Gian Carlo Minardi “Siamo in una fase interlocutoria”

Con la quattro giorni di test sulla pista di Barcellona è andato in archivio anche il secondo, e penultimo, turno di test. Una sessione caratterizzata anche dal mal tempo che ne ha condizionato la giornata conclusiva in cui i team normalmente mettono a frutto il lavoro svolto, come analizza Gian Carlo Minardi

I team hanno iniziato a portare qualche novità realizzando degli step evolutivi di avvicinamento all’ultimo turno di prove e al primo GP. E’ sicuramente molto difficile decifrare quanto i team si siano esposti per dimostrare le performance delle vetture, anche se si inizia ad evidenziare una difficoltà nell’interpretazione delle mescole morbide. Ho ancora impressa la frase di Paul Hembery in occasione della presentazione delle nuove gomme, in cui ha sottolineato la volontà (o necessità) di rendere ancora più interessante la corsa” analizza il manager faentino

Nella seconda parte della passata stagione abbiamo avuto un livellamento delle prestazioni con le medie/hard dove i piloti effettuavano il pit stop perché lo prevedeva il regolamento. Confrontando i tempi nei primi primi giri dei long run e gli ultimi passaggi, si denotano dei decadimenti improvvisi e sostanziali in poco tempo. Sarà estremamente difficile e importante stabilire il momento esatto del pit stop. Pertanto nei primi gran premi assisteremo a variabili di strategia interessanti. Siamo ancora in una fase interlocutoria e la quattro giorni è stata interrotta dal mal tempo. Normalmente l’ultimo giorno mostra i risultati del lavoro, ma questa volta non è stato possibile

Barcellona ha confermato un compattamento dei tempi, con 7-8 squadre racchiuse nel famoso “secondo”. Pertanto sarà interessante osservare cosa succederà nel terzo, ed ultimo test (dal 28/02 al 03/03), che sarà ospitato ancora sull’asfalto di Barcellona. Bisognerà vedere quanto i team si mostreranno, anche se credo che faranno delle prove disgiunte per non dare dei riferimenti agli avversari. Ci aspettano due gare vicine (Australia e Malesia) mentre poi avremmo tre settimane prima della Cina, in cui potremmo vedere i correttivi

La Ferrari torna a far “discutere” “Siamo alla fine di un ciclo ed era un percorso da intraprendere. Può essere il frutto di una vettura nata in una galleria del vento di ultima generazione. Molti sbandamenti della passata stagione sicuramente erano legati ad una galleria del vento non perfetta” conclude il supervisore ACI CSAI

I piloti promuovono Bhai Tech

Sono stati giorni di intenso lavoro all’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech, il nuovo polo tecnologico sorto a Mestrino (nei pressi di Padova) da un’idea dell’imprenditore Ferdinando Bada, che ha aperto le sue porte ad una tre giorni dedicata alle giovani promesse del Motor Sport Internazionale

Sette giovani piloti, provenienti dai principali campionati nazionali ed internazioni – Formula ACI CSAI Abarth, Formula 3, GP3 e GT – hanno avuto l’opportunità di testare l’avanzatissimo simulatore di guida a movimento integrale, sperimentando un percorso di preparazione fisica e mentale grazie ad una palestra attrezzata con i macchinari di ultima generazione e specialisti del settore, supportati dallo staff del Driver Program Center di Forlì.

Il centro è nato con l’obiettivo di accompagnare la crescita professionale di piloti e team contribuendo tecnologicamente alla messa a punto delle vetture sportive, come dichiara il direttore tecnico Roberto Costa dalle colonne di Autosprint “Un team che collabora con noi, ci fornisce le informazioni su gomme, assetti, carichi aerodinamici. Questi dati vengono inseriti nel sistema e una volta fissato un set-up di base iniziamo le simulazioni” Il punto focale dell’offerta di Bhai Tech è dettato proprio dal nuovo simulatore di guida 6-DOF, completamente circondato da cinque proiettori fuori bordo, uno schermo curvo del diametro di 210° e di 8m con immagini retro visive. “Molti team di F1 arrivano ad avere cento uomini coinvolti in quest’area” conclude Costa “noi invece riusciamo ad offrire questa tecnologia coinvolgendo solo poche persone, così i costi diventano alla portata dei team

A calarsi nell’abitacolo Bhai Tech sono così stati chiamati il pilota GT Nicola De Marco insieme ai giovanissimi driver provenienti dalla F. Abarth, Juan Branger e al campione rookie Santiago Urrutia che ha così commentato la sua prima esperienza al volante di un simulatore “E’ stata sicuramente una bellissima esperienza. Ho avuto la possibilità di compiere una ventina di giri sulla pista di Monza al volante di una GP2. E’ stato tutto nuovo per me, tranne la pista. Il simulatore è assolutamente realistico ed un bellissimo strumento. Credo che possa essere un valido sostituto ai test in pista” racconta il prossimo pilota dell’Open F3. Della stessa idea anche Alessandro Cicognani, 21 anni che nella scorsa stagione ha preso il via nella Carrera Cup “Ho trovato una struttura pazzesca con un simulatore professionale e molto realistico. Sono in grado di riproporre perfettamente la realtà. Quando sono sceso ero stanco come se avessi girato con la macchina in pista. Braccia e gambe sono sollecitate allo stesso modo, anche se richiede una maggiore concentrazione. Penso che sia lo strumento ideale per chi corre nei campionati di GP2 e WSR 3.5 dove si ha poco tempo per girare in pista e i test privati costano molto” conclude entusiasta il driver ravennate.

Gli fanno eco anche il campione in carica dell’Open F3, Niccolò Schirò e David Fumanelli, portacolori Trident in GP3 “Credo che possa essere un buon sostituito del test in pista. Per la prima volta ho guidato una Gp2 e mi sono trovato molto bene, anche se ho sofferto un po’ di mal di testa e per questo non sono riuscito a girare tantissimo” commenta Schirò “Sono rimasto stupito dalla struttura, all’avanguardia e modernissima. Attrezzata sotto ogni punto di vista. Sembra quella di un team di F1. Hanno un simulatore molto sviluppato e migliore anche dal punto di vista dei materiali. Considerando che sono all’inizio, la base di partenza è ottima. Anche io ho girato con la GP2, ma sulla pista di Barcellona” analizza Fumanelli “Non avevo mai provato questo tipo di vettura, ma sono rimasto impressionato dalla frenata. Credo che possa essere molto utile a preparare un week end di gara di GP3 o GP2 dove i tempi per girare sono molto ristretti. Ci si può esercitare per trovare i giusti punti di riferimenti per le staccate, ad esempio, oltre che lavorare sul set-up

Grande entusiasmo anche da parte di Nicolò Granzotto, prossimo portacolori dell’Antonelli Motorsport nella Carrera Cup “La struttura è pazzesca, composta da un team di veri professionisti dove nulla viene lasciato al caso. Il simulatore è incredibile e ripropone perfettamente la realtà. Dopo alcuni passaggi, diventa tutto automatico come se fossi veramente in macchina. E’ uno strumento fondamentale e da provare in quanto ti permette di lavorare sia sul bilanciamento della vettura, sia nel trovare i punti di riferimento in pista. Oltre al supporto degli ingegneri puoi analizzare anche la telemetria. I miei complimenti” conclude Nicolò “vanno anche allo staff del Driver Program Center che ci hanno seguiti prima e dopo la sessione con esercizi fisici e mentali

Gian Carlo Minardi “A Jerez un primo assaggio del 2013”

Con la quattro giorni di Jerez è andata in archivio la prima sessione di test collettivi 2013. Quattro giorni in cui abbiamo iniziato a conoscere e vedere tutte le nuove monoposto (ad eccezione della sola Williams che si svelerà a Barcellona) che animeranno il mondiale di Formula 1, in cui si evince un innalzamento delle prestazioni.

C’è stata un’estremizzazione di un regolamento che si concluderà alla fine della stagione. Arrivati a questo punto è difficile inventare cose nuove e drastiche. Il denominatore comune è dato da pance molto rastremate che potrebbero dare problemi di surriscaldamento nella parte posteriore. Tutte le squadre si sono collocate in posizioni medio alte, con la Red Bull che rimane il punto di riferimento. La McLaren mi sembra molto interessante, così come Sauber e Toro Rosso. Buone sensazioni arrivano anche da casa Ferrari. I long run dei primi due giorni (13-14 tornate), in cui non si è ricercata la prestazioni, sono abbastanza positivi. Credo che abbiano usato la pista di Jerez per raccogliere più dati possibili e confrontarli con quelli ottenuti tra simulatore e galleria del vento. L’arrivo dello spagnolo come tester potrebbe aiutarli in questo senso. Dalle sue dichiarazione ai media pare che debbano migliorare nell’hardware del simulatore. Insieme al lavoro di Davide Rigon, che prosegue la sua ricerca, speriamo possano sopperire a quello che è una stonatura del mondo della F1. E’ inaccettabile il veto di provare prima di un mondiale così lungo. E’ importante trovare un compromesso decoroso che permetta ai team di scendere in pista anche in prospettiva 2014 con l’arrivo del motore turbo, aspetto interessante anche per il mondo delle auto di serie. Le prove vanno fatte fisicamente in pista, e non sono solo virtualmente” analizza Gian Carlo Minardi

I long run sono sempre stati una caratteristica di Sebastian Vettel e ho la sensazione che RB abbia lavorato principalmente su affidabilità e soluzione gara, piuttosto che sulla ricerca dei tempi. Al di la dei segnali positivi della Ferrari è difficile stabilire ancora una gerarchia in pista. Abbiamo certamente quattro team con una marcia in più, ma sarà interessante valutare gli step degli inseguitori. La Mercedes, dopo aver tentennato nelle prime due giornate, ha recuperato in affidabilità e percorrenza lasciandosi alle spalle quasi trecento tornate tra giovedì e venerdì.”

A Jerez i team hanno iniziato a rodare e affinare le novità portate in pista percorrendo centinaia di giri, in attesa di iniziare il lavoro sugli sviluppi evolutivi già previsti per Barcellona, che ospiterà i bolidi dal 19 al 22 febbraio e dal 28 al 3 marzo “Barcellona sarà un appuntamento interessante in quanto è teatro anche della prova del mondiale. Pertanto potremmo avere dei riscontri veritieri di macchine e piloti. Ci avvicineremo quindi al primo GP dell’anno e di conseguenza i team inizieranno a calare gli assi” conclude il manager faentino

E’ Scomparso Guido Forti

E’ un giorno triste per il motorsport. All’età di 72 si è spento Guido Forti titolare e fondatore dell’omonima scuderia che prese parte al Mondiale nel 1995 e nel 1996

Oggi è venuto a mancare un avversario leale e un compagno di grandi sventure” racconta Gian Carlo Minardi che con il suo Minardi Team ha lottato proprio contro la scuderia alessandrina in F.1“Faccio le mie più sincere condoglianze a tutti i parenti e familiari

Gian Carlo Minardi "Ci manca solo il supporto di una casa automobilistica"

FAENZA – La crisi non guarda in faccia nessuno e sta colpendo in modo importante anche il mondo sportivo e, in particolar modo, il motor sport dove le risorse economiche hanno un ruolo vitale, sia per i team che per i piloti stessi. Il 6 dicembre sarà così ricordato come il giorno in cui la Federazione, in accordo con la FIA, ha deciso di fermare, dopo 49 edizioni, il suo campionato propedeutico di punta: la Formula 3 Italia.

Nel 2013 quindi gli sforzi dell’ACI CSAI e Federazione saranno concentrati sulla F. ACI CSAI Abarth, categoria che in questi primi anni di vita, si è dimostrata addestrativa grazie anche ad una vettura prestante e di alto livello tecnico come la Tatuus “In questo momento è molto facile criticare. Il 6 dicembre è stata presa una decisione sofferta, ma che potrà rilanciare alcune categorie. La CSAI ha preso questa decisione in collaborazione con la FIA, con cui ha costantemente collaborato. Oggi ci troviamo davanti a campionati che chiudono, come la Formula 2, o altri che hanno i calendari definiti ma senza una certezza sugli iscritti. Al di la dei proclami e difendere, o di essere addirittura coinvolti nel supportare alcune formule e categorie, la realtà è che ad oggi ci sono pochi contratti firmati. Per un certo senso abbiamo giocato di anticipo con una decisione che può sembrare anche impopolare e siamo pronti a supportare nuovi progetti ” commenta Gian Carlo Minardi”.

Nel 2013 saremmo quindi presenti con la migliore formula addestrativa che esista sul mercato e che potrà diventare, nel prossimo futuro, il punto di unione tra l’economica Formula 4 e le eventuali F.3 internazionali. Chi ha preso parte alla F. ACI CSAI Abarth, e alla Formula 3 Italia, è riuscito a mettersi in evidenza anche nelle categorie superiori. Ultimo su tutti Riccardo Agostini che, dopo aver militato nella F. Abarth e F.3 Italia, al debutto in WSR ha segnato tempi da prima fila. Il nostro unico problema è la mancanza del supporto da parte di una casa automobilistica. Vogliamo continuare a sostenere i nostri ragazzi talentuosi che purtroppo non hanno le disponibilità economiche per emergere e mettersi in mostra attraverso programmi studiati, come abbiamo fatto quest’anno con l’utilizzo dei telai Tatuss di proprietà della Federazione. Così facendo abbiamo dato la possibilità a quei giovanissimi di provare una vettura formativa durante in week end di gara, di mettersi in mostra e, contemporaneamente, di confrontarsi con i piloti più esperti della serie. Ben vengano quindi campionati a bassissimo costo per valorizzare i giovanissimi provenienti dal kart.
Per concludere, mi piacerebbe vedere qualche sponsor disposto a sposare la causa dei giovani piloti aiutandoli ad emergere. In cambio avrebbero un ritorno sia di immagine che economico non indifferente…
” conclude il manager faentino

BHAI TECH, il Made in Italy vincente

bhaitech.jpg'FAENZA – Complimenti ai nostri amici dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech che con il loro nuovissimo Centro Tecnologico costruito a Mestrino (PD) sono stati tra i finalisti a Colonia per il premio come migliore struttura del 2012, superati solo sul finale del nuovo circuito di Austin.
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Gian Carlo Minardi “Ha vinto la migliore macchina contro la migliore squadra”

Con il gran premio del Brasile è andato in archivio uno dei mondiale di Formula 1 più belli della storia, non soltanto per la lotta aperta fino all’ultimo secondo, ma anche per l’inserimento tra i pretendenti alla conquista del grandino più alto del podio di team di seconda fascia che sono stati determinanti nel risultato finale. Gian Carlo Minardi, raggiunto dal sito www.minardi.it, ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa analizzando anche l’emozionante stagione dei campionati italiani di Formula 3 e Formula ACI CSAI Abarth.
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F1 – Gp Brasile: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

brasile.jpg'FAENZA – Si è chiuso uno dei Mondiali più emozionanti e intensi degli ultimi anni e anche il Brasile non ha tradito le attese con una corsa ricca di colpi di scena, oltre che difficile dal punto di vista della gestione.
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F1 – GP USA: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

FAENZA – Il primo gran premio di Austin è stato spettacolare sia per la scenografia del tracciato che per i sorpassi. Abbiamo avuto una McLaren che ha rispettato quanto avevamo già pronosticato dimostrandosi particolarmente a suo agio con le mescole “hard” e “medie”, con un Hamilton determinato a salutare il suo team lasciando un segno pesante.

Sebastian Vettel è stato estremamente competitivo per tutto il week end anche se avrà corso con la paura di poter incorrere nel medesimo problema tecnico che ha fermato il suo compagno di squadra. Ancora una volta la Ferrari e Fernando Alonso hanno ottimizzato sia la strategia sia il risultato della gara conquistando un preziosissimo terzo posto che gli permette di giocarsi il tutto per tutto tra sette giorni in Brasile. Non sarà certamente un’impresa facile, soprattutto se guardiamo il distacco dai primi due. Inoltre nelle ultime stagioni Interlagos non ha sorriso alla scuderia di Maranello.

Visto il pochissimo tempo a disposizione non mi aspetto grandi novità tecniche sulle monoposto. Gomme e agenti atmosferici saranno le variabili che potrebbero influire sul risultati finale. La Ferrari deve certamente migliorare sul profilo aerodinamico mentre il suo punto forte rimane l’affidabilità, a differenze di Red Bull e McLaren. Al di la di un piccolo errore del sabato per aver tentato il tutto per tutto con gomme già rodate, la Ferrari negli ultimi appuntamenti non ha sbagliato niente dimostrandosi la migliore squadra. I problemi Red Bull, che domenica ha comunque vinto il terzo titolo Mondiale Costruttori, derivano invece da un’estremizzazione dell’aerodinamica. Con solo più una gara in calendario e visto il distacco di Alonso, gli zeri del ferrarista dovuti ad incidenti causati da terzi pesano enormemente, soprattutto se paragonati ai ritiri di Vettel dovuti a problemi tecnici della sua monoposto.

Un plauso va fatto certamente a Felipe Massa che, dopo aver accettato con serenità gli ordini di scuderia, ha portato a termine un’importante rimonta chiudendo alle spalle dello spagnolo segnando il secondo miglior giro della gara. Questo è il Massa che serve alla Ferrari e che nel circuito di casa potrebbe essere determinante per portare via quei 13 punti che dividono Vettel e Alonso.

Week end da pollice in su per Lotus, che piazza ancora una volta i suoi due piloti nella top 10 con un Raikkonen che sta lottando con i denti per conservare la terza posizione ai danni di Hamilton, e Williams. Purtroppo la Sauber ha perso l’occasione per sferrare l’attacco definito ai danni della Mercedes e agguantare quel quinto posto che vale un mondiale. Ancora un week end deludente e senza punti per la scuderia tedesca.

In vista del gran finale di Interlagos Raikkonen e la McLaren potrebbero essere le variabili in favore della Ferrari, che oggi è inferiore alla concorrenza.

Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi “Vallelunga ha confermato la validità dei nostri campionati”

Il circuito intitolato a “Piero Taruffi” di Vallelunga la scorsa settimana è stato il salone d’onore dei giovani talenti che hanno animato la stagione esaltante dei Campionati italiani ed europei di Formula ACI CSAI Abarth e Formula 3.

giotto_urrutia.jpg'I giovanissimi provenienti dalla F. Abarth Luca Ghiotto (classe 1995 e vice campione italiano) e Santiago Urritia (uruguagio classe 1996 campione Rookie 2012) hanno firmato il loro debutto al volante della Formula 3, dandosi battaglia sul fino del millesimo per tutti i quattro giorni del nono Supercorso Federale ACI- CSAI, mentre i kartisti Zani, Corberi e Icacobacci, selezionati da Scuola Federale e Ferrari Driver Academy, si sono cimentati per la prima volta con la Tattus FA messa a disposizione dalla Federazione.

Ancora una volta i ragazzi sono stati all’altezza. Nonostante la loro giovane età sono stati molto attenti ai suggerimenti degli istruttori della Scuola Federale e degli ingegneri della FDA dimostrando una predisposizione e adattabilità alle vetture a ruote scoperte. I kartisti Zani, Corberi e Icacobacci hanno avuto la possibilità di assaggiare per la prima volta la potenza di una monoposto, mentre con i due ragazzi Ghiotto e Urrutia che quest’anno hanno animato il Campionato italiano ed Europeo di Formula ACI CSAI Abarth abbiamo avuto la conferma che stiamo parlando di una serie estremamente formativa e competitiva. Al volante della “sorella maggiore” F.3 i due ragazzi si sono sfidati sul filo del millesimo, girando su ottimi riscontri cronometrici, se paragonati con i tempi segnati dai vincitori della categoria appena poche settimana fa durante la prova di campionato” analizza Gian Carlo Minardi

La “cinque giorni romana” è stata chiusa con il tradizionale appuntamento al volante della “rossa” F60 F1 per i piloti provenienti dal Campionato Italiano di Formula 3, messa a disposizione della FDA. Insieme a Riccardo Agostini e Eddie Cheever Jr è stato chiamato anche il vincitore del Campionato Europeo di F.3 Juncadella “E’ stato molto interessante valutare dal lato tecnico questi ragazzi provenienti da esperienze diverse. Anche in questa circostanza è emersa la validità della F.3 italiana, primo step per i piloti provenienti da un campionato promozionale. Con grande piacere abbiamo riscontrato che sia Agostini che Cheever, provenienti dalla filiera ACI CSAI avendo percorso tutte le tappe (dal kart fino alla F.3), hanno saputo tener testa al più esperto Jucadella, che vanta una maggiore esperienza sia in termini di età che tecnica.

I risultati di questa settimana confermano che il lavoro della Scuola Federale e della FDA sta dando i primi frutti. In Italia non mancano certamente i talenti, ma solamente la mancanza di risorse economiche non favorisce il decollo dei nostri ragazzi. Dovremmo quindi intensificare il lavoro per trovare le sinergie e come ACI CSAI stiamo lavorando per supportare al meglio Piloti e Campionati” conclude l’ex costruttore faentino e consulente della Federazione Minardi

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F1 – Gp Abu Dhabi: IL PUNTO…. di Gian Carlo Minardi

Abbiamo assistito ad un bellissimo gran premio con quattro campioni del mondo nei primi quattro posti. Bella corsa di Fernando Alonso che ancora una volta è riuscito ad ottimizzare al meglio il potenziale della sua Ferrari con un Raikkonen che finalmente ha raggiunto il gradino più alto del podio con la sua Lotus.

Come avevamo già sottolineato nelle passate settimane Kimi ed Hamilton potranno essere i veri “guastafeste” di questo campionato, anche se ancora una volta l’inglese di casa McLaren è stato tradito dall’affidabilità della sua macchina. Affidabilità che invece continua a supportare la casa di Maranello e che ha contribuito a recuperare un week end difficile. Più di questo Fernando non avrebbe potuto fare. Ottima la partenza e la strategia (rischiosa) caratterizzata da un minor carico aerodinamica. Lo spagnolo è stato molto bravo a gestire la macchina fin dall’inizio con molto carico di benzina, senza commettere il minimo errore compiendo tutti “giri da qualifica”. Ha recuperato tre punti molto importanti in vista delle ultime due tappe, chiudendo alle spalle di un ottimo Raikkonen che ha firmato il 18mo risultato utile, consolidando la terza posizione in classifica. Ottima prestazione sicuramente per Sebastian Vettel che, dopo un grosso errore da parte del suo team (o del fornitore del motore) è riuscito a compiere un insperato recupero supportato da un’ottima Red Bull, ma aiutato anche dalla fortuna. Le due ripartenze della Safety Car sono state l’arma vincente del tedesco per conquistare la terza posizione. Un pit stop effettuato un giro dopo avrebbe potuto cambiare tutto. Inoltre si sono eliminate davanti a lui macchine che lo avrebbero potuto mettere in difficoltà, senza dimenticare l’alleanza con la Scuderia Toro Rosso che lo ha agevolato nei due sorpassi.

Ci avviamo verso un finale elettrizzante con una lotta racchiusa matematicamente a “due”. Indubbiamente Fernando non può sbagliare niente, dovendo confidare anche negli errori altrui. Sotto pressione le Red Bull si sono dimostrate vulnerabili. Come vettura il team anglo-austriaco è sicuramente migliore, ma come affidabilità e organizzazione del team sono ancora secondi alle “rosse”. Abu Dhabi ha messo in evidenza ancora una volta i limiti della Ferrari nel portare in temperature le gomme. Nelle ripartenze, oltre che in qualifica, la Ferrari regala qualcosa mentre successivamente si difende egregiamente, come dimostrano i giri veloci, battuti solamente all’ultimo passaggio da un Vettel con gomme soft.

Sono mancati le due secondo guide, Webber e Massa. L’australiano è stato autore di una brutta partenza e non è riuscito a recuperare. Il Brasiliano invece ha commesso un errore dopo il contatto con il driver RB. Non ha avuto la freddezza di gestire la situazione. Con ogni probabilità Webber avrebbe dovuto restituirgli la posizione per non incappare in un’ammonizione. Inoltre avrebbe potuto dare del filo da torcere a Vettel.

Ancora una delusione per la Mercedes, fuori dalla zona punti, mentre ottima prestazione per Williams, Sauber e Force India. Bella gara per Maldonado nonostante il problema al KERS e per Senna, coinvolto in un incidente nelle prime fasi che lo avevano fatto scivolare a fondo classifica. Purtroppo ancora una volta Perez è stato vittima di errori di gioventù che hanno privato il suo team di punti importanti per il mondiale.

Ora ci aspettano due appuntamenti dove sarà difficile fare previsioni. Si giocherà tutto fino all’ultimo e i piloti fuori dai “giochi” potranno essere il vero ago della bilancia.

Gian Carlo Minardi

F1 – GP India: IL PUNTO… di Gian Carlo Minardi

In attese delle verifiche tecniche sulla vettura di Sebastian Vettel il gran premio d’India ci ha dato un segnale importante. Ancora una volta la Red Bull non si è dimostrata perfetta nell’affidabilità, anche se per loro fortuna ha colpito la vettura di Webber e non quella di Vettel.

Abbiamo assistito ad uno straordinario Fernando Alonso che necessita però del supporto di una vettura che regala qualche decimo di troppo in qualifica riuscendo poi limitare i danni in gara, anche se non conosciamo il vero potenziale della RB con Vettel, troppo poco impegnato. Ci aspetta un finale di stagione esaltante con ancora 75 punti in palio. L’ultimo giro fotografa molto bene quanto sia difficile decifrare questa campionato con Vettel-Alonso e Button che in sequenza segnano il giro più veloce della gara. Ormai la lotta è racchiusa a due anche se, come ha detto Alonso nei giorni scorsi, il ferrarista sta lottando principalmente contro Newey. Allo spagnolo non gli si può imputare niente. E’ concentrato e determinato. La Ferrari deve trovare nuove soluzioni, cosa non facile a fine stagione. Recuperare le 13 lunghezze non sarà cosa facile, ma neanche impossibile.

L’ordine di arrivo rappresenta molto bene l’attuale potenziale dei team, con Red Bull davanti a Ferrari e McLaren e Lotus, anche se non abbiamo una distinzione così netta come succedeva negli anni passati. La Ferrari ha dalla sua parte l’affidabilità che le permette di rimanere attaccata al secondo posto con una McLaren che si conferma più performante con le gomme hard, con le quali ha vinto i gran premi in questa stagione. Hamilton ha cercato l’affondo su un Webber in difficoltà con il KERS mentre Alonso ha provato a mettere sotto pressione Sebastian Vettel. Raikkonen si è dovuto però accontentare del settimo posto, restando in scia ad un buon Massa. Ad oggi la top six sembra essere di proprietà dei primi tre della classe. Il finlandese, grazie alla sua costanza, conserva la terza posizione in classifica generale anche se non sarà facile resistere all’australiano.

La Lotus, grazie al nono posto di Grosjean, piazza due macchine in top 10 e insieme a Williams, Force India e Sauber, sono i team di “serie b” che cercano di conquistare un posto al sole. Week end più sofferto per Sauber con entrambi i piloti, anche se il quinto posto sembra essere intoccabile. La gara di Perez, come quella di altri piloti, è stata segnata dalla foratura del pneumatico in seguito al contatto con l’ala anteriore dell’avversario, che considero eccessivamente larga. Credo che sia già oggetto di discussione in quanto non servono ad eliminare i possibili contatti tra le ruote. Di conseguenza mi sembrano troppo larghe e basta un niente per rovinare la corsa di entrambi i piloti.

Tra sette giorni si torna in pista a Yas Marina. La Ferrari dovrà trovare quella soluzione tecnica che permetta a Fernando e Felipe di limare i 5 dec che li separano ancora in qualifica dalle Red Bull e in gara di stare alla pari con un Vettel che negli ultimi gp non è mai stato impegnato, riuscendo anche a superare il record di giri al comando detenuto da Senna.

Gian Carlo Minardi

Gian Carlo Minardi “Finale di stagione da cardiopalma anche nella F.3 Italia"

Finale di stagione da cardiopalma per i Campionati Italiani di Formula ACI CSAI Abarth e Formula 3 Italia. Dopo la battaglia sul filo del millesimo della F. Abarth, il tracciato di Monza ha fatto calare il sipario anche su un’esaltante stagione della F.3 Italia il cui verdetto è arrivato solamente all’ultima gara e a conclusione di un’intensa lotta che ha visto sfidarsi tre contendenti di due team diversi.

Sia la Formula Abarth che la Formula 3 ci hanno regalato un finale di stagione intenso e affascinante il cui verdetto è rimasto in bilico fino all’ultimo chilometro. La lotta ha visto impegnati non soltanto diversi piloti, ma anche scuderie e costruttori diversi, con alcuni driver che si sono inseriti a fare da ago della bilancia. Abbiamo assistito ad una battaglia vera fino alla fine, e questo va ad onore dei team e piloti. In molti campionati assistiamo invece ad una supremazia assoluta dove il risultato finale è definito addirittura con qualche week end di anticipo.

I risultati dei nostri piloti e team sono una chiara dimostrazione di quanto siano qualitative le due serie e, posso affermare tranquillamente, i ragazzi potranno avere un bel futuro davanti a loro. Le prestazioni dei piloti nelle altre serie, con alle spalle almeno uno stagione in F. Abarth, sono una chiara dimostrazione della bontà del nostro lavoro” analizza Gian Carlo Minardi

L’accesissimo post-gara di Monza ha però rimescolato il verdetto della pista. Dopo i reclami, le verifiche tecniche, le classifiche di entrambe le serie di F.3 rimangono ad oggi sub judice. “Purtroppo il week end di Monza è stato segnato anche da una vicenda extra sportiva legata ad una polemica tra i due costruttori che hanno animato la stagione della F.3. Se da un lato mi spiace che questo sia avvenuto dall’altro è un vanto, in quanto siamo l’unica serie che abbraccia due costruttori che si sono contesi a suon di primati la leadership. In questo spiacevole episodio la Federazione ha dimostrato la sua presenza con controlli assidui sulle vetture, nonché tempestività nel risolvere il problema gestendo in modo esemplare i vari reclami dei team. Ora sarà compito delle autorità competenti redigere la classifica finale. Preferisco però parlare di sport e dei vincitori morali, Riccardo Agostini (JD Motorsport su Mygale) e Eddie Cheever (Prema Powerteam su Dallara). Il driver padovano, primo nella classifica dell’italiano, ha avuto l’abilità e la forza di contendere da rookie il titolo europeo al portacolori Prema, sfiorando così un en plein. A fare da ago della bilancia si è inserito prepotentemente anche Kevin Giovesi in forza al team Ghinzani, arrivato a campionato inoltrato

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Punto di forza delle due serie sono anche le vettura, la Tatuus FA e la Dallara e Mygale F.3 che si sono dimostrate affidabili e performanti “In questi primi tre anni la F. Abarth si è imposta nel panorama nazionale come la serie più propedeutica per avvicinare i piloti a questo sport. Fin dall’inizio la macchina si è contraddistinta per prestazioni e sicurezza e i nostri piloti sono riusciti a mettersi in evidenza anche nella altre categorie come F.3 e Gp3. Vista la nostra tenera età non possiamo ancora vedere i primi frutti. Stiamo comunque crescendo anche se il nostro punto di forza deve rimanere la qualità. Altrettanta performante si è dimostrata la F.3, risultando anche la più economica. Questo significa che i nostri piloti possono mettersi alla prova al volante di una vettura formativa ad un costo più basso. In vista del 2013 affiancheremo alla qualità anche dei format più accessibili che tengano conto delle diverse esigenze dei piloti e genitori

“Ora aspettiamo con ansia di vedere i ragazzi in azione nel test Ferrari, insieme al vincitore della F.3 Euro Series Juncadella” conclude Minardi