Giancarlo Minardi. Da Martini ad Alonso, una vita di corsa

Giancarlo Minardi racconta 35 anni di gare, dalla Formula Italia alla Formula 1. Questo il titolo del voluminoso libro uscito dalla penna di Stefano Pasini (edizioni C&C) dedicato alla storia del Team Minardi, dalla sua gestazione a metà degli anni ’70 e fino al suo esordio in Formula 1 nel 1985, passando per le tante vicissitudini di una carriera che si conclusa forse prematuramente nel 2005, con il passaggio di consegne alla Red Bull Toro Rosso. A Palazzo Meneghini di Castiglione un’intervista dal vivo, organizzata dalla libreria MR Libro in collaborazione PresentARTsì, con Luca Martini curioso intervistatore davanti a una sala piccola ma gremita.

Una storia che comincia da lontano, dalle prime gare in Formula Italia con i meccanici e i tecnici che erano “come un gruppo di amici”, poi la nascita del Team Minardi nel 1980, con la GM75 che Giancarlo chiama così in onore e in ricordo del padre. I contatti con l’Alfa Romeo prima del debutto in F1, poi gli ingegneri ‘esportati’ dalla Ferrari come Giacomo Carini, la motorizzazione a cura dei Motori Moderni, le turbine che l’ingegner Enzo Ferrari regalava al piccolo team con sede a Faenza, “quelle che loro buttavano via e che noi riutilizzavamo per molte gare“.

La telefonata da brividi con Luca Cordero di Montezemolo, il lungo colloquio con Ferrari, “durante il quale ho fumato un pacchetto di sigarette”, i primi accordi e la gestione di una macchina modello 312T “per allevare giovani piloti italiani”. E il primo punto nel 1988 con Pierluigi Martini, il pilota che più sta a cuore a Giancarlo Minardi, e che ha corso per lui 103 Gran Premi, quasi un terzo della storia della scuderia tutta made in Italy. “Ai tempi si pigliavano punti solo fino al sesto posto, arrivare sesti era come vincere un GP, quel punto valeva dei milioni! Ero un costruttore ma non vendevo le mie auto, le usavo solo per le gare, facevo fatica a reperire i budget e cercavo gli sponsor proprio per trovare la linfa necessaria a sopravvivere“.

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Con contratti part time per i motori, e accordi con la Magneti Marelli “che sperimentava su di noi i pezzi che poi sarebbero andati sulla Ferrari“. E la gara di Interlagos in cui nella macchina di De Cesari c’erano solo 60 litri di benzina (a fronte dei 190 delle altre vetture in gara), e dopo la scalata di posizioni fino al quarto posto, ma con rottura del motore, sponsor e addetti ai lavori che dichiaravano stupiti “Ma allora la Minardi è competitiva!“. E gli screzi con Ron Dennis (“Non gli ho mai dato la mano per almeno 15 anni, fino a quando non ho fatto l’opinionista per Sky“), e l’accorato ricordo di Ayrton Senna, come Martini un pilota ma un vero amico. Che nel 1993 (l’anno della firma con la Williams) promise al buon Minardi di correre per lui non appena avrebbe vinto i cinque campionati mondiali a cui il pilota brasiliano ambiva.

Forse l’ultimo e amaro ricordo di una F1 che non c’è più, e che più non tornerà. “Io ho fatto tutta la gavetta mentre oggi (vedi Virgin o la nuova Lotus) c’è tanta gente coi soldi che compra i capannoni e le scuderie. Io ricordo anni stupendi, piloti umili e rapporti umani diversi. Come Clay Regazzoni che veniva a correre per me i F2, e gratis! Nel paddock c’erano proprio tutti, ora ci sono i motorhome che hanno snaturato lo spirito che più mi piaceva. Ho sempre cercato di mantenere, fin quando ho potuto, un certo tipo di rapporto quasi familiare, da buon romagnolo.. Poca vita mondana e tanta vita da box, fino a 20 ore al giorno nel paddock“.

Adesso sono cambiate le generazioni e le tecnologie, l’elettronica quasi non esisteva. Anche se è difficile fare un paragone tra epoche diverse, allora ci voleva una guida più fisica, una concentrazione diversa, un modo di approcciarsi tutto diverso.. la voglia di mettersi in gioco, e di farsi vedere al mondo“. Il libro racconta anche questo, quel pizzico di nostalgia per quella F1 che non c’è più. Con le immagini e le parole di un uomo che di piloti ne ha visti tanti, 37 in poco più di 20 anni, da Alessandro Nannini a Pierluigi Martini, da Marc Genè a Fernando Alonso, da Adrian Campos a Mark Webber. Quando la passione non finisce mai.

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F1 – GP ABU DHABI: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'Abbiamo assistito ad una bella gara con una McLaren molto forte ed è evidente che sono in crescita e che si sono trovati a loro agio su questa pista. Abbiamo avuto un Hamilton da nove per tutto il week end che, dopo aver dominato fin dalle prove libere, era stato battuto solamente sul finale delle qualifiche dal solito Vettel.
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F1 – Gian Carlo Minardi “Vettura cliente? No grazie”

minardi.jpg'In Formula 1 si torna a parlare di vetture clienti. Questa volta ad appoggiare la proposta della Ferrari è niente meno che Bernie Ecclestone. Ad oggi però la proposta non sembra aver raccolto grandi consensi tra i team, soprattutto in casa Red Bul le McLaren che nei giorni scorsi hanno espresso il loro parere negativo.
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F.3 – Gian Carlo Minardi “Complimenti a Fontana e al team Corbetta”

minardi_fontana.jpg'Dopo aver dominato fin dal primo appuntamento il campionato spagnolo di F.3 Alex Fontana e il team Corbetta Competizioni si sono aggiudicati sul tracciato di Barcellona il titolo dell’European Formula 3 Open.
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F1 – GP India: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'E’ stato un gran premio, e una stagione, all’insegna di Sebastian Vettel e della Red Bull perché il suo compagno di squadra è rimasto nel gruppo. Pole position, giro più veloce in gara e vittoria. Non gli si può dire certamente nulla. Corre in tranquillità interpretando al meglio vettura e gomme, forse aiutato anche dalla tranquillità psicologica per aver vinto il secondo titolo, come dimostra il miglior giro segnato proprio all’ultimo passaggio.
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F1 – GP Corea: IL PUNTO …. di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'Prima di commentare la bella prova di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton vorrei dedicare la prima parte di questa analisi alla Toro Rosso e ai suoi piloti Alguersuari e Buemi che si sono resi protagonisti di una grande prestazione.

Porsi al settimo posto piazzandosi alle spalle di Red Bull, McLaren e Ferrari rappresenta sicuramente un risultato di rilievo, non soltanto perché ottenuto su una pista medio-veloce ma perché gli ha permesso di avvicinarsi ad un obiettivo estremamente raggiungibile e di grande prestigio come il sesto posto nella classifica costruttori, attualmente occupato dalla Sauber. Continuando con questo ritmo credo che possano anche insidiare la Force India. Bisogna sottolineare l’ottima prestazione della squadra e di Alguersuari che cresce gara dopo gara. Stiamo parlando di un ragazzo di 21 anni con alle spalle già 45 gran premi. Può diventare una realtà su cui puntare.

Tra i due della TR si è confermato Nico che ha fatto una bella gara, anche se sono evidenti i loro problemi soprattutto nella gestione dei pneumatici. Credo che, come molti altri, non vedano l’ora che scenda il sipario su questa stagione per concentrarsi sul 2012, come dimostrano gli ultimi acquisti in termini di tecnici. Ritengo che Rosberg sia uno dei piloti più validi da inserire nella Top 6. Dovrebbe avere un mezzo più competitivo. Ha offuscato il 7 volte campione del mondo, che certamente non va piano.

Arriviamo quindi ai primi due. Sebastian Vettel è riuscito ancora una volta ad ottimizzare al meglio il potenziale della sua macchina e nonostante le ripartenze e la safaty car è riuscito a concludere con 12 sec di vantaggio in una forbice di 3 secondi in cui erano racchiuse 4 macchine. Quello che sta facendo Vettel è impressionante e ha sicuramente dei margini di miglioramento. Sfrutta a suo comodo la vettura facendo tutto con estrema tranquillità.

Hamilton si è riscattato fin dalle qualifiche e probabilmente ha fatto mente locale di tutti gli errori commessi, rimpiangendo certe situazioni che con molta probabilità gli hanno tolto la possibilità di dare maggiore fastidio al campione del mondo. E’ un anno no. In questa gara ha comunque dimostrato di avere qualcosa in più sul suo compagno di scuderia.

Nonostante il quinto posto Alonso è stato impeccabile riuscendo a sopperire ancora una volte ai problemi di una vettura che piano piano migliora leggermente. Credo che il secondo posto possa essere ancora alla sua portata. Dieci punti si possono recuperare in fretta. Mancano ancora tre gran premi, di cui uno completamente nuovo, dove il pilota potrà fare la differenza. Il risveglio di Hamilton potrebbe portare via dei punti al suo compagno, visto che non mi aspetto dei giochi di squadra. Di certo c’è tanto lavoro da fare in previsione 2012

Gian Carlo Minardi

F1 – GP Giappone: IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'Per tutto il 2011 la Red Bull è stata protagonista di una crescita esponenziale notevole che ha portato il suo pilota a bissare il successo. A mio avviso il merito principale bisogna attribuirlo al team che ha consegnato nelle mani del suo pilota una vettura competitiva e affidabile in ogni situazione.
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FI – GP Singapore: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

Il risultato di Singapore è l’ennesima prova di forza di un Sebastian Vettel e di una Red Bull che non commettono errori, a differenza di Mark Webber che qualche regalo di troppo ai suoi avversari lo concede. E’ una supremazia quasi devastante per come riesce a giocare con una macchina perfetta in qualsiasi situazione di strategia e gomma. Davanti ad un binomio così vincente c’è poco da aggiungere, tranne che bisogna averne paura in vista di un futuro prossimo. Il 2012 è ormai alla porte.

Per gli altri non sarà certamente facile ribaltare questa situazione. La McLaren sembra esser riuscita a fare un passo in avanti, come dimostrano i risultati di Button ed Hamilton (nonostante i continui errori). Il team anglo tedesco dispone, con certe condizioni, di una buona vettura e hanno relegato la Ferrari in terza forza del mondiale, come hanno dimostrato le qualifiche di Singapore. Alonso riesce a metterci una pezza grazie a partenze eccezionali e correndo oltre il limite, ma alla lunga si può cadere in errori. Un giro eccezionale ha dato la possibilità allo spagnolo di fermarsi a quasi mezzo secondo dalla pole, ma di contro abbiamo un Massa che ha accusato un ritardo di 1 sec dal suo compagno. In gara poi la Ferrari fatica a mantenere certi ritmi, soprattutto con gomme dure.

Subito alle spalle di Hamilton (e davanti ad una Mercedes) troviamo un ottimo Paul Di Resta che insieme alla sua Force India si sono imposti (per questo appuntamento) come quarta forza del mondiale. In qualifica sia Di Resta che Sutil erano a ridosso delle 2 Ferrari e Mercedes. Sono entrati entrambi nella top 10. In particolar modo Di Resta sta facendo ottimi risultati, considerando che era un debuttante su questa pista. Molto bene anche Perz che ha portato a casa un punto, nonostante i tamponamenti di Hamilton e Schumacher, i quali dovrebbero tarare la loro irruenza. Singapore è un tracciato non facile e la Toro Rosso non è riuscita a ripetere gli ottimi risultati dei week end precedenti. Bisogna anche considerare il turnover tra gli outsider e non è facile entrare nei primi 10. Abbiamo sempre una bella lotta tra Renault, Williams, Toro Rosso e la stessa Sauber. Proprio la Renault, dopo averci regalato dei bei risultati in Belgio e Italia, ha battuto “la fiacca” . Forse Senna ha pagato la non conoscenza della pista.

Ora voliamo in Giappone dove potremmo festeggiare il secondo titolo di Sebastian Vettel che si preparare a diventare il pilota più giovane ad aver conquistato una doppietta.

Gian Carlo Minardi

F1 – GP Italia: IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'In molte occasione abbiamo definito questa stagione come una delle più entusiasmanti e i risultati attuali ci stanno dando ragione, con cinque campioni del mondo che hanno disegnato l’ordine di arrivo di Monza regalandoci esaltanti battaglie anche al limite del regolamento, come tra Schumacher ed Hamilton prima e poi con Button.
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F1 – Giovanni Minardi “La proposta di Todt, una crescita impagabile per i ragazzi”

giovanni_minardi.jpg'Le reazioni del mondo dei motori alla proposta del presidente della Federazione Internazione dell’automobile di restituire le prove libere ai collaudatori non si è certamente fatta attendere, soprattutto quando si parla di una famiglia che ha scritto una parte importante della storia del motor sport puntando sui giovani piloti come la Minardi.
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F1 – Gian Carlo Minardi “Complimenti FIA”

giancarlo_minardi.jpg'E’ notizia di questi giorni che il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, intende presentare una nuova proposta che potrà essere a vantaggio dei giovani e dei collaudatori.
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F1 – GP Belgio: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

podio.jpg'Come al solito il gp di Spa è stato disturbato e condizionato da quelle che sono le condizioni atmosferiche. Abbiamo avuto qualifiche per metà bagnate e i team sono arrivati alla gara senza conoscere il potenziale a la durate delle gomme.
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F1 – La cecità della FIA

giancarlo_minardi.jpg'Mentre il mondiale di Formula 1 si appresta ad entrare nella fase calda della stagione con il 12mo appuntamento sul tracciato di Spa Francorchamps vogliamo portare ancora una volta l’attenzione su un argomento che riteniamo di vitale importanza per la sopravvivenza della Formula 1.
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