Sfida al Simulatore Bhai Tech: la giornata

Giornata indimenticabile al quartier generale dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech.  Il Polo Tecnologico di Mestrino (PD) ha aperto nella giornata di sabato le sue porte a dodici ragazzi, provenienti da tutto lo “stivale” e con in comune la sola passione per il mondo delle corse, per un’inedita sfida sui lunghi e veloci rettilinei di Monza diventando “piloti per un giorno” sulla pista che ha visto il successo di Vettel solo una settimana fa, nell’ultimo appuntamento del mondiale di Formula 1.

I ragazzi si sono messi alla prova al volante dell’innovativo simulatore 6-DOF a movimento integrale, ospitato nella suite Bhai Tech, toccando con mano le impressioni e le difficoltà che i piloti professionisti sono chiamati ad affrontare durante ogni week end di gara.

Sotto l’occhio vigile e attento di Gian Carlo Minardi, del direttore dell’Autodromo di Imola Pietro Benvenuto, Giorgio Pantano e Rafael Suzuki (Piloti ufficiali Bhai Tech Racing), la giornata inizia con una seduta di allenamento in palestra sotto la guida del Prof. Stefano Elia e del fisioterapista Josè H. Poletti del Driver Program Center di Forlì, che illustrano ai ragazzi l’importanza della preparazione fisica, atletica e mentale attraverso una serie di test fisici e l’utilizzo della telemedicina, misuratore portatile di performance fisica che permettere di rilevare in Real Time le funzioni corporee quali battito cardiaco, sudorazione, respirazione e accelerazione, in dotazione dell’equipe di Forlì.

Conclusa la preparazione fisica la sfida entra nel vivo con la gara al “Simulator Bhai Tech”, non prima della lezione tecnica tenuta dall’ingegnere e direttore tecnico Roberto Costa che ha dato indicazioni precise e puntuali ad ogni ragazzo, sia prima di calarsi nell’abitacolo del simulatore sia durante la prova “La giornata è stata veramente interessante. Vedere ragazzi che non sono abituati a questo tipo di attività e stress fisici e mentali è stato molto interessante. Hanno preso il loro primo contatto con un vero simulatore, preparato per piloti professionisti. Certamente meritata la vittoria di William Zerbini. Costante, veloce e sicuro. Veramente interessante la sua progressione nei tempi. Si è poi confermato anche nella bellissima gara in un circuito impegnativo come Singapore. Ha girato pulito e veloce.” Il vincitore della sfida di Monza infatti si è messo poi alla prova sull’impegnativo tracciato di Singapore, teatro del tredicesimo appuntamento del Mondiale di F.1 in programma il week end del 21-22 settembre. Dopo alcuni giri dimostrativi del pilota ufficiale Bhai Tech Racing Rafael Suzuki, impegnato nell’International GT Open al volante della McLaren MP12-4C insieme a Pantano, Van Der Drif e Razia, il volante è passato a William Zerbini che si è difeso tra i muretti e la notte del Marina Bay “Secondo posto per Cristian Zerbinati, che ci ha stupito. Al primo contatto è stato molto cauto, ma dopo aver lavorato insieme sulla telemetria ha fatto subito il salto di qualità” analizza Roberto Costa a fine giornata “Corrado Ciriello, bravissimo e veloce ragazzo. Il suo approccio all’inizio invece è stato molto caldo, ma poi ha preso fiducia. Avrebbe potuto ancora migliorare e ha fatto un percorso interessante. E’ il classico pilota virtuale che non ha mai provato una vettura” conclude l’ing. brasiliano “Oltre ai tempi realizzati in pista mi ha fatto molto piacere analizzare la loro progressione giro dopo giro in quanto erano alla loro prima esperienza e sia perché il tempo a disposizione era ridotto

Tra gli osservatori speciali anche Gian Carlo Minardi “Giornata sicuramente positiva, vissuta in mezzo a ragazzi appassionati, che si sono dimostrati particolarmente legati al nuovo modo di vivere le competizioni attraverso simulatori di ultima generazione come quello Bhai Tech. Al di la dei tempi, era interessante vedere come venivano seguite le indicazioni date dall’ingegnere e i miglioramenti passaggio dopo passaggio. Devo fare i miei personali complimenti a tutti perché non dobbiamo dimenticarci che si sono messi alla prova di un Simulatore Professionale, usato abitualmente da team e piloti professionisti. Era una sfida, anche una giornata all’insegna del divertimento” analizza il manager faentino “Stiamo lavorando sulla possibilità di creare un campionato, in quanto sarebbe bellissimo che giovani piloti possano avvicinardi al nostro sport attraverso il virtuale. Se la F.1 utilizza i simulatori per diminuire i costi, è giusto che anche i ragazzi abbiano la possibilità di mettersi alla prova attraverso questa tecnologia

L’appuntamento ora è fissato per lunedì 16 settembre sul RaiSport 2 per rivivere le emozioni della giornata BhaiTech all’interno della trasmissione “Numero 1” condotta da Franco Bortuzzo, in onda dalle 22.30

Sfida al Simulatore BhaiTech: la classifica

Circuito Monza
William Zerbini 1:40:244
Christian Zerbinati 1:40:380
Corrado Ciriello 1:40:643
Luca Bertolotto 1:42:259
Stefano Bondani 1:43:085
Andrea Musumeci 1:43:262
Mattia Albertinelli 1:43:575
Matteo Sola 1:44:635
Emanuele Todaro 1:45:636
Filippo Toto 1:47:233
Jonathan Abbiati 1:50:629
Alessandra Sorbello 2:04:

Complimenti a tutti i ragazzi !!!!!!

Gp Belgio – IL PAGELLONE

Archiviato un Gran Premio tirato sullo sfondo delle Ardenne vinto da Sebastian Vettel davanti ad un indiavolato Fernando Alonso e al poleman Lewis Hamilton, andiamo a dare qualche voto insieme a Gian Carlo Minardi

Sebastian Vettel 9.5 – Il mezzo punto che manca al “voto tondo” è dovuto solamente alla pole, che si è fatto sfuggire in favore di Hamilton. Per il resto è stato perfetto. E’ supportato da una vettura che difficilmente sarà battibile, ma ha messo sicuramente del suo. Il confronto con Webber è notevole. Ancora una volta ha fatto la differenza

Fernando Alonso 9 – Ha fatto una gara perfetta, ma l’errore commesso in qualifica e, soprattutto, il nervosismo che sta creando all’interno del team con i suoi atteggiamenti lo penalizzano. In questo momento della stagione non c’è bisogno di un Alonso con il muso lungo, soprattutto dopo una gara come quella di domenica. Questi atteggiamenti non sono confacenti con il mio modo di pensare alle corse. Certamente non deve dimostrare niente a nessuno, ma preferisco i risultati in pista alle parole.

Lewis Hamilton 8.5 – Ha fatto un capolavoro in qualifica passando dalle stalle alle stelle. Nel Q3 ha giocato il Jolly. Bravi sia lui che Vettel riuscendo a fare un giro in più. In gara ha sofferto i problemi della macchina

Nico Rosberg 8 – Ha fatto quello che doveva, ovvero portare punti pesanti al team, contribuendo a consolidare il secondo posto nel mondiale. Al via è stato alle spalle di Hamilton girando su ottimi riscontri. Anche lui ha sofferto i problemi della macchina

Mark Webber  5 – Ha già la testa in vacanza. Lo vedo meno aggressivo e determinato rispetto alle passato o all’inizio della sua carriera in F1. Si sta avvicinando alla conclusione della sua avventura in F1, anche se sinceramente non condivido questo tipo di annunci già a inizio stagione. Forse inconsciamente, è meno concentrato. Non da il 100%

Jenson Button 7 – Ancora una volta ha sfruttato bene le gomme dure giocando una carta importante insieme al team come strategia. E’ un campione del mondo e ha ottimizzato al meglio le risorse del team

Felipe  Massa   6 – Un voto di incoraggiamento. Bisognerebbe sapere quanto è stato condizionato dai problemi tecnici. Molto bravo nel sorpasso su Grosjean, ma il confronto con il compagno rimane impari.

Romain Grosjean 6.5 – Condizionato forse dalla passata stagione. Porta comunque a casa punti in un week end poco felice per la sua Lotus.

Adrian Sutil 7 – In un momento in cui è sempre più difficile entrare nella Top 10 regala alla Force India punti preziosi grazie ad una prestazione buona.

Daniel Ricciardo 8 – Autore di una gara eccezionale supportato da una Toro Rosso competitiva. Non ha commesso errori. Ottimo il sorpasso su un Perez non sempre corretto. Sta facendo vedere cose egregie e merita il posto in Red Bull

Kimi Raikkonen 7 – Era in evidente difficoltà con il freno anteriore sinistro. Gestire queste importanti difficoltà conquistando posizione, significa che non stiamo parlando di un campione del Mondo a caso. Solo all’ultimo si è arreso e per questo va premiato

Gp Belgio – PRESENTAZIONE

Archiviati i primi 10 appuntamenti e le vacanze estive, la Formula 1 è pronta a riaccendere i suoi propulsori e sbarcare su un circuito tanto storico quanto spettacolare come Spa-Francorchamps. I sali-scendi delle Ardenne sono un po’ la laurea dei piloti poichè vincere a Spa, soprattutto come una macchina inferiore, vuol dire entrare nel taccuino dei team manager.

Essendo alla fine di un ciclo tecnico difficilmente assisteremo a colpi di scena, anche se la prima curva (come a Monza) rappresenta l’incognita più grande in quanto può coinvolgere i piloti delle prime cinque fila. Oggi abbiamo certamente la capoclasse Red Bull seguita da una Mercedes in grande spolvero, con la speranza che la Ferrari possa tornare quella di inizio stagione. La Lotus potrebbe essere distratta dai problemi finanziari anche se cercherà di supportare al meglio Kimi. Lottare per il terzo posto nel mondiale costruttori e restare in scia per il titolo piloti rappresenta certamente un valore aggiunto in ottica sponsorizzazioni e trattative piloti 2014, oltre che per i diritti televisivi.

Uscire da Spa e Monza con due risultati positivi significherebbe continuare a lottare per gli obiettivi di inizio stagione. Diversamente si rischia di dover rivedere le strategie aziendali. Nelle ultime gare abbiamo visto quanto sia diventato difficile entrare nella zona punti per i team di seconda fascia. Ormai la top ten è una fascia occupata, salvo debacle, dai primi cinque team. Pertanto sarà molto difficile per la Force India resistere agli attacchi di una McLaren in crescita. Il sesto posto rappresenterebbe comunque un ottimo traguardo considerando anche che la Toro Rosso (settima) ha solamente 24 punti. Situazione più difficile per Sauber e Williams, fanalino di coda con 7 e 1 punto. Se la Williams può ancora racimolare qualche soddisfazione, per Sauber la preoccupazione principale sarà la sopravvivenza. Detto questo non vedo problemi derivanti da Marussia e Caterham e, pertanto, i diritti televisivi saranno assicurati.

Gian Carlo Minardi “Impensabile cambiare le Pirelli”

Anche se manca ancora l’ufficializzazione certamente la Pirelli sarà il fornitore unico anche per la prossima stagione. Un cambiamento tecnico a questo punto della stagione è impensabile, così come pensare di cambiare la dimensione delle ruote posteriori per aumentare la superficie di atrito in virtù dell’ingresso dei V6 Turbo.

Difficile prevedere un cambiamento tecnico a questo punto della stagione. Il progetto delle monoposto 2014 sicuramente è già molto avanti. Molti team saranno già all’80% della progettazione. Apportare delle modifiche ad un componente così importante come le gomme comporterebbe quasi certamente buttare via tutto il lavoro svolto fino ad oggi” analizza Gian Carlo Minardi

Aspetti come lo schiacciamento della gomma, l’oscillazione sulle spalle e l’altezza da terra sono elementi chiave nella definizione di un progetto. In questa stagione abbiamo visto come il passaggio dalle mescole 2012 alle 2013 e il ritorno alla “spalla 2012” possa fare la differenza a casa di qualcuno” conclude il manager faentino “Pertanto non vedo alternative e credo che manchi solo la comunicazione ufficiale

Per uno dei circuiti più veloci in calendario, come Spa-Francorchamps, il costruttore italiano porterà le due mescole più dure del suo range F1: il P Zero Orange hard e il P Zero White medium.

“Spa non è solo un circuito mitico, ma rappresenta anche una delle sfide più grandi per le nostre gomme, principalmente a causa degli elevati carichi di energia che si scaricano sulle coperture, sia in verticale – si pensi alle grandi compressioni come nell’Eau Rouge – sia in laterale, in curve veloci come a Blanchimon” analizza Paul Hembery “Spesso gli pneumatici sono soggetti a forze che agiscono contemporaneamente in direzioni diverse, e questo aumenta ulteriormente il loro impegno. Quindi, gestire al meglio le gomme è molto importante, in particolare su un giro così lungo. Questo significa che ci sarà spazio per una varietà molto ampia di strategie che, tuttavia, dovranno essere molto flessibili poichè le condizioni meteo potrebbero cambiare in modo repentino. Come visto molte volte in passato, un utilizzo accorto delle coperture wet e intermedie ha rappresentato la chiave del successo su questo circuito. Entrambi i nostri pneumatici da bagnato hanno dato prova di ottime prestazioni nelle gare precedenti: in particolare, la gomma intermedia ha dimostrato di adattarsi molto bene anche in condizioni quasi asciutte. Su questo circuito le opportunità di sorpasso sono molte e il mix di prestazioni e durata offerto dai nostri pneumatici permetterà di ottimizzarle” conclude il Direttore Motorsport Pirelli

Gian Carlo Minardi “Sirotkin? Bravo ma giovane”

Continuano a farsi sempre più forti le voci che vorrebbero Sergey Sirotkin al fianco della Sauber nel 2014. Il team svizzero sta attraversando forse il periodo più difficile, sommerso da forti debiti che rischiano di mettere in dubbio la presenza nella massima serie. Il salvagente potrebbe arrivare proprio dalla Russia e dagli sponsor che appoggiano la carriera del giovane driver classe 1995, impegnato in questa stagione nella WSR 3.5

Sirotkin ha firmato il suo debutto in Italia nel 2011 prendendo parte al Campionato Italiano Formula ACI CSAI Abarth, per poi passare l’anno successivo in Auto GP “Sirotkin sta facendo bene in WSR 3.5, ma non dobbiamo dimenticarci che ha solo 17 anni. Ha iniziato a correre in Italia a 15 anni ed è cresciuto prevalentemente sul nostro territorio” analizza Gian Carlo Minardi “Può avere certamente un ottimo futuro se correttamente supportato dai colossi russi, ma è prematuro buttarlo nella mischia. Credo che proprio questo aspetto sia uno dei problemi principali che sta incontrando Peter Sauber per la definizione dell’accordo” prosegue il manager faentino “I Russi vorrebbero saltare le tappe mentre Sauber (giustamente) ha in mente un programma diverso, per evitare di “bruciare” il ragazzo. Trattare con i Russi non è cosa facile

Nel 2003 il Minardi Team portò al debutto su una F1 il primo pilota russo, Sergei Zlobin “Sono ormai passati dieci anni e sono contento di aver portato in occidente i primi sponsor russi. E’ un mondo veramente difficile e ricco di potenziale, ma non di facile gestione soprattutto se in mezzo ci sono anche scelte tecniche. Nel nostro caso il rapporto era basato su un terzo pilota (Zlobin) a cui bisognava insegnarli numerosi aspetti, senza aspettative di F1, ma solamente test” conclude Minardi “Auguro a Sauber di riuscire a risolvere i suoi problemi”

Gian Carlo Minardi “Ferrari, ago della bilancia per il mercato”

Con le vacanze ormai alle spalle la Formula 1 si prepara a tornare in pista per l’ultima parte di stagione. Come da tradizione, due tracciati che hanno contribuito a scrivere parte della storia di questo sport, Spa-Francorchamps e Monza, sono anche sinonimo di Marcato Piloti.

Tutti gli occhi sono puntati su Ferrari e Red Bull con una Lotus che difficilmente riuscirà a tenere Raikkonen. Proprio la Scuderia di Maranello potrà essere la chiave di volta per dare il via alle danze, come ci annuncia Gian Carlo Minardi “La Ferrari potrà essere l’ago della bilancia per diversi motivi. Prima di tutto è un sedile ambito da qualsiasi pilota in quanto arrivare a Maranello significa raggiungere un obiettivo professionale molto elevato. Per tanto le mosse della “rossa” determineranno il resto del mercato, anche se al momento è molto ristretto a causa dei problemi finanziari di diversi team” In casa Red Bull è certa la partenza di Mark Webber, come annunciato diversi mesi fa dallo stesso pilota australiano “Ultimamente Marko sponsorizza molto Daniel Ricciardo e presumo che il predestinato sarà lui, con l’arrivo di Da Costa in Toro Rosso. Qualora la Red Bul decidesse di fare scelte diverse, credo che Vergnè sarà sacrificato. ” analizza il manager faentino.

Il momento poco felice per alcune scuderia incide anche sul mercato e sulle scelte del pilota stesso “La situazione tecnico-finanziaria non rendono alcuni team più appetibili da quei piloti che si vogliono affacciare alla Formula 1, o che sono in attesa di approdare in un top team. Resiste la Force India, anche se bisognerà vedere come si comporterà nell’ultima parte. Quasi certamente molti saranno costretti a puntare solamente su piloti con alle spalle forti sponsorizzazioni. Questo è sicuramente una nota dolente, in quanto mi piacerebbe vedere piloti come Hulkenberg, Di Resta o Sutil su vetture competitive. Soprattutto i due piloti Force India hanno fatto vedere cose egregie”

Minardi però pone l’accento anche su un altro aspetto molto importante che potrà contribuire a movimentare il mercato “La seconda parte di stagione sarà fondamentale anche per le scelte tecniche che verranno fatte, e si ha la sensazione che Mercedes abbia tra le mani un motore turbo che potrebbe fare la differenza. L’aspetto determinante non sarà soltanto la potenza, ma anche il consumo di benzina. La casa di Stoccarda fornirà ben quattro scuderie e questo potrebbe aiutare diversi team a rinascere, come la Williams. Staremo  attenti alle fughe di notizie per capire chi tra i motoristi avrà interpretato meglio il nuovo regolamento

Insieme a Da Costa, il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari, pone la sua attenzione anche verso altri piloti giovani “Credo che i primi tre piloti della WSR 3.5 – Magnussen, Vandoorne,  Stevens –  ed Evans (GP2 Series) siano già pronti per il salto in F.1. Poi i Rookye test di Silverstone ci hanno mostrato un Sainz J. molto competitivo con un futuro ai massimi livelli, ma bisogna lasciarlo lavorare e crescere ancora nelle formule minori” conclude Minardi

Gp Nurburgring – UP & DOWN

Con anche la nona prova alle spalle diamo i voti ai principali protagonisti del Gp del Nurburgring

PIRELLI 7 – dopo la grave insufficienza di una settimana fa è riuscita a porre rimedio ad una situazione tecnica compromettente e ridicola. Non hanno accusato problemi. Rimando ancora scettico dal sistema legato alla variabilità perché posso capire la differenza tra le mescole, ma non concepisco cambiamenti così importanti al variare di qualche grado nella temperatura dell’asfalto. Non credo sia la strada giusta e corretta per rendere più spettacolare un Gp di Formula 1

Sebastian Vettel  9 – non c’è molto da aggiungere. Riesce a sfruttare al meglio da un’ottima macchina che ha saputo riprendersi dopo la débâcle di Silverstone. Altrettanto bravo Mark Webber che ha saputo reagire nel migliore dei modi al problema ai box, recuperando posizione, portando al team punto importanti e dimostrando che poteva essere tranquillamente da podio.

Kimi Raikkonen 8.5 – Ottimo gran premio sia per lui che per la Lotus

Romain Geosjean 8 – è stato il classico attaccante e uomo squadra. Al primo segnale ha lasciato il passo al suo compagno di squadra

Fernando Alonso 7.5 – questo voto è tutto per Alonso, ma non per  un team Ferrari che vedo in difficoltà e in affanno

Jenson Button 7 – ha dimostrato ancora una volta di saper dare il meglio in queste condizioni riuscendo a sfruttare  una McLaren non ancora al top. Anche in Ungheria, con le temperature alte, potranno essere un outsider importante

Sergio Perez – Nico Rosberg – Nico Hulkenberg – Daniel Ricciardo 6 – In particolar modo questo voto lo meritano il pilota Toro Rosso, per la bella prestazione in qualifica, e il tedesco della Sauber per aver regalato al team un importante punto

Inside Bhai Tech – Simulator & Software

Inizia oggi il nostro viaggio all’interno del Bhai Tech Advanced Vehicle Science Centre, il polo tecnologico inaugurato a Mestrino – alle porte di Padova – dal pilota Williams Pastor Maldonado, che quest’anno festeggia il primo anno. Grazie al suo design innovativo il centro è arrivato in finale a Colonia nel concorso per il premio come migliore struttura 2012, giocandosi la vittoria con  il Circuito delle Americhe di Austin.

2800 mq di superficie divisi su tre piani nati con l’obiettivo di fornire una serie di servizi a team e piloti per lo sviluppo delle vetture, monoposto e GT, e la preparazione del week end di gara grazie ad un innovativo simulatore e un software di modellazione di ultimissima generazione, punti focali del progetto Bhai Tech.

Tramite il   simulatore 6-DOF a movimento integrale, circondato da uno schermo   di 8 mt con apertura di 210°, cinque proiettori fuori bordo e da due schermi   retro visivi che garantiscono la visione della parte posteriore della vettura   riflettendo l’immagine sugli specchietti, il pilota può esercitarsi studiando nel dettaglio tutti i segreti delle piste più importanti che colorano i calendari delle principali formule propedeutiche. Integrando il software di modellazione “BhT” le scuderie hanno invece uno strumento che le permette di preparare indoor un intero week end, confrontando i dati della pista con   quelli virtuali. Oltre a fare studi fluidodinamici (CFD) e analizzare il   comportamento delle gomme, è possibile anche studiare in tempo reale gli   assetti, verificandone gli effetti dei diversi comportamenti e analizzarne il comportamento In molte categorie i tempi sono strettissimi e la possibilità di girare e provare è minima. Per questo diventa sempre più importante presentarsi in pista fin dal venerdì con un buon assetto e una buona preparazione” “Nella nostra sede abbiamo la possibilità di fare tutto questo, preparando e studiando nel dettaglio il set-up migliore. Grazie al nostro software possiamo inserire tutti i dati raccolti nel week end relativi a gomme, assetti e carichi aerodinamici, ricreando quindi le condizioni della pista senza dover andare fisicamente sul tracciato, diminuendo tempi e costi. A quel punto possiamo iniziare il lavoro di messa a punto”

E’ un cerchio che si chiude   perfettamente: dalla pista, alla simulazione per tornare in pista. In Formula   1, con la limitazione dei test, il simulatore è uno strumento di vitale   importanza per lo sviluppo delle monoposto e nella preparazione del gran premio . Tutti i top team hanno fatto grandi investimenti in questo settore, ma anche nei campionati propedeutici la simulazione è una voce di grande riscontro, in quanto permette al team di sviluppare e preparare nel dettaglio la vettura ad ogni esigenza e al pilota di studiare il tracciato e il comportamento della macchina “In F.1 centinaia di tecnici lavorano intorno al simulatore per sviluppare al meglio la vettura, con costi proibitivi, oltre ad avere la telemetria e i tutti i dati necessari allo sviluppo, in quanto progettano loro stessi la macchina. Grazie al nostro software riusciamo, con un numero limitato di persone, a mettere in condizione il team di sviluppare la vettura lavorando anche sulla modellazione della gomma, aspetto altamente importante su cui vengono spese diverse ore. Possiamo fornire diverse opzioni di assetto a seconda delle necessità” conclude l’ing. Costa.

Sulla pista tedesca del Nurbrugring, teatro del terzo round dell’International GT Open, il reparto corse ha già conquistato il primo doppio successo di classe con le due McLaren MP4 12C grazie ai suoi alfieri Giorgio Pantano/Rafael Suzuki e Van Der Drift/Luiz Razia,  chiudendo a Jerez la prima metà di stagione in testa al campionato.

Giù le mani dai Young Driver Test

E’ l’ammonizione di Gian Carlo Minardi verso chi vorrebbe sostituire i tre giorni dedicati ai Rookie Test, in programma dal 17 al 19 luglio proprio a Silverstone, con una sessione di lavoro sulle gomme.

Dopo gli episodi che hanno caratterizzato e condizionato il risultato del Gran Premio di Silverstone i principali attori della Formula 1 hanno ipotizzato di sacrificare le tre giornate di test aperte ai giovani piloti in favore di un test per lo sviluppo delle gomme.

Non bisogna dimenticare che le giornate dedicate ai giovani piloti sono nate proprio con l’obiettivo di valorizzare e testare i piloti più promettenti al volante di una vettura di Formula 1, su un tracciato del mondiale Un palcoscenico di vitale importanza per tutti quei piloti che puntano alla Formula 1 e che ogni week end lottano per vincere una gara o un campionato nelle serie propedeutiche  “La situazione che stiamo vivendo in F1 oggigiorno è certamente frutto di pochi test e di aver deliberato gli pneumatici solo dopo poche sessioni di test e in condizioni atmosferiche e ambientali diverse da quelle che stiamo vivendo in questo momento dell’anno” analizza Gian Carlo Minardi “Detto questo non sono certamente d’accordo a sostituire i prossimi Rookie Test con una sessione di prove per deliberare le nuove gomme. In questo momento non possiamo permetterci di perdere l’occasione di vedere in azione dei giovani piloti solo perché sono stati commessi errori di valutazione nella scrittura dei regolamenti al fine di ridurre i costi” ammonisce il manager faentino che ha costruito la sua carriera lavorando e appoggiando la crescita dei giovani talenti “Quanto è costato in termini d’immagine ed economici il “caso gomme”? Forse molto di più che qualche test programmato per lo sviluppo della monoposto e delle gomme”

In risposta alla richiesta di alcuni team, Charlie Whiting ha fatto sapere che la proposta verrà presa in considerazione. “La FIA ha indetto per mercoledì una riunione d’emergenza in cui dovrà trovare insieme alla Pirelli una soluzione in vista del Nurburgring (in programma tra sette giorni)

Gli episodi di domenica sono anche un segnale molto importante per la sicurezza. Lo scoppio di uno pneumatico a più di 300km/h può avere conseguenze importanti per un pilota e Adrian Newey punta il dito contro quei team che non hanno voluto il cambio delle mescole “In questo momento stiamo assistendo al solito scambio di accuse tra i team sulle responsabilità per le decisioni prese da Pirelli di continuare con gli stessi pneumatici. Ritengo che la Pirelli, uno dei più grandi costruttori al mondo di gomme, abbia informato per tempo la FIA di quello che stava accadendo e dei problemi a cui si andava incontro. A quel punto la FIA avrebbe dovuto automaticamente autorizzare le nuove gomme, in nome della sicurezza. In questo modo si sarebbe messa la parola fine alle discussioni e, automaticamente, decadeva la necessità dell’unanimità per procedere” conclude Minardi

A fine stagione Mark Webber lascerà la Formula 1

A poche ore dal Gran Premio di Silverstone fervono i lavori nei box per preparare le vetture in vista delle prove libere di venerdì, che inaugureranno ufficialmente l’ottavo week end del Mondiale. Red Bull, Ferrari e Mercedes restano le favorite alla vittoria, ma non bisognerà sottovalutare Lotus e Force India, ottimi outsider pronti a sfruttare ogni minima occasione.

Proprio in queste ore Mark Webber ha annunciato che a fine di questa stagione saluterà il circus e la Red Bull per abbracciare il progetto Porsche LMP1, partecipando alla 24H di Le Mans “E’ un onore per me partecipare al ritorno alla massima categoria a Le Mans con Porsche e in macchina nel Campionato Mondiale Endurance sport e di essere parte della squadra. Porsche ha scritto la storia delle corse come produttore e si distingue per la tecnologia d’avanguardia e prestazioni ai massimi livelli.”

L’australiano fece il suo esordio nel 2002 al volante della PS02 del Team Minardi, conquistando proprio sulla pista di casa (e al debutto) un entusiasmante quinto posto che mandò in incandescenza pubblico e fans della scuderia faentina.

 “Ero a conoscenza delle decisioni di Mark, tanto che lo avevamo annunciato tra le righe del nostro sito. Il suo addio alla F1 credo avvenga nel momento giusto. Partecipare alle gare LMP1 con la rientrante Porsche non è certamente un declassamento, ma un premio alla sua carriera. In questi anni ha dimostrato di essere un vincente e senz’altro lo dimostrerà anche a in questa nuova avventura. Dovranno stare certamente attenti ad Audi e Toyota. Il 2014 si presenta con un anno ricco di battaglie sportive” analizza Gian Carlo Minardi

Chiusa la stagione a Faenza con un bottino di 2 punti Webber si trasferì prima in Jaguar e successivamente in Williams e Red Bull, dove approdò nel 2008. Proprio il team inglese questo fine settimana festeggerà il traguardo dei 600gp e Pastor Maldonado si sente fiducioso per la conquista dei primi punti “Sono orgoglioso di poter partecipare a questo momento storico della scuderia. Silverstone è uno dei miei circuiti preferiti. E’ molto caratteristico. Le basse temperature giocano un ruolo importante per l’usura delle gomme anteriori, di conseguenza bisognerà capire come impostare la strategia. Una cosa da tenere in considerazione è che la parte nuova del tracciato non ha molto grip. Il nostro obiettivo rimane la zona punti, per rendere quest’occasione ancora più memorabile” analizza Pastor Maldonado

Sul fronte Ferrari il Team Principal si dice fiducioso e pronto al recupero. Proprio nella passata stagione la scuderia conquisto la vittoria con Alonso “Il nostro obiettivo è ridurre le distanze dalla vetta nelle prossime tre gare. Credo che a Silverstone saremo competitivi: lo siamo stati anche nel recente passato su questa pista ma sappiamo che ci sono tanti fattori in gioco. Le gomme? Dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche e dalle temperature. La squadra è serena e concentrata: sappiamo che dobbiamo fare risultato ma siamo abituati a questo tipo di pressione”.

Per la lotta alla pole Position Lewis Hamilton e Nico Rosberg potranno infastidire Sebastian Vettel “Correre a Silverstone è sempre speciale. E’ la mia gara di casa. Tra Canada e Silverstone abbiamo avuto una lunga pausa e non vedo l’ora di tornare in macchina. La pista mi piace molto ed è fondamentale trovare il ritmo giusto con curve ad alta velocità” analizza Hamilton “Abbiamo fatto dei piccoli passi in avanti e stiamo lavorando nella direzione giusta. Speriamo di avere un altro week end positivo”

Silverstone è la nostra gara di casa e per questo amiamo questo week end. Dopo Monaco e Montrael arriviamo su una pista completamente differente con tantissime curve veloci. Non so cosa potrà reagire la nostra vettura, ma sarà sicuramente un test importante per il degrado delle gomme. In Inghilterra si respira un’aria sempre speciale e sarà molto bello poter soggiornare in camper con gli altri piloti. Ci siamo organizzati con una grande barbecue” racconta Nico Rosberg

Dopo Indianapolis….un po’ di Minardi anche alla 24H di Le Mans

La 90° edizione della 24 Ore di Le Mans, la gara più affascinante nel panorama del Motorsport a Ruote Coperte è partita. Insieme a Montecarlo e Indianapolis, la 24 Ore è senza ombra di dubbio la corsa più attesa e sentita da tutti gli appassionati. Per piloti, team, ingegneri, meccanici, cuochi si tratta di un week end a cardiopalma e massacrante che vale quanto un’intera stagione. Viene preparato minuziosamente in ogni suo singolo dettaglio. A Le Mans nulla può essere lasciato al caso

Ricordo con piacere che molti miei ragazzi hanno vinto questa prestigiosa gara” ci ricorda Gian Carlo Minardi. Ed è proprio così. Nella sua storia il Minardi Team è stato in grado di lanciare nel circus piloti che si sono affermati anche al di fuori del panorama della Formula 1, proprio come nel caso di Paolo Barilla (1985 su Porsche 956), Michele Alboreto (1997 su TWR-Porsche WSX-95) , Pierluigi Martini (1999 su BMW V12 LMR) e Marc Genè (2009 su Peugeot 908-HDI FAP)

Su un parterre di 56 partenti ben 9 driver ex Minardi saranno sulla griglia di partenza per tentare di passare per primi sotto la bandiera a scacchi allo scadere della 24esima ora di gara: Davidson Anthony, Fisichella Giancarlo, Gené Marc, Lamy Pedro, Nakano Shinji, Sarrazin Stephan, Garcia Antonio e Tom Kristensen.

I primi sette portacolori hanno preso il via al mondiale di Formula 1 difendendo i colori del Team Minardi, mentre il leggendario Tom Kristensen (8 vittorie a Le Mans 1997-2000-2001-2002-2003-2004-2005-2008) si calò nell’abitacolo della Minardi M197 nel 1997 in qualità di tester, con l’obiettivo di essere al via nella stagione successiva. Solamente problemi finanziari gli impedirono di coronare il suo sogno.

A questi 9 magnifici piloti un “IN BOCCA AL LUPO”.

Williams-Sauber, da outsider a comparse

Dopo un 2012 ricco di soddisfazioni concluso con il sesto e ottavo posto, Sauber e Williams si erano presentati al via della nuova stagione come i principali outsider dei top team. Dopo il primo terzo di campionato però si sono trasformati velocemente in semplici comparse.

Con alle spalle sette Gran Premi il bottino del team svizzero conta solamente 5 punticini e l’ottavo posto nel mondiale (grazie all’ottavo e decimo posto di Hulkenberg in Malesia e Cina)alle spalle di Force India (51), McLaren (37) e Toro Rosso (20). Nono posto e nessun punto invece per la scuderia inglese e per i suoi alfieri Maldonano e Bottas

Quando sei un team di seconda fascia che lotta sul filo dei decimi per la conquista dei punti è molto facile passare da una buona stagione, come il 2012, a prestazioni meno esaltanti” analizza Gian Carlo Minardi “A mio avviso il team di Hinwil ha pagato il passaggio in McLaren di Perez, non tanto in termini di prestazioni, ma sul piano finanziario. In aggiunta ha perso alcuni tecnici. Una serie di coincidenze che hanno portato la Sauber a lottare per le posizioni di ripiego.

La Williams invece sta attraversando una fase importante di riorganizzazione interna. Pertanto un anno sabatico è necessario prima di riconquistare un posto alla luce del sole. E’ stato scelto un pilota giovane come Bottas che in Canada ha fatto vedere una prestazione importante regalando al team la seconda posizione, ma ha ancora bisogno di tempo. Maldonando, anche se commette meno errori, non è ancora maturo al 100%. In aggiunta non so quanto possa essere di aiuto per lo sviluppo della macchina e la crescita del team. Le novità previste per la nuova stagione non aiutano certamente in questo senso, in quanto sarà difficile portare avanti contemporaneamente il progetto 2013 e 2014. Il nuovo anno è dietro l’angolo

A complicare la situazione anche la crescita importante di due scuderie come Force India e Toro Rosso “Il team indiano sta conservando con tutte le forze la quinta posizione nel mondiale mettendo in difficoltà la McLaren e la Toro Rosso ha dimostrato grande competitività sia in gara che qualifica andando con costanza a punti” analizza il manager faentino

WDW’98 e il gemellaggio Minardi-Ducati

Sul tracciato del Misano World Circuit – Marco Simoncelli –  è partita l’ottava edizione del World Ducati Week, il raduno internazionale della comunità Ducati. Nella passata stagione ben 65.000 appassionati hanno celebrato  la fede, la passione, l’amore per Ducati e per le mitiche “Rosse di Borgo Panigale”.

La prima edizione del WDW prese il via nel lontano 1998 e, in quell’occasione, ci fu un gemellaggio particolare, unico nella storia Ducati, proprio con il Minardi Team F1 di Gian Carlo Minardi “Ricordo ancora oggi con grande gioia l’affetto del popolo “ducatista” che aveva preso in simpatia la piccola Minardi. Un bellissimo connubio, rimasto unico nella storia, tra due costruttori distanti appena 50 km” ricorda Minardi “Una manifestazione che già allora aveva attirato tantissimi appassionati, arricchita da numerose esibizioni”

Insieme al pilota titolare Minardi, Esteban Tuero, anche i “fenomeni” che hanno reso grande la Ducati nel Mondo come Paolo Casol (n.1), Carl Fogarty (n.2), Pierfrancesco Chili (n.7), Troy Corser (n.11)