Gian Carlo Minardi “Indignato per il trattamento riservato a Briatore”
Con la prime due sessioni di prove libere, in programma venerdì, si accenderanno i riflettori sulla seconda edizione del Gran Premio di Singapore, l’unica tappa del mondiale di Formula 1 in notturna. A tenere banco però è ancora la nota vicenda Renault, nonostante la sentenza emessa dal Consiglio Mondiale il 21 settembre scorso.
Gian Carlo Minardi, dall’alto della sua esperienza, ha commentato ai microfoni di Minardi.it l’allontanamento di Briatore dal mondo delle corse dichiarandosi indignato per il trattamento riservato all’Ex Managing Director della scuderia francese “Non è facile rilasciare delle dichiarazioni in merito ad un argomento così complesso, leggendo le notizie solamente dalla carta stampata, in quanto è molto facile cadere in errore.
Sono rimasto molto sorpreso e indignato per il trattamento che è stato riservato a Flavio Briatore in quanto a mio avviso non deve essere un Consiglio Mondiale ad emettere questo tipo sentenza, ma piuttosto una giustizia sportiva. La decisione è stata presa nel giro di pochi minuti e abbiamo interrogatori fatti con persone misteriose e al telefono per non farsi riconoscere. Mi è sembrato più una caccia all’uomo, per colpire e togliere di “mezzo” Briatore, che cercare di scoprire realmente come sono andati i fatti.
Mi sembra pura fantascienza poter organizzare un simile imbroglio. Se fosse veramente così, invece di radiarlo, bisognava assegnarli il premio per miglior veggente. A parte gli scherzi stiamo parlando di un gran premio cittadino e di far entrare la safety car al 13mo passaggio su 67.”
Parole dure per il brasiliano Nelson Piquet a cui è stata garantita l’immunità da parte delal FIA e del suo presidente Max Mosley: E’ come se ad un Killer, dopo una strage, gli venisse offerta la libertà in cambio di una sua testimonianza… A questo punto Piquet non avrà certamente un futuro in Formula 1 in quanto lui stesso ha dimostrato di non credere nelle sue potenzialità e di non avere una personalità.
Nella mia carriera non mi è mai passato per la mente di poter dare un set di gomme meno performanti ad uno dei miei piloti per cercare di favorire il suo compagno. Ad una proposta del genere chiunque sarebbe saltato su opponendosi. Figuriamoci andare volontariamente contro un muro.
Aspettiamo di vedere gli ulteriori sviluppi su questa intricata vicenda, dove ancora oggi ci sono troppi lati scuri. Flavio certamente non starà con le mani in mano. Nel frattempo godiamoci con serenità il Gran Premio di Singapore”