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F1 – Gp Singapore: IL PUNTO

Siamo passati dal podio di Monza alla pole position con vittoria di Singapore. Sebastian Vettel e la Ferrari mettono a segno un week end praticamente perfetto, condito anche dal terzo posto di Kimi Raikkonen. Al tedesco è mancato solamente il giro più veloce della gara, marchiato da Daniel Ricciardo, secondo al traguardo

Autore di un giro perfetto in qualifica, Sebastian ha fatto la sua gara a piacimento, spingendo al massimo e gestendo quando era necessario. Neanche le safety car (reali e virtuali) hanno rovinato la festa “rossa”. Ad ogni ripartenza è stato bravissimo e tenersi dietro l’ex-compagno di team, rispondendo agli attacchi dell’australiano mettendo tra la sua Ferrari e la Red Bull Racing un gap sicuro. Sul fronte SC ho trovato veramente assurda la decisione del Direttore di gara, in occasione dell’invasione di pista durata neanche 30”, di tenerla in pista addirittura per 5 giri. Sono quegli episodi che possono anche farti perdere la vittoria.  Terzo successo stagionale quindi per la Ferrari. Ad inizio anno l’obiettivo era di due sigilli. Week-end da dimenticare invece per la Mercedes e per i suoi alfieri Hamilton e Rosberg. Non sono mai stati della “partita”, una vera e propria novità da due anni da questa parte. Addirittura in qualifica si sono dovuti accomodare in terza fila. Ora diventa importante capire le motivazioni, poiché non è possibile un rovescio di questo tipo. Potrebbe essere un problema legato alle pressioni dei pneumatici o alle alte temperature. Dopo aver dominato in lungo e in largo fino ad oggi, Hamilton è stato costretto al ritiro per mancanza di potenza, con Nico quarto al traguardo. Grazie allo Zero del compagno, Rosberg ha ridotto leggermente il distacco in classifica (41 punti), ma dovrà guardarsi le spalle da Vettel (distaccato solo di 8 punti). Grazie al terzo posto del finlandese la Ferrari consolida il secondo posto tra i Costruttori, anche se Kimi è stato molto più lento del compagno e poco incisivo.

Come avevo pronosticato, in un circuito cittadino la Red Bull è risorta. Molto probabilmente la Power-Unit Renault a bassi regimi si difende molto bene, dando il meglio di se stessa. I problemi sorgono quando c’è bisogno della potenza massima come nei tracciati a basso carico. Un plauso anche alla Toro Rosso che è tornata in zona punti con tutti e due i piloti. Bravissimo Max Verstappen. Dopo l’errore al via ha recuperato fino all’ottava posizione facendoci divertire ancora una volta con dei bellissimi sorpassi. Sul finale non è riuscito a sopravanzare Perez. Bene anche Sainz Jr, nono davanti alla Sauber di Nasr.

F1 – PuzzeMotori – Gli scenari

Dal Salone di Francorforte Carlos Ghosn ha sancito la fine della collaborazione tra Renault e Red Bull. Dal 2016 il Costruttore francese non fornirà più le sue (discusse) Power-Unit. Il Presidente però non ha aggiunto altro sul futuro in Formula 1 della Renault “L’annuncio sul futuro della Renault è stato posticipato a dopo il Salone di Francoforte” dichiarava qualche giorno fa, alle colonne di ww.minardi.it, il manager Gian Carlo Minardi. Lotus che dovrebbe essere acquistata dalla Renault, pronta a rientrare con un suo team

Con la fine della partnership si aprono diversi scenari che caratterizzeranno certamente questo finale di stagione. Già durante il Gran Premio d’Italia a Monza il Presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, si era detto disponibile a fornire le Power-Unit di Maranello a Red Bull Racing e Toro Rosso, incontrandosi proprio con Helmut Marko e Christian Horner . La Scuderia del Cavallino Rampante ha di fatto superato la concorrenza della Mercedes, i cui colloqui con i vertici dei bibitari si sono interrotti sancendo di fatto una vittoria per Toto Wolff, che non aveva mai visto di buon occhio la fornitura ad un diretto concorrente al titolo.

Scenari che sembravano ormai definiti sono pronti a rimescolarsi. Ricordiamoci infatti, che secondo le attuali regole, ogni costruttore può fornire le sue Power-Unit solamente a quattro team. Non dimentichiamoci che il 2017 sarà oggetto di numerosi cambiamenti regolamentari. Andiamo con ordine.

POWER-UNIT FERRARI
Come sappiamo dal 2016 farà il suo ingresso il team Haas che avrà il supporto della Ferrari, attraverso i suoi propulsori. Il portfoglio di Maranello ad oggi include anche Sauber e Manor. Dovessero arrivare Red Bull Racing e Toro Rosso, il numero di forniture salirebbe addirittura a 6 (vietato dall’attuale regolamento)

POWER-UNIT MERCEDES
Da quello che si apprende la Manor sarebbe pronta a passare alla motorizzazione Mercedes, trasformandosi di fatto nel Junior Team tedesco. Si unirebbe quindi a Williams e Force India.

RENAULT
La Renault si è detta interessata a tornare in Formula 1 in prima persona, come Costruttore e non semplice fornitore di motore, attraverso l’acquisto della Lotus, in forte difficoltà economica. Ogni annuncio è stato posticipato a dopo il Salone di Francoforte.

 SAUBER
Stando così le cose, la Sauber sarebbe costretta a passare alla motorizzazione transalpina. Stando a quanto dichiarato da Ghosn, la Renault resterebbe in Formula 1 solamente come Costruttore senza fornire la PU ad ulteriori team. Questa decisione creerebbe un problema di non poco conto alla compagine svizzera.

Mercedes: Mercedes, Williams, Force India, Manor
Ferrari: Ferrari, Red Bull Racing, Toro Rosso, Haas
Renault: Renault, Sauber (?)
Honda: McLaren

F1, Gp d’Italia – PAGELLE: da 0 a 10

FIA – ZERO quanto successo a Monza nel post-bandiera a scacchi è veramente ridicolo. Non puoi tenere in suspense, per due ore e mezzo, tutto il paddock su un’ipotetica infrazione da parte della Mercedes, per poi chiudere il caso con un nulla di fatto, dichiarando che in futuro decideranno come comportarsi. Sono cose che in F1 non dovrebbero succedere, poiché sono un ulteriore segnale di disorientamento per i tifosi. Mancano regole fisse. Tutto è dettato dall’improvvisazione e dal caso. Non si può mettere in discussione in questo modo un risultato sportivo come quello messo a segno da Hamilton e dalla Mercedes. E’ arrivato  il momento che si organizzi uno staff tecnico e sportivo fisso, permanente, competente e a tempo pieno.  Mi ha lasciato perplesso che la comunicazione relativa l’investigazione sia stata data, durante la gara, solamente agli uomini di Toto Wolff, e non ai giornalisti. Non so se tale trattamento sia stato usato anche nei confronti di tutti gli altri team.

Una FIA scandalosa che si comporta non in modo equo anche nelle formula minori. L’esempio lampante l’ho vissuto proprio a Monza, in GP3 Series, quando la macchina del leader di classifica, Luca Ghiotto, è stata oggetto di numerosi controlli al limite della sopportabilità mettendo sotto pressione anche il pilota stesso. Controlli che non sono così assidui nei confronti dei suoi avversari che si giocano con lui il titoli. Guarda caso corrono con Art Gran Prix.

Lewis Hamilton – 10 non possiamo che riconfermarlo primo della classe. Ha saputo gestire la macchina a suo piacimento, girando castamente 5 dec più veloce di Vettel, aumentando il gap ad 1” (ovvero i distacchi registrati al venerdì) quando è arrivata l’enigmatica comunicazione del team. In aggiunta, da quanto mi hanno riferito, la Mercedes avrebbe terminato la corsa con ben 9 kg di benzina a bordo. Veramente notevole

Nico Rosberg – 8 veramente sfortunato. Capitano tutte a lui. Fine settimana condizionato dalla rottura della PU di nuova generazione, che lo ha costretto a correre con un’unità datata, con alle spalle oltre 4000 km. Nonostante questo era all’attacco del ferrarista, guadagnandogli 3-4 dec al giro

Sebastian Vettel  – 8 ha sfruttato al meglio il potenziale della sua Ferrari portandola al terzo posto in qualifica e chiudendo la corsa al secondo posto. Ha tirato al massimo resistendo agli attacchi di Rosberg

Felipe Massa – 8 ancora una volta ha chiuso davanti al suo compagno portando alla sua Williams punti importanti e sul podio. Un risultato prezioso anche per la sua classifica personale e per la propria immagine

Valtteri  Bottas – 7 con il suo quarto posto ha completato il bel week-end della Williams nonostante gli errori dei box, con soste più lente respetto gli altri.

Sergio Perez 7 – insieme a Nico Hulkenberg hanno portato la loro Force India nella top 10 consolidando il quinto posto tra i Costruttori. Punti che faranno la differenza a fine stagione

Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat, Carlos Sainz Jr, Max Verstappen – 7 nonostante siano stati penalizzati dalla PU Renault partendo dal fondo, hanno saputo recuperare. Positivo l’ottavo posto di Ricciardo. Peccato per gli alfieri della Toro Rosso che non stanno raccogliendo quanto meritato. Certamente non sarà l’ultima volta che saranno penalizzati per il cambio dell’unità motrice. Mezzo punto in più lo meriterebbe Verstappen, l’unico a far vivere sorpassi di altri tempi. Il ragazzo cresce ed è maturo.

Marcus Ericsson  – 7 sta facendo vedere cose importanti. Spesso e volentieri si lascia alla spalle il compagno, Luiz Felipe Nasr, indubbiamente uno dei giovani più interessanti in proiezione futura. E’ la dimostrazione che non è un “fermo” e piano piano porta punti importanti alla Sauber.

Kimi Raikkonen – 6 gran tempo in qualifica. E’ la dimostrazione che quanto è “connesso” è un pilota che si fa dare del Lei. L’errore in partenza però è imperdonabile anche se poi si è reso protagonista di un bel recupero, figlio di sorpassi nei confronti di macchine decisamente meno performanti rispetto alla sua Ferrari. Potrebbe aver fatto cambiare le strategie del team. Potevano provare a “spremere” la Mercedes di Hamilton

F1, Gp d’Italia – IL PUNTO

Il velocissimo e impegnativo layout del tracciato di Monza ha messo in evidenza l’unico vero Tallone d’Achille di quel gioiello tecnologico qual è la Mercedes: l’affidabilità. Si è notato soprattutto osservando le diversità nelle tabelle dei tempi. Durante i long run del venerdì, la Ferrari pagava un dazio di 1-1,2” nei confronti dei tedeschi, sceso poi incredibilmente a 3 dec durante le qualifiche del sabato.

Nel frattempo abbiamo saputo che Nico Rosberg era stato costretto a qualificarsi con una Power-Unit datata, con alle spalle già 5 gran premi ed oltre 4000 km, causa un cedimento al super motor portato proprio per Monza. Questo ha obbligato anche Hamilton a girare in modalità più “soft”. Nonostante questa spada di Damocle, in gara Vettel pagava costantemente in ritardo di 5” al giro nei confronti del leader. Divario che poi è tornato ad oltre 1” proprio sul finale, quando gli ingegneri Mercedes hanno chiesto a Lewis di spingere.

L’errore allo start di Kimi Raikkonen, autore poi di una bellissima rimonta, mi fa pensare ad una modifica della strategia della “Rossa” che contava di poter mettere una maggiore pressione alle frecce d’argento. Un secondo posto certamente importante sia per la Ferrari che per i tifosi, che hanno festeggiato Hamilton-Vettel-Massa sotto il podio infiammando l’autodromo. Un podio che conferma Maranello come seconda forza del Mondiale, proprio davanti alla Williams che ha completato il podio con Felipe Massa, terzo davanti al compagno Bottas. Il brasiliano ha mostrato di che pasta è fatto.

Ritornano nella top 10 le Force India di Sergio Perez, in cerca della conferma, e del neo-confermato Nico Hulkenberg. Molto bravi anche i piloti della Toro Rosso, con Verstappen autore di bellissimi sorpassi. Purtroppo ancora una volta sono stati penalizzati dalla PU francese. Week-end da dimenticare invece per la Lotus, che continua a lottare in acque poco serene, anche se per i prossimi giorni sono attese comunicazioni importanti riguardanti il loro futuro.

Arriviamo però al “giallo” che sta avvolgendo la corsa. Sventolata la bandiera a scacchi, sono iniziate a circolare le voci di una possibile penalizzazione nei confronti della Mercedes, che non avrebbero rispettato la pressione delle gomme consigliata dalla Pirelli. Da qui si capisce il perchè dell’enigmatica comunicazione rivolta a Hamilton nelle fasi finali. Siamo davanti nuovamente ad un caso di F1-caos. Tanto per cambiare non si capisce nulla. Si parla di possibile penalizzazioni, ma su quali basi? La FIA dovrebbe dimostrare che l’uso di una pressione più bassa, rispetto a quanto indicato ai team da parte della Pirelli, avrebbe creato una situazione di Pericolo * ….

E’ stato un fine settimana anche ricco di riunioni, legate al futuro del Gran Premio d’Italia a Monza post-2016. Riunioni che fanno ben sperare sul rinnovo anche se parlare di percentuali di successo è un po’ prematuro. Per l’occasione oggi era presente in autodromo anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sono dell’idea che si debba difendere la tappa italiana, poiché non è solo un evento legato alla Regione Lombardia, ma un know-how di tutta l’Italia.

* Il caso “pressione-pneumatici” si è chiuso con un nulla di fatto. I commissari sportivi hanno confermato la vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes poiché ha rispettato le procedure

Ciao Justin

E’ con grande rammarico che ricordo Justin Wilson, il “Gigante Buono”. Un pilota veloce che ha iniziato l’avventura in F1 con la Minardi e si è poi distinto in più occasioni in Formula Indy.

Un pilota manager, il primo ad anticipare il crowdfunding nel Motorsport, era riuscito a creare attorno alla sua immagine simpatia e supporto alla carriera, purtroppo una tragica fatalità ci ha privato di uno dei “nostri ragazzi”.

Ciao Justin

F1, Gp Belgio – LE PAGELLE

Una giornata speciale al Circuito di SPA. Abbiamo visto un circuito gremito in ogni ordine di posti come non si vedeva dai bei tempi, un GP all’insegna della Mercedes e un finale mozzafiato per lo scoppio dello pneumatico posteriore destro sulla Ferrari di Vettel. Un tormentone che terrà banco per i prossimi 15 giorni in attesa di Monza, noi come sempre stiliamo le nostre pagelle:

Lewis Hamilton – 9   onestamente meriterebbe anche un  10, ma oltre al suo indiscutibile valore il merito di questa supremazia va certamente alla Mercedes.  Comunque Lewis ha surclassato il compagno di squadra Rosberg dandogli 0”458 in prova e dopo una partenza perfetta, ha gestito la gara a suo piacimento mantenendo sempre a distanza il suo principale avversario.

Romain Grosjean – 8  il Pilota della Lotus ha concluso con il podio uno dei suoi migliori GP da quando è in F.1. Bravo in Prova, perfetto in gara, ha gestito vettura e gomme con maestria e una volta capita la strategia di Vettel su una sola sosta è andato all’attacco del Ferrarista nella parte finale della corsa. Ossigeno puro per un Team che ha vissuto un W.E. difficile tra Avvocati, Ufficiali Giudiziari e una situazione economica non facile da gestire.

Sebastian Vettel – 8  per quanto fatto vedere in gara. Non particolarmente determinante in prova con un nono tempo che poteva compromettere il GP, in gara è emersa ancora una volta la stoffa del Campione con una partenza super, un passo gara da robot, una gestione degli pneumatici particolare per portare a podio la sua vettura. Certamente una strategia spinta, ma era fantastico negli ultimi giri di gara quando affrontava l’Eau Rouge con gomme gravate da 26/27 giri poi, purtroppo, lo scoppio al 28° giro che vanificava tutto il lavoro e la strategia impostata.

Daniil Kvyat (4°) e Max Verstappen (8°) – 8  perché questi giovani ci hanno fatto vedere sorpassi di altri tempi e mentre il primo sta riconquistando la fiducia del Team per la sua determinazione e velocità il secondo ci ha fatto vedere come si affronta la Blanchimount ( una delle curve più difficili e veloci) tenendo giù il piede e superando all’esterno in un sorpasso quasi impossibile dove il genio e sregolatezza ci fa capire che ha un grosso potenziale e nel futuro ci farà certamente divertire.

Sergio Pérez – 7   ha fatto una buona qualifica, in gara non ha commesso errori ed ha  portato a casa un 5° posto insperato prima della gara per la Force India, punti importanti in ottica campionato.

Fernando Alonso – 7  sta dimostrando di essere quel Campione che è e meriterebbe una vettura più competitiva. Il suo valore l’ha dimostrato in gara con una partenza fulminate che l’ha visto recuperare ben 8 posizioni al via, lottare a lungo con Ericsson (10°)  e Nasr con la Sauber durante la gara e infliggere ben 49” al compagno di squadra Button.

Nico Rosberg – 6   non capisco cosa gli stia succedendo! Surclassato in prova da Lewis, partenza disastrosa, una gara poco aggressiva e solo lo strapotere Mercedes, senza rivali, al momento gli permettono di portare a casa un 2° posto  e il miglior tempo in gara, un po’ poco per uno che ambirebbe a contrastare il compagno di squadra per la vittoria finale.

Kimi Raikkonen – 6  non è bastato il rinnovo del contratto a dargli una scossa, ha fatto il minimo sindacale per portare a casa dei punti, ma da lui mi aspetto di più anche se in gara ha in molte occasioni fatto i tempi di Vettel, purtroppo lontani dalle Mercedes.

Senza voto Valtteri Bottas e Felipe Massa perché ancora una volta tra errori ai Box e strategie sbagliate, pur facendo bene in qualifica con un Bottas in seconda fila, la Williams ha vanificato tutto il lavoro fatto, forse è il momento di rivedere qualche meccanismo di gestione.

 

Angelo Sticchi Damiani «Monza è importante per la Formula 1»

Coi motori spenti per la pausa estiva, www.Minardi.it ha avuto il piacere di incontrare il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani per commentare insieme questi primi mesi di vita dell’Aci Team Italia e, naturalmente, del futuro del Gran Premio d’Italia di F1 a Monza

Quest’anno Lei ha fatto partire l’Aci Team Italia Rally e Velocità. Sul fronte velocità con Ghiotto e Marciello impegnati in GP3 e GP2 col team Trident. Possiamo fare un primo bilancio?
I risultati ottenuti ci indicano chiaramente che questa è la strada giusta e che già da ora possiamo dire di aver ottenuto due importanti vittorie. La prima è quella sullo scetticismo che fin dall’inizio ha circondato questo progetto. I soliti noti, in particolare alcune testate web sono passate dall’ironia iniziale ad un generico astenersi da ogni commento, da loro non mi aspetto comunque nessun appoggio. Ma la maggior parte dei media e degli addetti ai lavori ha capito ben presto che si trattava dei primi passi di un progetto molto serio che, in futuro molto vicino, porterà grandi risultati. La seconda vittoria l’abbiamo ottenuta sul campo facendo in modo che i due ragazzi della Trident potessero avere un supporto finanziario e di comunicazione importante; fatti questi che hanno consentito loro di affrontare al meglio la stagione ed ottenere risultati buoni, spesso ottimi.

Restando tra i giovani, Marciello e Fuoco quest’anno hanno preso parte ai test in F1 al volante della Ferrari, mentre Luca Ghiotto, al comando della classifica GP3, è stato chiamato dalla Red Bull per fare un test al loro simulatore F1. Un bel risultato per la Scuola Federale. Come valuta il programma?
Per la Scuola Federale e per Aci, che non dimentichiamo è la federazione automobilistica sportiva italiana, i risultati ottenuti sono solamente un punto di partenza che ci dà grande forza per il futuro e ci impegna continuare negli sforzi tendenti a portare presto uno o più piloti italiani in Formula 1.

Il motor sport italiano sta vivendo un momento favorevole. Anche gli altri piloti nostrani impegnati nei più importanti Campionati Internazionali stanno ottenendo risultati importanti sia sul fronte delle monoposto che GT. Questo è il frutto della politica Aci negli ultimi anni, attraverso gli stage formativi e l’ FDA. Cosa ci manca per arrivare alla Formula 1 e quali saranno i prossimi “step” per seguire al meglio questi ragazzi?
Non vorrei sembrare troppo ottimista ma, a mio avviso, non manca assolutamente niente ed ormai siamo in dirittura di arrivo per ottenere il risultato che ci siamo prefissati. Quali sono i prossimi “step”. Continuare a lavorare seriamente nelle categorie minori, per scoprire i nuovi talenti, e rafforzare e razionalizzare al massimo gli aiuti, anche economici, verso i più meritevoli.

Lei è stato il primo ad aver sposato il progetto Formula 4 fortemente voluto dalla FIA. Quest’anno siamo arrivati al secondo capitolo dell’Italian F4 Championship powered by Abarth. Come valuta questo campionato e questo progetto?
Sì siamo stati i primi a capire l’importanza di questo progetto, i primi ad essere partiti, i primi quindi ad indicare agli altri le strade da percorrere anche nelle scelte tecniche. Il campionato vive un momento di estrema salute e la sua fama valica i confini nazionali, come testimonia la presenza di numerosi piloti stranieri. Anche in questo caso occorre continuare perché è attraverso questa formula che passeranno tutti i nostri futuri campioni.

Nel 2016 si festeggeranno i 100 anni della Targa Florio, ma scadrà anche il contratto di Monza con la Formula 1. Cosa può dirci sul fronte del Gran Premio d’Italia?
Posso dire che quello della conferma del Gran Premio d’Italia a Monza è sicuramente un nostro obiettivo primario. Stiamo lavorando in ogni direzione cercando di fare capire a tutti i soggetti protagonisti di questa vicenda non solamente il valore del Gran Premio in sé a livello di storia, di passato, tecnico, ma anche i grandi vantaggi futuri che questo può portare alla Formula 1. Purtroppo recenti importanti sparizioni di gare storiche ci hanno insegnato a guardare al futuro per far capire a tutti quanto possa essere vantaggioso anche a livello finanziario, avere un grande Gran Premio a Monza

La Formula 1 sta vivendo un momento poco felice sul fronte dell’audience e dello spettacolo. Qual è la sua ricetta per risollevare lo spettacolo e far re-innamorare il pubblico?
Purtroppo siamo abituati ad analisi troppo di settore che ci fanno perdere la visione d’insieme e quindi anche le strade giuste per affrontare i problemi. E’ tutto il mondo delle corse in pista, tranne qualche rara eccezione, che sta vivendo questo momento non di crisi ma di passaggio verso modi nuovi di fruire e dare spettacolo. Ricette veloci non ce ne sono, certo occorre non fare sbagli come quello di togliere dal calendario gare con il Gran Premio di Monza, dove l’amore e a passione verso la Formula 1 non mancano sicuramente, per approdare in altri lidi forse economicamente più vantaggiosi.

Il declino è iniziato con l’introduzione di queste Power-Unit, anche per via del “poco rumore”. La F1 è lo scenario giusto per questa tecnologia o sarebbe meglio usare il FIA WEC? Il turbo e l’ibrido sarà il futuro delle auto di serie?
Non credo che il declino sia iniziato con l’introduzione della Power- Unit e sicuramente la F1 è lo scenario giusto per proporre ogni nuova tecnologia. L’ibrido a mio avviso è parte assolutamente importante anche del presente delle auto di serie.

In questi ultimi mesi è tornato alla ribalta la questione Sicurezza, un argomento molto vivo anche sulle nostre strade. Come Aci che tipo di campagna state portando avanti e cosa si può fare per insegnare ai ragazzi giovani a divertirsi con moderazione?
La battaglia sulla sicurezza stradale è uno dei punti forti dell’azione dell’Automobile Club d’Italia. Iniziative come il Sara Safe Factor ad esempio, ogni anno portano decine di migliaia di ragazze e ragazzi, in età di prima patente, a parlare di sicurezza stradale con piloti ed uomini dello sport dell’auto. Ma pensiamo anche a Kart in Piazza dove si inizia a parlare di sicurezza stradale a bambini e bambine piccolissimi facendoli “giocare” in estrema sicurezza con piccoli kart elettrici e su percorsi sicuri. Ma non solamente, la nostra azione è forte anche sul fronte della politica e dietro alle nuove iniziative sulla sicurezza stradale, varate recentemente, ci sono nostre idee e nostri progetti. Purtroppo ancora non si è capito che con oltre 3000 morti all’anno e centinaia di migliaia di feriti siamo di fronte ad una vera e propria guerra. Forse tutti dovrebbero prendere coscienza di questo”.

Un ringraziamento particolare al Presidente Angelo Sticchi Damiani e al suo Ufficio Stampa per la gentile collaborazione

La Red Bull studia la F1 del 2017. Minardi “Sono basito”

Il 18 agosto il Working Group della Formula 1 si ritroverà nuovamente per discutere come cambierà il Circus a partire dal 2017. La base di partenza sarà lo studio che la Federazione Internazionale ha commissionato alla Red Bull… Si, esatto, proprio quella Red Bull che partecipa al Mondiale di F1 con ben due team distinti: RBR e TR.

Ancora una volta quindi la FIA si appoggia direttamente ai team e ai suoi ingegneri per studiare le nuove proposte da inserire nel regolamento. Regole che poi detteranno le linee delle prossime monoposto. Un po’ come era già successo nel passato quando fu chiamato in causa quel volpone di Ross Brawn, che dominò la stagione 2009 con la sua Brawn GP (dopo aver acquistato le strutture e il materiale dall’uscente Honda), grazie al famoso diffusore e la bellezza di otto successi che gli valsero il Titolo di Campioni del Mondo Costruttori e Piloti con Jenson Button.

Sono veramente basito. Torniamo indietro a quando fu Brawn a studiare la macchina, costruendo poi una vettura imbattibile con soluzioni innovative come il diffusore. Da tempo sostengo che il compito di proporre le idee, da sottoporre ai team, spetti alla FIA e non alle scuderie stesseanalizza Gian Carlo Minardi al sito www.Minardi.itCosì facendo si eviterebbero inevitabili favoritismi. La FIA dovrebbe avere per ogni area di competenza uomini in grado di deliberare e legiferare le regole. Uomini non coinvolti nei team. Viene da pensare che non abbiano il personale adeguato per produrre proposte serie”

F1 – Pagelle di metà stagione: Team

Coi motori spenti e le factory chiuse per la pausa estiva, ne approfittiamo per stilare la pagella del primo semestre. Una prima parte condizionata certamente dalla Mercedes che ha saputo dominare in lungo e in largo, specialmente con Lewis Hamilton, e dal piacevole ritorno della Ferrari come seconda forza del Mondiale, davanti alle Williams di Massa e Bottas  e alle Red Bull, condizionate però pesantemente dalla Power-unit transalpina.

Mercedes – 8 Tecnicamente parlando sarebbe certamente da 10eLode, valutando già solamente le sei gare consecutive corse con la medesima PU. Causa errori di strategia in Malesia, Montecarlo e Ungheria il voto scende di due punti.

Ferrari – 8 Due vittorie e sette piazzamenti la hanno portata al secondo posto nel Mondiale Costruttori, ma il percorso per raggiungere le Frecce d’Argento è lungo e tortuoso. Sono stati molto bravi ad approfittare dei due “regali” Mercedes.

Williams – 7,5 Mezzo punto in meno rispetto a Maranello. Hanno una vettura molto performante su alcuni tracciati veloci, per poi concedere qualcosa di troppo sui circuiti più lenti (vedi Ungheria). Come già successo l’anno scorso sapranno ribaltare la situazione a loro favore nella seconda parte della stagione.

Red Bull e Toro Rosso – 7 Tecnicamente le due vetture by bibitari sono costruite bene, anche se pagano oltre misura i problemi della Power-Unit Renault. In particolar modo alla TR mancano punti pesanti, causa affidabilità, negli ultimi giri. In Ungheria, su un circuito non da motore, hanno portato tre vetture nei primi quattro posti.

Sauber – 6,5 Ottavo posto e 22 punti, davanti solamente a McLaren e Marussia. Stanno facendo meglio del 2014 ma non sono all’altezza della loro tradizione. La stagione era partita in modo positivo, ma negli appuntamenti successivi si sono un po’ persi.

Lotus e Force India – 6 Nonostante la motorizzazione Mercedes stanno ottenendo meno dell’anno scorso, causa anche la difficile situazione economica, soprattutto in casa Lotus.

McLaren – 5 E’ un voto indirizzato principalmente alla Honda, in grande difficoltà. Si sono resi conto che la tecnologia giapponese è ormai superata e stanno cercando di porre rimedio facendo “acquisti” in Europa. La loro strada è veramente in salita e non sarà facile recuperare il terreno. Ad oggi Alonso e Button hanno conquistato solamente 17 punti. In Ungheria il quinto posto di Fernando rappresenta una bella boccata di ossigeno, ma è stato anche un GP anomalo.

F1 – Gian Carlo Minardi “In Ungheria la Mercedes ha giocato d’anticipo”

Alla partenza il Gran Premio d’Ungheria ci regala subito la prima, di tante, emozione. La griglia di partenza parla di due Mercedes davanti a tutti, seguite dalla Ferrari di Sebastian Vettel e dalla Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti alla Rossa di Raikkonen. Le luci del semaforo si spengono e con un “balzo equino” le Ferrari n #5 e #7 beffano tutti portandosi al comando della gara. Alle loro spalle Hamilton finisce fuori pista scivolando indietro.

Ci potrebbe essere una spiegazione alla partenza al “rallenty” di Hamilton e Rosberg. A partire dal Gran Premio del Belgio, in programma il week-end del 21 e 23 agosto, le partenze non potranno più essere assistite “In Ungheria la Mercedes, forte del vantaggio tecnico, ha fatto delle prove di partenza non assistita, giocando così di anticipo. Purtroppo poi all’errore in partenza si sono sommati gli errori del muretto e dei piloti” analizza Gian Carlo Minardi

E’ stata una domenica che difficilmente gli appassionati potranno dimenticare in cui è successo tutto e il contrario di tutto, come si può leggere da un ordine di arrivo assolutamente anomalo per la Formula 1 di oggi. Sul gradino più alto del podio una Ferrari, seguita da due Red Bull e una Toro Rosso motorizzati Renault, davanti alla McLaren-Honda di Alonso. “L’assenza di Mercedes, Williams e Force India ha portato in alto quei team che in questa stagione stanno pagando pesantemente i ritardi sulle loro Power Unit. Ecco che balzano in avanti i motorizzati Renault e due McLaren-Honda arrivano contemporaneamente a podio” prosegue il manager faentino “La Williams ha pagato pesantemente il dazio, ma certamente sarà nuovamente della partita a Spa-Francorchamps e Monza, due piste molto veloce. La Force India ha segnato uno zero tondo, colpita da problemi di affidabilità e cedimenti strutturali. Un risultato che ha favorito la Toro Rosso” Questa gara potrebbe aprire a scenari molto interessanti anche sul fronte del mercato piloti. Prepariamoci ad un’estate veramente incandescente

F1, Gp Ungheria – LE PAGELLE

In un gran premio in cui è successo tutto e il contrario di tutto come dimostra un ordine di arrivo anomalo, andiamo a dare qualche voto

Sebastian Vettel – 10 sia lui che la Ferrari hanno capitalizzato al 100% le opportunità che gli si sono proposte, sfruttando nel migliore dei modi gli errori del muretto Mercedes e dei suoi piloti. Peccato per il problema che ha fermato Raikkonen mentre era saldamente in seconda posizione. Un risultato certamente inaspettato soprattutto dopo quanto visto in qualifica

Daniil Kvyat – 9 un ragazzo di 19 anni ingiustamente attaccato su tutti i fronti ad inizio anno, avrebbe anche potuto demoralizzarsi. Non lui però, che fa una bellissima gara chiudendo davanti al compagno

Daniel Ricciardo – 7,5 bellissima la sua gara così come la qualifica, ma il contatto sul finale con Rosberg rovina tutto. Con quel contatto potrebbe aver compromesso seriamente il campionato di Nico. Queste cose non mi piacciono. Ancora una volta i Commissari usano due pesi e due misure.

Max Verstappen – 7,5 autore di una bella gara in cui ha saputo difendersi senza concedere niente. Ha portato punti importantissimi alla Toro Rosso, soprattutto in un week end in cui la Force India ha totalizzato uno Zero tondo tondo. Si sono portati al settimo posto, ad una manciata di punti dalla Force India, attualmente quinti. Ci avviamo verso un’ultima parte di campionato in cui potranno raggiungere il loro obiettivo

Fernando Alonso – 7,5 corre in difficoltà con un motore parzializzato per favorire l’affidabilità. Ha guidato e lottato con Sainz vendendo cara la pelle.

Lewis Hamilton – 5 nervosismo ingiustificato con veramente troppi, troppi, errori errori a cui si devono aggiungere le valutazioni sbagliate sul fronte strategie

Romain Grosjean – 7 punti importanti per lui e il team Lotus. Sfruttano al meglio il week-end negativo di Mercedes, Williams e Force India.

Nico Rosberg – 5 molto remissivo. Ha lasciato spazi che in altre circostanze non avrebbe concesso. La foratura alla fine per mano di Ricciardo certamente non ci voleva. Un week-end comunque da dimenticare per le Frecce d’Argento

Jenson Button – 7 con il nono posto completa il positivo week end della McLaren. Due McLaren insieme a punti ultimamente non è così facile vederle.

F1, Legends Parade – Pierluigi Martini “Il tempo è come se si fosse fermato”

Le Legends Parade è un appuntamento che sta entrando nel cuore di tutti gli appassionati che si affacciano a vivere il Gran Premio d’Austria di Formula 1.

Dopo l’appuntamento inaugurale dell’anno passato, con il ritorno del Circus nel cuore verde della Stiria grazie alla Red Bull e al suo proprietario, anche quest’anno l’evento legato al passato ha attirato su di se tutta l’attenzione dei fans grazie alla presenza delle monoposto turbo targate anni ’80 e dei piloti che hanno fatto grande questo sport. Insieme a Ferrari, McLaren, Renault e Lotus coi protagonisti assoluti di quel tempo (Niki Lauda, Alain Prost and Nelson Piquet, Riccardo Patrese, Gerhard Berger, Christian Danner  e Jean Alesi), non potevano mancare i colori del Minardi Team. Pierluigi Martini,  al volante della Minardi M186 del collezionista Frits van Eerd, ha ridato vita ad un binomio storico coi colori del team fondato da Gian Carlo Minardi e durato per oltre 100 Gp “E’ stato un evento fantastico e fin dai primi passi ho avuto una sensazione bellissima. Una volta entrato nell’abitacolo è come se il tempo si fosse fermato. Mi sono sentito nuovamente giovanecommenta entusiasta Pierluigi MartiniMi sono sentito subito a mio agio. Peccato non averla potuta mettere alla frusta visto che dopo pochi chilometri abbiamo regalato uno spettacolo pirotecnico con l’esplosione del nostro propulsore turbosorride PierluigiE’ stato anche molto bello tornare a ridere e scherzare con tutti gli altri piloti rievocando episodi del passato. Anche la risposta del pubblico è stata fantastica. Un’esperienza da ripetere più spesso. Sono iniziative che il pubblico e i fans apprezzano

Ancora una volta devo fare i complimenti alla Red Bull per l’organizzazione e per la riuscita di questo evento che sta entrando di prepotenza nel cuore degli appassionaticommenta Gian Carlo Minardi, di ritorno dall’AustriaHo avuto la possibilità di rivivere momenti stupendi del mio passato, rivedendo alcune vetture che hanno colorato gli anni ’80 coi loro  piloti, insieme a quei personaggi che hanno fatto la storia dell’automobilismo come la Sig.ra  Brenda, Segretaria del Commendatore Enzo Ferrari, o Paul Roche, il “babbo” dei motori BMW. Un grazie particolare lo voglio rivolgere all’amico e collezionista Frits van Eerd per aver messo a disposizione di Piero e di tutti gli appassionati la sua Minardi M186conclude il manager faentino

F1 – In Austria torna a rombare la Minardi M186 con Martini

Arriva il Gran Premio d’Austria e torna la Legends Parade a fare da contorno all’ottavo appuntamento stagionale. L’anno scorso i protagonisti sono stati i nove piloti austriaci con un passato nel Mondiale, tra i quali anche Patrick Friesacher al volante della Minardi PS04B del 2005. Quest’anno il filo conduttore saranno le monoposto motorizzate turbo degli anni ’80 e, ancora una volta, i colori Minardi saranno presenti in pista sia con una vettura che con un pilota.

Insieme alle McLaren ’84 e’85, Ferrari F1-87/88C, Renault RE50-03 e Lotus 98T sfilerà anche la Minardi M186 motorizzata Motori Moderni di Andrea de Cesaris e Alessandro Nannini. Per l’occasione si calerà nell’abitacolo Pierluigi Maritini che con il team di Gian Carlo Minardi ha coperto oltre 100 Gran Premi  in otto stagioni (dall’esordio nel 1985 al 1995) “Sono onorato che ancora una volta sia stata scelta una vettura del Minardi Team per la parata e devo ringraziare anche l’amico Frits van Eerd per aver messo a disposizione la vettura. Sarà bello rivedere anche l’accoppiata Minardi-Martini. Per me tutti i piloti sono stati importanti poichè hanno contribuito a scrivere la storia del Minardi Team, ma certamente “Piero” ha un posto particolare avendo corso con me oltre 100 gpcommenta Gian Carlo Minardi.

Per Pierluigi Martini sarà un ritorno nell’abitacolo di una monoposto dopo l’esperienza targata 2006 nella Gp Masters. Ci piace ricordare che nel palmares del campione romagnolo spicca anche la vittoria nella 24 Ore di Le Mans (1999) al volante della BMW V12 LMR “Non so veramente cosa aspettarmi. Sarà senza alcun dubbio una bellissima esperienza potermi calare nuovamente in quelle vetture. E’ dal 2006 che non guido una vettura a ruote scoperte. Sarà l’occasione per capire quanto fossi folle a correre in quegli annicommenta un sorridente Pierluigi Martini.

Pierluigi ci ha promesso che ci racconterà tutte le sensazioni ad esibizione conclusa. Appuntamento quindi dopo il Gran Premio d’Austria.