F1 – GP Germania: IL PUNTO … di Gian Carlo Minardi
Sono sorpreso da questa altalenanza di prestazione della McLaren. Lewis Hamilton è stato autore di una gara stratosferica poiché Jenson Button, al di la dei problemi che lo hanno afflitto, è sempre stato costantemente fuori dai giochi. Era impensabile che facesse il giro più veloce con le medie.
È evidente che le gomme continuano a farla da padrona come dimostrano i numerosi pit stop e le differenze che si vengono a creare alla variabilità delle condizioni atmosferiche e delle temperature dell’asfalto. Questo lascia aperta la rincorsa per il secondo posto perché al di la dei ribaltoni e della maggiore competitività di Ferrari e McLaren, il primo posto di Vettel e della Red Bull credo sia praticamente inattaccabile.
Il giro di boa ci fa entrare in una seconda parte di campiona estremamente vivace. Sono quattro-cinque gare che arrivano in pochi secondi tre macchina guidate da campioni del mondo. Basta un piccolissimo errore per compromettere una posizione, come abbiamo visto a Silverstone con Vettel e domenica con Massa. E’ un campionato interessante e da seguire fino alla fine. La Ferrari da Montecarlo ha avuto un crescendo costante fatto di piccoli passi che si è concretizzato con un risultato insperato sulla pista di Silverstone, mentre è sensazionale il ribaltone del team anglo-tedesco: dopo essere stato disperso a casa sua è andato a vincere al Nurburgring.
L’errore di Sebastian Vettel ci può stare tutto perchè quando si hanno gare così combattute e tirare con tutti i giri su ritmo da qualifica, e soprattutto quando vedi praticamente annullato il gap di inizio stagione, sei costretto a prendere dei rischi e quindi a commettere errori oltre a sollecitare maggiormente la macchina. Sono pochi quei piloti che anche sotto pressione riescono a mantenere il sangue freddo. Con il ritorno delle due scuderie, i piloti RB dovranno spremere maggiormente la vettura e questo potrebbe creare dei problemi di affidabilità, o farli cadere in errori di strategie o ai box.
Indubbiamente Massa non è stato fortunato, ma quando un team è costretto a fare 6 pit stop in un solo gp è facile incappare nel piccolo errore che porta a perdere una posizione. Indubbiamente Felipe ha perso troppo tempo dietro la Mercedes di Nico Rosberg. Proprio quei secondi gli avrebbero fatto comodo per mettere una pezza all’errore dei meccanici.
Ottima prestazione per Adrian Sutil che piano piano migliora insieme al suo team. È un pilota che sta maturando e, oltre a stare davanti alle due Mercedes, è riuscito a stare dentro il giro. Per rimanere in casa Mercedes Nico ancora una volta ha fatto parlare di se riuscendo a mettersi alle sue spalle, sia in qualifica che in gara, il suo compagno di scuderia autore di errori da principiante.
Positiva anche l’esperienza che sta portando avanti Daniel Riciardo al volante di una HRT con diversi problemi. Portare al traguardo una vettura che soffre di affidabilità significa che è in grado di trattarla bene. Deve fare esperienza ed è qui per imparare. La scuderia sta vivendo un importante cambiamento a livello societario e mi auguro che riesca a dimezzare il divario per togliersi qualche soddisfazione.
Tra una settimana si torna al caldo in un circuito più da go kart che da F1. Il caldo dovrebbe riequilibrare le vetture in pista. Le caratteristiche del tracciato dovrebbero garantire un vantaggio alla Red Bull in quanto richiede una buona trazione. E’ molto difficile sorpassare e per questo qualifica e strategia la faranno da padrona, oltre ai numerosi pit stop.
Gian Carlo Minardi