Gp Singapore – IL PUNTO
Come al solito le Mercedes hanno fatto il bello e cattivo tempo, dominando anche il quattordicesimo Gran Premio della stagione di Formula 1, corso in notturna sul cittadino di Singapore. I leader di questa stagione hanno gestito a loro modo la gara, andando a vincere con Hamilton una gara e un week-end dominata praticamente dall’inizio alla fine.
Bene anche le Red Bull e la Ferrari, con Fernando Alonso che chiude ad una manciata di decimi dal podio, avendo guidato per l’intero week end con cattiveria e portando a termine una gara egregia. Su una pista cittadina con le gomme Super Soft e Soft, la Ferrari è riuscita a stare in scia a top team. Gara purtroppo penalizzata dall’ingresso della safety-car, restata in pista troppo a lungo. Raikkonen (ottavo al traguardo) accusa invece un ritardo di 1’ dalla vetta e oltre 45” dal compagno. Per Maranello è stato il primo week-end della nuova generazione, tra non poche tensioni, soprattutto legate alle decisioni di Fernando Alonso.
Bella gara anche per Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel che completano il podio di Singapore. Vedendo in azione la RB10, si capisce che ancora una volta hanno costruito una gran bella macchina.
L’affidabilità si conferma l’unico tallone d’Achille della corrazzata tedesca. Questa volta è toccato Nico Rosberg assistere ai festeggiamenti del compagno di team, che, con il settimo successo, si porta al comando della classifica mondiale. Oramai le sfortune si sono praticamente appaiate. Con tre punti di differenza (241 per Hamilton contri 238 di Rosberg) e cinque gare in calendario (Giappone, Russia, Stati Uniti, Brasile e Abu Dhabi) il Mondiale in casa Mercedes inizia ora.
Le novità di questo fine settimana sono stati i distacchi veramente risicati, con addirittura 9 vetture racchiuse in poco più di 5 dec, anche se, vedendo lo strapotere Mercedes in qualifica, viene quasi da pensare che qualcosa non abbia funzionato per loro.
Come già annunciato nelle settimane scorse, ci sono grandi movimenti. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.