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F1 | VERSO IL GP ABU DHABI CON GIAN CARLO MINARDI “ABU DHABI CI HA ABITUATO A STRAVOLGIMENTI. OCCHIO AL GRAINING”

imola Minardy day GIANCARLO MINARDI

Siamo arrivati all’ultimo atto di questa lunghissima stagione composta da ventiquattro appuntamenti che ha saputo tenerci più volte col fiato sospeso. Abu Dhabi ci ha già abituato a stravolgimenti importanti e, anche quest’anno, siamo davanti a più scenari che riguardano sia la lotta la vertice tra McLaren e Ferrari, ma anche a metà classifica tra Alpine, Haas e Racing Bulls per il sesto posto.

Proprio in questo punto troviamo la novità: Alpine porterà al debutto di Jack Doohan al posto di Ocon, “liberato” per dargli la possibilità di girare già nei test post-gp con la Haas. Attualmente il team diretto Oliver Oakes è in vantaggio sui diretti avversari di sei lunghezze. Un risultato, insperato, fino a poche settimana fa.

L’altra sfida, per il titolo di vice-campione, è tra Lando Norris e Charles Leclerc attualmente distaccati di otto lunghezze a vantaggio del britannico. La Ferrari, nonostante i ventuno punti di svantaggio, proverà il tutto per tutto per cercare di riportare il titolo mondiale a Maranello. Un titolo che manca dal 2008. Per ritrovare l’ultimo successo targato McLaren, bisogna andare indietro fino al 1998.

Sul fronte gomme Pirelli ha selezionato il tris di mescole più morbido, composto dalla C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft. Vista la scarsità di curve veloci le sollecitazioni sulle gomme sono medie-basse e la strategia dovrebbe orientarsi sulle due soste. Bisognerà fare attenzione al graining.

Non mancano gli ingredienti per seguire con grande attenzione anche l’ultimo appuntamento, che poi ci introdurrà al 2025 con una giornata di test collettivi. Il gran premio scatterà domenica pomeriggio alle ore 14,00 coi piloti impegnati a percorrere per 58 giri i 5,281 km del tracciato di Yas Marina.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi – Minardi “Hamilton da licenziare”

Oltre ad aver ignorato un ordine di squadra, Lewis Hamilton ha usato parole forti contro la Mercedes sia nel pre-gara che sul podio di Abu Dhabi. Un atteggiamento che non è passato inosservato dall’entourage guidato da Toto Wolff

“Lewis sta mettendo se stesso davanti alla squadra. Ha ignorato un preciso ordine e l’anarchia non funziona in nessun ambiente” ha dichiarato il Team Principal che ricorda di aver lasciato liberi i due piloti di lottare per tutta la stagione.

Parole e atteggiamenti che continua a dividere il paddock. “Non condivido, non accetto e non approvo in alcun modo le parole espresse da Lewis Hamilton sia nel pre-gara che sul podio. Un pilota non può permettersi di criticare e giudicare il lavoro del proprio datore di lavoro puntando il dito contro gli errori e i problemi di affidabilità, soprattutto quando la squadra mette in condizioni i due piloti di lottare apertamente – commenta Gian Carlo Minardi – Fossi in Toto Wolff lo lascerei a piedi.

Lo sport ci insegna che ci sono sempre episodi a favore e contro, dettati anche dalla fortuna. Lo stesso Rosberg è stato vittima di decisioni soggettive e non oggettive da parte dei commissari che lo hanno privato di punti importanti. Per tutta la stagione hanno avuto a disposizione una vettura imbattibile e le piccole sbavature hanno fatto la differenza. Ha perso il mondiale per soli cinque punti, alla fine di una stagione lunga ventuno gare. Dovrebbe farsi un esame poiché non è esente da colpe. Bisogna essere più signori” conclude il manager faentino

F1 – GP ABU DHABI: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'Abbiamo assistito ad una bella gara con una McLaren molto forte ed è evidente che sono in crescita e che si sono trovati a loro agio su questa pista. Abbiamo avuto un Hamilton da nove per tutto il week end che, dopo aver dominato fin dalle prove libere, era stato battuto solamente sul finale delle qualifiche dal solito Vettel.
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