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F1 – Road to Bahrain

Ci avviciniamo velocemente al Bahrain, quarta tappa del Mondiale. Un quinto della stagione è percorso. Come sappiamo sarà una gara in notturna e questo potrebbe penalizzare la Ferrari togliendo una parte del vantaggio derivante dall’uso delle gomme Soft e delle Medium, anche se le temperature dell’asfalto resteranno comunque calde (ovviamente non ai livelli di Sepang). Arriviamo sul circuito che ha dato inizio, nel 2014, alla ristrutturazione Ferrari. Lo scorso anno a fine di una gara Fernando Alonso chiudeva nono e Kimi Raikkonen decimo. Quest’anno si arriva con uno spirito ben diverso.

La Ferrari si presenta come seconda forza del mondiale, prima tra i terresti. Un risultato che fa morale soprattutto dopo un 2014 ricco di tensione. Il cronometro, vero giudice imparziale, è però impietoso nei confronti di tutti. La corazzata tedesca in Cina ha dimostrato ancora una volta il suo strapotere soprattutto nei giri veloci, dettando legge dall’inizio alla fine. Lewis Hamilton ha giocato non solo con gli avversari, ma anche con il compagno creando qualche scaramuccia. Come abbiamo sentito nel post-gp da un Rosberg fra l’arrabbiato ed il frustrato.

Una Formula 1 che ci fa riflettere e ci preoccupa, soprattutto per quanto successo a Shanghai in casa Renault. La disastrosa domenica non è passata certamente inosservata, creando non poche perplessità e preoccupazioni. Kvyat e Verstappen si apprestano già a montare il terzo motore dei quattro disponibili. L’olandese della Toro Rosso è stato costretto a buttare via un ottavo posto conquistato sul campo a tre giri dalla fine. Fonti attendibili ci anticipano che prima del Gran Premio di Spagna si terrà un Consiglio di Amministrazione Straordinario indetto direttamente dal Chairman and CEO Renault, Carlos Ghosn, che tratterà proprio della situazione Renault in Formula 1.  Non è certamente un buon segno. Un Consiglio di Amministrazione finalizzato può aprire a due scenari: l’impegno diretto con un proprio team (ne abbiamo già parlato) o ad altre “situazioni” più drastiche. E’ vero che ci sono dei contratti fino al 2016 con Red Bull e Toro Rosso, ma non sarebbe la prima volta che un costruttore prende strade negative per il nostro sport. Non dimentichiamoci che c’è anche un altro colosso in grandissima difficoltà, la Honda. Navigare nelle retrovie, quando solamente dodici mesi fa la McLaren occupava saldamente la zona punti non è uno spettacolo appassionante.

Ritornando all’imminente Gran Premio del Bahrain: la Ferrari ha compiuto certamente un passo in avanti rispetto alla passata stagione. La vittoria e i due podi fanno morale e creano entusiasmo, speriamo sia utile a superare il divario che ancora esiste. La classifica attuale (1-Mercedes, 2-Ferrari, 3-Williams, 4-Sauber, 5-Red Bull, 6-Toro Rosso, 7-Force India, 8-Lotus, 9-McLaren, 10-Marussia) vede in difficoltà Red Bull, Force India, e soprattutto McLaren. La Sauber, approfittando delle difficoltà altrui, ha conquistato punti pesanti. Quanto alla Toro Rosso, ci auguriamo una conferma di uno stato positivo che la vede costantemente all’altezza ed anche superiore, sul campo, della stessa Red Bull.

Sarà comunque un weekend caldo nel retro box, tutti ad osservare i movimenti ed i contatti dei Team Principal e non solo, per intuire le possibili evoluzioni

F1, Gp Cina – PAGELLE

Lewis Hamilton – 10 assolutamente perfetto in tutto il week-end. Disarmante per tutti gli avversari quando al 30esimo passaggio (il 16esimo giro con le gomme Soft) segna il miglior crono in 1’42”208 contro un 1’42”565 di Rosberg  e in 1’43”018 di Vettel ( segnato al 15esimo passaggio, con gomme Soft fresche)

Sebastian Vettel – 8 non ha commesso errore sfruttando al meglio la sua Ferrari, confermandosi seconda forza del mondiale

Nico Rosberg – 8 il tentativo di strappare la pole al compagno (sfuggita per soli 42 millesimi di secondo) gli valgono il voto. Per il resto sembra rassegnato dallo strapotere di Lewis.

Kimi Raikkonen – 8 bellissima la partenza con un primo giro da vero Campione del Mondo che fa dimenticare una qualifica, ancora una volta, sotto le sue possibilità. Si è sbarazzato subito delle due Williams, contribuendo col quarto posto a consolidare la seconda posizione tra i Costruttori della Ferrari.

Felipe Massa – 8 continua ad impensierire il suo compagno di team difendendosi con una vettura che, per il momento, non è all’altezza del 2014. Ottimo il suo quarto posto in qualifica

Max Verstappen – 8 bella gara e avrebbe meritato quei punti sfuggiti, per un problema tecnico, negli ultimi km. Ci ha regalato dei bei sorpassi da veterano, e non da un ragazzo di 17 anni al debutto in un mondiale di F1 e su una pista come quella di Shanghai.

Romain Grosjean – 7 come incoraggiamento per aver portato punti alla Lotus che dovrà lavorare molto per  tornare ai livelli del 2013.

Fernando Alonso – 6.5 per la tenacia che sta mettendo in questo inizio di stagione. Certamente non se lo aspettava così duro

Mercedes – 10 ha voluto dimenticare fin da subito gli errori commessi a Sepang legittimando in pista il suo vantaggio tecnico.

Ferrari – 8 tutto perfetto sul fronte delle strategie e affidabilità. Attualmente sono la seconda forza del campionato, ma il lavoro non manca

Williams – 7 hanno voluto stravolgere un progetto nato bene come quello del 2014, facendo così un passo indietro

Sauber – 7 quarta forza del mondiale portando a casa punti importantissimi, in attesa del risveglio di Red Bull e McLaren

Toro Rosso – 7 bravi, peccato per i problemi tecnici alla PU Renault che hanno vanificato gli sforzi.

Red Bull – 5 hanno perso la stella polare. Strano per un team quattro volte campione del Mondo e con un potenziale tecnico ed economico fantastico. I problemi non arrivano solo dalla PU transalpina. Forse occorre più tranquillità e freddezza

Renault – 4 cercando la competitività stanno sacrificando l’affidabilità. Verstappen e Kvyiat saranno obbligati ad usare giù il terzo motore. E dobbiamo  assistere ancora il quarto gran premio stagionale

 

F1, Gp Cina – IL PUNTO

Il Gran Premio di Cina ha evidenziato le forze in campo attuali, con Mercedes-Ferrari-Williams. Alle loro  spalle una bella lotta per il quarto posto Costruttore con Sauber-Red Bull e Toro Rosso. Una Sauber che sta sfruttando al meglio un buon inizio di stagione portando due vetture in zona punti. Molto sfortunata la Toro Rosso che ha accusato un doppio problema tecnico alle sue macchine con il ritiro di Verstappen. L’obiettivo di conquistare nuovi punti si è infranto a due giri dalla fine con il ritiro per problemi tecnici a Verstappen, privandoci di un possibile duello Vettel-Raikkonen e chiudendo la gara in regime di safety-car. In precedenza anche Sainz Jr. aveva accusato ad un problema tecnico perdendo diverse posizioni, zona punti compresa.

La Mercedes ha dimostrato tutta la sua forza con una nuova doppietta e senza commettere errori di strategia. Il giro veloce di Hamilton appena prima di cambiare le gomme è un segnale importante. L’inglese ha giocato con i suoi avversari e con il suo compagno dimostrando tutta la sua forza anche all’interno del team. Ha gestito come voleva la corsa tirando e mettendo in difficoltà Rosberg, segnando quando serviva una serie di giri veloci.

Dopo la vittoria di quindici giorni fa è arrivato il terzo podio consecutivo per la Ferrari e Sebastian Vettel. Una SF15-T che con le Soft si difende meglio, grazie anche alla tipologia di asfalto. Con una partenza stupenda Raikkonen ha conquistato il posto ai piedi del podio, mettendosi fin da subito alle spalle le due Williams. Un podio che certamente fa morale.

Completano la Top-ten  le due Sauber e, in mezzo, la Red Bull di Daniel Ricciardo che ha lottato con le unghie e i denti per conquistare la posizione e Grosjean, che regala alla Lotus un settimo posto molto prezioso.

Una gara normale, con qualche bella lotta nelle retrovie con bei sorpassi tra Toro Rosso e Sauber. Mancando team importanti come Red Bull e McLaren, per i team di seconda fascia diventa più “facile” segnare punti. Devono cercare di sfruttare ogni occasione per aumentare il bottino. Non è detto che questi team a breve possano ritrovare competitività. La McLaren giro dopo giro compie dei passi in avanti, anche se sono ancora molto lontano

Tra otto giorni ci sarà un’altra gara importante in Bahrein dove la temperature dell’asfalto sarà determinante. La Pirelli porterà nuovamente Soft e Medium e, correndo in notturna, le temperatura saranno più basse. Pertanto la Ferrari potrebbe diminuire leggermente il suo gap

F1, Gp Malesia – PAGELLE

Dopo la bella vittoria di Sebastian Vettel e della Ferrari davanti al duo-Mercedes, diamo i voti la Gran Premio della Malesia

Sebastian Vettel – 10 prevedere la sua vittoria non era cosa facile, anzi. Tutti ci aspettavamo nuovamente due frecce d’argento imprendibili e invece è saltato fuori lui con la sua Ferrari #5. Veramente bravo, così come il muretto che non ha sbagliato nulla nelle strategie, fin dalle qualifiche. Costantemente all’attacco senza commettere il minimo errore. Molto bello il sorpasso ai datti del Campione del Mondo Hamilton
K

imi Raikkonen – 8 Errore di valutazione non da Campione del Mondo in qualifica, che gli è costato l’accesso in Q3, e un partenza al rallentato con il risultato di finire in mezzo al gruppetto e trovarsi con una gomma forata. E’ riuscito però a recuperare fino al quarto posto finale

Lewis Hamilton – 8 bella la pole position, ma penalizzato da una Mercedes in difficoltà con le gomme su questa pista. Buono il suo 1’43”161 al 41mo giro,  contro 1’43”782 di Vettel al 40esimo passaggio

Nico Rosberg – 7 ha portato a termine il suo compitino, guidando senza cattiveria, salvo segnare sul finale un tempo incredibile di 1’42’062, ovvero 1” più veloce del miglior giro in gara dell’anno scorso. Mi piacerebbe avere qualche spiegazione.

Felipe Massa e Valtteri Bottas – 6,5 dopo l’Australia ci si aspettava certamente di più, ma anche l’anno scorso la Williams si era trovata in difficoltà. Forse la macchina non si adatta al tracciato di Sepang o al forte caldo. Stando all’attuale classifica sono diventati la terza forza.

Molto belle le lotte in casa Red Bull, tra Daniil Kvyat (7.5) e Daniel Ricciardo (7), e Toro Rosso. I due giovanissimi Max Verstappen e Carlos Sainz Jr.  non stanno tradendo le attese. Per loro un bell’8 in pagella.

Pastor Maldonado – 5 la FIA gli toglie pure 3 punti dalla patente per eccesso velocità in regime di safety-car. Ormai ha diversi gran premi alle spalle.

Nico Hulkenberg 5 Sergio Perez 4 Week end da dimenticare per la Force India e i suoi piloti che chiudono rispettivamente in 14ma e 13ma posizione (su 15 macchine classificate) In più perdono 2 punti sulla patente per i contati ai danni di Kvyat e Grosjean

McLaren – NC ancora troppo lontane dal gruppo e dalle posizioni che contano, nonostante un miglioramento rispetto a quindici giorni fa.  C’è ancora molto lavoro da fare

F1, Road to Sepang

Dopo una prima gara in un circuito semi-cittadino come Melbourne, il Circus della F1 è pronto ad arrivare a Sepang, su un tracciato permanente con due rettilinei vicino al chilometri di lunghezza, curve medio-veloci e pneumatici abbastanza stressati. Si passa da velocità intorno agli 80-90 km/h in uscita di curva per raggiungere i 300 km/h alla fine del rettilineo, prima di scalare nuovamente in seconda marcia. La vettura lavora molto in appoggio e l’asfalto è abbastanza abrasivo.

Siamo nel periodo dei monsoni, pertanto il manto stradale sarà pulito, ma per il week-end sono attese temperature intorno ai 34°C. Per questo la Pirelli porterà mescole Medium e Hard. E’ un Gran Premio da 3-4 pit stop. L’anno scorso solamente la Force India tentò la carta delle due soste, chiudendo al quinto posto con un distacco di 47”, ma all’appello mancavano le due Williams – 7° e 8° dopo un gp in difficoltà – e la Ferrari di Kimi Raikkonen, fuori dalla zona punti. La scelta delle due soste mi sembra troppo azzardata, anche se quest’anno i pneumatici si degradano meno facilmente.

Superate le visite mediche, Fernando Alonso si metterà al volante della sua McLaren-Honda e Bottas sarà regolarmente in pista avendo recuperato perfettamente. In più il venerdì mattina ci sarà il ritorno in nostro portacolori in pista, con Raffaele Marciello impegnato al volante della Sauber. Le vetture in griglia dovrebbero tornare venti, dopo il forfait australiano della Manor. Insomma gli spunti interessanti non mancheranno.

Ancora una volta la lotta sarà tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, con il tedesco costretto ad inventarsi qualcosa per non perdere il contatto dal compagno, senza commettere errori. Nella sfida interna per ora siamo 1-0 per il Campione del Mondo. Alle loro spalle vedo avvantaggiata la Williams sulla Ferrari, che dovrò vedersela con le altre motorizzazioni Mercedes (Lotus e Force India). Non sarà un fine settimana facile dove potenza e consumi potranno fare la differenza. Dopo il podio di Vettel, la Ferrari è chiamata a ripetersi. Bisogna però stare coi piedi per terra. Leggo troppi trionfalismi. Ricordiamoci che è uno sport di squadra con sviluppi step-by-step.

In casa Red Bull c’è un grande nervosismo, soprattutto nei confronti della Renault. Le voci sul disinteressamento verso la F1 da parte del patron Mateschitz sono sempre più insistenti e crescono gli incontri tra Toro Rosso e Renault. Questo fermento potrebbe togliere l’attenzione necessaria a recuperare il divario. Avendo dominato la scena per quattro anni, alzare così i toni alla prima difficoltà incolpando gli altri team di aver messo in atto una politica anti-RB per fermarli,  non lo trovo corretto. Preferisco nettamente la filosofia di Maranello quando dichiara di voler battere la Mercedes in pista

F1, Minardi “Un quarto del budgets per motore-cambio? Non ci siamo”

Il Gran Premio d’Australia, gara di apertura del Mondiale di F1, insieme ad una Mercedes pronta a dominare nuovamente la scena ci ha consegnato diversi team in forte difficoltà economica che stanno già chiedendo gli anticipi sui premi 2014.

Negli anni passati questi scenari si presentavano molto più in avanti, verso fine stagione. Oggi siamo in attesa solamente della seconda gara. Abbiamo avuto una Force India (sesta forza del mondiale nel 2014) costretta a girare con la vettura vecchia per la maggior parte dei test, una Manor che ad oggi non ha percorso neanche un giro di pista oltre ad aver perso la Caterham “E’ un aspetto molto serio che deve far meditare. Continuo a sostenere che il male principale sia il costo esagerato dei motori,” analizza Gian Carlo Minardi alle colonne di www.minardi.it “20-22 milioni di dollari sono una cifra da capogiro. La voce motore-cambio non può occupare un quarto del bilancio di un team. Parliamo sempre di circa dodici motori a stagione per scuderia. Quattro a macchina, più altri quattro per i test,” prosegue il manager faentino “Solamente le case costruttrici possono permettersi certe spese, ma al momento sono solo quattro (Mercedes, Ferrari, Honda e Renault), troppo poche per garantire lo spettacolo della F1. Per i team clienti è pazzesco. La Mercedes dichiara un fatturato di 440 milioni di dollari… Non può funzionare una competizione di questo genere. E’ troppo selettiva. A questi livelli di Budget l’attuale F1 rende difficile un adeguato ritorno economico per gli sponsor commerciali, come succedeva invece una volta che non siano le stesse Case Automobilistiche”.

Un famoso detto dice “Non tirare troppo la corda…perché prima o poi si spezza” Ed è un po’ quello che sta succedendo in questa Formula 1 “Bisogna rivedere i regolamenti. Si era partiti nel modo corretto bloccando il costo dei motori a 5 milioni. Si sarebbe dovuto proseguire su quella strada per stabilizzare i fatturati dei team”.

Altri segnali sgomentano: il dietrofront del Nurburgring è un altro segnale altamente negativo “La rinuncia degli organizzatori dello storico GP di Germania – da sempre in F1 – fa tremare i polsi e preoccupa per il futuro anche di casa nostra. Il 2016 si avvicina velocemente e a breve bisognerà dare le garanzie necessarie per il rinnovo del contratto del Gran Premio d’Italia. Il vecchio continente rischia di scomparire dal mondiale di Formula 1. Insieme a Silverstone e Monaco parliamo dei circuiti che hanno fatto la storia di questo sport” Al loro posto sono pronti a subentrare i nuovi attori come Qatar. “Saranno sufficienti per mantenere in vita il Circus? La F1 deve correre ai ripari per rimpossessarsi dei suoi tifosi, avvicinarli, trovare nuove risorse e studiare nuove strategie per ridurre i costi di gestione

F1, Gp Australia – PAGELLE

Aspettando di vivere il secondo gran premio stagionale, a Sepang il 29 marzo,  torniamo a Melbourne per darei voti

Lewis Hamilton – 10 cosa aggiungere di altro. Il Campione del Mondo è partito con Pole, giro veloce, vittoria

Mercedes – 10 sebbene dichiari un fatturato da capogiro con 400.000.000,00€ lo fa fruttare al meglio mettendo il sigillo sulla prima doppietta stagionale. Mantiene un vantaggio che difficilmente sarà colmabile

Nico Rosberg – 8 contro uno scatenato Lewis Hamilton, ha potuto fare veramente poco commettendo anche un piccolo errore in qualifica

Felipe Massa – 8 molto bene in qualifica. Purtroppo la gara gli è stata rovinata da una strategia discutibile da parte della Williams a cui va un 7 in condotta

Sebastian Vettel – 8 ha ottimizzato il materiale messo a disposizione dalla Ferrari. C’è ancora molto da lavorare perché un distacco di 1”40 in qualifica e 34” al traguardo sono eccessivi. Il terzo posto fa comunque morale e da gli stimoli giusti per proseguire la rincorsa

Felipe Nasr (Sauber) e Carlos Sainz Jr (Toro Rosso) 8 – per un ottimo debutto in qualifica e gara. Hanno regalato ai rispettivi team punti preziosi già nella gara di apertura

Daniel Ricciardo – 7 non è si è demoralizzato nonostante una power-unit Renault non all’altezza della concorrenza. Ha portato la sua Red Bull al sesto posto

Lotus – 6 di incoraggiamento per essere entrati in Top10 in qualifica

McLaren – senza voto, nella speranza di poterla giudicare positivamente fin dal prossimo week-end

F1, La McLaren a 5” dalla vetta. Minardi “Cosa penserà Ron Dennis?”

Con il Gran Premio d’Australia è partito il Mondiale di F1 2015 e la Mercedes non ha di certo tradito le attese dominando in lungo e in largo l’intero week-end. Dalla conquista della prima fila, alla prima doppietta stagionale con Lewis Hamilton vero mattatore (pole, giro veloce in gara e vittoria!) davanti al compagno Rosberg. Terzo gradino per la Ferrari di Vettel che chiude la “prima” in rosso lasciandosi alle spalle la Williams di Felipe Massa, orfana del finlandese Bottas.

Questo inizio di campionato ci porta a fare delle riflessioni. Se da un lato ci ha fatto conoscere le reali forze in campo e lo sviluppo dei team svolto nei mesi invernali, dall’altro purtroppo ci fa toccare con mano la crisi economica che non risparmia neanche il mondo dorato della Formula 1. Come sappiamo la Manor (ex Marussia) si è presentata in circuito lasciando però le vetture di Stevens e Merhi ferme ai box e ad oggi non si sa quando saranno realmente in grado di scendere in pista. La Lotus ha già chiesto a Bernie Ecclestone un anticipo sui premi FOA (derivanti dai risultati ottenuti nel 2014). In passato questa richiesta arrivava, dai piccoli team, dopo la seconda metà della stagione.  La Force India, in forte difficoltà già prima del via avendo dovuto portare al debutto la nuova vettura solo negli ultimi giorni di test invernali, pare sia alla ricerca di nuovi soluzioni finanziarie (forse attraverso Mr. E).

A questo panorama già abbastanza preoccupante ed oggetto di varie riunioni invernali dalle quali non sono emerse soluzioni concrete, si aggiunge anche la crisi tecnica di due costruttori come Renault e Honda.

In questo fine settimana la Red Bull non ha fatto mistero del suo malcontento nei confronti del partner motoristico (che quest’anno ha perso anche la Lotus, passata al Mercedes). Il Post-Australia sarà oggetto di riunioni infuocate. McLaren non pervenuta.  Ultimi in qualifica ad oltre 5” dalla pole di Hamilton, ultimi in gara con Button e Magnussen costretto al forfait ancora prima del via. Con questa tecnologia i giapponesi sembrano altamente in difficoltà e i problemi non saranno risolvibili in tempi brevi.

Scenario certamene poco allegro poiché parliamo di due Team che non soffrono la crisi economica, ma la mancanza di risultati potrebbe far perdere la pazienza ai propri finanziatori, Mr. Mateschitz e Takanobu Ito, neo Presidente e CEO Honda. Sono curioso di sapere cosa succederà nei prossimi giorni e, soprattutto, cosa dirà Ron Dennis, sempre molto critico nel passato coi piccoli Team che viaggiavano a 2-3” dalla pole. A suo dire non erano degni di occupare la griglia di partenza!

Dopo aver dominato la scena mondiale per quattro anni, cosa succederà in casa RB? Si inizia a vociferare la possibilità di salutare il Circus. Tra le altre cose proprio la Renault sarebbe interessata all’acquisto della Scuderia Toro Rosso.

Insomma, una Formula 1 che “corre” sui carboni ardenti. Alla prima gara ha portato al traguardo solamente undici vetture delle venti iscritte al campionato, con McLaren, Lotus e ovviamente Manor fuori dalla zona punti. Non succedeva da parecchio tempo

F1 – Gp Australia, IL PUNTO

Il Primo Gran Premio della stagione ci ha permesso di conoscere verità e realtà. E’ partita la rincorsa alle due Mercedes che, come si sapeva, faranno ancora una volta le lepri.

La Ferrari è tornata sul podio vincendo la sfida dei “numeri 2” e abbiamo avuto ben sette vetture differenti nei primi dieci posti, ma andrei molto cauto. Sono partite solamente 15 vetture su 20 iscritte e, in aggiunta, mancano due attori come Red Bull-Renault e McLaren-Honda, in ritardo sulla tabella di marcia.

Il Gran Premio va analizzato con la giusta interpretazione, e non da ultrà. La conferma è la Mercedes che fa gara a se con un ritmo pazzesco in gara, dopo una qualifica stratosferica andata a vantaggio di Hamilton su un Rosberg che ha commesso qualche errore in prova e non ha mai impensierito il compagno di squadra in gara. Hanno un vantaggio enorme sulla concorrenza. La Ferrari ha vinto la sua sfida contro gli attuali diretti avversari della Williams. Dopo aver chiuso la qualifica col quarto tempo dietro a Massa, Vettel si è preso il gradino del podio proprio ai danni del brasiliano. Un risultato che sarà da conquistare gran premio dopo gran premio. Nonostante sia venuto a mancare Raikkonen (costretto al ritiro per un errore ai box, cosa anomala per la Ferrari) la SF-15T si è dimostrata affidabile, mettendo in pista un importante sviluppo che la fa stare davanti a Red Bull e McLaren. Un podio che fa certamente morale, soprattutto pensando ai grandi cambiamenti invernali avvenuti a Maranello. Uno stimolo per continuare a fare meglio.

La realtà però va vista facendo il confronto coi numeri. Cronometro alla mano, il Circus ha avuto uno step evolutivo molto importante grazie al telaio, Power-Unit e gomme, ma in sostanza non è cambiato nulla in termini di distacco tra le Mercedes e i diretti avversari. Sabato il distacco di Vettel dalla pole è stato di 1”4, contro 1”5 di Alonso nel 2014. In gara Sebastian è arrivato terzo con un distacco di 34”. Dodici mesi fa Alonso aveva chiuso quarto a 35”. Questa è la dura realtà cronometrica. Chi è rimasto indietro, per il momento, sono Red Bull e McLaren che, secondo mie informazioni, avrebbe girato senza motore elettrico. Il telaio è all’altezza della concorrenza, ma i problemi, per il momento, arrivano dalla Power-Unit giapponese. La Red Bull resta ancora un’incognita. Ricciardo ha lottato con il coltello tra i denti con una macchina che non è competitiva e poco affidabile come dimostra il ritiro di Daniil Kvjat nel giro di ricognizione.

Ottimo debutto per Felipe Nasr della Sauber, subito a punti anche con Ericcson. L’anno scorso erano dispersi. Bene anche Sainz Jr. a punti con la Toro Rosso, costretto a lottare tutto il Gran Premio con una vettura danneggiata alla prima curva e con grandi difficoltà nel finale. Meno fortunato Verstappen costretto al ritiro per problemi tecnici quando era nei Top 10.

Insomma, abbiamo fatto conoscenza con il Mondiale di Formula 1 2015. Lasciamo Melbourne, circuito cittadino con caratteristiche particolari, per volare tra quindici giorni in Malesia – circuito permanente – vero banco di prova per le prestazioni dei team.

F1, Gian Carlo Minardi “Allucinante quello che succede a Melbourne”

Questa notte, quando in Italia saranno le ore 2.30 si accenderanno ufficialmente i riflettori sul Mondiale di Formula 1 2015 con il primo turno di prove libere.

La nuova stagione non è ancora iniziata, ma le pagine dei siti web e dei giornali si stanno riempiendo (purtroppo) di vicissitudini economiche legate ad alcune realtà che poco hanno a che fare con lo sport, in particolar modo all’interno di Sauber e Manor (Marussia). Un segnale certamente non di buon auspicio, considerando che siamo appena alla prima trasferta. Abbiamo quindi voluto sentire Gian Carlo Minardi che tramite le colonne di www.minardi.it ha così analizzato le vicende in casa del team Svizzero e sulla presenza del Team Manor

Van der Garde – Sauber

E’ allucinante quello che sta succedendo in queste ore in Australia in casa Sauber, con la diatriba legata a Van der Garde. Da alcuni anni esiste il Contracts Recongnition Board, ovvero un notaio che risiede a Ginevra presso il quale tutti i team depositano in busta chiusa i contratti dei loro piloti. Il contratto che viene depositato per primo ha la precedenza su tutti gli altri. Trovo assurdo che al battesimo della prima gara ci siano giudici e sentenze giuridiche che determinano chi deve correre. Il Contracts Recongnition Board è nato tantissimi anni fa in seguito ad un problema creato da Jean Alesi, quando firmò in contemporanea tre contratti con tre team differenti nel ’90: Tyrrell, Williams e Ferrari, se la memoria non mi inganna

Ancora una volta questo scenario rappresenta uno smacco per chi ha creato dei regolamenti. Ci vorrebbe veramente un po’ più di serietà. L’altra discussione è legata alla Superlicienza dei pilota. Da quelle che sono le mie informazioni Van der Garde dispone della Superlicienza A. Pertanto diventa solamente un fatto formale, risolvibile. Non sarà questo cavillo ad impedirgli di correre

Manor

E’ un caso economico-politico. Nel senso che il team Manor è presente in Australia, sul circuito di Melbourne, solamente per conservare i diritti (e ottenere i benefit) conquistati nella passata stagione con il decimo posto nel Campionato Costruttori. Quando correvo con il mio team, per essere considerato presente all’evento, dovevi eseguire le verifiche. Poi non importava se prendevi parte o meno alla gara. In questo momento molto difficile (ricordiamo che non hanno preso parte a nessuna giornata di test e che correranno la stagione con la vettura 2014 aggiornata solamente con il muso 2015) il loro unico pensiero è quello di strappare l’assegno derivante dai diritti televisivi e commerciali. Sarebbe bello sapere quanti meccanici sono presenti a Melbourne

F1, #ARuotaLibera – Gp Australia

In contemporanea alla partenza del Mondiale di Formula 1 2015, con il primo Gran Premio a Malbourne, torna”A Ruota Libera” la rubrica di Gian Carlo Minardi in collaborazione con SkySportHD, disponibile ogni giovedì prima del Gran Premio sulla Minardi TV

Tante incognite, come ‘è normale che sia all’inizio di una stagione e anche dopo test che quasi mai riescondo a dare indicazioni certe. Sarà una F1 più spettacolare? Difficile, ma qualcosa è cambiato rispetto a un anno fa, soprattutto per la Ferrari“.

Tra le novità di quest’anno la location  che ospita il set di “A Ruota Libera”: lo splendido Relais Villa Abbondanzi di Faenza

F1, Road To Melbourne

A distanza di neanche cinque mesi dalla gara di chiusura di Abu Dhabi, è già iniziato il conto alla rovescia al del Gran Premio d’Australia, gara di apertura del Mondiale di Formula 1.

Il Circus prepara il suo sbarco a Melbourne con molte certezze, tra le quali il dominio-bis targato Mercedes. Durante i test collettivi di Jerez e Barcellona i Campioni in carica non hanno mai montato le gomme Pirelli Super Soft, a differenza di tutti gli altri, segnando comunque il miglior riscontro cronometrico con Nico (1’22”8), contro 1’23” della Williams fatto però con le SS. Una differenza, a conti fatti, di quasi 1 secondo tra la coppia Hamilton/Rosberg e i primi inseguitori, le Williams di Massa e Bottas. Alle loro spalle c’è poi un folto gruppo con Ferrari, Red Bull, Lotus, Force India, Sauber e Toro Rosso.

Al momento è difficile stabilire con certezza le gerarchie poiché non si conoscono la maggior parte dei parametri con cui le macchine sono scese in pista. Uno su tutti il quantitativo di benzina. Pertanto il week-end di Melbourne sarà interessante. Ci darà i primi riscontri sul lavoro invernale. Nessuno potrà più nascondersi. Osservato speciale sarà il consumo di carburante. Le prestazioni si stanno avvicinando a quelle del 2011-2012 con tempi, velocità e consumi diversi rispetto allo scorso anno. In dodici mesi la F1 è riuscita a guadagnare ben 3” tra sviluppo aerodinamico, motore e gomme.

LA PRIMA FILA

I Campioni del Mondo sono pronti a ripartire da dove avevano lasciato, con un Rosberg che si è confermato molto veloce in versione qualifica. L’anno scorso l’affidabilità è stata l’unico tallone d’Achille, permettendoci così di avere in tre occasioni (Canada, Ungheria e Belgio) un vincitore diverso, grazie a Daniel Ricciardo. Da quello che si è potuto vedere nelle tre sessioni, si sono concentrati molto sull’affidabilità percorrendo tantissimi chilometri. Questo potrebbe tagliare ulteriormente le gambe alla concorrenza

I PRIMI TRA GLI ALTRI

La Williams si presenta al via come la seconda forza del mondiale, con un leggero vantaggio su Ferrari, Red Bull, Lotus, Force India, Sauber e Toro Rosso. Dopo l’ottima stagione in crescendo del 2014 Sir. Frank ha continuato nello sviluppo di una vettura semplice, ma sempre più affidabile e snella aerodinamicamente. Potrà essere veramente la seconda forza del Campionato.

IL GRUPPO DA TOP 10

La Ferrari ha fatto uno step evolutivo importante dimostrando di poter contare su una già buona affidabilità sia sul fronte meccanico che della Power Unit, così come in casa Sauber. Nonostante i problemi finanziari Lotus e Force India, spinte dal propulsore tedesco, hanno ben impressionato. In particolar modo la VJM08, che ha visto la luce solamente negli ultimi tre giorni di test portando comunque a termine un gran numero di giri (circa 1600 km). Purtroppo i gravi problemi finanziari potrebbero incidere sullo sviluppo. Auguriamoci che possano trovare la migliore soluzione. Non dimentichiamoci anche la Toro Rosso. Verstappen e Sainz Jr hanno coperto un gran numero di giri, ben di più rispetto ai cugini della RBR portandosi nelle zone importanti della classifica.

L’INCOGNITA

La Red Bull è l’incognita principale. Tra i Top Team sembra quello più in ritardo nello sviluppo vettura, ma non credo che arriveranno in Australia impreparati. Basti pensare a quanto successo un anno fa con i disastrosi test invernali. Proprio Ricciardo era stato in grado  a Melbourne di andare a podio nella gara di apertura, salvo poi essere squalificato per una regola che oggi è stata cambiata. Quindi,  detto questo, mi aspetto che il Team pluricampione del Mondo si possa inserire nella lotta per la terza fila.

SECONDE LINEE

La Manor (Marussia) è rimasta nel lotto regalandoci una griglia formata da venti macchine, ma per loro non sarà una stagione certamente facile. La macchina sarà di fatto quella del 2014 con il solo muso riadattato al regolamento 2015 e, certamente, dovranno lottare per rientrare nel limite del 107%.

La McLaren-Honda in questo inizio di stagione ha un po’ deluso ed è parsa molto indietro rispetto alla concorrenza sul fronte dell’affidabilità e competitività.  In più dovranno fare a meno di Fernando Alonso. E’ auspicabile che si smetta di speculare su quanto accaduto al Montmelò e che venga fatta chiarezza. Con tutta la tecnologia a disposizione non è possibile che non si arrivi ad una conclusione certa. Tutti devono sapere cosa è successo. Non capisco quale sia il problema nel dire chiaramente la verità. Tutta questa vicenda non fa bene alla F1 che avrebbe bisogno di nuove regole e trasmettere serenità. Si rischia di allontanare ulteriormente gli appassionati. Fino ad oggi ci hanno raccontato un sacco di frottole. Ora è giunto il momento della verità.

Che lo spettacolo abbia inizio. La caccia alla Mercedes può partire. Si prospetta una nuova stagione veramente interessante che potrà regalarci diversi spunti.

F1, Gian Carlo Minardi “La FIA faccia chiarezza sulla vicenda Alonso”

E’ arrivata la conferma: Fernando Alonso non correrà il Gran Premio d’Australia, in programma il week end del 14-15 marzo e teatro della gara di apertura del Mondiale di Formula 1. Al fianco di Jenson Button, al volante della McLaren-Honda, ci sarà quindi il collaudatore e terzo pilota Kevin Magnussen

Una comunicazione che farà aumentare i già numerosi punti interrogativi che avvolgono l’incidente del 22 febbraio sulla pista di Barcellona. Fernando era stato portato subito in ospedale in seguito al forte trauma cranico. Da quel giorno però solo tante speculazioni, ma nessuna certezza. La Federazione Internazionale ha aperto un fascicolo con l’obiettivo di fare chiarezza, ma ad oggi non è stata emanata nessuna comunicazione ufficiale.

Per ora l’unico imputato è Eolo. Un po’ poco … “Si deve fare luce su questa vicenda. Mi auguro che la FIA faccia chiarezza prima dell’inizio del Mondiale” commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di www.minardi.itQuando si parla di sicurezza mi aspetto che vengano fatti tutti i dovuti esami. Dal 1994 ad oggi in questo settore sono stati fatti passi da gigante, ma davanti a questo nuovo episodio potrebbe esserci sfuggito qualcosa. Forse è stata sottovalutato l’impatto laterale o qualcos’altro. Fino ad oggi si sono sprecate tante parole, senza però capire la causa scatenante dell’incidente. Sulla decisione di Fernando di non prendere parte al Gran Premio sono d’accordo, poiché dopo un trauma cranico bisogna rispettare sempre un periodo di riposo di circa 30-40 giorni. Nella box, dopo un KO, bisogna stare in panchina prima di ritornare sul ring” analizza Minardi “L’automobilismo è uno sport molto pericoloso ed è inutile rischiare di incappare in un nuovo incidente che potrebbe portare conseguenze nettamente peggiori” La decisione è stata prese in comune accordo coi medici che hanno seguito lo spagnolo in questi ultimi giorni “Il fatto che gli permettano di proseguire la preparazione atletica è certamente un buon segnale” Il manager faentino, nonché scopritore del campione spagnolo, chiede a gran voce che venga a galla la verità “Lo si deve ai piloti, ai team e soprattutto i tifosi” conclude Gian Carlo Minardi