F1 – Gp Brasile: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi
FAENZA – Si è chiuso uno dei Mondiali più emozionanti e intensi degli ultimi anni e anche il Brasile non ha tradito le attese con una corsa ricca di colpi di scena, oltre che difficile dal punto di vista della gestione.
Le condizioni che cambiano così improvvisamente mettono sempre a dura prova tutto lo staff tecnico e sportivo. Un applauso va fatto sicuramente a Sebastian Vettel per il suo terzo titolo mondiale e alla Red Bull. Tre titoli non si vincono a caso. E’ stato certamente un peccato perché al di la del valore in campo che nessuno vuole negare, la fortuna ha giocato ancora una volta un ruolo determinante. Anche oggi chi ha partecipato all’incidente iniziale si è poi dovuto ritirare mentre Vettel è stato in grado di riprendere la gara e arrivare sotto la bandiera a scacchi, nonostante un piccolo danno.
Come avevamo sottolineato già più volte McLaren e Lotus si sono dimostrati gli arbitri del campionato, anche se con due ruoli molto diversi. Alla luce del risultato finale i due zeri incolpevoli di Alonso a Spa e Suzuka incidono pesantemente. In un mondiale di venti gare, tre punti possono essere tanti, come nulla. E’ chiaro che la Ferrari era in difficoltà tecnicamente parlando, ma sono stati comunque in grado di sopperire alla mancanza con una grande organizzazione e gestione della corsa ottimizzando al meglio il materiale riuscendo a portare entrambi i piloti sul podio, combattendo lo strapotere di Red Bull e McLaren. Fino all’ingresso della safety car il divario tra Button e Alonso era molto elevato e questo dimostra che il lavoro da fare è tanto, soprattutto in un inverno così corto con il 2013 ormai alle porte. Il gap con i Campioni è pesante e anche la McLaren, con qualche fortuna in più, potrà tornare a lottare per il titolo fino all’ultima gara. Da sottolineare anche la bella prestazione di Felipe Massa che con le ultime tre prestazioni ha ripagato la fiducia della sua Scuderia. E’ il pilota giusto per aiutare la Ferrari a riportare il titolo costruttori a casa. E’ finalmente riuscito a lasciarsi alle spalle tutte le paure e a mio avviso ha ritrovato se stesso. E’ chiaro che visto il suo stato di forma non ci voleva la fine del campionato, ma quando un pilota ritrova la retta via è difficile che ricada negli stessi errori.
Gara eccezionale anche per Hulkenberg che ha salutato nel migliore dei modi il suo team. La Sauber credo che abbia fatto una scelta azzeccata in quanto Nico è un giovane emergente, anche se oggi è stato leggermente aggressivo e irruente. E’ stato molto bravo all’inizio, come Button, quando ha deciso di continuare con la gomme da asciutto mentre tutti erano già passati alle intermedie. Non sono certamente d’accordo sulla sua penalità. Si chiedono sempre più sorpassi e si inventano gli strumenti più strani per agevolarli, ma appena uno ci prova anche nelle difficili situazioni come quelle di domenica, viene subito penalizzato perché arriva al contatto.
Ultimo gran premio per Michael Schumacher che ha salutato il mondo della Formula 1 con una gara in cui ha fatto notare nuovamente il suo talento regalando gli ultimi punti 2012 alla Mercedes. Un plauso anche a Kimi Raikkonen che dopo due anni di assenza chiude al terzo posto davanti ad Hamilton, portando a termine tutte le gare. Certamente a inizio stagione questo risultato era quasi insperato per la Lotus
Gian Carlo Minardi