Gp Bahrein – IL PUNTO
Come avevo detto nei giorni scorsi durante il consueto appuntamento con il Pre-Gp, in questo momento della stagione e davanti ad un cambiamento tecnico così importante, è inutile gridare “al-lupo-al-lupo”. Bisogna lasciare il tempo a questa Formula 1 di crescere tecnicamente. A distanza di una settimana siamo passati da una Formula-Noia ad una Formula-Spettacolo con sorpassi e lotte.
La Formula 1 è fantastica perché racchiude al suo interno tutto. Tecnica, regolamenti sportivi e piloti. È difficile emettere delle sentenze poichè la pista da un week end all’altro può smentire tutti, soprattutto quest’anno. Pensiamo solamente a che punto eravamo durante i test in Bahrein. Con la Cina mi aspetto ulteriori cambiamenti, per non parlare di cosa potrà succedere con l’arrivo in Spagna, tra un mese. Oggi abbiamo visto che il problema di questa Formula 1 non è certamente il Sound del V6Turbo. La cosa più importante è la competitività delle vetture e le battaglie che i piloti ci possono regalare in pista. Abbiamo assistito a belle lotte, sorpassi, strategie e incidenti. La safety-car poi ha arricchito gli ultimi 8 giri.
Certamente abbiamo una supremazia Mercedes – negli ultimi otto giri la W05 ha dato 24” al terzo classificato – sia come team che come Power-unit. Rosberg ed Hamilton sono due grandi campioni che sapranno farci ancora divertire. Ho avuto l’impressione che negli ultimi giri abbiano voluto soprattutto giocare e regalare al pubblico un bello spettacolo – anche per farsi inquadrare – visti i punti un po’ improbabili in cui Nico cercava l’affondo finale sul compagno. Alle loro spalle poi ci sono tutti gli altri, più o meno vicini. In questo momento la lotta è per il terzo gradino del podio. La classifica finale parla di due Mercedes, Force India, Red Bull, Force India, Red Bull, due Williams e due Ferrari. Cinque motori Mercedes, due Renault e due Ferrari con Ricciardo e Vettel in mezzo a Perez e Hulkenberg, e Alonso e Raikkonen a chiudere la Top 10. Un plauso ad Aldo Costa. Questo successo deve far riflettere, perché troppo spesso la tecnologia e i tecnici italiani sono sottovalutati. Si pensa sempre che gli inglesi siano superiori. Il Made in Italy è ancora molto vincente. Costa è a capo ad un gruppo che certamente lo segue, in quanto la macchina non la progetta certamente da solo. Questo deve far pensare anche altri team.
La Red Bull si dimostra una macchina con un telaio fantastico, a cui mancano solamente quei 40 cv che Horner vorrebbe dal propulsore Renault. Ricciardo è stato autore di una gara strepitosa. Nonostante una penalità ingiusta di 10 posizioni in qualifica per i fatti legati al Gp della Malesia – dove per altro aveva giù subito uno stop&go da 10” per un errore non suo – ha chiuso davanti al compagno. In un mese sono riusciti a ribaltare una situazione veramente difficile.
Ottima gara per Sergio Perez e la Force India. Già nei precedenti GP con Hulkenberg avevano dimostrato di avere una buona macchina, che oggi occupa la seconda posizione nel Mondiale facendosi dare del “Lei”. Il messicano si è rifatto avanti con autorità, dimostrando di essere della partita. Con questo podio ha riscattato anche la negatività della passata stagione dimostrando che le decisioni in casa McLaren sono state prese con troppa fretta. Ha guadagnato a pieni voti il podio.
Andiamo in casa Ferrari. Attualmente sono la quinta forza del Mondiale. Credo che il risultato sia stato salvato solamente dai suoi due campioni del mondo, Alonso e Raikkonen. Diversamente credo che sarebbero stati fuori dalla Top 10. Il problema non è solo nella power-unit. La competitività manca in diversi settori, come si è visto dai pattinamenti e dai camera-car dei piloti. Credo che sia importante non cercare scuse o puntare solamente il dito contro un unico settore. Devono ragionare a mente fredda e lavorare a 360° in tutti i settori. Ora ci saranno i test prima del Gp della Cina. Escludendo le W05 di Nico e Lewis, tutti gli altri sono vicini. Quindi anche la Ferrari può giocarsi il terzo gradino del podio e il secondo posto nel Mondiale.