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F1 | GP LAS VEGAS, GIAN CARLO MINARDI “IL FREDDO UN’INCOGNITA IN PIU’ PER LE GOMME”

Siamo arrivati al ventiduesimo Gran Premio della stagione, a meno tre appuntamenti dalla conclusione. Si riaccende la sfida per il titolo costruttori con tre team – McLaren-Ferrari-Red Bull – in lizza. Attualmente Ferrari si trova a 36 lunghezze dal team di Woking mentre Red Bull paga un distacco di 49 punti. Considerando i punti ancora in palio, direi che tutto è ancora possibile. Fino ad oggi alla Red Bull è mancato il supporto da parte di Perez, sempre più in difficoltà. Ferrari porterà alcune importanti novità proprio per questo finale di stagione.

Diversa la situazione per il titolo piloti. Nonostante una McLaren in grande spolvero, che comunque nulla ha potuto quindici giorni fa in Brasile contro Max Verstappen, vedo quasi improbabile la rimonta di Norris.

Si arriva a Las Vegas, pista caratterizzata da tre lunghi rettilinei, 17 curve e brusche frenate  con un asfalto abbastanza freddo che crea una riduzione dell’aderenza e ad un accelerazione dell’usura . Infatti siamo in una zona  con uno sbalzo termico notevole tra il giorno e la notte. Si correrà di notte, con inizio in Italia alle ore 7,00. Per il GP, Pirelli ha portato le mescole più morbide, C3-C4-C5 e la strategia dovrebbe orientarsi sulle due soste, anche se ultimamente siamo stati smentiti. Attenzione anche ai possibili ingressi della safety-car e/o della VSC.

Dopo Spa-Francorchamsp, è uno dei circuiti più lunghi del mondiale coi suoi 6,12 chilometri da percorrere 50 volte e, oltre alla sfida al vertice, occhio anche allo lotta a tre per il sesto posto, tra Alpine, Haas e Racing Bull. Dopo l’exploit di Interlagos, Alpine guida il gruppo con tre punti di vantaggio sulla compagine americana.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN STRATOSFERICO. RACING BULLS PRIVATA DI UN RISULTATO IMPORTANTE DALLA BIANDIERA ROSSA, ESPOSTA TROPPO VELOCEMENTE”

Fin che si continuerà a posizionare il Gran Premio del Brasile in questa parte dell’anno avremo gare e weekend fortemente condizionati dalla pioggia e dal meteo.

Abbiamo assistito ad una gara-Sprint vinta da Norris, davanti a Piastri con un Max Verstappen protagonista di alcuni errori che lo hanno portato a una penalità, cosa che non ha fatto durante il gran premio arrivando a surclassare i diretti avversari. Dal 46esimo passaggio si è reso protagonista, con costanza, di giri veloci dettando un ritmo superiore agli avversari di oltre cinque decimi. Il secondo giro più veloce della gara, si trova ad oltre un secondo (Verstappen: 1:20.472  – Norris: 1:21.517).

Ha dato un segnale importate, mettendo in chiaro che i tre titoli vinti non sono stati conquistati per caso, e che il quarto è in arrivo. Non dimentichiamoci che scattava dalla diciassettesima posizione in griglia. Non sarà certamente facile, per Norris, recuperare i punti di svantaggio (62), non solamente perché mancano tre appuntamenti, ma soprattutto perché si è di fronte ad un grande pilota che, ancora una volta, ha annullato il compagno: assolutamente ininfluente per tutto il fine settimana, protagonista di diversi errori e ridicolizzato anche da Lawson.

Dopo gli ultimi due GP vinti, Ferrari ha deluso parzialmente con Leclerc solamente quinto. A deludere, in particolare, è stato Carlos Sainz protagonista di errori sia in qualifica che in gara.

Fine settimana decisamente favorevole all’Alpine che, grazie al doppio podio, agguanta il sesto posto nella classifica costruttori. Un risultato insperato solamente una settimana fa, arrivato certamente grazie alle condizioni meteo che hanno mitigato i problemi della power-unit, ma anche ad un ottimo lavoro da parte del team e dei suoi due piloti. In queste difficili condizioni sono stati competitivi.

Gran premio decisamente sottotono, invece, per la McLaren che conclude la lunga domenica con solamente un sesto e ottavo posto, e diversi errori da parte del poleman Norris.

E’ stato un fine settimana decisamente condizionato dal maltempo che ha messo a dura prova i piloti – protagonisti di diversi errori – ma anche la direzione gara costretta prima a rinviare le qualifica a domenica mattina, e successivamente ad abortire la partenza, generando non poca confusione, in seguito all’errore di Stroll nel giro di ricognizione, fino alla bandiera rossa dettata dalle difficile condizioni della pista e all’uscita di pista di Colapinto.

Proprio la Williams è stata “vittima” di numerosi incidenti con importanti ricadute sui costi. Credo che Colapinto potrebbe rientrare in un’operazione finanziaria volta a risanare le finanze, considerando che il team di Grove ha già due piloti sotto contratto per il 2025 (Albon e Sainz) e che la Red Bull sta correndo con un solo pilota….

Fino a questo momento, i commissari non si sono espressi in merito all’investigazione avviata per la partenza di alcuni piloti nonostante l’esposizione delle luci lampeggianti per partenza abortita. In realtà, in tempi diversi, tutti i piloti hanno lasciato la griglia di partenza (ad eccezione solamente di Sainz che partiva dalla pit-lane). Sono dell’idea che le eventuali penalità vadano assegnate in tempi brevi, ma in qualsiasi caso la pista ha già dato il suo verdetto.

La gara, oltre che dal maltempo, è stata anche fortemente condizionata dalla bandiera rossa, esposta troppo velocemente perché poi si è ripartiti con le medesime condizioni e gomme (intermedie). Ha fortemente condizionato in modo negativo la Racing Bulls che aveva indovinato la strategia e il momento ottimale per passare alle full-wet. Trovo che il team sia stato privato di un risultato molto importante. Avrebbe potuto trovarsi al posto dell’Alpine.

Non è certamente facile, per i commissari e per la Federazione, gestire questo tipo di gare ma resto dell’idea che ci vorrebbe un gruppo di lavoro uniforme per tutta la stagione, soprattutto per limitare al minimo le possibili non uniformità di vedute.

 Ci lasciamo alle spalle questo impegnativo fine settimana e ci apprestiamo a vivere gli ultimi tre appuntamenti in cui la pioggia non dovrebbe essere un problema.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BRASILE, GIAN CARLO MINARDI “RIMONTE PIU’ COMPLICATE CON QUESTA GRANDE COMPETIVITA'”

Per il ventunesimo appuntamento del mondiale, il terzo consecutivo, la Formula 1 arriva in Brasile, a San Paolo, su un circuito tanto storico quanto veloce la cui particolarità è il senso di percorrenza: antiorario.

Siamo a 700 metri sul livello del mare, in una zona caratterizzata da repentini cambi atmosferici. Il tracciato è stato completamente riasfaltato, sicuramente una variante in più considerando che piloti e team avranno a disposizione solamente una sessione di prove libere. Il Brasile, infatti, ospita la quinta delle sei Sprint-race. Sul fronte delle mescole, Pirelli prosegue il trend dei set-morbidi, con C3-C4-C5. Una configurazione che, ultimamente, ha portato bene alla Ferrari, autore degli ultimi due successi.

Così come successo in Messico, mi aspetto anche una bella battaglia sul filo dei decimi. Avvicinandosi alla fine della stagione, entrano in gioco anche le possibili penalizzazioni per il cambio delle Power-Unit e/o delle componenti. Proprio sulla Red Bull di Verstappen, si ipotizzano, possibili cambi con ricadute di penalità da scontare in griglia.

Sicuramente è una pista che favorisce i sorpassi ed eventuali rimonte, anche se bisogna fare i conti con una maggiore competitività e un compattamento verso l’alto delle prestazioni che rende più difficile un eventuale recupero. Oggi abbiamo quattro team che possono ambire al podio, se non alla vittoria.

Alle spalle di McLaren, Ferrari, Rd Bull, Mercedes e Aston Martin, c’è un’accesa lotta tra Haas e Racing Bulls per il sesto posto, attualmente ad appannaggio del team americano che vanta 10 punti di vantaggio sul team di Faenza,  in leggera ripresa. Williams e Alpine, staccate di soli tre punti, sono in lotta per l’ottavo posto.

Buon GP a tutti

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MESSICO, GIAN CARLO MINARDI “SPARTIZIONE PRESTAZIONE MOLTO INTERESSANTE. RISULTATO INCERTO”

Dal Texas al Messico. Stiamo assistendo ad un finale di campionato veramente entusiasmante, com’è giusto che sia avviandoci alla  fine di un intenso ciclo. Abbiamo un compattamento verso l’alto, specialmente tra i quattro top-team con un spartizioni delle prestazioni altamente interessante.

Fortunatamente, da diversi mesi, diventa sempre più difficile ipotizzare il poleman, per non parlare poi del possibile vincitore della gara. I distacchi si assottigliano, segnale di un’alta competitività.

Sicuramente non mi sento di dare per vinto Max Verstappen che resta uno dei punti di riferimento. In questo momento sta correndo con grande furbizia e altrettanta bravura, come ha dimostrato solamente una settimana fa ad Austin.

Norris dispone di un’ottima vettura, la McLaren, ma non sempre riesce a concretizzare al meglio questo potenziale, così come dimostrano i 57 punti di distacco dall’olandese.

Leclerc, fresco vincitore al COTA, si è portato a 22 punti proprio dal pilota McLaren, riaprendo la sfida al secondo posto. Lotta aperta anche sul fronte costruttori con Ferrari che paga un ritardo di soli 8 punti dalla Red Bull.

Occhio anche alla sfida per il sesto posto tra Haas e Racing Bulls, attualmente ad appannaggio del team americano, in vantaggio di due punti. Proprio una settimana fa, la compagine con sede a Faenza ha dato segnali di ripresa, grazie anche all’innesto di Lian Lawson.

Il mondiale arriva al Hermanos Rodríguez, tracciato situato ad oltre 2000 metri di altitudine coi piloti che avranno 30’ in più durante le prove libere 2, validazione delle mescole più morbide della gamma 2025 (C4, C5 e C6). Per il fine settima Pirelli ha confermato il passaggio ad una selezione più morbida, con C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft, per ampliare le strategie di gara. Nonostante un buon carico aerodinamico, si raggiungono velocità molto elevate, sia per i rettilinei sia per l’aria rarefatta dettata dall’altitudine. Sul fronte della strategia è una pista da una sola sosta, ma si dovrà fare attenzione alle possibili safety car.

E’ una pista poco usata durante l’anno, pertanto l’asfalto si gommerà sessione dopo sessione portando ad un miglioramento delle prestazioni.

Si preannuncia un fine settimana da seguire con grande interesse fin dalle prove libere 1, che vedrà in pista Andrea Kimi Antonelli al volante della Mercedes di Lewis Hamilton.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AZERBAIJAN, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “51 GIRI AL CARDIOPALMA. PIASTRI FENOMENALE. PEREZ-SAINZ? IL MESSICANO CON PIU’ COLPA

Questi straordinari ragazzi sanno come farci divertire. CI hanno regalato  51 giri corsi al cardiopalma con addirittura quattro piloti racchiusi in poco più di due secondi.  Piastri, Leclerc e Perez  racchiusi in meno di un secondo mezzo.

E’ stato un gran premio combattuto, vinto da un bravissimo Oscar Piastri, autore di un bellissimo sorpasso ai danni Leclerc, ma soprattutto abile nel gestire una situazione non facile in una pista complicata come Baku. Non rappresenta certamente una sorpresa perché Piastri è un ragazzo con tutte le carte in regola per far parlare di se. In più ha una macchina una spanna sopra gli altri, che gli permette di frenare più tardi rispetto agli altri con un DRS più performante. Si è visto soprattutto nel sorpasso ai danni del ferrarista. E’ riuscito a recuperargli 5 decimi, contrii  soli 2 decini di Leclerc, autore di una bellissima pole position. Questo, però, dovrà far riflettere gli uomini a Maranello.

Peccato solamente per il finale. Avevamo avuto una corsa senza interruzioni, nonostante un ritmo molto elevato.

Fino a quel momento strepitosa rimonta di Carlos Sainz, dopo una prima parte di gara fiacca. Gara altrettanto notevole anche da parte di Sergio Perez, che in questi tracciati ha sempre dato il meglio di se. In questo momento, le difficoltà della Red Bull sembrano penalizzare maggiormente Max Verstappen. Non è facile analizzare il contatto Sainz-Perez. Televisivamente parlando, mi sembra che il messicano abbia una percentuale di colpa maggiore in quanto lo spagnolo gli era davanti. In più Perez aveva una visuale a lui più favorevole. Aveva tutto lo spazio per spostarsi, quel che bastava a sinistra, per evitare il contatto fatale.

Il ritiro di Sainz costa caro in termini di punteggio per la Ferrari, il cui distacco dal vertice sale a 54 punti con ancora sette gara da disputare.

Festa doppia in casa McLaren. Oltre alla vittoria si porta a casa anche la leadership nel costruttori, scavalcando la Red Bull dopo 55 gare. Da applausi anche la gara di Lando Norris. Partito dalla quindicesima casella, ha chiuso in quarta posizione davanti a Verstappen, aggiudicandosi anche il punto addizionale per il giro veloce.

Il doppio ritiro ha favorito George Russell, che conquistato un insperato podio, ma anche i due piloti della Williams e Oliver Bearman, protagonisti di un ottimo fine settimane e premiati con punti importanti. Risultati positivi soprattutto per i due giovani ragazzi (Colapinto e Bearman). L’Argentino ottimo scudiero nei confronti di Albon. Al suo secondo GP, Bearman conquista nuovamente la zona punti con due scuderie diverse. Risultato non certamente scontato, guidando una Haas.

Ci avviamo verso gli ultimi appuntamenti che si prospettano incandescenti. Sono già in trepidazione di vedere cosa succederà nel cittadino di Singapore.

Dai nostri portacolori, in questo fine settimana sono arrivati importanti risultati, a partire dal podio di Gabriele Minì in F2 (al debutto) seguito dal terzo posto di Andrea Kimi Antonelli nonostante una vettura danneggiata in un contatto. In Giappone, al Fuji, Davide Rigon ha portato al successo la Ferrari 296 LMGT3 nel Campionato del Mondo FIA WEC e Raffaele Marciello ha conquistato il secondo posto al volante dell’Hypercar BMW. Sono tutti risultati motivo di grande orgoglio nonché frutto del lavoro svolto in tutti questi anni  dalla Federazione e da ACI Sport.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ITALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FINE SETTIMANA SENSAZIONALE TRA “KIMI” ANTONELLI, LECLERC E FORNAROLI”

E’ stato un fine settimana ricco di emozioni, iniziato col debutto di Andrea Kimi Antonelli in Formula 1, al volante della Mercedes in occasione della prime prove libere, proseguito con la sua ufficializzazione come pilota ufficiale per il mondiale 2025 a fianco di George Russell concludendosi con l’incredibile successo di Charles Leclerc e della Ferrari nel GP. In mezzo, la vittoria del titolo mondiale di F3 per Leonardo Fornaroli conquistata con un’incredibile manovra su Mansell all’ultima curva dell’ultimo giro.

Per quanto riguarda “Kimi” un onore per l’Italia ritrovare un suo portacolori nel Campionato del Mondo di F1. L’orgoglio, in questo caso, è doppio perché il debutto è arrivavo con un top team che ha nel suo palmares otto titoli mondiali costruttori e si presenta ai GP per vincere. Certamente, come ACI e ACI Team Italia, siamo orgogliosi di questo traguardo e continueremo a supportarlo e aiutarlo anche negli eventuali momenti difficili, se dovessero arrivare, perchè non dimentichiamoci che parliamo di un team che parte per vincere il titolo costruttori.

Come Scuola Federale, il successo di Leonardi, ci rende altrettanto orgogliosi poiché gli apre le porte della Formula 2. Mi auguro che Gabriele Minì possa dimenticare velocemente questa delusione e che chi lo segue da vicino lo aiuti nel proseguire questa sua avventura in monoposto. Ha dimostrato, in più occasione, di avere i requisiti giusti per far bene in questo mondo.

Arrivando al Gran Premio d’Italia, la Ferrari ha messo a segno un’incredibile strategia concretizzata da un ottimo lavoro di Charles Leclerc coadiuvato da un ottimo Carlos Sainz. Diversamente dai diretti avversari, hanno optato per una sola sosta riuscendo a sopravanzare le ottime McLaren, riuscendo a salvaguardare le gomme. Incredibile la costanza del monegasco: dal 37° al 52° passaggio ha girato costantemente tra 1’23.5-1’23.7.

In questo fine settimana per Ferrari ha girato tutto bene concretizzando al meglio il lavoro. Una boccata d’ossigeno che speriamo possa portare all’interno del team un po’ di serenità.

Da applausi il sorpasso di Oscar Piastri su Lando Norris. Da vero campione. Come ho sempre sostenuto, parliamo di uno dei piloti più promettenti che, man mano che passano i gran premi, acquisisce quella tranquillità per imporre al team le sue scelte. Stiamo parlando, comunque, di due giovani molto promettenti. Da tempo sostengo che la McLaren abbia la migliore coppia-piloti.

Gara in difese per Mercedes. Un risultato non all’altezza delle loro aspettative, considerando anche il motore fantastico che dispongono, come dimostra la stessa McLaren. L’errore iniziale di Russell ha inciso parecchio sul risultato finale.

Una gara ancora in difesa per la Red Bull che saluta Monza al comando della classifica costruttori, ma col vantaggio ridotto solamente a otto lunghezze.

Ora aspettiamo Baku, che non vedrà tra i protagonisti Kevin Magnussen, squalificato per aver accumulato 12 punti di penalità in questa stagione. Determinante è stato il contatto con Gasly (10” di penalità e due sulla patente). Vedremo a chi sarà affidata la sua Haas.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “VERSTAPPEN ANDAVA PUNITO. MANOVRA PERICOLOSA E TEAM-RADIO VERGOGNOSI. MCLAREN DA APPLAUSI”

Quello ungherese è stato un fine settimana e un gran premio decisamente interessante che ha saputo farci divertire fin dalle prime battute. Al via Piastri-Norris-Verstappen arrivano appaiati alla prima curva con l’australiano che si porta al comando della gara scavalcando il compagno e poleman Norris. Verstappen, arrivato lungo, cede successivamente la posizione guadagnata al britannico – per evitare un eventuale sanzione – e la McLaren torna ad occupare le prime due posizioni.

Con un undercut “discutibile” ma che in quel momento tutelava il team da eventuali attacchi da parte di Red Bull e Mercedes, Norris sopravanzava il compagno di squadra, nonché leader del compagno. Da quel momento si sono innescate diverse discussioni tra team e piloti, ma a mio parere è stata presa la decisione corretta. Norris restituisce la leadership al compagno che conquista la sua prima vittoria in carriera in F1. La McLaren è principalmente in lotta per il mondiale costruttori, anziché piloti. Parliamo di un team in forte crescita che in questo momento possiede il miglior telaio in questa configurazione, come dimostrano i risultati di prove libere, qualifiche e gara, unito al miglior motore – Mercedes – del lotto.

Stiamo assistendo ad un forte cambiamento delle forze in campo rispetto ad inizio stagione con una Red Bull che sta incontrando qualche difficoltà di troppo. Se da un lato c’è un pilota disperso – Perez- dall’altro c’è un Verstappen assolutamente nervoso che ha commesso una manovra altamente pericolosa che avrebbe meritato una punizione esemplare. Nei confronti di Hamilton (che ha conquistato il suo 200esimo podio), ha commesso un’infrazione non da tre volte campione del mondo (e non è neanche la prima di quest’anno).

Soprattutto è vergognoso sentire quei team-radio contro la sua squadra, che nelle ultime tre stagioni gli ha consegnato tra le mani una vettura imbattibile. Oggi invece ci deve mettere del suo. Ha un vantaggio importante – sono 76 i punti di vantaggio su Norris – che deve conservare in pista. Non può e non deve permettersi di imprecare via radio in quel modo.

Positivo quarto posto, a 19secondi, per la Ferrari con Charles Leclerc. Carlos Sainz sesto alle spalle di Verstappen. Risultato da leggere in chiave positiva anche se è abbastanza inspiegabile il loro andamento. Dal 29 al 36esimo passaggio il monegasco è stato tra i più veloci in pista. In quel momento aveva le mescole Hard. Speriamo che a Maranello riescano a identificare bene le problematiche incontrate.

La domenica era iniziata con la bellissima vittoria di Andrea Kimi Antonelli in Formula 2, la seconda stagionale che lancia il pilota Prema al sesto posto in classifica, al debutto nel campionato.

Aspetto con trepidazione di assistere al fine settimana di Spa-Francorchamps, tra una settimana.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “STIAMO ASSISTENDO ALLA RIABILITAZIONE DELLA F1. GARA ELETRIZZANTE”

Silverstone, grazie anche al suo meteo assolutamente imprevedibile, ci ha regalato un gran premio emozionante e, unitamente al grande lavoro dei team, ci apprestiamo a vivere una seconda parte di campionato elettrizzante.

Secondo successo per Mercedes a distanza di sette giorni, ma questa volta conquistato sul campo. Dalla pole position di George Russell, alla vittoria di Lewis Hamilton. Entrambi i piloti sono stati competitivi per l’intero fine settimana monopolizzando la prima fila. Peccato solamente per il ritiro di Russell, ma è stato un risultato positivo e il merito va ad Allison, come in casa McLaren bisogna fare i complimenti al Team Principale Andrea Stella, anche per le sue dichiarazioni post-gara molto realistiche.

Purtroppo, in casa McLaren sono nuovamente incappati in alcuni errori determinanti per il risultato finale, probabilmente dettati dall’inesperienza di essere tornati un team vincente. Peccato sia per Oscar Piastri, “sacrificato” in occasione del pit-stop che per Lando Norris. Bella gara da parte loro, ma avrebbero potuto fare di più.

E’ mancata, ancora una volta, la Ferrari che si deve accontentare del quinto posto con Carlos Sainz. Così come la Mercedes ha trovato il bando della matassa, auspico lo stesso risulto anche a loro. Che possano tornare a lottare per la vittoria insieme a Red Bull, McLaren e Mercedes, per farci divertire ancora di più.

Mancano due primi attori come Russell e Leclerc, Albon e Tsunoda ne hanno approfittato completando la zona punti alle spalle delle due Aston Martin (che tornano in zona punti) e di un ottimo Niko Hulkenberg su Haas. Anche nelle retrovie si è intensificata la lotta per la zona punti.

In casa Red Bull, il solito Max Verstappen ha tenuto alto l’onore mentre Sergio Perez continua ad incappare in errori enciclopedici. La gara di oggi, frutto anche dell’errore in qualifica, non è assolutamente giudicabile.

Insomma, stiamo assistendo alla riabilitazione della Formula 1 e questo mi piace molto. Da applausi, come sempre, la competenza dello straordinario pubblico inglese.

L’imprevedibilità di Silverstone, coi suoi alti e bassi, ci fa gioire ancora di più per il successo di Andrea Kimi Antonelli, il primo in Formula 2 arrivato nella giornata di sabato. Un successo conquistato in condizioni ancora più particolari e complicate rispetto a quanto visto domenica.

Ci ha fatto vedere tutto il suo valore riportandomi alla mente piloti di altri tempi. Chapeau.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, GIAN CARLO MINARDI “FINE SETTIMANA INFUOCATO”

Silverstone, Gran Premio d’Inghilterra, dodicesimo appuntamento. Ci aspetta un fine settimana infuocato, su una pista non facile. Sarà interessante seguire il gran premio anche in seguito a quanto successo nei giri finali tra Max Verstappen e Lando Norris in Austria.

Silverstone è una pista tosta, sia per i piloti che per le gomme con l’anteriore sinistra particolarmente sollecitata nelle tre curve molto veloci – Maggots, Becketts, Chapel – dove si raggiungono anche i 5g di forza laterale. La Pirelli introduce una nuova mescola, primo step in vista del 2025 costruita per resistere maggiormente allo stress.

La macchina di riferimento resta la Red Bull di Max Verstappen anche se la McLaren si è avvicinata moltissimo. Sia Verstappenche il team, in Austria, non sono stati esenti da errori e questo ci ha regalato un finale al cardiopalma, concluso purtroppo col contatto costato il ritiro al pilota britannico.

Negli ultimi cinque appuntamenti (da Imola ad Red Bull Ring) la McLaren ha messo insieme 144 punti, contri i 132 della Mercedes, 116 di Red bull (che corre praticamente con un solo pilota) e 104 della Ferrari.

Si torna al programma tradizionale, con tre sessioni di prove libere, qualifica e gara. Team e piloti avranno più tempo per prepararsi al meglio con l’incognita meteo.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP AUSTRIA, GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN L’ANTI VERSTAPPEN”

Per l’undicesimo appuntamento del Mondiale la Formula 1 fa tappa questo fine settimana sul circuito di Spielberg, dove è in programma il Gran Premio d’Austria.

Andiamo a “casa” della Red Bull e Max Verstappen, insieme alla sua RB20, è certamente l’uomo da battere, anche se in questo momento non sembra disporre della migliore vettura. Come dimostrano i risultati di Perez, è l’olandese a fare la differenza guidando la squadra.

La vettura più in spolvero, in questo momento, sembra essere la McLaren, in continua ascesa anche se non esente da qualche sbavatura come successo a Barcellona. Alle loro spalle troviamo la Mercedes, in crescita, e la Ferrari chiamata a dare una decisa sterzata alla sua stagione per salvaguardare il secondo posto nel mondiale costruttori.

Tra i team di seconda fascia, se da una parte abbiamo un’Alpine in crescita, dall’altra l’Aston Martin sembra aver perso, negli ultimi appuntamenti, la bussola.

Arriviamo su una pista molto veloce, che si percorre in meno in poco più di un minuto (nel 2023 Verstappen aveva conquistato la pole con 1:04.391). Coi suoi 4,318 chilometri si piazza al terzo posto come pista più corta, dietro solamente e Monaco e Interlagos, in cui sono racchiuse solamente 10 curve e due rettilinei.  E’ situato tra le Alpi ad una altezza sul livello del mare attorno ai 660 metri. È mix di salite e discese “importanti” con un dislivello di 63,5 i metri di differenza fra il punto più alto e quello più basso (secondo solamente a Spa-Francorchamps), con pendenze fino al 12%.

L’usura non è delle più elevate e la Pirelli ha portato le mescole più morbide C3-C4-C5. La trazione in uscita dalle curve lente sarà un fattore importante. così come la stabilità in frenata.

Al Red Bull Ring torna in scena il formato Sprint con qualifiche venerdì dopo l’unico turno di prove libere e sabato la gara Sprint, seguita dalle qualifiche che determineranno la griglia di parte del Gran Premio, in programma domenica dalle 15:00. Un fine settimana con numerosi punti in palio.

Ancora una volta le qualifiche saranno un momento importane del fine settimana.

F1 | GP CANADA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MCLAREN MIGLIORE COPPIA PILOTI”

Il nono appuntamento del mondiale di Formula 1 è stato certamente condizionato dal meteo, ma già il sabato ci ha regalato una qualifica al cardiopalma con Russell e Verstappen che stampano lo stesso tempo e Norris, terzo, distaccato di appena 21 millesimi.

La prima sorpresa, in negativo, per Ferrari è arrivata proprio il sabato con Leclerc e Sainz eliminati in Q2. Una rondine non fa certamente primavera, ma a Maranello devono rimboccarsi le maniche per capire tutto quello che non ha funzionato in questo fine settimana. Hanno avuto problemi sia di carattere tecnico, ma anche di assetto e aerodinamica. Sono riemersi tutti quei problemi che Montecarlo aveva nascosto, trattandosi di una pista completamente anomala. Ferrari saluta questo fine settimana con un zero in casella causa il doppio ritiro.

Ancora una volta è Max Verstappen a trascinare e portare in alto la Red Bull che non è certamente la vettura del 2023. L’olandese ha fatto la differenza. Un vero capolavoro. Quando vuole mette insieme quei cinque-sei giri veloci che fanno la differenza. Nonostante il rinnovo, Perez è stato in difficoltà tutto il fine settimana, concluso col ritiro.

McLaren si conferma il team con la migliore coppia di pilota e con una vettura estremamente competitiva. Dall’inizio della stagione è il team più costante e, attualmente, la seconda forza del campionato. Lando Norris ha reso la vita non facile a Verstappen. Peccato solamente per Piastri. Sul finale ha dovuto cedere il passo ai due piloti Mercedes. Molto bravo Russell, così come Hamilton correttissimo nei confronti del compagno. A partire da Imola, abbiamo una Mercedes in crescita. Sicuramente un segnale positivo per il proseguo della stagione.

Punti preziosi per l’Aston Martin col sesto posto di Alonso e il settimo di Stroll. In casa Racing Bulls, Daniel Ricciardo ha finalmente portato al team punti importanti, soprattutto anche in seguito all’errore sul finale di Tsunoda. Un errore che può starci, considerando anche la strategia azzardata. E’ stato molto bravo anche nella gestione delle gomme e un errore può capitare.

Punti preziosi anche in casa Alpine, soprattutto dopo quanto successo a Montecarlo tra i due piloti, grazie al nono e decimo posto rispettivamente di Gasly e Ocon.

Tra quindici giorni si torna in Europa, in Spagna per il decimo appuntamento

Gian Carlo Minardi

F1 | GP IMOLA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “PUBBLICO ECCEZIONALE. TRE GIORNI DI FESTA”

E’ stato un fine settimana sensazionale, sia numericamente che qualitativo riuscendo a superare ogni previsione. Certamente i conti si fanno dopo alcuni giorni dalla conclusione della manifestazione, analizzando sia i lati positivi che le criticità, ma ad oggi i riscontri positivi sono numerosi.

I miei personali complimenti sono rivolti tutti alla squadra di Formula Imola che, dopo un mese intenso tra il FIA WEC, il trentennale Senna, ha superato in modo eccezionale anche il Gran Premio di Formula 1.

Un plauso speciale va a tutto il pubblico che ha gremito l’Autodromo. Come al solito sono stati i “numeri 1” e i veri vincitori di questo evento. Fino alla fine sono stati protagonisti di un tifo pulito e sportivo, acclamando e applaudendo tutti i piloti.

In questi tre giorni si è respirato un clima di festa, grazie anche ad un clima primaverile caratterizzato da giornate di sole. Si è sentita la voglia di tornare a vivere lo sport e il Motorsport come un tempo.

Da punto di vista sportivo, è mancato lo spettacolo in pista in un gran premio vinto, ancora una volta, dal Max Verstappen su Red Bull. Nella prima parte di gara ha fatto tutto quello che voleva, riuscendo poi a gestire il vantaggio nonostante il problema sul finale.

Straordinaria la gara di Lando Norris, ottimo secondo con una McLaren forte sia in qualifica che in gara, così come per Charles Leclerc, ottimo terzo. Forse ci si aspettava qualcosa in più dalla Ferrari, ma i risultati sono in linea con gli sviluppi.

Abbiamo assistito ad un compattamento importante verso l’alto delle prestazioni con McLaren e Ferrari, in particolari, che hanno ridotto leggermente il divario dai diretti avversari. La lotta per la zona punti e per il podio diventa più agguerrito.

Certamente la Red Bull e Verstappen restano i punti di riferimenti. Senza problemi giravano con un ritmo migliore tra i 3 e 5 decimi rispetto alla concorrenza. Questo gli ha permesso di gestire la gara nonostante il problema.

Mercedes, sesta e settimana al traguardo, è cresciuta in linea con gli altri team.

Monaco è ormai alle porte, circuito particolare, non facile, e completamente diverso da Imola.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP MIAMI, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “ORA VI ASPETTO TUTTI A IMOLA. BIGLIETTI ANCORA DISPONIBILI PER I TRE GIORNI”

Miami ci ha consegnato la prima vittoria di Lando Norris. Un risultato di buon auspicio non solamente per McLaren e i suoi tifosi, ma anche per tutta la Formula e 1 e per il proseguo del mondiale, soprattutto con l’arrivo in Europa e su piste “tanto vere” quanto storiche come Imola.

E’ stato un gran premio combattuto fino alla fine come dimostrato i distacchi risicati: Verstappen (2°) è arrivato a 7” da Lando; Leclerc (3°) a poco più di 9”.

Il contatto tra Oscar Piastri e Carlos Sainz è costata una penalità di 5” allo spagnolo, scalando così al quinto posto (16” dal leader) a vantaggio di Perez. Un tempo sarebbe stato archiviato come semplice contatto di gara, ma per uniformità con le linee guida adottata in questa stagione (sicuramente più severe) hanno ritenuto di penalizzare il ferrarista, soprattutto a seguito del danno subito dall’australiano.

La McLaren ha portato (sulla vettura di Norris) numerosi aggiornamenti, che hanno dato riscontro più che positivi. Ora aspettiamo la risposta della Ferrari. Già qui a Miami hanno introdotto qualche aggiornamento dal riscontro positivo, in attesa dell’importante pacchetto atteso per Imola. Red Bull resta la vettura di riferimento, anche se sembra aver perso la serenità che li ha costantemente contraddistinti nelle ultime stagioni, soprattutto per le note questioni interne. Punto fermo resta Verstappen autore della doppia pole position, vittoria nella Sprint e secondo posto in gara. Penso che l’olandese si sia voluto accontentare, senza prendere rischi eccessivi.

Tra quindici giorni, a Imola, l’altro team molto atteso è certamente la Mercedes. Da quanto si apprende il loro campionato dovrebbe partire proprio dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Col sesto posto, nonostante una vettura non di alto livello, ha dimostrato di non aver vinto 7 titoli per caso, vedendo cara la pelle.

Il risultato di questa gara apre a grandi scenari in ottica Imola, con una lotta per la vittoria aperta a due o tre squadre. Miami ci ha consegnato un importante compattamento delle prestazioni.

Ci tengo a sottolineare che, diversamente da quanto detto in telecronaca, sono ancora disponibili dei biglietti per le giornate di venerdì-sabato e domenica. Mi auguro che il risultato di domenica possa essere di buon auspicio, supportato anche dall’eccellente prestazione della Racing Bulls col quarto posto – in qualifica e Sprint -a firma di Daniel Ricciardo e il settimo posto di Tsunoda in gara. Risultati che hanno consolidato il sesto posto della scuderia in classifica.

Il fine settimana ci ha consegnato anche il primo risultato positivo per Alpine, in ripresa e crescita, con Estaban Ocon decimo alle spalle di Fernando Alonso.

La nota negativo di questo fine settimana, ma non solo di questo, è Kevin Mgnussen. Probabilmente è arrivato il momento di fare un cambio all’interno del team Haas, sia perché è costantemente più lento del compagno sia perché ogni gara incappa in qualche penalità. Ha perso più punti sulla patente di quanti guadagnati in campionato. Mi sembra in confusione. Ci sono tantissimi piloti che, nonostante la vittoria dei titoli, sono “parcheggiati” perché non ci sono sedili in F1 per loro. Onestamente, da qui alla fine della stagione, non vedo una continuità per alcuni piloti oggi presenti in griglia.

Vi aspetto numerosi all’Autodromo di Imola tra quindici giorni, per tifare e supportare i vostri beniamini e vivere un fine settimana all’insegna del Motorsport, con un programma-gara intenso.

Gian Carlo Minardi