Gp Spagna – IL PUNTO

Cinque su cinque per la Mercedes che continua la sua cavalcata in solitaria, grazie anche al poker calato da Lewis Hamilton che chiude davanti – per mezzo secondo – a un Nico Rosberg agguerrito sino all’ultima curva.

Il Gran Premio di Spagna ha sottolineato nuovamente la grande forza della W05 e le differenza sul giro di oltre 1” tra Mercedes e Red Bull e 1”5’0/1”80′ tra Mercedes e Ferrari, con due squadre come Williams e Lotus – che segna i primi punti – che si inseriscono come outsider di seconda fascia.

Dalle prove libere alle qualifiche, fino alla gara, la superiorità Mercedes è talmente elevata che danno l’impressione di giocare con gli avversari, come abbiamo potuto vedere nelle strategie in gara. Non sarà certamente una missione facile recuperare un gap di questo genere, in quanto parliamo di un distacco pari a 49” tra le Mercedes e il primo degli avversari, la Red Bull di Ricciardo.

In questo week end abbiamo visto il frutto del grande lavoro svolto nelle tre settimane da Red Bull, Lotus e Williams, cosa che non si può dire per Ferrari, con Alonso primo tra i non doppiati e Raikkonen che apre le danze tra i distaccati di 1 giro e le McLaren, ancora fuori dalla zona punti.

La superiorità Mercedes mi fa tornare indietro fino agli anni ’80 e primi anni ’90 quando la McLaren conquistò la bellezza di 15 vittorie su 16 partenze, alle cui spalle si piazzavano, a coppie, gli altri team, proprio com’è successo in Spagna con due Mercedes, due Red Bull, una Williams, due Ferrari, una Lotus, una Force India e due McLaren.

La gara è stata movimentata dal recupero di Rosberg, che ha chiuso a poco più di mezzo secondo dal compagno, e dai numerosi sorpassi di Sebastian Vettel, aiutato anche dalle strategie, che ha chiuso ai piedi del podio dopo esser scattato dalla quindicesima posizione.

A Ruota Libera – On line la nuova video-clip di Gian Carlo Minardi

A tre settimane di distanza dal Gp della Cina e dal podio di Fernando Alonso, la Formula 1  pronta a tornare in pista, e con lei anche Gian Carlo Minardi, nella sua consueta rubrica  “A Ruota Libera” all’interno di Sky.it

Difficile credere che dopo tre settimane di sosta, gli avversari di Hamilton e Rosberg abbiano colmato il gap dalla Mercedes. Ma cercheranno di tenere la partita aperta”, racconta. E il ricordo all’amico Senna: “Arriviamo a questo appuntamento dopo le celebrazioni del 1 Maggio per Ayrton. L’evento di Imola, al quale hanno partecipato 32mila persone, dimostra che l’affetto del pubblico è per il pilota non per il sound dei motori“.

La quinta puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Nei giorni scorsi, sulle colonne dei sito www.minardi.it Gian Carlo Minardi aveva scritto la sua Presentazione al Gp di Spagna, quinto appuntamento del Mondiale e prima tappa europea

Buona visione e buona lettura!

Gp Spagna – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati ad un quarto del Mondiale e ci apprestiamo ad entrare in Europa, campo di gara fino all’estate, Montreal esclusa.

I team si preparano a tornare in pista a tre settimane di distanza dalla tappa in Cina. Sarà interessante vedere cosa saranno stati in grado di produrre in termini di sviluppo. Fino ad oggi il Circus, tappa dopo tappa, ha compiuto passi da gigante sul fronte della tecnica. Difficilmente i rivali diretti della Mercedes riusciranno a scalzare Hamilton e Rosberg in quanto, al momento, la lotta è tra Ferrari, Red Bull e Force India per il terzo posto.

Indubbiamente il Gran Premio di Spagna sarà un week end all’insegna dell’incertezza. Alle spalle della W05 abbiamo visto grande movimento e vivacità. Voci di corridoio parlano di una Red Bull caratterizzata da numerose novità, così come in casa Ferrari, anche se quant’anno abbiamo una Formula 1 poco loquace. Si parla più del domani, che di quello che succede oggi. Si sente spesso parlare di regolamenti futuri – con proposte non molto azzeccate – cercando di distrarre l’attenzione dalla voce Ricerca e Sviluppo.

A proposito di questo silenzio e distacco, apro una parentesi. Nei giorni scorsi a Imola è andato in scena uno spettacolo sensazionale con oltre 32.000 appassionati che hanno letteralmente invaso l’Enzo e Dino Ferrari non per assistere alle gare, ma per ricordare l’uomo e il pilota Ayrton Senna. La cosa bella è che abbiamo avuto un pubblico composto principalmente da giovanissimi, che non hanno vissuto l’epoca di Ayrton. Imola è l’esempio che i tifosi hanno piacere di stare a contatto con i loro beniamini e, di questo, la Formula 1 dovrebbe fare tesoro. Il sound non c’entra proprio nulla sul calo di interesse. In questo la Ferrari merita un 10+ perché si è mostrata sensibile avvicinandosi al pubblico. Io stesso sono stato oggetto di simpatie, amicizie, contatti, richieste di  autografi e fotografie come non mi era mai capitato durante la mia carriera in F1.

Tornando alla Spagna, arriviamo da un anno in cui la Ferrari aveva dominato con un primo e terzo posto, mentre quest’anno si trova a rincorrere. Andiamo a vedere cosa succede. Io stesso sarò a Barcellona per toccare con mano questa nuova Formula 1, per documentarmi al meglio e affrontare insieme a tutti voi questa nuova era.

Gian Carlo Minardi “Imola, che emozione”

Il tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola ha ospitato la quattro giorni dedicata alla memoria di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, scomparsi tragicamente nel week end del Gran Premio di San Marino ‘94, richiamando un pubblico di oltre 30.000 persone.

Non poteva certamente mancare Gian Carlo Minardi, sia per la sua storicità nel Mondiale di Formula 1, ma soprattutto per il legame speciale che lo legava al campionissimo brasiliano “Nonostante un meteo poco clemente, che ha dato giusto tregua nella giornata clou di giovedì 1 maggio, la memoria di Ayrton ha portato a Imola 32.000 appassionati.  Era difficile preventivare un’affluenza di questo tipo. Nonostante siano volati via già 20anni il ricordo dell’uomo e del campione Senna è ancora vivo, così come la passione per la Formula 1” ricorda Gian Carlo Minardi “Abbiamo vissuto dei momento intensi come il 1’ di silenzio alla curva Tamburello. Un bagno di folla si è gettata con ordine e rispetto, richiamando tutte le tifoserie. La F1 è uno dei pochi sport, se forse non l’unico, in cui i tifosi riescono a convivere. Bisogna far tesoro di queste esperienza e riflettere. L’appassionato ha bisogno del contatto con i suoi beniamini

Nonostante l’uscita dalla Formula 1 a fine 2005, grande calore e attenzione è stata rivolta direttamente anche al fondatore del Team Minardi  “L’affetto nei miei confronti è stata la più grande sorpresa perché arrivata anche dai quei giovanissimi che non hanno visto la Formula 1 mia e di Senna. Ho avuto la possibilità di firmare tantissimi autografi, chiacchierare e scattare fotografie. Vederli così attaccati mi ha commosso e sorpreso” conclude il manager faentino

Un grazie a tutti gli appassionati accorsi a Imola  e per l’affetto dimostratomi. Grazie a @GioPaini23, @ParolAnne e @lukasredl  per le foto inoltrate tramite Twitter @minardi09

Podio per il Team Minardi by Pastina&Friends alla “Kart Memorial Senna 2014”

Sotto una pioggia torrenziale e con condizioni meteo che non hanno mai dato tregua, il team Minardi by Pastina&Friends ha conquistato il podio nella gara endurance, organizzata sul tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola in memoria di Ayrton Senna.

Sotto l’attenta direzione del Team Principal Roberto “Pastina” Bandini, il Direttore Sportivo Giovanni Minardi, in costante comunicazione con i suoi ragazzi, ha guidato la cavalcata di Gabriele Lancieri, Marco Zipoli, Gianni Vigorito ed Edgard Kanah alla conquista del terzo posto. Le difficoltà non sono certamente mancate con la compagine faentina costretta fin dalla prima battute ad intervenire pesantemente sul kart, sfilando così di conseguenza all’ultimo posto. Giro dopo giro i “Fantastici 4” hanno saputo recuperare mettendo in campo grinta e determinazione girando su ottimi riscontri cronometrici, recuperando i passaggi persi e scalando la classifica finale fino al podio, chiudendo la competizione alle spalle dei vincitori R3 4 Ayrton e della Porsche Driving School

A premiare le tre squadre il presidente dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari Uberto Selvatico Estense, il curatore del Tribute Ezio Zermiani e Gian Carlo Minardi.

Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi del team Minardi by Pastina&Friends per l’ottimo lavoro svolto, nonostante una pioggia che non ha mai dato tregua e le non poche difficoltà. Devo dire che in 6h e mezza di gara abbiamo risolto più problemi di quanto mai fatto in una 24H. Il terzo posto è veramente il minimo considerando il nostro passo” commenta Roberto Bandini “Ora ci prepareremo per la 24H di Pomposa in programma il 24-25 maggio

Minardi-Senna, un binomio spezzato troppo presto

Sono già passati 20 anni da quel tragico 1 maggio 1994, quando a Imola la “Signora in nero” ci strappò via per sempre quell’asso brasiliano del volante chiamato Ayrton Senna.

Trampolino di lancio per tantissimi campioni, il Minardi Team avrebbe dovuto ospitare anche l’ultima stagione di Ayrton. Ebbene sì. Tra Gian Carlo Minardi e Senna c’è sempre stato un grandissimo rapporto di amicizia e stima reciproca, le cui radici risalgono a ben prima dell’arrivo in Formula 1. A rivelare per primo la volontà di Ayrton di voler chiudere la sua carriera nel Mondiale al volante della Minardi è stato il padre, Milton Da Silva. “Dopo il quinto titolo Mondiale, Ayrton avrebbe guidato per la Scuderia faentina. Purtroppo il fato ha voluto diversamente”. Spesso sia il padre che Ayrton si rifugiavano nel motorhome faentino per gustarsi un buon piatto romagnolo. “Se non fosse stato il padre a raccontare questa storia, certamente non sarebbe venuta fuori da me. Sarebbe stato come tradire un amico”.

Il primo contatto con Senna avvenne nel 1982, con il brasiliano impegnato in Formula Ford e Minardi in F2 con il suo team. “Mi venne segnalato da Paolo Barilla – che lo aveva visto correre in kart – e durante il week end di Hockenheim invitai il giovane Senna a cena in hotel. Gli offrii fino a 50 milioni di lire per venire a correre con noi in F2, ma Ayrton garbatamente rifiutò”. Già in quegli anni Ayrton aveva le idee ben chiare sul suo percorso, che prevedeva la conquista del primo titolo Mondiale di Formula 1 nel 1988. “Mi ringraziò molto gentilmente in quanto ero stato il primo a offrirgli dei soldi per correre, invece che chiedergliene. Da quel giorno, in concomitanza delle gare di F2 e Formula Ford, Senna tornò sempre nel nostro motorhome per mangiare, rimanendo in ottimi rapporti”.

Una volta in Formula 1, Minardi e Senna continuano a scambiarsi le idee sia dentro che fuori dal paddock. “Ricevevo spesso sue chiamate dal Brasile e parlavamo al telefono per diverse ore. Durante i GP spesso si recava di nascosto a pranzo da noi. A inizio del 1993, a causa di un rapporto quasi logorato con la McLaren, aveva deciso di venire a guidare per la Minardi, ma lo convinsi a recedere da una scelta così azzardata, puntando ad un contratto aperto con il suo team. Da lì è arrivata la firma del famoso contratto da 1 milione di dollari a gara: quell’anno forse disputò la sua stagione più bella e grintosa”, prosegue il manager faentino.

L’ultimo scambio di idee avvenne ad Aida, quindici giorni prima di Imola, quando chiese la mia opinione su alcuni episodi che stavano caratterizzando la sua vita dentro e fuori dal paddock”.

Solamente il fato crudele impedì a Senna di mantenere la sua promessa fatta qualche anno prima a Gian Carlo, che avrebbe potuto cambiare la storia di un piccolo ma glorioso team che, con i suoi 21 anni di Formula 1 e 340 Gran Premi, ha contribuito a scrivere una buona fetta della storia di questo sport, lanciando nomi del calibro di Alonso, Fisichella, Trulli, Webber, Martini, Genè, Morbidelli, Nannini e molti altri. “Con i se o i ma non si va da nessuna parte, non contano nulla. Certamente con in squadra Ayrton Senna i rapporti con i vari fornitori tecnici sarebbero cambiati… Con la Sua esperienza e il suo carisma il Team avrebbe potuto avere certamente un’evoluzione non preventivabile. Il solo pensiero che ogni volta ribadisse il suo desiderio di venire da noi mi riempiva il cuore d’orgoglio”, sottolinea Minardi.

Dal 1 al 4 maggio Imola ricorderà Ayrton Senna e Roland Ratzenberger e sarà esposta anche la Minardi ‘94 di Martini e Alboreto. Inoltre i colori del Team Minardi by Pastina&Friends animeranno la “Kart Memorial Senna 2014”, gara endurance di 7H.

Gp Cina – PAGELLE

Abbiamo salutato il quarto Gran Premio e la Formula 1 si appresta ad arrivare nel Vecchio Continente. Ancora una volta il Circus ci ha positivamente sorpreso in quanto sono arrivate al traguardo praticamente tutte le vetture, ad eccezione della Lotus di Grosjean e della Sauber di Sutil. Tutti i team stanno raggiungendo un livello di affidabilità estremamente valido. Ora ci aspettano poco meno di tre settimane di grande lavoro e sono curioso di vedere in Spagna cosa potrà accadere di nuovo.

Ad oggi darei un bel Sette pieno a questa Formula 1, nonostante gli allarmismi sul calo dell’audience. Non dimentichiamoci che era parecchio tempo che non si correva nel week end di Pasqua. La F1 è partita in salita, ma molto velocemente sta mettendo sul piatto tutte le sua qualità e sono certo che a breve rivedremo duelli e lotte.

Lewis Hamilton – 9 Sarebbe certamente da 10, ma con la macchina che si trova tra le mani si ferma un punto sotto. Ha fatto tutto perfetto, a differenza del suo compagno.

Fernando Alonso – 9 È stato autore di una gara e di un week end fantastici, nonostante la F14-T non sia ancora da terzo posto. Dal 44mo passaggio fino alla fine ha girato in tempi da qualifica, martellando costantemente e cercando di sfruttare al meglio la macchina, diversamente da Kimi.

Nico Rosberg – 8 Ha commesso qualche errore a partire dalla qualifica, col risultato di partire dal lato sporco della pista, anche se poi è stato bravo a recuperare. Forse ha sofferto la pressione di Hamilton.

Daniel Ricciardo – 8 Meritato in pieno per la gara. Dall’inizio della stagione ha mostrato doti che non gli attribuivo ed è giusto premiarlo.

Kimi Raikkonen – 7 In questo momento lo vedo in difficoltà e forse soffre l’agitazione di casa Ferrari.

Nico Hulkenberg, Felipe Massa, Daniil Kvyat e Romain Grosjean – 7 Soprattutto per il pilota Lotus, per quanto ha fatto vedere fin quando la sua vettura non lo ha abbandonato.

Sebastian Vettel – 6 Di incoraggiamento. Sta vivendo un momento poco felice.

Gp Cina – IL PUNTO

Al di là della supremazia Mercedes, gli avvicendamenti alle loro spalle rendono questa Formula 1 sempre più bella. È chiaro che in questo momento fare delle previsioni è impossibile. È molto più facile essere smentiti che trovare delle conferme, dopo ogni GP.

Se i primi due posti sono prenotati da Hamilton e Rosberg, i giochi sono aperti per il terzo gradino del podio e per la piazza d’onore nella classifica Costruttori. Al momento, salvo debacle, la Mercedes è imbattibile e vedere i camera-car è qualcosa di eccezionale.

Il risultato in casa Ferrari deve far riflettere perché ha tra le sue fila veramente il n.1 come pilota. Alonso si è reso protagonista di una gara fantastica, culminata con il primo podio per Maranello. Dal 44mo passaggio ha inanellato dodici giri con un gap di appena 4 decimi, tenendo un ritmo da qualifica. Solo lui può fare veramente la differenza, conquistando un risultato che difficilmente sarebbe arrivato. La vettura di Maranello è migliorata decisamente nel consumo e si cominciano a vedere i risultati dell’intenso lavoro al fianco di Shell. Come già annunciato all’inizio del mondiale, quella dei carburanti sarà una costante del campionato. Il merito di questo podio va diviso decisamente tra Alonso e Stefano Domenicali, che in un momento poco felice ha avuto la forza di farsi da parte.

Il Gran Premio di Cina ha segnato delle forti gerarchie all’interno dei team. Hamilton ha messo insieme il terzo successo di fila, anche se Rosberg mantiene la leadership in campionato. Se in casa Ferrari non ho mai pensato che Fernando potesse patire Raikkonen – non me ne voglia il finlandese – la stessa cosa non la posso dire per la Red Bull, dove troviamo un Sebastian Vettel in difficoltà nei confronti del compagno. Ricciardo ha dimostrato di saper gestire molto meglio sia le gomme Pirelli sia la power-unit Renault. Si inizia ad intravedere anche un certo nervosismo di Vettel, che ha digerito non bene la comunicazione del suo team. In casa Force India, che mantiene la terza posizione tra i Costruttori, Hulkenberg ha ripristinato la situazione in suo favore, chiudendo alle spalle delle due RB con il sesto posto. Ancora una bella prestazione per il russo di casa Toro Rosso, che ha ripreso le redini del team di Faenza.

In casa Williams, giornata poco fortunata per Felipe Massa che con quell’errore ai pit stop ha vanificato tutto il lavoro del sabato e dei primi giri. Avrebbe potuto lottare certamente con “Hulk” e forse infastidire anche Vettel. In casa Williams dovranno riflettere molto, per evitare ulteriori errori in futuro.

Tre settimane ora ci separano dall’arrivo in Europa della Formula 1. Tre settimane in cui potrà succedere veramente di tutto. Vedremo chi sarà più bravo a sviluppare e migliorare la macchina. Si arriverà in Spagna con Red Bull-Force India-Ferrari racchiuse solamente in cinque punti.

A Ruota Libera – La nuova video-clip è in onda

La Formula 1 è arrivata in Cina per il quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1 dopo il terremoto che ha sconvolto i corridoi di Maranello. Puntuale, come ogni giovedì pre-gran premio, sul canale Sky.it la rubrica “A ruota libera” a firma di Gian Carlo Minardi.

Il fondatore del Minardi Team, nonché scopritore di numerosi talenti, e oggi Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI, ci racconta nel suo video-clip cosa aspettarci dal GP di Cina: “Mercedes pronta a una nuova battaglia, speriamo ci sia ancora spettacolo. La Ferrari non risolverà subito i suoi problemi: settimana movimentata, Domenicali ha mostrato attaccamento ai colori”.

La quarta puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Nei giorni scorsi, tramite il nostro portale www.minardi.it Gian Carlo Minardi ha presentato il Gran Premio che si correrà a Shanghai senza dimenticarsi di spendere alcuni passaggi per Stefano Domenicali

Buona visione e buona lettura!

Poker d’assi per Bhai Tech in Blancpain Sprint Series

Anno nuovo e sfida nuova. Dopo aver dominato la scena dell’International GT Open conquistando i titoli Team e Piloti con Giorgio Pantano, per il Team Bhai Tech si aprono le porte di una nuova ed esaltante sfida nella Blancpain Sprint Series.

Tra gli undici team e i quaranta piloti iscritti al campionato, il reparto corse dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech di Mestrino si presenterà, questo fine settimana, ai nastri di partenza di Nogaro con le sue McLaren MP4-12C GT3, affidate ad un nuovo gruppo di piloti di elevata esperienza.

A fianco del campione Giorgio Pantano, alla seconda stagione con i colori Bhai Tech, ci sarà il giovane GP2 milanese Fabio Onidi – classe 1988 – per un duo tutto italiano, mentre la seconda vettura sarà affidata ad una nuova ed emozionante coppia di giovani talenti, con l’estone Sten Pentus – classe 1981 e un passato in WSR 3.5 – e il 22enne inglese Daniel Lloyd, pronto al grande salto nel panorama internazionale.

Dopo il successo della passata stagione, quest’anno abbiamo puntato su un campionato ancora più competitivo, con piloti e team di primo livello”, commenta Giorgio Pantano. “L’anno scorso ho preso le misure con la McLaren MP4-12C e con il mondo GT ed è arrivato il titolo. Siamo qui per puntare in alto e fin dalle prove libere cercherò di concretizzare tutto il lavoro svolto nel 2013”, prosegue il talentuoso ed esperto driver veneto che spende alcune parole anche per il neo-compagno Onidi. “Fabio è un pilota molto veloce e sono veramente contento di poter dividere l’abitacolo della McLaren con lui. Insieme formiamo una bellissima coppia”, conclude l’ex pilota F1.

Gli obiettivi sono fissati. Il Team Bhai Tech proverà dunque a bissare i successi della passata stagione in un tour lungo sette appuntamenti, dalla Francia all’Azerbaijan passando per l’Inghilterra (Brands Hatch), Olanda (Zandvoort), Slovacchia (Slovakia Ring), Portogallo (Algarve) e Belgio (Zolder). In un palcoscenico che vedrà impegnate le maggiori case costruttrici, “I Fantastici 4” Pantano-Onidi-Pentus-Lloyd sono determinati a portare nella bacheca un nuovo titolo, potendo contare anche sull’innovativo Simulatore 6-DOF a movimento integrale ospitato nella suite del Quartier Generale di Mestrino.

Gp Cina – PRESENTAZIONE

Come sappiamo il pre-Cina è stato certamente scosso dalla decisione lampo in casa Ferrari, con le dimissioni di Stefano Domenicali. Sinceramente non pensavo arrivassero così velocemente e a questo punto della stagione. Al di là che Stefano sia un amico e una persona che stimo in particolar modo, con i suoi 23 anni a Maranello è stato un aziendalista contribuendo attivamente alla crescita del team. Per dare uno scossone ad una stagione che ha mostrato diverse criticità ha voluto metterci la faccia.

Ora il testimone passa a Marco Mattiacci che dovrà risolvere non poche problematiche, anche in termini di uomini. Dovrà fare certamente un reset. Non essere mai stato coinvolto nel Mondiale di Formula 1 potrebbe agevolarlo in questa decisione, anche se la situazione non è facile, visto l’imminente weekend cinese dove nella passata stagione trionfò Fernando Alonso. Ora bisognerà vedere come tutto il team reagirà a questo cambio della guardia.

Il Circus arriva a Shanghai, su una pista di 5,451km e un rettilineo di 1,3 km che non mette particolarmente sotto stress l’impianto frenante, anche se l’anno scorso le Pirelli avevano sofferto di un forte greening. Quest’anno il costruttore italiano metterà a disposizione mescole P ZERO WHITE MEDIUM e P ZERO YELLOW SOFT. Tra le due mescole c’è una differenza di oltre 1”. Pertanto le strategie diventano importanti. Un anno fa Fernando aveva portato al successo la Ferrari con una strategia di 3 soste.

Sono passati solamente quindici giorni dall’ultima gara in Bahrein e non credo che avremo sorprese sui vincitori. Mi aspetto ancora una bella lotta tra Hamilton e Rosberg, soprattutto se il team continuerà a lasciarli liberi. A questo punto sarà interessante capire chi si aggiudicherà il terzo gradino del podio. I pretendenti al trono saranno ancora i team motorizzati Mercedes con Force India e Williams in pole. Il bello della Formula 1 è anche vedere un team con risorse limitate, come la Force India, lottare per posizioni importanti con l’obiettivo di portare a casa più punti possibili.

Per la McLaren è una stagione di transizione visto il passaggio nel 2015 alla power-unit Honda. Da tenere d’occhio ci sarà certamente la Red Bull di Vettel-Ricciardo che resta la vettura con il miglior telaio. Proprio nel tratto misto potrebbero mettersi in evidenza, per poi cedere qualcosa sul lungo rettilineo. Il tallone d’Achille resta il propulsore Renault e quei 40 CV he Horner continua a chiedere.

E ora andiamo in Cina con la speranza di vedere presto una Ferrari pronta a lottare per il secondo posto.

ESCLUSIVO – BMW pronta al rientro in Formula 1

Dopo aver salutato il Circus nel 2009 da Costruttore, la BMW è pronta a fare un passo indietro e tornare in Formula 1 come motorista.

A rilevarlo è Gian Carlo Minardi, tramite il portale www.minardi.it. “La rivoluzione motoristica che ha interessato questo nuova era della F1 ha coinvolto diversi costruttori, presenti e non sui campi di gara”, commenta il manager faentino. “Abbiamo sempre sostenuto che diversi Costruttori stiano sperimentando questi nuovi propulsori, che rappresenteranno il futuro per le auto su strada, indipendentemente dalla loro partecipazione al mondiale di F.1. Rumors provenienti dalla Germania parlano di un Consiglio di Amministrazione BMW fissato per il mese di Maggio, con l’obiettivo di valutare il ritorno nella massima serie come motorista già nel 2015. Promoter di questo progetto è addirittura Steven Althaus, Director Brand Management BMW and Marketing Services BMW Group. La conferma della volontà di BMW a valutare progetti futuri è stata la continua e costante presenza di tecnici, sia durante i test pre-campionato che durante le prime gare, accumulando importanti informazioni”.

Presto quindi Ferrari, Mercedes, Renault e Honda (il cui ingresso è fissato già da tempo per il prossimo anno) potranno avere un concorrente in più. “L’arrivo del costruttore tedesco potrebbe essere una ventata di ossigeno per questa Formula 1, sia dal lato tecnico che economico, aiutando Team che in questo momento stanno soffrendo. Se l’interesse di un fabbricante come BMW verrà confermato, questa sarà la risposta alle scelte tecniche fatte e la conferma che la F1 è e rimane la massima espressione dell’automobilismo Mondiale”, conclude il manager faentino.

La storia della BMW nel Mondiale di Formula 1 ha radici negli anni Cinquanta. Nel 1983, insieme a Nelson Piquet al volante della Brabham-BMW Turbo, si laurea Campione del Mondo, svettando per primi nella nuova era del turbocompressore. In questa stagione i successi per il propulsore turbo tedesco furono quattro (tre con Piquet e uno con il nostro Patrese).

Nel più recente passato ha fornito la sua unità alla Williams – dal 2000 al 2005 – prima di acquistare il team Sauber nel 2006 , ribattezzandolo BMW Sauber F1. Nonostante il successo nel 2008 in Canada con il polacco Robert Kubica – primo successo come costruttore – il 29 luglio 2009 annuncia il ritiro ufficiale dal Mondiale. La struttura verrà riacquistata da Peter Sauber.

Gian Carlo Minardi premiato alla Festa dello Sport

Sullo sfondo del Palazzo dei Congressi e in occasione della Festa Provinciale dello Sport, vetrina per eccellenza della città di Ravenna nei diversi ambiti sportivi, Gian Carlo Minardi è stato premiato dal CONI di Ravenna con il premio “Una vita per lo Sport”

Fa sempre molto piacere essere premiati da rappresentanti della tua terra e per questo ringrazio il CONI di Ravenna per questo nuovo riconoscimento” commenta Gian Carlo Minardi

“Una vita per lo Sport”, un riconoscimento dedicato a coloro che per decenni si sono impegnati fattivamente e meritoriamente per la diffusione e la promozione dei vari valori dello Sport. Un premio che non poteva che finire tra le mani del manager faentino e attuale Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI che vanta nel suo palmares oltre 35 anni di corse – dalla Formula Italia alla Formula 1.

Complimenti Presidente!