Gian Carlo Minardi “A Jerez un primo assaggio del 2013”

Con la quattro giorni di Jerez è andata in archivio la prima sessione di test collettivi 2013. Quattro giorni in cui abbiamo iniziato a conoscere e vedere tutte le nuove monoposto (ad eccezione della sola Williams che si svelerà a Barcellona) che animeranno il mondiale di Formula 1, in cui si evince un innalzamento delle prestazioni.

C’è stata un’estremizzazione di un regolamento che si concluderà alla fine della stagione. Arrivati a questo punto è difficile inventare cose nuove e drastiche. Il denominatore comune è dato da pance molto rastremate che potrebbero dare problemi di surriscaldamento nella parte posteriore. Tutte le squadre si sono collocate in posizioni medio alte, con la Red Bull che rimane il punto di riferimento. La McLaren mi sembra molto interessante, così come Sauber e Toro Rosso. Buone sensazioni arrivano anche da casa Ferrari. I long run dei primi due giorni (13-14 tornate), in cui non si è ricercata la prestazioni, sono abbastanza positivi. Credo che abbiano usato la pista di Jerez per raccogliere più dati possibili e confrontarli con quelli ottenuti tra simulatore e galleria del vento. L’arrivo dello spagnolo come tester potrebbe aiutarli in questo senso. Dalle sue dichiarazione ai media pare che debbano migliorare nell’hardware del simulatore. Insieme al lavoro di Davide Rigon, che prosegue la sua ricerca, speriamo possano sopperire a quello che è una stonatura del mondo della F1. E’ inaccettabile il veto di provare prima di un mondiale così lungo. E’ importante trovare un compromesso decoroso che permetta ai team di scendere in pista anche in prospettiva 2014 con l’arrivo del motore turbo, aspetto interessante anche per il mondo delle auto di serie. Le prove vanno fatte fisicamente in pista, e non sono solo virtualmente” analizza Gian Carlo Minardi

I long run sono sempre stati una caratteristica di Sebastian Vettel e ho la sensazione che RB abbia lavorato principalmente su affidabilità e soluzione gara, piuttosto che sulla ricerca dei tempi. Al di la dei segnali positivi della Ferrari è difficile stabilire ancora una gerarchia in pista. Abbiamo certamente quattro team con una marcia in più, ma sarà interessante valutare gli step degli inseguitori. La Mercedes, dopo aver tentennato nelle prime due giornate, ha recuperato in affidabilità e percorrenza lasciandosi alle spalle quasi trecento tornate tra giovedì e venerdì.”

A Jerez i team hanno iniziato a rodare e affinare le novità portate in pista percorrendo centinaia di giri, in attesa di iniziare il lavoro sugli sviluppi evolutivi già previsti per Barcellona, che ospiterà i bolidi dal 19 al 22 febbraio e dal 28 al 3 marzo “Barcellona sarà un appuntamento interessante in quanto è teatro anche della prova del mondiale. Pertanto potremmo avere dei riscontri veritieri di macchine e piloti. Ci avvicineremo quindi al primo GP dell’anno e di conseguenza i team inizieranno a calare gli assi” conclude il manager faentino

Minardi “La F1 sta tornando agli anni ‘90”

Tra poco più di una settimana si riaccenderanno i riflettori sul mondiale di Formula 1 con le presentazione delle prime monoposto che animeranno la nuova stagione. La massima serie non è comunque indenne dal difficile momento che sta vivendo l’economia mondiale, come dimostrano i sedili ancora da assegnare , l’abbandono della cenerentola HRT e le difficoltà che manifestano altri Team.

Stiamo tornando agli anni ‘90, quando la griglia era composta da diciotto scuderie (prevalentemente privati) costretti a completare il budgets puntando sui piloti con la “valigia”. Premettendo che se un pilota arriva ad avere la Superlicenza merita la F.1, la mancanza di reperire il budgets attraverso le proprie sponsorizzazioni costringe la scuderia a preferire quei piloti che possono contare sull’appoggio di multinazionali o di Nazioni che usano il palcoscenico dello sport per promuovere il Turismo e i propri prodotti commerciali non seguendo una meritocrazia sportiva. La gestione finanziaria dei Team non migliorerà di certo con il ritorno del motore turbo nel 2014 con un ulteriore aumento dei costi”.

Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi, e vani, tentativi per ridurre i costi passando per la limitazione ed eliminazione dei test privati e il numero di persone in pista “Le forze sono state solamente spostate da un settore all’altro. La limitazione dei test privati in pista ha costretto le scuderie a dirottare le forze verso nuovi settori, come il virtuale e la simulazione. Inoltre i top team possono contare su una squadra a “casa” che supporta il muretto nella gestione della corsa. Per diminuire realmente i costi bisognerebbe avere macchine meno sofisticate, limitare l’elettronica e la ricerca esasperata dell’aerodinamica e stabilire comunque regolamenti che favoriscono lo sviluppo di materiale e tecnologia che si possono traslare alla produzione di serie. Faccio comunque molta fatica a capire come si possano tenere sotto controllo i tetti di spesa” analizza il manager faentino Gian Carlo Minardi.

“Da sempre l’automobilismo è tra gli sport più costosi e fin dai tempi lontani i piloti che sono arrivati in F1 potevano contare sull’apporto della famiglia e di aziende importanti. E’ difficile vedere un ragazzo che va avanti solo con le proprie forze. La rivoluzione che sta portando avanti la FIA è atta a diminuire il numero di categorie, facilitando così l’individuazione del talento. Una volta avevamo solamente F1, F2 e F3. La F2 vedeva la presenza di 4-5 costruttori e altrettanti motoristi. In questo modo emergeva veramente il talento. Bisogna avere il coraggio di fare dei passi indietro, anche se non è facile. La CSAI ha preso una decisone sofferta e discutibile, come quella di sospendere l’attività della Formula 3 Italia, collaborando con Berger e la FIA, nell’intento di perseguire e appoggiare questo cambiamento

A pochi mesi dal via dei vari Campionati Nazionali molti team non hanno ancora completato il loro organico e ci sono molti contratti ancora da firmare e concludere “Oggi abbiamo ancora molti posti liberi in team di GP2, GP3 e WSR. Il fatto che team vincenti non abbiano ancora completato il loro organico è un campanello d’allarme non indifferente. In aggiunta stiamo assistendo anche ad un altro fenomeno particolare da tenere sotto controllo: molti genitori stanno entrando, o comprando, in prima persona il team per agevolare la crescita professionale del proprio figlio. Questo sicuramente nel presente dà stabilità e certezza ad alcuni Team, ma qualora i risultati non dovessero arrivare questi potrebbero abbandonare velocemente l’avventura. Un po’ com’era successo con l’ingresso in F1 delle case automobilistiche che, successivamente all’arrivo della crisi, hanno abbandonato la scena mettendo in difficoltà il sistema.” conclude Minardi

E’ Scomparso Guido Forti

E’ un giorno triste per il motorsport. All’età di 72 si è spento Guido Forti titolare e fondatore dell’omonima scuderia che prese parte al Mondiale nel 1995 e nel 1996

Oggi è venuto a mancare un avversario leale e un compagno di grandi sventure” racconta Gian Carlo Minardi che con il suo Minardi Team ha lottato proprio contro la scuderia alessandrina in F.1“Faccio le mie più sincere condoglianze a tutti i parenti e familiari

35 anni di corse, racchiusi in una serata

Lo scorso 15 dicembre il “Cavallino” di Faenza  si è vestito a festa trasformandosi nel salone d’onore di una bellissima rimpatriata, dove nell’arco di un pranzo sono andati in scena 35 anni di corse e di ricordi targati Minardi Team.

Un bellissimo regalo che tutti gli “Ex Minardi” hanno voluto fare a Gian Carlo Minardi che con i colori giallo-blu del Team ha emozionato milioni di tifosi, partecipando a scrivere una bella parte della storia del Motor Sport nostrano. Durante la serata i “ragazzi” hanno voluto rendere omaggio al Presidente Gian Carlo Minardi (all’interno della scuderia faentina tutti avevano un soprannome) firmando con una dedica il libro “Gian Carlo Minardi racconta 35 anni di corse, dalla F. Italia alla Formula 1”

Riparte un nuovo anno e augurando a tutti uno strepitoso 2013, colgo l’occasione per ringraziare tutti i “ragazzi” con i quali ho passato una magnifica giornata il 15 dicembre scorso. Grazie a tutti e buon anno

                            Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi "Ci manca solo il supporto di una casa automobilistica"

FAENZA – La crisi non guarda in faccia nessuno e sta colpendo in modo importante anche il mondo sportivo e, in particolar modo, il motor sport dove le risorse economiche hanno un ruolo vitale, sia per i team che per i piloti stessi. Il 6 dicembre sarà così ricordato come il giorno in cui la Federazione, in accordo con la FIA, ha deciso di fermare, dopo 49 edizioni, il suo campionato propedeutico di punta: la Formula 3 Italia.

Nel 2013 quindi gli sforzi dell’ACI CSAI e Federazione saranno concentrati sulla F. ACI CSAI Abarth, categoria che in questi primi anni di vita, si è dimostrata addestrativa grazie anche ad una vettura prestante e di alto livello tecnico come la Tatuus “In questo momento è molto facile criticare. Il 6 dicembre è stata presa una decisione sofferta, ma che potrà rilanciare alcune categorie. La CSAI ha preso questa decisione in collaborazione con la FIA, con cui ha costantemente collaborato. Oggi ci troviamo davanti a campionati che chiudono, come la Formula 2, o altri che hanno i calendari definiti ma senza una certezza sugli iscritti. Al di la dei proclami e difendere, o di essere addirittura coinvolti nel supportare alcune formule e categorie, la realtà è che ad oggi ci sono pochi contratti firmati. Per un certo senso abbiamo giocato di anticipo con una decisione che può sembrare anche impopolare e siamo pronti a supportare nuovi progetti ” commenta Gian Carlo Minardi”.

Nel 2013 saremmo quindi presenti con la migliore formula addestrativa che esista sul mercato e che potrà diventare, nel prossimo futuro, il punto di unione tra l’economica Formula 4 e le eventuali F.3 internazionali. Chi ha preso parte alla F. ACI CSAI Abarth, e alla Formula 3 Italia, è riuscito a mettersi in evidenza anche nelle categorie superiori. Ultimo su tutti Riccardo Agostini che, dopo aver militato nella F. Abarth e F.3 Italia, al debutto in WSR ha segnato tempi da prima fila. Il nostro unico problema è la mancanza del supporto da parte di una casa automobilistica. Vogliamo continuare a sostenere i nostri ragazzi talentuosi che purtroppo non hanno le disponibilità economiche per emergere e mettersi in mostra attraverso programmi studiati, come abbiamo fatto quest’anno con l’utilizzo dei telai Tatuss di proprietà della Federazione. Così facendo abbiamo dato la possibilità a quei giovanissimi di provare una vettura formativa durante in week end di gara, di mettersi in mostra e, contemporaneamente, di confrontarsi con i piloti più esperti della serie. Ben vengano quindi campionati a bassissimo costo per valorizzare i giovanissimi provenienti dal kart.
Per concludere, mi piacerebbe vedere qualche sponsor disposto a sposare la causa dei giovani piloti aiutandoli ad emergere. In cambio avrebbero un ritorno sia di immagine che economico non indifferente…
” conclude il manager faentino

BHAI TECH, il Made in Italy vincente

bhaitech.jpg'FAENZA – Complimenti ai nostri amici dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech che con il loro nuovissimo Centro Tecnologico costruito a Mestrino (PD) sono stati tra i finalisti a Colonia per il premio come migliore struttura del 2012, superati solo sul finale del nuovo circuito di Austin.
Continua a leggere

Video – Mark Webber Finish is home Grand Prix

Un bel contenuto video per Minardi Fan TV, la raccolta video che la nostra Community ci segnala.

Contributo di Zdeněk via Facebook

[media id=116 width=600 height=400]

Gian Carlo Minardi “Ha vinto la migliore macchina contro la migliore squadra”

Con il gran premio del Brasile è andato in archivio uno dei mondiale di Formula 1 più belli della storia, non soltanto per la lotta aperta fino all’ultimo secondo, ma anche per l’inserimento tra i pretendenti alla conquista del grandino più alto del podio di team di seconda fascia che sono stati determinanti nel risultato finale. Gian Carlo Minardi, raggiunto dal sito www.minardi.it, ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa analizzando anche l’emozionante stagione dei campionati italiani di Formula 3 e Formula ACI CSAI Abarth.
Continua a leggere

F1 – Gp Brasile: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

brasile.jpg'FAENZA – Si è chiuso uno dei Mondiali più emozionanti e intensi degli ultimi anni e anche il Brasile non ha tradito le attese con una corsa ricca di colpi di scena, oltre che difficile dal punto di vista della gestione.
Continua a leggere

F1 – GP USA: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

FAENZA – Il primo gran premio di Austin è stato spettacolare sia per la scenografia del tracciato che per i sorpassi. Abbiamo avuto una McLaren che ha rispettato quanto avevamo già pronosticato dimostrandosi particolarmente a suo agio con le mescole “hard” e “medie”, con un Hamilton determinato a salutare il suo team lasciando un segno pesante.

Sebastian Vettel è stato estremamente competitivo per tutto il week end anche se avrà corso con la paura di poter incorrere nel medesimo problema tecnico che ha fermato il suo compagno di squadra. Ancora una volta la Ferrari e Fernando Alonso hanno ottimizzato sia la strategia sia il risultato della gara conquistando un preziosissimo terzo posto che gli permette di giocarsi il tutto per tutto tra sette giorni in Brasile. Non sarà certamente un’impresa facile, soprattutto se guardiamo il distacco dai primi due. Inoltre nelle ultime stagioni Interlagos non ha sorriso alla scuderia di Maranello.

Visto il pochissimo tempo a disposizione non mi aspetto grandi novità tecniche sulle monoposto. Gomme e agenti atmosferici saranno le variabili che potrebbero influire sul risultati finale. La Ferrari deve certamente migliorare sul profilo aerodinamico mentre il suo punto forte rimane l’affidabilità, a differenze di Red Bull e McLaren. Al di la di un piccolo errore del sabato per aver tentato il tutto per tutto con gomme già rodate, la Ferrari negli ultimi appuntamenti non ha sbagliato niente dimostrandosi la migliore squadra. I problemi Red Bull, che domenica ha comunque vinto il terzo titolo Mondiale Costruttori, derivano invece da un’estremizzazione dell’aerodinamica. Con solo più una gara in calendario e visto il distacco di Alonso, gli zeri del ferrarista dovuti ad incidenti causati da terzi pesano enormemente, soprattutto se paragonati ai ritiri di Vettel dovuti a problemi tecnici della sua monoposto.

Un plauso va fatto certamente a Felipe Massa che, dopo aver accettato con serenità gli ordini di scuderia, ha portato a termine un’importante rimonta chiudendo alle spalle dello spagnolo segnando il secondo miglior giro della gara. Questo è il Massa che serve alla Ferrari e che nel circuito di casa potrebbe essere determinante per portare via quei 13 punti che dividono Vettel e Alonso.

Week end da pollice in su per Lotus, che piazza ancora una volta i suoi due piloti nella top 10 con un Raikkonen che sta lottando con i denti per conservare la terza posizione ai danni di Hamilton, e Williams. Purtroppo la Sauber ha perso l’occasione per sferrare l’attacco definito ai danni della Mercedes e agguantare quel quinto posto che vale un mondiale. Ancora un week end deludente e senza punti per la scuderia tedesca.

In vista del gran finale di Interlagos Raikkonen e la McLaren potrebbero essere le variabili in favore della Ferrari, che oggi è inferiore alla concorrenza.

Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi “Vallelunga ha confermato la validità dei nostri campionati”

Il circuito intitolato a “Piero Taruffi” di Vallelunga la scorsa settimana è stato il salone d’onore dei giovani talenti che hanno animato la stagione esaltante dei Campionati italiani ed europei di Formula ACI CSAI Abarth e Formula 3.

giotto_urrutia.jpg'I giovanissimi provenienti dalla F. Abarth Luca Ghiotto (classe 1995 e vice campione italiano) e Santiago Urritia (uruguagio classe 1996 campione Rookie 2012) hanno firmato il loro debutto al volante della Formula 3, dandosi battaglia sul fino del millesimo per tutti i quattro giorni del nono Supercorso Federale ACI- CSAI, mentre i kartisti Zani, Corberi e Icacobacci, selezionati da Scuola Federale e Ferrari Driver Academy, si sono cimentati per la prima volta con la Tattus FA messa a disposizione dalla Federazione.

Ancora una volta i ragazzi sono stati all’altezza. Nonostante la loro giovane età sono stati molto attenti ai suggerimenti degli istruttori della Scuola Federale e degli ingegneri della FDA dimostrando una predisposizione e adattabilità alle vetture a ruote scoperte. I kartisti Zani, Corberi e Icacobacci hanno avuto la possibilità di assaggiare per la prima volta la potenza di una monoposto, mentre con i due ragazzi Ghiotto e Urrutia che quest’anno hanno animato il Campionato italiano ed Europeo di Formula ACI CSAI Abarth abbiamo avuto la conferma che stiamo parlando di una serie estremamente formativa e competitiva. Al volante della “sorella maggiore” F.3 i due ragazzi si sono sfidati sul filo del millesimo, girando su ottimi riscontri cronometrici, se paragonati con i tempi segnati dai vincitori della categoria appena poche settimana fa durante la prova di campionato” analizza Gian Carlo Minardi

La “cinque giorni romana” è stata chiusa con il tradizionale appuntamento al volante della “rossa” F60 F1 per i piloti provenienti dal Campionato Italiano di Formula 3, messa a disposizione della FDA. Insieme a Riccardo Agostini e Eddie Cheever Jr è stato chiamato anche il vincitore del Campionato Europeo di F.3 Juncadella “E’ stato molto interessante valutare dal lato tecnico questi ragazzi provenienti da esperienze diverse. Anche in questa circostanza è emersa la validità della F.3 italiana, primo step per i piloti provenienti da un campionato promozionale. Con grande piacere abbiamo riscontrato che sia Agostini che Cheever, provenienti dalla filiera ACI CSAI avendo percorso tutte le tappe (dal kart fino alla F.3), hanno saputo tener testa al più esperto Jucadella, che vanta una maggiore esperienza sia in termini di età che tecnica.

I risultati di questa settimana confermano che il lavoro della Scuola Federale e della FDA sta dando i primi frutti. In Italia non mancano certamente i talenti, ma solamente la mancanza di risorse economiche non favorisce il decollo dei nostri ragazzi. Dovremmo quindi intensificare il lavoro per trovare le sinergie e come ACI CSAI stiamo lavorando per supportare al meglio Piloti e Campionati” conclude l’ex costruttore faentino e consulente della Federazione Minardi

premio_vallelunga_f60.jpg'

F1 – Gp Abu Dhabi: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

Abbiamo assistito ad un bellissimo gran premio con quattro campioni del mondo nei primi quattro posti. Bella corsa di Fernando Alonso che ancora una volta è riuscito ad ottimizzare al meglio il potenziale della sua Ferrari con un Raikkonen che finalmente ha raggiunto il gradino più alto del podio con la sua Lotus.

Come avevamo già sottolineato nelle passate settimane Kimi ed Hamilton potranno essere i veri “guastafeste” di questo campionato, anche se ancora una volta l’inglese di casa McLaren è stato tradito dall’affidabilità della sua macchina. Affidabilità che invece continua a supportare la casa di Maranello e che ha contribuito a recuperare un week end difficile. Più di questo Fernando non avrebbe potuto fare. Ottima la partenza e la strategia (rischiosa) caratterizzata da un minor carico aerodinamica. Lo spagnolo è stato molto bravo a gestire la macchina fin dall’inizio con molto carico di benzina, senza commettere il minimo errore compiendo tutti “giri da qualifica”. Ha recuperato tre punti molto importanti in vista delle ultime due tappe, chiudendo alle spalle di un ottimo Raikkonen che ha firmato il 18mo risultato utile, consolidando la terza posizione in classifica. Ottima prestazione sicuramente per Sebastian Vettel che, dopo un grosso errore da parte del suo team (o del fornitore del motore) è riuscito a compiere un insperato recupero supportato da un’ottima Red Bull, ma aiutato anche dalla fortuna. Le due ripartenze della Safety Car sono state l’arma vincente del tedesco per conquistare la terza posizione. Un pit stop effettuato un giro dopo avrebbe potuto cambiare tutto. Inoltre si sono eliminate davanti a lui macchine che lo avrebbero potuto mettere in difficoltà, senza dimenticare l’alleanza con la Scuderia Toro Rosso che lo ha agevolato nei due sorpassi.

Ci avviamo verso un finale elettrizzante con una lotta racchiusa matematicamente a “due”. Indubbiamente Fernando non può sbagliare niente, dovendo confidare anche negli errori altrui. Sotto pressione le Red Bull si sono dimostrate vulnerabili. Come vettura il team anglo-austriaco è sicuramente migliore, ma come affidabilità e organizzazione del team sono ancora secondi alle “rosse”. Abu Dhabi ha messo in evidenza ancora una volta i limiti della Ferrari nel portare in temperature le gomme. Nelle ripartenze, oltre che in qualifica, la Ferrari regala qualcosa mentre successivamente si difende egregiamente, come dimostrano i giri veloci, battuti solamente all’ultimo passaggio da un Vettel con gomme soft.

Sono mancati le due secondo guide, Webber e Massa. L’australiano è stato autore di una brutta partenza e non è riuscito a recuperare. Il Brasiliano invece ha commesso un errore dopo il contatto con il driver RB. Non ha avuto la freddezza di gestire la situazione. Con ogni probabilità Webber avrebbe dovuto restituirgli la posizione per non incappare in un’ammonizione. Inoltre avrebbe potuto dare del filo da torcere a Vettel.

Ancora una delusione per la Mercedes, fuori dalla zona punti, mentre ottima prestazione per Williams, Sauber e Force India. Bella gara per Maldonado nonostante il problema al KERS e per Senna, coinvolto in un incidente nelle prime fasi che lo avevano fatto scivolare a fondo classifica. Purtroppo ancora una volta Perez è stato vittima di errori di gioventù che hanno privato il suo team di punti importanti per il mondiale.

Ora ci aspettano due appuntamenti dove sarà difficile fare previsioni. Si giocherà tutto fino all’ultimo e i piloti fuori dai “giochi” potranno essere il vero ago della bilancia.

Gian Carlo Minardi

F1 – GP India: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

In attese delle verifiche tecniche sulla vettura di Sebastian Vettel il gran premio d’India ci ha dato un segnale importante. Ancora una volta la Red Bull non si è dimostrata perfetta nell’affidabilità, anche se per loro fortuna ha colpito la vettura di Webber e non quella di Vettel.

Abbiamo assistito ad uno straordinario Fernando Alonso che necessita però del supporto di una vettura che regala qualche decimo di troppo in qualifica riuscendo poi limitare i danni in gara, anche se non conosciamo il vero potenziale della RB con Vettel, troppo poco impegnato. Ci aspetta un finale di stagione esaltante con ancora 75 punti in palio. L’ultimo giro fotografa molto bene quanto sia difficile decifrare questa campionato con Vettel-Alonso e Button che in sequenza segnano il giro più veloce della gara. Ormai la lotta è racchiusa a due anche se, come ha detto Alonso nei giorni scorsi, il ferrarista sta lottando principalmente contro Newey. Allo spagnolo non gli si può imputare niente. E’ concentrato e determinato. La Ferrari deve trovare nuove soluzioni, cosa non facile a fine stagione. Recuperare le 13 lunghezze non sarà cosa facile, ma neanche impossibile.

L’ordine di arrivo rappresenta molto bene l’attuale potenziale dei team, con Red Bull davanti a Ferrari e McLaren e Lotus, anche se non abbiamo una distinzione così netta come succedeva negli anni passati. La Ferrari ha dalla sua parte l’affidabilità che le permette di rimanere attaccata al secondo posto con una McLaren che si conferma più performante con le gomme hard, con le quali ha vinto i gran premi in questa stagione. Hamilton ha cercato l’affondo su un Webber in difficoltà con il KERS mentre Alonso ha provato a mettere sotto pressione Sebastian Vettel. Raikkonen si è dovuto però accontentare del settimo posto, restando in scia ad un buon Massa. Ad oggi la top six sembra essere di proprietà dei primi tre della classe. Il finlandese, grazie alla sua costanza, conserva la terza posizione in classifica generale anche se non sarà facile resistere all’australiano.

La Lotus, grazie al nono posto di Grosjean, piazza due macchine in top 10 e insieme a Williams, Force India e Sauber, sono i team di “serie b” che cercano di conquistare un posto al sole. Week end più sofferto per Sauber con entrambi i piloti, anche se il quinto posto sembra essere intoccabile. La gara di Perez, come quella di altri piloti, è stata segnata dalla foratura del pneumatico in seguito al contatto con l’ala anteriore dell’avversario, che considero eccessivamente larga. Credo che sia già oggetto di discussione in quanto non servono ad eliminare i possibili contatti tra le ruote. Di conseguenza mi sembrano troppo larghe e basta un niente per rovinare la corsa di entrambi i piloti.

Tra sette giorni si torna in pista a Yas Marina. La Ferrari dovrà trovare quella soluzione tecnica che permetta a Fernando e Felipe di limare i 5 dec che li separano ancora in qualifica dalle Red Bull e in gara di stare alla pari con un Vettel che negli ultimi gp non è mai stato impegnato, riuscendo anche a superare il record di giri al comando detenuto da Senna.

Gian Carlo Minardi