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F1 | GP MIAMI, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ORA VI ASPETTO TUTTI A IMOLA. BIGLIETTI ANCORA DISPONIBILI PER I TRE GIORNI”

Miami ci ha consegnato la prima vittoria di Lando Norris. Un risultato di buon auspicio non solamente per McLaren e i suoi tifosi, ma anche per tutta la Formula e 1 e per il proseguo del mondiale, soprattutto con l’arrivo in Europa e su piste “tanto vere” quanto storiche come Imola.

E’ stato un gran premio combattuto fino alla fine come dimostrato i distacchi risicati: Verstappen (2°) è arrivato a 7” da Lando; Leclerc (3°) a poco più di 9”.

Il contatto tra Oscar Piastri e Carlos Sainz è costata una penalità di 5” allo spagnolo, scalando così al quinto posto (16” dal leader) a vantaggio di Perez. Un tempo sarebbe stato archiviato come semplice contatto di gara, ma per uniformità con le linee guida adottata in questa stagione (sicuramente più severe) hanno ritenuto di penalizzare il ferrarista, soprattutto a seguito del danno subito dall’australiano.

La McLaren ha portato (sulla vettura di Norris) numerosi aggiornamenti, che hanno dato riscontro più che positivi. Ora aspettiamo la risposta della Ferrari. Già qui a Miami hanno introdotto qualche aggiornamento dal riscontro positivo, in attesa dell’importante pacchetto atteso per Imola. Red Bull resta la vettura di riferimento, anche se sembra aver perso la serenità che li ha costantemente contraddistinti nelle ultime stagioni, soprattutto per le note questioni interne. Punto fermo resta Verstappen autore della doppia pole position, vittoria nella Sprint e secondo posto in gara. Penso che l’olandese si sia voluto accontentare, senza prendere rischi eccessivi.

Tra quindici giorni, a Imola, l’altro team molto atteso è certamente la Mercedes. Da quanto si apprende il loro campionato dovrebbe partire proprio dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Col sesto posto, nonostante una vettura non di alto livello, ha dimostrato di non aver vinto 7 titoli per caso, vedendo cara la pelle.

Il risultato di questa gara apre a grandi scenari in ottica Imola, con una lotta per la vittoria aperta a due o tre squadre. Miami ci ha consegnato un importante compattamento delle prestazioni.

Ci tengo a sottolineare che, diversamente da quanto detto in telecronaca, sono ancora disponibili dei biglietti per le giornate di venerdì-sabato e domenica. Mi auguro che il risultato di domenica possa essere di buon auspicio, supportato anche dall’eccellente prestazione della Racing Bulls col quarto posto – in qualifica e Sprint -a firma di Daniel Ricciardo e il settimo posto di Tsunoda in gara. Risultati che hanno consolidato il sesto posto della scuderia in classifica.

Il fine settimana ci ha consegnato anche il primo risultato positivo per Alpine, in ripresa e crescita, con Estaban Ocon decimo alle spalle di Fernando Alonso.

La nota negativo di questo fine settimana, ma non solo di questo, è Kevin Mgnussen. Probabilmente è arrivato il momento di fare un cambio all’interno del team Haas, sia perché è costantemente più lento del compagno sia perché ogni gara incappa in qualche penalità. Ha perso più punti sulla patente di quanti guadagnati in campionato. Mi sembra in confusione. Ci sono tantissimi piloti che, nonostante la vittoria dei titoli, sono “parcheggiati” perché non ci sono sedili in F1 per loro. Onestamente, da qui alla fine della stagione, non vedo una continuità per alcuni piloti oggi presenti in griglia.

Vi aspetto numerosi all’Autodromo di Imola tra quindici giorni, per tifare e supportare i vostri beniamini e vivere un fine settimana all’insegna del Motorsport, con un programma-gara intenso.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MIAMI, GIAN CARLO MINARDI “TUTTA L’ATTENZIONE VERSO IL FUTURO DI NEWEY. FERRARI, ASTON MARTIN O AUDI?””

Siamo ormai prossimo al Gran Premio di Miami, sesto appuntamento del Campionato del Mondo di Formula 1, ma tutta l’attenzione è rivolta al futuro di Adrian Newey. Proprio in queste ore il team Red Bull ha rilasciato un comunicato con cui ha ufficializzato l’uscita del geniale progettista alla fine di questa stagione, dopo una permanenza di 19 anni e 13 titoli iridati tra quelli piloti e quelli Costruttori.

Cosa farà adesso? Newey è sempre stato attratto da importati sfide, vedi Leyton House agli inizi, il suo arrivo in Williams mentre il team era in ascesa, il passaggio in McLaren e l’arrivo, nel 2006, alla Red Bull. In ogni circostanza, il suo contributo è stato determinante per la crescita della scuderia. A questo punto le possibile strade sono: la blasonata Ferrari con tutta la sua storia oppure la sfida Aston Martin? Non dimentichiamoci l’ingresso di Audi nel 2026….

Siamo alla fine di un ciclo vincente e, come la storia ci insegna, questo tipo di cambiamenti sono all’ordine del giorno. Si innesca anche la ricerca di nuovi stimoli, nuove sfide. Certamente il caso-Horner avrà dato un’accelerazione, anche perchè si è ampliato giorno dopo giorno.

In questo momento tutti i team sono prettamente concentrati sul futuro, al 2026, dando praticamente per scontato il successo e la supremazia Red Bull. Arrivando al Gran Premio, la McLaren porterà alcune novità provando a infastidire nuovamente la Ferrari, anche se gli aggiornamenti più importanti arriveranno con Imola. Proprio Mercedes conta di dare una svolta alla sua stagione con l’arrivo in Europa.

Così come in Cina, anche a Miami avremo la Sprint-race. Ormai è una pista conosciuta a tutti. Per questo avremo meno incognite rispetto a quindici giorni fa.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP CINA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “NORRIS E ALONSO DA APPLAUSI”

Vince ancora Max Verstappen, ma tra le due Red Bull si infila un ottimo Lando Norris. Dopo aver conquistato la pole position della gara sprint, vanificata nei primi metri della corsa, è stato impeccabile nel gran premio confermando una McLaren in crescita e pronta a dare “fastidio” alla Ferrari.

Proprio la Ferrari si deve accontentare della quarta e quinta posizione, frutto anche di una qualifica difficile, che conferma le difficoltà con le gomme Hard pagando un gap di quasi mezzo secondo coi diretti avversari di Woking. Servono importanti aggiornamenti per provare a contrastare l’attacco McLaren e provare ad avvicinarsi alla Red Bull. Ha certamente fatto discutere la lotta interna tra Leclerc e Sainz specialmente durante la gara Sprint. E’ stata una bagarre corretta, certamente non sarà la prima e nemmeno l’ultima, ma dovranno cercare di gestirla meglio le prossime volte e soprattutto parlarne all’interno del team.

Verstappen continua a fare la differenza in casa Red Bull mettendo tra lui e il compagno di squadra (terzo) quasi 20” nonostante due safety car. Gli è mancato solamente il giro più veloce, conquistato da un ottimo Fernando Alonso (1’37″810), settimo al traguardo e protagonista di una gara corsa costantemente all’attacco. Consapevole dei limiti della sua Aston Martin ha giocato la carta di un pit stop in più coprendo l’ultima parte di gara con un set nuovo di gomme medie, risalendo fino alle spalle di Russell, sesto con la Mercedes.

Rimonta anche per Lewis Hamilton con una Mercedes che da qualche segno di crescita. Partito dalle retrovie (18°) ha chiuso la corsa al nono posto, davanti ad un ottimo Nico Hulkenberg che regala alla Haas un punto prezioso in ottica mondiale costruttori.

Perez, terzo al traguardo, è stato rallentato dal secondo doppio stint frutto della seconda safety car causato dal contatto di Stroll ai danni di Ricciardo. Racing Bulls che chiude il fine settimana con zero piunti, in seguito anche al ritiro di Tsunoda causato Kevin Magnussen.

Segnali di ripresa anche in casa Alpine dopo un inizio di stagione disastroso, con Ocon undicesimo al traguardo. La casella dei punti resta ancora vuota, ma si iniziano a vedere i frutti dei primi sviluppi sulla A524.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “GARA TATTICA E TECNICA. INCREDIBILE LA CRESCITA DI PRESTAZIONE IN APPENA 6 MESI”

Ci siamo lasciati alle spalle il primo quinto di campionato e si stanno delineando le forze in campo. La Red Bull che si conferma al comando e, per il momento, inavvicinabile. Alle sue spalle Ferrari consolida la seconda posizione davanti alla McLaren e alla Mercedes, che in questo momento è la ”big” più in difficoltà.

Devono certamente rimboccarsi le maniche perché anche oggi, sia Russell che Hamilton, hanno sofferto. Rispetto al sette volte campione del mondo, Russell riesce a sfruttare meglio la sua vettura. Bisogna però considerare che gli step evolutivi più importanti saranno introdotti dai team solamente da Imola. Per questo sarà interessante seguire il fine settimana all’Enzo e Dino Ferrari” fin dal venerdì.

Dopo la debacle di Melbourne, Verstappen e la Red Bull sono tornati davanti a tutti, mostrando tutto il loro valore (anche se non era mai stato messo in dubbio). Al 51esimo giro Verstappen si è preso anche il giro più veloce della gara.

Bisogna però fare una considerazione.

L’anno scorso il Gp del Giappone si era corso nel mese di settembre come sedicesima tappa del mondiale. A distanza di appena sei mesi è incredibile vedere gli sviluppi e i miglioramenti compiuti da tutte le squadre:

Max Verstappen, oltre ad aver firmato la quarta pole position stagionale, ha migliorato il suo crono di quasi 7decimi rispetto al 2023 (1.28.197 contro 1.28.877);

Carlos Sainz (quarto in qualifica) è passato dal miglior crono 2023 di 1.29.850 (Charles Leclerc aveva segnato 1.29.542) a 1.28.672.

La Ferrari, pertanto, è migliorata sia in qualifica, ma soprattutto nei long run riuscendo a dimezzare lo svantaggio, anche se non è ancora sufficiente per impensierire il leader. Proprio Leclerc ha costruito la sua rimonta gestendo molto bene gli pneumatici arrivando a coprire 27 tornate con le “gialle” prima di passare alle “bianche” hard. E’ andato ben oltre la finestra indicata a inizio gara dalla Pirelli. Ancora una volta Sainz ha dato dimostrazione delle sue qualità: a parità di vettura non è secondo a nessuno.

Stiamo assistendo ad un campionato impegnativo in cui basta una minima sbavatura per ritrovarsi nelle retrovie. Su una pista importante come Suzuka, abbiamo assistito ad una qualifica con otto vetture racchiuse in poco meno di 7 decimi (tra Perez – secondo – e Leclerc -ottavo –  c’erano appena 523millesimi)  ed una gara molto tecnica e tattica certamente condizionata dalla bandiera rossa.

Negli ultimi giri del GP, Oscar Piastri e George Russell, si sono resi protagonisti di una lotta per la settima posizione (conclusa a vantaggio del pilota Mercedes) con Russell finito nel mirino dei commissari. Il britannico è stato certamente aggressivo in un punto della pista dove due vetture non passano, ma ha fatto bene a provarci ed è stato corretto non procedere con una penalizzazione.

Salutato il Giappone, la prossima tappa sarà in Cina (21 aprile), Shanghai, che rientra in calendario a distanza di 5 anni, ospitando la prima gara-Sprint. L’ultima apparizione risale al 2019.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP GIAPPONE, GIAN CARLO MINARDI “PISTA TOSTA SOPRATUTTO IN CASO DI PIOGGIA”

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Per la quarta tappa il mondiale di Formula 1 arriva in Giappone, Suzuka, pista tanto storica quanto impegnativa soprattutto in caso di pioggia. Sia per le forze laterali che per le frenate le gomme sono messe a dura prova e la Pirelli ha portato le stesse mescole usate in Bahrein (C1-C2-C3).

Non mi aspetto grandi modifiche da parte dei team, che a quanto dicono sono stati programmati per il Gran Premio di Imola (17-19 maggio). Probabilmente solamente l’Alpine farà l’eccezione in quanto deve cercare di uscire dall’anonimato.

Con rammarico apprendo che c’è ancora molto nervosismo che poco c’entra con lo sport. Come successo quindici giorni fa a Melbourne, sia la pista a far parlare. Dopo il ritiro in Australia, Red Bull le Verstappen cercheranno il pronto riscatto sui diretti avversari della Ferrari, che dovranno stare attenti al duo-McLaren. In questo momento la Mercedes è più in difficoltà. I pronostici potrebbero venire ribaltati in caso di pioggia. In tal caso il pilota potrebbe fare la differenza.

Dopo il risultato positivo conquistato in Australia, la Racing Bull dovrà difendere la sesta posizione dagli attacchi Haas.

Differentemente a quanto aveva dichiarato, Toto Wolff è arrivato in Giappone. Probabilmente i nervosismi altrui inducono ad essere più presente in pista.

Oltre all’Alpine, questo inizio di stagione ci ha consegnato una Williams in difficoltà e in netto ritardo coi pezzi di ricambio tant’è che non sono stati in grado di assemblare la terza vettura. E’ un vero peccato assistere a questi problemi, soprattutto quando sono legati ad un nome e una scuderia così blasonata.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “BOCCATA D’OSSIGENO”

Prima vittoria stagione e prima doppietta per Ferrari che sfrutta nel migliore dei modi il ritiro di Max Verstappen. Una boccata d’ossigeno per Ferrari (e per la F1) che saluta Melbourne con diversi segnali positivi, dettati da una vettura competitiva che sul finale ha agguantato anche il giro più veloce con Leclerc.

Primo segnale di frangibilità in casa Red Bull a pochi giri dal via, anche se i problemi sulla vettura di Verstappen sono emersi fin dalle prime curve. Probabilmente dovuto ad un assemblaggio non perfetto. Questa “caduta” non cancella l’ottimo avvio da parte della RB20 e dell’olandese che restano il punto di riferimento, ma i 56” di distacco accusati da Sergio Perez nei confronti del leader Sainz potrebbero rappresentare un ulteriore segnale di allarme.

Abbiamo assistito ad un gran premio tirato per tutte le 58 tornate con una bella sequenza di giri da parte dei piloti Ferrari e McLaren. Norris ha segnato la sua migliore prestazione al 50esimo passaggio, migliorata poi definitivamente da Leclerc al 57°.

Problemi di affidabilità anche in casa Mercedes col ritiro per entrambi i suoi piloti. L’uscita di pista sul finale di Russell credo sia frutto di un problema tecnico perché gli è “scappato” il posteriore.

Ad approfittarne della situazione, le due Haas che conquista la zona punti con Nico Hulkenberg (9°) e Kevin Magnussen (P10). Ottima gara anche per Fernando Alonso davanti al compagno Stroll. Primi punti per Tsunoda con la RB (8°).

E’ stato un fine settimana positivo anche per i nostri ragazzi impegnati in F2 e F3. Andrea Kimi Antonelli ha conquistato il quarto posto riscattando brillantemente l’errore commesso il sabato. Credo che il team abbia ancora un buon margine di miglioramento perché erano in difficoltà sul dritto nonostante il DRS. In F.3 Fornaroli e Minì firmano rispettivamente il secondo e terzo posto. Certamente un bel segnale per il futuro.

Gian Carlo Minardi

[AGGIORNAMENTO] Con la penalità di 20″ inflitta a Fernando Alonso, considerato responsabile per aver innescato l’incidente di George Russell all’ultimo giro,  lo spagnolo scivola all’8° posto con Tsunoda 7° e Stroll in 6°

F1 | GP AUSTRALIA, MINARDI “BISOGNA TORNARE A METTERE AL CENTRO LA PARTE SPORTIVA”

Mancano ormai poche ore al fine settimana di Melbourne. Mi auguro che questo GP possa porre fine ai discorsi extra-pista e che si possa tornare a parlare solamente di sorpassi, staccate e tempi sul giro. Non dimenticarci che il nuovo regolamento del 2026 dovrà essere deliberato entro giugno e che anche il Concorde Agreement è in scadenza.

La Pirelli ha portate le mescole più mordice . C3-C4-C5 e sarà interessante vedere le strategie adottate. Per via del poco tempo dal Gp di Jeddah difficilmente vedremo monoposto con importanti novità che saranno invece presenti in occasione del Gran Premio all’Autodromo di Imola, in qualità di primo appuntamento europeo.

Nei primi due appuntamenti abbiamo assistito ad qualifiche molto tirate con sedici macchine racchiuse in poco meno di un secondo, dove basta un niente per passare dalle “stelle alle stalle”. In questo momento sono poche le certezze. Una di questa è data dalla Red Bull e Verstappen, davanti ad una Ferrari come seconda forza del mondiale. Per il resto c’è grande incertezza con una Mercedes impegnata a fare “acquisti” per provare a recuperare il gap.

Prima di salutarci una considerazione finale. Negli scorsi giorni abbiamo assistito a diverse giornate di test private, tra le quali la McLaren in azione a Imola con Piastri e Norris. L’australiano infatti non aveva mai corso al “Dino Ferrari”. Questa apertura, anche se con vetture vecchie di due anni, verso i test mi piace molto.

Credo possa essere visto come un primo passo verso il ritorno ai test in pista.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ARABIA SAUDITA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI IN CRESCITA, SOPRATTUTTO CON POCO BENZINA. DA APPLAUSI IL DEBUTTO DI BEARMAN”

Al di la dei primi due in classifica (Verstappen e Perez), siamo di fronte ad un campionato molto tirato, sia in qualifica che in gara. Alla fine la scelta di Leclerc (che ha puntato su un maggiore carico aerodinamico) ha pagato arrivando ad appena 18” dal vincitore Max Verstappen, aggiudicandosi anche il giro più veloce conquistato all’ultimo giro strappandolo a Lewis Hamilton.

Un risultato anche questo che va letto come un segnale positivo in quanto conquistato con gomme media con all’attivo già 35 passaggi. La Ferrari, in condizioni di poca benzina, ha dimostrato di aver fatto un passo in avanti rispetto all’anno passato, mentre a pieno carico non è ancora all’altezza della concorrenza.

Ottima prestazione anche da parte di Piastri (McLaren) così come per Fernando Alonso (Aston Martin), mentre sottotono le Mercedes con Russell ed Hamilton.

Molto bravo Oliver Bearman, al sul debutto in Formula 1 al volante della Ferrari. In qualifica ha mancato la Q3 per appena 36 millesimi e in gara ha conquistato il settimo posto. Un risultato incredibile considerando il pochissimo tempo avuto a disposizione. Anche lui ha firmato la sua migliore prestazione in gara all’ultimo passaggio. Un risultato positivo sia per la Ferrari stessa, ma anche per la FDA. A questo punto alcune considerazioni sono necessarie.

Fine settimana positivo anche per Sergio Perez che ha chiuso ad appena 8” dal compagno (diventati 13” per la penalità di 5”). Un miglioramento notevole rispetto alla gara di apertura della stagione.

Da segnalare il decimo posto di Hulkenberg. Questa è una pista che non penalizza chi ha problemi di carico e il motore Ferrari li ha certamente aiutati. Ben diversa è la situazione in casa Alpine.

Purtroppo i risultato non mi stupiscono del tutto poiché è un team che da diversi mesi è in balia di cambiamenti e forte instabilità. Fattori che poi hanno ripercussioni sui risultati in pista. Certamente Alpine/Renault non sono in F1 per essere fanalino di coda…..

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ARABIA SAUDITA, GIAN CARLO MINARDI “E’ UNA F1 TERREMOTATA”

Tra poche ore si accenderanno i motori. Dal Bahrein la Formula 1 è approdata in Arabia Saudita, su un circuito cittadino, ma molto veloce che l’anno scorso ci aveva regalato una delle gare più attrattive della stagione, per competitività e sorpassi.

In questo momento è una Formula 1 che, purtroppo, fa più parlare per aspetti non sportivi e tecnici, vedi il caso Horner che continua a tenere banco a cui si sono aggiunge le investigazioni nei confronti del Presidente FIA. Sono episodi che non mi piacciono e che non fanno parte della “mia” Formula 1 in qualità di appassionato. Mi auguro che i risultati della pista tornino al centro dell’attenzione insieme ai suoi principali attori.

Arriviamo al secondo appuntamento del mondiale. Sarà certamente interessante vedere se saranno confermati gli equilibri emersi in Bahrein o se qualche outsider riuscirà ad inserirsi. Ad oggi abbiamo una Red Bull davanti a tutti, inseguita dalla Ferrari come seconda forza davanti a Mercedes, McLaren e Aston Martin.

Anche in questa occasione il programma è anticipato di un giorno, con prove libere in programma domani (giovedì), qualifica venerdì 8 marzo e sabato il Gran Premio a partire dalle 18:00 (ora italiana).

Gian Carlo Minardi

F1 | GP LAS VEGAS, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ESAME SUPERATO. GP RICCO DI SORPASSI E LOTTE”

Quarantuno anni dopo, Las Vegas è tornata ad ospitare un Gran Premio di Formula 1, in un circuito totalmente nuovo, sia come location che layout. Una pista che non ha tradito le attese, regalandoci una gara movimentata, ricca di sorpassi e lotte in cui i piloti non si sono certamente risparmiati.

Una fase iniziale concitata: Verstappen (partito secondo a fianca del poleman Leclerc) arriva lungo ricevendo una penalità di 5”; Fernando Alonso si gira ed entra in contatto con Lewis Hamilton costringendo entrambi al pit-stop e ad una bella rimonta.

Come era facile preventivare, la safety-car ha fatto la differenza, soprattutto al secondo ingresso durante il 26esimo passaggio con alcuni piloti che avevano già fatto la loro sosta. Tra questi proprio Charles Leclerc che ha tagliato il traguardo con gomme più usate avendo percorso 5 giri in più rispetto a Verstappen e Perez. I due piloti Red Bull avevano effettuato il cambio-gomma proprio in regime di SC.

Da applausi l’ultimo giro di Leclerc che in staccato ha “strappato” a Sergio Perez il secondo posto segnando anche la sua personale migliore prestazione. Un risultato che vale molto per il monegasco, ma anche per la Ferrari che ha ridotto a sole quattro lunghezze il distacco dalla Mercedes. Ferrari che ha completato il fine settimana col sesto posto di Carlos Sainz, autore anche lui di una bella rimonta dopo una penalità che non ho trovato molto corretta, partendo dalla dodicesima posizione dopo aver chiuso la qualifica alle spalle del compagno.

Ancora una volta, in condizioni di pista con poco grip e molto veloce, la Ferrari è riuscita a difendersi conquistando una strepitosa pole position e il secondo posto dietro all’imprendibile Verstappen che ha messo a segno il diciottesimo successo su ventuno appuntamenti. Per la prima volta, oltre al titolo Costruttori, Red Bull pizza i due piloti al primo e secondo posto tra i Piloti

Ottima gara anche da parte di Esteban Ocon, quarto al traguardo, anche lui “vittima” del tombino e protagonista di una bella rimonta dalla diciassettesima piazza. Dalla diciannovesima posizione fino alla decima per Oscar Piastri, penalizzato dal cambio gomma. Dopo due stint con le “bianche” ha dovuto montare le gialle negli ultimi giri perdendo parecchie posizioni (in parte recuperate).

Bella rimonta anche da parte di Fernando Alonso (nono) e Lewis Hamilton (settimo) nonostante il pit stop iniziale con l’Aston Martin che conquista il quinto posto con Lance Stroll

Las Vegas Strip Circuit ha superato le aspettative, nonostante un avvio in salita con i problemi durante le prove libere che hanno condizionato, certamente, il fine settimana di Sainz e Ocon. Come sempre, in caso di novità, le valutazioni si fanno alla fine dell’evento. Se da una parte può essere discutibile lo show (è soggettivo), il circuito si è dimostrato valido, regalandoci tanti sorpassi, lotte e staccate.

Ci avviamo verso Abu Dhabi con la lotta serrata tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto e tra Fernando Alonso e Carlo Sainz, appaiati al quarto posto con 200 punti ciascuno. Lotta aperta anche tra McLaren e Aston Martin per il quarto posto. Il team diretto da Mike Krack ha ridotto il distacco a undici punti.

Gian Carlo Minardi

@credit F1.com

F1 | GIAN CARLO MINARDI “LA SPRINT E’ UNA COPIA MINORE DEL GP. COSI’ NON SERVE. IN MESSICO MI ASPETTO UN PUBBLICO PIU’ SPORTIVO”

Mentre la Formula 1 è pronta a fare capolinea a Città del Messico per il diciannovesimo appuntamento del Mondiale, il Circus si interroga sul futuro della Sprint race. Nata nel 2021 per aumentare lo spettacolo, in particolare modo nel programma della giornata di sabato, fino ad oggi il mini-GP di 100 km ha disatteso le aspettative.

Come spesso succede in queste occasione si cercano soluzioni alternative, molto diverse tra loro, volte a migliorare lo spettacolo. Tra le idee ci sarebbe l’uso della griglia invertita, la creazione di un campionato a parte con un punteggio e un montepremi dedicato come “incentivo” ai piloti. Abbiamo voluto sentire cosa ne pensa Gian Carlo Minardi.

La sprint-race era nata con l’intento di aumentare lo spettacolo. Ad oggi questo risultato è stato fortemente disatteso. In questo momento il format non è di aiuto. E’ solamente una copia minore del Gran Premio, senza aggiungere niente di più come abbiamo visto proprio negli ultimi due appuntamenti in Qatar e Austin” commenta Minardi.

La sesta e ultima sprint di questo 2023 si correrà in occasione del Gran Premio del Brasile “C’è bisogno anche di un programma del fine settimana costante, senza dover stare ad impazzire per ricordarsi il format in occasione del singolo GP.

 Inoltre la sprint crea un ulteriore problema. Una sola ora di prove libere per la messa a punto di queste vetture è troppo poco, soprattutto quando sono i millesimi a fare la differenza tra una sessione di qualifica e l’altra.

Quando un pilota abbassa la visiera il suo unico obiettivo è la vittoria. Non credo esista nessun pilota che si risparmia in ottica della gara di domenica. Per questo non vedo la necessita di dover aggiungere un montepremi a parte o dedicargli una classifica” prosegue il manager  faentino.

Forse si potrebbero aumentare i punti in palio, ma al momento non ho la ricetta. Siamo di fronte ad un dominio incredibile da parte di Red Bull a cui non sarà facile porre fine da parte dei concorrenti. Non dimentichiamoci che la storia della Formula 1 è piena di cicli vincenti. Fa parte di questo sport. Di certo non lo fermi creando un campionato a parte o mettendo in palio cifre da capogiro.

Questo fine settimana il mondiale arriva circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. “Arrivando a parlare del GP di Messico, non penso ci siano dubbi sulla leadership, ma tutto l’interesse sarà volto alle spalle di Max Verstappen e Red Bull.

Davanti al suo pubblico, Sergio Perez deve ritrovare la giusta serenità. Sono rimasto molto infastidito dai fischi rivolti a Verstappen da parte del pubblico americano. Il fanatismo speravo facesse parte di altri sport. Spero che in Messico siano più Signori.

Ad Austin, McLaren ha completato la sua rimonta ai danni dell’Aston Martin, mentre Ferrari ha portato il suo distacco dalla Mercedes a 22 punti (complice la squalifica a Lewis Hamilton).

La sfida sarà proprio tra questi quattro team, ognuno dei quali con il suo obiettivo da raggiungere. Staremo a vedere chi sarà il più abile. Sarà interessante seguire anche l’Alpha Tauri, reduce da un Gp di Austin molto favorevoleconclude Gian Carlo Minardi.

F1 | GP BELGIO, GIAN CARLO MINARDI “ALLE SPALLE DI VERSTAPPEN C’E’ GRANDE INCERTEZZA”

Se da un alto abbiamo la Red Bull che è assolutamente fuori quota con un potenzia di cui (probabilmente) non conosceremo mai il limite (l’ha dimostrato il giro veloce marchiato a Budapest), alle spalle di Max Verstappen c’è una grande variabilità.

A fare la differenza è certamente l’olandese. Senza di lui, staremo assistendo ad un campionato con cinque/sei vincitori diversi. Per questo, in vista di Spa-Francorchamps, la vera domanda è: Chi sarà la seconda forza?

Fin dai primi Gran Premi abbiamo assistito, dal secondo al sesto posto, a cambiamenti radicali dovuti alla gestione gomme, condizioni atmosferiche e, ovviamente, agli sviluppi della vettura. Non è cosa facile prevedere il nome del secondo posto, soprattutto in vista di un circuito così lungo e impegnativo coma Spa.

Oggi abbiamo la McLaren come seconda forza del mondiale. A inizio stagione era l’Aston Martin, sopravanzata poi dalla Mercedes con l’introduzione della versione B. Chi manca all’appello in questo momento è la Ferrari. Vediamo se riusciranno a metterci una pezza. Stanno attraversamento un momento di sconforto, come si legge dai volti tirati. Non è facile recuperare.

Tra l’altro stiamo assistendo ad una competitività entusiasmante in qualifica, coi piloti racchiusi in una manciata di decimi. Situazione che cambia drasticamente in gara.

Sarà interessante seguire anche il fine settimana di Sergio Perez, dopo il terzo posto a Budapest. Il pilota Red Bull arrivava dagli ultimi cinque appuntamenti non entusiasmanti.

Per cercare di evitare le piogge, quest’anno l’appuntamento in Belgio è stato anticipato, anche se le previsioni parlano di temperature intorno ai 17-19°C con possibilità di rovesci. Tutto questo mi riporta in mente un aneddoto:

Il 2 giugno 1985 si sarebbe dovuto correre il Gran Premio del Belgio proprio a Spa-Francorchamps (per noi era il primo anno di mondiale), ma la gara venne sospesa perché al passaggio delle macchine l’asfalto si sbriciolava, rendendo il tutto molto pericoloso. Situazione create sia dal gran caldo che dal manto stradale appena steso. Il GP venne recuperato successivamente con Piero Martini che si classificò in dodicesima posizione con la M185

Sarà interessante vedere cosa succederà domenica, ma anche sabato pomeriggio con la gara sprint in una pista così lunga (la più lunga del mondiale) e impegnativa.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN CONFERMA LA CRESCITA, COSI’ COME NORRIS E PIASTRI”

Ci siamo lasciati alle spalle un bel gran premio con una cornice di pubblico meravigliosa, come al solito all’insegna di un inarrestabile Max Verstappen che si può permettere di far patinare le gomme in partenza perdendo la prima posizione in favore di un bravissimo Lando Norris, per poi recuperare tranquillamente nell’arco di quatto tornate.

Quanto visto ieri nei primi giri, oltre a consacrare sempre di più la Red Bull, ci fa capire quanto sia maturato questo ragazzo, che solamente due anni fa avrebbe fatto a ruotare con Norris pur di recuperare repentinamente la leadership del gran premio. Questa volta, conservando la calda, ha recuperato un po’ alla volta sopravanzandolo al quarto passaggio.

Un plauso bisogna farlo senza alcun dubbio alla McLaren e ai suoi due alfieri, Norris e Piastri. Arrivando sui tracciati già conosciuti, le prestazioni di Oscar sono cresciute notevolmente. A Silverstone, anche lui, ha potuto contare sugli importanti aggiornamenti, e solamente un pizzico di sfortuna legata all’ingresso della safety-car gli ha tolto la soddisfazione del primo podio in Formula 1.

Podio che è stato conquistato con grande caparbietà da Lewis Hamilton con Mercedes che consolida il secondo posto tra i costruttori ai danni di un’ Aston Martin che sembra aver perso il suo smalto iniziale. Probabilmente, gli sviluppi programmati della vettura, non sono sufficienti a tenere il passo dei diretti avversari.

Certamente il risultato conquistato dalla McLaren, su una pista vero e impegnativa come Silverstone, li può rilanciare nella seconda parte di campionato.

Passo indietro invece per Ferrari con Leclerc e Sainz che chiudono rispettivamente in nona e decima posizione, alle spalle della Williams di Albon. In condizioni di pista non calda (come già successo in altre occasioni, tra cui in Austria durante la sprint race del sabato) la SF-23 palesa tutte le sue difficoltà passando dalle stelle alle stalle.

Tra l’altro credo che la Power-Unit Ferrari non sia all’altezza di Mercedes e Honda e abbia alcuni problemi come dimostrano i cedimenti accusati in casa Haas nonostante delle temperature dell’aria non così proibitive.

Non resta che aspettare di vedere cosa succederà in Ungheria tra quindici giorni, pista tradizionalmente molto calda dal layout molto lento

Gian Carlo Minardi