FOTA-FIA: La storia infinita
Quando tutto sembrava andare per il meglio tra le otto scuderie e la Federazione Internazionale dell’Automobilismo, durante la riunione di mercoledì 8 al Nurburgring Charlie Whiting ha annunciato che Ferrari, Mclaren, Renault, BMW, Toyota, Brawn GP, Red Bull e Toro Rosso (ovvero le scuderie che compongono la FOTA) non sono state iscritte al Mondiale di Formula 2010, nonostante gli accordi precedenti e il comunicato stampa della FIA del 24 giugno.
Di seguito il comunicato stampa rilasciato dalla FOTA.
“Nella giornata di mercoledì 8 luglio i rappresentanti della FOTA hanno partecipato ad una riunione del gruppo di lavoro al Nürburgring.
Durante il corso di questa riunione, i team manager sono stati informati dal Sig. Charlie Whiting della FIA che, contrariamente ai precedenti accordi, le otto squadre facenti parte della FOTA (Ferrari, McLaren, Renault, Brawn GP, Red Bull, Toro Rosso, Toyota, BMW) non sono attualmente iscritte al Mondiale di Formula 2010 e pertanto non hanno diritto di voto in relazione ai regolamenti tecnici e sportivi.
Bisogna ricordare però che gli otto team erano stati inclusi nell’elenco ufficiale, annunciato anche da un comunicato emanato proprio dalla FIA il 24 giugno.
Alla luce di tali affermazioni, i rappresentanti della FOTA hanno chiesto che la riunione venisse rinviata. Tale proposta è stata respinta sulla base che nessun nuovo Patto della Concordia può essere formato senza un’approvazione all’unanimità dei regolamenti 2010.
E’ chiaro che le otto scuderie intendono rispettare quanto già stabilito durante il consiglio Mondiale di Parigi del 24 giugno scorso, ovvero che le regole per il prossimo mondiale di Formula 1 saranno le medesime del campionato 2009, insieme alle proposte approvate il 29 aprile 2009. In nessun punto del dibattito avvenuto a Parigi si è parlato di un accordo unanime sui cambiamenti dei regolamenti espressi. Andare contro la volontà del WMSC e dei dettagli dell’accordi di Parigi metterebbe in grave pericolo il futuro della FOrmula 1.
In seguito a tali dichiarazioni i rappresentati delle scuderie hanno dovuto abbandonare la riunione.”