F1 | Gp Abu Dhabi, IL PUNTO di Gian Carlo Minardi “Weekend emozionante”
Va in archivio un’altra stagione, ma soprattutto un fine settimana in cui personalmente ho vissuto diversi momenti emozionanti, a partire dalla feste organizzata per Fernando Alonso sabato sera, ma soprattutto, per il finale di gara, con due Campioni del Mondo del calibro di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel che hanno “scortato” Fernando Alonso. Indipendentemente dal numero dei titoli, Nando è stato ed è un grande campione.
In questa straordinaria immagine è racchiusa tutta la bellezza di questo sport che continua a stupirmi e regalarmi emozioni uniche. Nonostante le sportellate in pista, tra questi ragazzi nonché grandi campioni c’è un grande rispetto. Fernando Alonso ha vissuto un fine settimana che non dimenticherà, osannato da tutti. Peccato che però nessuno abbia voluto dargli una monoposto per il 2019. Sono certo che quello di oggi non sarà un addio, ma solamente un arrivederci.
La stagione va in archivio con l’ennesima vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes che hanno dimostrato, ancora una volta, di non avere rivali. Sottotono Bottas che chiude, nella classifica piloti, alle spalle di Kimi Raikkonen (terzo dietro ad Hamilton e Vettel).
Una Ferrari che il prossimo anno sarà chiamata a fare un ulteriore step evolutivo per provare a controbattere lo strapotere Mercedes, come successo nella prima parte di stagione in cui si era portata anche al comando del mondiale. Purtroppo ha pagato una seconda parte negativa, in cui questa volta non è mancato Raikkonen, bensì Sebastian Vettel.
Da martedì, con la prima giornata di test collettivi, si alzerà già il sipario sul 2019 che ci regalerà una griglia di partenza con numerose novità, tra cui Leclerc in rosso auspicando possa essere il partner giusto per dare la carica a Vettel.
Si chiude una stagione positiva anche per i colori dell’ACI Team Italia. I portacolori Puccini, Fuoco e Ghiotto si sono messi in evidenza ad Abu Dhabi rispettivamente in GP3 e Formula 2. Questi risultati devono essere motivo di orgoglio.
Gian Carlo Minardi