F1 | Gp Francia, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi
Con la vittoria di Hamilton e il quinto posto di Vettel è tornato il divario di 14 punti che c’era tra i due driver prima del Gran Premio del Canada. Qui in Francia si è ribaltata nuovamente la situazione, questa volta in favore del britannico. E’ la conferma che siamo davanti ad un campionato combattuto sul filo di lana dove saranno gli errori a fare la differenza. Questa volta è toccato al ferrarista compierne uno.
Vettel è partito molto bene provando subito alla prima curva l’attacco ai danni di Bottas, arrivando però al contatto. Non bisogna farsi prendere dalla foga, soprattutto quando si corre su un tracciato in cui i sorpassi, come abbiamo visto, sono possibili. E’ stato un gran premio con diversi sorpassi e tra le seconde guide non si è fatto trovare impreparato Kimi Raikkonen che, oltre a portare punti importanti alla Ferrari, ha conquistato un bel podio davanti alla Red Bull che con Verstappen si è reso protagonista di un bel gran premio chiuso alle spalle del vincitore.
Il Paul Ricard sulla carta era una corsa a vantaggio della Mercedes e i riscontri cronometrici di Hamilton ne sono stati una conferma, specialmente vedendo i tempi record seganti dal 23esimo al 26esimo passaggio.
E’ stato ancora un weekend decisamente positivo per Leclerc che ha “regalato” all’Alfa Romeo Sauber un punto importante nella ricorrenza del 108esimo compleanno della casa milanese, dimostrando di essere ormai maturo per un salto di qualità. Umori decisamente diversi in casa Williams e McLaren che stanno pagando pesantemente errori di valutazioni e di organizzazione. Inspiegabile la situazione della Williams che, nonostante possa contare sul fantastico motore Mercedes, non sta proseguendo gli sviluppo e crescita che si era intravisto negli ultimi anni. Certamente non è aiutata dai suoi due piloti. E’ evidente che i problemi McLaren siano da cercare al suo interno e la previsioni indovinata di Alonso fa capire che siano ben consapevoli dei lori limiti. Sono tra i due team più blasonati della storia della F1 ed è molto triste assistere a questa involuzione.
Ora entriamo in un mese di luglio molto intenso e caldo con quattro appuntamenti (Austria, Inghilterra, Germania e Ungheria) racchiusi in cinque settimane in cui non ci sarà tempo per respirare, alla fine del quale avremo un quadro molto significativo.
Gian Carlo Minardi