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F1 | Minardi “Ferrari deve pensare al futuro”

Siamo solamente alle porte del nono gran premio del Mondiale di Formula 1, ma all’interno delle factory fervono già i lavori sulle vetture della prossima stagione. Da quanto ho potuto apprendere la Ferrari 2018 sta nascendo veramente molto bene e si respira un grande ottimismo intorno a questo nuovo progetto.

Mi auguro che a Maranello si stia lavorando anche al fronte piloti, poiché sarebbe una follia proseguire il rapporto con Kimi Raikkonen. E’ sicuramente un bravo ragazzo, ma il suo rendimento non è costante. Non è un pilota all’altezza della Ferrari e del suo compagno di squadra. In tutta la sua carriera è andato a corrente alternata. In McLaren ha perso dei mondiali molto abbordabili e nel 2007 ha raggiunto il titolo anche grazie agli errori dei suoi avversari. A parer mio è arrivato il momento di voltare pagina.

Sirene provenienti dall’estero annunciano una probabile fuga di Sebastian Vettel (salvo conquista del titolo mondiale), con destinazione Brackley a fianco di Lewis Hamilton. A questo punto non escluderei un ritorno di Fernando Alonso in Ferrari poiché all’interno della scuderia non ci sono più i manager di tre anni fa con cui lo spagnolo aveva avuto da ridire, a cui affiancare un pilota di seconda fascia o un giovane da far crescere.

Sono un forte sostenitore della linea intrapresa da Ferrari volta a valorizzare i suoi uomini al suo interno e questo potrebbe aprire le porte ad un pilota giovane già nell’organigramma. La Ferrari deve guardare al futuro e avere la forza di continuare a lavorare per ricostruire un ciclo vincente. Al momento la Mercedes resta la vettura da battere.

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Vettel graziato. Hamilton non ha rispettato il regolamento”

Gli episodi del controverso gran premio di Azerbaijan continuano tenere banco. Le numerose safety-car hanno contribuito a cambiare la classifica finale, in concomitanza con le strategie per i pit-stop e, specialmente, il contatto tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.

“Vettel ha sicuramente sbagliato a reagire. Le immagini sono chiare e la penalità dello stop and go è più che giusta, anzi forse il ferrarista è stato anche graziato. Un quattro volte campione del mondo come il tedesco non può permettersi di perdere la testa commettendo un gesto decisamente anti-sportivo” analizza in modo determinato Gian Carlo Minardi

“Seb avrebbe dovuto contattare immediatamente il suo team informandolo che Hamilton non aveva rispettato il regolamento” prosegue il manager faentino che spiega perché anche il pilota della Mercedes era da penalizzare “Il regolamento è chiaro. Tra la safety-car e la prima monoposto non può esserci una distanza superiore allo spazio di dieci vetture. Inoltre dal momento che la safety-car spegne le luci, non sono ammesse ripartenze”. In quella circostanza invece Hamilton ha volontariamente e vistosamente rallentato, andando contro il regolamento, come succede praticamente in tutte le occasioni”

Il manager faentino pone l’attenzione anche sull’episodio che è risultato determinante al fine del risultato

“Mi è sembrano molto strano che la penalità a Vettel sia arrivata così in ritardo, considerando anche l’interruzione della corsa, e in concomitanza al problema di carattere tecnico accusato dal suo diretto avversario.”

“Nonostante la supremazia tecnica la Mercedes non è esente da errori e la Ferrari dovrà essere abile a sfruttare anche queste occasioni e il quarto posto finale di Baku rappresenta un risultato positivo per Vettel, che ha allungato leggermente su Lewis. A inizio gara, e soprattutto dopo le qualifiche, era quasi impensabile pensare ad traguardo di questo tipo” conclude l’ex-costruttore.

F1 | Robert Kubica torna a guidare una F1. Minardi “Spero di rivederlo primo attore”

Sono le notizie che fanno bene allo sport e alla Formula 1. Robert Kubica è tornato al volante di una monoposto di Formula 1, a distanza di oltre sei anni da quel terribile 6 febbraio 2011 quando il polacco uscì di strada durante il rally di Andora andando a sbattere con la Skoda Fabia.

Sono state ben 115 le tornate messe a segno da Robert, al volante della Renault E20 del 2012 sul circuito di Valencia. A 32 anni gli auguro di poter tornare nel Circus come primo attore, per poter riprendere quel cammino che ha appassionato tantissimi fans. Con caparbietà e testardaggine è riuscito a tornare al volante di una monoposto con prestazioni importanti.

Oggi la F1 ha bisogno di personaggi mediatici e Robert è uno di loro grazie alla sua schiettezza, sincerità e velocità. Questo test è stato anche una bella mossa promozionale per l’intero ambiente. Come ho già avuto modo di sottolineare più volte la Formula 1 deve trovare un punto di contatto coi suoi tifosi. Non può continuare a restare chiusa dentro dei bunker chiamati motor-home.

Questo sport, per garantirsi un futuro, deve guadagnarsi il ricambio generazione anche degli appassionati, che lo si ottiene attraverso le nuove leve di piloti e coi personaggi. Il risultato in termini di afflusso dell’Historic Minardi Day è la conferma di quanto sia grande la voglia da parte degli appassionati di motorsport e tifosi di F1 di toccare con mano e vedere da vicino le macchine e i suoi protagonisti, entrando all’interno dei box per incontrare piloti, meccanici e ingegneri o anche solo per osservare le vetture smontate o pronte ad entrare in pista.

Gian Carlo Minardi

Indy500 | Minardi “Chapeau Nando! Ma anche questa volta la scelta non è stata azzeccata”

Nonostante il ritiro, Fernando Alonso esce a testa alta dalla 500 Miglia di Indianapolis. E’ stato il vero protagonista dell’intera edizione dando l’impressione di essere un veterano di questa fantastica gara. Fino a venti giri dalla fine era in lotta con Sato, che si è aggiudicato la 101esima edizione. Chapeau!

Ha dimostrato, anche se non ne aveva bisogno, di essere un vero fenomeno e un pilota sempre vincente soprattutto se gli si da la possibilità di lottare per le posizioni di vertice. E’ un peccato mortale non vederlo in lotta insieme ai piloti Ferrari e Mercedes.

Le scelte sbagliate però lo stanno perseguitando poiché anche in questa occasione il tempismo non è stato dei migliori. E’ mancato in un gran premio in cui avrebbe potuto fare veramente la differenza, vedendo le performance di Button e Vandoorne tra le stradine del principato a dimostrazione che la McLaren non è un disastro sotto l’aspetto telaistico. Sono certo che Nando non avrebbe commesso gli errori dei suoi colleghi di Woking.

Ora ti aspettiamo a Montrel

Gian Carlo Minardi

F1 | Liberty Media rottama il Patto della Concordia. Minardi “Importante la meritocrazia”

Fin dal suo ingresso in Formula 1 il neo presidente Chase Carey ha dichiarato apertamente di voler portare diverse novità nel Circus per avvicinare il pubblico, intervenendo anche sui regolamenti. Durante il weekend spagnolo abbiamo avuto un primo assaggio.

Durante la trasmissione radiofonica Pit Talk il manager Giovanni Minardi ha speso parole di elogio verso la nuova proprietà “La strada è sicuramente lunga, ma sono partiti bene. Stanno facendo avvicinare il pubblico ai piloti e alle macchine. Vogliono far diventare uno sport che era solo business un qualcosa di più attraente per i tifosi, ispirandosi alla Indycar, dove il contatto con i piloti è molto più elevato, con più libertà per entrare anche nel paddock comprando il biglietto.  Portare un clima “americano” può giovare solamente alla formula 1. Per un appassionato oggi diventa difficile seguire la formula 1: Di sorpassi ne vedi pochi, le gare si vincono con la strategia, bisogna dare qualcosa ai tifosi per tenere viva la passione, per evitare un declino di questo sport. Noi addetti ai lavori speriamo che riescano ad ottenere questo risultato nel minor tempo possibile. Con l’Historic Minardi Day a Imola abbiamo voluto dare un segnale su quanto ci piacerebbe vedere anche in F1, ovvero far toccare con mano le macchine” conclude Giovanni Minardi

Tra gli obiettivi in agenda c’è anche la volontà di rottamare il Patto della Concordia (in vigore fino al 2020), ovvero l’accordo che regolare la spartizione degli introiti. “Hanno ancora tre anni di tempo. Da sempre il Patto della Concordia è un argomento spinoso. Ciascun team cerca di ottenere la fetta più grande della torta” analizza Gian Carlo Minardi “In questo momento c’è troppa differenza tra i big e tutti gli altri, ma bisogna considerare la meritocrazia. Bisognerebbe partire da una fetta uguale che dia la possibilità a tutti di sopravvivere agli enormi costi, a cui aggiungere una percentuale derivante dalla classifica e dalla storicità. La Formula 1 non sarebbe la stessa senza Ferrari, McLaren o Williams. Coi loro successi danno un forte appeal alla categoria” concludere l’ex costruttore faentino, reduce dal successo della seconda edizione dell’Historic Minardi Day

F1 | Gp Russia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Gara emozionante su ritmi elevatissimi. Ora vi aspetto a Imola”

Nonostante un circuito non esaltante e la presenza di pochi sorpassi abbiamo assistito ad uno dei gran premi più emozionanti degli ultimi anni, corso su ritmi elevatissimi fin dai primi passaggi. Vettel e Bottas hanno battagliato sul filo dei decimi lottando col coltello tra i denti. In particolare, dal 36esimo passaggio in avanti il monitor dei tempi era tutto un colore tra “fucsia” – miglior tempo in gara – e “rosso” – miglior tempo del pilota.

Dopo la strepitosa pole position di Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen ha marchiato il miglior giro della corsa sul finale. Il campionato costruttori è certamente alla loro portato, ma bisogna continuare su questa strada, lasciando uno dei due piloti Mercedes fuori dal podio. La Ferrari sta dimostrando di esserci e di saper sviluppare la vetture, mettendo la giusta pressione agli avversari.

Molto bravo Valtteri Bottas che al via ha dimostrato cosa sia capace di fare questa Mercedes, oltre ad aver surclassato Lewis Hamilton che non riusciva a darsi pace per i tempi. Di questo passo potrebbe già finire la pace all’interno del team.

L’unica sbavatura in casa Ferrari è arrivata durante il pit-stop del tedesco che ha perso quattro – cinque decimi, forse determinanti per il risultato finale insieme all’incomprensione durante il doppiaggio di Felipe Massa.

Se queste sono le premesse, ci aspetta una stagione esaltante soprattutto con l’arrivo in Europa e in Spagna teatro di tutte le prove invernali. Abbiamo vissuto una lotta vera e pulita tra due grandi costruttori, aperta solamente a questi quattro piloti, poiché Verstappen (il primo degli altri) ha tagliato il traguardo con quasi 60” di distacco.

Una Red Bull che ha molto lavoro da fare, non solo a causa della Power Unit transalpina, ma anche sull’affidabilità. Il ritiro di Daniel Ricciardo nei primi giri è un segnale importante.

In attesa del gran premio di Spagna, il prossimo fine settimana si accenderanno i riflettori sulla seconda edizione dell’Historic Minardi Day all’autodromo di Imola. Un weekend all’insegna dei motori, musica e spettacolo disegnato su cosa mi piacerebbe vedere durante un fine settimana della Formula 1. Reduce dallo strepitoso tour, Sabato sera Max Gazzè ci regalerà un Live, oltre a poterlo incontrare nel paddock insieme a tanti piloti che hanno fatto la storia di questo sport e alla presenza di tante Formula 1 che ci faranno sognare per il sound e l’estetica. Sarà un fine settimana all’insegna dello sport, ma soprattutto del divertimento e dell’intrattenimento insieme a tanti personaggi dello spettacolo.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, risveglio col sorriso

A Melbourne si e’ alzato il sipario sulla nuova stagione di F1 e la prima sorpresa non è tardata ad arrivare. Antonio Giovinazzi è stato chiamato dalla Sauber per sostituire l’infortunato Pascal Wehrlein sfiorando alla prima occasione l’accesso alla Q2. A distanza di sei anni, un pilota italiano torna protagonista nel mondiale.

Un debutto in grande stile per il giovane pilota di Martina Franca, terzo pilota Ferrari e alfiere dell’ACI Team Italia che ha firmato la sedicesima posizione a soli 2 decimi dal compagno di squadra Ericsson, dopo aver percorso meno di venti passaggi sull’impegnativo tracciato australiano. La chiamata da parte del team svizzero è arrivata infatti in occasione del terzo turno di prove libere, presentandosi per il turno di qualifica con solamente un’ora di azione lungo i cinque chilometri di pista. Per Giovinazzi si è trattato di un ritorno al volante della C36 motorizzata Ferrari (power unit versione 2016) dopo aver preso parte al primo turno di test spagnoli.

Un risultato straordinario che merita essere sottolineata perché arrivato su una pista tecnica e impegnativa con solamente un’ora di prova sulle spalle e senza aver usato provato le ultra-soft, con cui ha staccato la sua migliore prestazione nella Q1. Gli sono bastati 8 giri per sfiorare l’impresa e rischiare di accedere al secondo turno, dimostrandosi un pilota solido.

Per la gara di domani (domenica) le previsioni parlano di possibile pioggia. Questo potrebbe essere un aiuto per Antonio che ha sicuramente percorso più chilometri con le Pirelli rain piuttosto che con le slick.

Positivo avvio anche per la Ferrari che con Sebastian Vettel conquista quella prima fila che l’anno scorso era sempre scappata. Quarto posto, alle spalle di Valtteri Bottas per Kimi Raikkonen.

Gian Carlo Minardi

Pirelli110 | Minardi “Raggiunti traguardi importanti insieme”

Il Museo dell’Automobile di Torino ha fatto da cornice ai festeggiamenti per i 110 anni nelle competizioni sportive marchiate Pirelli. Un debutto con vittoria nella Pechino-Parigi targato 1907. Voglio fare i miei più sinceri auguri di buon compleanno a tutto il marchio Pirelli augurandogli altri 110 anni ricchi di successi. Parliamo di un fornitore storico. Le corse sono nate con loro e lo sviluppo dei pneumatici è cresciuto con le corse. E’ stato un reciproco scambio di informazioni e tecnologia.

La mia prima collaborazione al fianco di Pirelli risale alla stagione di Formula 3 (1974) quando il Minardi Team portò al debutto le gomme slick progettate dall’ingegnere Mario Mezzanotte insieme al suo vice Turchetti, proseguendo poi l’avventura anche in Formula 2 dove ci togliemmo diverse soddisfazioni come la vittoria a Misano e la pole position di Michele Alboreto a Pau.

Dopo le due stagioni di esordio nel mondiale di F1 (1985 e 1986) targate Pirelli, le strade si sono riunite nuovamente nel 1989 e 1990. Grazie ad un nulla osta concesso dalla Good Year, iniziammo lo sviluppo delle gomme a fine ’88. Fu un’esperienza importante. Partecipare al battesimo di una nuova gomma è estremamente importante e team e piloti hanno dei grossi benefici. All’Estoril, durante una sola giornata di prova, Martini testò la bellezza di 30 set da qualifica segnando anche il record della pista (1:13.100). Proprio grazie a questi tour-de-force, Pirelli raggiunse ottimi risultati in qualifica. Nel 1989 conquistammo il terzo posto ad Adelaide alle spalle di Senna e Mansel e nel ’90 la prima fila del g.p di Phoenix con Martini.

Oggi siamo di fronte ad una stagione difficile in cui le gomme saranno un termometro (nel bene e nel male) importante. Parliamo della modifica più importante nel regolamento 2017

F1 | Nuovo ciclo tecnico. Minardi “Presa una direzione sbagliata”

Il 2017 rappresenta una nuova era per la Formula 1. Non solo per l’arrivo di Liberty Media in qualità di proprietà, ma anche sul fronte dei regolamenti tecnici. Per la prima volta dal 1994, la nuova stagione sportiva partirà con un regolamento rivisitato che ci consegnerà macchine decisamente più veloci e performanti rispetto alla fine dell’anno precedente.

Ciclicamente, la FIA rimetteva in discussione le regole per avere macchine più lente rispetto alla fine del ciclo tecnico precedente. Solamente grazie all’ingegno dei tecnici i team riuscivano a portare in pista monoposto nuovamente performanti,

Oggi invece ci troviamo davanti a simulazioni che parlano di vetture più veloci di 4-5 secondi sul giro rispetto alla fine del 2016 con una velocità di percorrenza in curva superiore di 40 km/h.

Tutto questo a vantaggio di chi?
Dello spettacolo?

Non credo proprio poiché chi è seduto in tribuna o davanti alla TV non si rende conto se le macchine vanno più veloci. Avremo vetture molto più difficili da guidare e molto più pericolose. Non oso pensare cosa potrà succedere dopo uno sviluppo di un’intera stagione o dopo qualche anno. Di contro, con una nota, la FIA ha informato i circuiti che dovranno adeguarsi ai nuovi standard di sicurezza, come se fosse una cosa semplice e immediata. Lo trovo demenziale.

La Formula 1 deve ritrovare lo spettacolo in pista, con lotte e duelli. Mi fa piacere che anche Liberty Media, la nuova proprietà, la pensi allo stesso modo. Saranno chiamati ad un compito non facile i cui risultati saranno visibili solamente tra qualche anno. L’arrivo di Ross Brawn nell’entourage potrà dare un contributo determinante nella stesura dei regolamenti tecnici. Bisogna tornare ad avere due-tre team in grado di contrastarsi e lottare per la vittoria.

Sarà importante anche il ruolo dei commissari. Il gruppo di lavoro deve essere il medesimo per tutti i gran premi, evitando decisioni soggettive.

(foto fonte McLaren.com)

F1 | Ricciardo-Verstappen la coppia più forte. L’intervista a Gian Carlo Minardi

Sono stati giorni ricchi di annunci nel Circus della F1, specialmente in casa Mercedes-William-Suaber che hanno completato il mosaico. Tutti i tasselli hanno trovato il loro posto senza colpi di scena,  rispettando le previsioni e rumors degli ultimi tempi. La redazione di www.Minardi.it ha incontrato Gian Carlo Minardi per un’intervista

A cascata sono arrivati i tre comunicati ufficiali. Valtteri  Bottas è il nuovo pilota Mercedes
Con questa scelta la Mercedes si è indebolita poiché ha puntato su una seconda guida. Bottas è certamente un buon pilota, che però non ha messo in grande difficoltà un “vecchietto” come Felipe Massa.  Non credo che si possano paragonare i percorsi di Rosberg e Bottas poiché la Williams del tedesco non era quella di oggi. Mi aspetto un Bottas in difficoltà nei confronti di un cannibale come Lewis Hamilton, soprattutto se non si farà distrarre da eventi extra-sportivi come quest’anno. La scelta di Rosberg ha messo in difficoltà la Mercedes che è dovuta correre ai ripari in un momento in cui il mercato era concluso trovandosi con un cerino in mano. Il contratto di un anno (con opzione per il secondo) è la dimostrazione che si tratta di una scelta di riparazione. Il finlandese rischia grosso. Dovesse fallire si potrebbe ritrovare disoccupato a 28 anni

Felipe Massa in Williams al fianco di Stroll
L’ho detto fin dal primo istante. Dopo la bella carriera rischia di bruciare la sua reputazione in una sola stagione. Trovo difficile avere gli stimoli necessari per affrontare una stagione impegnativa come quella di quest’anno al fianco di un giovane ragazzo, criticato ingiustamente, che ha saputo imporsi in tutti i campionati.

Pascal Wehrlein in Sauber al posto di Felipe Nasr
Bisogna riconoscere la capacità manageriale di Toto Wolff. E’ riuscito a piazzare entrambi i piloti. Ocon in Force India e il tedesco su una Sauber motorizzata Ferrari. Prima di promuoverli in prima squadra Wolff ha voluto metterli alla prova e Wehrlein avrà vita più difficile. Li ritengo entrambi bravi.

Chi ti sarebbe piaciuto vedere in griglia?
Antonio Giovinzzi. Senza ombra di dubbio. Lasciarlo in panchina è un peccato poiché i risultati degli ultimi anni parlano in suo favore. Mi sarebbe piaciuto vederlo in azione.

Dopo gli ultimi movimenti, qual è la coppia che ti affascina maggiormente?
Ricciardo-Verstappen. Li vedo più affiatati e forti. Vettel-Raikkonen sono un’incognita al momento. Nel 2016 Raikkonen è riuscito a mettere in difficoltà il suo compagno di squadra, mentre negli ultimi anni aveva lottato per cercare di non sfigurare. Molto dipenderà dalla macchina che gli fornirà la Ferrari, ma li vedo più deboli soprattutto rispetto alla coppia Red Bull che venderà cara la pelle lottando l’uno contro l’altro pur di sopravanzarsi.

Ferrari e Mercedes hanno messo gli occhi su Mick Schumacher
Mick ha indubbiamente doti naturali. La competizioni e la velocità sono nel DNA-Schumacher.  Mi sembra però prematuro fare delle aste per accaparrarselo. Credo sia un discorso di rispetto nei confronti di Michale da parte delle due case più importanti legate alla sua carriera. Mi auguro che questo “gioco” vada in favore dell’immagine del ragazzo.

F1 | Minardi “Mi piacerebbe vedere Giovinazzi in pista già nel 2017, ma…”

Sono giorni intensi per il mercato piloti e tecnici nel panorama della Formula 1. Mercedes e Williams sono gli aghi della bilancia del mercato. Il ritiro-lampo di Nico Rosberg aveva scatenato un vero e proprio toto-pilota. Il nome più gettonato è certamente quello del finlandese di casa Williams, Bottas, anche se per ora le bocche in casa Mercedes restano cucite.  In Renault invece, come un fulmine a ciel sereno, Frederic Vasseur ha lasciato il suo ruolo di Team Principal per divergenze nella gestione del team

Il Team Campione del Mondo deve anche affrontare la “fuga” di Paddy Lowe, con destinazione Williams dove lo attenderebbe l’ambito ruolo di Team Principale (manca ancora l’ufficialità). Nell’operazione potrebbe rientrare lo scambio con Bottas che dovrebbe essere sostituito dal rientrante Felipe Massa. Il brasiliano avrebbe preso tempo fino al 30 gennaio per dare una risposta definitiva.

Intanto Toto Wolff, con la Manor in amministrazione controllata per le difficoltà economica (ha chiuso il campionato in undicesima posizione)  ha trasferito Pascal Wehrlein in Sauber strappando il sedile a Felipe Nasr. (Esteban Ocon vestirà i colori della Force India-Mercedes al posto di Nico Hulkenberg passato in Renault)

Con questo scenario svaniscono le possibilità di vedere Antonio Giovinazzi (già promosso terzo pilota Ferrari a fine anno dopo la bella stagione in GP2) in pista coi colori del team svizzero motorizzato Ferrari, per una prima stagione di apprendistato. Se così fosse sarebbe un vero peccato. Si tratterebbe di una piccola sconfitta per l’automobilismo italiano. La Ferrari dovrebbe aiutare i suoi connazionali a trovare un sedile in un team minore per poter fare esperienza nel gran premi. Sarebbe fantastico riavere un pilota italiano in F1 nonché protagonista durante il Gran Premio d’Italia.

Tutto potrebbe essere messo in discussione qualora Massa rinunciasse all’offerta Williams. A quel punto Wehrlein troverebbe posto a Grove e per Giovinazzi si potrebbero riaprire le porte di Hinwil.

F1 | Felipe Massa pronto a ritornare in Williams. Minardi “Meglio ambasciatore FCA”

L’arrivo di Paddy Lowe in Williams potrebbe incrociarsi col trasferimento di Bottas da Grove a Brackley al fianco di Lewis Hamilton evitando (o riducendo) il periodo di gardening leave del tecnico.

Il passaggio in Mercedes del finlandese libera un posto  in Williams al fianco del giovane Lance Stroll. La scuderia britannica avrebbe così richiamato Felipe Massa, il quale  avrebbe rotto il contratto con la Formula E, prendendo tempo fino al 30 gennaio per decidere.

Onestamente non vedo di buon occhio l’eventuale passo indietro, dopo aver annunciato il ritiro. In F1 ha avuto un percorso importante in cui si è guadagnato una stima mondiale, dove gli è mancato solamente il titolo, uscendo con una standing ovation. Il 2017 sarà una stagione impegnativa in cui è richiesta una grande preparazione fisica e non rischierei di rovinarmi la reputazione. Trovo sia difficile trovare gli stimoli che ci vogliono oggi per correre un’intera stagione.

Questo mestiere è una “malattia”. Pertanto cercherei nuovi stimoli in altri palcoscenici come Formula E o GT.

In alternativa lo vedrei molto bene nelle vesti di ambasciatore di un’azienda come la FCA, grazie al suo passato a Maranello.

F1 | Claire Williams difende Stroll. Minardi “Anche Lauda, Senna, Alonso avevano sponsor”

La Williams è in un momento importante di riassetto. Come abbiamo raccontato nella giornata di oggi è in arrivo, dalla Mercedes, Paddy Lowe che andrà a ricoprire il ruolo di Team Principal. Sir Frank Williams e sua figlia Claire sono pronti ad abdicare passando le consegne a Lawrence Stroll ponendo fine all’ultimo garagista.

Mi fa piacere che Claire Williams sia tornata su un argomento che già tempo fa avevo affrontato su queste pagine, legato ai cosiddetti piloti con la valigia. L’arrivo del giovane Lance Stroll ha destato molto scalpore avendo alle spalle un padre facoltoso. In questo momento però il ragazzo è esente da critiche poiché ha saputo imporsi nei campionati in cui ha corso, mostrando una gestione ottimale.

Tutti i piloti di Formula 1 possono essere considerati con la valigia, poiché la carriera di ciascuno è supportata da sponsor fin dai primi passi nel karting. La storia è piena di esempi. Niki Lauda, Ayrton Senna, Fernando Alonso (solo per citare dei Campioni del Mondo) avevano alle spalle degli appoggi economici, privati o aziendali.

Non dobbiamo nasconderci dietro ad un vetro. Il motorsport è un ambiente costoso che si fonda sulle sponsorizzazioni.  Mi sembra di voler cercare un ago in un pagliaio. Prima di puntare il dito contro questo ragazzo bisogna dargli il tempo di scendere in pista e mettersi in mostra.