Gp Russia – PRESENTAZIONE
Con la mente ancora agli episodi di Suzuka, la Formula 1 arriva per la prima volta in territorio russo per il Gran Premio di Sochi, un circuito cittadino da 5.853 mt costruito intorno agli impianti delle Olimpiadi.
Come tutte le esperienze nuove, presenta non poche incognite e problematiche, che, sul fronte sportivo, si potrebbero trasformare in spettacolo, da valutare attentamente durante le prove del venerdì. Certamente i team avranno effettuato grandi simulazioni indoor. Tra le incognite maggiori ci sono diverse curve ad angolo retto, oltre alla variante più lunga di tutto il mondiale ed un 180° che metterà a dura prova le Medium (White) e Soft (Yellow) della Pirelli, freni, motori ed i vari liquidi presenti al loro interno. Saranno fortemente sollecitati anche i piloti, sottoposti per diversi secondi ad un’accelerazione laterale di 3-4G. Per la gara, lunga 52 giri, si prevedono 3 pit-stop.
Il tracciato necessita di un buon carico aerodinamico e la Red Bull venderà cara la pelle. Da come abbiamo visto, specialmente negli ultimi appuntamenti, la Mercedes ha una marcia in più e può giocare a suo piacimento. E’ una lotta interna tra Hamilton e Nico, che si concluderà solamente all’ultimo round, anche per via del punteggio doppio che attribuirà Abu Dhabi. Solo loro possono farsi del male.
Parliamo di un Gran Premio nuovo, che potrà stimolare nuovi interessi per il Circus. Mi piace ricordare che nell’85 siamo stati la prima Formula 1 presente nella piazza “Rossa”, grazie alla partnership con Simod. Successivamente, nel 2002 abbiamo portato nel Circus la GazProm, nel 2004 la SMP Bank ed il primo pilota russo al volante di una F1, Sergey Zlobin, oggi al comando della classifica LMP2 del FIA WEC. Ho sempre sostenuto che questo paese, una volta cresciuto nel mondo del motorsport, avrebbe prodotto degli atleti interessanti, come in tutte le altre discipline. Oggi abbiamo un giovanissimo Kvyat targato Toro Rosso che dal prossimo anno sarà pilota titolare in RBR.
Per non dimenticare, #ForzaJules