Un successo l’Individual Races Series

Ha riscosso il pieno dei consensi la prima competizione dell’Individual Races Series, gara in pista con regole da cronoscalata. L’iniziativa sperimentale è stata voluta per far scoprire ai piloti della “montagna” l’ebbrezza della pista con costi molto contenuti. Inoltre, la gara si colloca alla fine della stagione ufficiale delle corse in salita, offrendo a quanti non vogliono parcheggiare l’auto da corsa in garage l’opportunità di correre ancora.

La gara, che ha visto in pista 39 vetture, si è svolta con la classica partenza “one by one”, con gli start intervallati da un minuto. Il vincitore assoluto è stato l’eugubino Mauro Rampini, sulla performante Osella-BMW 3.0. Rampini, un vero habitué delle corse in montagna “L’iniziativa è molto positiva, ci si diverte in un contesto assolutamente sicuro e con costi bassi. Ben vengano altre gare come questa“.

Presente a Magione anche Giancarlo Minardi in veste di Presidente della Sottocommissione C.S.A.I. per la velocità “Sono veramente soddisfatto di come si sia svolta la giornata. E’ stato uno spettacolo molto bello che ha raccolto consensi da tutte le parti. Sia i piloti che i team si sono detti molto soddisfatti e hanno auspicato che questo evento venga trasformato in una realtà. Devo ringraziare il Direttore dell’Autodromo Ezio Sisti per aver appoggiato questa iniziativa e per aver organizzato l’evento in sole tre settimane” commenta Minardi e ideatore dell’evento “La volontà è quella di creare un Trofeo per il periodo invernale, stagione in cui normalmente team e piloti sono fermi ai box. Spostandomi all’interno del circuito ho potuto osservare i ragazzi impegnati nei vari tratti del “Mario Umberto Borzacchini” Nei giri a disposizione sono stati in grado di migliorarsi progressivamente. Le insidie delle montagna non permettono di esprimere il massimo del loro potenziale e quello della vettura, cosa invece più fattibile in un circuito. Sono emerse delle criticità che andranno corrette per il futuro, ma trattandosi di una novità assoluta è anche giusto che accada. L’Individual Races Series potrà essere una bella opportunità anche per quei giovani con limitate risorse economiche” conclude Minardi

Gian Carlo Minardi all’Individual Races Series

Questo fine settimana l’Autodromo di Magione ospiterà un evento sperimentale e unico in Italia, ideato e voluto fortemente da Gian Carlo Minardi: l’Individual Races Series.

I protagonisti del “Mario Umberto Borzacchini” saranno gli abituali concorrenti della velocità in montagna: vetture turismo, sport e formula saranno chiamate ad effettuare una competizione con le medesime modalità delle cronoscalate, ma interamente da svolgersi sui  7.205 metri del Borzacchini. L’unico elemento a mancare sarà… la salita!

I piloti che parteciperanno alla sfida del 17 Novembre dovranno percorrere, con la classica partenza uno alla volta, due giri e mezzo del circuito di Magione. I concorrenti prenderanno il via ogni 40” e avranno a disposizione due  manche (per il risultato finale si procederà alla somma dei tempi)

“E’ un esperimento che ho voluto fortemente e sono contento che l’iniziativa sia stata accolta dal Direttore dell’Autodromo Ezio Sisti. Potrebbe essere un’interessante novità per i ragazzi che non dispongono di grandi somme per fare comunque gare in circuito a tempo” commenta il Presidente Commissione Velocità “Domenica sarò presente a Magione per assistere l’evento” conclude Gian Carlo Minardi

Ciao Mauro, le montagne hanno perso il loro RE

Ci uniamo al doloredei famigliari di Mauro Nesti che si è spento all’età di 78 anni dopo aver conquistato la bellezza di 8 titoli europei e 17 italiani nelle cronoscalate

Mi rattrista molto la scomparsa di Mauro. Anche se non ci frequentavamo molto, ricordo con piacere la reciproca stima e le sue visite a Faenza al Minardi Team. E’ sempre andato alla ricerca delle ultime novità tecniche per restare il Numero Uno della Montagna. Ciao Mauro”

 

Alessandra Brena Campionessa Italiana Green Hybrid Cup

Ci sono volute tutte e quattordici le are in calendario, ma grazie al suo talento, tenacia e determinazione Alessandra Brena ha conquistato sulla pista di Varano de Melegari il titolo di Campionessa Italiana Green Hybrid Cup, la serie dedicato alle Energie Alternative.

Dopo una cavalcata di ben cinque mesi e sette appuntamenti sui più importanti autodromi nazionali e internazioni la 17enne driver bergamasca ha raggiunto il suo obiettivo, dopo il terzo posto conquistato al debutto nella passata stagione. Al volante della sua Kia Venga ibriga, alimentata a GPL, Alessandra ha dovuto lottare fino alla fine contro il campione uscente che ha ceduto lo scettro solamente nell’ultimo round.

Arrivata in pista con un vantaggio di sole sei lunghezze sul diretto avversario Lady Brena ha affrontato il week end con freddezza chiudendo l’ultima qualifica stagione con il terzo miglior crono, a soli 281 millesimi dalla pole position. Complice la pioggia, in gara-1 arriva l’ultimo colpo di scena con Alessandra Brena si deve accontentare del secondo posto, dopo una bella bagarre con i suo principali avversari. Ghione, vincendo, annulla il suo gap con la bergamasca, trasformando l’ultimo appuntamento in una vera e propria finale. Grazie a una guida precisa e pulita Alessandra non si fa tradire dall’asfalto scivoloso del Riccardo Paletti portando la sua KIA #35 fino al quarto posto e aggiudicandosi così il titolo.

Sono veramente contenta. E’ stata una stagione veramente impegnativa e vincere all’ultimo appuntamento forse è ancora più bello perché hai la certezza di aver dato il massimo fino alla fine” commenta Alessandra Brena “Sono stata brava a non commettere errori in gara-2 poiche la pista era molto scivolosa a causa della pioggia. Si va  a chiudere un anno veramente impegnativo che mi ha portato a conoscere tantissime piste nuove, mettendomi alla prova con vetture molto competitive come la Lamborghini Gallardo e la Ginetta G50

I complimenti arrivano anche dal Supervisore Scuola Federale ACI CSAI  Gian Carlo Minardi “Sono molto felice per lei e per la sua famiglia. Ho avuto modo di seguirla tutto l’anno. Ha raggiunto un risultato importante e una ragazza che vince un Campionato è certamente da tenere in considerazione. Le auguro i migliori risultati e le faccio i complimenti per la conquista del titolo nel campionato italiano

Gp Corea del Sud – IL PUNTO

Il Gran Premio di Corea, che si corre su un tracciato molto bello, è stato segnato dall’inesperienza dei commissari che si confrontano con competizioni di alto livello solo una volta l’anno. Questi episodi non vanno certamente a favore della Formula 1. Gli organizzatori dovranno porre rimedio, attingendo dai paesi vicini e con una maggiore esperienza dei commissari sportivi da affiancare ai locali

Detto questo è stata una corsa segnata fin dalle prove libere da un nuovo strapotere Red Bull. Per lo spettacolo speriamo che i regolamenti 2014 (legati principalmente alla motoristica che alla componente aerodinamica) possano interrompere questo dominio a senso unico. Ogni volta assistiamo a due corse: Sebastian Vettel che lotta contro se stesso e l’affidabilità, e quella tra tutti gli altri che sono in grado di regalarci belle e spettacolari lotte. Rispetto a Singapore abbiamo assistito ad un potenziale meno incisivo, anche se “Seb” ha dimostrato una superiorità importante soprattutto allo start e nelle ripartenze. Sinceramente non mi sono piaciute le parole del dott. Marko quando ha dichiarato che “sono tutte stupide le cose che vengono dette nei nostri confronti” Con quello che ho scritto nei giorni successivi al Marina Bay, non era mia intenzione puntare il dito contro di loro, ma semplicemente mettere l’accento su un sistema che gli altri non sono in grado di ricreare e mettere in pratica. Non ho mai accennato a qualche sistema illegale. Non essendo un ingegnere, ho parlato semplicemente di un “rumore simile a quello riprodotto dal TC” Ho voluto raccontare (da appassionato e spettatore) quello che avevo visto. Ora tutti parlano di quanto emerso e del diverso comportamento tra le due vetture Red Bull, ma nei 13 GP precedenti nessuno aveva affrontato la questione in modo così approfondito. Penso che da tifoso abbia il diritto di raccontare le mie sensazioni. A inizio week end mi ero posizionato in quel particolare punto per osservare da vicino i piloti GP2, anche in funzione del mio lavoro di osservatore. Essendomi trovato bene sono ritornato anche in occasione delle qualifiche e della gara di F1.

Davanti a questo risultato il mondiale si è praticamente concluso. Solo la matematica non incorona il tedeschino. Resta aperto il secondo posto nel mondiale costruttori con la Mercedes distante solamente un punto dalla Ferrari. Ancora una volta Vettel si è dimostrato un ottimo campione, ma altamente fortunato soprattutto in occasione della prima safety car, riuscendo ad entrare al pelo ai box per effettuare il suo pit stop.  Tutto l’opposto del suo compagno di scuderia Webber.

E’ stato un gran premio che ha evidenziato la criticità delle gomme e la strategia sbagliata della Mercedes, che non richiamando Hamilton si è giocata il quarto posto. Un plauso va certamente alla Sauber e al suo pilota.  Il team ha saputo reagire anche in un momento della stagione in cui normalmente si pensa all’anno successivo dirottando le risorse economiche sulla vettura che verrà. L’accordo con la Ferrari li solleva da un problema non di poco conto, permettendogli di proseguire lo sviluppo. Dal canto suo Hulkenberg è uno dei piloti emergenti che nel futuro, dopo esser stato vicino alla Ferrari, approderà in un top team. Si è rimboccato le maniche mettendo in mostra le sue qualità. In questo momento il sedile Lotus è molto ambito e anche lui dovrà fare i conti non solo con i budgets, ma anche con i giochi politici. Un Brasile, con 50 milioni di spettatori, non può permettersi di non avere un portacolori in F1. Pertanto ci saranno tante componenti, oltre al talento, ad entrare in gioco.

La Lotus, che ci ha abituato a questi exploit, completa il podio. Grosjean nelle ultime gare è maturato molto e vuole diventare un punto di riferimento per la continuità del team, mentre Raikkonen è un guerriero insaziabile. Regala ancora qualcosa in qualifica, ma insieme formano una coppia molto bella.

Sottotono il week end Ferrari, non tanto per la vittoria, ma soprattutto per il podio mancato. Fernando ha lottato come al solito regalandoci una spettacolare quanto corretta lotta con Hamilton, ma non poteva pretendere di più. Lo si è visto anche con Hulkenberg. A parità di propulsore non è riuscito ad attaccarlo. Purtroppo Massa ha commesso un errore che è costato alla Ferrari punti importanti in favore di una Mercedes che, nonostante i problemi di degrado gomme, ha chiuso davanti allo spagnolo.

Sfida al Simulatore Bhai Tech: la giornata

Giornata indimenticabile al quartier generale dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech.  Il Polo Tecnologico di Mestrino (PD) ha aperto nella giornata di sabato le sue porte a dodici ragazzi, provenienti da tutto lo “stivale” e con in comune la sola passione per il mondo delle corse, per un’inedita sfida sui lunghi e veloci rettilinei di Monza diventando “piloti per un giorno” sulla pista che ha visto il successo di Vettel solo una settimana fa, nell’ultimo appuntamento del mondiale di Formula 1.

I ragazzi si sono messi alla prova al volante dell’innovativo simulatore 6-DOF a movimento integrale, ospitato nella suite Bhai Tech, toccando con mano le impressioni e le difficoltà che i piloti professionisti sono chiamati ad affrontare durante ogni week end di gara.

Sotto l’occhio vigile e attento di Gian Carlo Minardi, del direttore dell’Autodromo di Imola Pietro Benvenuto, Giorgio Pantano e Rafael Suzuki (Piloti ufficiali Bhai Tech Racing), la giornata inizia con una seduta di allenamento in palestra sotto la guida del Prof. Stefano Elia e del fisioterapista Josè H. Poletti del Driver Program Center di Forlì, che illustrano ai ragazzi l’importanza della preparazione fisica, atletica e mentale attraverso una serie di test fisici e l’utilizzo della telemedicina, misuratore portatile di performance fisica che permettere di rilevare in Real Time le funzioni corporee quali battito cardiaco, sudorazione, respirazione e accelerazione, in dotazione dell’equipe di Forlì.

Conclusa la preparazione fisica la sfida entra nel vivo con la gara al “Simulator Bhai Tech”, non prima della lezione tecnica tenuta dall’ingegnere e direttore tecnico Roberto Costa che ha dato indicazioni precise e puntuali ad ogni ragazzo, sia prima di calarsi nell’abitacolo del simulatore sia durante la prova “La giornata è stata veramente interessante. Vedere ragazzi che non sono abituati a questo tipo di attività e stress fisici e mentali è stato molto interessante. Hanno preso il loro primo contatto con un vero simulatore, preparato per piloti professionisti. Certamente meritata la vittoria di William Zerbini. Costante, veloce e sicuro. Veramente interessante la sua progressione nei tempi. Si è poi confermato anche nella bellissima gara in un circuito impegnativo come Singapore. Ha girato pulito e veloce.” Il vincitore della sfida di Monza infatti si è messo poi alla prova sull’impegnativo tracciato di Singapore, teatro del tredicesimo appuntamento del Mondiale di F.1 in programma il week end del 21-22 settembre. Dopo alcuni giri dimostrativi del pilota ufficiale Bhai Tech Racing Rafael Suzuki, impegnato nell’International GT Open al volante della McLaren MP12-4C insieme a Pantano, Van Der Drif e Razia, il volante è passato a William Zerbini che si è difeso tra i muretti e la notte del Marina Bay “Secondo posto per Cristian Zerbinati, che ci ha stupito. Al primo contatto è stato molto cauto, ma dopo aver lavorato insieme sulla telemetria ha fatto subito il salto di qualità” analizza Roberto Costa a fine giornata “Corrado Ciriello, bravissimo e veloce ragazzo. Il suo approccio all’inizio invece è stato molto caldo, ma poi ha preso fiducia. Avrebbe potuto ancora migliorare e ha fatto un percorso interessante. E’ il classico pilota virtuale che non ha mai provato una vettura” conclude l’ing. brasiliano “Oltre ai tempi realizzati in pista mi ha fatto molto piacere analizzare la loro progressione giro dopo giro in quanto erano alla loro prima esperienza e sia perché il tempo a disposizione era ridotto

Tra gli osservatori speciali anche Gian Carlo Minardi “Giornata sicuramente positiva, vissuta in mezzo a ragazzi appassionati, che si sono dimostrati particolarmente legati al nuovo modo di vivere le competizioni attraverso simulatori di ultima generazione come quello Bhai Tech. Al di la dei tempi, era interessante vedere come venivano seguite le indicazioni date dall’ingegnere e i miglioramenti passaggio dopo passaggio. Devo fare i miei personali complimenti a tutti perché non dobbiamo dimenticarci che si sono messi alla prova di un Simulatore Professionale, usato abitualmente da team e piloti professionisti. Era una sfida, anche una giornata all’insegna del divertimento” analizza il manager faentino “Stiamo lavorando sulla possibilità di creare un campionato, in quanto sarebbe bellissimo che giovani piloti possano avvicinardi al nostro sport attraverso il virtuale. Se la F.1 utilizza i simulatori per diminuire i costi, è giusto che anche i ragazzi abbiano la possibilità di mettersi alla prova attraverso questa tecnologia

L’appuntamento ora è fissato per lunedì 16 settembre sul RaiSport 2 per rivivere le emozioni della giornata BhaiTech all’interno della trasmissione “Numero 1” condotta da Franco Bortuzzo, in onda dalle 22.30

Sfida al Simulatore BhaiTech: la classifica

Circuito Monza
William Zerbini 1:40:244
Christian Zerbinati 1:40:380
Corrado Ciriello 1:40:643
Luca Bertolotto 1:42:259
Stefano Bondani 1:43:085
Andrea Musumeci 1:43:262
Mattia Albertinelli 1:43:575
Matteo Sola 1:44:635
Emanuele Todaro 1:45:636
Filippo Toto 1:47:233
Jonathan Abbiati 1:50:629
Alessandra Sorbello 2:04:

Complimenti a tutti i ragazzi !!!!!!

Gp Belgio – IL PAGELLONE

Archiviato un Gran Premio tirato sullo sfondo delle Ardenne vinto da Sebastian Vettel davanti ad un indiavolato Fernando Alonso e al poleman Lewis Hamilton, andiamo a dare qualche voto insieme a Gian Carlo Minardi

Sebastian Vettel 9.5 – Il mezzo punto che manca al “voto tondo” è dovuto solamente alla pole, che si è fatto sfuggire in favore di Hamilton. Per il resto è stato perfetto. E’ supportato da una vettura che difficilmente sarà battibile, ma ha messo sicuramente del suo. Il confronto con Webber è notevole. Ancora una volta ha fatto la differenza

Fernando Alonso 9 – Ha fatto una gara perfetta, ma l’errore commesso in qualifica e, soprattutto, il nervosismo che sta creando all’interno del team con i suoi atteggiamenti lo penalizzano. In questo momento della stagione non c’è bisogno di un Alonso con il muso lungo, soprattutto dopo una gara come quella di domenica. Questi atteggiamenti non sono confacenti con il mio modo di pensare alle corse. Certamente non deve dimostrare niente a nessuno, ma preferisco i risultati in pista alle parole.

Lewis Hamilton 8.5 – Ha fatto un capolavoro in qualifica passando dalle stalle alle stelle. Nel Q3 ha giocato il Jolly. Bravi sia lui che Vettel riuscendo a fare un giro in più. In gara ha sofferto i problemi della macchina

Nico Rosberg 8 – Ha fatto quello che doveva, ovvero portare punti pesanti al team, contribuendo a consolidare il secondo posto nel mondiale. Al via è stato alle spalle di Hamilton girando su ottimi riscontri. Anche lui ha sofferto i problemi della macchina

Mark Webber  5 – Ha già la testa in vacanza. Lo vedo meno aggressivo e determinato rispetto alle passato o all’inizio della sua carriera in F1. Si sta avvicinando alla conclusione della sua avventura in F1, anche se sinceramente non condivido questo tipo di annunci già a inizio stagione. Forse inconsciamente, è meno concentrato. Non da il 100%

Jenson Button 7 – Ancora una volta ha sfruttato bene le gomme dure giocando una carta importante insieme al team come strategia. E’ un campione del mondo e ha ottimizzato al meglio le risorse del team

Felipe  Massa   6 – Un voto di incoraggiamento. Bisognerebbe sapere quanto è stato condizionato dai problemi tecnici. Molto bravo nel sorpasso su Grosjean, ma il confronto con il compagno rimane impari.

Romain Grosjean 6.5 – Condizionato forse dalla passata stagione. Porta comunque a casa punti in un week end poco felice per la sua Lotus.

Adrian Sutil 7 – In un momento in cui è sempre più difficile entrare nella Top 10 regala alla Force India punti preziosi grazie ad una prestazione buona.

Daniel Ricciardo 8 – Autore di una gara eccezionale supportato da una Toro Rosso competitiva. Non ha commesso errori. Ottimo il sorpasso su un Perez non sempre corretto. Sta facendo vedere cose egregie e merita il posto in Red Bull

Kimi Raikkonen 7 – Era in evidente difficoltà con il freno anteriore sinistro. Gestire queste importanti difficoltà conquistando posizione, significa che non stiamo parlando di un campione del Mondo a caso. Solo all’ultimo si è arreso e per questo va premiato

Gp Belgio – PRESENTAZIONE

Archiviati i primi 10 appuntamenti e le vacanze estive, la Formula 1 è pronta a riaccendere i suoi propulsori e sbarcare su un circuito tanto storico quanto spettacolare come Spa-Francorchamps. I sali-scendi delle Ardenne sono un po’ la laurea dei piloti poichè vincere a Spa, soprattutto come una macchina inferiore, vuol dire entrare nel taccuino dei team manager.

Essendo alla fine di un ciclo tecnico difficilmente assisteremo a colpi di scena, anche se la prima curva (come a Monza) rappresenta l’incognita più grande in quanto può coinvolgere i piloti delle prime cinque fila. Oggi abbiamo certamente la capoclasse Red Bull seguita da una Mercedes in grande spolvero, con la speranza che la Ferrari possa tornare quella di inizio stagione. La Lotus potrebbe essere distratta dai problemi finanziari anche se cercherà di supportare al meglio Kimi. Lottare per il terzo posto nel mondiale costruttori e restare in scia per il titolo piloti rappresenta certamente un valore aggiunto in ottica sponsorizzazioni e trattative piloti 2014, oltre che per i diritti televisivi.

Uscire da Spa e Monza con due risultati positivi significherebbe continuare a lottare per gli obiettivi di inizio stagione. Diversamente si rischia di dover rivedere le strategie aziendali. Nelle ultime gare abbiamo visto quanto sia diventato difficile entrare nella zona punti per i team di seconda fascia. Ormai la top ten è una fascia occupata, salvo debacle, dai primi cinque team. Pertanto sarà molto difficile per la Force India resistere agli attacchi di una McLaren in crescita. Il sesto posto rappresenterebbe comunque un ottimo traguardo considerando anche che la Toro Rosso (settima) ha solamente 24 punti. Situazione più difficile per Sauber e Williams, fanalino di coda con 7 e 1 punto. Se la Williams può ancora racimolare qualche soddisfazione, per Sauber la preoccupazione principale sarà la sopravvivenza. Detto questo non vedo problemi derivanti da Marussia e Caterham e, pertanto, i diritti televisivi saranno assicurati.

Gian Carlo Minardi “Impensabile cambiare le Pirelli”

Anche se manca ancora l’ufficializzazione certamente la Pirelli sarà il fornitore unico anche per la prossima stagione. Un cambiamento tecnico a questo punto della stagione è impensabile, così come pensare di cambiare la dimensione delle ruote posteriori per aumentare la superficie di atrito in virtù dell’ingresso dei V6 Turbo.

Difficile prevedere un cambiamento tecnico a questo punto della stagione. Il progetto delle monoposto 2014 sicuramente è già molto avanti. Molti team saranno già all’80% della progettazione. Apportare delle modifiche ad un componente così importante come le gomme comporterebbe quasi certamente buttare via tutto il lavoro svolto fino ad oggi” analizza Gian Carlo Minardi

Aspetti come lo schiacciamento della gomma, l’oscillazione sulle spalle e l’altezza da terra sono elementi chiave nella definizione di un progetto. In questa stagione abbiamo visto come il passaggio dalle mescole 2012 alle 2013 e il ritorno alla “spalla 2012” possa fare la differenza a casa di qualcuno” conclude il manager faentino “Pertanto non vedo alternative e credo che manchi solo la comunicazione ufficiale

Per uno dei circuiti più veloci in calendario, come Spa-Francorchamps, il costruttore italiano porterà le due mescole più dure del suo range F1: il P Zero Orange hard e il P Zero White medium.

“Spa non è solo un circuito mitico, ma rappresenta anche una delle sfide più grandi per le nostre gomme, principalmente a causa degli elevati carichi di energia che si scaricano sulle coperture, sia in verticale – si pensi alle grandi compressioni come nell’Eau Rouge – sia in laterale, in curve veloci come a Blanchimon” analizza Paul Hembery “Spesso gli pneumatici sono soggetti a forze che agiscono contemporaneamente in direzioni diverse, e questo aumenta ulteriormente il loro impegno. Quindi, gestire al meglio le gomme è molto importante, in particolare su un giro così lungo. Questo significa che ci sarà spazio per una varietà molto ampia di strategie che, tuttavia, dovranno essere molto flessibili poichè le condizioni meteo potrebbero cambiare in modo repentino. Come visto molte volte in passato, un utilizzo accorto delle coperture wet e intermedie ha rappresentato la chiave del successo su questo circuito. Entrambi i nostri pneumatici da bagnato hanno dato prova di ottime prestazioni nelle gare precedenti: in particolare, la gomma intermedia ha dimostrato di adattarsi molto bene anche in condizioni quasi asciutte. Su questo circuito le opportunità di sorpasso sono molte e il mix di prestazioni e durata offerto dai nostri pneumatici permetterà di ottimizzarle” conclude il Direttore Motorsport Pirelli

Gian Carlo Minardi “Sirotkin? Bravo ma giovane”

Continuano a farsi sempre più forti le voci che vorrebbero Sergey Sirotkin al fianco della Sauber nel 2014. Il team svizzero sta attraversando forse il periodo più difficile, sommerso da forti debiti che rischiano di mettere in dubbio la presenza nella massima serie. Il salvagente potrebbe arrivare proprio dalla Russia e dagli sponsor che appoggiano la carriera del giovane driver classe 1995, impegnato in questa stagione nella WSR 3.5

Sirotkin ha firmato il suo debutto in Italia nel 2011 prendendo parte al Campionato Italiano Formula ACI CSAI Abarth, per poi passare l’anno successivo in Auto GP “Sirotkin sta facendo bene in WSR 3.5, ma non dobbiamo dimenticarci che ha solo 17 anni. Ha iniziato a correre in Italia a 15 anni ed è cresciuto prevalentemente sul nostro territorio” analizza Gian Carlo Minardi “Può avere certamente un ottimo futuro se correttamente supportato dai colossi russi, ma è prematuro buttarlo nella mischia. Credo che proprio questo aspetto sia uno dei problemi principali che sta incontrando Peter Sauber per la definizione dell’accordo” prosegue il manager faentino “I Russi vorrebbero saltare le tappe mentre Sauber (giustamente) ha in mente un programma diverso, per evitare di “bruciare” il ragazzo. Trattare con i Russi non è cosa facile

Nel 2003 il Minardi Team portò al debutto su una F1 il primo pilota russo, Sergei Zlobin “Sono ormai passati dieci anni e sono contento di aver portato in occidente i primi sponsor russi. E’ un mondo veramente difficile e ricco di potenziale, ma non di facile gestione soprattutto se in mezzo ci sono anche scelte tecniche. Nel nostro caso il rapporto era basato su un terzo pilota (Zlobin) a cui bisognava insegnarli numerosi aspetti, senza aspettative di F1, ma solamente test” conclude Minardi “Auguro a Sauber di riuscire a risolvere i suoi problemi”

Gian Carlo Minardi “Ferrari, ago della bilancia per il mercato”

Con le vacanze ormai alle spalle la Formula 1 si prepara a tornare in pista per l’ultima parte di stagione. Come da tradizione, due tracciati che hanno contribuito a scrivere parte della storia di questo sport, Spa-Francorchamps e Monza, sono anche sinonimo di Marcato Piloti.

Tutti gli occhi sono puntati su Ferrari e Red Bull con una Lotus che difficilmente riuscirà a tenere Raikkonen. Proprio la Scuderia di Maranello potrà essere la chiave di volta per dare il via alle danze, come ci annuncia Gian Carlo Minardi “La Ferrari potrà essere l’ago della bilancia per diversi motivi. Prima di tutto è un sedile ambito da qualsiasi pilota in quanto arrivare a Maranello significa raggiungere un obiettivo professionale molto elevato. Per tanto le mosse della “rossa” determineranno il resto del mercato, anche se al momento è molto ristretto a causa dei problemi finanziari di diversi team” In casa Red Bull è certa la partenza di Mark Webber, come annunciato diversi mesi fa dallo stesso pilota australiano “Ultimamente Marko sponsorizza molto Daniel Ricciardo e presumo che il predestinato sarà lui, con l’arrivo di Da Costa in Toro Rosso. Qualora la Red Bul decidesse di fare scelte diverse, credo che Vergnè sarà sacrificato. ” analizza il manager faentino.

Il momento poco felice per alcune scuderia incide anche sul mercato e sulle scelte del pilota stesso “La situazione tecnico-finanziaria non rendono alcuni team più appetibili da quei piloti che si vogliono affacciare alla Formula 1, o che sono in attesa di approdare in un top team. Resiste la Force India, anche se bisognerà vedere come si comporterà nell’ultima parte. Quasi certamente molti saranno costretti a puntare solamente su piloti con alle spalle forti sponsorizzazioni. Questo è sicuramente una nota dolente, in quanto mi piacerebbe vedere piloti come Hulkenberg, Di Resta o Sutil su vetture competitive. Soprattutto i due piloti Force India hanno fatto vedere cose egregie”

Minardi però pone l’accento anche su un altro aspetto molto importante che potrà contribuire a movimentare il mercato “La seconda parte di stagione sarà fondamentale anche per le scelte tecniche che verranno fatte, e si ha la sensazione che Mercedes abbia tra le mani un motore turbo che potrebbe fare la differenza. L’aspetto determinante non sarà soltanto la potenza, ma anche il consumo di benzina. La casa di Stoccarda fornirà ben quattro scuderie e questo potrebbe aiutare diversi team a rinascere, come la Williams. Staremo  attenti alle fughe di notizie per capire chi tra i motoristi avrà interpretato meglio il nuovo regolamento

Insieme a Da Costa, il Supervisore della Scuola Federale ACI CSAI e collaboratore Ferrari, pone la sua attenzione anche verso altri piloti giovani “Credo che i primi tre piloti della WSR 3.5 – Magnussen, Vandoorne,  Stevens –  ed Evans (GP2 Series) siano già pronti per il salto in F.1. Poi i Rookye test di Silverstone ci hanno mostrato un Sainz J. molto competitivo con un futuro ai massimi livelli, ma bisogna lasciarlo lavorare e crescere ancora nelle formule minori” conclude Minardi

Gp Nurburgring – UP & DOWN

Con anche la nona prova alle spalle diamo i voti ai principali protagonisti del Gp del Nurburgring

PIRELLI 7 – dopo la grave insufficienza di una settimana fa è riuscita a porre rimedio ad una situazione tecnica compromettente e ridicola. Non hanno accusato problemi. Rimando ancora scettico dal sistema legato alla variabilità perché posso capire la differenza tra le mescole, ma non concepisco cambiamenti così importanti al variare di qualche grado nella temperatura dell’asfalto. Non credo sia la strada giusta e corretta per rendere più spettacolare un Gp di Formula 1

Sebastian Vettel  9 – non c’è molto da aggiungere. Riesce a sfruttare al meglio da un’ottima macchina che ha saputo riprendersi dopo la débâcle di Silverstone. Altrettanto bravo Mark Webber che ha saputo reagire nel migliore dei modi al problema ai box, recuperando posizione, portando al team punto importanti e dimostrando che poteva essere tranquillamente da podio.

Kimi Raikkonen 8.5 – Ottimo gran premio sia per lui che per la Lotus

Romain Geosjean 8 – è stato il classico attaccante e uomo squadra. Al primo segnale ha lasciato il passo al suo compagno di squadra

Fernando Alonso 7.5 – questo voto è tutto per Alonso, ma non per  un team Ferrari che vedo in difficoltà e in affanno

Jenson Button 7 – ha dimostrato ancora una volta di saper dare il meglio in queste condizioni riuscendo a sfruttare  una McLaren non ancora al top. Anche in Ungheria, con le temperature alte, potranno essere un outsider importante

Sergio Perez – Nico Rosberg – Nico Hulkenberg – Daniel Ricciardo 6 – In particolar modo questo voto lo meritano il pilota Toro Rosso, per la bella prestazione in qualifica, e il tedesco della Sauber per aver regalato al team un importante punto

Inside Bhai Tech – Simulator & Software

Inizia oggi il nostro viaggio all’interno del Bhai Tech Advanced Vehicle Science Centre, il polo tecnologico inaugurato a Mestrino – alle porte di Padova – dal pilota Williams Pastor Maldonado, che quest’anno festeggia il primo anno. Grazie al suo design innovativo il centro è arrivato in finale a Colonia nel concorso per il premio come migliore struttura 2012, giocandosi la vittoria con  il Circuito delle Americhe di Austin.

2800 mq di superficie divisi su tre piani nati con l’obiettivo di fornire una serie di servizi a team e piloti per lo sviluppo delle vetture, monoposto e GT, e la preparazione del week end di gara grazie ad un innovativo simulatore e un software di modellazione di ultimissima generazione, punti focali del progetto Bhai Tech.

Tramite il   simulatore 6-DOF a movimento integrale, circondato da uno schermo   di 8 mt con apertura di 210°, cinque proiettori fuori bordo e da due schermi   retro visivi che garantiscono la visione della parte posteriore della vettura   riflettendo l’immagine sugli specchietti, il pilota può esercitarsi studiando nel dettaglio tutti i segreti delle piste più importanti che colorano i calendari delle principali formule propedeutiche. Integrando il software di modellazione “BhT” le scuderie hanno invece uno strumento che le permette di preparare indoor un intero week end, confrontando i dati della pista con   quelli virtuali. Oltre a fare studi fluidodinamici (CFD) e analizzare il   comportamento delle gomme, è possibile anche studiare in tempo reale gli   assetti, verificandone gli effetti dei diversi comportamenti e analizzarne il comportamento In molte categorie i tempi sono strettissimi e la possibilità di girare e provare è minima. Per questo diventa sempre più importante presentarsi in pista fin dal venerdì con un buon assetto e una buona preparazione” “Nella nostra sede abbiamo la possibilità di fare tutto questo, preparando e studiando nel dettaglio il set-up migliore. Grazie al nostro software possiamo inserire tutti i dati raccolti nel week end relativi a gomme, assetti e carichi aerodinamici, ricreando quindi le condizioni della pista senza dover andare fisicamente sul tracciato, diminuendo tempi e costi. A quel punto possiamo iniziare il lavoro di messa a punto”

E’ un cerchio che si chiude   perfettamente: dalla pista, alla simulazione per tornare in pista. In Formula   1, con la limitazione dei test, il simulatore è uno strumento di vitale   importanza per lo sviluppo delle monoposto e nella preparazione del gran premio . Tutti i top team hanno fatto grandi investimenti in questo settore, ma anche nei campionati propedeutici la simulazione è una voce di grande riscontro, in quanto permette al team di sviluppare e preparare nel dettaglio la vettura ad ogni esigenza e al pilota di studiare il tracciato e il comportamento della macchina “In F.1 centinaia di tecnici lavorano intorno al simulatore per sviluppare al meglio la vettura, con costi proibitivi, oltre ad avere la telemetria e i tutti i dati necessari allo sviluppo, in quanto progettano loro stessi la macchina. Grazie al nostro software riusciamo, con un numero limitato di persone, a mettere in condizione il team di sviluppare la vettura lavorando anche sulla modellazione della gomma, aspetto altamente importante su cui vengono spese diverse ore. Possiamo fornire diverse opzioni di assetto a seconda delle necessità” conclude l’ing. Costa.

Sulla pista tedesca del Nurbrugring, teatro del terzo round dell’International GT Open, il reparto corse ha già conquistato il primo doppio successo di classe con le due McLaren MP4 12C grazie ai suoi alfieri Giorgio Pantano/Rafael Suzuki e Van Der Drift/Luiz Razia,  chiudendo a Jerez la prima metà di stagione in testa al campionato.