F.1 – Il GP del Canada secondo Gian Carlo Minardi

Il Gran premio del Canada e’ stata una corsa molto combattuto che ha saputo regalarci numerosi sorpassi c, soprattutto con il brasiliano delal Ferrari Felice Massa, e corso sempre su ritmi molto elevati nonostante le condizioni della pista non fossero ottimali. Abbiamo finalmente visto cosa vuol dire correre senza traction controller e quanto veramente conta oggigiorno il pilota.

Non c’e’ cosa piu’ bella di questa doppietta della BMW perché ha riaperto il campionato e premia un pilota, Robert Kubica, che dall’inizio della stagione non ha commesso alcun errore. Inoltre ci ha consegnato una scuderia che sta crescendo notevolmente sotto tutti gli aspetti e che ha attuato una strategia perfetta senza sbagliare nulla. Sono particolarmente felice per Robert perché e’ un ragazzo eccezionale, di “vecchio stampo”, con cui si puo’ parlare, scherzare e ridere. Anche il suo compagno Nick Heidfeld e’ riuscito a fare un’ottima gara con una strategia molto tosta di un solo pit stop. E’ riuscito a recuperare le posizioni perse in qualifica per la molta benzina a bordo e alla fine e’ stato battuto solamente da un Kubica in grande spolvero.

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Il podio e’ stato poi completato dallo scozzese David Coultard che con questo risultato riscatta in parte un inizio di stagione molto difficile in cui il suo compagno era stato nettamente superiore. Anche per lui la Red Bull aveva puntato solo su una sosta ed e’ stato all’altezza della situazione senza commettere errori e portando a termine una buona gara, cosi’ come tutti quelli che sono arrivati nella zona punti: a partire dal tedesco di casa Toyota Timo Glock che ha giocato insieme a Trulli il tutto per tutto con un solo pit. Peccato per quell’errore che e’ costato a Jarno il quinto posto a vantaggio del ferrarista Felipe Massa, che ci ha regalato cosi’ l’ennesimo bel sorpasso: proprio il brasiliano e’ stato autore di un bel recupero, penalizzato da un mal funzionamento del sistema che rifornisce di benzina obbligandolo così ad una sosta supplementare, ma regalandoci bellissime emozioni, cosi’ come Sebastian Vettel che e’ riuscito a tenersi dietro negli ultimi 5/6 giri Kovalainen con la McLaren Marcedes. Proprio il tedesco della Toro Rosso aveva compromesso la sua qualifica andando a rovinare la sua scocca nelle prove libere non potendo cosi’ prendere il via alle qualifiche. Forse proprio questo ennesimo errore e a ever deciso di puntare su una stragia ad una sola sosta potrebbe averlo favorito e aiutato a conquistare questa punto che per loro vale oro. Certamente all’interno della squadra la situazione non deve essere particolarmente serena, come lo dimostra il gesto poco felice di Sebastian Bourdais nei confronti dei suoi meccanici.

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Un discorso a parte forse lo merita ancora una volta Fernado Alonso. Quando ci sono situazioni di questo genere in cui la macchina ha evidenti problemi tenti il tutto per tutto cambiando strategia pur di ottenere un buon risultato e facile incappare in errori e la F1 non perdona niente a nessuno. Anche il piu’ piccolo degli errori viene pagato pesantemente . Oltretutto da quello che si e’ capito via radio e dalle dichiarazioni di Briatore molto probabilmente avra’ avuto un guasto tecnico perché e’ andato in testacoda in un punto in cui difficilmente si sbaglia. Inoltre potrebbe aver accusato lo stesso problema del suo compagno che si era ritirato pochi giri prima di lui. E’ evidente che sono in difficolta’; e’ stato molto bravo a portare la sua monoposto al quarto posto in qualifica (forse insperato), ma un giro non fa una macchina vincente. La gara li ha poi portati alla dura realta’ mostrando i limiti del momento, che si sono evidenziati maggiormente quando Alonso non riusciva a superare un Heidfeld carico di benzina. Ad oggi esiste ancora un divario tecnico che difficilmente sara’ colmabile. Sono riusciti a recuperare sul giro da qualifica, ma non e’ possibile tenere quel ritmo per 70 tornate.

Possimo comunque dire che il gran premio si e’ deciso al 20 giro e soprattutto nella corsia box, dove ancora una volta il pilota (Lews Hamilton) e il team (McLaren Mercedes), di fronte a delle difficolta’, hanno commesso un errore grossolano, in quanto Hamilton non ha visto il semaforo rosso e la sua squadra non lo ha aiutato. Gia’ l’anno scorso il team nei momenti di difficolta’ ha commesso errori importatiti e decisivi Con questa sua manovra non ha solo rovinato la sua gara e quella di Kimi Raikkonen, ma ha compromesso in parte anche il prossimo gran premio visto che sara’ retrocesso di dieci posizioni sulla griglia di partenza. Ora sara’ interessante vedere come reagira’ lui stesso e il suo team a questa nuova situazione. Fino a qual momento il ferrarista stava girando su ottimi tempi recuperando terreno sul polacco della BMW Sauber e avrebbe potuto certamente metterlo in difficolta’, mentre non so quanto avrebbe potuto insidiare Hamilton che aveva fatto bene fin dalle prove libere. In Canada la Mclaren Mercedes e’ sempre stata la vettura da battere, mentre per la Ferrari, insieme a Montecarlo, storicamente e’ una pista difficile, anche se abbiamo visto che Massa e’ riuscito a recuperare numerose posizioni. Proprio per questi motivi e’ difficile stabilire come poteva andare a finire questo gran premio senza l’incidente. Certamente ci apprestiamo a tornare in Europa con tre squadre (Ferrari, McLaren e BMW) ad altissimo livello e che potranno regalarci ancora grandi emozioni. Inoltre dopo tanti anni c’e’ al comando della classifica in pilota di una scuderia diversa dalle “rosse di Maranello” e dalle “frecce d’argento”. Questo ci proietta verso una seconda parte di campionato molto interessante in cui Kubica, che fino ad ora non ha sbagliato nulla, potra’ ancora dire la sua: la cosa interessante e’ proprio la facilita’ con cui lui riesce ad ottenere questi risultati crescendo gara dopo gara. La BMW e’ un team che sta lavorando seguendo un progetto ben preciso e con gran serenita’.

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Non dimentichiamoci che, oltre ad Hamilton, anche il pilota dalla Williams Nico Rosberg non aveva visto il semaforo rosso nella pit line andando cosi’ a tamponare, per fortuna possiamo dire, il pilota McLaren danneggiando solamente la sua ala anteriore. Proprio nelle ultime gare Nico sta vanificando quello che riesce a fare di bello nelle qualifiche o comunque gettare al vento punti importanti con errori estremamente banali come quello del Canada o di Montecarlo. Se frenava leggermente prima non sarebbe arrivato al contatto. Inoltre anche lui in Francia sara’ retrocesso di 10 posizioni sulla griglia di partenza, costringendolo così ad un’altra difficile gara.

Il gran premio del Canada, essendo sempre stata una gara movimentata, ci avrebbe potuto regalare molte soddisfazioni, ma non siamo mai stati bravi a coglierle al volo. Proprio nel 1988 con Sala e Martini stavamo facendo una gran gara, ma abbiamo vanificato tutto a causa di errori e quando si presentano queste possibilita’ bisogna coglierle al volo e non lasciarsele scappare, come ha fatto proprio Sebastian Vettel. Indubbiamente parliamo di altri tempi, quando ancora non c’erano i pit stop.

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Per concludere una nota negativa agli organizzatori del gran premio che dovranno fare un esame di coscienza, perché, nonostante le temperature non fossero cosi’ elevate, la pista era in condizioni pessime con raddoppi fatti nella notte usando degli asfalti a presa rapida (asfalto e cemento). Questo avra’ sicuramente favorito lo spettacolo, ma sara’ stato molto dura per i piloti e i tecnici mettere a punto la vettura.

Un saluto a tutti gli appassionati e al prossimo Gran Premio: Francia

Come sempre rimango a vostra disposizioni. Potete inviarmi le vostre curiosita’ anche a: media@minardi.it