Articoli

Il Made in Italy torna di moda

La nuova stagione agonistica è ormai alle porte e, oltre alla Formula 1, anche i vari campionati propedeutici stanno completando le griglie di partenza. Come già successo per il 2013, anche il nuovo anno sta nascendo sotto la migliore stella per il tricolore, con tantissimi giovani impegnati nei Campionati più importanti a livello internazionale, nonostante un periodo di recessione che rende i lavori più complicati.

Gimmy Bruni, Davide Rigon, Luca Ghiotto, Antonio Fuoco, Raffaelle Marciello, Riccardo Agostini e Antonio Giovinazzi sono solo alcuni dei nomi che proveranno a far risuonare ripetitivamente l’Inno di Mameli negli autodromi più importanti, dal FIA WEC alla GP2 passando per la F.3 Euro Series “Arriviamo da un momento di grande riorganizzazione, sia a livello Karting che delle formule. Come ACI-CSAI e Scuola Federale stiamo raccogliendo i primi frutti di sei/sette anni di lavoro e anche l’Italia sta recuperando credibilità e forza a livello politico grazie al Presidente Sticchi Damiani” commenta Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it “L’obiettivo è quello di tornare ai fasti degli ’80. Oggi abbiamo due prime guide come Bruni e  Rigon pronti a difendere i nostri colori su altrettante Ferrari di AF Corse nel Mondiale FIA WEC, un Raffaelle Marciello in GP2 con Racing Engineering, Luca Ghiotto pronto al grande salto con Draco in WSR 3.5 e un bel trio Fuoco-Agostini-Giovinazzi nell’Europeo F.3” prosegue il manager faentino

L’Italia inoltre sarà la prima nazione a trasformare in realtà, con una vettura tutta Made in Italy, il progetto Formula 4, fortemente voluto dalla FIA e dal suo Presidente Jean Todt. Telaio TATUUS, Motore FIAT, Pneumatici PIRELLI sono i principali ingredienti “Con grande orgoglio quest’anno daremo vita al primo Campionato Formula 4 e lo faremo con una vettura nostrana. Tutti i bandi infatti sono stati vinti da aziende italiane. Solo il cambio, per volontà delle Federazione Internazione, arriva da oltralpe. Ad aprile sono programmate le prime consegne da parte del costruttore e per il mese di maggio i primi due test collettivi sui tracciati di Vallelunga e Adria” I riscontri positivi arrivano anche dalle prenotazioni “Sono oltre venti le vetture prenotate fino ad oggi con l’ingresso anche di realtà già impegnate in altri campionati. Da parte di qualcuno c’è la volontà di creare una proprio filiera per preparare i giovani a diversi palcoscenici, con un futuro sia a ruote coperte che tra le formule

Un segnale di questa rinascita arriva anche dal Gruppo FIAT che si sta riaffacciando al mondo delle corse “E’ un segnale certamente positivo. Dietro agli anni d’oro targati ‘70-’80 c’era la forte presenza del gruppo torinese” conclude Minardi “I ragazzi che arrivavano dalle formule propedeutiche trovavano uno sbocco professionale grazie all’ impegno della FIAT in tantissime categorie, cosa che in questi ultimi anni forse è venuta a mancare. Serve anche questo per provare a ritrovare gli splendori di una volta

Gian Carlo Minardi “Vogliamo fare una foto come nel ’95”

Nei giorni scorsi un fan mi ha mandato questa foto chiedendomi quando ci saranno altri piloti italiani in F1… Siamo nel 1995 e la Scuderia Ferrari organizza un test con la 412T2 sulla pista di Fiorano per scegliere il nuovo tester. Per l’occasione lo staff di Maranello chiama quattro piloti con un passato in F.1  con Minardi – Martini, Badoer, Morbidelli, Fisichella –

Da quattro anni collaboro con ACI CSAI e FERRARI DRIVER ACADEMY lavorando coesi con un unico obiettivo: riportare nuovamente i piloti italiani in Formula 1. L’Italia ha tantissimi talenti, ma purtroppo mancano gli sponsor. Abbiamo perso due generazioni e cioè quei piloti che oggi hanno tra i 23 e 27 anni, come Filippi e Rigon: ragazzi fortissimi. In questi anni nella Formula ACI-CSAI Abarth sono emersi alcuni talenti che stanno primeggiando nelle categorie superiori europee.

Nella FDA FERRARI DRIVER ACADEMY ci sono ragazzi che arrivano proprio dalla nostra filiera come l’ultimo acquisto Antonio Fuoco e Raffaele Marciello, leader nell’europeo F.3. Questa è la dimostrazione che il progetto sta dando i primi frutti”

La Minardi è stato l’ultimo team italiano a “puntare” su piloti italiani. Noi non potendo contare su budget faraonici tali da poter permetterci campioni affermati, andavamo alla ricerca di quei piloti con una marcia in più, molti dei quali possono oggi vantare un palmares eccezionale nel mondo delle competizioni motoristiche.

Sono ottimista e mi auguro di vedere fra qualche anno una foto come quella del ’95, con quattro giovani piloti italiani vestiti di rosso.

Per onore di cronaca quel 27 settembre 1995 Luca Badoer vinse la sfida, segnando il miglior crono con  1’04”391