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F1, Gian Carlo Minardi “Allucinante quello che succede a Melbourne”

Questa notte, quando in Italia saranno le ore 2.30 si accenderanno ufficialmente i riflettori sul Mondiale di Formula 1 2015 con il primo turno di prove libere.

La nuova stagione non è ancora iniziata, ma le pagine dei siti web e dei giornali si stanno riempiendo (purtroppo) di vicissitudini economiche legate ad alcune realtà che poco hanno a che fare con lo sport, in particolar modo all’interno di Sauber e Manor (Marussia). Un segnale certamente non di buon auspicio, considerando che siamo appena alla prima trasferta. Abbiamo quindi voluto sentire Gian Carlo Minardi che tramite le colonne di www.minardi.it ha così analizzato le vicende in casa del team Svizzero e sulla presenza del Team Manor

Van der Garde – Sauber

E’ allucinante quello che sta succedendo in queste ore in Australia in casa Sauber, con la diatriba legata a Van der Garde. Da alcuni anni esiste il Contracts Recongnition Board, ovvero un notaio che risiede a Ginevra presso il quale tutti i team depositano in busta chiusa i contratti dei loro piloti. Il contratto che viene depositato per primo ha la precedenza su tutti gli altri. Trovo assurdo che al battesimo della prima gara ci siano giudici e sentenze giuridiche che determinano chi deve correre. Il Contracts Recongnition Board è nato tantissimi anni fa in seguito ad un problema creato da Jean Alesi, quando firmò in contemporanea tre contratti con tre team differenti nel ’90: Tyrrell, Williams e Ferrari, se la memoria non mi inganna

Ancora una volta questo scenario rappresenta uno smacco per chi ha creato dei regolamenti. Ci vorrebbe veramente un po’ più di serietà. L’altra discussione è legata alla Superlicienza dei pilota. Da quelle che sono le mie informazioni Van der Garde dispone della Superlicienza A. Pertanto diventa solamente un fatto formale, risolvibile. Non sarà questo cavillo ad impedirgli di correre

Manor

E’ un caso economico-politico. Nel senso che il team Manor è presente in Australia, sul circuito di Melbourne, solamente per conservare i diritti (e ottenere i benefit) conquistati nella passata stagione con il decimo posto nel Campionato Costruttori. Quando correvo con il mio team, per essere considerato presente all’evento, dovevi eseguire le verifiche. Poi non importava se prendevi parte o meno alla gara. In questo momento molto difficile (ricordiamo che non hanno preso parte a nessuna giornata di test e che correranno la stagione con la vettura 2014 aggiornata solamente con il muso 2015) il loro unico pensiero è quello di strappare l’assegno derivante dai diritti televisivi e commerciali. Sarebbe bello sapere quanti meccanici sono presenti a Melbourne

F1, #ARuotaLibera – Gp Australia

In contemporanea alla partenza del Mondiale di Formula 1 2015, con il primo Gran Premio a Malbourne, torna”A Ruota Libera” la rubrica di Gian Carlo Minardi in collaborazione con SkySportHD, disponibile ogni giovedì prima del Gran Premio sulla Minardi TV

Tante incognite, come ‘è normale che sia all’inizio di una stagione e anche dopo test che quasi mai riescondo a dare indicazioni certe. Sarà una F1 più spettacolare? Difficile, ma qualcosa è cambiato rispetto a un anno fa, soprattutto per la Ferrari“.

Tra le novità di quest’anno la location  che ospita il set di “A Ruota Libera”: lo splendido Relais Villa Abbondanzi di Faenza

F1, Road To Melbourne

A distanza di neanche cinque mesi dalla gara di chiusura di Abu Dhabi, è già iniziato il conto alla rovescia al del Gran Premio d’Australia, gara di apertura del Mondiale di Formula 1.

Il Circus prepara il suo sbarco a Melbourne con molte certezze, tra le quali il dominio-bis targato Mercedes. Durante i test collettivi di Jerez e Barcellona i Campioni in carica non hanno mai montato le gomme Pirelli Super Soft, a differenza di tutti gli altri, segnando comunque il miglior riscontro cronometrico con Nico (1’22”8), contro 1’23” della Williams fatto però con le SS. Una differenza, a conti fatti, di quasi 1 secondo tra la coppia Hamilton/Rosberg e i primi inseguitori, le Williams di Massa e Bottas. Alle loro spalle c’è poi un folto gruppo con Ferrari, Red Bull, Lotus, Force India, Sauber e Toro Rosso.

Al momento è difficile stabilire con certezza le gerarchie poiché non si conoscono la maggior parte dei parametri con cui le macchine sono scese in pista. Uno su tutti il quantitativo di benzina. Pertanto il week-end di Melbourne sarà interessante. Ci darà i primi riscontri sul lavoro invernale. Nessuno potrà più nascondersi. Osservato speciale sarà il consumo di carburante. Le prestazioni si stanno avvicinando a quelle del 2011-2012 con tempi, velocità e consumi diversi rispetto allo scorso anno. In dodici mesi la F1 è riuscita a guadagnare ben 3” tra sviluppo aerodinamico, motore e gomme.

LA PRIMA FILA

I Campioni del Mondo sono pronti a ripartire da dove avevano lasciato, con un Rosberg che si è confermato molto veloce in versione qualifica. L’anno scorso l’affidabilità è stata l’unico tallone d’Achille, permettendoci così di avere in tre occasioni (Canada, Ungheria e Belgio) un vincitore diverso, grazie a Daniel Ricciardo. Da quello che si è potuto vedere nelle tre sessioni, si sono concentrati molto sull’affidabilità percorrendo tantissimi chilometri. Questo potrebbe tagliare ulteriormente le gambe alla concorrenza

I PRIMI TRA GLI ALTRI

La Williams si presenta al via come la seconda forza del mondiale, con un leggero vantaggio su Ferrari, Red Bull, Lotus, Force India, Sauber e Toro Rosso. Dopo l’ottima stagione in crescendo del 2014 Sir. Frank ha continuato nello sviluppo di una vettura semplice, ma sempre più affidabile e snella aerodinamicamente. Potrà essere veramente la seconda forza del Campionato.

IL GRUPPO DA TOP 10

La Ferrari ha fatto uno step evolutivo importante dimostrando di poter contare su una già buona affidabilità sia sul fronte meccanico che della Power Unit, così come in casa Sauber. Nonostante i problemi finanziari Lotus e Force India, spinte dal propulsore tedesco, hanno ben impressionato. In particolar modo la VJM08, che ha visto la luce solamente negli ultimi tre giorni di test portando comunque a termine un gran numero di giri (circa 1600 km). Purtroppo i gravi problemi finanziari potrebbero incidere sullo sviluppo. Auguriamoci che possano trovare la migliore soluzione. Non dimentichiamoci anche la Toro Rosso. Verstappen e Sainz Jr hanno coperto un gran numero di giri, ben di più rispetto ai cugini della RBR portandosi nelle zone importanti della classifica.

L’INCOGNITA

La Red Bull è l’incognita principale. Tra i Top Team sembra quello più in ritardo nello sviluppo vettura, ma non credo che arriveranno in Australia impreparati. Basti pensare a quanto successo un anno fa con i disastrosi test invernali. Proprio Ricciardo era stato in grado  a Melbourne di andare a podio nella gara di apertura, salvo poi essere squalificato per una regola che oggi è stata cambiata. Quindi,  detto questo, mi aspetto che il Team pluricampione del Mondo si possa inserire nella lotta per la terza fila.

SECONDE LINEE

La Manor (Marussia) è rimasta nel lotto regalandoci una griglia formata da venti macchine, ma per loro non sarà una stagione certamente facile. La macchina sarà di fatto quella del 2014 con il solo muso riadattato al regolamento 2015 e, certamente, dovranno lottare per rientrare nel limite del 107%.

La McLaren-Honda in questo inizio di stagione ha un po’ deluso ed è parsa molto indietro rispetto alla concorrenza sul fronte dell’affidabilità e competitività.  In più dovranno fare a meno di Fernando Alonso. E’ auspicabile che si smetta di speculare su quanto accaduto al Montmelò e che venga fatta chiarezza. Con tutta la tecnologia a disposizione non è possibile che non si arrivi ad una conclusione certa. Tutti devono sapere cosa è successo. Non capisco quale sia il problema nel dire chiaramente la verità. Tutta questa vicenda non fa bene alla F1 che avrebbe bisogno di nuove regole e trasmettere serenità. Si rischia di allontanare ulteriormente gli appassionati. Fino ad oggi ci hanno raccontato un sacco di frottole. Ora è giunto il momento della verità.

Che lo spettacolo abbia inizio. La caccia alla Mercedes può partire. Si prospetta una nuova stagione veramente interessante che potrà regalarci diversi spunti.

F1, Gian Carlo Minardi “La FIA faccia chiarezza sulla vicenda Alonso”

E’ arrivata la conferma: Fernando Alonso non correrà il Gran Premio d’Australia, in programma il week end del 14-15 marzo e teatro della gara di apertura del Mondiale di Formula 1. Al fianco di Jenson Button, al volante della McLaren-Honda, ci sarà quindi il collaudatore e terzo pilota Kevin Magnussen

Una comunicazione che farà aumentare i già numerosi punti interrogativi che avvolgono l’incidente del 22 febbraio sulla pista di Barcellona. Fernando era stato portato subito in ospedale in seguito al forte trauma cranico. Da quel giorno però solo tante speculazioni, ma nessuna certezza. La Federazione Internazionale ha aperto un fascicolo con l’obiettivo di fare chiarezza, ma ad oggi non è stata emanata nessuna comunicazione ufficiale.

Per ora l’unico imputato è Eolo. Un po’ poco … “Si deve fare luce su questa vicenda. Mi auguro che la FIA faccia chiarezza prima dell’inizio del Mondiale” commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di www.minardi.itQuando si parla di sicurezza mi aspetto che vengano fatti tutti i dovuti esami. Dal 1994 ad oggi in questo settore sono stati fatti passi da gigante, ma davanti a questo nuovo episodio potrebbe esserci sfuggito qualcosa. Forse è stata sottovalutato l’impatto laterale o qualcos’altro. Fino ad oggi si sono sprecate tante parole, senza però capire la causa scatenante dell’incidente. Sulla decisione di Fernando di non prendere parte al Gran Premio sono d’accordo, poiché dopo un trauma cranico bisogna rispettare sempre un periodo di riposo di circa 30-40 giorni. Nella box, dopo un KO, bisogna stare in panchina prima di ritornare sul ring” analizza Minardi “L’automobilismo è uno sport molto pericoloso ed è inutile rischiare di incappare in un nuovo incidente che potrebbe portare conseguenze nettamente peggiori” La decisione è stata prese in comune accordo coi medici che hanno seguito lo spagnolo in questi ultimi giorni “Il fatto che gli permettano di proseguire la preparazione atletica è certamente un buon segnale” Il manager faentino, nonché scopritore del campione spagnolo, chiede a gran voce che venga a galla la verità “Lo si deve ai piloti, ai team e soprattutto i tifosi” conclude Gian Carlo Minardi

F1, Sauber stakanovista a Barcellona

Con la seconda tornata di quattro giorni sulla pista del Montmelò sono andati ufficialmente in archivio i test invernali. Dalla prossima uscita si farà sul serio. A Melbourne sarà Mondiale vero. Tutti, o quasi, metteranno sul piatto il 100% del potenziale. Quasi tutti perché alla Mercedes potrebbe bastare anche il 90% per dominare comunque il week end.

Dopo aver giocato a nascondino nelle prime due sessioni, Rosberg ed Hamilton hanno dato un assaggio del potenziale a loro disposizione segnando i migliori riscontri cronometrici nelle giornate di venerdì e sabato utilizzando solamente le gomme Soft. Pertanto con le gomme SuperSoft il divario sarà ancora maggiore. Cronometro alla mano si parla di un vantaggio di 1” dai primi inseguitori, le Williams di Massa e Bottas, a cui bisogna aggiungere ulteriori due-tre decimi per trovare il resto del gruppo.

Osservando i dati di Barcellona saltano all’occhio i tantissimi chilometri macinati dalla Sauber che mette in archivio la bellezza di oltre 159 giri, ovvero oltre 2500 km, lasciandosi alle spalle tutto il resto del gruppo, Ferrari compresa. Vettel e Raikkonen si fermano comunque a quota 2000 Km. Un risultato certamente importante e positivo per la casa di Maranello che potrà contare su una buona affidabilità della nuova Power-Unit.

Stesso discorso vale anche per il propulsore tedesco. Il tallone d’Achille della passata stagione in casa Mercedes era proprio l’affidabilità, variabile che ha permesso di sentire inni diversi da quello inglese e tedesco dei due portacolori.  Stando ai numerosi giri percorsi però potremo non contare più su questa variabile.

Proprio negli ultimi tre giorni ha fatto finalmente il suo esordio la nuova Force India VJM08-Mercedes, rallentata da gravi problemi finanziari. Nonostante tutto però Nico Hulkenberg e Sergio Perez sono riusciti a mettere insieme oltre 360 giri – pari a 1680 km e 2,5 GP – a dimostrazione che la nuova monoposto indiana è nata sotto la buona stella.

Resta da individuare il reale potenziale della Red Bull di Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat motorizzata Renault che ha percorso molti meno chilometri dei cugini della Toro Rosso-Renault. Proprio la RBR ha presentato in questi giorni la nuova livrea. Dopo aver passato l’inverno con il “camuffamento”, a Melbourne scenderà in pista con la livrea tradizionale, anche se sulle pance è stato dato più spazio al viola. Fanalino di coda la McLaren-Honda, costretta a numerose e lunghe soste ai box, e rallentata anche dall’incidente di Fernando Alonso su cui aleggiano ancora troppi punti interrogativi. Intanto è arrivata la notizia ufficiale: a Melbourne Alonso non ci sarà. Al suo posto la McLaren schiererà Kevin Magnussen. La MP4/30-Honda ha messo insieme una media di 700-800 km a sessione. Troppo pochi. La macchina presenta certamente soluzioni interessanti e una volta sistemate tutte le magagne sapranno recuperare il ritardo. Non dimentichiamoci il salto di qualità che la F1 è stata in grado mettere in pista tra l’ultimo test e la prima gara in Australia nel 2014.

Winter Test – Mercedes batte McLaren 4200 a 900

Due terzi dei test collettivi pre-stagionali sono andati in archivio. Si avvicina Melbourne, teatro del primo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2015, e restano ancora quattro giorni di lavoro in pista. Da giovedì 26 febbraio tutti di nuovo in pista al Montmelò per il secondo – e ultimo – round.

Dopo otto giornate di test, suddivisi equamente tra Jerez e Barcellona, proviamo a fare un resoconto sul chilometraggio percorso dai nove team che ad oggi formeranno la griglia di partenza. Il destino di Marussia e Caterham resta, purtroppo, ancora avvolto da un grande mistero.

Nonostante non abbiamo mai svettato in cima alla classifica, Lewis Hamilton e Nico Rosberg comandano questa speciale classifica con un bottino complessivo di oltre 4200 chilometri macinati con una Mercedes che mostra un’ottima affidabilità. Rispetto alla prima uscita, i campioni in carica si sono “riposati” percorrendo circa 200 km in meno. Al secondo posto, (3370 km) e con un “ritardo” di 800 km, si piazza la giovanissima Toro Rosso con gli esordienti Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. Proprio al Montmelò i “faentini” si sono messi in evidenza portando la STR10 al vertice, mettendo in cassaforte ben 500 km in più rispetto a Jerez.

Completa il podio la Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas che raccoglie la bellezza di oltre 3140 km, con un incremento di ben 700 km. Alle loro spalle, staccati di pochi passaggi, si piazzano la Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen e la Sauber-Ferrari. Maranello ha completato 3000 km divisi praticamente in modo equo tra Jerez e Barcellona, così come il team Svizzero (2990 km). Solamente sesta piazza per la Red Bull di Daniel Ricciardo e del russo Daniil Kvyat che non va oltre i 2600 km, causa dei primi quattro-giorni rallentati dai problemi alla Power-Unit transalpina. Rispetto alla prima uscita gli ex-Campioni segnano però un rialzo di 1300 km in più, recuperando parte del tempo perso.

2500 km per la Lotus-Mercedes che si era presentata con un giorno di ritardo al via. Maldonado e Grosjean, coadiuvati dal collaudatore Palmer hanno percorso 1680 km a Barcellona, facendo svettare la E23 grazie anche alle Pirelli SuperSoft. Solamente ottavo posto e 1415 km per la Force India che aveva saltato la prima sessione causa i difficili problemi finanziari. A Barcellona Perez e Hulkenberg sono stati costretti a lavorare con la vettura dell’anno passato, aggiornata solamente nell’ala anteriore.

Fanalino di coda la McLaren-Honda che in otto giorni non è riuscita a mettere insieme neanche 1000 km. Non sono mancati i problemi sulla vettura di Fernando Alonso e Jenson Button. Come “ciliegina” finale anche il brutto incidente (avvolto da numerosi misteri) dello spagnolo, il cui recupero non sembra così breve.

Winter Test, Barcellona – IL PUNTO

E’ andato in archivio anche il secondo dei test collettivi. Da Jerez la Formula 1 si è trasferita in quel di Barcellona per la seconda quattro-giorni di lavoro, in preparazione della prima tappa del Campionato del Mondo in programma il week end del 15 marzo a Melbourne.

Dopo aver saltato la tappa iniziale, si è aggiunta  al gruppo anche la Force India completando così lo schieramento di partenza, in attesa di scoprire il destino di Marussia e Caterham. E’ inutile che ce la raccontiamo. Potremo stare qui a scrivere parole su parole, ma capire realmente il potenziale dei vari team è difficilissimo, per non dire quasi impossibile.

Di  chiaro c’è che:

  • le vetture sono sotto-stress, come dimostrano le numerose bandiere rosse di questi giorni.
  • Tutte le componentistiche sono “tirate” al limite. Analizzando i dati, emerge ancora una volta che i chilometri percorsi dalla maggior parte delle scuderie sono tanti.
  • E’ emersa una grande differenza di prestazione di tempo tra le “Soft” e “Medie” (anche 2”) e pertanto fare le valutazioni senza conoscere i programmi è difficile.
  • Dai tempi le macchine sembrano molto compatte (ad esclusione di McLaren che tocca a fatica quota 600 km).

I rumors e le persone ben informate però parlano di problemi legati ai consumi. Su questo fronte la Mercedes resta la numero 1, mentre si riscontrano difficoltà in casa Ferrari e Renault

A proposito del costruttore francese, si segnala un mercato dietro le quinte molto acceso. I transalpini starebbero progettando il rientro in prima linea, con un impegno al 100% come costruttore e non solamente come fornitore di Power-Unit. Temono di ritrovarsi, nel 2016, senza clienti?  Nei prossimi giorni seguiranno certamente aggiornamenti con maggiori dettagli.

Prima di salutarvi, voglio farei i miei più sinceri auguri di pronta guarigione a Fernando Alonso, vittima questa mattina di un incidente. Gli auguro di tornare velocemente al volante della sua McLaren-Honda. L’esito della tac è negativo.

Formula 1, così nel 2015

Con l’annuncio di Fernando Alonso al fianco del confermato Jenson Button, in casa McLaren-Honda la griglia di partenza del Mondiale di Formula 1 2015 è praticamente completata. Resta qualche punto interrogativo legato principalmente al futuro di Marussia (messa in liquidazione) e Caterham (in amministrazione controllata).

Ci aspetta una stagione ricca di novità, con diversi cambi di casacca. In casa Ferrari, Sebastian Vettel ha preso il posto di Fernando Alonso, al fianco del confermato Kimi Raikkonen, mentre il russo proveniente dalla Toro Rosso Daniil Kvyat affiancherà la vera rivelazione del 2014, l’australiano Daniel Ricciardo in RB. Line-up completamente rinnovata per il team di Faenza che, salutati Vergne e Kvyat, si appresta a dare il benvenuto ai giovanissimi Max Verstappen e Carlos Sainz Jr, provenienti dalla F.3 European e WSR 3.5, dando vita alla coppia più giovane del Circus. Classe 1997 per l’olandese, 1994 per lo spagnolo, figlio del campione di rally. Cambio della guardia anche per la Sauber. “Out” Sutil e Gtierrez, dentro Nasr (ex collaudatore Williams) ed Ericsson proveniente dalla Caterham.

Team che stravince non si cambia. Così, ancora una volta, Lewis Hamilton e Nico Rosberg saranno gli alfieri della corrazzata tedesca. Stessa filosofia per la Williams, autore di un’ottima stagione conclusa al terzo posto, davanti a Ferrari e McLaren. Felipe Massa e Valtteri Bottas confermati. Lo stesso vale in casa Lotus (avanti con la coppia Grosjean-Maldonado) e Force India (Hulkenberg-Perez). La Lotus, però, cambierà propulsore. Il cuore pulsante di Enstone sarà marchiato Mercedes e non più Renault. In casa F.I., invece, doppio impegno per il tedesco “Hulk”. Oltre al Mondiale F1, prenderà parte anche alla 24 Ore di Le Mans, al volante della Porsche LMP1.

Mercedes
Lewis Hamilton
Nico Rosberg
Red Bull
Daniel Ricciardo
Daniil Kvyat
Williams
Felipe Massa
Valtteri Bottas
Ferrari
Kimi Raikkonen
Sebastian Vettel
McLaren
Fernando Alonso
Jenson Button
Force India
Nico Hulkenberg
Sergio Perez
Lotus
Romain Grosjean
Pastor Maldonado
Toro Rosso
Max Verstappen
Carlos Sainz jr
Sauber
Felipe Nasr
Marcus Ericsson

Gp Abu Dhabi – PAGELLE

Anche questo campionato è andato in archivio. Lewis Hamilton è il nuovo Campione del Mondo e la Mercedes ha firmato il sedicesimo successo in diciannove appuntamenti. Hanno fatto Bingo.

Lewis Hamilton – 10 ha saputo reggere alla grande la pressione mediatica e sportiva  di Rosberg. Ha firmato l’undicesimo successo stagionale personale

Nico Rosberg – 10- encomiabile in qualifica con un tempo eccezionale. Nelle ultime gare questa Formula 1 si è avvicinata ai record segnati con vetture 2008-2009. Merito agli ingegneri. Lui e Lewis hanno messo insieme la bellezza di sedici successi. Peccato per la partenza non perfetta. Sicuramente il prossima anno sarò nuovamente li a lottare con il compagno

Felipe Massa – 9+ un pilota rigenerato. Solo un anno fa era dato per finito. Dopo esser stato bersagliato dalla sfortuna ad inizio anno, ha preso per mano la Williams facendola crescere, chiudendo con un ottimo secondo posto e guidando con aggressività

Valtteri Bottas – 9 è la rivelazione del campionato come giovane pilota. Ha corso con intelligenza

Daniel Ricciardo – 9 partire dai box e recuperare fino al quarto posto nonostante una macchina inferiore è un grandissimo risultato. A inizio stagione era impensabile ipotizzare una stagione  del genere. Tutti pensavano che sarebbe stato surclassato da Vettel

Jenson Button – 9 nonostante le voci del suo appiedamento, ha continuato a guidare alla grande, portando alla McLaren punti importanti

Nico Hulkenberg, Sergio Perez – 8 hanno lottato con il coltello tra i denti in tutte le gare, valorizzando al meglio la loro Force India

Fernando Alonso – 7.5 più di così certamente non poteva fare

Kimi Raikkonen – 7 anche lui ha lottato, ma il nono e decimo posto non è certamente da Ferrari

Sebastian Vettel – 7 ancora una volta ha chiuso alle spalle del compagno, anche se in qualifica aveva avuto la meglio. Ha perso decisamente il confronto con Daniel. Per lui si chiude un annata difficile

Gian Carlo Minardi “I giochi in F1 non sono finiti”

Tra undici giorni la Formula 1 emetterà il suo verdetto, consacrando il Campione del Mondo Piloti 2014. Hamilton o Rosberg? La Mercedes intanto ha già conquistato, alla fine del Gran Premio di Russia, il suo primo Titolo Costruttori della storia. Anche se il Mondiale si chiuderà, le incognite verso il 2015 restano tantissime. Negli ultimi anni mai si era arrivato a questo punto della stagione con ancora così tanti punti interrogativi attorno al Circus.

Come sappiamo Sebastian Vettel ha salutato, a Suzuka, la Red Bull senza però annunciare la nuova destinazione. Fernando Alonso lascerà Maranello, per quale lido? Si parla con insistenza di Honda-McLaren; fino ad ora tante chiacchiere, ma zero fatti. E poi chi sarà “sacrificato” tra Button e Magnussen? Le novità non finisco qui. Marussia e Caterham hanno alzato bandiera bianca, ma le incognite ruotano intorno anche ad altre case, come Lotus e Sauber (che ne frattempo ha annunciato Ericsson e Nasr in ottica 2015, scaricando di fatto i suoi titolari Sutil e Gutiérrez). Andiamo avanti. In Toro Rosso, dopo il comunicato stampa di Agosto in cui annunciava la line-up 2015 con Kvyat-Verstappen (noi di Minardi.it  non ci credevamo molto) sempre a Suzuka è arrivato il contro-annuncio: il russo Kvyat in RBR al posto di Vettel, al fianco di Daniel Ricciardo. Cosa farà quindi lo “scaricato” Vergne?

E’ certamente un anno anomalo per questa pazza Formula 1. Il groviglio però interessa non solo i piloti, ma anche tecnici e uomini chiave dei team. La Ferrari ha portato modifiche sostanziali nel suo organigramma, ma non è stata l’unica. La McLaren la licenziato tredici suoi uomini. “Perdere non piace a nessuno. In particolar modo a chi è abituato, nella sua storicità, a vincere. La Formula 1 vive un momento molto particolare e non facile, ricco di confusione. In questi mesi, abbiamo assistito a diversi cambiamenti e, di certo, non siamo arrivati alla fine. Squadra che non vince, si cambia. La F14T ha tradito le attese e la Ferrari è quindi intervenuta pesantemente nelle principali aree. Si era iniziata la stagione con proclami da titolo. Oggi è quarta nel mondiale Costruttori (dietro a Mercedes, Red Bull e Williams) e, in alcune circostanze, la quinta macchina“, commenta Gian Carlo Minardi su www.minardi.it. “Purtroppo, vedo difficile riuscire a risolvere i problemi in così poco tempo, anche in base a quanto si legge. Si parla di uno step evolutivo  del nuovo propulsore di soli 30-40 CV. Disarmante, considerando l’enorme differenza in campo, mostrata dalla concorrenza tedesca“, prosegue il manager faentino. “Bisogna anche aggiungere i problemi legati ai consumi troppo elevati. In Brasile, pista che  non doveva dare problemi sotto questo aspetto, Alonso ha dichiarato di aver dovuto combattere contro i consumi. Siamo davanti ad una situazione troppo complicata e intricata. Non credo che i cambiamenti siano giunti alla fine. Marchionne ha fatto domande ben precise ai suoi collaboratori“, conclude Minardi, “non ricevendo le risposte sperate. Questo è sinonimo di grande precarietà, che può portare a nuovi cambi”.

Ferrari e Renault si sono coalizzate per convincere Mercedes a “scongelare” i motori ed aprire una finestra per portare sviluppi ed aggiornamenti sulle Power-Unit, risultate meno prestazionali. Horner, Ecclestone e Lopez intanto ci provano. Vorrebbero fare un passo indietro e abbandonare i costosissimi V6 Turbo, in favore dei rimpianti V8. Secca la riposta di Niki Lauda: “Se si torna ai V8, Mercedes lascerà la F1“. Una tempesta è pronta ad abbattersi sulla F1.

A Ruota Libera – La nuova video-clip sul Gp Canada

Dal glamour di Monte-Carlo la Formula 1 è volata nel mito di Gilles Villeneuve, per una breve parentesi americana. Gian Carlo Minardi, nel suo tradizionale appuntamento “A Ruota Libera” ci presenta sui canali di SkySport il Gran Premio del Canada, settimo appuntamento del Mondiale

“Tracciato misto quello di Montreal, tra il cittadino e il permanente. Piuttosto difficile, con poco grip difficile, tante frenate e notevoli consumi”. Poi il tema Ferrari: “Tra la Mercedes che vola e la Red Bull che cresce, siamo in attesa delle promesse fatte sulle novità della Rossa”.

La settima puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

La personale chiave di lettura del Gran Premio del Canada è disponibile anche sulle colonne di Minardi.it

Buona visione e buona lettura!

Gp Canada – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati al settimo appuntamento Mondiale e ci avviciniamo velocemente a metà stagione. Per questo fine settimana la Formula 1 vola oltreoceano arrivando fino in Canada, a Montreal, prima di rientrare nuovamente nel Vecchio Continente con sei gare consecutive, che vanno dalla rientrante Austria fino al Gran Premio d’Italia a Monza.

Si tratta di un tracciato misto, tra cittadino e permanente, estremamente difficile per gli alti consumi e le sue frenate importanti. Non dimentichiamoci poi la variabile meteorologica, con i venti provenienti dai due oceani, che potrebbero incidere sull’andamento della corsa. Arriviamo sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, con la speranza di vedere una Ferrari pronta al riscatto grazie alle numerose novità di cui si è sentito tanto parlare. L’obiettivo di Maranello deve essere il terzo gradino del podio e il secondo posto tra i Costruttori, ovvero i primi tra gli “altri”. Per far questo però servono dei progressi importanti e costanti, anche perché abbiamo una Red Bull in costante crescita, pronta a rincorrere l’invincibile Mercedes.

Abbiamo un Daniel Ricciardo galvanizzato dai due podi consecutivi, ma non darei per disperso un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel anche se fino ad oggi è capitato tutto quello che una volta succedeva a Webber. In casa RB certamente non si respira un’aria serena, con un Adrian Newey pronto ad un anno sabatico.

In questo inizio di campionato abbiamo avuto griglie di partenza e arrivi composte da coppie di team, con due Mercedes, due Red Bull e due Ferrari, con Williams, Force India e Toro Rosso pronte ad accalappiarsi posizioni e punti importanti, sfruttando anche errori dei top team. Anche qui in Canada mi aspetto una trama molto simile. Escludendo i primi sei piazzamenti, restano quindi quattro posizioni per completare la Top Ten. Chi riuscirà ad azzeccare la gara e a farsi trovare pronto potrà sorridere e tornare in Europa con un bel bottino.

La Force India proverà a conservare la quarta posizione, con Massa e Bottas pronti a sopravanzare la McLaren per il quinto posto.

Minardi “Red Bull non si svincola da Renault? Anno sabbatico per Newey”

Tradizionalmente con il Gran Premio di Montecarlo i team iniziano a gettare le basi per il nuovo anno, in particolare sul fronte propulsori.

Il leitmotif del week end monegasco è stato la debacle dei propulsori Renault, che hanno messo KO le gare di Vettel-Kvyat-Vergne-Maldonado. Solo Daniel Ricciardo ha tenuto alto l’onore transalpino, grazie al terzo posto e secondo podio consecutivo. Nonostante una power-unit con un deficit di circa 80-90 HP, nelle fasi finali l’australiano ha lottato al pari della Mercedes di Hamilton.

Come dicevamo, nei vari motor-home, sono iniziate le trattative in ottica 2015, sopratutto in casa Red Bull. “I campioni del Mondo non riescono a svincolarsi dal contratto per la forniture del prossimo anno”, commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it. “Questo potrebbe dare inizio a forti movimenti sia sul fronte dei tecnici che dei piloti. Adrian Newey potrebbe prendere un anno sabbatico, per tornare nel Circus nel 2016 con una casacca diversa. Lo stesso discorso potrebbe valere quei piloti non più disposti a perdere”, prosegue il manager faentino.

Diverse case costruttrici sarebbero interessate ad entrare in F1 – BMW e Toyota in primis – a patto di trovare un partner tecnico valido. “I team poco soddisfatti della loro situazione hanno sondato scenari alternativi, per valutare nuove forniture. I nuovi motoristi sono interessati a trovare un partner tecnico valido, che consenta loro di vincere fin da subito. Pertanto, se i top team dovessero confermare le attuali partnership, il loro ingresso potrebbe venire posticipato”, conclude l’ex costruttore faentino.