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F1 | Gp Australia, MINARDI “Giovedì, la prima sfida”

Ci siamo, tra polemiche e incognite tutti i team sono arrivati in Australia, teatro del primo appuntamento di una stagione lunga e impegnativa, anche se con l’incognita “COVID 19”.

Nonostante l’Albert Park Hotel, adiacente alla pista, sia stato chiuso e il personale messo in quarantena dopo aver registrato il suo primo caso positivo al Covid-19, il weekend di gara resta confermato anche se il Premier dello stato di Victoria ammette che tutto potrebbe cambiare all’improvviso.

Team e piloti sono arrivato a Melbourne con solamente sei giorni di test sulle spalle, non sufficienti a delineare le forze in campo, ma abbastanza per alimentare diverse polemiche.

Giovedì, si correrà la prima gara dell’anno, con la Federazione chiamata alla prima, e più complessa e approfondita, verifica per accertare la regolarità di tutte le vetture. Eventuali contestazioni potrebbero partire da qui.

Sotto la lente di ingrandimento ci sono i Campioni del Mondo della Mercedes, con la Red Bull che avrebbe chiesto un chiarimento regolamentare sulla presa del bracket posteriore che la FIA l’anno scorso aveva ritenuto legale, ma anche la Racing Point, il “clone” della Mercedes 2019 riuscito molto bene che ha stupito a Barcellona.

Le verifiche tecniche saranno anche il banco di prova per sapere se è stata messa la parola fine sull’accordo segreto tra la Federazione e la Ferrari, che non è piaciuto ai sette team non motorizzati Ferrari con Marko, consulente Red Bull, che ha usato parole dure nei confronti della FIA.

Polemiche a parte, Melbourne sarà l’occasione per fare un po’ di ordine e capire le reali forza in campo. A Barcellona abbiamo assistito ad un compattamente molto interessante con tutte le vetture racchiuse in una forbice di appena 1’5”. Se così fosse, ci aspetta una bella sfida. La Mercedes resta la squadra da battere, anche se con l’incognita affidabilità. Vedremo quale sarà la posizione della RP20 di Perez e Stroll.

Ci aspetta un fine settimana ricco di incertezze, compreso sul fronte meteo con qualche precipitazione attesa per venerdì, ma una domenica soleggiata. L’unica certezza sono le gomme, le medesime della passata stagione coi team che hanno confermato praticamente la strategia 2019. Ferrari e Red Bull hanno optato per 9 set di C4 Soft, come nella passata stagione, con la Mercedes che ne avrà a disposizione 10, una in più rispetto a 2019.

E’ una pista di trazione e frenata con poco grip essendo un asfalta prettamente stradale in cui è facile l’ingresso della safety-car.

Insomma, ci sono tutte le premesse per vivere un fine settimana divertente e ricco di spunti. Le qualifiche a partire dalle ore 7.00 e il Gran Premio alle 6.10 (ora italiana con diretta Sky Sport F1 HD)

Gian Carlo Minardi

MINARDI “DAS, SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE. VI SPIEGO IL PERCHÉ”

La stagione 2020 di Formula 1 è partita ufficialmente coi primi tre giorni di test al Montmelò. Anche se è certamente difficile intuire le forze in campo, le sorprese e i colpi di scena non sono certamente mancati.

In particolare le tre giornate hanno messo in evidenza due aspetti, uno positivo e spettacolare – il Dual Axis Steering targato Mercedes – e uno negativo dettato dai cloni che però voglio affrontare successivamente.

Nonostante siamo alla fine di un ciclo – dal 2021 i regolamenti tecnici saranno stravolti – la Mercedes è stata in grado di stupire tutti portando una novità mai vista nel Motorsport, l’innovativo sistema di sterzo battezzato DAS, già presente su alcune vetture di serie di alta gamma. Diversamente da quanto eravamo abituati, una tecnologia dell’auto di serie passa al Motorsport, e non viceversa Questo ci fa capire quanto sia avanti tecnologicamente parlando la Mercedes e, mi spiace, che la BMW, abbia deciso di non entrare nel Circus poiché avrebbe le competenze per contrarne lo strapotere.

Sono convinto che il DAS sia uno specchietto per le allodole. Tutto il mondo è concentrato a guardare il movimento del volante e le ruote anteriori, ma resto convinto che sia la chiave di volta per innescare qualcosa di più importante, come le ruote sterzanti posteriori. Ma c’è di più: la Mercedes non sarebbe l’unica ad aver lavorato in questo senso a partire dalla passata stagione, poiché ci sarebbe anche la Red Bull.

Parliamo di un progetto che richiede uno sviluppo di circa 7-8 mesi, portato avanti in parallelo con la FIA che lo ha già dichiarato legale, ma al tempo stesso lo bandisce a partire dal 2021. Ancora una volta la Federazione Internazionale ha dimostrato tutti i suoi limiti nella gestione e approvazione dei regolamenti. Un comportamento che mette in seria discussione la credibilità della Formula 1. Non voglio credere che ci si appigli al discorso sicurezza. Diversamente in F1 tutto diventa pericoloso.

Per adesso mi fermo qui, ma nei prossimi giorni vi parlerò della questioni “cloni”

Gian Carlo Minardi

Foto © Copyright: Batchelor / XPB Images

F1 | MINARDI “A Merlbourne qualifica tirata”

E’ scattato il countdown verso Melbourne, il primo gran premio che inaugurerà il prossimo 17 marzo la nuova stagione del mondiale di Formula 1.

Team e piloti si sono lasciati alle spalle anche la seconda sessione di test collettivi con tanti chilometri percorsi e il miglior crono segnato da Sebastian Vettel (1’16″221) davanti a Lewis Hamilton per 3 millesimi (1’16″224) al compagno Charles Leclerc (1’16″231) e alla seconda Mercedes di Valtteri Bottas (1’16″561).

Anche negli ultimi quattro giorni la Mercedes si è dimostrata la macchina più attiva in pista con all’attivo 580 tornate, sfondando la barriera dei mille giri (1190) in otto giorni di test (148,75 giri/giorno di media), davanti alla Ferrari con 997 passaggi (124,62 giri/giorno di media) e Renault con 961 giri completati. Bisogna scendere fino all’ottava posizione per trovare la Red Bull motorizzata Honda con la coppia Verstappen-Gasly che ha completato 833 tornate (104,12 giri/giorno di media).

Il dato che è emerso anche dall’ultima sessione è il compattamento verso l’alto dei tempi con dieci-dodici piloti racchiusi in una forbice inferiore al secondo” commenta Gian Carlo Minardi

Non è facile stabilire una gerarchia, ma ho l’impressione che Mercedes abbia del margine di miglioramento avendo segnato il miglior crono solamente negli ultimi cinque minuti. La Ferrari ha dimostrato di avere una macchina competitiva e all’altezza dei campioni in carica, anche se non sono mancati problemi di affidabilità

“A Melbourne, tra dieci giorni, finiranno i bluff e finalmente vedremo le reali forze in campo. Mi aspetto una qualifica molto combattuta

Sul fronte della scelta dei pneumatici emerge un certo allineamento. Quasi tutti i piloti hanno optato per 9 mescole C4 (soft) 3 C3 (medium) e 1 C2 (hard). Tra i top team, solamente Leclerc si è diversificato con 2 C2 e 2 C3.

F1 | MINARDI “Giovinazzi pronto a dare la paga a Raikkonen”

Rispetto alla passata stagione, il sessanta percento della griglia di partenza è stata rinnovata, tra cambi di casacca, nuovi arrivi e ritorni come Kubica e Kvyat. Solamente due team (Mercedes e Hanns) hanno confermato interamente la line up con quattro scuderie che hanno stravolto completamente la formazione piloti.

Uno di questi è la Sauber. Il team svizzero griffato Alfa Romeo, lasciato partito Charles Leclerc e salutato Marcus Ericsson (trasferitosi in Indy anche se continuerà a coprire il ruolo di terzo pilota nel team di Hinwil) ha dato il benvenuto all’ex ferrarista Kimi Raikkonen e all’italiano Antonio Giovinazzi interrompendo così un digiuno durato la bellezza di otto anni, raccogliendo il testimone di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi che chiusero la loro carriera con il Gp del Brasile 2011

Dopo aver parlato con Gian Carlo Minardi dell’arrivo di Leclerc in Ferrari al fianco di Sebastian Vettel, il discorso si è spostato su Antonio Giovinazzi, un ragazzo che il manager faentino conosce molto bene avendo seguito da vicino la sua carriera fin dai suoi primi passi nel mondo delle corse.

L’arrivo di Antonio in F1 è un segnale molto importante per tutto il Motorsport italiano, per i giovani piloti e anche per il futuro del Gran Premio d’Italia, oltre che per la Federazione” commenta Gian Carlo Minardi.

Da sempre sostengo che in Italia non siano i piloti a mancare, bensì le risorse e mi fa piacere che Antonio sia riuscito ad abbattere questa barriera solamente con l’aiuto delle sue qualità velocistiche. Spero che questo ritorno sia di buon auspicio anche per riportare in alto l’interesse delle aziende verso il nostro Motorsport” prosegue il manager che mette in allerta Kimi Raikkonen.

Il finlandese dovrà guardarsi molto bene le spalle da Giovinazzi poiché sono certo che saprà metterlo in difficoltà” conclude.

F1 | Abu Dhabi, ultima tappa per Fernando Alonso. MINARDI “Sarà solo un arrivederci”


Domenica, ad Abu Dhabi, Fernando Alonso correrà il suo ultimo Gran Premio di Formula 1 dopo il debutto in Minardi nel 2001, 17 anni di carriera, due mondiali vinti e tre sfiorati. Dal 2019 il pilota spagnolo inizierà a scrivere un nuovo capitolo andando a caccia della 500 Miglia di Indianapolis.

Le ultime stagioni con la McLaren sono state avare di soddisfazioni e non gli hanno regalato i risultati sperati e che avrebbe meritato, ma non sono mancati gli apprezzamenti da parte dei colleghi e degli addetti ai lavori. Abbiamo voluto raggiungere telefonicamente chi portò Fernando Alonso nel Circus della Formula 1: Gian Carlo Minardi.

Sono stato presenta al suo primo test in Formula 1 nel 1999 proprio con la Minardi dopo la vittoria della World Series by Nissan, al suo primo Gran Premio di F1 a Melbourne nel 2001 sempre con la Minardi, ma non sarò ad Abu Dhabi perché sono convinto che non sarà il suo ultimo Gran Premio. La gara degli Emirati sarà solamente un arrivederci” commenta il manager faentino

Gli faccio un grande in bocca al lupo per tutte le sue prossime sfide e gli dico anche di divertirsi poiché ha ancora molto da dare, e ricevere, da questo sport” conclude Minardi

F1 | Gran Premio d’America, Il weekend delle “prime volte” con Pierluigi Martini

Dopo il Team Principal (Gian Carlo Minardi), l’Ingegnere (Gabriele Tredozi) non può mancare il Pilota, Pierluigi Martini, l’eroe che regalò al Minardi Team il primo punto mondiale a Detroit 1988 e la prima fila a Phoenix 1990 col secondo tempo dietro la McLaren di Berger, insieme a tanti altri risultati importanti che sono entrati nella […]

F1 | Gran Premio d’America, Il weekend delle “prime volte” con Gian Carlo Minardi

Stiamo entrando nel fine settimana che ci porterà verso il diciottesimo round in calendario: il Gran Premio degli Stati Uniti, un appuntamento che per il Minardi Team è sinonimo di risultati unici che hanno contribuito a cambiarne la storia. Parliamo di Detroit 1988, il gran premio che regalò al team faentino il primo punto mondiale […]

F1 | Giovinazzi in Sauber a fianco di Raikkonen. MINARDI “Coppia perfetta”

Dopo sette lunghi anni, l’Italia avrà nuovamente il suo alfiere nel Campionato del Mondo di F1. La lunga attesa sarà interrotta da Antonio Giovinazzi che dalla prossima stagione difenderà a tempo pieno i colori del team Alfa Romeo-Sauber a fianco di Kimi Raikkonen.

Il ventiquattrenne pilota pugliese prenderà il sedile lasciato libero da Leclerc (promosso in Ferrari a fianco di Vettel), tornando nel team che lo ha fatto debuttare nel 2017 disputando i Gran Premi di Australia e Cina in sostituzione dell’infortunato di Wehrlein.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Gian Carlo Minardi, impegnato a Roma “Felicissimo per Antonio e per tutto il Motorsport italiano che dopo sette anni ritrova un suo alfiere in F1 a tempo pieno. Si tratta di uno step molto importante del progetto portato avanti da ACI Sport, le cui radici partono dal karting per passare alle formule propedeutiche” commenta soddisfatto il manager faentino “L’accoppiata Raikkonen-Giovinazzi è azzeccatissima perché il team potrà contare sull’esperienza di un maestro come il finlandese dando la possibilità al giovane di imparare e crescere. Mi auguro che l’allievo possa superare velocemente il maestro” conclude Minardi

Ad Hinwil, Giovinazzi ritroverà non solamente Raikkonen, ma anche Simone Resta, la cui carriera è iniziata nel 1998 da Faenza nelle fila del Minardi Team, nella veste di Direttore Tecnico che curerà il progetto della C38

DZ Engineering e Fondazione Dino Zoli protagonisti nel weekend del Singapore Gp

La DZ Engineering, società di Dino Zoli Group di Forlì amministrata da Monica Zoli, sarà ancora una volta protagonista a Singapore, in occasione del Gran Premio di Formula 1. Oltre alla realizzazione degli impianti di illuminazione e di comunicazione di pista sul circuito di Marina Bay, la DZ Engineering si occuperà anche dell’illuminazione artistica di alcuni edifici storici di Singapore, promuovendo, congiuntamente alla Fondazione Dino Zoli, una spettacolare installazione di Edoardo Tresoldi, uno dei giovani artisti più influenti d’Europa (da “Forbes”, 2017).

La ricerca di Edoardo Tresoldi si caratterizza per l’uso della rete metallica. A differenza dell’architettura convenzionale, che racchiude lo spazio restituendo un paesaggio modificato dall’uomo, la sua struttura essenziale abbraccia il contesto e accoglie la presenza umana dando vita a un’inedita realtà esperienziale. Una dimensione eterea in costante dialogo con il paesaggio, inteso come contaminazione di linguaggi culturali, sociali e identitari, le cui dinamiche diventano parti costituenti dell’opera.

Dal 13 al 16 settembre 2018, presso la sede di Cargo 39 (39 Keppel Road #03-03, Tanjong Pagar Distripark), l’artista presenterà “Cube Temple. An ethereal creation of wire mesh in Singapore”, a cura di Nadia Stefanel, un’installazione temporanea ideata per un evento reale ad Abu Dhabi e rimodulata per garantire il dialogo con il luogo che la ospita. Uno spazio dinamico e iridescente, in cui diventa possibile sperimentare una dimensione eterea, mentre la luce – studiata dai tecnici di DZ Engineering – favorisce un’interpretazione dell’opera soggetta a diversi stati d’animo.

«Abbiamo conosciuto Edoardo – spiega Roberto Grilli, General Manager di DZ Engineering – nel 2016, illuminando il suo primo capolavoro: la Basilica paleocristiana di Siponto. Siamo orgogliosi di portare questa eccellenza italiana a Singapore, con un’installazione di grande importanza artistica e culturale».

«È dal momento dell’incontro a Siponto con Edoardo Tresoldi e la sua straordinaria opera – dichiara Monica Zoli, Amministratore Unico di DZ Engineering – che sogno un progetto congiunto. Ora ne realizzeremo addirittura due: dopo l’esperienza di Singapore, città unica e luogo strategico per l’attività della DZ Engineering, avremo modo di ospitare Tresoldi anche in Italia, all’interno della Fondazione Dino Zoli, con una mostra che rappresenterà per la prima volta il racconto del lavoro di questo incredibile artista».

L’esposizione, realizzata in collaborazione con Ambasciata d’Italia a Singapore, ICCS e Regione Emilia-Romagna, sarà aperta al pubblico con orario 10.00-22.00. Ingresso libero. Per informazioni: DZ Engineering (tel. +39 0543 1917350, info@dz-e.com, www.dz-e.com); Fondazione Dino Zoli (tel. +39 0543 755770, info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com).

Edoardo Tresoldi gioca con la trasparenza della rete metallica e con i materiali industriali per trascendere la dimensione spazio-temporale e narrare un dialogo tra Arte e Mondo, una sintesi visiva che si rivela nella dissolvenza dei limiti fisici. La fusione del linguaggio classico e di quello modernista ne genera un terzo, marcatamente contemporaneo. Nato nel 1987, cresce a Milano dove, all’età di 9 anni, inizia a sperimentare tecniche e linguaggi artistici differenti sotto la guida del pittore Mario Straforini. Nel 2009 si trasferisce a Roma e inizia a lavorare in diversi ambiti. Cinema, musica, scenografia e scultura gli forniscono una visione eterogenea delle arti e diventano una piattaforma per la sperimentazione. Dal 2013 realizza interventi nello spazio pubblico, focalizzando la sua ricerca sul genius loci e lo studio degli elementi del paesaggio. Le sue opere sono state inserite in spazi pubblici, contesti archeologici, festival di arte contemporanea, festival musicali e mostre collettive. Nel 2016 realizza, in collaborazione con il MIBACT, il restauro della Basilica paleocristiana Santa Maria di Siponto (FG), una convergenza unica tra arte contemporanea e archeologia. Nel 2017 viene incluso da “Forbes” tra i 30 artisti under 30 più influenti d’Europa. Nel 2018 partecipa al Coachella Valley Music and Arts Festival di Indio, California, dove realizza “Etherea”, installazione temporanea a carattere monumentale.

La DZ Engineering, società di Dino Zoli Group, progetta e realizza sistemi integrati di illuminazione, telecomunicazioni e audiovisivi, sia in Italia che all’estero. Propone soluzioni di altissima qualità ed elevato contenuto tecnologico, frutto di trent’anni di esperienza maturata in tutto il mondo dagli ingegneri e dai tecnici che la compongono. Opera sia in ambito pubblico che privato, spaziando dalle cattedrali ai palazzi storici, dai siti archeologici ai centri antichi, dagli stadi di calcio agli autodromi internazionali, dalle aree portuali alle piattaforme offshore. È presente a Singapore dal 2011 con l’incarico per la realizzazione degli impianti di illuminazione e di comunicazione di pista sul circuito di Marina Bay, dove ogni anno viene disputato il Gran Premio di Formula 1. A giugno 2018, DZ Engineering si è assicurata il servizio fino al 2021 grazie alla vittoria delle gare d’appalto internazionali.

F1 | Spa-Francorchamps, Vince la Ferrari con Vettel. IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ora tutti a Monza”


Una Ferrari perfetta si aggiudica la vittoria a Spa-Francorchamps. In questo momento la macchina sta ottenendo risultati positivi dimostrandosi superiore, in condizioni di asciutto, rispetto alla Mercedes come abbiamo potuto vedere fin dalla partenza col bel sorpasso di Vettel ai danni di Hamilton. La situazione si ribalta con pista bagnata dove macchina e pilota sono inferiori all’accoppiata Hamilton-Mercedes.

E’ stato senza ombra di dubbio un gran premio molto tirato corso al cardiopalma con una bellissima lotta giocata sul filo dei decimi, soprattutto tra il 15 e 20 giro, tra i due pretendenti al trono.

Peccato per Kimi Raikkonen, tagliato fuori da un contatto alla prima curva. Probabilmente avrebbe potuto lottare anche lui per il podio. Un risultato che da morale a tutto il team e che si tramuta in una bella boccata d’ossigeno in vista della parte finale della stagione e dell’arrivo del Circus a Monza. Vettel rosicchia ad Hamilton sette punti preziosi. Dopo i regali fatti nei gran premi precedenti (vedi Germania) deve arrivare costantemente davanti al rivale britannico.

Bella gara anche da parte di Max Verstappen che ha esaltato gli spalti e i suoi tifosi accorsi numerosi per sostenerlo. Mi piacerebbe vedere questo scenario anche tra una settimana a Monza. C’è bisogno del sostegno di tutti per aiutare la Ferrari e Sebastian Vettel in questa rincorsa. Purtroppo si fa sentire la mancanza in griglia di un pilota italiano, ma in questo momento il mercato è scatenato e i prossimi giorni saranno cruciali. Ci sono ancora numerose incognite, soprattutto nei team di serie B, dove mi auguro che la Mercedes possa trovare una sistemazione per Ocon dopo l’arrivo della nuova proprietà che ha dato vita alla Racing Point Force India. Resta da capire cosa succedera’ in casa Williams con Stroll, in McLaren (Vandoorne) e Sauber. Insomma ci sono ancora tanti tasselli da sistemare, oltre a sciogliere il futuro di Raikkonen. Sinceramente in Ferrari sceglierei una linea più giovane da affiancare a Vettel. Staremo a vedere.

Intanto sono molto contento per la Racing Point Force India che inizia la sua avventura con il quinto e sesto posto di Perez ed Ocon alle spalle di Bottas. Errore importante invece quello di Nico Hulkenberg che ha innescato la carambola iniziare. E’ arrivato decisamente lungo nella prima staccata (aveva due marce in più rispetto agli altri piloti che lo stavano precedendo). Fortunatamente i nuovi sistemi di sicurezza hanno evitato il peggio, ma bisogna fermarsi a pensare un istante a Monza la prima staccata è dopo un chilometro dalla partenza e si arriverà con velocità decisamente maggiori.

Vi aspetto numerosi a Monza

Gian Carlo Minardi

F1 | Minardi “Possibile impegno part-time per Alonso nel 2019”


E’ una delle possibilità offerte a Fernando Alonso da parte della McLaren, pur di non perdere il suo Campione. Lo spagnolo avrebbe tempo fino al 15 ottobre per dare una risposta al suo team che sta provando a ritrovare i fasti che lo hanno consacrato uno dei team più vincenti della storia della Formula 1. Il prossimo anno potremo vedere Nando impegnato solamente in alcune gare. Certamente uno scenario atipico, ma che permetterebbe al due volte Campione del Mondo di portare avanti contestualmente altre sfide (500 Miglia di Indianapolis e/o lo gare Endurance).

Dopo dodici gran premi Alonso occupa il nono posto nella classifica piloti con 44 punti all’attivo, un bottino che equivale all’84% dei punti nella casse della McLaren (52 e il settimo posto tra i Costruttori alle spalle della Force India).

Nonostante le conferme in casa Mercedes, il mercato-piloti resta più che mai molto attivo con diversi tasselli in cerca di conferme. I sedili più caldi sono certamente in casa Ferrari e Red Bull col futuro di Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo ancora da mettere nero su bianco. Nelle ultime quattro gare il finlandese si è dimostrato molto costante con quattro arrivi a podio e un bottino di 63 punti (solo Lewis Hamilton ha fatto meglio di lui con 68 punti conquistati dall’Austria all’Ungheria), ma in diverse occasione non è stato in grado di coprire le spalle a Vettel.

Alla luce degli ultimi risultati, in casa Red Bull dovrebbero dimostrare un maggior rispetto nei confronti di Ricciardo che sta salvando la stagione del team austriaco. A Budapest si è reso protagonista di una gara fantastica con una rimonta eccezionale conclusa col quarto posto, a cui bisogna aggiungere le due vittorie (Cina e Russia) contra il solo successo di Verstappen protagonista, tra l’altro, di diversi errori. L’australiano si trova anche davanti al compagno (118 punti contro i 105 dell’olandese). Merita rispetto da parte del team, che dovrebbe cercare di trattenerlo.

Situazione anche da valutare in casa Sauber nel post-Marchionne, e Force India i cui problemi finanziari si stanno ripercuotendo, purtroppo, anche sui risultati in pista. Si prospetta un cambio di nome e di proprietà anche se resta aperta la diatriba legata ai diritti televisivi. La Williams si sarebbe opposta, rompendo l’unanimità richiesta dal regolamento. Sinceramente non condivido queste azione poiché chi gestisce questo sport dovrebbe salvaguardare prima di tutto lo spettacolo e i team.

Saranno giorni di vacanza solo apparentemente silenziosi e tranquilli.

F1 | Minardi “In F1 si è persa la certezza delle penality”

L’azione di Lewis Hamilton durante le fasi conclusive del Gran Premio di Germania, col britannico che è rientrato in pista tagliando nel prato dopo aver preso l’imbocco della corsia box, ha fatto molto discutere nel post gara. Diverse ore dopo la bandiera a scacchi, al pilota della Mercedes è stata confermata la vittoria ricevendo solamente una reprimenda da parte dei commissari. Per il Direttore di gara Charlie Whiting non c’è alcuna correlazione con la penalità di 5” assegnata a Kimi Raikkonen durante il GP di Baku 2016.

Abbiamo interpellato Gian Carlo Minardi che ci ha dato il suo punto di vista “In questo momento in Formula 1 non c’è la certezza delle penalizzazioni, basilare per la regolarità del mondiale. Per giustificare la posizione della FIA, Charlie Whiting si è arrampicato sugli specchi, nascondendosi dietro attenuanti molto soft come la presenza della Safety-car e non aver creato una situazione di rischio per la non presenza di altre vetture” commenta il manager faentino

“Questo campionato sarà vinto da chi commetterà meno errori rispetto al diretto avversario e sette punti possono fare la differenza alla fine (con una penalità di 5” l’inglese avrebbe chiuso in seconda posizione alle spalle di Bottas). A mio avviso il regolamento è stato travisato. Purtroppo questi episodi si ripercuotono anche sulle Formule propedeutiche poiché molto spesso la F1 fa giurisprudenza e viene presa come esempio anche dai giovani. Diventa molto difficile educarli” prosegue.

“Non voglio togliere nulla ad Hamilton che si è reso autore di una gara straordinaria, mentre Vettel ha commesso un errore molto grave che potrebbe costargli molto caro, ma c’è la necessità di regole chiare che vengano rispettate

F1 | Kubica-Williams, accordo vicino. Minardi “Robert merita un ritorno in grande stile”

Col gran premio di Abu Dhabi in programma tra una settimana calerà il sipario sul Mondiale di Formula 1 che ha visto trionfare per il quarto anno consecutivo la Mercedes consegnando il terzo titolo mondiale a Lewis Hamilton sotto la stella di Stoccarda, raggiungendo il diretto avversario di quest’annata, Sebastian Vettel.

Non è arrivato però ancora il tempo di mandare in pensione le monoposto 2017 poiché sono in programma due giorni di test Pirelli, successivi al GP, per provare le gomme 2018 e tra i protagonisti ci dovrebbe essere anche Robert Kubica, alla sua prima uscita con le monoposto di nuova generazione dopo le due sessioni di test col team di Grove a Silverstone e Budapest e il confronto diretto con Paul Di Resta. Tra i pretendenti ad occupare il sedile che verrà lasciato libero da Felipe Massa tra una settimana, il polacco sembra il favorito anche se resta l’ombra di Wehrlein, ormai quasi certamente scaricato dalla Sauber in favore di Leclerc.

Sul rientro di Kubica c’è grande attesa dopo il suo incidente del 2011 che lo ha allontanato dal Circus, anche se ci sono diversi pareri contrastanti. Ultimi in ordine cronologico quelli di Jacques Villeneuve e Juan Pablo Montoya, col Campione del Mondo 1997 canadese che punta il dito sul fattore sicurezza.

“Gran parte del mondo sportivo è con Robert e auspica di rivederlo tra i protagonisti in F1, così come i tanti tifosi. Gli voglio molto bene e mi piacerebbe rivederlo primo attore. Durante le sue recenti uscite ha segnato riscontri cronometrici importanti e questo fa ben sperare. Il test di Abu Dhabi sarà un ulteriore esame anche perché potrà mettersi alla prova con le monoposto di ultimissima generazione oltre ad avere un riscontro diretto coi tempi del weekend” analizza Gian Carlo Minardi “Certamente restano dei nodi da sciogliere, legati principalmente alla sua resistenza nell’intero weekend e soprattutto nella gestione della corsa. Il problema maggiore saranno i manettini sul volante, considerando la mano offesa”