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F1 | GP BRASILE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN STRATOSFERICO. RACING BULLS PRIVATA DI UN RISULTATO IMPORTANTE DALLA BIANDIERA ROSSA, ESPOSTA TROPPO VELOCEMENTE”

Fin che si continuerà a posizionare il Gran Premio del Brasile in questa parte dell’anno avremo gare e weekend fortemente condizionati dalla pioggia e dal meteo.

Abbiamo assistito ad una gara-Sprint vinta da Norris, davanti a Piastri con un Max Verstappen protagonista di alcuni errori che lo hanno portato a una penalità, cosa che non ha fatto durante il gran premio arrivando a surclassare i diretti avversari. Dal 46esimo passaggio si è reso protagonista, con costanza, di giri veloci dettando un ritmo superiore agli avversari di oltre cinque decimi. Il secondo giro più veloce della gara, si trova ad oltre un secondo (Verstappen: 1:20.472  – Norris: 1:21.517).

Ha dato un segnale importate, mettendo in chiaro che i tre titoli vinti non sono stati conquistati per caso, e che il quarto è in arrivo. Non dimentichiamoci che scattava dalla diciassettesima posizione in griglia. Non sarà certamente facile, per Norris, recuperare i punti di svantaggio (62), non solamente perché mancano tre appuntamenti, ma soprattutto perché si è di fronte ad un grande pilota che, ancora una volta, ha annullato il compagno: assolutamente ininfluente per tutto il fine settimana, protagonista di diversi errori e ridicolizzato anche da Lawson.

Dopo gli ultimi due GP vinti, Ferrari ha deluso parzialmente con Leclerc solamente quinto. A deludere, in particolare, è stato Carlos Sainz protagonista di errori sia in qualifica che in gara.

Fine settimana decisamente favorevole all’Alpine che, grazie al doppio podio, agguanta il sesto posto nella classifica costruttori. Un risultato insperato solamente una settimana fa, arrivato certamente grazie alle condizioni meteo che hanno mitigato i problemi della power-unit, ma anche ad un ottimo lavoro da parte del team e dei suoi due piloti. In queste difficili condizioni sono stati competitivi.

Gran premio decisamente sottotono, invece, per la McLaren che conclude la lunga domenica con solamente un sesto e ottavo posto, e diversi errori da parte del poleman Norris.

E’ stato un fine settimana decisamente condizionato dal maltempo che ha messo a dura prova i piloti – protagonisti di diversi errori – ma anche la direzione gara costretta prima a rinviare le qualifica a domenica mattina, e successivamente ad abortire la partenza, generando non poca confusione, in seguito all’errore di Stroll nel giro di ricognizione, fino alla bandiera rossa dettata dalle difficile condizioni della pista e all’uscita di pista di Colapinto.

Proprio la Williams è stata “vittima” di numerosi incidenti con importanti ricadute sui costi. Credo che Colapinto potrebbe rientrare in un’operazione finanziaria volta a risanare le finanze, considerando che il team di Grove ha già due piloti sotto contratto per il 2025 (Albon e Sainz) e che la Red Bull sta correndo con un solo pilota….

Fino a questo momento, i commissari non si sono espressi in merito all’investigazione avviata per la partenza di alcuni piloti nonostante l’esposizione delle luci lampeggianti per partenza abortita. In realtà, in tempi diversi, tutti i piloti hanno lasciato la griglia di partenza (ad eccezione solamente di Sainz che partiva dalla pit-lane). Sono dell’idea che le eventuali penalità vadano assegnate in tempi brevi, ma in qualsiasi caso la pista ha già dato il suo verdetto.

La gara, oltre che dal maltempo, è stata anche fortemente condizionata dalla bandiera rossa, esposta troppo velocemente perché poi si è ripartiti con le medesime condizioni e gomme (intermedie). Ha fortemente condizionato in modo negativo la Racing Bulls che aveva indovinato la strategia e il momento ottimale per passare alle full-wet. Trovo che il team sia stato privato di un risultato molto importante. Avrebbe potuto trovarsi al posto dell’Alpine.

Non è certamente facile, per i commissari e per la Federazione, gestire questo tipo di gare ma resto dell’idea che ci vorrebbe un gruppo di lavoro uniforme per tutta la stagione, soprattutto per limitare al minimo le possibili non uniformità di vedute.

 Ci lasciamo alle spalle questo impegnativo fine settimana e ci apprestiamo a vivere gli ultimi tre appuntamenti in cui la pioggia non dovrebbe essere un problema.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, GIAN CARLO MINARDI “RIMONTE PIU’ COMPLICATE CON QUESTA GRANDE COMPETIVITA'”

Per il ventunesimo appuntamento del mondiale, il terzo consecutivo, la Formula 1 arriva in Brasile, a San Paolo, su un circuito tanto storico quanto veloce la cui particolarità è il senso di percorrenza: antiorario.

Siamo a 700 metri sul livello del mare, in una zona caratterizzata da repentini cambi atmosferici. Il tracciato è stato completamente riasfaltato, sicuramente una variante in più considerando che piloti e team avranno a disposizione solamente una sessione di prove libere. Il Brasile, infatti, ospita la quinta delle sei Sprint-race. Sul fronte delle mescole, Pirelli prosegue il trend dei set-morbidi, con C3-C4-C5. Una configurazione che, ultimamente, ha portato bene alla Ferrari, autore degli ultimi due successi.

Così come successo in Messico, mi aspetto anche una bella battaglia sul filo dei decimi. Avvicinandosi alla fine della stagione, entrano in gioco anche le possibili penalizzazioni per il cambio delle Power-Unit e/o delle componenti. Proprio sulla Red Bull di Verstappen, si ipotizzano, possibili cambi con ricadute di penalità da scontare in griglia.

Sicuramente è una pista che favorisce i sorpassi ed eventuali rimonte, anche se bisogna fare i conti con una maggiore competitività e un compattamento verso l’alto delle prestazioni che rende più difficile un eventuale recupero. Oggi abbiamo quattro team che possono ambire al podio, se non alla vittoria.

Alle spalle di McLaren, Ferrari, Rd Bull, Mercedes e Aston Martin, c’è un’accesa lotta tra Haas e Racing Bulls per il sesto posto, attualmente ad appannaggio del team americano che vanta 10 punti di vantaggio sul team di Faenza,  in leggera ripresa. Williams e Alpine, staccate di soli tre punti, sono in lotta per l’ottavo posto.

Buon GP a tutti

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Brasile – Pista spettacolare, ma a rischio

Meno due. Dopo un cammino lungo diciannove appuntamenti, la Formula 1 è pronta a sbarcare in Brasile – San Paolo – per il penultimo round della stagione. Arriviamo su una pista impegnativa con la prima curva, in discesa, insidiosa e teatro di spettacolari contatti e sorpassi. Sarà la preoccupazione principale per Nico Rosberg che proverà a chiudere la partita col compagno su una pista in cui storicamente va forte.

Il Gran Premio del Brasile sarà anche l’ultima gara in “casa” per Felice Massa che proverà a regalare al suo pubblico un risultato importante, anche se la sua Williams sembra battere la fiacca. Una pista che lo ha incoronato campione del mondo per alcuni secondi, prima di consegnare lo scettro in modo definitivo a  Lewis Hamilton. San Paolo è stata terra di conquista anche per l’ultimo titolo mondiale pilota targato Ferrari grazie a Kimi Raikkonen. Una Ferrari  chiamata ad affrontare una situazione confusa. Ancora una volta dovrà fare i conti con il telaio e l’aerodinamica della Red Bull.

Sul fronte mescole, la Pirelli porterà Hard, Medium e Soft. Diversamente da Ferrari e Red Bull che porteranno sette mescole si soft per pilota, Hamilton e Rosberg avranno ciascuno otte set di “gialle” quattro di “bianche” medie e un solo set di “rosse” Soluzioni differenziate in casa Ferrari con cinque set di medie per Vettel e una hard contro le quattro medie di Raikkonen e due hard.

San Paolo fa parte di quelle realtà che potrebbero perdere il Circus, rinunciando a firmare il rinnovo. Auspico un grande afflusso di pubblico poiché è una pista che merita di restare in calendario per il layout affascinante e il calore del pubblico.

Una pista che mi rievoca importanti ricordi. Proprio col papà di Max Verstappen, Jos, nel 2003 avremo potuto conquistate un risultato storico. Ci trovavamo nelle posizioni di vertice quando, con l’arrivo della pioggia, finì fuori pista alla Curva do Sol.  Stessa situazione con Christian Fittipaldi che, purtroppo, non rientrò ai box per montale le rain, nonostante le indicazioni del muretto. 

Abbiamo avuto il piacere di collaborare con diversi piloti brasiliani – Tarso Marques, Christian Fittipaldi, Moreno Roberto – oltre ad aver firmato il nostro esordio nel mondiale di F1 il 5 aprile 1985 (a Rio) Proprio con Marques, nel 2001, abbiamo conquistato la top-10 chiudendo la corsa al nono posto, così come con Piero Martini nel 1990 (9°),  e Gianni Morbidelli  nel 1991 (8°) e 1992 (7°)  

 

F1 – GP Brasile: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

win.jpg'Voglio iniziare facendo una considerazione prettamente personale sulle Red Bull: con la supremazia che hanno dimostrato anche in questo week end è evidente che erano consapevoli del potenziale a loro disposizione e di poter puntare ad una doppietta, salvo ovviamente a problemi di affidabilità o incidenti di gara.
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