Ciao Franco Gozzi

Un altro amico personale e dell’automobilismo ci ha lasciato, Franco Gozzi, col quale in questi ultimi tempi ho condiviso serate di “Amarcord” negli inviti ricevuti. E’ stato il collaboratore che meglio conosceva il mio rapporto con l’Ingegnere, essendo stato per anni l’uomo più vicino al Commendatore Ferrari.

Ciao Franco, ci mancheranno le tue esternazioni, ricordi e anche consigli.

                                                                                                 Gian Carlo MINARDI

Gp Bahrein – Up & Down

Al di la del tifo personale è fuori di dubbio che abbiamo assistito ad un gran premio spettacolare ed emozionante sotto ogni punto di vista con sorpassi, lotte (anche tra compagni di scuderie), rimonte, forature, problemi tecnici e  vittoria in solitaria.

Insomma, un po’ di tutto in una domenica che ha visto l’allungo in classifica di Sebastian Vettel e l’ottima conferma al secondo posto nella classifica costruttori della Lotus, grazie ai suoi alfieri che hanno colorato il secondo e terzo posto gradino del podio. E’ stato anche il gran premio del riscatto per le seconde guide McLaren e Lotus e della prestazioni “strappa applausi” di Paul di Resta e della Force India che conquista la quinta posizione davanti al colosso di Walking. E’ stata però anche la domenica in cui Fernando Alonso ha dato nuovamente prova della sua grande forza recuperando numerose posizioni nonostante l’assenza del DRS.

Fatta questa premessa, diamo qualche voto:

Fernando Alonso – voto 9. Magistrali i due giri con DRS aperto e grande gara, corsa costantemente all’attacco nonostante l’handicap. Avrebbe certamente lottato con Vettel per la vittoria. Nonostante i problemi il ferrarista ha quattro punti in più rispetto al 2012 e questo fa ben sperare

Sebastian Vettel – voto 8. Il tedesco è molto determinato al via sopravanzando Alonso e Rosberg. Nei primi passaggi ha costruito buona parte del suo successo. Poi gara in solitaria senza essere impensierito dagli avversari.

Paul di Resta – voto 8. Ha saputo ottimizzare la sua Force India e presto potrà lottare per il podio. Sta portando avanti la sua squadra, ora al quinto posto e primo tra i team di seconda fascia

Kimi Raikkonen e Romain Grosjean – voto 8. Chiudono alle spalle di Vettel con una Lotus molto attenta al consumo delle Pirelli, portando a casa punti preziosi per il mondiale senza commettere errori e ottimizzando al meglio il materiale a disposizione. Si confermano terzo incomodo per la lotta al Campionato

Lewis Hamilton – voto 7.5. Ha preso paga in qualifica dal suo compagno di scuderia, a dimostrazione del valore di Rosberg, per poi rimediare la domenica mettendo in pista grinta, talento ed esperienza rimontando fino all’ultimo giro, chiudendo al quinto posto.

Nico Rosbertg – voto 7.5. Eccezionale in qualifica con un giro vicino alla perfezione. La sua Mercedes continua a consumare in modo eccessivo le gomme e questo non aiuta la sua cattiveria mandandolo in difficoltà nei long run

Sergio Perez – voto 6. Sicuramente ci ha fatto divertire con il duello con Button, ma nelle prossime gare dovrà darsi una calmata e chiarirsi con Jenson. Ci sono state delle manovre al limite della correttezza

Mark Webber – voto 5. Gara poco aggressiva e visto cosa fa il suo compagno il settimo posto è d’avvero poca roba.

Felipe Massa – NC. Due forature sono troppe. Si dovranno esaminare le cause e lavorare per il futuro

Gp Bahrain – Raikkonen, Vettel, Alonso… ora?

Neanche il tempo di festeggiare vittoria e podio di Shanghai che piloti e team sono già proiettati alla prossima sfida sul tracciato del Bahrain, giunto alla sua 9° edizione, non tra poche difficoltà vista la difficile situazione politica interna. Con la vittoria in Cina Fernando Alonso ha portato il suo bottino in rosso a dieci sigilli, riuscendo a porre una bella pezza allo zero malese e riducendo il distacco dalla vetta a nove lunghezze. Proprio su questa pista, su un tracciato modificato per quell’occasione  il 14 marzo 2010 lo spagnolo colse la sua prima vittoria in rosso davanti al compagno Felipe Massa. Il ruolino di marcia del mondiale conta nei primi tre gran premi tre vincitori diversi (Raikkonen, Vettel, Alonso) di tre team diversi (Lotus, Red Bull, Ferrari), con una Mercedes che è salita sul podio negli ultimi due appuntamenti grazie a Lewis Hamilton.

Shanghai è stato sicuramente un week end molto positivo. Dobbiamo migliorare ancora in alcune aree per chiudere il gap con le vetture più veloci, ma stiamo lavorando assiduamente per raggiungere l’obiettivo. Visto il poco tempo tra Cina e Bahrain cercherò di dare indicazioni precise e puntuali ai miei ingegneri. Il circuito del Bahrain è una vera sfida, soprattutto per i pneumatici a causa delle alte temperature e della sabbia in pista. Questi fattori però contribuiscono a renderlo unico. Il disegno è composto da una bella combinazioni tra curve veloce, medio e lenta percorrenza che rende difficile trovare il bilanciamento giusto. Sarà un ottimo test per noi e non vedo l’ora di tornare a guidare” commenta il driver inglese

Dopo la vittoria di domenica scorsa la Ferrari e Fernando Alonso sono già arrivati sulla pista che li ha visti trionfare nel 2010 “Quello di Shanghai è stato un grande fine settimana – ha commentato il Team Principal Stefano Domenicali – la squadra ha lavorato molto bene e Fernando ha disputato una gara straordinaria. Mi è dispiaciuto per Felipe, che ha visto svanire le possibilità di terminare la gara nelle primissime posizioni per un problema di ‘graining’. Il risultato è sicuramente una bella spinta in vista della tappa in Bahrain che ci attende tra pochi giorni. La F138 ha evidenziato una buona performance – conferma – ma non crediamo di essere arrivati al vertice. Una vittoria è importante, ma abbiamo davanti una stagione ancora molto lunga, e sappiamo di avere ancora molto lavoro davanti a noi. Dobbiamo migliorare la nostra velocità in qualifica, e non sappiamo ancora come classificare i nostri avversari perché nelle prime tre gare non c’è stata una costanza di rendimento. Ovviamente abbiamo visto alcuni dei nostri rivali evidenziare un buon potenziale e il nostro obiettivo e raggiungerli molto presto. Solo riuscendo a migliorare le nostre prestazioni in qualifica riusciremo ad utilizzare al meglio il potenziale che abbiamo sul passo di gara. Se si parte dalle prime posizioni è inoltre possibile gestire gli pneumatici in modo migliore”.

A Sakhir non è mai riuscito a raggiungere il gradino più alto del podio, ma in questo inizio di stagione Kimi Raikkonen ha già colto una vittoria e un secondo posto che gli valgono la seconda posizione nel mondiale dietro a Vettel. Proprio l’anno scorso  il finlandese conquistò, alla fine di un’emozionante rimonta, il podio ” L’anno scorso ho conquistato il mio primo podio con la Lotus, nonostante avessimo azzardato troppo in qualifica restando fuori dalla Q3. Il tracciato mi piace molto, anche se manca la vittoria. E’ un tracciato anomalo in quanto completamente circondato dalla sabbia. Travare il giusto set-up non è facile. Il grip cambia molto durante tutto il fine settimana. Inoltre il vento può compromettere l’equilibrio della vettura. Sicuramente non dovremmo preoccuparci della pioggia… Siamo solo al quarto gran premio e per questo è difficile fare delle previsioni. Dobbiamo dare sempre il massimo per conquistare più punti possibili

Tra gli outsider da tenere in considerazione ci sono sicuramente i due portacolori del team Force India, attualmente al quinto posto tra i costruttori insieme alla McLaren  “Non vedo l’ora di correre. In Malesia siamo andati molto bene con il caldo e anche a Sakhir le temperature saranno alte. L’anno scorso la vettura si è comportata bene e questo mi da fiducia. Abbiamo bisogno di un week end perfetto per proseguire lo sviluppo della macchina. Purtroppo in Cina abbiamo perso tempo prezioso nelle prove libere 3 che ci è costato qualche decimo che avrebbe potuto fare la differenza  in qualifica” commenta Paul Di Resta “In Cina il nostro ritmo non è stato dei migliori all’inizio, per poi migliorare sul finale. Dobbiamo capire il perché. Dobbiamo cercare di sfruttare ogni minima occasione perché i top team concederanno molto poco. In Bahrein dovremmo fare del nostro meglio. La pista mi piace molto, anche se non è una delle più impegnative.  Ha numerosi punti di frenata e per questo i freni avranno un ruolo importante. Ci aspettano temperature molto alte e, inoltre, avremmo una nuova combinazioni di pneumatici, con P Zero Yellow (Morbide) e P Zero Orange (Dure)” analizza Adrian Sutil

Il Minardi Team ha preso parte a due edizioni del Gran Premio del Bahrein, nel 2004 con Gianmaria Bruni e Zsolt Baumgartner al volante della PS04 e l’anno successivo con il giovani Patrick Friesacher  e Christijan Albers cogliendo come miglior risultato un dodicesimo posto proprio con l’austriaco.

 

Gp Bahrein – Presentazione

Archiviato Shanghai, team e piloti hanno fatto in fretta e furia armi e bagagli per dirigersi in Bahrein sul tracciato di Sakhir, teatro del quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1. Il principale avversario di questo fine settimana sarà il caldo, sia legato allo sfruttamento dei pneumatici sia per le temperature che si sprigioneranno sotto il cofano motore. Al fine del risultato finale la gestione delle gomme morbide sarà uno degli aspetti fondamentali e, secondo le simulazioni, sono attesi tre pit stop.

La Ferrari si presenta da protagonista dopo la grande prova di forza dimostrata in Cina dove pilota, team e vettura hanno vinto una gara non per fortuna o demeriti altrui, ma mettendo in pista una supremazia tecnica che da tempo non sfoderava. La Red Bull rimane certamente la vettura  di riferimento avendo vinto gli ultimi tre campionati del mondo, ma le pressioni interne e la competitività degli avversari li ha fatti diventare un team battibile.

La Mercedes potrà essere un cliente molto scomodo, soprattutto se confermerà quanto di buono fatto vedere negli ultimi due week end con Lewis Hamilton. Le gomme Hard potrebbe dargli un aiuto con un minor degrado, oltre a  spingere Jenson Button e la sua McLaren nelle parti alte della top ten, dopo il quinto posto di sette giorni fa.

La Lotus, con un grande Raikkonen, potrebbe essere il principale avversario della Ferrari. Ormai non sono più una sorpresa, ma una bella conferma.

Tradizionalmente il Gp del Bahrein presenta diverse variabili, caratterizzate dal caldo, vento e sabbia in pista che fanno variare velocemente le condizioni della pista

 

 

 

 

Orari GP Bahrein

Venerdì 19 aprile
Prove libere 1: 9:00 – 10:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 8:45
Prove libere 2: 13:00 – 14:30. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:45 – sintesi RaiSport 1 alle 22:30.

Sabato 20 aprile
Prove libere 3: 10:00 – 11:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 9:45
Qualifiche: 13:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:00 – differita Rai 2 alle 17:50

Domenica 21 aprile
Gara: 14:00. Diretta Sky Sport F1 dalle 12:30 – differita Rai 2 alle 21:00.

Gp Cina – Up & Down

Shanghai ci ha regalato un gran premio ricco di sorpassi, lotte e contatti tra piloti e diversi errori, sopratutto in casa Red Bull. La Ferrari e Fernando Alonso conquistato il primo sigillo stagionale riscattando il week end malese, e Lotus e Mercedes si confermano al top con Raikkonen ed Hamilton.

FERRARI – Alonso : voto 10. Week end perfetto sotto tutti gli aspetti. strategia e pit stop  con un Fernando Alonso tranquillo e concentrato al 100% come sempre che non regala niente a nessuno. Fin dalla partenza mette sotto pressione Hamilton per poi attaccarlo e sorpassarlo già al quarto passaggio. Massa, un 6 di incoraggiamento per quello visto nelle prove, lo imita restando alle spalle del compagno. Purtroppo alla fine chiude solamente sesto a 40″ deve fare di più.

MERCEDES voto 8: l’anno scorso aveva colto l’unica vittoria. Qui bissa il podio della Malesia con Hamilton, voto 8, in gran forma che ipoteca il week end con una pole position fantastica e  conduce una gara ottima con una vettura che rende al meglio sul giro secco, mentre deve migliorare nei long run e interpretare meglio gli pneumatici.

MCLAREN voto 7: Jenson Button voto 7. Aveva dichiarato che la Cina sarebbe stata la loro partenza del mondiale. Un buon quinto posto che rappresenta le fondamenta per la stagione. Di più non poteva fare. Si deve caricare sulle spalle tutto lo sviluppo del Team. Il  suo compagno Perez, voto 4, oltre ad essere in difficoltà con la vettura  è anche molto scorretto in pista. In modo particolare, con Kimi, andava sanzionato dai commissari FIA.

RED BULL voto 5: Week end ricco di imperfezioni. La diatriba del post Malesia potrebbe esserne una causa. Errori nella strategia in qualifica di Vettel, voto 6, e nel calcolo della benzina per Webber. E’ la seconda volta. Non è ammissibile per un Team che ha vinto 3 Mondiali Costruttori. Ma c’è di più. L’australiano è penalizzato  al pit stop perdendo una ruota. Voto 7 per come ha comunque gestito una situazione così negativa. Purtroppo però penso che non sia finta e passerà del tempo perché torni (se mai tornerà) serenità nel Team.

LOTUS: voto 8, dopo la vittoria nel primo gp, torna sul podio con Raikkonen, voto 9. Assolutamente fantastico. Nonostante una vettura danneggiata nel contatto con Perez ha tenuto testa a Fernando. Sarà un cliente scomodo per gli avversari e un pretendente per il titolo. Due punti per Grosjean, voto 6, che aiuta il team a conservare la terza posizione nel mondiale, ma certamente soffre un Kimi mai così veloce.

TORO ROSSO voto 8: è la sorpresa di questo week end. Q3 in qualifica, settimo posto con Ricciardo e settimo posto nel mondiale. Avanti così. Può veramente ambire a quel settimo posto nella classifica Costruttori che credo sia lì obbiettivo dello Staff di Faenza.

FORCE INDIA voto 7: hanno gli stessi punti della McLaren ma con un budgets nettamente inferiore… sicuramente un buon inizio che potrà far ben sperare per il proseguo. Sutil sfortunato in questo frangente, ma Di Resta, voto 6,5, non demorde e porta a casa punti pesanti anche se un po’ aggressivo verso il suo compagno di squadra.

SAUBER voto 6, con Hulkenberg porta a casa un punto, ma per tornare ai livelli del 2012 il Team deve lavorare tanto. Anche lui è un po’ solo visto che Gutierrez, voto 4, deve ancora lavorare tanto se vuole aiutare la squadra.

WILLIAMS voto 5: così non va, sempre più in basso. le aspettative di inzio anno erano ben altre. Piloti e team non riescono ad allontanarsi dalla zona bassa della classifica. Tre gare e zero punti con molto lavoro da fare sia sulle prestazioni che sulla affidabilità. Per i Piloti un voto di incoraggiamento 6-

Per Marussia e Caterham, qualche miglioramento, ma hanno tanto da lavorare. Si salva solo Jules Bianchi che cerca di fare i miracoli con la Marussia. Gli servirà certamente di esperienza per il futuro.

Gp Cina – Tutti a caccia della Red Bull

Il countdown verso Shanghai, teatro del terzo appuntamento del mondiale di Formula 1, è iniziato. A distanza di quasi tre settimana dal gran premio della Malesia team e piloti hanno lavorato assiduamente nelle factory per arrivare pronti alla tappa cinese e andare a caccia della Red Bull che, con i suoi piloti (tra non poche polemiche) ha colorato la prima doppietta stagionale, seguiti dal primo podio di Lewis Hamilton targato Mercedes.

Mentre Helmut Marko annuncia che “Non ci saranno più ordini di scuderia da parte nostra” la scuderia di Maranello dovrà cercare di dimenticare il week end malese dove non è riuscita ad andare oltre il quinto posto con Felipe Massa, dopo l’uscita di scena prematura di Fernando Alonso. “Nelle prime due gare abbiamo dimostrato un buon ritmo di gara con tutti le tipologie di pneumatici – spiega il Direttore Tecnico britannico Pat Fry al sito www.ferrari.com– mentre in qualifica la performance non è ancora ottimale, ed è su questo fronte che abbiamo investito molto tempo e lavoro. Finora ci siamo concentrati molto sui long-run, anche se quest’anno non sono sempre lunghi come in precedenza a causa dell’elevato numero di pit-stop previsto durante le gare. La performance in qualifica non è stata messa da parte, ma sappiamo che c’è ancora molto margine di miglioramento in questa direzione. Ci sono ancora aspetti che dobbiamo capire della nuova monoposto e cercheremo di tirare fuori il meglio che questa vettura può dare.”

Fry resta prudente anche quando gli viene chiesto di valutare le chance della F138 nel Gran Premio della Cina. “Il circuito di Shanghai è un mix di curve molto differenti tra loro e un rettilineo di ben 1,2 chilometri. Sarà una pista che si sposerà bene con la nostra monoposto? E’ presto per dirlo, le incognite sono molte per fare una valutazione oggettiva. Per fare un esempio, in questo weekend useremo per la prima volte le gomme Pirelli a mescola Soft, unitamente a quelle Medium. Credo che avremo un quadro più chiaro al termine di questo weekend, quando disporremo dei riferimenti con tutti i tipi di pneumatici che è possibile utilizzare nell’arco della stagione. Sotto questo aspetto la tappa di Shanghai sarà una weekend in cui tutti i team vedranno nuovi riscontri per la prima volta, ma non sono preoccupato visto che rispetto ad altre squadre il nostro ritmo di gara con tutte le mescole provate finora non è stato male”.

Anche se abbiamo disputato solo due gare – spiega Felipe – l’inizio di questo campionato ha evidenziato una competitività maggiore rispetto allo scorso anno. Vuol dire che il lavoro che abbiamo fatto durante l’inverno sulla F138 ha dato i frutti sperati. Credo che la monoposto abbia ampi margini di sviluppo. Ho sempre una grande voglia di lottare per la vittoria, e anche se nelle prime due gare non tutto ha funzionato alla perfezione, abbiamo avuto dei riscontri incoraggianti, ad iniziare da un ritmo di gara molto buono. L’idea che mi sono fatto – conferma Felipe – è che ci sono più di due squadre in grado di lottare sia per le singole vittorie che per il campionato e in questo gruppo ci siamo anche noi. Mi rende ottimista vedere che ogni volta che scendiamo in pista i riscontri rispecchiano le aspettative maturate sia in galleria del vento che nelle simulazioni.  tutta la squadra si sia preparata molto bene in vista del prossimo Gran Premio – rivela Felipe – riusciremo ad avere a disposizione tutti gli aggiornamenti che avevamo pianificato di portare a Shanghai dopo il lavoro fatto al simulatore la scorsa settimana. Spero che questo sforzo si traduca in un miglioramento delle prestazioni come ci aspettiamo che sia. Quella di Shanghai è una pista molto bella, con una grande varietà di curve e un rettilineo molto lungo dove si raggiungono velocità elevate. Una configurazione che non perdona nulla, e che premia una monoposto efficiente sia nelle zone veloci che nelle curve dove è necessario avere un buon carico aerodinamico. E’ anche una pista dove si è sempre registrato un forte degrado degli pneumatici, soprattutto anteriori, quindi saranno le strategie di gara che giocheranno un ruolo molto importante ai fini del risultato finale”. Massa non nasconde delle aspettative ambiziose in vista della terza prova stagionale: “L’obiettivo non è solo quello di guadagnare dei punti, ma di riuscire a salire sul podio, magari sul gradino più alto. La stagione è iniziata nella giusta direzione ed è giusto avere traguardi ambiziosi”

Grande attenzione sarà rivolta alla casa di Stoccarda che esattamente un anno fa tornava alla vittoria, dopo 57 anni, con Nico Rosberg  “Ho dei bei ricordi qui in Cina. Il tracciato mi piace molto e in vista del week end ho ottime sensazioni. Il team in queste settimane ha lavorato duramente per sviluppare la macchina. Abbiamo avuto un buon inizio di stagione e sono fiducioso sul proseguo. Spero di conquistare dei buoni risultati sia a Shanghai sia in Bahrain” commenta Nico. Dello stesso parere anche il compagno di squadra Hamilton “Le prime due gare sono state molto interessanti e fino ad ora abbiamo raccolto più di quanto ci saremmo aspettati. Dovremmo continuare in questa direzione lavorando duramente per sviluppare la macchina. In Cina avremmo numerosi aggiornamenti

Inizio di stagione in salita invece per Jenson Button che spera di dare una svolta proprio in questo week end “Il Gran premio di Cina potrebbe rappresentare l’inizio della nostra stagione. Due punti nelle prime due gare non sono il massimo, ma ora abbiamo capito qual è stato il problema. Sabbiamo la direzione da prendere. Il layout di Shanghai mi piace molto e storicamente la nostra macchina si è comportata sempre bene trovando un buon equilibrio tra la parte lenta, i veloci cambi di direzioni e i rettilinei. Ci sono diverse possibilità di sorpasso. Penso che potremmo fare una buona gara. La cosa più importante per noi è affinare i punti di forza e capire al meglio il potenziale

Tra Australia e Malesia – commenta il direttore della gestione Jonathan Neale – abbiamo apportato delle modifiche e in gara abbiamo dimostrato di essere più vicini ai primi come passo; per la Cina ci saranno ulteriori aggiornamenti, alcuni dei quali erano previsti, altri invece sono stati creati ad hoc per tentare di risolvere le problematiche riscontrate. Le prove libere saranno cruciali perché potremo verificare la funzionalità del pacchetto, ritengo comunque che la direzione presa sia quella giusta, anche se dopo il gran premio tutto sarà più chiaro. Malgrado le difficoltà iniziali siamo convinti di poter lottare per il titolo, certo c’è molto da fare, ma non vedo ragioni per non crederci”

Australia e Malesia dai due volti per Lotus e Kimi Raikonen che in Cina puntano a tornare in alto “E’ sempre difficile prevedere cosa potrà succedere nella prossima gara. In ogni circuito la macchina reagisce in modo diverso. Per il week end la E21 sarà dotata di nuove componenti e sarà interessante vedere cosa accadrà con pista asciutta. In Australia è andato tutto alla perfezione mentre in Malesia è stata molto più dura, anche a causa di un contatto nelle fasi iniziali

Shanghai detiene anche un triste primato: nel 2005 ha visto calare il sipario sulla lunghissima storia del Minardi Team in F.1, fatta di oltre 20 anni di week end e 340 gp “Nel 2005, proprio in Cina, per noi è finita un’era con la nostra uscita dal mondo della Formula 1 dopo 340 gp. E’ stato un momento  difficilissimo ma come si sa non c’erano più le condizioni per proseguire l’avventura e il sogno” ricorda Gian Carlo Minardi

Gp Cina – Presentazione

Tra una settimana torneranno ad accendersi i riflettori sul mondiale di F1. L’appuntamento di Shanghai non sarà solamente il terzo round stagionale, ma rappresenterà anche una week end ricco di spunti tecnico-sportivi.

A Shanghai avremmo il debutto nel mondiale delle gomme soft (P Zero Yellow) in situazioni atmosferiche mai provate, al fianco delle già rodate medium (P Zero White), su un circuito che notoriamente alterna situazioni di pista asciutta e bagnata. I team hanno avuto due settimane per analizzare e confrontare i dati raccolti nei primi due gran premi, le strategie e studiare al meglio le gomme Pirelli

Proprio a riguardo delle gomme si potrebbe prospettare un passo indietro della Pirelli che sarebbe disposta ad accrescere il compound delle mescole e di conseguenza la durata. Come abbiamo visto specialmente in Malesia, tre pit stop per macchina sono veramente tanti e l’errore è dietro l’angolo. Stanno diventando pericolosi soprattutto per le tempistiche ridotte all’osso. Team e meccanici sono sottoposti ad uno stress notevole.

La vettura progettata da Adrian Newey rimane la macchina di riferimento anche se dovranno risolvere un problema non indifferente di gestione dei due piloti. Mi aspetto una conferma della Ferrari con una gara all’attacco da parte dei suoi due piloti. Bisogna archiviare velocemente l’episodio malese e recuperare il terreno perso. Storicamente la vettura di Maranelllo si trova a suo agio con questo binomio di mescole. Vediamo se ci sarà anche la riconferma della Mercedes o se il risultato di Sepang è stato un fulmine a ciel sereno. Proprio in Cina, un anno fa, Rosberg regalò al suo team la prima vittoria.

Sul fronte Lotus si sentono voci poco rassicuranti, derivanti dalla difficile situazione economica. Pertanto mi auguro che si possa arrivare velocemente alla firma del nuovo Concorde Agreement. La situazione è abbastanza cupa e il 2014 è ormai alle porte. Il debutto dei motori turbo porterà ad un innalzamento dei costi non indifferente.

Questi potrebbero essere gli ingredienti per una ricetta che ci potrà regalare un week end ricco di suspance e capire meglio i valori in campo dei team.

L’ultimo saluto a Giancarlo Martini

Per tutti gli appassionati, i tifosi e gli amici di Giancarlo Martini l’appuntamento è per la giornata di Giovedì 28, a partire dalle ore 14.00 presso l’Ospedale Morgagni di Forì, dove sarà allestita la camera ardente per l’ultimo saluto al nostro amico.

I funerali avranno luogo Venerdì 29 alle ore 15.00 presso la “celletta” la chiesa di Argenta (FE)

Colgo l’occasione per rinnovare le condoglianze alla moglie Paola e ai figli Jacopo, Benedetta e Donata

Ciao Giancarlo !!!!!!!!

Gp Malesia – Up & Down

Il week end malese ci ha regalato delle belle lotte tra piloti e compagni di squadra, ma anche diversi errori ai box e non solo. Cerchiamo di fare un’analisi per vedere chi sale e chi scende rispetto solamente una settimana fa, in attesa del gp della Cina

RED BULL si trova a dover affrontare un bel problema all’interno e dovrà intervenire con decisione per evitare ripercussioni lungo la stagione. Quando un pilota disattende un ordine bisogna riprenderlo immediatamente. Le posizioni erano ormai congelato. L’ordine era chiaro. Non è la prima volta che Vettel si comporta in un certo modo. Il team ha una visione a 360° della gara e, in aggiunta, il sorpasso è avvenuto  in un punto pericoloso, oltre ad aver superato la riga bianca che delimita la pista. Mi chiedo cosa sarebbe successo se al posto di Vettel e della Red Bull ci fossero stati un Bianchi, Bottas, Pic, Chilton o Grojean… Sarebbe passata in “cavalleria” oppure arrivava la penalizzazione? Vedremo nel proseguo della stagione. Per quanto riguarda la gara la scuderia credo abbia giovato del meteo.

MERCEDES hanno compiuto un passo da gigante su tutti gli aspetti. Hanno conquistato un terzo-quarto posto che fino ad otto giorni fa era insperato portandosi anche tra i primi quattro del mondiale. L’ordine imperativo di Brawn fa capire che esiste uno spirito di gruppo, così come le dichiarazioni nel post gara di Rosberg.

MCLAREN ha cancellato l’inizio difficile australiano dimostrando che l’accoppiata Button-hard può dare dei buoni risultati.

FORCE INDIA purtroppo solo i problemi tecnici li hanno privati di un risultato importante. Difficoltà che potrebbero anche ripetersi in quanto stiamo andando verso pit stop sempre più veloci (media di 2”). In queste situazioni è molto facile incappare in certi errori o accusare problemi. La macchina comunque si era comportata molto bene sia un qualifica che nella prima parte di gara.

LOTUS in leggera flessione anche se sono riusciti a portare a casa punti importanti con entrambi i piloti

FERRARI è difficile fare una valutazione. Ammesso che sia stata una decisione del pilota, la squadra doveva imporsi ordinando a Fernando di rientrare. Era impensabile che un’ala, progettata per resistere a certi carichi, reggesse tutti quei giri necessari ad evitare un pit stop in più. E’ un campionato lunghissimo dove ogni singolo punto è fondamentale. Bisognava rientrare e provare la rimonta.

SAUBER si è leggermente ripresa rispetto alla gara di debutto. Bella prestazioni di Hulkenberg anche se bisognerà vedere i prossimi step

WILLIAMS contraddistinta da troppe problematiche. Al momento indecifrabile.

Gp Australia – Promossi e rimandati

Da qualche ora è calato il sipario sul primo gran premio stagionale di Formula 1, ma occhi e mente sono già puntati in direzioni del Sepang International Circuit che ospiterà questo week end il circus per il secondo round.

Team e macchine sono già  in viaggio verso la Malesia, ma vogliamo tornare un’ultima volta all’ Albert Park per vedere chi si è meritato la promozione e chi è stato rinviato a nuovo esame, senza dimenticarci che stiamo parlando di un gran premio “anomalo” corso su un tracciato cittadino che presenta un asfalto stradale non abrasivo, con condizioni atmosferiche che cambiano nel giro di poche ore. Siamo passati infatti dai 45°C di metà settimana ai 15°C di domenica. Inoltre, trattandosi solamente del primo “giorno di scuola” scuderie e piloti devono ancora imparare a conoscere e interpretare le nuove compound Pirelli. La scorsa stagione abbiamo dovuto aspettare sette gran premi prima di avere un doppio vincitore…

Tutte questi elementi potrebbero avere condizionato il risultato in pista. Solamente tra qualche gran premio potremmo avere un quadro più definitivo. Quello che è certo è che abbiamo cinque primi attori che possono contendersi lo scettro finale, con alcuni outsider che potranno inserirsi per infastidirli, primi fra tutti Force India e Williams. Di questi bisognerà vedere quanti avranno la forze di portare avanti lo sviluppo fino a fine stagione, considerando che il 2014 sarà un anno ricco di cambiamenti con l’arrivo del turbo.

LOTUS (e Kimi Raikkonen) possono bere tranquillamente il loro meritato Champagne. Nonostante una macchina meno veloce sono riusciti a portare a casa un risultato importante sfruttando al meglio la strategia. Non sono certo una sorpresa considerando che la passata stagione hanno visto la bandiera a scacchi in tutte le gare arrivando quasi sempre in zona punti. Kimi è un campione del mondo, che come tale lascia pochi punti per strada. Non dispongono certamente di un budgets pari a Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes. Pertanto sarà interessate vedere fin quando potranno sviluppare la E21.

FERRARI sono arrivati in Australia con l’obiettivo del podio. Hanno salutato il primo week end in testa  al mondiale. Bisogna comunque rimanere con i piedi per terra. Molto bene nei long run anche se dimostrano dei limiti in qualifica. Sono stati molto bravi a non sbagliare niente e il pit stop di Massa non è da incriminare. Le gerarchie nel team sono sicuramente già stabilite. La seconda guida si deve “sacrificare”, quindi comprensibile la strategia del Team di ritardare il pit stop a Felipe tentando di portare la vettura a soli due soste.

RED BULL dopo aver dominato la scena nelle prove libere e in qualifica, ce stato un ribaltone che non era preventivabile. Erano comunque riusciti a recuperare anche in gara prima di cedere il passo  sulla distanza. Ancora una volta hanno avuto dei problemi con Webber in partenza. Sotto questo aspetto Pilota e Team dovranno concentrare i loro sforzi in futuro.

FORCE INDIA hanno dimostrato di essere i primi tra i team di seconda fascia e di poter infastidire i fantastici cinque grazie ad una macchina interessante. Insieme alla Lotus hanno giocato sui due pit stop. In qualifica si sono inseriti in Q3 tra i big con Di Resta,  dove invece mancava la seconda McLaren di Perez

MCLAREN il risultato australiano non rispecchia il vero potenziale del team. Bisognerà aspettare i prossimi gran premi dove porteranno gli sviluppi necessari. Button in passato ha dimostrato di saper gestire molto bene le gomme. Rimandata a nuovo giudizio così come la Williams assillata da problemi di affidabilità e prestazione.

MERCEDES  problemi ancora di affidabilità hanno messo in secondo piano i miglioramenti fatti dalla squadra, buono il quinto posto di Hamilton compromesso solo da una eccessiva aggressività nei confronti di Alonso che lo ha costretto con ad un cambio di strategia dopo avere rovinato gli pneumatici. Comunque attenti a quei due perché anche Rosberg non parte di fatto come seconda guida.

Sarà un campionato giocato sui punti e pertanto sarà importante cogliere ogni occasione, concedendo il meno possibile agli avversari. Ci aspetta una stagione ricca di incertezze che ci porterà a vivere diversi ribaltoni in termini di prestazioni e vincitori.

Ora ci avviamo verso il circuito malese in cui le monoposto vestiranno una mescola nuova (P Zero Orange hard e la confermata medium)  con condizioni ambientali diverse dall’Australia con umidità e caldo che potranno creare variabili . Sepang è un circuito con velocità e carico aerodinamico (a Melbourne era a basso carico) oltre ad avere condizioni atmosferiche particolari con alte temperature spezzate da forti temporali pomeridiani.

TOTO Melbourne – Button vincente

Solo poche ore ci separano dal primo attesissimo semaforo verde della stagione che, come da tradizione, si accenderà all’Albert Park  vestito a festa per ospitare la prima delle diciannove tappe. Ad inaugurare il podio nella passata stagione ci avevano pensato il duo McLaren insieme alla Red Bull, con Jenson Button davanti a Vettel ed Hamilton. Il campione del mondo 2009 era stato il primo dei sette vincitori diversi in altrettanti gran premi.

Anche per quest’anno l’inglese è dato vincente al volante della sua MP4-28 grazie ad una guida che salvaguarda particolarmente le Pirelli, come dichiara Gian Carlo Minardi al sito www.minardi.it, che con il suo Minardi Team ha preso il via a ben ventuno edizioni“Tra i top team vedo favorito Jenson Button proprio perché ha dimostrato già nel 2012 di saper gestire e interpretare molto bene le Pirelli, soprattutto le medie che troveremo in Australia insieme alle super soft. Mi aspetto minimo tre pit stop. Per il podio vedo poi una bella lotta tra Ferrari e Red Bull. Sarà sicuramente un gp ricco di incognite dove in qualifica potrebbero saltar fuori sia Mercedes che Lotus. Dopo le prime quattro gare comunque avremmo un termometro più preciso della situazione”

Per il team Minardi il gran premio d’Australia ha rappresentato gioie e rimpianti sia per i risultati conquistati sia per quelli mancati “E’ sempre stato un gran premio interessante per noi, anche perché per gran parte degli anni rappresentava la corsa di chiusura, prima di andare ad inaugurare la stagione. Ho ricordi molto belli, ma anche toccati dalla sfortuna, come nel 1989 quando conquistammo in qualifica il terzo posto con Martini alle spalle di Mansel e Senna, dopo un warm up eccezionale. Purtroppo il lavoro fu vanificato dalla pioggia battente e chiudemmo al sesto posto, che voleva comunque dire un punto mondiale. Arrivavamo da tre risultati molto importanti come il quinto e sesto posto in Inghilterra, il quinto posto ad Estoril e il quarto miglior tempo nelle crono di Jerez.

Peccato che in quegli anni i punti venissero assegnati solamente ai primi sei. Forse con un sistema come quello di oggi la storia sarebbe cambiata… Ad esempio, nel 1985 – l’anno del debutto del Team Minardi nel mondiale di F1 – chiudemmo la stagione ad Adelaide con un ottavo posto con Martini. Oggi sarebbe un risultato eccezionale. Andando con la mente più vicino ai giorni nostri, arriviamo al 2002 quando al primo gran premio conquistammo un prezioso quinto posto con Mark Webber, pilota australiano esordiente” conclude il manager faentino

FOCUS Melbourne

Ebbene si, ci siamo. L’inverno è alle spalle, così come le presentazioni delle monoposto e i dodici giorni di test collettivi. Tra Jerez e Barcellona le scuderie hanno messo sotto torchio e verificato tutte le novità per la nuova stagione (o perlomeno per le prime gare) che si appresta a partire tra pochi giorni all’Albert Park.

Mentre i team hanno fatto tutte le loro valutazioni e verifiche, tifosi e appassionati nuotano in un mare di incertezza, ponendosi diverse domande “Quanta benzina avevano nei serbatoi? Che gomme sono state usate? Sono state testate tutte le novità? Avranno spinto al massimo? E naturalmente …. a che punto è la nuova Ferrari F138?

Domande tutte lecite e di quasi impossibile risposta in quanto si ha l’impressione che i vari team abbiano giocato a nascondino tra di loro testando gli upgrade in modo separato oltre a girare, in alcune occasioni, con gomme non marchiate e lavorando molto sull’affidabilità.

Partiamo però da alcuni punti fermi:

–   Le nuove gomme Pirelli hanno un degrado improvviso e importante, pertanto sarà fondamentale indovinare il momento ideale per il cambio gomme;

–   Rispetto al 2012 il regolamento non ha subito variazioni consistenti e siamo alla fine di un programma tecnico. Questo ha portato ad un innalzamento del livello delle prestazioni delle scuderie;

–   Entrando in casa Maranello, la Ferrari ha avuto un riscontro tra i dati della galleria del vento con quelli della pista, cosa che non era successo nella passata stagione.

Ma andiamo per step:

PIRELLI: come già successo nella passata stagione le Pirelli rappresentano l’incognita più grande di questo inizio di mondiale. Nei test hanno dimostrato di avere un degrado tanto importante quanto improvviso e potremmo assistere a numerosi pit-stop per gara (in base ai dati dei test di Barcellona, se oggi avesse luogo un gran premio sulla medesima pista, sarebbero previsti anche 4-5 pit-stop). Onestamente non so quanto sia corretto che tutto il lavoro svolto dai team sia in galleria del vento che al simulatore, durante l’inverno, debba essere condizionato così pesantemente dal degrado o dalla performance delle gomme.

FERRARI: si stanno riprendendo dallo shock dell’anno scorso, quando i riscontri cronometrici e il comportamento della vettura erano agli antipodi rispetto ai dati dettati da simulatore e galleria del vento. Hanno fatto certamente uno step evolutivo molto importante, ma saranno le prime gare a definire l’esatta evoluzione nei confronti della concorrenza.

MERCEDES: sul giro secco e con le gomme super soft hanno dimostrato di aver ottimizzato il lavoro. Dovranno ora dimostrare se la criticità evidenziata sia in gara che nei long run durante la stagione passata, è stata superata.

MCLAREN: macchina equilibrata, con un pilota giovane come Perez e un super collaudato Button che ha dimostrato in passato di saper colloquiare molto bene con le gomme. Questo aspetto potrebbe fare la differenza nei primi gran premi ed essere una sorpresa vincente.

RED BULL: sono i campioni in carica anche se è impossibile decifrare i riscontri. Questo è quello che fa più paura. Il potenziale non è quello espresso in Spagna e diventa difficile anche valutare il limite delle gomme. Entrambi i piloti si sono lamentati dell’usura, ma questo sarà un problema comune. Ostentano però una certa sicurezza, ottenendo buone prestazioni cronometriche con gomme “hard”.

LOTUS: la E21 è sicuramente da top team. La loquacità di Raikkonen sorprende con i suoi giudizi positivi e favorevoli, ciò significa che ha riscontrato un buon potenziale nella vettura, inserendosi così d’ufficio tra gli outsider in lotta per il titolo 2013.

Dopo i 5 top team, ci potrà essere una bella bagarre tra Sauber, con la macchina più valida dal lato tecnico, Williams, Force India e Toro Rosso, per conquistare quel sesto posto nel mondiale, che equivale al “primo” tra le squadre di seconda fascia. Il team svizzero è chiamato ad un salto di qualità aiutato da Nico Hulkenberg, anche se rimane l’incognita Gutierrez. Fanalino di coda per Marussia e Caterham, con il team russo in leggero vantaggio grazie alla coppia piloti.

Dopo l’analisi dei team, andrei ad esaminare le coppie di piloti  che daranno il miglior apporto in termini di punti ai rispettivi team.

HAMILTON/ROSBERG: tra i  5 top team, formano la coppia migliore sia come esperienze sia per affinità. Nico e Lewis hanno già corso insieme nelle formule propedeutiche. Rosberg potrebbe mettere anche in difficoltà il campione del mondo 2008. Possono rappresentare un buon tandem per il Campionato Costruttori.

ALONSO/MASSA: un Fernando in versione 2012, che si ripeterà certamente anche in questa stagione, insieme ad un Massa in crescita, come ha dimostrato a fine anno e nei test; potranno ambire a punti importanti per il mondiale

VETTEL/WEBBER: sono la coppia da battere. La loro rivalità ha permesso alla Red Bull di conquistare tre titoli mondiali costruttori. Per risultati hanno dimostrato di essere la coppia più prolifica, rimanendo il punto di riferimento.

RAIKKONEN/GROSJEAN: sono la principale incognita. Se il finlandese ha dimostrato di poter lottare per il titolo dopo i due anni di assenza, Grosjean aveva alternato gare fantastiche a cose catastrofiche, quindi, se l’inverno ha portato consiglio, la crescita del pilota francese può essere determinante per l’acquisizione di punti in ottica mondiale costruttori.

BUTTON/PEREZ: Nonostante la grande esperienza dell’inglese, anche nella gestione delle gomme, come evidenziato dai tre GP vinti nella passata stagione, il duo McLaren può dare meno garanzie in termini di prestazioni complessive; la scarsa esperienza del messicano potrebbe non essere sufficiente per confermare la loro posizione all’interno del mondiale.

MALDONADO/BOTTAS: tra le seconde linee la coppia Williams sarà quella che potrà portare a casa più punti. Sono giovani e determinati e, se Maldonado riuscirà a fare un ulteriore step, questo team potrà essere protagonista in qualche GP.

VERGNE/RICCIARDO: sono chiamati ad una conferma importante anche perché potranno contare entrambi su un anno di esperienza in più e, con un potenziale economico da sesto posto tra i team, dovranno compiere un doppio sforzo per dimostrare tutto il loro potenziale. La macchina faentina sembra esser nata molto bene e, per far sì che uno di loro possa ambire al posto di Webber in Red Bull, dovranno comportarsi da Top Driver.

BIANCHI/CHILTON: credo che Bianchi abbia fatto un’ottima scelta passando alla Marussia. Pur partecipando in una squadra non altamente competitiva, avrà la possibilità di crescere grazie ad una sana competizione con il compagno di squadra per dimostrare chi è il migliore. Il primo anno in F1 non è mai facile. In caso di firma con la Force India avrebbe avuto molta più pressione in quanto gli sarebbero stati chiesti certi risultati, oltre a doversi confrontare con un compagno esperto come Di Resta.

Gian Carlo Minardi “Solo a Melbourne la verità”

Con la seconda quattro giorni di Barcellona è calato il sipario sulle prove generali. Ora i riflettori e gli occhi sono tutti puntati verso Melbourne, il grande salone d’onore del primo gran premio di Formula 1 2013, che quest’anno si giocherà sui canali di SKY e RAI tra dirette e differite. Finalmente vedremo le monoposto con lo smoking su misura e tirato a lucido, completo di tutte le novità.

Ancora una volta le scuderia hanno giocato a nascondino con gli avversari, per evitare di regalare punti di riferimento, indicazioni sugli sviluppi e sul loro reale potenziale.

Si è chiuso anche il terzo turno di prove. Sono stati quattro giorni molto difficile da interpretare, se non impossibile, in quanto tutti i team sono stati molto bravi a nascondere i vari sviluppi. Ho avuto l’impressione che siano state testate le varie novità separatamente e, quindi, solamente a Melbourne, potrebbe vedere le macchine rivisitate con gli aggiornamenti aerodinamici.

A mio avviso nei primi GP le gomme saranno ancora gli arbitri, in quanto sono di difficile interpretazione e gestione. Tra dieci giorni, in Australia, potremmo vedere in azione  le “medium” e “super soft” che hanno condizionato la quattro giorni di Barcellona con un forte degrado creando non pochi problemi di gestione a piloti e team. Inoltre in Malesia si girerà con “hard” e “soft”. Quindi nei primi due week end potremmo avere una panoramica molto ampia delle nuove mescole create dalla Pirelli” commenta Gian Carlo Minardi

Ho l’impressione che la Red Bull abbia nuovamente giocato a nascondino e solamente in un occasione ha segnato un tempo molto interessante, prima di tornare a girare su un distacco di circa 1”-1.5” dalla vetta. Se fosse veritiero allora tutti i team dovrebbero preoccuparsi seriamente. Abbiamo avuto ben otto macchine racchiuse in un secondo, che in qualifica potrebbero diventare addirittura sedici. Per la Q3 vedo una lotta interessante tra Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes (molto pimpante sul giro secco), oltre a Lotus e Williams che potrebbero inserirsi come outsider. Rispetto ad un anno fa il livello della competizione si è alzato come dimostrano i tempi fatti segnare, molto vicini se non addirittura inferiori alla pole 2012.”

La Ferrari sembra aver trovato una buona affidabilità e quello che fa più piacere sono le parole di Pat Fry e degli uomini in rosso quando dichiarano di aver trovato finalmente un riscontro tra i dati della galleria del vento (il virtuale) e la pista (la realtà).  Un arma importante per un team che ha sempre fatto dello sviluppo continuo il suo DNA