F1 | Gp Bahrain, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari perfetta”

Con questa vittoria la Ferrari ha dimostrato di rispondere presente appena gli altri commettono una minima sbavature e di indurre gli avversari all’errore mettendoli sotto pressione. Una vittoria costruita sulla prestazione in gara. Fin dalle prove del venerdì era emerso un buon passo-gara. E’ chiaro che la Mercedes resta la vettura da battere come si è visto, in particolare, sul giro secco in qualifica e nel tentativo di rimonta da parte di Lewis Hamilton. Parliamo di un divario tra i due team di circa 4-5 decimi a vantaggio dei tedeschi.

La Ferrari ha azzeccato la strategia e Sebastian Vettel non ha commesso il minimo errore, capitalizzando al meglio il materiale a disposizione, compreso il lavoro ai box. L’azione ai danni di Volttari Bottas è il sorpasso più bello del gran premio (oltre ad essere stato determinante ai fini del risultato finale).

Una Ferrari che è stata aiutata anche da un’ingenuità di Lewis Hamilton e da una eccessiva severità dei commissari sportivi. Forse avremo visto un finale più combattuto tra i due protagonisti di questo mondiale. L’inglese ha confermato il suo punto debole in partenza, rendendosi successivamente protagonista di una gara eccezionale con una serie di giri da qualifica.

Il ritiro di Nico Rosberg ha portato nel team una seconda guida, come si è capito anche dai team-radio. E’ evidente che non avremo le bagarre degli ultimi anni. Il poleman in gara ha deluso anche se è arrivato davanti a Kimi Raikkonen.

Diversi team hanno accusato problemi dovuti al caldo. L’incidente di Verstappen potrebbe aver condizionato la corsa di Ricciardo. Una Red Bull che in qualifica emerge, mentre in gara è ancora distaccata a causa della power-unit.

Appuntamento tra quindici giorni con il gran premio di Russia

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Bahrein, Minardi “Positiva la lotta Mercedes-Ferrari”

A distanza di una settimana dal gran premio della Cina la Formula 1 è pronta a tornare in pista per il terzo round sulla pista del Bahrein, un tracciato normalmente disturbato dalla sabbia del deserto dove però le condizioni meteo non dovrebbero condizionare il lavoro dei team nell’intero week-end.

I primi gran premi ci hanno regalato, insieme ad una bella lotta tra Ferrari e Mercedes – soprattutto tra Hamilton e Vettel visto le differenze in termini di prestazioni coi rispettivi compagni -, bellissimi sorpassi dovuti all’abilità del pilota e non artefatti dal DRS. I nuovi regolamenti stanno favorendo lo spettacolo. Soprattutto in Cina abbiamo assistito a staccate al limite.

Ad oggi la Mercedes ha un vantaggio sulla Ferrari, ma questa lotta tra due colossi dell’automobilismo è certamente un toccasana per l’immagine della Formula 1. Da un lato a Maranello sono stati molto bravi a fare un grande passo in avanti rispetto alla passata stagione, ma dall’altra la Mercedes si è indebolita sul fronte piloti. La Ferrari può lottare per il titolo costruttori, ma serve un Raikkonen più reattivo e sopra le righe rispetto al connazionale di casa Mercedes. In questi giorni la parole del presidente Marchionne sono state pesanti e importanti. Di questo passo potrebbe aprirsi anticipatamente il mercato-piloti.

La Sauber ha annunciato che Wehrlein tornerà al suo posto. In Cina, coi due errori Giovinazzi ha vanificato l’ottima lavoro dell’Albert Park. La colpa però è anche del team stesso. E’ assurdo cercare degli azzardi con un esordiente considerando anche il livello della vettura. Questa ricerca esasperata dell’exploit non la condivido.

Partenza col freno a mano per la Williams che sta soffrendo più di quanto potessimo aspettarci ad inizio anno, considerando anche la power unit di cui dispone. Ne stanno approfittano la Toro Rosso (quarta nel mondiale) e la Force India.

Sul fronte delle mescole, la Pirelli porterà le Soft, SuperSoft e Medium. Potremo assistere a strategie fotocopia di Shanghai.

Gian Carlo Minardi

Historic Minardi Day | Motori e Musica si incontrano a Imola

«Ho studiato l’Historic Minardi Day sul format della Formula 1 che mi piacerebbe vedere. Una F1 “porte aperte” a diretto contatto col pubblico. A Imola tutti gli appassionati e tifosi potranno vedere e toccare con mano le monoposto, incontrare i piloti e i loro beniamini, ma soprattutto riascoltare il sound storico delle potenti vetture di Formula 1. Durante la conferenza stampa del Gran Premio in Australia Christian Horner – team principal Red Bull Racing- ha dichiarato che il sound più bello dell’intero week-end di Melbourne è arrivato da una vettura di 12 anni fa, la Minardi PS05 nonostante a quei tempi fosse poco competitiva. A Imola si potranno riascoltare quei suoi» 

Gian Carlo Minardi

Prende forma la seconda edizione dell’Historic Minardi Day all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola da sabato 6 a domenica 7 maggio, la kermesse dedicata a piloti, fan, collezionisti ed appassionati che vogliono rivivere dal vivo le emozioni legate alla storia della Formula 1 e del team faentino fondato da Gian Carlo Minardi.

Dopo il successo della prima edizione, l’Historic Minardi Day conferma la formula con paddock e box aperti a tutti gli appassionati che potranno toccare con mano le vetture e incontrare piloti e tecnici. I cancelli dell’Autodromo di Imola e i propulsori delle potenti vetture di F1, F2, F3 e GT Storiche si accenderanno a partire dalle ore 9.00 di sabato 6 maggio per spegnersi solamente alle 18,30 di domenica 7.

Le vetture in pista: F1, F2, F3 e GT
Un viaggio nel tempo lungo quarant’anni, grazie ad una griglia di partenza composta da oltre venticinque monoposto di Formula 1 che torneranno a rombare e a calcare i 4909 metri della pista del Santerno, a undici anni dalla vittoria di Michael Schumacher al volante della Ferrari F248 F1. Si partirà dalla Maserati 250 F di Manuel Fangio del 1957 per arrivare alla Minardi 2005 passando per le Minardi M186 – protagoniste del Mondiale di F1 1986 con Alessandro Nannini e Adrian Campos – M189 con cui Martini-Sala conquistarono sei punti nel mondiale 1989, M192 motorizzata Lamborghini della coppia Morbidelli-Fittipaldi, M198 di Tuero e Nakano, la M01 di Marc Genè e Gaston Mazzacane del 2000 e la M01 con cui Fernando Alonso debuttò nel mondiale.

Non mancheranno le Ferrari 312B3 e 321B4 “spazzaneve” (1973), la Ferrari 312 B4 di Clay Regazzoni (1974), la March 761, la Tecno F1 del 1972, la Wolf WR7 (1979) di James Hunt e storico rivale di Niki Lauda, la Williams FW07 campione del mondo 1980, l’Osella FA1 motorizzata Alfa Romeo (1981) e Alfa Romeo 184 T. Gli anni ’90 saranno rappresentati, tra gli altri, anche dalla Benetton B197 di Jean Alesi e Gerard Berger, dalla Fondmetal F1 e Dallara 190.

Quasi trenta le vetture di Formula 2 e Formula 3 dei più importanti costruttori con la Minardi F2 del 1982 a fare gli onori di casa. In pista le vetture degli anni ’60-’70-’80 e ’90 come la March-BMW, Ralt F3000, Tecno, Lola e Dallara. Numero importanti a cui si aggiungono anche le vetture GT storiche, tra cui l’Alfa Romeo 33 TT3, Ferrari Berlinetta 250, Porsche Macan Turbo, Lotus e Dome Le Mans.

«Voglio ringraziare tutti i collezioni e piloti che hanno accettato di partecipare attivamente a questa festa dello sport, in particolare i britannici Paul and Graham North e l’amico olandese Frits Van Eerd che quest’anno sarà tra i protagonisti della 24 Ore di Le Mans con una LMP2 insieme a Rubens Barrichello e Jan Lammer. L’Historic Minardi Day sarà l’occasione anche per riabbracciare gli amici dei Fans Club attivi in Italia e nel mondo»

Gian Carlo Minardi

Piloti e tecnici nel paddock
Gli appassionati avranno la possibilità di incontrare i piloti che hanno scritto pagine importante  storia del motorsport e della scuderia faentina come Miguel Angel Guerra, Pierluigi Martini e Paolo Barilla vincitori anche della 24 Ore di Le Mans, Alessandro Nannini, Adrian Campos, Luis Perez Sala, Roberto Moreno, Luca Badoer, Tarso Marques, Jarno Trulli, Gaston Mazzacane, insieme al vincitore di cinque Le Mans Emanuele Pirro, al vice-campione del Mondo di F1 del 1992 con la Williams Riccardo Patrese, Andrea Montermini e agli ingegneri Gabriele Tredozi – direttore tecnico del Team Minardi dal 2001 al 2005, ma nell’organigramma già dal 1988, Aldo Costa e Simone Resta entrambi partiti da Faenza per arrivare rispettivamente a Brackley a capo della Mercedes F1 campione del mondo con Hamilton e Rosberg e a Maranello in qualità di capo progettista della Scuderia Ferrari

«Abbiamo creato un programma eterogeneo. Tanta azione in pista con le monoposto di Formula 1, Formula 2, Formula 3 e vetture GT, ma anche tanto spettacolo col Live Music Show e la Minardi Classic che toccherà i borghi più belli della Romagna prima di arrivare in Autodromo, oltre alla gara fotografica»

Gian Carlo Minardi

Nella serata di sabato 6 quando si spegneranno i motori, nel Paddock si accederanno i riflettori del Live Music Show (a partire dalle ore 21,00) che vedrà sul Minardi Live Stage Dedo & The Megaphones ed la Guest Star d’eccezione Max Gazzè, un grande artista e un eccellente driver. I biglietti sono già in vendita sul circuito TicketOne insieme all’abbonamento due giorni.

In collaborazione col Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca- C.R.A.M.E., il cui presidente Bruno Brusa è proprietario della GM75 Minardi, nella giornata di sabato 6 maggio oltre 40 vetture d’epoca come l’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Spider Zagato sfileranno in un percorso che si snoderà per oltre 40 chilometri fra le splendide colline romagnole toccando magnifici borghi medievali e città d’arte, prima di fare il loro ingresso in autodromo nel tardo pomeriggio. Le vetture della Minardi Classic resteranno in mostra all’interno del paddock per l’intera durata della manifestazione.

Il prologo della Kermesse avverrà venerdì 5 con la Festa del Golf, a partire dalle ore 14,00, presso il Golf Club “Le Cicogne” di Faenza con piloti e celebrità dello sport e vip si sfideranno una partita di fronte a tutti gli appassionati che potranno accedere gratuitamente all’interno del club

Spazio anche alla fotografia. A partire dalle ore 9.00 di sabato 6 fino alle ore 12.00 di domenica 7 maggio tutti gli appassionati potranno partecipare alla gara fotografica, le cui immagini saranno esaminate a insindacabile giudizio da una commissione presieduta da Angelo Orsi, famoso foto-report del Mondiale di Formula 1. L’autore della foto prescelta avrà il privilegio di fare un giro sulla pista di Imola a fianco di un pilota professionista

Per l’occasione, la mostra “Imola Formula 1 1963-2006: la storia continua” allestita all’interno del museo “Checco Costa” sarà arricchita con numerosi esemplari di vetture  realizzate da Gian Carlo Minardi, per un viaggio tra le più belle e importanti monoposto del mondiale di Formula 1 che hanno solcato il tracciato di Imola.

Non mancheranno i furgoncini dello Street-food per degustare i sapori della cucina romagnola e il corner dedicato all’area gaming con sfide ai simulatori.

Tutte le informazioni per la richiesta degli accrediti media (stampa, fotografi e TV) sono disponibili a questo indirizzo (QUI)

F1 | Gp Cina, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Ferrari da titolo, ma serve Raikkonen”

Sul circuito di Shanghai abbiamo assistito ad uno dei gran premi più belli delle ultime stagioni. I nuovi regolamenti e l’introduzione delle gomme larghe ci stanno regalando sorpassi veri e non artefatti dal DRS. Da applausi le azioni di Verstappen e Vettel ai danni di Daniel Ricciardo. Molto bello anche il sorpasso del tedesco sul compagno di box.

Dopo la gara inaugurale di Melbourne, la lotta tra Mercedes e Ferrari sta diventando una realtà interessante. Maranello conferma di essere in netta ripresa.  Lewis Hamilton e Sebastian Vettel saranno i veri antagonisti di questo mondiale e ci sono le premesse per assistere ad una bella lotta per tutto il campionato. La Mercedes dimostra di avere ancora un vantaggio che, diversamente dall’anno precedente, resta costante sia in qualifica e in gara sull’ordine dei 2-3 dec.

Una Ferrari che può ambire al titolo Costruttori, complice anche una Mercedes che dimostra di essersi indebolita con Valtteri Bottas – protagonista di un errore da dilettante che potrebbe riaprire velocemente il mercato-piloti -, ma serve un Raikkonen decisamente più reattivo. Venti secondi di ritardo nei confronti di Sebastian Vettel sono decisamente troppi, oltre ad aver compromesso la possibile rimonta sul britannico di casa Mercedes, facendogli perdere quei secondi che sono stati determinanti.

A Maranello dovranno guardarsi le spalle da una Red Bull che non lascia niente al caso. Il terzo e quarto posto di Verstappen-Ricciardo da fastidio in termini di punti. L’olandese ci ha regalato numerosi sorpassi agguantando velocemente la zona podio dopo esser partito dal fondo, uniti ad una bella lotta col compagno conclusa con un sorpasso all’esterno.

Week-end difficile per Antonio Giovinazzi. Dopo l’errore di gioventù commesso in qualifica (dopo aver agguantato la Q2) si è ripetuto in gara. La scelta delle gomme slick è stato un azzardo e il team aveva il compito di proteggerlo. Invece di cercare l’azzardo, sarebbe stato più utile dargli la possibilità di macinare chilometri. Purtroppo ha vanificato il bel lavoro fatto in Australia. Mi auguro che tra sei giorni, in Bahrein, abbia la possibilità di un pronto riscatto.

Azzardo che ha pagato in casa Toro Rosso con l’importante settimo posto di Carlos Sainz. Dimostra di essere un gran pilota e di avere un bel futuro davanti a sé.

Tra una settimana avremo il terzo capitolo di un campionato che si prospetta interessante.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Cina, Minardi “Grande occasione per Giovinazzi”

Per orgoglio nazionale mi fa piacere apprendere che Antonio Giovinazzi sarà nuovamente al volante della Sauber. Un segnale sicuramente positivo anche se mi spiace per quanto successo a Wehrlein. Dopo il positivo esordio nel gran premio inaugurale in Australia, Antonio ha ricevuto riscontri positivi dalla stampa sia nazionale che internazionale, specialmente dall’Inghilterra. Un risultato doppiamente importante perché arrivato su un circuito in cui è difficile fare esperienza diretta, così come sulla pista di Shanghai.

Dopo il semi-circuito australiano il Circus arriva su un tracciato vero e sarà interessante vedere come si comporteranno le nuove gomme Pirelli, che ha scelto di portare le Mediun, Soft e Supersoft. Parliamo di un manto stradale sicuramente più abrasivo.

Ripartirà la sfida tra Ferrari e Mercedes. La Mercedes ha dimostrato il suo vantaggio in qualifica con la pole conquistata da Lewis Hamilton, ma per la prima volta dall’introduzione dei motori ibridi i tedeschi hanno perso un gran premio non per problemi di affidabilità o errori, ma perchè sono stati sconfitti in pista. Shanghai, come i prossimi circuiti, sarà importante per delineare il potenziale della Red Bull – ancora alle prese con una power unit non al top – e della Force India e Williams che all’Apbert Park hanno accusato ritardi importanti.

Renault è al lavoro per preparare una nuova power-unit dopo i problemi emersi a Melbourne, così come Honda anche se la situazione dei giapponesi è decisamente più tragica.

Nei giorni scorsi c’è stata una riunione importante tra tutti i costruttori, a cui hanno partecipato anche i responsabili di Alfa Romeo e Volkswagen. Il 2020 è ancora lontano, ma è un piccolo segnale di apertura ed interessamento verso il mondo della F1, oltre ad un abbandono quasi definitivo della tecnologia aspirata.

I motori verranno accesi venerdì mattina per le prime due sessioni di prove libere (ore 4,00 e 8,00) con la qualifica a partire dalle 9,00 (ora italiana) di sabato. Il  gran premio scatterà invece alle 8,00 (ora italiana)

Gian Carlo Minardi

Historic Minardi Day, si accendono i motori “virtuali”

In occasione della seconda edizione del Historic Minardi Day, in programma all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di  Imola dal 6 al 7 maggio, GTItalia.org, CarMan Simulatori, Ak Informatica, Asr Formula, sono schierati per l’organizzazione e gestione dell’area gaming,  situata all’interno del paddock.

Punto focale della kermesse dedicata a piloti, fan, collezionisti ed appassionati che vogliono rivivere dal vivo le emozioni legate alla storia della Formula 1 e del team faentino fondato da Gian Carlo Minardi, saranno le monoposto di F1 che dopo aver scritto le pagine più importanti del motorsport torneranno a far rombare i potenti propulsori (V8 e V12 ma non solo) sul tracciato del Santermo, insieme alle vetture di F2, F3 e GT.

Tra le numerose le novità (Live Music Show con Guest Star d’eccezione Max Gazzè, la Minardi Classic che interesserà anche le splendide colline romagnole toccando magnifici borghi medievali e città d’arte, “Gara” fotografica, Festa del Golf, la mostra IMOLA FORMULA 1 1963-2006: LA STORIA CONTINUA all’interno del Museo Checco Costa) tanti i legami con la passata stagione, come l’Area gaming dove tutti gli appassionati potranno sfidarsi al volante di simulatori di guida diventando piloti per un giorno.

Attraverso diverse postazioni di simulatori equipaggiati con hardware Carman-Ak Informatica, sarà possibile sfidarsi sul circuito del Santerno con le mod Asr formula, il tutto supportato dal portale GTItalia.org partner specializzato nel simracing.

Il format dei due giorni dedicato al simracing, inizierà sfidandosi con la mod M191 Asr Formula, per hot lap, gare in locale e nella giornata verranno formate le batterie di gara a turni, dove ciascun vincitore potrà  accedere alla finale in base alla classifica dei tempi ed accedere alla finalissima, per l’ultimo duello con la mod  F2005 che decreterà la classifica finale generale.

Per questa edizione dell’ Historic Minardi Day, avremo inoltre riprese e diretta streaming che verrà trasmessa all’interno dell’autodromo, con anche la video cronaca e commento grazie ad un ospite specializzato del giornalismo coadiuvato da un vero pilota Gt Italiano.

Iscriviti sul forum GtItalia.org, potrai collegarti al sever CARMAN ed allenarti nelle sessioni libere e gare on line per poter prendere confidenza con la monoposto M191 sul circuito di Imola e continuare a partecipare alle gare online previste dal calendario.

Questa occasione è solo il primo risultato degli eventi del Simracing 2017 che continuerà, sul portale GtItalia.org per tutta la stagione nel “Campionato Gran Turismo Cgt2017” per creare un insieme delle esperienze del mondo dell’online racing con il mondo del motorsport reale, appunto il CGT 2017.

I cancelli dell’Autodromo di Imola e i propulsori delle potenti vetture di F1, F2, F3 e GT Storiche si accenderanno a partire dalle ore 9.00 di sabato 6 maggio per spegnersi solamente alle 18,30 di domenica 7.

Dopo il successo dello scorso anno, l’Historic Minardi Day conferma la formula con paddock e box aperti a tutti gli appassionati che potranno toccare con mano le vetture che hanno fatto la storia del motor sport, ma non mancheranno numerose novità.

HISTORIC MINARDI DAY – LE NOVITA’ 2017

Live Music Show – Il 6 maggio nella serata, quando si spegneranno i motori, nel Paddock si accederanno i riflettori del Live Music Show che vedrà sul Minardi Live Stage Dedo & The Megaphones ed una Guest Star d’eccezione, Max Gazzè.

Un amico che oltre ad essere un grande artista è anche un eccellente driver. I biglietti sono già disponibili sul circuito TicketOne.it L’abbonamento 2 giorni darà accesso anche al Live Music Show in programma sabato sera a partire dalle 21,00

Minardi Classic – In collaborazione col Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca- C.R.A.M.E., il cui presidente Bruno Brusa è proprietario della GM75 Minardi, Sabato 6 maggio oltre 40 vetture d’epoca come l’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Spider Zagato sfileranno in un percorso che si snoderà per oltre 70 chilometri fra le splendide colline romagnole toccando magnifici borghi medievali e città d’arte. Le vetture resteranno in mostra all’interno del paddock per l’intera durata della manifestazione.

“Gara” fotografica – Aperta a tutti gli appassionati che parteciperanno all’Historic Minardi Day, a partire dalle ore 9.00 di sabato 6 fino alle ore 12.00 di domenica 7 maggio. Si potrà utilizzare ogni tipo di dispositivo fotografico, sarà compito dell’appassionato di postarlo nelle forme che saranno definite. Le foto saranno esaminate a insindacabile giudizio da una commissione presieduta da Angelo Orsi, famoso foto-report del Mondiale di Formula 1. L’autore della foto prescelta avrà il privilegio di fare un giro sulla pista di Imola a fianco di un pilota professionista.

Festa del Golf – Venerdì 5 maggio, a partire dalle ore 14.00, al Golf Club “Le Cicogne” di Faenza Piloti che hanno scritto le pagine più importanti del motor-sport, grandi dello Sport e Vip si sfideranno in una partita di fronte a tutti gli appassionati che potranno accedere gratuitamente all’interno del club, incontrando i loro beniamini.

 

F1 | L’analisi prestazionale del Gp d’Australia

Dopo un inverno di articoli e rumors su una Ferrari in difficoltà con il progetto della nuova vettura, da parte di piccole e grandi testate, e mille altre baggianate sul suo conto, la Ferrari è scesa in pista a Melbourne con una grinta e una determinazione che non si vedevano da tempo. Una vettura molto competitiva da subito, che assieme ad un magistrale Vettel, hanno fatto ingoiare i rospi a chi aveva tanto parlato male di loro, non con le parole ma con i semplici fatti.

Analizziamo dunque quali sono le informazioni che ci sono giunte dall’Australia, per avere una prima idea di quelle che sono le forze in campo. Mi manterrò però molto cauto ed eviterò di andare nel profondo, in quanto è solo il primo appuntamento della stagione, tra l’altro su un circuito un po’ atipico, solo con il tempo avremmo un idea più chiara e dettagliata delle qualità delle vetture e se le performance (in positivo o negativo) in questo weekend sono state solo degli eventi a se stanti.

Per prima cosa, al fine di una analisi più chiara ed efficace, risulta importante delineare le caratteristiche del circuito di Melbourne.

Con i suoi 5.3 km è uno dei circuiti più lunghi del mondiale e per le sue numerose curve e sezioni tecniche richiede un livello medio alto di carico aerodinamico.

Si presenta come un circuito impegnativo per il consumo dei carburante e molto stressante per i freni.

Il primo settore è quello più veloce, che predilige una buona efficienza in rettilineo (intesa come connubio tra potenza della PU e cx ), ma richiede anche dei buoni sforzi di trazione per la sequenza di curva 3/4/5.

Nel secondo settore serve invece un ottimo bilancio aerodinamico e carico per poter affrontare al meglio i curvoni veloci.

Nel terzo settore, infine, servono  carico e tanta trazione per le curve tecniche come la 13, la 14 e il tornantino della 15.

Premesse le caratteristiche del tracciato andiamo dunque a vedere cosa è emerso dalle qualifiche ad Albert Park, in particolare prenderemo in analisi le vetture entrate nel Q3.

In primo luogo risulta interessante analizzare il delta tra i tempi registrati nelle qualifiche del 2016 e del 2017. Mediamente il guadagno rispetto allo scorso anno è stato di circa 1,5 secondi, con l’eccezione della Haas, che lo scorso anno si presentava per la prima volta ad un gran premio.

Bisognerà aspettare circuiti con caratteristiche meno atipiche, per vedere i famosi 4 secondi di guadagno, anche se già a Melbourne abbiamo comunque visto delle vetture estremamente rapide in curva, a volte anche 20 km/h più veloci.

Risulta importante anche un richiamo al grafico con il confronto fra i tempi reali segnati nel Q3 e i tempi “ideali” dati dalla somma dei migliori intermedi, così da capire se i piloti sono effettivamente riusciti a dare il massimo nel momento più critico.
Questa volta quasi tutti i piloti sono riusciti ad inanellare il giro più veloce, solo Vettel (strano a dirsi) ha perso per strada un decimo e mezzo (dopo vedremo dove), che lo avrebbe portato a solo un decimo da Hamilton; un dato da non sottovalutare assolutamente!

Risultano dunque questi, in percentuale, i distacchi dalla pole di quelli che al momento si presentano i “top team”, con una Red Bull in seria difficoltà e la Haas e la Toro Rosso che lanciano la sfida alla Williams. Sarà interessante vedere l’evoluzione di questo grafico durante la stagione.

Prima importante chiave di lettura delle performance delle vetture è la velocità massima alla speed trap, confrontata con la posizione in qualifica. I distacchi sono abbastanza ristretti tra i diversi competitors se non per l’eccezione della Williams, che come negli scorsi anni è una delle vetture con la migliore efficienza in rettilineo (Stroll ha segnato la velocità massima più alta: 328 km/h), e di Hamilton. Sembra esserci stata una differenziazione di set up tra i due Mercedes, con Hamilton che ha preferito una configurazione più scarica rispetto a quella del compagno.

Non fanno vedere segni di sofferenza le due motorizzate Renault, anche nonostante il gap esistente tra la PU francese e quelle degli avversari (sul quale girano insistenti voci), a conferma della linea progettuale “low drag” che sembra essere stata perseguita da Newey sulla Red Bull.

Da segnalare che in questo primo gran premio Renault ha usato un MGU-K in configurazione 2016.

Andiamo ora più nel dettaglio (sempre con una certa cautela però), analizzando i grafici in cui vengono riportati i distacchi percentuali tra i migliori piloti della top ten e le relative top speed nei tre intermedi.

Emerge una Mercedes molto competitiva ovunque, in particolare nel primo settore con Hamilton, probabilmente grazie al suo set up più scarico, scelta che  non ha molto pagato poi nel secondo e terzo settore, dove hanno prevalso Vettel e Bottas con i loro assetti più carichi.

In generale la vettura sembra essere molto composta e facile da guidare, con la solita capacità di assorbire perfettamente i cordoli senza scomporsi. Un po’ come lo scorso anno, ma con la sostanziale differenza che questa volta c’è una minacciosa rossa che gli sta dietro a poco più di un decimo, mettendo così pressione sui piloti e i tecnici della casa tedesca, condizione che hanno potuto sperimentare solo poche volte negli scorsi anni.

C’è poi un particolare molto interessante emerso dagli on board (di cui trovate le immagini sotto i grafici del terzo settore), ovvero la velocità di percorrenza di curva 12.

Guardando i camera car si nota che Vettel affronta questa sezione senza mai alzare il piede, a differenza di Hamilton e Bottas che lo alzano entrambi per un attimino perdendo così ben 10km/h di velocità all’apice della curva.

E’ quasi impossibile potersi pronunciare sul perché di ciò, ma un idea potrebbe essere che uno degli svantaggi (evidentemente minore dei vantaggi) che emerge dal passo più lungo, sia una minore rapidità della vettura nei cambi di direzione veloci, ma ripeto è solo un ipotesi.

Di certo c’è di sicuro la bontà della Ferrari, che finalmente abbiamo visto composta e facile da guidare, a differenza degli anni passati.

Ce ne dà conferma il tempo di Vettel nel terzo settore, quello più tecnico e  più di trazione, dove è risultato il più veloce, ma anche quello a solo lo 0,1% da Hamilton nel secondo intermedio.

Una vettura sincera che è riuscita a dare il giusto feeling di guida a Vettel, un po’ meno a Raikkonen e che con le sue ali che flettono molto e il rake molto alto ricorda quasi la Red Bull degli anni scorsi. E soprattutto che finalmente (perlomeno in questo primo Gp) ha saputo gestire le gomme al meglio sia in gara che qualifica.

Tornando a quanto vi avevo accennato prima, il potenziale reale di Vettel era stare ad un decimo e due da Hamilton, ma a causa di due errori il distacco reale nel Q3 è risultato il doppio.

Entrambi gli errori sono simili, in quanto si tratta di un dannoso sovrasterzo in uscita di curva dopo aver preso forse con troppa violenza il cordolo interno della curva, portando il posteriore della monoposto a scomporsi.

I due errori sono avvenuti in curva 1 e curva 12 (le immagini di curva 12 sono qui sotto), ma del resto sono soltanto il segnale di un Sebastian che stava davvero cercando il limite.

Poco da dire sulla Red Bull, che oltre a non essere efficace in curva come gli scorsi anni, a causa di quella che ad una semplice analisi visiva della vettura sembra essere una filosofia “low drag”, è risultata pure molto nervosa e difficile da guidare, probabilmente a causa del sistema sospensivo a cui è dovuta ricorrere dopo il banno della FIA.

Molto meglio la sorellina Toro Rosso e la Haas, che hanno entrambe evidenziato interessanti doti telaistiche e che risulterà molto interessante vedere e analizzare nelle prossime gare.

Per il momento è tutto, ci vediamo in Cina, sperando di avere qualche conferma in più.

Ciao e keep pushing !!!

di Gianluca Medeot

F1 | Gp Australia, Minardi “Vittoria netta per Ferrari. Mercedes battuta sul campo”

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Gian Carlo Minardi, interpellato dalla redazione di Minardi.it e dalla webTV è tornato a sottolineare la vittoria di Sebastian Vettel e della Ferrari sul tracciato di Melbourne, prima tappa del Mondiale di F1 2017, che non risparmia elogi “Un successo netto da parte della Ferrari. Per la prima volta la Mercedes è stata battuta sul campo da un altro team. La Ferrari ha fatto tutto benissimo mettendo sotto pressione sia Lewis Hamilton che chiedeva insistentemente di cambiare le gomme, sia la Mercedes che ha anticipato di qualche giro la sosta.

Una rondine non fa primavera – prosegue il manager faentino – e la Mercedes resta la vettura di riferimento come ha dimostrato conquistando la pole position, anche se il vantaggio della passata stagione si è assottigliato. Vedo favorita la Ferrari sul potenziali piloti. Se Kimi Raikkonen tornerà quello di fine 2016 allora avranno un vantaggio sulla coppia Hamilton-Bottas”

Parole di elogio anche per l’esordio di Antonio Giovinazzi al volante della Sauber “Non si poteva chiedere di più dal ragazzo. Gli elogi sono arrivati anche dall’Inghilterra, patria di otto dei dieci team protagonisti nel Mondiale. Alla prima occasione in un gran premio si è fatto trovare pronto dimostrando tutto il suo valore. Ha  dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un grande pilota. Il fine settimana in Australia è un ottimo biglietto da visita – prosegue Gian Carlo Minardi – Ora ci sarà bisogno anche di una dose di fortuna.

Se Ferrari e Mercedes hanno dimostrato un’importante affidabilità e di essere le prime due della classe, situazione diametralmente opposta in casa McLaren-Honda “Le esternazioni di Alonso e le sue espressioni dicono molto di più delle parole. Sta attraversando il momento più difficile della sua carriera. Ci sono poi dei risvolti indecifrabili. Il colosso giapponese non può continuare su questa strada. Non c’è il due senza il tre e nella sua storia in F1 già in altre due occasioni si sono ritirati. Per contro abbiamo una McLaren che per il momento non può fare a meno della Honda, suo sponsor tecnico ed economico. Senza di loro il team farebbe molta fatica a sopravvivere.

F1 | Gp Melbourne: IL PUNTO di Gian Carlo Minardi

Sulla pista di Melbourne è andato in scena un fine settimana emozionante per i colori italiani. Dopo la conquista della prima fila da parte della Ferrari di Sebastian Vettel e il debutto di Antonio Giovinazzi al volante della Sauber (al posto dell’infortunato Pascal Weherlein,  il tedesco si è aggiudicato anche il primo gran premio della stagione portando sul gradino più alto la SF70H.

Non dobbiamo cadere nella tentazione dei facili trionfalismi, ma su questo tracciato semi-permanente vettura e pilota hanno reso il 100%. Il quarto posto di Kimi Raikkonen, autore del giro più veloce della gara, contribuisce a portare la Ferrari in vetta nella classifica costruttori. A mio avviso questo obiettivo è alla portata del team di Maranello, ma sarà importante che il finlandese si piazzi davanti al connazionale Bottas. Non mi è sembrato il Raikkonen del finale di stagione.

Un successo importante quello di Maranello che darà la giusta carica per continuare a lavorare, anche se in qualifica Lewis Hamilton ha dimostrato di essere ancora in vantaggio.  Una Mercedes che ha sofferto in particolar modo il degrado delle nuove gomme.  La causa potrebbe essere da cercare nel passo lungo della vettura.

Decisamente positivo l’esordio di Antonio Giovinazzi. In qualifica ha sfiorato l’accesso alla Q2 nonostante una chiamata dell’ultimo minuto e in gara si è reso protagonista di una performance solida, conclusa al dodicesimo posto senza incorrere in errori. Non dobbiamo dimenticare che la Sauber paga un dazio importante anche sotto il profilo della motorizzazione essendo spinta dalla power-unit della passata stagione.

In casa Red Bull sono stati in corsa solamente con Max Verstappen, visti i problemi accusati da Ricciardo fin dal giro di schieramento, che ha portato a casa il massimo del risultato. Per il momento non possono ancora esprimere a pieno il loro potenziale, ma siamo solamente al primo appuntamento dopo un cambio di regolamento importante.

Tra quindici giorni il Circus arriverà in Cina e sarà interessante verificare se saranno confermati i distacchi tra i primi tre della classe Ferrari-Mercedes-Red Bull e il resto del gruppo. Williams e Force India hanno concluso con distacchi importanti.

Gian Carlo Minardi

F1 | Melbourne, risveglio col sorriso

A Melbourne si e’ alzato il sipario sulla nuova stagione di F1 e la prima sorpresa non è tardata ad arrivare. Antonio Giovinazzi è stato chiamato dalla Sauber per sostituire l’infortunato Pascal Wehrlein sfiorando alla prima occasione l’accesso alla Q2. A distanza di sei anni, un pilota italiano torna protagonista nel mondiale.

Un debutto in grande stile per il giovane pilota di Martina Franca, terzo pilota Ferrari e alfiere dell’ACI Team Italia che ha firmato la sedicesima posizione a soli 2 decimi dal compagno di squadra Ericsson, dopo aver percorso meno di venti passaggi sull’impegnativo tracciato australiano. La chiamata da parte del team svizzero è arrivata infatti in occasione del terzo turno di prove libere, presentandosi per il turno di qualifica con solamente un’ora di azione lungo i cinque chilometri di pista. Per Giovinazzi si è trattato di un ritorno al volante della C36 motorizzata Ferrari (power unit versione 2016) dopo aver preso parte al primo turno di test spagnoli.

Un risultato straordinario che merita essere sottolineata perché arrivato su una pista tecnica e impegnativa con solamente un’ora di prova sulle spalle e senza aver usato provato le ultra-soft, con cui ha staccato la sua migliore prestazione nella Q1. Gli sono bastati 8 giri per sfiorare l’impresa e rischiare di accedere al secondo turno, dimostrandosi un pilota solido.

Per la gara di domani (domenica) le previsioni parlano di possibile pioggia. Questo potrebbe essere un aiuto per Antonio che ha sicuramente percorso più chilometri con le Pirelli rain piuttosto che con le slick.

Positivo avvio anche per la Ferrari che con Sebastian Vettel conquista quella prima fila che l’anno scorso era sempre scappata. Quarto posto, alle spalle di Valtteri Bottas per Kimi Raikkonen.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Australia. Si parte, ma senza Nico Rosberg ed Mr. Ecclestone

Dopo un inverno molto lungo per tutti gli appassionati siamo alle porte di un nuovo campionato del Mondo di Formula 1. Dopo diversi anni la Formula 1 sarà orfana del suo campione del mondo, visto il ritiro inaspettato di Nico Rosberg, ma anche di quel Bernie Ecclestone che per 40 anni ha tirato le fila (da abile burattinaio) del Circus. Il gioco è passato nelle mani di un nuovo promoter, Liberty Media. Ora sarà interessante capire quali saranno le nuove linee guida.

Ci apprestiamo ad arrivare in Australia per il primo gran premio dopo solamente otto giornate di test sulla pista di Barcellona che hanno certamente premiato Mercedes e Ferrari sul fronte dell’affidabilità e bocciato qualcun altro (vedi Honda). Al di la dei riscontri cronometrici visti fino ad oggi, solamente alla fine delle qualifiche potremo avere il termometro di questa stagione poiché in Spagna molti non hanno giocato a carte scoperte.

Tra tante incertezze c’è un dato certo: le power-unit 2017 consumano molto di più e questo sta creando qualche grattacapo agli ingegneri. Il limite di 105 kg di carburante imposto dalla FIA non sarebbe sufficiente a concludere la corsa. Questo maggiore consumo deriva anche dalle nuove gomme Pirelli (molto più larghe rispetto al 2016) che permettono un maggiore grip e una maggiore velocità in curva. Gomme che a quanto si apprende degradano molto poco. Pertanto potremo vedere solamente un pist-stop. Per questo appuntamento i team avranno a disposizioni le mescole Soft, SuperSoft e Ultra Soft.  

La curiosità è tanta. Da tifoso mi piacerebbe vedere una Ferrari molto vicina alla Mercedes (che per me resta la vettura da battere) e una bella bagarre tra questi due costruttori. Non sottovaluterei però anche la Red Bull.

Auguri a tutti un buon gran premio e ci sentiamo domenica dopo la corsa.

F1 | Minardi «A Melbourne aspettiamoci sorprese»

Fare una corretta analisi sulle prestazioni dei team dopo i test di Barcellona è molto difficile poiché ci sono innumerevoli variabili di cui non siamo a conoscenza. Sono comunque convinto che la Mercedes, così come altre team, si siano nascosti. Durante le qualifiche di Melbourne mi aspetto delle sorprese rispetto a quanto visto in Spagna.

Sul fronte dell’affidabilità Ferrari e Mercedes sono state premiate a differenza di Renault e, in particolare, Honda su cui si sono addensate nuvoloni carichi di tempesta. Nei giorni successivi non sono mancate dichiarazioni forti da parte di Fernando Alonso e rumors parlano di un contatto tra McLaren e i tedeschi. Da parte sua il costruttore giapponese prova a stemperare gli animi con dichiarazioni ottimiste. Intanto Mika Hakkinen è tornato a Woking in qualità di ambasciatore della scuderia.

A queste preoccupazioni è emerso un problema non di poco conto legato al maggiore consumo di carburante da parte delle power-unit, dovuto all’aumento delle prestazioni delle vetture e all’introduzione delle gomme più larghe. Stando ai dati raccolti sul tracciato, il limite imposto dalla FIA di 105 kg (l’anno scorso era 100 kg)di carburante per la gara non sarebbe sufficiente. Per questo potremo avere performance differenti tra la qualifica (prestazione pura) e la gara (in cui entrerà in gioco la componente consumi) Staremo a vedere chi sarà più bravo a gestire questo aspetto lungo i 300 km di corsa.

F1 | E’ allarme consumi?

Gli otto giorni di test sulla pista di Barcellona stanno dando i primi riscontri. Se da una parte Ferrari e Mercedes hanno visto premiare gli sforzi sotto l’aspetto dell’affidabilità – a differenza di Renault e, particolarmente, Honda – sta sorgendo un grattacapo importante e da non sottovalutare.

In particolare, il dato è emerso durante la simulazione dei gran premi. A quanto si apprende da voci provenienti oltre i confini nazionali, i 5 kg di benzina in più (si è passato da 100 kg di carburante della passata stagione ai 105 kg per il 2017) previsti dalla FIA in virtù delle nuove performance delle vetture non basterebbero per completare la corsa

I nuovi regolamenti ci hanno consegnato vetture nettamente più performanti sia in termini di velocità che di percorrenza in curva con tempi sul giro più rapidi anche di 4”. In aggiunta sono aumentate anche le dimensioni delle gomme. Tutti questi componenti porterebbero ad avere power-unit più assetate di carburante.

Questo dato può spiegare, in parte, come mai i piloti alzassero abbiano alzato il piede dall’acceleratore durante i turni in pista, prima di completare l’intera simulazione. Sotto la lente di ingrandimento c’erano proprio i consumi.

Melbourne è sempre più vicina.