F1 | Silverstone, Minardi “E’ la pista di Lewis, ma la Ferrari c’è. Nel 1989 l’emozione più bella”
A distanza di una settimana si riaccende la sfida tra Mercedes e Ferrari, con la Red Bull terzo incomodo. Arriviamo al giro di boa della stagione su una pista, Silverstone, che tradizionalmente è favorevole alla Mercedes e a Lewis Hamilton, ma la Ferrari c’è ed è uscita molto bene dal confronto austriaco.
Il meteo sarà certamente una componente importante, ma stiamo assistendo ad un’entusiasmante lotta a cinque giocata sul filo dei centesimi tra Hamilton-Bottas-Vettel-Raikkonen-Ricciardo come hanno dimostrato la sequenza dei tempi messi a segno negli ultimi dieci giri al Red Bull Ring.
Al di la delle qualifiche in cui tutti hanno i loro segreti (vedi il doppio overboost messo a punto a Brackley) in gara abbiamo un livellamento delle forze in campo, anche se la W08 resta la vettura da battere. Se l’anno scorso Hamilton o Rosberg potevano permettersi di partire dal fondo dello schieramento agguantando ugualmente il podio, quest’anno il lavoro è più tosto. In Austria il pilota britannico, scattando dalla quarta fila, si è dovuto accontentare della quarta piazza alle spalle di un agguerrito Ricciardo che ha conquistato il quinto podio consecutivo.
Silverstone è un circuito affascinante con un pubblico eccezionale il cui tifo darà certamente la carica ad Hamilton, chiamato a reagire alla sconfitta austriaca provando a ripetere il successo della passata stagione. Vettel si presenta con venti punti di vantaggio e cercherà il riscatto dopo la débâcle 2016 dove non riuscì ad andare oltre il nono posto (quinto Kimi Raikkonen). La situazione a Maranello rispetto ad un anno fa è decisamente diversa e la Ferrari porterà un’evoluzione della Power Unit per contrastare la corrazzata tedesca che qualche crepa sul lato dell’affidabilità la sta mostrando. E’ una pista molto veloce e assisteremo all’ennesimo abbassamento dei tempi sia un qualifiche che in gara. Sul fronte dei pneumatici, la Pirelli porterà le mescole Medium, Soft e SuperSoft. Una scelta che gioca in favore della Mercedes.
Silverstone ha regalato al Minardi Team diverse soddisfazioni. La più importante è sicuramente marchiata 1989 quando con “Piero” Martini e Luis Perez Sala conquistammo un insperato quinto e sesto posto, salvando le sorti del team restando nei primi dieci della classifica costruttori (fondamentale per la spartizione dei diritti televisivi). In quegli anni solamente i primi sei classificati entravano nella zona punti. Fu certamente una grandissima soddisfazione anche perché al primo giro Piero rientrò ai box per un surriscaldamento delle temperature del motore. Decisi di rimandarlo in pista per la disperazione. Per fortuna il guasto era causato solamente da una bolla che venne riassorbita permettendogli di tagliare il traguardo.
Gian Carlo Minardi