24H Le Mans – In bocca al lupo a tutti i Minardi’s Boys
Ci siamo. La 24H Le Mans è entrata nel vivo e sabato (ore 15.00) Fernando Alonso sventolerà la bandiera francese, che darà il via ufficiale.
Tra i 54 equipaggi e i 165 piloti che animeranno l’82ma edizione della corsa più affascinante al mondo, ci sarà anche un po’ del Minardi Team F1 che per oltre 20 anni ha calcato la scena del Mondiale lasciando un segno indelebile nel Circus. A darsi battaglia lungo gli oltre 13 km di asfalto del Circuit de la Sarthe ci saranno infatti ben undici driver con un passato legato al team faentino fondato da Gian Carlo Minardi.
Gli ultimi arrivi in ordine cronologico sono il nostro Davide Rigon, al via con la Ferrari 458 GTE #71 del team AFCorse, e Mark Webber – un ritorno per lui -, al volante della Porsche 919 Hybrid LMP1. Davide, seguito dalla Minardi Management di Giovanni Minardi, provò la PS05 nel novembre 2005 sul tracciato di Vallelunga come premio per aver vinto il Campionato Italiano F. Azzurra. A quel successo ne seguirono tanti altri che gli hanno consegnato le chiavi di Maranello. Per il 27enne vicentino si tratterà del debutto nella 24H Le Mans. Archiviato un capitolo importante lungo 11 anni nel Mondiale di F1, partito proprio a Faenza nel 2002 con un ottimo quinto posto sulla pista di casa in Australia, Webber ha chiuso invece la carriera nel Circus con i colori del team 4 volte Campione del Mondo Red Bull, prima di accettare la nuova sfida nel Mondiale FIA WEC con i colori della casa di Stoccarda. Per il driver australiano si tratta comunque di un ritorno nella gara endurance avendo firmato la pole position di classe nel 1998. Nel 1999 al volante della Mercedes fu protagonista di un terribile incidente. Durante il warm-up la sua vettura decollò e si capovolse in pieno rettilineo per un difetto aerodinamico costringendo la squadra a ritirarsi.
A dividere il box AFCorse con Rigon ci saranno anche Giancarlo Fisichella e Gianmaria Bruni, al via con la Ferrari 458 GTE #51. Fisichella firmò il suo debutto in Formula 1 nel 1996 al fianco di Pedro Lamy (al via quest’anno con la Aston Martin #98) su M195B, per poi vestire le casacche di Jordan, Benetton, Sauber, Renault, Force India e Ferrari disputando la bellezza di 231 gran premi e ottenendo 275 punti iridati. Per Bruni le porte della massima serie automobilistica si aprono nel 2004 al volante della PS04 in coppia con Zsolt Baumgartner, per poi puntare sul campionati endurance conquistando il titolo mondiale l’anno scorso proprio con la Ferrari.
Chiamata dell’ultimo minuto per Mark Genè. Lo spagnolo, che sostituirà Duval dopo il terribile incidente della prima giornata, sarà al volante dell’Audi R18 E Tron Quattro #1 LMP1. Corre due stagioni al volante delle vetture di Gian Carlo Minardi, tra il 1999 e 2000, conquistando la zona punti e la Top Six nel Gran Premio d’Italia a Monza, oltre a numerosi piazzamenti tra i primi dieci.
Una vettura LMP1 anche per il pilota britannico Anthony Davidson e Stephane Sarrazin, al via con la Toyota Ts 040 Hybrid #8 e #7. Nel 2002 Davidson difese i colori del team faentino in occasione dei Gran Premio di Ungheria e Belgio in sostituzione del malese Yoong, mentre il francese ha preso parte ad una sola gara in F1 proprio con i colori Minardi in sostituzione dell’infortunato Luca Badoer.
A completare la nutrita flotta Minardi, anche Shinji Nakano, Tom Kristensen – tester 1997 – e Sergey Zlobin, il primo pilota russo a guidare una vettura di Formula 1. Nakano, al via con una Ferrari 458 GTE Am, arriva in Minardi nel 1998 dopo un anno alla Prost.
“Molto bello vedere tanti nomi con cui hai condiviso momenti felici in Formula 1 impegnati nella gara più affascinante al mondo, sia per la coreografia che per la tecnica. Mi fa piacere che tutti quanti abbiamo poi trovato una loro strada nel professionismo, dopo l’avventura con il Minardi Team. A tutti loro va il mio più grande in bocca al lupo. Forza ragazzi!” commenta Gian Carlo Minardi
Le soddisfazioni non sono mancate in questi anni, grazie ai successi di Paolo Barilla del 1985 su Porsche 956 e di Pierluigi Martini nel 1999 al volante della BMW V12 LMR “Il successo del 1999 è stato l’incoronazione della mi carriere. E’ stata una grandissima emozione e un bellissimo ricordo che porterò sempre con me. Vincere la 24Ore di Le Mans è veramente qualcosa di incredibile. Tutti i piloti vorrebbe partecipare e vincerla. Lo stesso Mario Andretti – che ha vinto praticamente tutto –” racconta Pierluigi Martino “quell’anno voleva partecipare alla gara con me, ma purtroppo l’equipaggio finale fu deciso da BMW. Dopo la vittoria Mario mi richiamò sottolineando che avrebbe potuto aggiungere anche questo successo alla sua bacheca” ricorda sorridente “Certamente è una di quelle vittorie che rimangono nella storia di questo sport. Nel 1984 ho avuto il primo contatto con questa incredibile gara e inizia a capire cosa significava partecipare e soprattutto poterla vincere, mentre nel 1996 conquistai la pole position e nel ’99 arrivò il successo. Anche quest’anno seguirà dalla tv la corsa “conclude Martini “Mi piace sempre e ricedere i camera-car mi fa tornare indietro, come se avessi appena vinto la corsa“