F1 – Road to…. Brasile

La Formula 1 è pronta ad arrivare in Brasile, a San Paolo, la terra che ha visto il debutto del Minardi Team nel Mondiale di F1 30anni or sono. Era il 5 aprile 1985 quando ci apprestavamo a fare il nostro ingresso nel Circus, anche se nella cornice di Rio. Era un sogno che diventava realtà dopo le tante difficoltà. Mi fa piacere anche ricordare i tre piloti verde-oro che hanno corso con me: Roberto Moreno nel 1991, Christian Fittipaldi le due stagioni successive e Tarso Marques nel 2001

Per anni Interlagos è stato teatro di lotte finali, mentre quest’anno tutto è già disegnato e scritto, anche se ci sono alcune sfumature interessanti che meritano attenzione. In primis abbiamo una lotta aperta tra Rosberg e Vettel per il secondo posto nel mondiale piloti, anche se quasi certamente Nico avrà la possibilità di mettere la parola fine. Alle loro spalle una bella sfida a tre per il quarto posto, tra Bottas-Raikkonen-Massa, mentre sul fronte costruttori Lotus e Toro Rosso si giocano il sesto posto. Un risultato non di poco conto considerando che i primi due posti sono targati Mercedes. Sul fronte giovani Felipe Nasr, giocando in casa, vorrà ben figurare nonostante una Sauber in difficoltà. In questa stagione ha dimostrato più volte di poter far parte di questo mondo. Tra tutto questo abbiamo un Lewis Hamilton determinato a vincere nella terra del suo idolo Ayrton Senna

La Pirelli porterà, come già successo nel 2014, le Medium e Soft e ci possiamo aspettare 2 o 3 soste. L’anno scorso Nico si impose con una strategia di 3 pit-stop. Un circuito che si presta a belle lotte essendo anche molto selettivo per le gomme, sia per l’asfalto che i cambi di direzione, sia per i freni. Sul fronte meteo, si segnale qualche instabilità per il sabato con possibilità di pioggia. Speriamo che i protagonisti possano regalarci un bel finale di campionato, anche se non sarà così elettrizzante come Valencia nella MotoGp.

Infine, la Renault sembrerebbe disposta a fare un passo indietro rendendosi disponibile a fornire nuovamente i suoi propulsori alla Red Bull.

F1 – Gp Messico: LE PAGELLE

Diamo i voti ad un gran premio che era nato tra l’incertezza della pioggia, non arrivata, e del poco grip

Nico Rosberg – 8,5 è inqualificabile la sua stagione. Ha alternato ottime prestazioni a gara incolore. Domenica ha fatto esattamente quello che ci si aspettava da lui qualche GP fa. Ha tenuto testa ad un campione del mondo a suon di giri veloci

Valtteri Bottas, Daniil Kvyat e Max Verstappen – 8 sono il futuro dell’automobilismo sportivo. Passo decisamente veloce e aggressivo per tutti e tre. Bottas ha riportato la Williams sul podio, mentre il Russo è cresciuto durante tutto il week end mettendo in difficoltà Ricciardo nonostante i mille problemi del team Red Bull. Ancora una gara encomiabile per l’olandese di casa STR

Lewis Hamilton – 7,5 si è presentato in pista pronto a lottare, e non come semplice spettatore. Gli è mancata la zampata decisiva per sopravanzare Rosberg. Comunque non c’è niente da fare. I primi due posti sono sempre una questione interna al team Mercedes.

Nico Hulkenberg, Sergio Perez – 7 ancora un’ottima prestazione per i due alfieri Force India, che consolida la quinta posizione tra i Costruttori. Un’ottima boccata d’ossigeno

Felipe Massa – 7 per aver lottato durante tutto il gran premio

Romain Grosjean – 6 per il decimo posto deve ringraziare Sainz, vittima ancora di un problema. Diversamente gli sarebbe stato alle spalle

Sebastian Vettel – 5,5 quando sei costretto a guidare sempre oltre al limite, e hai una macchina difficile da guidare, l’errore può arrivare. Ha concentrato tutto in un week end quello che non aveva commesso in 105 gare. La matematica lo tiene ancora in gioco per il secondo posto, anche se non sarà così facile

Kimi Raikkonen – 5 bersagliato dai problemi, ma il contatto con Bottas si poteva evitare. Quanto fatto in gara è indecifrabile

F1 – Gp Messico: IL PUNTO

Un gran premio scivolato via nella normalità, movimentato solamente dalla giornata negativa in casa Ferrari, con diversi errori da parte dei due piloti. Un gran premio bello dal punto di vista della coreografia grazie ai 300.000 spettatori corsi in autodromo, con il settore dello “stadio” molto scenografico anche se il curvone originario resta unico. Sul fronte dello spettacolo in pista, invece nulla da segnalare. La mancanza della pioggia si è fatta sentire.

La Mercedes ancora una volta ha dominato la scena coi suoi piloti. Dopo la pole, Nico Rosberg si è portato a casa anche la vittoria vincendo la sfida col neo-campione del mondo a suon di giri veloci, e con Sebastian Vettel per il secondo posto. “Seb” ha provato a non perdere punti nei suoi confronti tirando oltre il limite, pagandone pesantemente dazio. Certamente una giornata di tensione per i due alfieri di Maranello. Ancora una volta abbiamo visto un contatto tra Raikkonen e Bottas. Questa volta è stato il ferrarista a doversi ritirare, lasciando via libera a Bottas per la conquista del podio.

Sul fronte Red Bull, il russo ha confermato il risultato della qualifica sovrastando Ricciardo. Anticipando la sosta, forse, avrebbero potuto impensierire maggiormente la Williams. In casa Toro Rosso, col nono posto di Verstappen, riescono a rosicchiare un punto alla Lotus nella lotta per il sesto posto tra i Costruttori. Ancora una volta l’olandese si è reso di una gara encomiabile. Restano solamente due appuntamenti in calendario prima di far calare definitivamente il sipario. Tutte le classifiche sono ormai definite. Resta in ballo la lotta tra Lotus e Toro Rosso che a fine anno si trasformerà in denaro derivante dai diritti televisivi.

Gli sforzi si indirizzeranno verso il 2016. La stessa McLaren sta utilizzando i week-end di gara per sviluppare e fare chilometri, con l’obiettivo di raccoglierne i frutti già nella prossima stagione, che vedrà il debutto del team Haas coi portacolori Grosjean-Guttierez.

#ARuotaLibera – Gp Messico

Gian Carlo Minardi, nella sua rubrica “A Ruota Libera” in collaborazione con SkySportHD ci racconta il ritorno del Mondiale di Formula 1 in Messico. 23 anni dopo la vittoria di Nigel Mansell su Williams e lo spettacolare incidente di Ayrton Senna, il Circus è pronto a fare il suo ritorno all’Hermanos Rodríguez, modificato pesantemente nella sua parte più caratteristica, la Peraltada

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F1 – Road to… Messico

La Formula 1 prepara il  ritorno all’Hermanos Rodriguez di Città del Messico, a 23 anni di distanza dall’ultima edizione marchiata dall’incredibile incidente di Ayrton Senna e dalla vittoria di Mansell su Williams, davanti al compagno di box Riccardo Patrese

Si torna a correre sul tracciato storico, modificato però nella parte più pericolosa e spettacolare, la Peraltada (curva 14), che immetteva sul lunghissimo rettilineo del traguardo e alla prima curva a destra, teatro di numerose battaglie e incidenti. Un “semi-cerchio” che un tempo faceva la differenza percorrendolo in accelerazione. Col nuovo layout, nel settore 3, si passerà in mezzo allo stadio di baseball attraverso le varianti 12-13-14, che immettono sul tracciato originale.

Sarà un bel banco di prova anche per le power-unit visto che i 4304 mt (da percorrere per 71 volte) sono posizionati a 2300 mt s.l.m. Un’altitudine mai provata che potrebbe creare problemi di competitività o affidabilità.

Occhio anche al meteo. Dopo la forte pioggia caduta nel Texas, per il week-end si attendono prove libere e qualifiche asciutta, con gara bagnata, e temperature intorno ai 22-23°C. Praticamente esattamente l’opposto di sette giorni fa. Per il ritorno in Mexico la Pirelli conferma le mescole di Austin, con Soft e Medium

Sul fronte della pista, l’attenzione sarà rivolta sulla lotta tra Rosberg e Vettel per il secondo posto. I portacolori Mercedes e Ferrari arrivano con umori decisamente contrastanti. Seb, avanti di quattro punti, è reduce dal podio dopo una bellissima rimonta, con Nico scottato dalla vittoria di Hamilton. In casa Toro Rosso, Max Verstappen e Carlos Sainz jr  proseguiranno l’inseguimento alla Lotus, attualmente al sesto posto. Senza i vari problemi di affidabilità la STR avrebbe potuto lottare tranquillamente con la Force India. Perez farà gli onori di casa, grazie anche agli ultimi buoni risultati. In casa Haas, al fianco di Grosjean, potrebbe essere annunciato Gutierrez.

Sul lato tecnico/politico proseguiranno le discussioni sul motore Red Bull. La Honda si sarebbe fatta avanti, trovando però il veto di Ron Dennis. Renault invece aspetta, oltre alle scuse pubbliche, che salti qualche testa in RBR. Situazione certamente non facile, visto che siamo arrivati alla fine di ottobre

Happy Birthday, Bernie

Remembering fondly your special telegram for my 50s: Bernie, well done! Your 85 are fabulous.

F1 – Gp America: PAGELLE

E’ sempre bello poter dare i voti dopo un gran premio divertente e movimentato come quello di Austin. Faccio i miei complimenti a Lewis Hamilton per la conquista del terzo titolo Mondiale, ma il voto più alto lo attribuisco a:

Sebastian Vettel – 9 autore di una gara perfetta in cui ha spremuto al limite la sua Ferrari senza commettere il minimo errore. Costretto a partire dalla 13esima posizione per la sostituzione del motore, è riuscito a rimontare fino al terzo posto, sfiorando anche la seconda posizione. Perfetto in ogni circostanza nonostante le condizioni non facili, lottando con il coltello tra i denti. Come certi campioni, riesce ad esaltare la sua Ferrari, a differenza del compagno di box.

Max Verstappen – 8+ ancora una volta ci ha dimostrato di che pasta è fatto, soprattutto con ottime staccate

Carlos Sainz Jr – 8 passato attraverso a qualche errore che però l’hanno fortificato permettendogli di portare a termine una grande gara. Sia lui che il compagno stanno portando la STR verso il sesto posto, fino a qualche mese fa insperato, nonostante i punti persi causa affidabilità.

Lewis Hamilton – 7,5 dobbiamo ricordarci sempre che macchina ha a disposizione. In questo fine settimana non è stato certamente perfetto anche se vanno i miei complimenti per il terzo titolo

Sergio Perez – 7 un’altra gara dove il messicano ha dimostrato di avere temperamento e di saperci fare. Insieme a Hulkenberg stanno portando la Force India versso livelli insperati ad inizio campionato. Il quinto posto è consolidato

Daniel Ricciardo – 7 l’australiano mi è veramente piaciuto tanto, sia in qualifica che in gara. Fin quando ha avuto la possibilità, ha lottato come un leone dimostrando di essere della partita anche quando le condizioni sono difficili

Daniil Kvyat – 6 peccato per l’errore di gioventù con cui ha vanificato quanto di buono aveva fatto fino a quel momento

Nico Rosberg – 5,5 il tedesco mi ha deluso fortemente. Con la macchina che si ritrova a guidare, ogni tanto commette errori da seconda guida. Non ci siamo proprio.

Kimi Raikkonen – 5 per simpatia nei confronti della Ferrari, ma è ora di smettere di difenderlo oppure ci devono dire quale sia stato il problema tecnico. E’ indecente il raffronto col compagno

F1 – Gp America: IL PUNTO

Il Gran premio di Austin ci ha regalato il fine settimana più bello della stagione, grazie alle impervie condizioni atmosferiche che hanno alterato la supremazia Mercedes, regalandoci un bellissimo spettacolo in pista.

Tra sorpassi, rimonte, cambi di posizioni al vertice e ribaltoni, comunque la Mercedes ha portato a casa un’altra doppietta. La vittoria è andata ancora una volta a Lewis Hamilton che mette la parola fine sul mondiale aggiudicandosi il terzo titolo mondiale. Nulla ha potuto Nico Rosberg, che ci ha provato ma la sua stagione è stata certamente sotto le aspettative. Con pista ancora bagnata, Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat ci avevano sperato. L’australiano si era portato anche al comando della corsa per alcuni giri, prima di sprofondare nelle retrovie chiudendo al decimo posto, beffando proprio sul finale Alonso.

Ora tutta l’attenzione sarà rivolta verso la sfida Rosberg-Vettel per il secondo posto nel mondiale, dove Nico ha tutto da perdere. Arrivare alle spalle anche del ferrarista, sarebbe per lui una disfatta enorme. Gara magistrale per Vettel che, scattato dalla 13esima posizione, è riuscito a rimontare fino al podio chiudendo a pochi decimi da Nico. Bellissimo recupero anche da parte di Sainz, che da ultimo è risalito fino al sesto posto* completando l’ottimo fine settimana della Toro Rosso che ha sfiorato il podio con Verstappen. Punti importanti per la STR in ottica Mondiale, che si avvicina al sesto posto della Lotus. Il sesto posto di Jenson Button con la McLaren, davanti alla Lotus di Maldonado, è la dimostrazione di quanto sia stata una gara anomala e condizionata dalla forte pioggia caduta fino al mattino.

Tra una settimana però si tornerà in pista per il Gran Premio del Messico, new-entry nel calendario, con tutti i titoli già assegnati. Complimenti al Campione del Mondo 2015, Lewis Hamilton

*A fine gara è arrivata la penalizzazione a Carlos Sainz Jr di 5″, scivolando al settimo posto

F1 – Pierluigi Martini “Lavoro per un Minardi Day a Imola”

E’ Pierluigi Martini il pilota preferito dei tifosi. In un’inedita sfida partita tra le pagine di FaceBook, che ha coinvolto tutti i piloti che hanno difeso i colori del Minardi Team nelle ventuno stagioni della scuderia faentina nel Mondiale di Formula1, il 54enne Pierluigi Martini ha sbaragliato la concorrenza. “Non poteva essere diversamente. Pierluigi ha corso con noi oltre 100 Gp contribuendo in modo determinante a scrivere buona parte della storia del Minardi Team in Formula 1. Ancora oggi siamo leganti da una grande amicizia. Avrebbe meritato di conquistare ancora più successi nella sua lunga carrieracommenta Gian Carlo Minardi

Su 119 Gran Premi in F1, 107 li ha presi al via con il team fondato da Gian Carlo Minardi portando in pista la prima monoposto di Formula 1 marchiata MinardiTeam nel 1985, proseguendo la sua avventura dall ’88 al ’91 e dal 1993 al 1995. Anche il primo punto mondiale, targato 1988 a Detroit, porta la firma di Pierluigi. Salutato il Circus, nel 1999 si impone nella 24 Ore di Le Mans.

Proprio quest’anno Pierluigi è tornato a calarsi nell’abitacolo Minardi dei collezionisti. In occasione del week-end del Gran Premio d’Austria si è messo al volante della M185, mentre durante il Festival della velocità di Goodwood è tornata a rombare la M189 di Paul e Graham North (guarda la gallery) “Appena mi sono calato nell’abitacolo mi sono sentito subito a “casa”. Come se il tempo si fosse fermato e fossi sceso dalla monoposto solo il giorno prima. La M189 era come un vestito su misura. Rispetto alle F1 di oggi, quelle vetture erano molto più piccole e sembrava di essere veramente a contatto con l’asfalto. Inoltre la testa era completamente fuori dall’abitacolo avevi una grande visuale. Mi sono subito venuti in mente i bellissimi momenti vissuti con quella macchina, ma anche i meno felici. Era molto rigida e a guidarla diventavi matto. Volante piccolo, tre pedali e cambio manuale. Se non eri veramente pronto fisicamente, era lei a portarti in giro e non viceversacommenta un entusiasta Pierluigi Martini che ci ha regalato anche un inedito progetto a cui sta lavorandoSto completando il restauro della mia M189. Stiamo ultimando l’elettronica del motore. Dopodichè sto lavorando per organizzare a Imola, insieme a Gian Carlo Minardi, un Minardi Day chiamando a raccolta tutti gli amici “minardisti” Una Bella giornata in autodromo con tutte le Minardi F1, e non solo

#ARuotaLibera – Gp America

La Formula 1 sbarca in America, sul tracciato di Austin, e puntuale come sempre arriva la video-clip col commento di Gian Carlo Minardi nella sua rubrica “A Ruota Libera” in collaborazione con SkySportHD

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F1 – Road to …. Austin

Salutata la Russia il Circus è volato in America, approdando ad Austin, uno dei migliori circuiti marchiati Tilke. 5550 mt tecnici, con venti curve da percorrere per ben cinquantasei giri. Dovrebbe essere più caldo rispetto al fine settimana di Sochi, anche se il meteo promette pioggia nelle giornate di venerdì e sabato, per consegnarci una gara asciutta.

La Pirelli porterà le Soft e Medium, mescole non ottimale per alcuni team come la Ferrari. Ci aspettano quindi tante incognite e momenti imprevedibili. Con la lotta al titolo ormai chiusa in favore di Hamilton, a cui basta un secondo posto per confermarsi Campione del Mondo per la terza volta, tutta l’attenzione sarà focalizzata sulla sfida marchiata Rosberg-Vettel per il secondo posto. Per il tedesco di casa Ferrari sarebbe il raggiungimento di un obiettivo insperato a inizio stagione, mentre Rosberg ha tutto da perdere sia nei confronti del compagna che del team.

Se la parte tecnica del gran premio sarà finalizzata alla lotta tra i due alfieri di casa Mercedes-Ferrari, sul fronte politico gli importanti cambi di regolamenti proposti dai motoristi terranno certamente banco. Proposte che dovranno essere approvate dalla F1 Commission. I team pertanto saranno impegnati in diverse riunioni per cercare di trovare l’unanimità necessaria. Dal mio punto di vista personale, mi trovo d’accordo su quanto proposto, poiché sviluppo, crescita e ricerca fanno parte del DNA dei costruttori. Il tutto però non deve andare a discapito dei team-clienti i quali meritano parità di trattamento. Solo così si possono livellare le prestazioni in pista. Continua a tenere banco la telenovela su quale motore useranno in casa Red Bull. Credo che entrambi resteranno con Renault, poiché i tempi sono stretti per realizzare due gear-box differenti

Tornando alla pista, venerdì mattina vedremo per la quarta volta Raffaele Marciello al volante della Sauber. E’ anni che sottolineo l’importanza di dedicare, una macchina per team, ai giovani. “Lello” è reduce da una stagione difficile in GP2, ma spero che faccia vedere il suo vero valore poiché ha tutte le carte in regole per arrivare in Formula 1.

F1 – Ecclestone “Red Bull e Toro Rosso non lasceranno”

Bernie Ecclestone è sicuro. Red Bull Racing e Toro Rosso, anche se attualmente senza un motore per la prossima stagione dopo la rottura con Renault, non lasceranno il Mondiale di F1.

Nelle ultime settimane gli uomini Red Bull, da Marko ad Horner fino a Newey, avevano minacciato di abbandonare il Circus “strillando” a gran voce sui media, dopo il “no” ricevuto da Mercedes e Ferrari, intenzionate a non vendere le PU di ultimissima generazione. La telenovela sembra essere arrivata al capolinea. Red Bull starebbe riallacciando i rapporti con Renault, la quale chiede una lettera pubblica di scuse da parte dei “bibitari” per il trattamento ricevuto negli ultimi mesi. Per la Toro Rosso si dovrebbero riaprire le porte di Maranello, anche se esistono difficoltà tecniche di non facile soluzione, perché il team di Faenza usa il medesimo cambio della Red Bull Racing. Un nuovo sviluppo implicherebbe tempi e investimenti considerevoli.

Il rischio di abbandono era alto, ma a fronte degli ultimi accadimenti credo possa dirsi scongiurato” così commentava Mr. E ad Autosport. La FIA e Mister Ecclestone fanno riferimento in particolar modo all’articolo 23.5 del regolamento sportivo in cui si stabilisce che, dal 2016 al 2020, potranno essere utilizzate solo le power unit approvate dalla Federazione.

Ad oggi la data limite per il congelamento dei motori è fissata al 28 febbraio 2016. Dopodiché non sarebbe più possibile aggiornarli. Già il 30 settembre Gian Carlo Minardi descriveva bene questo aspetto, commentando la situazione Red Bull “Il 28 febbraio 2016 dovranno essere depositati e congelati i motori che si intendono usare per la stagione. Non potendo più utilizzare gettoni per lo sviluppo durante la stagione, team ufficiale e clienti avranno le medesime power unit e non sarà quindi possibile differenziare le forniture come è successo in questa stagione. A meno di variazioni regolamentari che emergano da Ginevra nella riunione dei motoristi, che comunque dovrebbero superare l’esame della Formula One Commission,  vedo difficile l’utilizzo delle PU 2015

Stando alle ultime indiscrezioni, nella riunione di Ginevra tenutasi ieri, Mercedes, Ferrari, Renault e Honda vorrebbero evitare il freezing e aggiornare le unità anche nel corso del 2016 (sarebbero stati chiesti 32 gettoni). In pratica quello che sta succedendo quest’anno. In questo modo si potrebbero avere motorizzazioni ufficiali e clienti.  Una simile evoluzione sarebbe veramente positiva per Honda e Renault, in forte ritardo tecnico nei confronti di Mercedes e Ferrari. Da applaudire la sportività della Mercedes, che molto probabilmente avrà in serbo importanti sviluppi tali da consentirle di conservare la leadership. Ma c’è di più. C’è la volontà di modificare l’articolo 23.5 del regolamento sportivo, per fornire power-unit con specifiche 2015.

Non dimentichiamoci che, per renderle effettive, tali proposte dovranno essere discusse dalla F1 Commission, ottenendo l’unanimità di tutte le squadre.

A.A.A. vendesi Formula 1

In questi ultimi giorni è tornata a gran voce la possibilità di avere un nuovo proprietario per la Formula 1, non negata dallo stesso Bernie Ecclestone. “Ci sono tre gruppi interessati a rilevare la Formula 1 e entro la fine dell’anno ci sarà un nuovo proprietario“. Mr- E dovrebbe però restare al suo posto come lui stesso ha dichiarato “Le società che vogliono acquisire i diritti della Formula 1 mi hanno anche chiesto di restare al mio posto“.

Attualmente il Circus è controllato dalla CVC capital Partners che sarebbe intenzionata a cedere oltre il 30% del suo capitale. Tra i possibili papabili, stando ai rumors, ci sarebbe l’attuale proprietario della squadra di football americano più famosa, i Miami Dolphis di Stephen Ross insieme agli sceicchi del Qatar già proprietari del Paris Saint German.

Tempo addietro si era fatto anche il nome di Dietrich Mateschitz, già proprietario della Red Bull Racing e Scuderia Toro Rosso in Formula 1. Un nome che non dispiacerebbe a Gian Carlo Minardi, come ha dichiarato lo stesso manager faentino ai microfoni di www.minardi.it “Senza dubbio serve un uomo di carisma, capacità imprenditoriali e Marketing sopra la media. Mateschitz ha dimostrato di essere molto abile in questo. In questo momento, alla Formula 1, serve qualcuno in grado di attrarre nuovo pubblico. Certamente ci sarebbe il problema della proprietà dei due team a lui riconducibili”.