Gian Carlo Minardi “Ferrari, ago della bilancia per il mercato”

Con le vacanze ormai alle spalle la Formula 1 si prepara a tornare in pista per l’ultima parte di stagione. Come da tradizione, due tracciati che hanno contribuito a scrivere parte della storia di questo sport, Spa-Francorchamps e Monza, sono anche sinonimo di Marcato Piloti.

Tutti gli occhi sono puntati su Ferrari e Red Bull con una Lotus che difficilmente riuscirà a tenere Raikkonen. Proprio la Scuderia di Maranello potrà essere la chiave di volta per dare il via alle danze, come ci annuncia Gian Carlo Minardi “La Ferrari potrà essere l’ago della bilancia per diversi motivi. Prima di tutto è un sedile ambito da qualsiasi pilota in quanto arrivare a Maranello significa raggiungere un obiettivo professionale molto elevato. Per tanto le mosse della “rossa” determineranno il resto del mercato, anche se al momento è molto ristretto a causa dei problemi finanziari di diversi team” In casa Red Bull è certa la partenza di Mark Webber, come annunciato diversi mesi fa dallo stesso pilota australiano “Ultimamente Marko sponsorizza molto Daniel Ricciardo e presumo che il predestinato sarà lui, con l’arrivo di Da Costa in Toro Rosso. Qualora la Red Bul decidesse di fare scelte diverse, credo che Vergnè sarà sacrificato. ” analizza il manager faentino.

Il momento poco felice per alcune scuderia incide anche sul mercato e sulle scelte del pilota stesso “La situazione tecnico-finanziaria non rendono alcuni team più appetibili da quei piloti che si vogliono affacciare alla Formula 1, o che sono in attesa di approdare in un top team. Resiste la Force India, anche se bisognerà vedere come si comporterà nell’ultima parte. Quasi certamente molti saranno costretti a puntare solamente su piloti con alle spalle forti sponsorizzazioni. Questo è sicuramente una nota dolente, in quanto mi piacerebbe vedere piloti come Hulkenberg, Di Resta o Sutil su vetture competitive. Soprattutto i due piloti Force India hanno fatto vedere cose egregie”

Minardi però pone l’accento anche su un altro aspetto molto importante che potrà contribuire a movimentare il mercato “La seconda parte di stagione sarà fondamentale anche per le scelte tecniche che verranno fatte, e si ha la sensazione che Mercedes abbia tra le mani un motore turbo che potrebbe fare la differenza. L’aspetto determinante non sarà soltanto la potenza, ma anche il consumo di benzina. La casa di Stoccarda fornirà ben quattro scuderie e questo potrebbe aiutare diversi team a rinascere, come la Williams. Staremo  attenti alle fughe di notizie per capire chi tra i motoristi avrà interpretato meglio il nuovo regolamento

Insieme a Da Costa, il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari, pone la sua attenzione anche verso altri piloti giovani “Credo che i primi tre piloti della WSR 3.5 – Magnussen, Vandoorne,  Stevens –  ed Evans (GP2 Series) siano già pronti per il salto in F.1. Poi i Rookye test di Silverstone ci hanno mostrato un Sainz J. molto competitivo con un futuro ai massimi livelli, ma bisogna lasciarlo lavorare e crescere ancora nelle formule minori” conclude Minardi

Gp Nurburgring – UP & DOWN

Con anche la nona prova alle spalle diamo i voti ai principali protagonisti del Gp del Nurburgring

PIRELLI 7 – dopo la grave insufficienza di una settimana fa è riuscita a porre rimedio ad una situazione tecnica compromettente e ridicola. Non hanno accusato problemi. Rimando ancora scettico dal sistema legato alla variabilità perché posso capire la differenza tra le mescole, ma non concepisco cambiamenti così importanti al variare di qualche grado nella temperatura dell’asfalto. Non credo sia la strada giusta e corretta per rendere più spettacolare un Gp di Formula 1

Sebastian Vettel  9 – non c’è molto da aggiungere. Riesce a sfruttare al meglio da un’ottima macchina che ha saputo riprendersi dopo la débâcle di Silverstone. Altrettanto bravo Mark Webber che ha saputo reagire nel migliore dei modi al problema ai box, recuperando posizione, portando al team punto importanti e dimostrando che poteva essere tranquillamente da podio.

Kimi Raikkonen 8.5 – Ottimo gran premio sia per lui che per la Lotus

Romain Geosjean 8 – è stato il classico attaccante e uomo squadra. Al primo segnale ha lasciato il passo al suo compagno di squadra

Fernando Alonso 7.5 – questo voto è tutto per Alonso, ma non per  un team Ferrari che vedo in difficoltà e in affanno

Jenson Button 7 – ha dimostrato ancora una volta di saper dare il meglio in queste condizioni riuscendo a sfruttare  una McLaren non ancora al top. Anche in Ungheria, con le temperature alte, potranno essere un outsider importante

Sergio Perez – Nico Rosberg – Nico Hulkenberg – Daniel Ricciardo 6 – In particolar modo questo voto lo meritano il pilota Toro Rosso, per la bella prestazione in qualifica, e il tedesco della Sauber per aver regalato al team un importante punto

Inside Bhai Tech – Simulator & Software

Inizia oggi il nostro viaggio all’interno del Bhai Tech Advanced Vehicle Science Centre, il polo tecnologico inaugurato a Mestrino – alle porte di Padova – dal pilota Williams Pastor Maldonado, che quest’anno festeggia il primo anno. Grazie al suo design innovativo il centro è arrivato in finale a Colonia nel concorso per il premio come migliore struttura 2012, giocandosi la vittoria con  il Circuito delle Americhe di Austin.

2800 mq di superficie divisi su tre piani nati con l’obiettivo di fornire una serie di servizi a team e piloti per lo sviluppo delle vetture, monoposto e GT, e la preparazione del week end di gara grazie ad un innovativo simulatore e un software di modellazione di ultimissima generazione, punti focali del progetto Bhai Tech.

Tramite il   simulatore 6-DOF a movimento integrale, circondato da uno schermo   di 8 mt con apertura di 210°, cinque proiettori fuori bordo e da due schermi   retro visivi che garantiscono la visione della parte posteriore della vettura   riflettendo l’immagine sugli specchietti, il pilota può esercitarsi studiando nel dettaglio tutti i segreti delle piste più importanti che colorano i calendari delle principali formule propedeutiche. Integrando il software di modellazione “BhT” le scuderie hanno invece uno strumento che le permette di preparare indoor un intero week end, confrontando i dati della pista con   quelli virtuali. Oltre a fare studi fluidodinamici (CFD) e analizzare il   comportamento delle gomme, è possibile anche studiare in tempo reale gli   assetti, verificandone gli effetti dei diversi comportamenti e analizzarne il comportamento In molte categorie i tempi sono strettissimi e la possibilità di girare e provare è minima. Per questo diventa sempre più importante presentarsi in pista fin dal venerdì con un buon assetto e una buona preparazione” “Nella nostra sede abbiamo la possibilità di fare tutto questo, preparando e studiando nel dettaglio il set-up migliore. Grazie al nostro software possiamo inserire tutti i dati raccolti nel week end relativi a gomme, assetti e carichi aerodinamici, ricreando quindi le condizioni della pista senza dover andare fisicamente sul tracciato, diminuendo tempi e costi. A quel punto possiamo iniziare il lavoro di messa a punto”

E’ un cerchio che si chiude   perfettamente: dalla pista, alla simulazione per tornare in pista. In Formula   1, con la limitazione dei test, il simulatore è uno strumento di vitale   importanza per lo sviluppo delle monoposto e nella preparazione del gran premio . Tutti i top team hanno fatto grandi investimenti in questo settore, ma anche nei campionati propedeutici la simulazione è una voce di grande riscontro, in quanto permette al team di sviluppare e preparare nel dettaglio la vettura ad ogni esigenza e al pilota di studiare il tracciato e il comportamento della macchina “In F.1 centinaia di tecnici lavorano intorno al simulatore per sviluppare al meglio la vettura, con costi proibitivi, oltre ad avere la telemetria e i tutti i dati necessari allo sviluppo, in quanto progettano loro stessi la macchina. Grazie al nostro software riusciamo, con un numero limitato di persone, a mettere in condizione il team di sviluppare la vettura lavorando anche sulla modellazione della gomma, aspetto altamente importante su cui vengono spese diverse ore. Possiamo fornire diverse opzioni di assetto a seconda delle necessità” conclude l’ing. Costa.

Sulla pista tedesca del Nurbrugring, teatro del terzo round dell’International GT Open, il reparto corse ha già conquistato il primo doppio successo di classe con le due McLaren MP4 12C grazie ai suoi alfieri Giorgio Pantano/Rafael Suzuki e Van Der Drift/Luiz Razia,  chiudendo a Jerez la prima metà di stagione in testa al campionato.

Giù le mani dai Young Driver Test

E’ l’ammonizione di Gian Carlo Minardi verso chi vorrebbe sostituire i tre giorni dedicati ai Rookie Test, in programma dal 17 al 19 luglio proprio a Silverstone, con una sessione di lavoro sulle gomme.

Dopo gli episodi che hanno caratterizzato e condizionato il risultato del Gran Premio di Silverstone i principali attori della Formula 1 hanno ipotizzato di sacrificare le tre giornate di test aperte ai giovani piloti in favore di un test per lo sviluppo delle gomme.

Non bisogna dimenticare che le giornate dedicate ai giovani piloti sono nate proprio con l’obiettivo di valorizzare e testare i piloti più promettenti al volante di una vettura di Formula 1, su un tracciato del mondiale Un palcoscenico di vitale importanza per tutti quei piloti che puntano alla Formula 1 e che ogni week end lottano per vincere una gara o un campionato nelle serie propedeutiche  “La situazione che stiamo vivendo in F1 oggigiorno è certamente frutto di pochi test e di aver deliberato gli pneumatici solo dopo poche sessioni di test e in condizioni atmosferiche e ambientali diverse da quelle che stiamo vivendo in questo momento dell’anno” analizza Gian Carlo Minardi “Detto questo non sono certamente d’accordo a sostituire i prossimi Rookie Test con una sessione di prove per deliberare le nuove gomme. In questo momento non possiamo permetterci di perdere l’occasione di vedere in azione dei giovani piloti solo perché sono stati commessi errori di valutazione nella scrittura dei regolamenti al fine di ridurre i costi” ammonisce il manager faentino che ha costruito la sua carriera lavorando e appoggiando la crescita dei giovani talenti “Quanto è costato in termini d’immagine ed economici il “caso gomme”? Forse molto di più che qualche test programmato per lo sviluppo della monoposto e delle gomme”

In risposta alla richiesta di alcuni team, Charlie Whiting ha fatto sapere che la proposta verrà presa in considerazione. “La FIA ha indetto per mercoledì una riunione d’emergenza in cui dovrà trovare insieme alla Pirelli una soluzione in vista del Nurburgring (in programma tra sette giorni)

Gli episodi di domenica sono anche un segnale molto importante per la sicurezza. Lo scoppio di uno pneumatico a più di 300km/h può avere conseguenze importanti per un pilota e Adrian Newey punta il dito contro quei team che non hanno voluto il cambio delle mescole “In questo momento stiamo assistendo al solito scambio di accuse tra i team sulle responsabilità per le decisioni prese da Pirelli di continuare con gli stessi pneumatici. Ritengo che la Pirelli, uno dei più grandi costruttori al mondo di gomme, abbia informato per tempo la FIA di quello che stava accadendo e dei problemi a cui si andava incontro. A quel punto la FIA avrebbe dovuto automaticamente autorizzare le nuove gomme, in nome della sicurezza. In questo modo si sarebbe messa la parola fine alle discussioni e, automaticamente, decadeva la necessità dell’unanimità per procedere” conclude Minardi

A fine stagione Mark Webber lascerà la Formula 1

A poche ore dal Gran Premio di Silverstone fervono i lavori nei box per preparare le vetture in vista delle prove libere di venerdì, che inaugureranno ufficialmente l’ottavo week end del Mondiale. Red Bull, Ferrari e Mercedes restano le favorite alla vittoria, ma non bisognerà sottovalutare Lotus e Force India, ottimi outsider pronti a sfruttare ogni minima occasione.

Proprio in queste ore Mark Webber ha annunciato che a fine di questa stagione saluterà il circus e la Red Bull per abbracciare il progetto Porsche LMP1, partecipando alla 24H di Le Mans “E’ un onore per me partecipare al ritorno alla massima categoria a Le Mans con Porsche e in macchina nel Campionato Mondiale Endurance sport e di essere parte della squadra. Porsche ha scritto la storia delle corse come produttore e si distingue per la tecnologia d’avanguardia e prestazioni ai massimi livelli.”

L’australiano fece il suo esordio nel 2002 al volante della PS02 del Team Minardi, conquistando proprio sulla pista di casa (e al debutto) un entusiasmante quinto posto che mandò in incandescenza pubblico e fans della scuderia faentina.

 “Ero a conoscenza delle decisioni di Mark, tanto che lo avevamo annunciato tra le righe del nostro sito. Il suo addio alla F1 credo avvenga nel momento giusto. Partecipare alle gare LMP1 con la rientrante Porsche non è certamente un declassamento, ma un premio alla sua carriera. In questi anni ha dimostrato di essere un vincente e senz’altro lo dimostrerà anche a in questa nuova avventura. Dovranno stare certamente attenti ad Audi e Toyota. Il 2014 si presenta con un anno ricco di battaglie sportive” analizza Gian Carlo Minardi

Chiusa la stagione a Faenza con un bottino di 2 punti Webber si trasferì prima in Jaguar e successivamente in Williams e Red Bull, dove approdò nel 2008. Proprio il team inglese questo fine settimana festeggerà il traguardo dei 600gp e Pastor Maldonado si sente fiducioso per la conquista dei primi punti “Sono orgoglioso di poter partecipare a questo momento storico della scuderia. Silverstone è uno dei miei circuiti preferiti. E’ molto caratteristico. Le basse temperature giocano un ruolo importante per l’usura delle gomme anteriori, di conseguenza bisognerà capire come impostare la strategia. Una cosa da tenere in considerazione è che la parte nuova del tracciato non ha molto grip. Il nostro obiettivo rimane la zona punti, per rendere quest’occasione ancora più memorabile” analizza Pastor Maldonado

Sul fronte Ferrari il Team Principal si dice fiducioso e pronto al recupero. Proprio nella passata stagione la scuderia conquisto la vittoria con Alonso “Il nostro obiettivo è ridurre le distanze dalla vetta nelle prossime tre gare. Credo che a Silverstone saremo competitivi: lo siamo stati anche nel recente passato su questa pista ma sappiamo che ci sono tanti fattori in gioco. Le gomme? Dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche e dalle temperature. La squadra è serena e concentrata: sappiamo che dobbiamo fare risultato ma siamo abituati a questo tipo di pressione”.

Per la lotta alla pole Position Lewis Hamilton e Nico Rosberg potranno infastidire Sebastian Vettel “Correre a Silverstone è sempre speciale. E’ la mia gara di casa. Tra Canada e Silverstone abbiamo avuto una lunga pausa e non vedo l’ora di tornare in macchina. La pista mi piace molto ed è fondamentale trovare il ritmo giusto con curve ad alta velocità” analizza Hamilton “Abbiamo fatto dei piccoli passi in avanti e stiamo lavorando nella direzione giusta. Speriamo di avere un altro week end positivo”

Silverstone è la nostra gara di casa e per questo amiamo questo week end. Dopo Monaco e Montrael arriviamo su una pista completamente differente con tantissime curve veloci. Non so cosa potrà reagire la nostra vettura, ma sarà sicuramente un test importante per il degrado delle gomme. In Inghilterra si respira un’aria sempre speciale e sarà molto bello poter soggiornare in camper con gli altri piloti. Ci siamo organizzati con una grande barbecue” racconta Nico Rosberg

Dopo Indianapolis….un po’ di Minardi anche alla 24H di Le Mans

La 90° edizione della 24 Ore di Le Mans, la gara più affascinante nel panorama del Motorsport a Ruote Coperte è partita. Insieme a Montecarlo e Indianapolis, la 24 Ore è senza ombra di dubbio la corsa più attesa e sentita da tutti gli appassionati. Per piloti, team, ingegneri, meccanici, cuochi si tratta di un week end a cardiopalma e massacrante che vale quanto un’intera stagione. Viene preparato minuziosamente in ogni suo singolo dettaglio. A Le Mans nulla può essere lasciato al caso

Ricordo con piacere che molti miei ragazzi hanno vinto questa prestigiosa gara” ci ricorda Gian Carlo Minardi. Ed è proprio così. Nella sua storia il Minardi Team è stato in grado di lanciare nel circus piloti che si sono affermati anche al di fuori del panorama della Formula 1, proprio come nel caso di Paolo Barilla (1985 su Porsche 956), Michele Alboreto (1997 su TWR-Porsche WSX-95) , Pierluigi Martini (1999 su BMW V12 LMR) e Marc Genè (2009 su Peugeot 908-HDI FAP)

Su un parterre di 56 partenti ben 9 driver ex Minardi saranno sulla griglia di partenza per tentare di passare per primi sotto la bandiera a scacchi allo scadere della 24esima ora di gara: Davidson Anthony, Fisichella Giancarlo, Gené Marc, Lamy Pedro, Nakano Shinji, Sarrazin Stephan, Garcia Antonio e Tom Kristensen.

I primi sette portacolori hanno preso il via al mondiale di Formula 1 difendendo i colori del Team Minardi, mentre il leggendario Tom Kristensen (8 vittorie a Le Mans 1997-2000-2001-2002-2003-2004-2005-2008) si calò nell’abitacolo della Minardi M197 nel 1997 in qualità di tester, con l’obiettivo di essere al via nella stagione successiva. Solamente problemi finanziari gli impedirono di coronare il suo sogno.

A questi 9 magnifici piloti un “IN BOCCA AL LUPO”.

Williams-Sauber, da outsider a comparse

Dopo un 2012 ricco di soddisfazioni concluso con il sesto e ottavo posto, Sauber e Williams si erano presentati al via della nuova stagione come i principali outsider dei top team. Dopo il primo terzo di campionato però si sono trasformati velocemente in semplici comparse.

Con alle spalle sette Gran Premi il bottino del team svizzero conta solamente 5 punticini e l’ottavo posto nel mondiale (grazie all’ottavo e decimo posto di Hulkenberg in Malesia e Cina)alle spalle di Force India (51), McLaren (37) e Toro Rosso (20). Nono posto e nessun punto invece per la scuderia inglese e per i suoi alfieri Maldonano e Bottas

Quando sei un team di seconda fascia che lotta sul filo dei decimi per la conquista dei punti è molto facile passare da una buona stagione, come il 2012, a prestazioni meno esaltanti” analizza Gian Carlo Minardi “A mio avviso il team di Hinwil ha pagato il passaggio in McLaren di Perez, non tanto in termini di prestazioni, ma sul piano finanziario. In aggiunta ha perso alcuni tecnici. Una serie di coincidenze che hanno portato la Sauber a lottare per le posizioni di ripiego.

La Williams invece sta attraversando una fase importante di riorganizzazione interna. Pertanto un anno sabatico è necessario prima di riconquistare un posto alla luce del sole. E’ stato scelto un pilota giovane come Bottas che in Canada ha fatto vedere una prestazione importante regalando al team la seconda posizione, ma ha ancora bisogno di tempo. Maldonando, anche se commette meno errori, non è ancora maturo al 100%. In aggiunta non so quanto possa essere di aiuto per lo sviluppo della macchina e la crescita del team. Le novità previste per la nuova stagione non aiutano certamente in questo senso, in quanto sarà difficile portare avanti contemporaneamente il progetto 2013 e 2014. Il nuovo anno è dietro l’angolo

A complicare la situazione anche la crescita importante di due scuderie come Force India e Toro Rosso “Il team indiano sta conservando con tutte le forze la quinta posizione nel mondiale mettendo in difficoltà la McLaren e la Toro Rosso ha dimostrato grande competitività sia in gara che qualifica andando con costanza a punti” analizza il manager faentino

WDW’98 e il gemellaggio Minardi-Ducati

Sul tracciato del Misano World Circuit – Marco Simoncelli –  è partita l’ottava edizione del World Ducati Week, il raduno internazionale della comunità Ducati. Nella passata stagione ben 65.000 appassionati hanno celebrato  la fede, la passione, l’amore per Ducati e per le mitiche “Rosse di Borgo Panigale”.

La prima edizione del WDW prese il via nel lontano 1998 e, in quell’occasione, ci fu un gemellaggio particolare, unico nella storia Ducati, proprio con il Minardi Team F1 di Gian Carlo Minardi “Ricordo ancora oggi con grande gioia l’affetto del popolo “ducatista” che aveva preso in simpatia la piccola Minardi. Un bellissimo connubio, rimasto unico nella storia, tra due costruttori distanti appena 50 km” ricorda Minardi “Una manifestazione che già allora aveva attirato tantissimi appassionati, arricchita da numerose esibizioni”

Insieme al pilota titolare Minardi, Esteban Tuero, anche i “fenomeni” che hanno reso grande la Ducati nel Mondo come Paolo Casol (n.1), Carl Fogarty (n.2), Pierfrancesco Chili (n.7), Troy Corser (n.11)

 

 

 

Campioni al microscopio

Il parterre degli ultimi mondiali di F1 è stato animato da diversi Campioni del Mondo e anche l’attuale stagione non è da meno,  con ben cinque iridati pronti a darsi battaglia con il coltello tra i denti sfruttando ogni minima occasione senza regalare niente a nessuno. Tolto Rosberg, tutte le vittorie 2013 sono targate da questi campioni, con tre sigilli da parte di Vettel, due di Alonso e una di Raikkonen. Questo rende l’idea di quanto competitiva e difficile sia una stagione di Formula 1.

Dei cinque campioni ben quattro occupano le prime quattro posizioni della classifica con al comando il tre volte campione Sebastian Vettel (132), seguito dal bi-campione Fernando Alonso (96), da Kimi Raikkonen (88) e Lewis Hamilton (77). Più staccato Jenson Button (25) con il decimo posto.

In questo momento Sebastian Vettel ha l’abilità e la fortuna di guidare la migliore macchina in assoluto. Ha ottimizzato tutti i punti. Fortuna, perché fin da subito è approdato in una reaalla Red Bull che stava facendo un cambiamento epocale sfruttando i cambi di regolamenti. Su questo fronte non è andato altrettanto bene a Fernando Alonso che, dopo le vittorie targate Renault, si è trasferito in casa McLaren dove si è scontrato con un ottimo Lewis Hamilton, prima di emigrare verso una Ferrari che aveva già vinto tutto e che stava chiudendo un ciclo. Ora insieme al team stanno lavorando per aprirne uno nuovo, cosa non facile visto il livello del Mondiale. Fernando per me rimane il miglior pilota anche se purtroppo ha raccolto molto meno di quanto meritato  a causa di scelte sbagliate o, comunque, gestite poco bene. In questa prima parte di stagione ha tirato fuori costantemente il 110% del suo potenziale. E’ stato abile a recuperare e risalire da posizioni poco favorevoli, come in Canada. Purtroppo però lo “zero” in Malesia potrà essere determinante così come i punti persi in Bahrein.

Lewis Hamilton ha avuto un primo anno micidiale riuscendo a mettere alla frusta il Campione del Mondo Alonso facendo vedere cose importanti e vincendo il titolo al secondo anno, quando era il pilota di punta della McLaren. Anche l’inglese ha certamente raccolto meno di quanto meritato perché è un pilota molto veloce, anche  in qualifica. Ha subito la discesa del suo ex team. In Mercedes si è trovato un compagno di squadra sottovalutato che ha nel suo DNA velocità e costanza. E’ cresciuto step-by-step facendo tutta la gavetta. L’inglese ha senza alcun dubbio il compagno di squadra più forte e tosto.

Per quanto riguarda Kimi Raikkonen è un pilota completamente rigenerato e, forse, anche più forte di quando vinse il mondiale nel 2008 al volante della “rossa”. Due anni lontano dal circus gli hanno fatto sicuramente bene e lo vedo anche più forte atleticamente. Ha tra le mani una vettura nata molto bene come la Lotus che ha portato costantemente in zona punti. Sarà sicuramente l’uomo mercato 2014.

Infine Jenson Button. Ha avuto l’abilità di dare una svolta alla sua carriera vincendo il titolo al volante della Brawn GP. La vittoria gli ha dato quella fiducia che gli mancava ma dei “cinque” rimane il più vulnerabile. Per vincere deve sfruttare certe situazioni, come il bagnato, anche se è molto bravo nella gestione delle gomme. E’ un onesto lavoratore e un buon professionista, ma anche con una macchina competitiva lo vedo più in difficoltà.

C’è Rookie e Rookie

Insieme agli idoli della Formula 1 già conosciuti la griglia di partenza 2013 ci ha presentato ben cinque volti nuovi, se così possiamo dire, perché sono tutti piloti che si sono messi in mostra nei campionati propedeutici più importanti.

Tre dei cinque debuttanti hanno trovato posto tra le due scuderia cenerentola, Marussia e Caterham con il francese Bianchi che sta vincendo la sfida tra i  suoi più diretti avversari, primo tra tutti il compagno Chilton, e il binomio Pic/Van der Garde. Il 24enne, portacolori anche del Ferrari Driver Academy, sta confermando di meritarsi il posto nonostante una vettura non certamente competitiva.

Williams e Sauber, i due team che stanno rispettando di meno le aspettative di inizio hanno, hanno affiancato a Pastor Maldonado e Nico Hulkenberg il finlandese Voltteri Bottas, proveniente dalla GP3, e il messicano Esteban Gutierrez. Proprio questi due ragazzi hanno interpretato al meglio l’inizio di stagione, aiutati certamente da una vettura più performante. Proprio nell’ultimo appuntamento a Motreal il finnico ha riportato la Williams nelle posizioni alte della classifica centrando un’importante seconda fila oltre a  chiudere diversi Gran Premi davanti al  proprio compagno di squadra.

Siamo solo all’inizio della stagione e i ragazzi dovranno dimostrare gara dopo gara di meritare il palcoscenico della Formula 1. Le scuderia dovranno essere in grado di aiutarli a crescere senza mettergli troppo pressione. Purtroppo, causa questi regolamenti ridicoli, i giovani arrivano nel mondiale con pochissima esperienza al volante di una F1. “Un pilota ha bisogno almeno di 5000 km prima di essere valutato” analizza Gian Carlo Minardi “Le prove libere del venerdì mattina per me sono determinanti per la crescita di un Pilota, in quanto danno la possibilità al ragazzo non soltanto di conoscere i tracciati, ma al tempo stesso di fare esperienza e km in pista  insieme ai Top Drivers” spiega il manager faentino

Gp Canada – Up & Down

Archiviato il Gran Premio del Canada, ecco le pagelle di Gian Carlo Minardi

Sebastin Vettel 9 – Non c’è bisogna di aggiungere niente, tranne che senza i due errorini in gara sarebbe stato un week end da 10

Fernando Alonso 8.5 – non si è demoralizzato dopo una qualifica non positiva conducendo una gara costantemente all’attacco facendo segnare ottimi riscontri cronometrici.

Lewis Hamilton 8 – molto bravo sia in qualifica che in gara. Nonostante fosse in difficoltà con le gomme ha dato da filo da torcere a Fernando sia prima che dopo il sorpasso del ferrari. Tre campioni del mondo sul podio significa che hanno lottato per farci divertire

Jean-Eric Vergne 8 – è stato bravissimo a portare la sua Toro Rosso in Top6, una posizione che giudico molto prestigiosa visto che un tempo significava il limite per la zona punti e lottare con i migliori. Molto competitivo sia in qualifica che in gara e con tutte le mescole senza commettere errori.

Paul di Resta 7 – si merita questo bel voto per la sua determinazione, da condividere anche con il suo team che si conferma davanti alla McLaren in classifica.

Felipe Massa 7– – Nonostante l’errore grave in qualifica per un pilota con la sua esperienza, ha fatto una gara all’attacco recuperando diverse posizioni. Dopo gli incidenti di Montecarlo bisogna anche capirlo. Ha portato punti importanti alla Ferrari in ottica mondiale

Valtteri Bottas 7 – ottima la sua qualifica e sta mettendo in difficoltà un Maldonado insufficiente

Nico  Rosberg 6.5 – dopo la vittoria di Monaco ci potevamo aspettare qualcosa in più. Rispetto al suo compagno di squadra ha sofferto maggiormente il degrado delle Pirelli

Insufficienti invece Webber, Maldonado e Raikkonen. Il finlandese si esalta quando ha tra le mani una vettura competitiva, mentre nei momenti più difficili si addormenta

Minardi “Si ai test, ma con un rookie”

Finalmente. Ci è voluto uno scandalo come quello Pirelli-Mercedes-FIA per tornare a parlare e riaprire i test durante una stagione di Formula 1. Stando alle indiscrezione nel 2014 si potranno svolgere sui circuiti europei quattro sessioni da due giorni ciascuna.

Non posso che essere soddisfatto di questa scelta. A mio avviso però, come sostengo da anni ormai, sarebbe giusto organizzarli in modo che ogni team si presenti in pista con un pilota titolare affiancato da un rookie” analizza Gian Carlo Minardi che, dopo aver lavorato e lanciato in F1 tantissimi giovani campioni, continua a porre l’attenzione sui piloti del domani, vera linfa del Motor Sport.

Dopo tutto il polverone sollevato era inevitabile, ma era anche paradossale pensare di ridurre le spese tagliando sulle prove, dirottando così la ricerca verso altri settori come simulatore, prove indoor e galleria del vento. E’ da anni che lo sostengo e finalmente ci siamo. La Formula 1 deve certamente stare attenta ai costi, fare limitazioni, ma non proibire” conclude il manager faentino e attuale supervisore della Scuola Federale “Vediamo cosa succederà nelle prossime settimane”

Gp Canada – Presentazione

Dopo il ritorno in Europa la Formula 1 si appresta a salutare il vecchio continente per un week end ed atterrare in Canada, dopo un Montecarlo ricco di polemiche e strascichi extra pista. Diversamente da quanto annunciato nelle settimane scorse anche a Montreal la Pirelli porterà la gomme usate fino ad oggi. Solo durante le prove libere 1 i team avranno modo di assaggiare le gomme con la nuova carcassa che potranno debuttare a Silverstone.

Per il fine settimana canadese team e piloti avranno a disposizione le mescole Medium e SuperSoft. Tra le due mescole c’è una grande differenza di usura e chi saprà gestire al meglio le SuperSoft, che saranno usate anche in Q3, avrà certamente un vantaggio. Sarà un gran premio interessante e non facile in quanto è un misto tra cittadino e permanente con insidie che si nascondono dietro ogni curva. C’è un lunghissimo rettilineo dove si potrà attivare il DRS (anche se per un tratto più breve) che immette sull’ultima, e famosa, chicane contraddistinta dal “muro dei campioni”. I freni avranno un ruolo molto importante in quanto si parte con un carico maggiore di benzina a causa del consumo più elevato che nei normali circuiti. Il meteo potrà essere una variabile in più, soggetta dai venti del nord che possono far variare velocemente le condizioni.

Ci apprestiamo ad entrare nella parte calda della stagione con una Red Bull in testa, pur non avendo dimostrato un dominio assoluto, e una Mercedes che dovrà confermare quanto di buono fatto vedere tra le stradine del Principato. In tal caso il campionato avrà acquisito un cliente scomodo. La Ferrari con le Medium ha dimostrato di trovarsi a suo agio, mentre non ha ancora ottimizzato le SuperSoft. Dovrà iniziare il recupero portando via punti importanti a Vettel.

Naturalmente non dobbiamo dimenticarci della Lotus che sta vivendo di rendita grazie ad un progetto nato molto bene, con una vettura che ha sfrutta molto bene tutti i tipi di gomme ottimizzando la prestazione sul giro. Vista la difficile situazione economica sarà difficile che possa tenere il ritmo dei top fin qui lavorando contemporaneamente sullo sviluppo 2013 e progetto 2014.

Pensando al mio passato ho certamente qualche rammarico legato al Gp del Canada. Non siamo mai entrati nella zona punti (top 6) ma su 20 edizioni ben dieci volte abbiamo conquistato l’importante traguardo della Top Ten con prestazioni importanti con Martini, Fisichella, Badoer, Fittipaldi, Marques, Verstappen e Baumgartner nel 2004. In un gran premio così difficile portare la macchina in una zona calda come la top ten era certamente un risultato positivo per un team di seconda fascia. Purtroppo però allora prendevano punti solo i primi sei.

 

Orari GP CANADA

Venerdì 7 giugno
16:00-17:30, Prove libere 1 
20:00 – 21:30, Prove libere 2

Sabato 8 giugno
16:00 – 17:00, Prove libere 3
19:00 – 20.00, Qualifiche 

Domenica 9 giugno
20:00, Gara