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F1 | Minardi «Ecco la mia F1» Buon anno a tutti

Ancora pochi giorni e poi ci lasceremo alle spalle un altro anno. Una stagione sportiva conclusa con la notizia-shock legata al ritiro di Nico Rosberg a poche ore dalla conquista del suo primo titolo Mondiale, ma anche dalla promozione di Antonio Giovinazzi – fresco vice campione GP2 – nel ruolo di terzo pilota della Ferrari. Nel 2017 un pilota italiano tornerà in F1 passando per i box di Maranello.

Una stagione scivolata via in mezzo all’ennesimo dominio targato Mercedes che per il terzo anno consecutivo ha fatto suoi i titoli costruttori e piloti inanellando la bellezza di 51 vittorie su 59 gran premi. Una Mercedes che ora dovrà risolvere un grattacapo non di poco conto, dovendo scegliere il pilota da affiancare a Lewis Hamilton, autore di dichiarazioni forti contro il proprio team. Si parla insistentemente del finlandese Bottas, col rientro-lampo in Williams di Felipe Massa al fianco del debuttante Lance Stroll

Una stagione che ha saputo regalarci momenti carichi di adrenalina durante i gran premi di Montecarlo, Brasile e Yas Marina.

Una stagione non facile per noi tifosi Ferrari. Una Ferrari che non ha conquistato alcuna vittoria e nessuna partenza in prima fila e che si è vista sopravanzare anche dalla Red Bull, protagonista di un’importante rimonta spinta dal baby Verstappen, nella classifica costruttori chiusa solamente al terzo posto.

Aspettando il nuovo anno
Ci apprestiamo ad entrare in un 2017 che ci consegnerà importanti novità sul fronte dei regolamenti, col ritorno delle gomme larghe, la libertà nella progettazione e ricerca dei motori e vetture con un’aerodinamica più impegnativa.

Sarà importante creare le basi per ricostruire la F1 e riavvicinare gli appassionati. Sarà un anno decisivo per capire i progetti della Liberty Media. A tal proposito ritengo che ci siano diversi fronti su cui intervenire e non vedo nel budget-cup (è stato riproposto) la strada più concreta.

– Mi piacerebbe rivedere giornate dedicate ai test collettivi per riavvicinare gli appassionati, scappati sia per disinteresse sia per questioni economiche. Invece di spendere sui simulatori, si dovrebbe ritornare in pista.

– Ridurre il numero del personale all’interno del team. Bisognerebbe proibire i remote-team, squadre di ingegneri al lavoro dal quartier generale in contemporanea all’azione in pista oltre ad avere una ventina di ingegneri. Di contro liberei lo sviluppo dei motori e delle auto, senza porre limite

– Pit-stop con solo 8 meccanici. Diventerebbero più spettacolari per il pubblico e televisivamente parlando. Le macchine sarebbero più visibili, così come gli sponsor che oggi spariscono in una nuvola di 28-30 persone. Sarebbe intrigante per le strategie, oltre a toccare la voce dei costi.

Insomma, ci aspetta una stagione ricca di incognite, con la speranza che possa regalarci una maggiore battaglia per la prima posizione e una Ferrari competitiva in gradi di lottare le la vittoria.

Buon anno a tutti

Minardi “Stagione ricca di successi per ACI Team Italia”

E’ stato un 2016 ricco di successi e soddisfazioni per l’ACI Team Italia – il progetto fortemente voluto dell’Automobile Club d’Italia – che, insieme ai suoi quattro alfieri Antonio Giovinazzi, Raffaele Marciello, Luca Ghiotto e Antonio Fuoco, hanno portato in alto il tricolore nazionale nei due campionati più importanti del panorama internazionale, come GP3 e GP2 Series

I Numeri
– 25 i podi conquistati nell’arco della stagione, di cui 17 in GP2 da parte dei tre “moschettieri” Giovinazzi-Marciello-Ghiotto e 8 in GP3 a firma di Antonio Fuoco;
– 8 vittorie (6 in GP2 da parte dei due debuttanti Giovinazzi-Ghiotto e 2 in GP3);
– 5 i successi di Antonio Giovinazzi (sulle piste di Baku, Spa-Francorchamps, Monza e Malesia);
– 2 successi per Antonio Giovinazzi nello stesso fine settimana (Baku). Il portacolori del team Prema è stato l’unico pilota a firmare una doppietta;
– 1 vittoria per Luca Ghiotto col team Trident sulla pista di Sepang in Malesia, e tre podi
– 5 podi per Raffaele Marciello;
– 2 vittorie per Antonio Fuoco in GP3 (Silverstone e Hockenheim);
– 2 secondi posto e 4 terzi posti per Antonio Fuoco.

 I risultati
Numeri importanti che hanno consegnato ad Antonio Giovinazzi non solamente il titolo di vice-campione GP2, ma soprattutto la promozione a terzo pilota della Scuderia Ferrari. Un traguardo importa che rappresenta l’inizio di un nuovo cammino per il pilota che ha già dimostrato di avere le caratteristiche mentali e tecniche per emergere.

E’ stato un anno importante anche per gli altri portacolori. Al debutto, Luca Ghiotto ha conquistato la vittoria in Malesia chiudendo la stagione nella top-10 grazie all’ottavo posto, mentre per Raffaele Marciello si dovrebbe aprire le porte delle competizioni GT.

Nella griglia di partenza della GP2 2017 vedremo anche Antonio Fuoco, promosso dopo la positiva stagione in GP3 conclusa col terzo posto assoluto, nelle fila del team campione Prema, al fianco di Leclerc

Risultati che evidenziano una volta in più quanto talento sia racchiuso all’interno dei confini nazionali. I nostri piloti non hanno nulla da invidiare ai colleghi oltralpe. Sappiamo che arrivare in Formula 1 non è semplice poiché ci sono solamente 22 macchine, ma in tutti questi anni la Federazione ha svolto un ruolo cruciale nella crescita di questi ragazzi seguendoli attivamente fin dal karting.

L’annuncio di Antonio Giovinazzi come terzo pilota della Scuderia Ferrari F1 culmina il percorso formativo federale dell’ACI finalizzato all’individuazione e alla promozione delle stelle più promettenti dell’automobilismo italiano

Stiamo lavorando per un 2017 ancora più ricco di successi. Buon anno a tutti

 

F1 | Giovinazzi in Ferrari. Minardi «Possibili nuovi sviluppi»

Antonio Giovinazzi è un pilota della Scuderia Ferrari. Finale di stagione con il botto.

Si tratta di uno step molto importante che darà la possibilità ad un pilota, che ha già dimostrato tutto il suo valore, di crescere ulteriormente. Giovinazzi ha le caratteristiche mentali e tecniche per emergere. E’ il risultato di un lungo lavoro portato avanti insieme al Presidente ACI Sport Sticchi Damiani.

Questo traguardo conferma che anche in Italia abbiamo i talenti.  Da diversi anni lottiamo nei campionati più importanti e il prossimo anno avremo Fuoco e Ghiotto in Gp2, Pulcini e Iorandi in Gp3 e Colombo e Mosca in F4.

Questi ragazzi sono il frutto di un lungo lavoro iniziato diversi anni fa dalla Scuola Federale, con il monitoraggio dei ragazzi fin dai primi passi nei kart, passando per  gli stage formativi.

Arrivare in Formula 1 non è facile poiché ci sono solamente 22 macchine, ma da qui alla fine dell’anno potrebbe esserci un’ulteriore evoluzione. I giochi sono aperti, anche se tutto dipenderà dalla scelta Mercedes e  quale pilota verrà scelto per sostituire Nico Rosberg. Poter correre una stagione intera in un team minore sarebbe una grandissima opportunità per un pilota che ha dimostrato in tutti questi anni il suo valore.

Già anni addietro avevo presentato Giovinazzi alla Ferrari, ma solamente oggi si è concretizzato. Purtroppo, non avendo più un mio team, non ho potuto dimostrare in pista quanto avevo visto in lui. Grazie a questo accordo un pilota italiano torna in Ferrari in qualità di terzo pilota.

C’è tanta carne sul fuoco. Vediamo cosa potrà succedere nelle prossime settimane

F1 | Mercedes-Williams: scambio Lowe-Bottas?

Sono giorni incandescenti per la Formula 1, ma sopratutto in casa Mercedes che dovrà trovare il sostituto non solo di Nico Rosberg ma anche di un tecnico vincente come Paddy Lowe che a quanto si apprende ha preso la strada verso Grove.

Si sapeva da tempo del suo contratto in scadenza, ma non mi aspettavo una rottura. Forse, un segnale lo aveva lanciato qualche settimana fa proprio Toto Wolff dichiarando che il team poteva contare su un cambio generazionale per continuare la striscia di risultati positivi.

La Mercedes ha evitato a Lowe di scontare i sei-otto mesi di stop. Questo potrebbe portare Bottas – pilota in orbita di Toto Wolff – al fianco di Hamilton, liberando quindi un posto importante in Williams

Diminuiscono le possibilità di Alonso in Mercedes?
Mai dire mai. Al momento la Mercedes tiene tutte le porte aperte, ovvero la scelta di un giovane come Wehrlein (che ha partecipato ai test Pirelli), di un top-driver o della seconda guida (Bottas). Sono davanti ad una scelta non facile, arrivando da un ciclo incredibilmente positivo.

Prima dell’annuncio-lampo di Rosberg, la Mercedes stava valutando importanti decisioni sportive e tecniche nei confronti di Lewis Hamilton, autore di parole molto forti e di un comportamento fuori dalle righe. Il tutto però è stato stravolto dalla decisione di Nico. Come ho già sostenuto da tempo, fosse per me, non ci penserei due volte a voltare pagina e scrivere un nuovo libro insieme ad un top-driver. Hanno tutte le caratteristiche per continuare ad essere dei leader.

Willliams – Chi al fianco di Lance Stroll?
Dove ha corso, Lance Stroll ha vinto e questo bisogna dargli atto. Il padre è stato molto bravo a costruire attorno al figlio un team competitivo, ma il figlio non ha tradito le attese. Molto piloti, nonostante l’apporto economico, non hanno raggiunto certi risultati. Stroll ha vinto la Formula 4, in Nuova Zelanda e la Formula 3 Internazionale.

In questo momento la Williams può contare su un buon ritorno economico dovuto ai piazzamenti negli ultimi anni e, con l’arrivo di Lowe, potrebbe avventurarsi in un progetto a medio tempo per tornare ai fasti di un tempo, scommettendo su una coppia giovane di piloti. Potrebbe diventare anche il team-B della Mercedes ai danni di una Force India colpita da problemi economici. Abbiamo pur sempre un Wehrlein sul mercato

F1 | La Mercedes perde un’altra pedina. Minardi «Alonso gestito male»

Dopo il ritiro di Nico Rosberg, la Mercedes potrebbe perdere un’altra pedina da “novanta”. A quanto si apprende dai salotti inglese, il responsabile tecnico della Mercedes, Paddy Lowe, avrebbe la valigia pronta per salutare Brackley, non avendo trovato l’accordo economico per il prolungamento del contratto.

Arrivato in Mercedes nel giugno del 2013, strappato alla McLaren, il tecnico Cambridge potrebbe far ritorno proprio a Woking dopo tre stagione ricche di trionfi iridati sia sul fronte Costruttori che Piloti. La McLaren in queste settimane è stato oggetto di una ristrutturazione interna con l’uscita di Ron Dennis e l’arrivo di Zak Brown. A mio avviso non penso che Lowe possa accettare la sfida solamente per tentare di risollevare le sorti della scuderia. Questa azione mi porta a pensare che dietro le quinte stia maturando il ritorno di un grande costruttore sotto il profilo di motorista per il 2018. Come tutti i tecnici, dovrà affrontare un periodo di gardening (circa 6-7 mesi), prima di essere operativo sul nuovo fronte. Questo lo porterebbe a lavorare sul progetto 2018.

E’ la conferma che non esiste più l’attaccamento alla bandiera. Comanda sempre il dio-denaro. Come la storia ci insegna, dopo un ciclo vincente, c’è l’arrembaggio verso il team per aggiudicarsi il miglior tecnico e, con lui, il suo Know-how. Fa parte della storia della Formula 1.

Proprio in questi giorni, attraverso il sito Autosport, la Mercedes ha pubblicato un annuncio di lavoro, in cui cerca un nuovo pilota. In questo momento sono davanti a tre possibili strade. Puntare verso un giovane da affiancare a Lewis Hamilton (vedi Ocon o Wherlein) una seconda guida come il finlandese di casa Williams Bottas o un top-driver

Su quest’ultimo fronte vedo in pole position Fernando Alonso, nonostante le smentite da parte dei suoi manager. Lo spagnolo, che continuo a considerare il miglior pilota del Circus, a mio avviso sta pagando una gestione non corretta della sua carriera in cui è stata privilegiata la parte economica piuttosto che quella tecnica. Ad oggi Nando si trova “solamente” con due titoli iridati e tagliato fuori dalla lotta per raggiungere quei record raggiunti dai suoi colleghi. Non vedo una McLaren-Honda vincente nel breve tempo e a fine 2017 potrebbe pensare al ritiro. La Mercedes rappresenta l’ultima possibilità per tornare a lottare per il titolo.

F1 | Clamoroso, Nico Rosberg si ritira. Minardi «Si scatenerà la terza guerra mondiale»

A sorpresa, tramite il suo account ufficiale, Nico Rosberg ha annunciato il suo ritiro immediato dalla Formula 1. Il Campione del Mondo  ha detto basta

Da 25 anni era il mio sogno, la mia ossessione: diventare campione del mondo di Formula 1. Attraverso il duro lavoro, il dolore, i sacrifici, questo è stato il mio obiettivo. A ora ce l’ho fatta. Ho scalato la mia montagna, sono sulla vetta

Nico appende al chiodo tuta, guanti e casco per dedicarsi alla famiglia “Questa stagione è stata dannatamente difficile. E’ stato un sacrificio da parte di famiglia, tutto è stato posto dietro il mio obiettivo.  Domenica mattina ad Abu Dhabi sapevo che sarebbe potuta essere la mia ultima gara e questo era sempre più chiaro prima della partenza. Volevo godermi ogni momento della gara, sapendo che sarebbe stata l’ultima… e poi le luci si sono spente e ho avuto i 55 giri più intensi della mia vita. Ho preso la mia decisione lunedì sera” queste le parole di Nico Rosberg

Abbiamo voluto sentire il parere di Gian Carlo Minardi, impegnato alla presentazione del Motor Show di Bologna, che non ha mai nascosto il suo tifo per il tedesco di casa Mercedes in questa lunga cavalcata “E’ una notizia incredibile e difficilissima da prendere. Bisogna rispettarla e fa onore ad un campione come Nico Rosberg, che ha dimostrato in tutti questi anni grande attaccamento al marchio Mercedes. Questa sua decisione scatenerà certamente l’apocalisse nel paddock. Chi avrà la possibilità di svincolarsi contrattualmente lo farà. Di colpo, si è liberato, il volante e il sedile della migliore macchina del Circus, una macchina che quest’anno è riuscita a conquistare 19 vittorie su 21 gran premi – commenta il manager faentino – La Mercedes dovrà fare delle attente valutazioni per costruire la squadra 2017 insieme ad un pilota, Lewis Hamilton, che non è stato così limpido col team

In un comunicato la Mercedes saluta e ringrazia il suo campione, tramite le parole di Toto WolffQuesta è una decisione coraggiosa da parte di Nico e una prova della sua forza di carattere. Ha scelto di lasciare al vertice della sua carriera, da campione del mondo. Ho accettato la sua decisione appena me l’ha comunicata. Per il tea è una situazione certamente inaspettata. Entriamo in una nuova era del regolamento con un volante da assegnare per le prossime stagioni. Ci prenderemo tutto il tempo per valutare le nostre opzioni e cercare la migliore soluzione

F1 | Gp Abu Dhabi – Minardi “Hamilton da licenziare”

Oltre ad aver ignorato un ordine di squadra, Lewis Hamilton ha usato parole forti contro la Mercedes sia nel pre-gara che sul podio di Abu Dhabi. Un atteggiamento che non è passato inosservato dall’entourage guidato da Toto Wolff

“Lewis sta mettendo se stesso davanti alla squadra. Ha ignorato un preciso ordine e l’anarchia non funziona in nessun ambiente” ha dichiarato il Team Principal che ricorda di aver lasciato liberi i due piloti di lottare per tutta la stagione.

Parole e atteggiamenti che continua a dividere il paddock. “Non condivido, non accetto e non approvo in alcun modo le parole espresse da Lewis Hamilton sia nel pre-gara che sul podio. Un pilota non può permettersi di criticare e giudicare il lavoro del proprio datore di lavoro puntando il dito contro gli errori e i problemi di affidabilità, soprattutto quando la squadra mette in condizioni i due piloti di lottare apertamente – commenta Gian Carlo Minardi – Fossi in Toto Wolff lo lascerei a piedi.

Lo sport ci insegna che ci sono sempre episodi a favore e contro, dettati anche dalla fortuna. Lo stesso Rosberg è stato vittima di decisioni soggettive e non oggettive da parte dei commissari che lo hanno privato di punti importanti. Per tutta la stagione hanno avuto a disposizione una vettura imbattibile e le piccole sbavature hanno fatto la differenza. Ha perso il mondiale per soli cinque punti, alla fine di una stagione lunga ventuno gare. Dovrebbe farsi un esame poiché non è esente da colpe. Bisogna essere più signori” conclude il manager faentino

F1 | Terremoto McLaren Minardi “Nuovi scenari all’orizzonte”

Ron Dennis si è dimesso da presidente e a.d del gruppo McLaren dopo aver visto respingersi il ricorso all’Alta Corte. Dopo 35 anni finisce un’era importante legata al mondo della Formula 1.  Il 69enne manager britannico era entrato alla McLaren nel 1980 prendendone il pieno controllo l’anno successivo. Sotto la sua guida la scuderia ha vinto diciassette titoli mondiali (10 piloti con Laura, Prost, Senna, Hakkinen ed Hamilton e 7 Costruttori). Il 2015 è l’anno nero, arrivato in concomitanza con la partnership Honda.

Dalla propria sede, l’ormai ex azionasta McLaren ha annunciato di voler mettersi nuovamente in gioco, intraprendendo nuovi progetti

 “Con la bocciatura dell’Alta Corte in casa McLaren finisce un’era importante, iniziata nel 1980, ricca certamente di successi ma non priva di errori – commenta il manager faentino, interpellato da www.minardi.it – Questo cambiamento al vertice potrebbe riaprire le porte a scenari già smentiti nei mesi precedenti, con importanti risvolti economici e tecnici per il futuro prossimo. Mi riservo ulteriori approfondimenti appena le indiscrezioni si tramuteranno in certezze” conclude il manager faentino 

F1 | Gp Brasile – Minardi “Voto 10 a Verstappen”

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Considerando le impervie condizioni atmosferiche con cui hanno dovuto lottare i piloti credo sia giusto fare un plauso a tutti, indipendentemente che siano arrivati al traguardo o siano stati protagonisti di incidenti. La visibilità era ridotta e il rischio di aquaplaning era dietro l’angolo.

Tuttavia voglio dare un bel 10 a Max Verstappen che ci ha fatto divertire con sorpassi importanti, staccate e controsterzi degni di nota riuscendo a rimontare fino al terzo posto nonostante l’azzardo del muretto box. A parità di machina e mescole ha battuto la concorrenza del compagno di squadra, il primo avversario.

10 anche a Felipe Massa che ha corso il suo ultimo gran premio in Brasile e che tra quindici giorni, ad Abu Dhabi, chiuderà la sua carriera in F1. E’ stato emozionante l’affetto che gli hanno dimostrato. In questi anni Felipe si è dimostrato un onesto gregario e un ottimo lavoratore. Ha fatto sognare i tifosi Ferrari che hanno festeggiato insieme a lui – anche se per pochi secondi – il titolo mondiale.

Il Gran Premio del Brasile è stato importante anche per diverse scuderie come Toro Rosso, che ha conquistato con Carlo Sainz il sesto posto, e Sauber che in zona cesarini  ha agguantati due punti con Nasr, sopravanzando in classifica la Manor (undicesima con un punto). Per alcuni momenti della gara Manor e Sauber sono state anche appaiate in classifica. E’ stata una bella lotta. Sui due muretti si saranno vissuti momenti di tensione.

#HistoricMinardiDay | Spazio alle Auto Classiche

Il prossimo 6-7 maggio 2017, all’Autodromo “Enzo e Dino” Ferrari di Imola si rinnoverà l’appuntamento con la storia del Minardi team e del motorport. La macchina organizzativa dell’Historic Minardi Day è al lavoro per preparare la seconda edizione, dopo il successo dello scorso 25 giugno con oltre settemila tifosi che hanno invaso i box e le tribune del Santerno

Resta confermata la formula della prima edizione con paddock e box – insieme alle tribune – aperti a tutti gli appassionati e tifosi che avranno l’opportunità di vedere e toccare con mano le monoposto e le vetture che hanno scritto le pagine importanti del motorsport. Punto focale saranno, ancora una volta, le monoposto di Formula 1 costruire nei ventin’anni dalla scuderia faentina insieme alle vetture che hanno reso grande questo sport.

Lo scorso giugno sono tornare a rombare le Ferrari di Alesi, Prost, Capelli e Niki Lauda, la Williams campione del mondo 1980 e la Tecno del 1972 insieme alla  March-BMW, alle Dallara F3, Renault F2000, Ralt F3000, Chevron-Toyota e numerose vetture Gran Turismo portando un parco vetture di oltre settanta vetture.

“La novità principale, insieme alle due giornate, sarà la forte presenza di bellissime Auto Classiche degli anni ’60 e ’70. Inoltre stiamo ricevendo  su numero incredibile di adesioni anche sul fronte delle Formula 1 che scenderanno in pista – commenta Gian Carlo Minardi – Abbiamo accolto la richiesta dei tifosi di svolgere l’evento nelle giornate di sabato e domenica, aggiungendo una punta di fascino scegliendo come data per la seconda edizione dell’Historic Minardi Day il week-end storico in cui si correva proprio il Gran Premio di San Marino”

F1 | Gp Brasile – Pista spettacolare, ma a rischio

Meno due. Dopo un cammino lungo diciannove appuntamenti, la Formula 1 è pronta a sbarcare in Brasile – San Paolo – per il penultimo round della stagione. Arriviamo su una pista impegnativa con la prima curva, in discesa, insidiosa e teatro di spettacolari contatti e sorpassi. Sarà la preoccupazione principale per Nico Rosberg che proverà a chiudere la partita col compagno su una pista in cui storicamente va forte.

Il Gran Premio del Brasile sarà anche l’ultima gara in “casa” per Felice Massa che proverà a regalare al suo pubblico un risultato importante, anche se la sua Williams sembra battere la fiacca. Una pista che lo ha incoronato campione del mondo per alcuni secondi, prima di consegnare lo scettro in modo definitivo a  Lewis Hamilton. San Paolo è stata terra di conquista anche per l’ultimo titolo mondiale pilota targato Ferrari grazie a Kimi Raikkonen. Una Ferrari  chiamata ad affrontare una situazione confusa. Ancora una volta dovrà fare i conti con il telaio e l’aerodinamica della Red Bull.

Sul fronte mescole, la Pirelli porterà Hard, Medium e Soft. Diversamente da Ferrari e Red Bull che porteranno sette mescole si soft per pilota, Hamilton e Rosberg avranno ciascuno otte set di “gialle” quattro di “bianche” medie e un solo set di “rosse” Soluzioni differenziate in casa Ferrari con cinque set di medie per Vettel e una hard contro le quattro medie di Raikkonen e due hard.

San Paolo fa parte di quelle realtà che potrebbero perdere il Circus, rinunciando a firmare il rinnovo. Auspico un grande afflusso di pubblico poiché è una pista che merita di restare in calendario per il layout affascinante e il calore del pubblico.

Una pista che mi rievoca importanti ricordi. Proprio col papà di Max Verstappen, Jos, nel 2003 avremo potuto conquistate un risultato storico. Ci trovavamo nelle posizioni di vertice quando, con l’arrivo della pioggia, finì fuori pista alla Curva do Sol.  Stessa situazione con Christian Fittipaldi che, purtroppo, non rientrò ai box per montale le rain, nonostante le indicazioni del muretto. 

Abbiamo avuto il piacere di collaborare con diversi piloti brasiliani – Tarso Marques, Christian Fittipaldi, Moreno Roberto – oltre ad aver firmato il nostro esordio nel mondiale di F1 il 5 aprile 1985 (a Rio) Proprio con Marques, nel 2001, abbiamo conquistato la top-10 chiudendo la corsa al nono posto, così come con Piero Martini nel 1990 (9°),  e Gianni Morbidelli  nel 1991 (8°) e 1992 (7°)  

 

F1 | Minardi “Servono eroi. Bisogna rivedere questa F1”

Per fortuna che c’è Nico Hulkenberg, verrebbe da dire osservando il silenzio che avvolge i giorni tra un gran premio è l’altro. Force India, Renault e Nico Hulkenberg hanno annunciato il trasferimento, a fine stagione, del tedesco da Silverstone ad Enstone.

Austin, Messico, San Paolo e Abu Dhabi saranno gli ultimi appuntamenti del 29enne al fianco di Sergio Perez e coi colori della Force India, vera rivelazione di questo mondiale con 134 punti che la consolidano al quarto posto nella classifica costruttori, davanti alla Williams (124). Stagione decisamente sottotono per la Renault, al rientro nel Mondiale in qualità di costruttore, con solamente 8 punti in bacheca. Grazie all’esperienza di “Hulk”, vincitore della 24 Ore di Le Mans nel 2015 e con già sei stagione nel mondiale alle spalle, il costruttore transalpino proverà a risalire la classifica, grazie anche all’importante cambio di regolamenti che interesserà la stagione 2017 del Circus. Non è ancora stato annunciato chi lascerà il posto, tra Magnussen e Palmer “Il passaggio di Nico in Renault aprirà a nuovi spostamenti. La Force India arriva da diverse stagioni in crescita e il suo sedile è ambito, nonostante i problemi finanziari” commenta Gian Carlo Minardi dal circuito del Mugello dov’è in atto l’ultimo appuntamento del Campionato italiana GT

Cercare eroi in F1

Visto il legame tra la Force India e la Mercedes vedrei di buon occhio l’arrivo di Pascal Wehrlein” prosegue il manager faentino che sottolinea l’importanza di ricostruire la Formula 1 “Osservando i giornali di settore, l’annuncio è passato quasi inosservato, tranne per dei piccoli trafiletti. Questa Formula 1 deve tornare ad essere attrattiva e bisogna tornare ad appassionarsi a questo sport, indipendentemente dai risultati in pista della Ferrari. Per raggiungere questo obiettivo bisogna intervenire urgentemente sullo spettacolo e sui regolamenti. Al Mugello è arrivata tantissima gente per assistere all’ultimo appuntamento del Campionato GT Italiano dove ci sono ben tre equipaggi in lotta per il titolo, oltre al ritorno in pista di un campione come Alex Zanardi. C’è bisogno di eroi

Minardi sottolinea la difficile situazione economica del Circus “Nelle settimane scorse è stato annunciato il calendario provvisorio per la stagione 2017 con tre circuiti in attesa di conferma: Montreal, Hockenheim e San Paolo. Da quello che mi risulta sono addirittura sei o sette i tracciati in difficoltà. E’ una F1 che deve ritrovarsi

Vettel-Ferrari

Situazione non facile anche in casa Ferrari dove Luca Baldisserri, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera indica in Marchionne e Arrivabene, rispettivamente Presidente e Team-Principal, uno dei problemi di Maranello «Purtroppo non hanno esperienza di corse, una cultura che oggi il vertice della Scuderia ha perso. All’interno del team c’è un clima di terrore” dichiara l’ex ingegnere di Irvine e Schumacher. Promossa invece la figura di Mattia Binotto, nuovo direttore tecnico al posto di Allison «Mattia ha grande esperienza ed è un grande motivatore, ma lo vedrei meglio in qualità di team principal» prosegue l’ingegnere, ora al seguito del giovane Stroll in orbita Williams.

Nel post-gp del Giappone l’ex-costruttore faentino aveva sottolineato il nervosismo tra Vettel e la Ferrari “I rapporti tra Seb e Maranello non sono idilliaci e lo si intuisce da tanti segnali. Mi sembra di ripercorrere i tempi di Fernando Alonso, ma non credo che il tedesco aspetti quattro anni

Hamilton-Mercedes

Situazione tesa anche in casa Mercedes, dove si consolano coi successi e il titolo costruttore (il terzo di file) già in bacheca. Il titolo piloti è solo questione di tempo. “Il comportamento di Hamilton non è passato inosservato” prosegue Minardi facendo chiari riferimenti agli eventi successi in Malesia (l’inglese ha urlato al sabotaggio) e Suzuka (dando pubblicamente dell’idiota ad un membro del team) “E’ iniziato un braccio di ferro tra lui e il team, tant’è che non ha provato le nuove gomme larghe della Pirelli, al differenza di Rosberg e Wehrlein. Appena la matematica incoronerà il nuovo campione del mondo, potrebbero arrivare delle novità in casa Mercedes” conclude Minardi

F1 | Gp Giappone – IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

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La sveglia alle 7.00 del mattino è stata ripagata con un Gran Premio vivo e ricco di sorpassi, indipendentemente dal DRS. E’ la conferma che quando il Circus arriva su circuiti veri che, oltre alle difficoltà aggiungono anche l’incognita del rischio, assistiamo a gare stupende

Ancora una volta Lewis Hamilton ha “ciccato” la partenza favorendo così la fuga del poleman Nico Rosberg che ha gestito senza rischi la corsa mettendo un importante sigillo su quello che potrebbe essere il suo primo titolo mondiale. Ha portato il vantaggio sul suo compagno a 33 punti. Un bel bottino che gli permette di poter gestire il risultato, arrivando quattro volte secondo nelle altrettante gare che restano alla fine.

Da parte sua l’inglese si è reso protagonista di una bella rimonta, chiudendo al terzo posto, supporto da un’ottima Mercedes. Bella prestazione per Verstappen e per il duo di casa Ferrari, Vettel e Raikkonen, che hanno visto vanificare la prestazione in qualifica (terzo e quarto posto) rispettivamente per l’errore commesso in Malesia e per la sostituzione del cambio. Diversamente avrebbero potuto inserirsi nella lotta per la seconda posizione.

Abbiamo sentito diversi piloti lamentarsi per il troppo tempo perso nei doppiaggi, ma quando corri su tracciati al limite della larghezza e dov’è facile commettere errori, bisogna metterlo in conto. I campioni si vedono anche in queste situazioni. I doppiati stanno facendo la loro gara e potrebbero essere in bagarre.

Ora tutti ad Austin, prima di arrivare in Messico, Brasile e Abu Dhabi per il gran Finale