F1 – Road to Montecarlo
Montecarlo è Montecarlo. Glamour, feste, atmosfera, yacht. E’ assolutamente un week end a se, a partire dalla programmazione con le prime due sessioni di prove libere del giovedì per tornare in pista il sabato e la domenica per il gran galà del Gran Premio. Ma soprattutto la possibilità per gli appassionati di vedere le monoposto sfrecciare a pochi metri da loro. Un aspetto unico.
Inutile nasconderci dietro un vetro. Sarà un GP all’insegna della Mercedes con una lotta tutta in famiglia. Negli ultimi due anni Nico Rosberg è riuscito a primeggiare e, dopo il successo spagnolo, proverà a proseguire la striscia positiva sfruttando il suo particolare feeling col Principato. Certamente non può permettersi di perdere altro terreno nei confronti di Lewis Hamilton
Tutti gli altri restano un’incognita poiché sono distanti dallo strapotere tedesco e non mi aspetto miracoli. Gli imprevisti sono dietro l’angolo e un aiuto potrà arrivare dalle mescole. La Pirelli porterà Supersoft particolari, molto performanti con un degrado lento, e Soft che potrebbero favorire chi ha meno trazione e grip, come Ferrari.
Ma auguro che questo lungo fine settimana, che scatterà oggi con le conferenza stampa, sia anche l’occasione per fare chiarezza su quanto proposto dallo Strategy Group. A mio parere le proposte fatte non rappresentano la strada corretta poiché vengono sottovalutate le problematiche della Formula 1 legate alla mancanza di spettacolo e alla crisi economica e tecnica. Tutte queste proposte sono orientate al 2017, ma bisogna prima superare indenni il 2016. Ci sono troppe incognite legate al futuro del Circus, incettabili per quei costruttori pronti ad entrare. Da un alto abbiamo l’amministratore delegato di Audi che dichiara “La F1 deve risolvere i suoi problemi da sola” che leggendo tra le righe: prima si chiariscono le regole e poi entriamo. Dall’altra una Renault che sta creando non pochi problemi a due team coi conti a posto, di cui uno è un quattro volte Campione del Mondo. Il palcoscenico non è certamente dei più solidi. Per questo mi sembrano proposte non adatta alla situazione attuale. Negli ultimi anni sono state fatte scelte in favore della sicurezza. Ora si propongono motori da 1000 cv e macchine più performanti di 4-5” reintegrando i rifornimenti, tornado su tempi cronometrici di 6-7 anni fa. Si sconfessa tutto quanto fatto fino ad ora… In più abbiamo una GP2 che in Spagna è stata più veloce dell’ultima fila della F1. Una GP2 che conta 200 cv in meno e dei budgets ben lontani dalla realtà del Circus. Numeri che dovrebbero far riflettere.
Per questo auspico l’intervento di FIA e FOA per trovare decisioni serie e utili a scavallare indenni il 2016 dando stabilità all’ambiente.