin dalle prove libere, era stato battuto solamente sul finale delle qualifiche dal solito Vettel.
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