F1 – GP Giappone: IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi
Per tutto il 2011 la Red Bull è stata protagonista di una crescita esponenziale notevole che ha portato il suo pilota a bissare il successo. A mio avviso il merito principale bisogna attribuirlo al team che ha consegnato nelle mani del suo pilota una vettura competitiva e affidabile in ogni situazione.
Era da un po’ di tempo che non vedevamo in azione una vettura così completa. In qualsiasi situazione sono riusciti a mettere i loro piloti, e in particolar modo Vettel, in condizione di lottare per pole position e vittoria, come dimostrano i numeri di questa stagione che non è ancora finita.
Sebastian Vettel è diventato così il più giovane bi-campione del mondo e, vista la sua tenera età, potrà battere tutti i record. Oltre a crescere in termini di affidabilità, sono migliorati molto nella gestione del team. Questo deve far pensare molto chi segue, perché non sarà facile sopperire a questo divario in appena 2-3 mesi, anche se domenica abbiamo assistito ad una buona competitività tra McLaren e Ferrari. In qualifica comunque la RB rimane imbattibile. Suzuka è un circuito da “C” maiuscola, che mette in risolato le qualità della macchina e del pilota.
Abbiamo assistito ad un Button molto bravo, regolare e intelligente che ha saputo gestire nel migliore dei modi le gomme e ad un Fernando Alonso strepito. Ancora una volta il ferrarista è riuscito da solo a sopperire alle mancanze della vettura. Ora è tutto nelle mani dei tecnici di Maranello che dovranno annullare il gap, cercando nelle ultime gare di conquistare quel secondo posto nel mondiale. Tornando all’inglese non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando di un campione del mondo, anche se personalmente credo che sia ancora inferiore ad Hamilton, Vettel e Alonso. Per quanto riguarda il secondo alfiere del team anglo-tedesco, non credo sia l’Hamilton che abbiamo visto negli precedenti, anche se è sempre propenso a commettere errori. Non mi sembra tranquillo.
In questo momento la Ferrari ha un grande pilota che sopperisce ai suoi problemi, ma le manca una seconda guida. Unge un compagno che faccia la differenza perché Alonso da solo non può combattere contro coppie come Hamilton-Button e Vettel-Webber.
Un plauso bisogna farlo a Roberg e Perez. Il messicano è arrivato a ridosso di Felipe Massa facendo solamente 2 pit-stop. Si sta dimostrando una delle migliori new entry, insieme a Di Resta. Nico Rosberg ha dimostrato ancora una volta di essere un pilota da 4-5 posto, anche se ora non è supportato dalla macchina. Ha segnato il terzo tempo in gara contro il decimo di Schumacher.
Per quanto riguarda invece la Williams credo che il suo punto debole non sia la monoposto, bensì il motore. Con l’arrivo della Renault questa macchina farà un grande passo in avanti. Maldonado non sta facendo male ma senza motore non vai lontano. Anche il risultato di domenica lo dimostra: davanti alla Williams sono arrivate 2 monoposto motorizzate Mercedes e una Ferrari.
Gian Carlo Minardi