F1 | GP LAS VEGAS, GIAN CARLO MINARDI “IL FREDDO UN’INCOGNITA IN PIU’ PER LE GOMME”

Siamo arrivati al ventiduesimo Gran Premio della stagione, a meno tre appuntamenti dalla conclusione. Si riaccende la sfida per il titolo costruttori con tre team – McLaren-Ferrari-Red Bull – in lizza. Attualmente Ferrari si trova a 36 lunghezze dal team di Woking mentre Red Bull paga un distacco di 49 punti. Considerando i punti ancora in palio, direi che tutto è ancora possibile. Fino ad oggi alla Red Bull è mancato il supporto da parte di Perez, sempre più in difficoltà. Ferrari porterà alcune importanti novità proprio per questo finale di stagione.

Diversa la situazione per il titolo piloti. Nonostante una McLaren in grande spolvero, che comunque nulla ha potuto quindici giorni fa in Brasile contro Max Verstappen, vedo quasi improbabile la rimonta di Norris.

Si arriva a Las Vegas, pista caratterizzata da tre lunghi rettilinei, 17 curve e brusche frenate  con un asfalto abbastanza freddo che crea una riduzione dell’aderenza e ad un accelerazione dell’usura . Infatti siamo in una zona  con uno sbalzo termico notevole tra il giorno e la notte. Si correrà di notte, con inizio in Italia alle ore 7,00. Per il GP, Pirelli ha portato le mescole più morbide, C3-C4-C5 e la strategia dovrebbe orientarsi sulle due soste, anche se ultimamente siamo stati smentiti. Attenzione anche ai possibili ingressi della safety-car e/o della VSC.

Dopo Spa-Francorchamsp, è uno dei circuiti più lunghi del mondiale coi suoi 6,12 chilometri da percorrere 50 volte e, oltre alla sfida al vertice, occhio anche allo lotta a tre per il sesto posto, tra Alpine, Haas e Racing Bull. Dopo l’exploit di Interlagos, Alpine guida il gruppo con tre punti di vantaggio sulla compagine americana.

Gian Carlo Minardi