Gian Carlo Minardi “Buon esordio per la F.4 ad Adria”
Sul circuito di Adria, teatro della prima tappa del neonato Italian Formula 4 Championship Powered by Abarth in programma il 7 e 8 giugno, otto team e una ventina di giovanissimi piloti hanno tenuto il battessimo ufficiale della Tatuus F4 T014, motorizzate Abarth da 1400 cc sovralimentato, capace di erogare 160 CV a 5500 giri/min.
Una due giorni che ha permesso a team e piloti di prendere il primo contatto e misure con la nuova monoposto che animerà la nuova serie fortemente voluta dalla FIA e appoggiata dall’ACI. Insieme ai delegati FIA Fréderic Espinos, Robert Mass e Fabrizio Nosco era presente sul tracciato rodigino anche Gian Carlo Minardi “Sono state due giornate molto intense, scivolate via tra molti giri, chilometri e pochi problemi di gioventù. Bisogna fare un plauso al Costruttore di Concorezzo (MB) e al motorista che in pochi mesi sono riusciti ad assemblare già 16 vetture, con altre 8 in via di consegna. Come ACI non possiamo che esser soddisfatti sia per i chilometri macinati sia per i tempi segnati. Per la prima gara di Adria sono attese 20-22 vetture che dovrebbero salire a 24-26 a Imola, teatro del secondo round” commenta il manager faentino
Sul fronte della Minardi Management, Giovanni Minardi ha seguito il debutto del 16enne brasiliano Joao Vieira, alla sua prima esperienza in monoposto “Un debutto interessante quello di Viera, alla sua prima apparizione al volante di una monoposto. Ha mosso i suoi primi passi con Antonelli Motorsport che quest’anno firmerà il suo debutto personale tra le ruote scoperte” Il team bolognese di Marco Antonelli è una delle new-entry nel panorama delle formule, affiancandolo ai suoi programmi con la Porsche “E’ una mossa molto intelligente, in quanto i genitori pensano ad una carriera da professionista per il proprio figlio, senza necessariamente puntare alla Formula 1. Anche quest’anno molti ragazzi italiani e non, si sono affacciati alle gare GT” conclude Gian Carlo Minardi “E’ un segnale di cambiamento radicale dell’approccio al mondo sportivo”