F1 – GP India: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi
In attese delle verifiche tecniche sulla vettura di Sebastian Vettel il gran premio d’India ci ha dato un segnale importante. Ancora una volta la Red Bull non si è dimostrata perfetta nell’affidabilità, anche se per loro fortuna ha colpito la vettura di Webber e non quella di Vettel.
Abbiamo assistito ad uno straordinario Fernando Alonso che necessita però del supporto di una vettura che regala qualche decimo di troppo in qualifica riuscendo poi limitare i danni in gara, anche se non conosciamo il vero potenziale della RB con Vettel, troppo poco impegnato. Ci aspetta un finale di stagione esaltante con ancora 75 punti in palio. L’ultimo giro fotografa molto bene quanto sia difficile decifrare questa campionato con Vettel-Alonso e Button che in sequenza segnano il giro più veloce della gara. Ormai la lotta è racchiusa a due anche se, come ha detto Alonso nei giorni scorsi, il ferrarista sta lottando principalmente contro Newey. Allo spagnolo non gli si può imputare niente. E’ concentrato e determinato. La Ferrari deve trovare nuove soluzioni, cosa non facile a fine stagione. Recuperare le 13 lunghezze non sarà cosa facile, ma neanche impossibile.
L’ordine di arrivo rappresenta molto bene l’attuale potenziale dei team, con Red Bull davanti a Ferrari e McLaren e Lotus, anche se non abbiamo una distinzione così netta come succedeva negli anni passati. La Ferrari ha dalla sua parte l’affidabilità che le permette di rimanere attaccata al secondo posto con una McLaren che si conferma più performante con le gomme hard, con le quali ha vinto i gran premi in questa stagione. Hamilton ha cercato l’affondo su un Webber in difficoltà con il KERS mentre Alonso ha provato a mettere sotto pressione Sebastian Vettel. Raikkonen si è dovuto però accontentare del settimo posto, restando in scia ad un buon Massa. Ad oggi la top six sembra essere di proprietà dei primi tre della classe. Il finlandese, grazie alla sua costanza, conserva la terza posizione in classifica generale anche se non sarà facile resistere all’australiano.
La Lotus, grazie al nono posto di Grosjean, piazza due macchine in top 10 e insieme a Williams, Force India e Sauber, sono i team di “serie b” che cercano di conquistare un posto al sole. Week end più sofferto per Sauber con entrambi i piloti, anche se il quinto posto sembra essere intoccabile. La gara di Perez, come quella di altri piloti, è stata segnata dalla foratura del pneumatico in seguito al contatto con l’ala anteriore dell’avversario, che considero eccessivamente larga. Credo che sia già oggetto di discussione in quanto non servono ad eliminare i possibili contatti tra le ruote. Di conseguenza mi sembrano troppo larghe e basta un niente per rovinare la corsa di entrambi i piloti.
Tra sette giorni si torna in pista a Yas Marina. La Ferrari dovrà trovare quella soluzione tecnica che permetta a Fernando e Felipe di limare i 5 dec che li separano ancora in qualifica dalle Red Bull e in gara di stare alla pari con un Vettel che negli ultimi gp non è mai stato impegnato, riuscendo anche a superare il record di giri al comando detenuto da Senna.
Gian Carlo Minardi