GP Australia | IL PUNTO di MINARDI “Differenza Mercedes-Ferrari dettata dal motore”

Per analizzare il gran premio di Melbourne, bisogna fare un passo indietro tornando alle qualifiche dove in Q1 abbiamo avuto 16 piloti racchiusi in un 1” – che conferma il compattamento verso l’alto delle prestazione dei team in cui basta un minimo errore per esser tagliati fuori – , la cui forbice è cresciuta ad un secondo e mezzo in Q2 fino ai 2” nella Q3, con un gap di 7dec tra la Mercedes di Hamilton e la Ferrari di Vettel.

Il vantaggio Mercedes, a mio avviso, è da ricercarsi principalmente nel propulsore e nella capacità della gestione della potenza così come ha dimostrato Bottas in occasione del record in gara marchiato al penultimo passaggio, in cui è riuscito ad aumentando il suo passo gara di 1” con una facilità estrema (1’25″580), strappando a Verstappen il giro più veloce (1’26”2). La Ferrari, con Leclerc, si è fermata a 1’26”9.

Abbiamo assistito ad una gara molto tirata vinta da Valtteri Bottas che si è reso protagonista della sua migliore corsa. Il finlandese è stato imbattibile soprattutto nella parte centrale, dove ha marchiato costantemente il giro più veloce per sei volte tra il 31esimo e 42esimo passaggio, con un passo gara nettamente superiore alla concorrenza racchiuso tra il 1’26”7 e 1’27”2.

In casa Ferrari bisognerà analizzare questo risultato negativo, dettato non tanto dalla quarta e quinta posizione di Vettel e Leclerc, ma soprattutto dal notevole distacco pagato in gara. Sebastian e Charles hanno tagliato il traguardo con un ritardo di 57” e 58” su Bottas. Un’enormità se pensiamo ai risultati dei test a Barcellona. Vettel si è lamentato molto delle gomme e, onestamente, sono rimasto esterrefatto dalle scelte di tutti i team di portare solamente un set di gomma hard, che si è dimostrata la migliore mescola in gara come si è visto con la Ferrari numero 16 durante il suo recupero.

Ottimo il risultato di Verstappen che con la Red Bull-Honda ha agguantato un podio (il primo per i giapponesi dal rientro in F1) molto importante. L’olandese ha tenuto un ritmo, soprattutto nella parte finale, che la Ferrari faceva fatica a replicare. Un plauso anche a Kvyat, che festeggia il ritorno nel mondiale col decimo posto davanti alla Red Bull di Gasly, e a Kimi Raikkonen per l’ottimo ottavo posto con Alfa Romeo Racing. Antonio Giovinazzi ha pagato una qualifica non perfetta in cui gli è mancato l’accesso in Q3, oltre ad una strategia non ottimale in gara da parte del team. A parità di gomme, però, il suo ritmo non era lontano da quello di Kimi.

Ora aspettiamo con ansia il Gran Premio del Bahrain (31 marzo).

Gian Carlo Minardi

Road To Australia | MINARDI “A Melbourne nel ricordo di Charlie”

Sono scioccato e incredulo davanti alla prematura scomparsa di Charlie Whiting, un personaggio che ha fatto la storia della Formula 1 negli ultimi anni. Il mio percorso nel mondiale è legata alla sua figura visto che è entrato a far parte della FIA nel 1988 per diventare nel 1997 direttore di gara. C’era reciproca stima ed è sempre stato molto vicino al mio staff quando abbiamo portato in pista soluzioni innovative. Faccio le condoglianze a tutta la sua famiglia.

Purtroppo in questi casi lo show deve andare avanti e siamo alle porte del primo gran premio della nuova stagione. Finalmente si torna a correre e i team saranno costretti a mettere sul tavolo tutte (o quasi) le carte mostrandoci i veri valori in campo.

Resto dell’idea che le redini della corsa siano, ancora una volta, in mano a Mercedes e Ferrari nonostante un’importante compattamente delle prestazioni verso l’alto anche tra i team di seconda fascia dove saranno i piloti a dover fare la differenza. Dai test si è evidenziato come tutti i team abbiano lavorato molto bene e le aspettative per Melbourne sono di un weekend all’insegna della competitività.

L’anno scorso abbiamo avuto una partenza notevole da parte della Ferrari che ha messo a segno un primo e terzo posto con Vettel e Raikkonen, con Lewis Hamilton al secondo posto. Siamo solamente al primo appuntamento di una lunghissima stagione composta dalla bellezza di ventuno gara. Sarà importante restare coi piedi per terra indipendentemente dal risultato finale.

Si apre una stagione ricca di spunti.

ANTONIO GIOVINAZZI: A partire dal ritorno di un nostro portacolori sulla griglia di partenza che mancava da troppo tempo. L’arrivo di Antonio Giovinazzi è molto importante così come il ritorno di un marchio come Alfa Romeo. Mi auguro che possa essere in grado di lottare per le posizioni alle spalle di Mercedes, Ferrari e Red Bull che avrà l’incognita del motore Honda. L’affidabilità sarà un aspetto importante in casa di tutte le scuderie, come abbiamo visto nella seconda sessione di test a Barcellona, anche se da alcuni anni ci hanno abituato a risultati incredibili fin dal debutto.

RITORNO DI KUBICA: A distanza di otto anni dall’ultimo gran premio, Robert Kubica firmerà il suo secondo debutto in F1. Purtroppo le premesse sono meno rosee delle aspettative con una Williams in grande difficoltà. E’ inspiegabile quanto stia succedendo ad una scuderia che ha scritto tra le pagine più memorabili di questo sport. Mi auguro che il terremoto che sta attraversando – Paddy Lowe lascerà il team – si trasformi in una spinta per ritrovare la retta via e risollevarsi poiché non merita questi risultati. Si percepisce la mancanza del suo fondatore, Sir. Frank Williams, tenuto lontano dal team e dai campi di gara dalla malattia.

PUNTO PER IL GIRO VELOCE: Nelle ultime ore è stata approvata l’attribuzione del punto extra per il giro più veloce in gara (se l’autore si classifica nella top ten) che avrà validità sia per la classifica piloti che costruttori. Sembra una banalità, ma nell’arco di una stagione sono ventuno punti che possono fare la differenza. Entra in gioco una variabile in più sul fronte della strategia, soprattutto in una stagione combattuta.

Aspetto con grande attesa le prove libere, ma soprattutto le prime qualifiche che ci daranno un termometro del mondiale che verrà. Vi do appuntamento a domenica per commentare il Gran Premio d’Australia. Buon mondiale a tutti.

Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “A Merlbourne qualifica tirata”

E’ scattato il countdown verso Melbourne, il primo gran premio che inaugurerà il prossimo 17 marzo la nuova stagione del mondiale di Formula 1.

Team e piloti si sono lasciati alle spalle anche la seconda sessione di test collettivi con tanti chilometri percorsi e il miglior crono segnato da Sebastian Vettel (1’16″221) davanti a Lewis Hamilton per 3 millesimi (1’16″224) al compagno Charles Leclerc (1’16″231) e alla seconda Mercedes di Valtteri Bottas (1’16″561).

Anche negli ultimi quattro giorni la Mercedes si è dimostrata la macchina più attiva in pista con all’attivo 580 tornate, sfondando la barriera dei mille giri (1190) in otto giorni di test (148,75 giri/giorno di media), davanti alla Ferrari con 997 passaggi (124,62 giri/giorno di media) e Renault con 961 giri completati. Bisogna scendere fino all’ottava posizione per trovare la Red Bull motorizzata Honda con la coppia Verstappen-Gasly che ha completato 833 tornate (104,12 giri/giorno di media).

Il dato che è emerso anche dall’ultima sessione è il compattamento verso l’alto dei tempi con dieci-dodici piloti racchiusi in una forbice inferiore al secondo” commenta Gian Carlo Minardi

Non è facile stabilire una gerarchia, ma ho l’impressione che Mercedes abbia del margine di miglioramento avendo segnato il miglior crono solamente negli ultimi cinque minuti. La Ferrari ha dimostrato di avere una macchina competitiva e all’altezza dei campioni in carica, anche se non sono mancati problemi di affidabilità

“A Melbourne, tra dieci giorni, finiranno i bluff e finalmente vedremo le reali forze in campo. Mi aspetto una qualifica molto combattuta

Sul fronte della scelta dei pneumatici emerge un certo allineamento. Quasi tutti i piloti hanno optato per 9 mescole C4 (soft) 3 C3 (medium) e 1 C2 (hard). Tra i top team, solamente Leclerc si è diversificato con 2 C2 e 2 C3.

Lettera Aperta di Gian Carlo Minardi “Imola è sinonimo di Romagna nel Mondo”

Come uomo di sport avrei preferito non entrare in prima persona nella questione legata all’Autodromo di Imola, ma nelle ultime settimane ho ricevuto molte richieste di informazione da appassionati preoccupati per il futuro dell’Historic Minardi Day. Per questo voglio tranquillizzare tutti i tifosi confermando che sabato 27 e domenica 28 Aprile l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola ospiterà la quarta edizione ed esprimere il mio pensiero su ciò che sta accadendo.

Imola è sinonimo di Romagna nel mondo e, sportivamente parlando, la ritengo la mia seconda casa essendo stata teatro, per il Team Minardi, di 21 gran premi di F1.

L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è un patrimonio internazionale.

Il nocciolo sta nel definire, una volta per tutte, il significato di Autodromo per la città di Imola. Un Autodromo è ovviamente il luogo dove si svolgono le gare di auto e moto, sia a livello nazionale che internazionale e, nel caso specifico di Imola, parliamo di un impianto con un’immagine storica eccezionale nel mondo, un punto di riferimento per tutto il Motorsport a partire dalla Federazione Italiana.

Tutti gli autodromi hanno costi di gestione importanti, legati soprattutto ai lavori di ristrutturazione per la messa in sicurezza. Per salvaguardare i bilanci, è necessario che l’impianto lavori per buona parte dell’anno anche attraverso le giornate di test aperte a tutti gli appassionati. In questo l’Autodromo di Imola sarebbe veramente agevolato, perché la sua immagine può attirare proprio questo tipo di clientela. Senza scordare che ospitare eventi di livello nazionale ed internazionale, porta introiti importanti soprattutto all’indotto, non solo a beneficio del PIL del Comune di Imola, ma anche dei comuni limitrofi.

Certamente l’autodromo è anche fonte di disagi legati al rumore per chi vi abita vicino, ma occorre la volontà di superare queste problematiche; oggi giorno esistono tecnologie e interventi che possono lenire in buona parte il problema.

Se non si decide con forza di seguire la strada della salvaguardia dell’Autodromo, nonostante Formula Imola sia riuscita negli ultimi anni a rilanciarne fortemente l’attività, rischiamo di perdere seriamente l’Enzo e Dino Ferrari.

Vi aspetto numerosi a Imola per passare insieme un fine settimana all’insegna della passione del Motor sport, con la quarta edizione dell’Historic Minardi Day.

Gian Carlo Minardi

F1 Testing | MINARDI “Compattamento nelle prestazioni”

Siamo solamente alla prima settimana di test e i riscontri cronometrici non ci hanno consegnato ancora una classifica realistica, come dimostrano i migliori tempi di Renault con gomme hyper soft (1’17″393 con Hulkenberg) e Toro Rosso (Albon 1’17″637) contro 1’17″8 della Mercedes e 1’18″0 di casa Ferrari, quest’ultima con mescola media

Sono le prime parole di Gian Carlo Minard. Sul tracciato del Montmelò a Barcellona sono andati in archivio i primi quattro giorni di test collettivi che hanno inaugurato la nuova stagione del mondiale di F1.

Gli osservati speciali sono stati certamente i campioni del mondo in carica della Mercedes e la Ferrari. Gli uomini di Toto Wolff hanno ricalcato in programma della passata stagione con diverse prove differenziate finalizzate alle sviluppo, così come in casa del Cavallino non hanno ancora cercato la prestazione.

Le nuove monoposto hanno mosso i primi chilometri mettendo in mostra già un’importante affidabilità come dimostrano i giri completati. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si sono aggiudicati il titolo di stakanovisti con 610 tornate all’attivo, davanti a due Ferrari Vettel-Leclerc che hanno completato 598 passaggi.

Un segnale positivo è dato dai tantissimi chilometri percorsi da tutti i team, ad eccezione della Williams per cui bisogna stendere un velo pietoso. E’ inconcepibile che un team così blasonato getti al vento due giorni di test. Mi auguro che possano recuperare il tempo perso la prossima settimana

Terzo posto per l’Alfa Romeo Racing che grazie al lavoro di Raikkonen e Giovinazzi ha portato a termine 507 giri, contro i 482 della coppia Kvyat-Albon della Toro Rosso e 475 di Verstappen-Gasly, entrambi motorizzati Honda.

L’altro dato che è emerso è il compattamento delle forze in campo. Ci sarà una bella lotta tra Mercedes – Ferrari – Red Bull e una lotta serrata tra Renault – Toro Rosso – Alfa Romeo e Haas. i tempi sono già molto vicini ai migliori crono del 2018. Questo significa che gli ingegneri, in poco tempo, sono già riusciti a recuperare parte del carico aerodinamico perso coi nuovi regolamenti.”

Ogni team sa esattamente il suo potenziale e la sua posizione soprattutto in funzione della benzina caricata a bordo. La prossima settimana potremo avere dei riscontri più significativi, in vista del weekend di Melbourne” conclude il manager faentino.

Piloti e monoposto torneranno in pista al Montmelò la prossima settimana dal 26 febbraio al 1 marzo, prima di volare in Australia per il primo gran premio della stagione.

Historic Minardi Day | Ti aspetta a Imola da sabato 27 a domenica 28 Aprile

Torna l’Historic Minardi Day, la kermesse disegnata da Gian Carlo Minardi e portata in pista insieme a Formula Imola che ha saputo riscrivere le regole delle manifestazioni sportive mettendo al centro gli appassionati.

Sabato 27 e Domenica 28 Aprile all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola scenderanno in pista le monoposto di Formula 1 che hanno scritto le pagine più importanti del Mondiale per un viaggio nella storia del Motorsport Internazionale insieme alle monoposto dei campionati propedeutici che hanno formato i campioni del mondo, con ampio spazio ai prototipi, vetture Gran Turismo e alle Supercar. Nell’edizione 2018 sei Pagani hanno scaldato il cuore degli appassionati con una sfilata unica in pista aperta proprio dal suo fondatore, Horacio Pagani, oltre ad aver vissuto il debutto della Dallara Stradale con diversi Hot Lap insieme alle Lamborghini, Maserati e Alfa Romeo.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, la formula non cambia, col biglietto unico (acquistabile presso la biglietteria dell’autodromo o dal circuito Ticketone) che darà accesso al paddock, alla terrazza e ai box per vedere da vicino i bolidi incontrando piloti, ingegneri e tecnici al lavori sulla vetture pronte a scaldare i propulsori per scendere in pista, oltre a diventare parte integrante della festa scendendo in pista con la propria vettura attraverso il Driving Experience (4 turni il sabato e 4 turni la domenica compilando il modulo predisposto sul sito ufficiale), provare l’ebbrezza di un giro di pista a bordo di vetture sportive a fianco di un pilota professionista e di mettersi alla prova nell’area gaming coi simulatori.

L’anno scorso siamo riusciti a ripercorrere quasi mezzo secolo di competizioni sportive attraverso 299 vetture fantastiche provenienti da collezioni di tutto il mondo, di cui 26 F1 tra cui il debutto della Tyrrell P34 di Perluigi Martini insieme a numerose Minardi, Ferrari, Tecno, Fondmetal, Dallara, Fittipaldi, Theodore, March e alla Cooper T51 del 1963 solo per citarne alcune, 110 monoposto di F2 e F3, 102 vetture GT e GTS, 42 vetture d’epoca per il raduno Ruote nella Storia e 19 del Trofeo del Savio. Ques’anno ci aspettiamo 30 Formula 1 con un prezioso tributo ad Ayrton Senna a 25 anni dalla sua scomparsa e l’arrivo anche di alcune LMP3” commenta Gian Carlo Minardi che sottolinea la forza dell’Historic Minardi Day

Ho voluto riportare a Imola l’atmosfera che si respirava nei miei primi anni di F1 con paddock e box aperti agli appassionati. Con l’arrivo dei pass telematici tutto questo si è perso e oggi abbiamo una F1 blindata dentro i suoi motorhome. Abbiamo trovato un pubblico educato e appassionato e gli stessi addetti ai lavori sono rimasti entusiasti di questa formula perché loro stessi vengono travolti da quest’aria di festa” prosegue il manager faentino.

Anche questa edizione dell’Historic Minardi Day sarà arricchita dalla Gara di Regolarità Classica “Il Trofeo del Savio”, valevole per il Trofeo Nazionale Regolarità “ACI Storico” ed il Criterium dell’Appennino della Scuderia Nettuno. Il Percorso partirà dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e si snoderà per la provincia di Ravenna, percorrendo parte del percorso del Circuito del Savio che vide Enzo Ferrari pilota vincerne l’Edizione del 1923. Non mancherà al percorso la panoramica dei Colli Romagnoli e dei borghi suggestivi; la gara si chiuderà all’interno del Circuito di Imola.

Grazie a ONE.vision il MotorSport taglia un nuovo traguardo nella dimensione del Cloud e dei Social Network e vi da appuntamento all’ Historic Minardi Day

Dopo un anno di sperimentazione avvenuta grazie alla collaborazione con il circuito di Vallelunga, ONE.vision viene ufficialmente presentato al mondo del MotorSport presso “La Pista” di Arese.

Alla presenza di Carlo Vanzini, Gian Carlo Minardi, Matteo Bobbi e Mario Miyakawa, Internet.ONE ha permesso ai tanti ospiti intervenuti all’evento di provare l’ebrezza della velocità in un modo completamente nuovo ed originale. Il sistema, unico nel suo genere, permette di condividere l’emozione e la carica adrenalinica: posta sui social network, in tempo reale, un video personale girato metro dopo metro in pista, con riprese interne ed esterne all’abitacolo, dati di telemetria e informazioni rilevate per tutta la durata della sessione. Nell’ area riservata di ONEvision.social è possibile analizzare le proprie performance, confrontarsi con altri membri e scambiarsi opinioni.

ONE.vision è un sistema di ripresa robotizzato con regia virtuale che coinvolge diversi settori tecnologici. Utilizza telecamere controllate con logica Fuzzy e una regia proprietaria che vanta le più recenti tecniche dell’Intelligenza Artificiale e di Robotica. E’ sviluppato dal dipartimento di Ricerca & Sviluppo interno ad Internet.ONE con il supporto della SUPSI di Lugano.

Machine Learning, Big Data, Intelligenza Artificiale, Robotica e Cloud Computing costituiscono i fondamenti tecnologici su cui nasce ONE.vision.

Come per le auto da corsa anche per ONE.vision la Power Unit nascosta sotto la scocca è piuttosto complessa. I nostri ingegneri hanno sviluppato un Sistema Cloud di proprietà distribuito in tutta Europa per poter garantire la potenza necessaria: risorse hardware in termini di CPU, GPU ma anche disponibilità di banda Internet.

Ho sempre amato la velocità. Quando da ragazzo correvo con i kart avrei tanto voluto potermi rivedere al termine del giro in pista per studiare gli errori fatti e migliorare la mia tecnica. Sono sempre stato un po’ visionario ma quando Bernie Ecclestone nel 2013 mi spinse ad effettuare un test al Gran Premio d’Italia a Monza ho capito che poteva essere un progetto realizzabile.” spiega Marco Bellini, fondatore di Internet.ONE Group.

”L’attività imprenditoriale nel mondo delle TLC e ICT non mi ha mai distolto da questo richiamo alla velocità che cerco di applicare quotidianamente nel mio lavoro, attraverso tecnologia e professionalità, dedicando maniacale attenzione ai particolari ed alle performance di ogni progetto che sviluppiamo. Ecco perché siamo pronti al lancio di una versione professionale adatta gli ingegneri di pista, direttori di gara ed i coach drivers che si chiamerà ONE.vision Pro

Dopo un anno di sperimentazione in pista, oggi ONE.vision è già diventato una realtà per due circuiti di primaria importanza come ACI Vallelunga e ACI “La Pista” di Arese, dove potrà essere utilizzato da chiunque fin da subito.

Da un punto di vista squisitamente tecnico, ONE.vision permette:

• Ripresa video in tempo reale da pista/auto

• Audio

• Telemetria in sovraimpressione

• Video su social network in tempo reale

• Rilevazione automatica di incidenti

• Jump start (1/30 1/100 – 1/250)

• ONE.vision social tecnico per confrontare le tue performance con gli altri

• Risoluzione Video fino a 8K

• Realtà virtuale e aumentata

Per poter utilizzare ONE.vision basta registrarsi sul sito ONEvision.social ed utilizzare i crediti acquistati per prenotare la propria ripresa in pista.

F1 | MINARDI “Il 70% del calendario a rischio rinnovo”


Il 2019 sarà un anno cruciale per molti circuiti presenti nel calendario del mondiale di Formula 1, il cui contratto è in scadenza con Liberty Media e il rinnovo si preannuncia come una lunga e dura sfida a braccio di ferro. Da una parte i promoter si dicono delusi e preoccupati per il futuro causa i costi troppo elevati per ospitare un gran premio.

Di recente 16 dei 21 organizzatori si sono riuniti a Londra per discutere dell’attuale situazione formando la Formula One Promoter’s Association, chiudendo espressamente a Liberty Media di rivedere al ribasso i contratti.

Dall’altra parte della parte della barricata, il boss della F1 Chase Carey mostra il pugno duro, dando l’impressione di non voler fare un passo indietro “Non cambieremo quello che stiamo facendo.”

Come sappiamo il contratto di Monza è in scadenza a fine 2019 e nonostante il record di presenza della passata stagione con 185.000 presenza nei tre giorni il circuito ha accusato un passivo di circa 12 milioni di Euro. Nelle medesime condizioni anche altri circuiti storici, come Silversone che nel 2018 ha accolto oltre 300.000 tifosi, chiudendo comunque il bilancio in rosso. E’ notizia di questi giorni che dal prossimo anno gli organizzatori del Gran Premio del Messico non avranno più i finanziamenti pubblici mettendo a duro rischio la presenza nei prossimi calendari.

C’è un malessere generale che interessa quasi il 70% dei circuiti” commenta Gian Carlo Minardi, che abbiamo interpellato “Ci sono molti contratti in scadenza, sia sul fronte dei circuiti che delle TV, così come l’attuale Concorde Aggreement. Il momento è serio perché i team faranno fatica a rivedere al ribasso le richieste considerando il continuo aumento dei costi gestionali, ma Liberty Media è in difficoltà coi circuiti e le TV con gli sponsor che chiedono un ritorno alle gare in chiaro” prosegue il manager faentino.

Nei dieci giorni del gran premio, la F1 riesce a generare un volume d’affari di circa 100 milioni e perdere la corsa significherebbe creare un danno importante all’indotto non recuperabile con nessun altro evento. L’ho toccato con mano quando Imola perse il suo gran premio. Questo volume d’affari non interessa però il circuito che, con l’attuale contratto, ha solamente la vendita dei biglietti come unica entrata. Decisamente troppo poco per arrivare a coprire le enormi spese per ospitare la corsa. Non dimentichiamo che i circuiti sono chiamati costantemente ad effettuare ingenti investimenti sulle strutture.

Perdere un gran premio significa creare un danno importante economico, ma è anche vero che non si può andare avanti con queste condizioni. Ho fiducia nell’operato del Presidente Angelo Sticchi Damiani che in questi anni è riuscito a salvare il Gran Premio d’Italia, ma qualcosa deve cambiare. Non si può continuare ad organizzare un evento costantemente in perdita.” conclude Gian Carlo Minardi

F1 | MINARDI “Giovinazzi pronto a dare la paga a Raikkonen”

Rispetto alla passata stagione, il sessanta percento della griglia di partenza è stata rinnovata, tra cambi di casacca, nuovi arrivi e ritorni come Kubica e Kvyat. Solamente due team (Mercedes e Hanns) hanno confermato interamente la line up con quattro scuderie che hanno stravolto completamente la formazione piloti.

Uno di questi è la Sauber. Il team svizzero griffato Alfa Romeo, lasciato partito Charles Leclerc e salutato Marcus Ericsson (trasferitosi in Indy anche se continuerà a coprire il ruolo di terzo pilota nel team di Hinwil) ha dato il benvenuto all’ex ferrarista Kimi Raikkonen e all’italiano Antonio Giovinazzi interrompendo così un digiuno durato la bellezza di otto anni, raccogliendo il testimone di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi che chiusero la loro carriera con il Gp del Brasile 2011

Dopo aver parlato con Gian Carlo Minardi dell’arrivo di Leclerc in Ferrari al fianco di Sebastian Vettel, il discorso si è spostato su Antonio Giovinazzi, un ragazzo che il manager faentino conosce molto bene avendo seguito da vicino la sua carriera fin dai suoi primi passi nel mondo delle corse.

L’arrivo di Antonio in F1 è un segnale molto importante per tutto il Motorsport italiano, per i giovani piloti e anche per il futuro del Gran Premio d’Italia, oltre che per la Federazione” commenta Gian Carlo Minardi.

Da sempre sostengo che in Italia non siano i piloti a mancare, bensì le risorse e mi fa piacere che Antonio sia riuscito ad abbattere questa barriera solamente con l’aiuto delle sue qualità velocistiche. Spero che questo ritorno sia di buon auspicio anche per riportare in alto l’interesse delle aziende verso il nostro Motorsport” prosegue il manager che mette in allerta Kimi Raikkonen.

Il finlandese dovrà guardarsi molto bene le spalle da Giovinazzi poiché sono certo che saprà metterlo in difficoltà” conclude.

F1 |MINARDI “Leclerc un predestinato. Vettel, attento”

Ci stiamo avvicinando velocemente alle presentazione delle nuove monoposto e ai test invernali, che inaugureranno la nuova stagione del mondiale di F1. Una stagione che si preannuncia ricca di novità, con una griglia di partenza composta da dieci piloti (su venti) under 25.

Proprio di questo argomento abbiamo chiacchierato insieme a Gian Carlo Minardi, che ha costruito la sua carriera da Team Principal lavorando insieme ai giovani piloti.

Ben venga una griglia di partenza così ringiovanita, nonostante la presenta di qualche anzianotto come Raikkonen. Si prospetta una stagione affascinante e interessante perché ogni giovane che arriva in Formula 1 o in un top team, porta con se la volontà di emergere e di mettere in difficoltà il proprio compagno di box” analizza il manager faentino che intravede in Charles Leclerc (classe 1997) un pericolo per Sebastian Vettel

Avere in squadra un giovane come Leclerc, anziché un pilota appagato come Raikkonen, sarà uno stimolo molto importante per Vettel, che dovrà dimostrare di essersi lasciato alle spalle le negatività della passata stagione in cui sono emerse lacune di carattere mentali, tornando ad essere il quattro volte campione del mondo di inizio stagione. Considero Leclerc un predestinato, con delle doti naturali fantastiche. Auspico che, nel seppur breve inverno, la Ferrari sia riuscita fare l’ultimo step che le è mancato nel 2018 per superare la Mercedes” conclude Minardi.

Arrivabene-Binotto, Minardi “Scelta corretta, ma le novità non sono finite”

Nella serata di lunedì l’indiscrezione della Gazzetta dello Sport ha trovato conferma nel comunicato ufficiale della Scuderia Ferrari che, ad un mese dalla presentazione della nuova Ferrari e a due dall’inizio del mondiale, ha comunicato l’avvicendamento tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto nel ruolo di Team Principal.

Abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi che commenta in modo positivo l’avvicendamento “Condivido in pieno la scelta da parte della Ferrari poiché ho molta fiducia in Mattia Binotto come tecnico e i risultati sono stati una conferma. Arriva dalla scuola di Ross Brawn che ha regalato alla Ferrari risultati incredibili insieme a Todt e Schumacher, prima di andare a vincere il mondiale insieme a Jenson Button con la Brawn GP, mettendo le basi agli incredibili successi della Mercedes.

Non credo che i cambiamenti siano finiti e i prossimi quindici giorni saranno cruciali. Sembra un ritorno al passato nell’era di Domenicali con Massimo Rivola, passato ora in Aprilia. In aggiunto, l’arrivo di Laurent Mekies è un segnale molto positivo e potrà essere un partner importante per Mattia nel ruolo di DS. Conosco molto bene Laurent poiché arriva dalla scuola Minardi, prima di passare in Toro Rosso e successivamente in FIA. Conosce i regolamenti e l’ambiente della Federazione, un aspetto di buon auspicio

Binotto sarà chiamato ad un ruolo ricco di novità, dovendo gestire anche i piloti “Avrà un impegno particolare e non facile nella gestione di un Sebastian Vettel da recuperare dopo una stagione complicata, che dovrà trovare la forza di accantonare le negatività del 2018

F1 | Minardi sul mondiale che verrà “Campionato con tanti giovani interessanti”

Abbiamo salutato il mondiale da poco più di tre settimane, ma tra poco meno di 90 giorni si alzerà il sipario sul Gran Premio di Melbourne, la prima della ventuno gare del mondiale 2019 che scatterà il 17 marzo per concludere il 1 dicembre ad Abu Dhabi. Sarà una stagione ricca di novità non solamente sul fronte dei regolamenti tecnici e sui pneumatici, ma anche da una griglia rinnovata per il 60% tra piloti che hanno cambiato casacca e nuovi arrivi.

Delle dieci squadre solamente Mercedes e Haas hanno confermato in toto la line-up con Hamilton-Bottas e Grosjean-Magnussen.

100% NOVITA’ – Sauber, Toro Rosso, McLaren e Williams hanno stravolto completamente la coppia piloti con l’esordio di Lando Norris in McLaren a fianco di Carlos Sainz che ha salutato la Renault, Alexander Albon in Toro Rosso, George Russell in Williams e di Antonio Giovinazzi pilota ufficiale in Alfa Romeo-Sauber, insieme a Kimi Raikkonen, dopo i due gran premi del 2017 in sostituzione dell’infortunato Wehrlein.

50% NOVITA’ –  Stravolgimenti importanti anche tra i top team con l’arrivo in Ferrari, a fianco di Sebastian Vettel, del giovane Charles Leclerc e in Red Bull di Pierre Gasly, promosso a fianco di Max Verstappen al posto di Daniel Ricciardo che vestirà i colori Renault insieme a Nico Hulkenberg. In casa Racing Point Force India ci sarà lance Stroll a fianco del confermato Sergio Perez.

RITORNI – Avremo anche due ritorni importanti in Williams e Toro Rosso che schiereranno rispettivamente Robert Kubica e Daniil Kvjat.

Ci aspetta un 2019 interessante con giovani di grande qualità come Giovinazzi, Russel, Norris Albon. Una griglia di partenza che si ringiovanisce e che premia il lavoro delle formule minori, in particolare della Formula 2 che avrà i suoi primi tre classificati promossi in F1 tra McLaren, Toro Rosso e Williams, anche se non sono d’accordo sull’operato della FIA, in particolare sui punteggi attributi alla nuova F3 Regional per l’acquisizione della Super licenza F1” commenta Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend emozionante”

Va in archivio un’altra stagione, ma soprattutto un fine settimana in cui personalmente ho vissuto diversi momenti emozionanti, a partire dalla feste organizzata per Fernando Alonso sabato sera, ma soprattutto, per il finale di gara, con due Campioni del Mondo del calibro di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel che hanno “scortato” Fernando Alonso. Indipendentemente dal numero dei titoli, Nando è stato ed è un grande campione.

In questa straordinaria immagine è racchiusa tutta la bellezza di questo sport che continua a stupirmi e regalarmi emozioni uniche. Nonostante le sportellate in pista, tra questi ragazzi nonché grandi campioni c’è un grande rispetto. Fernando Alonso ha vissuto un fine settimana che non dimenticherà, osannato da tutti. Peccato che però nessuno abbia voluto dargli una monoposto per il 2019. Sono certo che quello di oggi non sarà un addio, ma solamente un arrivederci.

La stagione va in archivio con l’ennesima vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes che hanno dimostrato, ancora una volta, di non avere rivali. Sottotono Bottas che chiude, nella classifica piloti, alle spalle di Kimi Raikkonen (terzo dietro ad Hamilton e Vettel).

Una Ferrari che il prossimo anno sarà chiamata a fare un ulteriore step evolutivo per provare a controbattere lo strapotere Mercedes, come successo nella prima parte di stagione in cui si era portata anche al comando del mondiale. Purtroppo ha pagato una seconda parte negativa, in cui questa volta non è mancato Raikkonen, bensì Sebastian Vettel.

Da martedì, con la prima giornata di test collettivi, si alzerà già il sipario sul 2019 che ci regalerà una griglia di partenza con numerose novità, tra cui Leclerc in rosso auspicando possa essere il partner giusto per dare la carica a Vettel.

Si chiude una stagione positiva anche per i colori dell’ACI Team Italia. I portacolori Puccini, Fuoco e Ghiotto si sono messi in evidenza ad Abu Dhabi rispettivamente in GP3 e Formula 2. Questi risultati devono essere motivo di orgoglio.

Gian Carlo Minardi