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F1, Sauber stakanovista a Barcellona

Con la seconda tornata di quattro giorni sulla pista del Montmelò sono andati ufficialmente in archivio i test invernali. Dalla prossima uscita si farà sul serio. A Melbourne sarà Mondiale vero. Tutti, o quasi, metteranno sul piatto il 100% del potenziale. Quasi tutti perché alla Mercedes potrebbe bastare anche il 90% per dominare comunque il week end.

Dopo aver giocato a nascondino nelle prime due sessioni, Rosberg ed Hamilton hanno dato un assaggio del potenziale a loro disposizione segnando i migliori riscontri cronometrici nelle giornate di venerdì e sabato utilizzando solamente le gomme Soft. Pertanto con le gomme SuperSoft il divario sarà ancora maggiore. Cronometro alla mano si parla di un vantaggio di 1” dai primi inseguitori, le Williams di Massa e Bottas, a cui bisogna aggiungere ulteriori due-tre decimi per trovare il resto del gruppo.

Osservando i dati di Barcellona saltano all’occhio i tantissimi chilometri macinati dalla Sauber che mette in archivio la bellezza di oltre 159 giri, ovvero oltre 2500 km, lasciandosi alle spalle tutto il resto del gruppo, Ferrari compresa. Vettel e Raikkonen si fermano comunque a quota 2000 Km. Un risultato certamente importante e positivo per la casa di Maranello che potrà contare su una buona affidabilità della nuova Power-Unit.

Stesso discorso vale anche per il propulsore tedesco. Il tallone d’Achille della passata stagione in casa Mercedes era proprio l’affidabilità, variabile che ha permesso di sentire inni diversi da quello inglese e tedesco dei due portacolori.  Stando ai numerosi giri percorsi però potremo non contare più su questa variabile.

Proprio negli ultimi tre giorni ha fatto finalmente il suo esordio la nuova Force India VJM08-Mercedes, rallentata da gravi problemi finanziari. Nonostante tutto però Nico Hulkenberg e Sergio Perez sono riusciti a mettere insieme oltre 360 giri – pari a 1680 km e 2,5 GP – a dimostrazione che la nuova monoposto indiana è nata sotto la buona stella.

Resta da individuare il reale potenziale della Red Bull di Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat motorizzata Renault che ha percorso molti meno chilometri dei cugini della Toro Rosso-Renault. Proprio la RBR ha presentato in questi giorni la nuova livrea. Dopo aver passato l’inverno con il “camuffamento”, a Melbourne scenderà in pista con la livrea tradizionale, anche se sulle pance è stato dato più spazio al viola. Fanalino di coda la McLaren-Honda, costretta a numerose e lunghe soste ai box, e rallentata anche dall’incidente di Fernando Alonso su cui aleggiano ancora troppi punti interrogativi. Intanto è arrivata la notizia ufficiale: a Melbourne Alonso non ci sarà. Al suo posto la McLaren schiererà Kevin Magnussen. La MP4/30-Honda ha messo insieme una media di 700-800 km a sessione. Troppo pochi. La macchina presenta certamente soluzioni interessanti e una volta sistemate tutte le magagne sapranno recuperare il ritardo. Non dimentichiamoci il salto di qualità che la F1 è stata in grado mettere in pista tra l’ultimo test e la prima gara in Australia nel 2014.

Winter Test – Mercedes batte McLaren 4200 a 900

Due terzi dei test collettivi pre-stagionali sono andati in archivio. Si avvicina Melbourne, teatro del primo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2015, e restano ancora quattro giorni di lavoro in pista. Da giovedì 26 febbraio tutti di nuovo in pista al Montmelò per il secondo – e ultimo – round.

Dopo otto giornate di test, suddivisi equamente tra Jerez e Barcellona, proviamo a fare un resoconto sul chilometraggio percorso dai nove team che ad oggi formeranno la griglia di partenza. Il destino di Marussia e Caterham resta, purtroppo, ancora avvolto da un grande mistero.

Nonostante non abbiamo mai svettato in cima alla classifica, Lewis Hamilton e Nico Rosberg comandano questa speciale classifica con un bottino complessivo di oltre 4200 chilometri macinati con una Mercedes che mostra un’ottima affidabilità. Rispetto alla prima uscita, i campioni in carica si sono “riposati” percorrendo circa 200 km in meno. Al secondo posto, (3370 km) e con un “ritardo” di 800 km, si piazza la giovanissima Toro Rosso con gli esordienti Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. Proprio al Montmelò i “faentini” si sono messi in evidenza portando la STR10 al vertice, mettendo in cassaforte ben 500 km in più rispetto a Jerez.

Completa il podio la Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas che raccoglie la bellezza di oltre 3140 km, con un incremento di ben 700 km. Alle loro spalle, staccati di pochi passaggi, si piazzano la Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen e la Sauber-Ferrari. Maranello ha completato 3000 km divisi praticamente in modo equo tra Jerez e Barcellona, così come il team Svizzero (2990 km). Solamente sesta piazza per la Red Bull di Daniel Ricciardo e del russo Daniil Kvyat che non va oltre i 2600 km, causa dei primi quattro-giorni rallentati dai problemi alla Power-Unit transalpina. Rispetto alla prima uscita gli ex-Campioni segnano però un rialzo di 1300 km in più, recuperando parte del tempo perso.

2500 km per la Lotus-Mercedes che si era presentata con un giorno di ritardo al via. Maldonado e Grosjean, coadiuvati dal collaudatore Palmer hanno percorso 1680 km a Barcellona, facendo svettare la E23 grazie anche alle Pirelli SuperSoft. Solamente ottavo posto e 1415 km per la Force India che aveva saltato la prima sessione causa i difficili problemi finanziari. A Barcellona Perez e Hulkenberg sono stati costretti a lavorare con la vettura dell’anno passato, aggiornata solamente nell’ala anteriore.

Fanalino di coda la McLaren-Honda che in otto giorni non è riuscita a mettere insieme neanche 1000 km. Non sono mancati i problemi sulla vettura di Fernando Alonso e Jenson Button. Come “ciliegina” finale anche il brutto incidente (avvolto da numerosi misteri) dello spagnolo, il cui recupero non sembra così breve.

Winter Test, Barcellona – IL PUNTO

E’ andato in archivio anche il secondo dei test collettivi. Da Jerez la Formula 1 si è trasferita in quel di Barcellona per la seconda quattro-giorni di lavoro, in preparazione della prima tappa del Campionato del Mondo in programma il week end del 15 marzo a Melbourne.

Dopo aver saltato la tappa iniziale, si è aggiunta  al gruppo anche la Force India completando così lo schieramento di partenza, in attesa di scoprire il destino di Marussia e Caterham. E’ inutile che ce la raccontiamo. Potremo stare qui a scrivere parole su parole, ma capire realmente il potenziale dei vari team è difficilissimo, per non dire quasi impossibile.

Di  chiaro c’è che:

  • le vetture sono sotto-stress, come dimostrano le numerose bandiere rosse di questi giorni.
  • Tutte le componentistiche sono “tirate” al limite. Analizzando i dati, emerge ancora una volta che i chilometri percorsi dalla maggior parte delle scuderie sono tanti.
  • E’ emersa una grande differenza di prestazione di tempo tra le “Soft” e “Medie” (anche 2”) e pertanto fare le valutazioni senza conoscere i programmi è difficile.
  • Dai tempi le macchine sembrano molto compatte (ad esclusione di McLaren che tocca a fatica quota 600 km).

I rumors e le persone ben informate però parlano di problemi legati ai consumi. Su questo fronte la Mercedes resta la numero 1, mentre si riscontrano difficoltà in casa Ferrari e Renault

A proposito del costruttore francese, si segnala un mercato dietro le quinte molto acceso. I transalpini starebbero progettando il rientro in prima linea, con un impegno al 100% come costruttore e non solamente come fornitore di Power-Unit. Temono di ritrovarsi, nel 2016, senza clienti?  Nei prossimi giorni seguiranno certamente aggiornamenti con maggiori dettagli.

Prima di salutarvi, voglio farei i miei più sinceri auguri di pronta guarigione a Fernando Alonso, vittima questa mattina di un incidente. Gli auguro di tornare velocemente al volante della sua McLaren-Honda. L’esito della tac è negativo.

Formula 1, così nel 2015

Con l’annuncio di Fernando Alonso al fianco del confermato Jenson Button, in casa McLaren-Honda la griglia di partenza del Mondiale di Formula 1 2015 è praticamente completata. Resta qualche punto interrogativo legato principalmente al futuro di Marussia (messa in liquidazione) e Caterham (in amministrazione controllata).

Ci aspetta una stagione ricca di novità, con diversi cambi di casacca. In casa Ferrari, Sebastian Vettel ha preso il posto di Fernando Alonso, al fianco del confermato Kimi Raikkonen, mentre il russo proveniente dalla Toro Rosso Daniil Kvyat affiancherà la vera rivelazione del 2014, l’australiano Daniel Ricciardo in RB. Line-up completamente rinnovata per il team di Faenza che, salutati Vergne e Kvyat, si appresta a dare il benvenuto ai giovanissimi Max Verstappen e Carlos Sainz Jr, provenienti dalla F.3 European e WSR 3.5, dando vita alla coppia più giovane del Circus. Classe 1997 per l’olandese, 1994 per lo spagnolo, figlio del campione di rally. Cambio della guardia anche per la Sauber. “Out” Sutil e Gtierrez, dentro Nasr (ex collaudatore Williams) ed Ericsson proveniente dalla Caterham.

Team che stravince non si cambia. Così, ancora una volta, Lewis Hamilton e Nico Rosberg saranno gli alfieri della corrazzata tedesca. Stessa filosofia per la Williams, autore di un’ottima stagione conclusa al terzo posto, davanti a Ferrari e McLaren. Felipe Massa e Valtteri Bottas confermati. Lo stesso vale in casa Lotus (avanti con la coppia Grosjean-Maldonado) e Force India (Hulkenberg-Perez). La Lotus, però, cambierà propulsore. Il cuore pulsante di Enstone sarà marchiato Mercedes e non più Renault. In casa F.I., invece, doppio impegno per il tedesco “Hulk”. Oltre al Mondiale F1, prenderà parte anche alla 24 Ore di Le Mans, al volante della Porsche LMP1.

Mercedes
Lewis Hamilton
Nico Rosberg
Red Bull
Daniel Ricciardo
Daniil Kvyat
Williams
Felipe Massa
Valtteri Bottas
Ferrari
Kimi Raikkonen
Sebastian Vettel
McLaren
Fernando Alonso
Jenson Button
Force India
Nico Hulkenberg
Sergio Perez
Lotus
Romain Grosjean
Pastor Maldonado
Toro Rosso
Max Verstappen
Carlos Sainz jr
Sauber
Felipe Nasr
Marcus Ericsson

Gp Abu Dhabi – PAGELLE

Anche questo campionato è andato in archivio. Lewis Hamilton è il nuovo Campione del Mondo e la Mercedes ha firmato il sedicesimo successo in diciannove appuntamenti. Hanno fatto Bingo.

Lewis Hamilton – 10 ha saputo reggere alla grande la pressione mediatica e sportiva  di Rosberg. Ha firmato l’undicesimo successo stagionale personale

Nico Rosberg – 10- encomiabile in qualifica con un tempo eccezionale. Nelle ultime gare questa Formula 1 si è avvicinata ai record segnati con vetture 2008-2009. Merito agli ingegneri. Lui e Lewis hanno messo insieme la bellezza di sedici successi. Peccato per la partenza non perfetta. Sicuramente il prossima anno sarò nuovamente li a lottare con il compagno

Felipe Massa – 9+ un pilota rigenerato. Solo un anno fa era dato per finito. Dopo esser stato bersagliato dalla sfortuna ad inizio anno, ha preso per mano la Williams facendola crescere, chiudendo con un ottimo secondo posto e guidando con aggressività

Valtteri Bottas – 9 è la rivelazione del campionato come giovane pilota. Ha corso con intelligenza

Daniel Ricciardo – 9 partire dai box e recuperare fino al quarto posto nonostante una macchina inferiore è un grandissimo risultato. A inizio stagione era impensabile ipotizzare una stagione  del genere. Tutti pensavano che sarebbe stato surclassato da Vettel

Jenson Button – 9 nonostante le voci del suo appiedamento, ha continuato a guidare alla grande, portando alla McLaren punti importanti

Nico Hulkenberg, Sergio Perez – 8 hanno lottato con il coltello tra i denti in tutte le gare, valorizzando al meglio la loro Force India

Fernando Alonso – 7.5 più di così certamente non poteva fare

Kimi Raikkonen – 7 anche lui ha lottato, ma il nono e decimo posto non è certamente da Ferrari

Sebastian Vettel – 7 ancora una volta ha chiuso alle spalle del compagno, anche se in qualifica aveva avuto la meglio. Ha perso decisamente il confronto con Daniel. Per lui si chiude un annata difficile

Gian Carlo Minardi “I giochi in F1 non sono finiti”

Tra undici giorni la Formula 1 emetterà il suo verdetto, consacrando il Campione del Mondo Piloti 2014. Hamilton o Rosberg? La Mercedes intanto ha già conquistato, alla fine del Gran Premio di Russia, il suo primo Titolo Costruttori della storia. Anche se il Mondiale si chiuderà, le incognite verso il 2015 restano tantissime. Negli ultimi anni mai si era arrivato a questo punto della stagione con ancora così tanti punti interrogativi attorno al Circus.

Come sappiamo Sebastian Vettel ha salutato, a Suzuka, la Red Bull senza però annunciare la nuova destinazione. Fernando Alonso lascerà Maranello, per quale lido? Si parla con insistenza di Honda-McLaren; fino ad ora tante chiacchiere, ma zero fatti. E poi chi sarà “sacrificato” tra Button e Magnussen? Le novità non finisco qui. Marussia e Caterham hanno alzato bandiera bianca, ma le incognite ruotano intorno anche ad altre case, come Lotus e Sauber (che ne frattempo ha annunciato Ericsson e Nasr in ottica 2015, scaricando di fatto i suoi titolari Sutil e Gutiérrez). Andiamo avanti. In Toro Rosso, dopo il comunicato stampa di Agosto in cui annunciava la line-up 2015 con Kvyat-Verstappen (noi di Minardi.it  non ci credevamo molto) sempre a Suzuka è arrivato il contro-annuncio: il russo Kvyat in RBR al posto di Vettel, al fianco di Daniel Ricciardo. Cosa farà quindi lo “scaricato” Vergne?

E’ certamente un anno anomalo per questa pazza Formula 1. Il groviglio però interessa non solo i piloti, ma anche tecnici e uomini chiave dei team. La Ferrari ha portato modifiche sostanziali nel suo organigramma, ma non è stata l’unica. La McLaren la licenziato tredici suoi uomini. “Perdere non piace a nessuno. In particolar modo a chi è abituato, nella sua storicità, a vincere. La Formula 1 vive un momento molto particolare e non facile, ricco di confusione. In questi mesi, abbiamo assistito a diversi cambiamenti e, di certo, non siamo arrivati alla fine. Squadra che non vince, si cambia. La F14T ha tradito le attese e la Ferrari è quindi intervenuta pesantemente nelle principali aree. Si era iniziata la stagione con proclami da titolo. Oggi è quarta nel mondiale Costruttori (dietro a Mercedes, Red Bull e Williams) e, in alcune circostanze, la quinta macchina“, commenta Gian Carlo Minardi su www.minardi.it. “Purtroppo, vedo difficile riuscire a risolvere i problemi in così poco tempo, anche in base a quanto si legge. Si parla di uno step evolutivo  del nuovo propulsore di soli 30-40 CV. Disarmante, considerando l’enorme differenza in campo, mostrata dalla concorrenza tedesca“, prosegue il manager faentino. “Bisogna anche aggiungere i problemi legati ai consumi troppo elevati. In Brasile, pista che  non doveva dare problemi sotto questo aspetto, Alonso ha dichiarato di aver dovuto combattere contro i consumi. Siamo davanti ad una situazione troppo complicata e intricata. Non credo che i cambiamenti siano giunti alla fine. Marchionne ha fatto domande ben precise ai suoi collaboratori“, conclude Minardi, “non ricevendo le risposte sperate. Questo è sinonimo di grande precarietà, che può portare a nuovi cambi”.

Ferrari e Renault si sono coalizzate per convincere Mercedes a “scongelare” i motori ed aprire una finestra per portare sviluppi ed aggiornamenti sulle Power-Unit, risultate meno prestazionali. Horner, Ecclestone e Lopez intanto ci provano. Vorrebbero fare un passo indietro e abbandonare i costosissimi V6 Turbo, in favore dei rimpianti V8. Secca la riposta di Niki Lauda: “Se si torna ai V8, Mercedes lascerà la F1“. Una tempesta è pronta ad abbattersi sulla F1.

A Ruota Libera – La nuova video-clip sul Gp Canada

Dal glamour di Monte-Carlo la Formula 1 è volata nel mito di Gilles Villeneuve, per una breve parentesi americana. Gian Carlo Minardi, nel suo tradizionale appuntamento “A Ruota Libera” ci presenta sui canali di SkySport il Gran Premio del Canada, settimo appuntamento del Mondiale

“Tracciato misto quello di Montreal, tra il cittadino e il permanente. Piuttosto difficile, con poco grip difficile, tante frenate e notevoli consumi”. Poi il tema Ferrari: “Tra la Mercedes che vola e la Red Bull che cresce, siamo in attesa delle promesse fatte sulle novità della Rossa”.

La settima puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

La personale chiave di lettura del Gran Premio del Canada è disponibile anche sulle colonne di Minardi.it

Buona visione e buona lettura!

Gp Canada – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati al settimo appuntamento Mondiale e ci avviciniamo velocemente a metà stagione. Per questo fine settimana la Formula 1 vola oltreoceano arrivando fino in Canada, a Montreal, prima di rientrare nuovamente nel Vecchio Continente con sei gare consecutive, che vanno dalla rientrante Austria fino al Gran Premio d’Italia a Monza.

Si tratta di un tracciato misto, tra cittadino e permanente, estremamente difficile per gli alti consumi e le sue frenate importanti. Non dimentichiamoci poi la variabile meteorologica, con i venti provenienti dai due oceani, che potrebbero incidere sull’andamento della corsa. Arriviamo sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, con la speranza di vedere una Ferrari pronta al riscatto grazie alle numerose novità di cui si è sentito tanto parlare. L’obiettivo di Maranello deve essere il terzo gradino del podio e il secondo posto tra i Costruttori, ovvero i primi tra gli “altri”. Per far questo però servono dei progressi importanti e costanti, anche perché abbiamo una Red Bull in costante crescita, pronta a rincorrere l’invincibile Mercedes.

Abbiamo un Daniel Ricciardo galvanizzato dai due podi consecutivi, ma non darei per disperso un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel anche se fino ad oggi è capitato tutto quello che una volta succedeva a Webber. In casa RB certamente non si respira un’aria serena, con un Adrian Newey pronto ad un anno sabatico.

In questo inizio di campionato abbiamo avuto griglie di partenza e arrivi composte da coppie di team, con due Mercedes, due Red Bull e due Ferrari, con Williams, Force India e Toro Rosso pronte ad accalappiarsi posizioni e punti importanti, sfruttando anche errori dei top team. Anche qui in Canada mi aspetto una trama molto simile. Escludendo i primi sei piazzamenti, restano quindi quattro posizioni per completare la Top Ten. Chi riuscirà ad azzeccare la gara e a farsi trovare pronto potrà sorridere e tornare in Europa con un bel bottino.

La Force India proverà a conservare la quarta posizione, con Massa e Bottas pronti a sopravanzare la McLaren per il quinto posto.

Minardi “Red Bull non si svincola da Renault? Anno sabbatico per Newey”

Tradizionalmente con il Gran Premio di Montecarlo i team iniziano a gettare le basi per il nuovo anno, in particolare sul fronte propulsori.

Il leitmotif del week end monegasco è stato la debacle dei propulsori Renault, che hanno messo KO le gare di Vettel-Kvyat-Vergne-Maldonado. Solo Daniel Ricciardo ha tenuto alto l’onore transalpino, grazie al terzo posto e secondo podio consecutivo. Nonostante una power-unit con un deficit di circa 80-90 HP, nelle fasi finali l’australiano ha lottato al pari della Mercedes di Hamilton.

Come dicevamo, nei vari motor-home, sono iniziate le trattative in ottica 2015, sopratutto in casa Red Bull. “I campioni del Mondo non riescono a svincolarsi dal contratto per la forniture del prossimo anno”, commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it. “Questo potrebbe dare inizio a forti movimenti sia sul fronte dei tecnici che dei piloti. Adrian Newey potrebbe prendere un anno sabbatico, per tornare nel Circus nel 2016 con una casacca diversa. Lo stesso discorso potrebbe valere quei piloti non più disposti a perdere”, prosegue il manager faentino.

Diverse case costruttrici sarebbero interessate ad entrare in F1 – BMW e Toyota in primis – a patto di trovare un partner tecnico valido. “I team poco soddisfatti della loro situazione hanno sondato scenari alternativi, per valutare nuove forniture. I nuovi motoristi sono interessati a trovare un partner tecnico valido, che consenta loro di vincere fin da subito. Pertanto, se i top team dovessero confermare le attuali partnership, il loro ingresso potrebbe venire posticipato”, conclude l’ex costruttore faentino.

Tra Conferme e Supposizioni si va verso il Bahrain

Manca ancora più di un mese al Gran Premio di Australia e con alle spalle solo Jerez, il primo test stagionale, stiamo già assistendo a cambiamenti di  Tecnici e Team che, preoccupati per i problemi motoristici incontrati, si stanno muovendo in ottica 2015. Sembra di assistere ai movimenti del mondo del calcio, quando in pre-campionato “saltano” le prime panchine o le squadre ricorrono al mercato di riparazione.

Nonostante Renault,  Red Bull e Toro Rosso si impegnino a trasmettere tranquillità e serenità nei loro comunicati e interviste, dalle informazioni che circolano, la situazione pare più complicata del previsto e di non facile risoluzione. Sembra che in  casa Red Bull stiano esplorando  un possibile cambiamento di motorizzazione per il 2015, mentre in Toro Rosso è saltato il sesto/settimo Direttore Tecnico della loro storia. Sul fronte motori poi – dalle informazioni provenienti al di fuori dai confini nazionali –  la Renault sta provando a fare “shopping” di tecnici oltre i confini transalpini (ricevendo risposte negative), cosa praticamente mai successa prima, in quanto  ha sempre cercato di difendere, giustamente, la propria tecnologia. Queste notizie non possono che alimentare sospetti, in base a quanto si vocifera, sulla probabile esistenza di problemi strutturali del propulsore, che sembrano essere di non facile risoluzione nel breve. Alcune case costruttrici, non attualmente impegnate nel Mondiale F.1, hanno già pronto una loro personale unità e stanno valutando una loro scesa in campo, anche se rallentati dalle difficoltà di trovare partnership importanti, a meno che queste perplessità non vengano superate sfruttando  l’attuale debacle Renault. Ovviamente mi auguro di poter essere smentito già tra qualche settimana quando in Bahrain, secondo test pre-campionato, potremo vedere i miglioramenti messi in atto dai Team e dai Motoristi.

Stiamo certamente vivendo un momento caotico per la Formula 1.

Sentiamo parlare sempre più spesso di un Salary Cap da fissare in 200 milioni di dollari. Attualmente però solamente tre o quattro team superano questo tetto, mentre la realtà di tutti gli altri partecipanti è ben lontana da queste cifre e le difficoltà con le quali debbono convivere sono sotto gli occhi di tutti. Forse queste esternazioni sono alimentate per distrarre la gente dai veri problemi della F.1. Come abbiamo sottolineato in passato (oggi anche altri autorevoli personaggi del Circus confermano)  la F. 1 va  rivista in tutti suoi aspetti. Non è accettabile che oggi ci siano team con  tre Team Principal al posto di un unico Proprietario o Direttore Generale e  che una vettura non abbia più un solo padre putativo con in mano l’intero progetto della vettura. Attualmente c’è un Responsabile per l’installazione  Motore, uno dell’area Aerodinamica , uno per la Produzione, uno per la gestione pista, uno per l’elettronica ecc. ecc. In questo modo viene a mancare la visione completa del progetto, oltre ad un aggravio di costi e l’ottimizzazione delle risorse,  con aumenti esponenziali di maestranze nei Team. Questa scelta è certamente figlia dello sviluppo, ma forse non è la strada giusta. Occorre fare qualche passo indietro prima di parlare di Salary Cap.

Nei giorni scorsi avevo voluto attirare l’attenzione sull’argomento sicurezza nei circuiti e sulle strutture Tecniche della FIA. Anche qui, con soddisfazione, ho notato che il problema è stato affrontato e discusso da Professionisti che hanno evidenziato e sottolineato le criticità emerse.   Ad oggi la FIA non ha informato i circuiti e delineato linee guida su come ci si debba comportare durante il recupero di una vettura ferma in pista. La conferma è arrivata dalla Sig.ra Rossella Amadesi, Responsabile CEA Squadra Corse. I Leoni della CEA Squadra Corse sono i migliori al mondo e questo rappresenta un valore aggiunto e una maggiore tranquillità per l’organizzatore del G.P d’Italia, ma trovo assurdo che a metà febbraio non siano ancora state diramate le dovute informazioni che potrebbero prevedere, oltre a sessioni formative anche dei costi aggiuntivi derivanti dall’acquisto di nuove attrezzature o divise da utilizzare nella stagione 2014.

Tutto questo fa parte di un’altra critica da me sollevata nei confronti della FIA, ripresa dall’Ingegnere Cadringher – ex responsabile FIA per i regolamenti negl’anni 80 – su un noto settimanale (Autosprint), dove anche per lui gli uomini preposti alla stesura dei regolamenti non hanno una visione globale.

Detto questo andiamo in Bahrain, attenti ad individuare i progressi dei Team che hanno incontrato i problemi maggior a Jerez, osservando se la Mercedes confermerà la sua affidabilità e competitività e se la Ferrari, che a detta degli uomini di Maranello è in linea con le aspettative, ci darà delle indicazioni  positive sulla stagione alle porte.

Video – Mark Webber Finish is home Grand Prix

Un bel contenuto video per Minardi Fan TV, la raccolta video che la nostra Community ci segnala.

Contributo di Zdeněk via Facebook

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F1 – GP Germania: IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi

hamilton.jpg'Sono sorpreso da questa altalenanza di prestazione della McLaren. Lewis Hamilton è stato autore di una gara stratosferica poiché Jenson Button, al di la dei problemi che lo hanno afflitto, è sempre stato costantemente fuori dai giochi. Era impensabile che facesse il giro più veloce con le medie.
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F1 – Gian Carlo Minardi “Pronti a partire tra tante incognite”

Minardi.jpg'Ci siamo. Tra poco più di una settimana si alzerà il sipario sulla nuova stagione che si preannuncia ricca di incognite. Con l’annullamento della gara di Al Sakir sarà l’Australia il salone d’onore della gara di apertura.
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