La Minardi torna a rombare in pista

Lo scorso fine settimana, durante la Zandwoort Festival, alcune Minardi sono tornate a rombare in pista, davanti ad una cornice di pubblico di 40.000 appassionati. Il collezionista Frits van Eed ha portato in pista, insieme all’ex Minardi Driver Verstappen e Jan Lammers sei monoposto faentine completamente restaurate con le livree originali..

Tra gli ospiti non poteva certamente mancare Gian Carlo Minardi “E’ stata una giornata assolutamente entusiasmante, affascinante ed emozionante. Rivedere in pista macchine che da circa 20anni erano rimaste ferme è qualcosa di indescrivibile. Devo fare i complimenti a Frits  per la sua passione verso il mondo della Formula 1 e i colori del Minardi Team. Basti pensare che nel suo museo si contano oltre 60 monoposto, di cui 11 (su 22 costruite) Minardi” racconta Gian Carlo Minardi “Mi ha fatto ancora più piacere perché il tutto è avvenuto in occasione del “Zandwoort Festival”, quest’anno dedicato ai prodotti italiani, e Frits ha scelto di portare in pista le mie vetture, nonostante possieda anche ben tre Ferrari, oltre a tantissime Williams, McLaren e vetture che non si vedono più in giro. Ho rivisto anche girare in pista la Minardi M187-Motori Moderni, forse la vettura più bella.”

Non perderti il video all’interno della Minardi-TV con le Minardi in azione sulla pista

Gp Austria – PAGELLE

Anche l’ottavo appuntamento è andato in bacheca con la nuova doppietta targata Mercedes, anche se la novità più importante è il podio della Williams

Circuito – 10 Il voto più alto lo merita il circuito e l’organizzazione che sono stati in grado di riportare il pubblico delle grandi occasioni attraverso una serie di eventi promozionali

Nico Rosberg – 9 Determinato e tranquillo nella gestione della gara. Impeccabile

Fernando Alonso – 9 La sua miglior gara. Ha lottato con caparbietà per gli oltre 300 km nonostante una macchina poco competitiva. Insieme a Ricciardo e Raikkonen ha provato a contrastare il dominio della PU Mercedes

Valtteri Bottas , Felipe Massa , Williams – 8,5 sia per quanto fatto vedere in qualifica che in gara. Grazie anche alla PU tedesca sono vetture difficili da sorpassare

Sergio Perez – 8 nonostante la penalità è stato in grado di rimontare e portare la sua Force India in zona punti, tenendola aggrappata al quarto posto mondiale.

Daniel Ricciardo – 8 più di questo non poteva fare. E’ uno di quei pochi piloti che ha portato la macchina non motorizzata Mercedes tra tante PU tedesche. La sua macchina ha diversi problemi che si evidenziano maggiormente con il compagno.

Lewis Hamilton – 7 in questo momento è esattamente l’opposto del suo compagno. Troppo nervoso. Resto comunque convinto che l’errore in qualifica non sia da imputare a lui

Daniil Kvyat – 6.5 ottima prestazione nonostante il tracciato nuovo per lui. Si è messo nuovamente in evidenza. Purtroppo è stato “tradito” dalla sua Toro Rosso.

Kimi Raikkonen – 5 ancora in difficoltà con la F14-T così come Jenson Button con la sua McLaren. Forse con l’utilizzo delle mescole più dure il britannico potrà difendersi maggiormente

Sono emersi nuovamente i problemi in casa Renault che porteranno certamente a nuove riunioni. Il problema in casa Renault non sarà di facile risoluzione.

Un caro saluto a Roberto Cevolini

Il Grande Male ha fatto un’altra vittima e ci ha portato via Roberto Cevolini che con la sua CRP è stato un partners importante per la crescita del Team Minardi. In collaborazione con la CRP era nata la prima scatola cambio eseguita in fusione di lega di titanio, fiore all’occhiello dell’azienda

Un anno fa Roberto Cevolini scriveva così “Correva l’anno 2000 e già da un po’ collaboravo con il Team Minardi. Seguivo loro alle corse perché CRP Technology faceva per loro, ma non solo loro, varie parti della vettura di formula uno. La scatola cambio eseguita in fusione di lega di titanio era uno dei fiori all’occhiello della CRP. Ma non solo: si facevano pure i portamozzi sempre nella stessa lega, la scatola dello sterzo, il cestello della frizione e tanto altro ancora. Il patron Giancarlo Minardi era un vero Leader e sapeva sempre come e quando trovare il pilota giusto che in futuro sarebbe diventato un Campione.

Nel 2000 la Minardi era sponsorizzata Telefonica e proprio a SPA ho avuto l’occasione di conoscere un giovane pilota di formula 3000 che era stato scoperto da Giancarlo e portato a SPA per la gara. Proprio nel week end, sabato 29 luglio, il giovane Fernando compiva gli anni, diciotto, e festeggiammo sotto il tendone il suo compleanno con una grande torta. Allora c’erano i tendoni, almeno nei piccoli Team, ma erano tendoni carichi di umanità. Ora forse l’umanità è scemata e al suo posto ci son solo personaggi più o meno meritevoli di stare in quel circo. La gara Alonso la vinse e infatti l’anno successivo Fernando corse per la Minardi. Purtroppo solo un anno perché Giancarlo dovette cederlo a Briatore per far cassa. Ma ancora una volta Minardi aveva dimostrato di intendersene di piloti da corsa.

Gian Carlo e Giovanni Minardi, insieme a tutto lo staff, mandano un grandissimo abbraccio ai figli Franco e Livia

 

Il Team Minardi by Pastina&Friends a caccia della vittoria nella 24H di Pomposa

Archiviato in bacheca il terzo posto nella gara endurance di Imola, in occasione del tributo ad Ayrton Senna, il Team Minardi by Pastina & Friends è pronto a tornare in pista per andare alla conquista della 24H di Pomposa.

Forti della vittoria nella 24H Kart Endurance alla Gran Canaria del 2011, per la compagine faentina coordinata dal “Team Principal” Roberto “Pastina” Bandini, storico collaboratore del Team Minardi, a Pomposa sarà la terza esperienza nell’impegnativa gara endurance di kart che vedrà impegnati, sotto l’attenta e precisa guida del Direttore Sportivo Giovanni Minardi i piloti Gabriele Lancieri, Massimo Carli, Luca Casadei, Riccardo Cinti, Antonio Giovinazzi, Gianni Vigorito e Daniel Mancinelli.

I “fantastici 7” proveranno ad andare a caccia di quella vittoria che è sfuggita fino ad oggi, firmando il terzo e quinto posto nell’edizione 2008 e 2013 “Quest’anno vogliamo sfatare il mito e provare a vincere. Tutte le volte che siamo andati a Pomposa, la Dea Bendata ci ha voltato le spalle. L’anno scorso poi ci abbiamo messo anche del nostro commettendo alcuni errori che ci hanno privato di un podio sicuro” commenta Roberto Bandini

Fino a domenica il box e il kart con i colori del Team Minardi by Pastina & Friends sarà esposto al Centro Commerciale “Le Maioliche” di Faenza, prima di partire alla volta di Pomposa  per la 24H, in programma dal 23 al 25 maggio.

Gian Carlo Minardi “Imola, che emozione”

Il tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola ha ospitato la quattro giorni dedicata alla memoria di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, scomparsi tragicamente nel week end del Gran Premio di San Marino ‘94, richiamando un pubblico di oltre 30.000 persone.

Non poteva certamente mancare Gian Carlo Minardi, sia per la sua storicità nel Mondiale di Formula 1, ma soprattutto per il legame speciale che lo legava al campionissimo brasiliano “Nonostante un meteo poco clemente, che ha dato giusto tregua nella giornata clou di giovedì 1 maggio, la memoria di Ayrton ha portato a Imola 32.000 appassionati.  Era difficile preventivare un’affluenza di questo tipo. Nonostante siano volati via già 20anni il ricordo dell’uomo e del campione Senna è ancora vivo, così come la passione per la Formula 1” ricorda Gian Carlo Minardi “Abbiamo vissuto dei momento intensi come il 1’ di silenzio alla curva Tamburello. Un bagno di folla si è gettata con ordine e rispetto, richiamando tutte le tifoserie. La F1 è uno dei pochi sport, se forse non l’unico, in cui i tifosi riescono a convivere. Bisogna far tesoro di queste esperienza e riflettere. L’appassionato ha bisogno del contatto con i suoi beniamini

Nonostante l’uscita dalla Formula 1 a fine 2005, grande calore e attenzione è stata rivolta direttamente anche al fondatore del Team Minardi  “L’affetto nei miei confronti è stata la più grande sorpresa perché arrivata anche dai quei giovanissimi che non hanno visto la Formula 1 mia e di Senna. Ho avuto la possibilità di firmare tantissimi autografi, chiacchierare e scattare fotografie. Vederli così attaccati mi ha commosso e sorpreso” conclude il manager faentino

Un grazie a tutti gli appassionati accorsi a Imola  e per l’affetto dimostratomi. Grazie a @GioPaini23, @ParolAnne e @lukasredl  per le foto inoltrate tramite Twitter @minardi09

Podio per il Team Minardi by Pastina&Friends alla “Kart Memorial Senna 2014”

Sotto una pioggia torrenziale e con condizioni meteo che non hanno mai dato tregua, il team Minardi by Pastina&Friends ha conquistato il podio nella gara endurance, organizzata sul tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola in memoria di Ayrton Senna.

Sotto l’attenta direzione del Team Principal Roberto “Pastina” Bandini, il Direttore Sportivo Giovanni Minardi, in costante comunicazione con i suoi ragazzi, ha guidato la cavalcata di Gabriele Lancieri, Marco Zipoli, Gianni Vigorito ed Edgard Kanah alla conquista del terzo posto. Le difficoltà non sono certamente mancate con la compagine faentina costretta fin dalla prima battute ad intervenire pesantemente sul kart, sfilando così di conseguenza all’ultimo posto. Giro dopo giro i “Fantastici 4” hanno saputo recuperare mettendo in campo grinta e determinazione girando su ottimi riscontri cronometrici, recuperando i passaggi persi e scalando la classifica finale fino al podio, chiudendo la competizione alle spalle dei vincitori R3 4 Ayrton e della Porsche Driving School

A premiare le tre squadre il presidente dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari Uberto Selvatico Estense, il curatore del Tribute Ezio Zermiani e Gian Carlo Minardi.

Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi del team Minardi by Pastina&Friends per l’ottimo lavoro svolto, nonostante una pioggia che non ha mai dato tregua e le non poche difficoltà. Devo dire che in 6h e mezza di gara abbiamo risolto più problemi di quanto mai fatto in una 24H. Il terzo posto è veramente il minimo considerando il nostro passo” commenta Roberto Bandini “Ora ci prepareremo per la 24H di Pomposa in programma il 24-25 maggio

Minardi-Senna, un binomio spezzato troppo presto

Sono già passati 20 anni da quel tragico 1 maggio 1994, quando a Imola la “Signora in nero” ci strappò via per sempre quell’asso brasiliano del volante chiamato Ayrton Senna.

Trampolino di lancio per tantissimi campioni, il Minardi Team avrebbe dovuto ospitare anche l’ultima stagione di Ayrton. Ebbene sì. Tra Gian Carlo Minardi e Senna c’è sempre stato un grandissimo rapporto di amicizia e stima reciproca, le cui radici risalgono a ben prima dell’arrivo in Formula 1. A rivelare per primo la volontà di Ayrton di voler chiudere la sua carriera nel Mondiale al volante della Minardi è stato il padre, Milton Da Silva. “Dopo il quinto titolo Mondiale, Ayrton avrebbe guidato per la Scuderia faentina. Purtroppo il fato ha voluto diversamente”. Spesso sia il padre che Ayrton si rifugiavano nel motorhome faentino per gustarsi un buon piatto romagnolo. “Se non fosse stato il padre a raccontare questa storia, certamente non sarebbe venuta fuori da me. Sarebbe stato come tradire un amico”.

Il primo contatto con Senna avvenne nel 1982, con il brasiliano impegnato in Formula Ford e Minardi in F2 con il suo team. “Mi venne segnalato da Paolo Barilla – che lo aveva visto correre in kart – e durante il week end di Hockenheim invitai il giovane Senna a cena in hotel. Gli offrii fino a 50 milioni di lire per venire a correre con noi in F2, ma Ayrton garbatamente rifiutò”. Già in quegli anni Ayrton aveva le idee ben chiare sul suo percorso, che prevedeva la conquista del primo titolo Mondiale di Formula 1 nel 1988. “Mi ringraziò molto gentilmente in quanto ero stato il primo a offrirgli dei soldi per correre, invece che chiedergliene. Da quel giorno, in concomitanza delle gare di F2 e Formula Ford, Senna tornò sempre nel nostro motorhome per mangiare, rimanendo in ottimi rapporti”.

Una volta in Formula 1, Minardi e Senna continuano a scambiarsi le idee sia dentro che fuori dal paddock. “Ricevevo spesso sue chiamate dal Brasile e parlavamo al telefono per diverse ore. Durante i GP spesso si recava di nascosto a pranzo da noi. A inizio del 1993, a causa di un rapporto quasi logorato con la McLaren, aveva deciso di venire a guidare per la Minardi, ma lo convinsi a recedere da una scelta così azzardata, puntando ad un contratto aperto con il suo team. Da lì è arrivata la firma del famoso contratto da 1 milione di dollari a gara: quell’anno forse disputò la sua stagione più bella e grintosa”, prosegue il manager faentino.

L’ultimo scambio di idee avvenne ad Aida, quindici giorni prima di Imola, quando chiese la mia opinione su alcuni episodi che stavano caratterizzando la sua vita dentro e fuori dal paddock”.

Solamente il fato crudele impedì a Senna di mantenere la sua promessa fatta qualche anno prima a Gian Carlo, che avrebbe potuto cambiare la storia di un piccolo ma glorioso team che, con i suoi 21 anni di Formula 1 e 340 Gran Premi, ha contribuito a scrivere una buona fetta della storia di questo sport, lanciando nomi del calibro di Alonso, Fisichella, Trulli, Webber, Martini, Genè, Morbidelli, Nannini e molti altri. “Con i se o i ma non si va da nessuna parte, non contano nulla. Certamente con in squadra Ayrton Senna i rapporti con i vari fornitori tecnici sarebbero cambiati… Con la Sua esperienza e il suo carisma il Team avrebbe potuto avere certamente un’evoluzione non preventivabile. Il solo pensiero che ogni volta ribadisse il suo desiderio di venire da noi mi riempiva il cuore d’orgoglio”, sottolinea Minardi.

Dal 1 al 4 maggio Imola ricorderà Ayrton Senna e Roland Ratzenberger e sarà esposta anche la Minardi ‘94 di Martini e Alboreto. Inoltre i colori del Team Minardi by Pastina&Friends animeranno la “Kart Memorial Senna 2014”, gara endurance di 7H.

Gian Carlo Minardi premiato alla Festa dello Sport

Sullo sfondo del Palazzo dei Congressi e in occasione della Festa Provinciale dello Sport, vetrina per eccellenza della città di Ravenna nei diversi ambiti sportivi, Gian Carlo Minardi è stato premiato dal CONI di Ravenna con il premio “Una vita per lo Sport”

Fa sempre molto piacere essere premiati da rappresentanti della tua terra e per questo ringrazio il CONI di Ravenna per questo nuovo riconoscimento” commenta Gian Carlo Minardi

“Una vita per lo Sport”, un riconoscimento dedicato a coloro che per decenni si sono impegnati fattivamente e meritoriamente per la diffusione e la promozione dei vari valori dello Sport. Un premio che non poteva che finire tra le mani del manager faentino e attuale Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI che vanta nel suo palmares oltre 35 anni di corse – dalla Formula Italia alla Formula 1.

Complimenti Presidente!

 

 

Gian Carlo Minardi “Zanardi, un esempio per tutti noi”

Dopo due medaglie d’oro e una d’argento ai Giochi paralimpici di Londra 2012 in handbike e i tre titolo mondiali su strada, Alessandro Zanardi è pronto a tornare al volante di una vettura Gran Turismo.

A distanza di quattro stagioni dalla sua ultima corsa, l’ex pilota di Formula 1 e campione Cart sarà impegnato al volante della BMW Z4 GT3 nella Blancpain GT Sprint “Bisogna fare a Zanardi un grandissimo in bocca al lupo. In questi ultimi anni ha dimostrato tutto il suo valore andando a vincere ben due medaglie d’oro alle ultime Paraolimpiadi – non prettamente il suo sport – e ora è pronto a rimettersi in gioco a 47 anni” commenta Gian Carlo Minardi

“Sarà una sfida certamente non facile per molti aspetti. E’ stato lontano dalle corse per diverso tempo e dovrà rientrare nei ritmi di una vettura da corsa. Stiamo però parlando di un ragazzo determinato, un esempio per tutti. Da un atleta come lui noi tutti dobbiamo solamente imparare. E’ la prova vivente che con la forza di volontà e la testardaggine si possono raggiungere traguardi importanti”

Alessandro Zanardi firma il suo ingresso in Formula 1 nel 1991 con la Jordan, prendendo parte alle ultime tre gare. Nell’anno successivo Gian Carlo Minardi chiama il bolognese per sostituire l’infortunato Christian Fittipaldi nei GP d’Inghilterra, Germania e Ungheria “Ho avuto la fortuna di conoscerlo quando era molto giovane. Tornando a quegli anni rimane solo un rimpianto. Se avesse avuto la preparazione fisica di oggi, la sua carriera in Formula 1 sarebbe stata certamente diversa. Oggi ha un fisico eccezionale, cosa che gli mancò nel 1992. Abbiamo avuto un rapporto piacevole, ma anche dei problemi. Io ero solo alla mia ottava stagione e lui non era pronto fisicamente” ricorda il manager faentino “Tornando al presente gli faccio ancora un grandissimo in bocca al lupo per la sua nuova sfida”

La Formula 4 prende forma

 

Telaio Tatuus, Propulsore  FIAT 4 cilindri turbo da 1,4 litri FPT, Promotore WSK Promotion… con estrema decisione tutti i tasselli che comporranno il mosaico della nuova FIA Formula 4 prendono posto.

La nuova categoria voluta fortemente dalla FIA e appoggiata dall’Automobile Club d’Italia,  che sarà la prima a percorrere questa strada, nasce con l’obiettivo di scoprire i nuovi talenti dell’automobilismo sportivo facendo da ponte tra il mondo del karting e le monoposto, essendo aperta ai ragazzi che hanno compiuto i 15 anni.

Il Campionato Italiano, che vedrà al via i telai Tatuus spinti dal propulsore FTP da circa 160 cv,  sarà composto da sette appuntamenti e scatterà nel mese di maggio sulla pista di Vallelunga per chiudere a Barcellona il 19 ottobre, passando per le piste di Adria, Imola, Mugello e Monza. Ancora da decidere il tracciato che ospiterà l’evento in programma l’8 giugno. A breve sarà diramato anche il nome del fornitore di pneumatici.

Per quanto riguarda i costi sono naturalmente confermate le cifre già espresse dalla FIA. Il telaio costerà 33.000 euro più iva, ed il motore 9.500 euro più iva.

Perez in Force India al fianco di Hulkenberg

Nico Hulkenbeg ha il suo compagno di squadra. Si tratta del messicano Sergio Perez che, dopo l’esperienza in Sauber e McLaren, approda in Force India al fianco del neo-acquisto Nico Hulkenberg.

Coppia completamente rinnovata per la compagine di Vijey Mallya che si appresta ad affrontare un 2014 ricco di incognite – causa le numerose novità tecnico-sportive introdotte – con due giovani driver che hanno saputo mettersi in evidenza nelle ultime stagioni. Sia Nico Hulkenberg – classe 1987 – che Sergio Perez – classe 1990 – sono stati autori di una seconda parte di stagione interessante. Il tedesco ex-Sauber ha trascinato la sua scuderia fino al settimo posto (e alle spalle del suo nuovo team) mentre il messicano ha messo più volte in difficoltà il compagno di squadra e Campione del Mondo Jenson Button, chiudendo all’undicesimo posto nella classifica mondiale

In vista del nuovo regolamento tecnico la Force India ha voluto cambiare completamente la sua line-up, puntando su due giovani promettenti come Nico e Sergio. Se la crescita del team proseguirà sulla medesima lunghezza d’onda delle ultime stagioni potrebbe ambire a un posto prestigioso nella classifica Costruttori, grazie anche al propulsore Mercedes” analizza Gian Carlo Minardi

Sono veramente contento per questo annuncio. La Force India è sempre stata la mia prima scelta. Per questo voglio ringraziare sia Vijay ceh tutto il team per questa possibilità. E’ un team giovane, molto determinato che ha costruito vetture competitive. La prossima stagione cambieranno molte cose causa i nuovi regolamenti, ma ho già dei buoni presentimenti per il 2014. A breve visiterò la factory per conoscere personalmente tutto lo staff” commenta Sergio Perez

Punti doppi e numeri fissi per il 2014

Non si placano le novità per la Formula 1 targata 2014. Dopo le sostanziose novità apportate al Regolamento Tecnico che stanno creando non pochi grattacapi a team e motoristi, la F1 Strategy Group – composta da FIA, FOM e sei Team – e la Formula One Commission hanno approvato, con effetto immediato, importati modifiche al Regolamento Sportivo che certamente faranno discutere.

Punti raddoppiati per l’ultima gara: con l’obiettivo di rendere il campionato meno noioso e scontato dal prossimo anno il Gran Premio di Abu Dhabi assegnerà la bellezza di 50 punti al suo vincitore. Gli altri punteggi saranno: 36 al secondo, 30 al terzo, 24 al quarto, 20 al quinto, 16 al sesto, 12 al settimo, 8 all’ottavo, 4 al nono e 2 al decimo “In questo modo con una sola gara si potrebbe vanificare il lavoro e l’impegno di tutta una stagione intensa. Uno “zero” ad Abu Dhabi potrebbe significare la perdita di un campionato. Mi sembra semplicemente uno show dove la fortuna ha un ruolo principale, piuttosto che una formula per rendere l’ultimo appuntamento più avvincente. Affidabilità, Fortuna, Errori…. Troppe variabili possono entrare in gioco per determinare un Campione del Mondo di Formula 1. Lo stesso discorso però va visto anche in ottica dei piccoli team. Conquistando un solo punteggio doppio – magari più per sfortuna altrui che per meriti propri – potrebbe vanificare un lavoro costruito in 19 GP e composto da tanti piccoli piazzamenti

Numeri personali per i piloti: il numero #1 è dedicato al Campione del Mondo, mentre la numerazione dal #2 al #99 è libera “Non mi dispiace questa decisione. In questo modo i piloti potrebbero essere identificati non solamente dal casco, ma anche del numero di gara. Se un pilota esce dal mondiale temporaneamente per poi rientrare a stagione inoltrata cosa succede?

Penalità di 5 secondi:  fa il suo ingresso una nuova penalità composta da 5”, che si potranno andare a sommare al tempo finale di gara “Attenzione sempre a chi infligge queste ammende. Se non si utilizzerà sempre lo stesso gruppo – e quindi il medesimo metro di giudizio – potrebbe diventare uno strumento molto pericolo sfalsando il risultato della pista. Anche in questa stagione abbiamo assistito a penalità troppo severe, a discapito di una giusta e sana competizione in pista”

Non cambia il peso minimo: non è passata invece la richiesta per alzare il limite di peso – vettura e pilota – da 690 a 700 kg “Non capisco questo veto imposto da alcune scuderie. Questo può diventare discriminante per alcuni piloti. Mi sembra di tornare indietro agli anni ’80-’90 quando le vetture erano modellate su piloti piccoli e leggeri. Considerando i tanti accessori che dovranno ospitare le vetture poteva essere una strada da percorrere, senza dover penalizzare lo spazio per il driver

Si parla anche del Budgets Cup in ottica 2015, ma questa è un’altra storia….

Webber, un Signore e un ottimo Pilota e Atleta

Quello che andrà in onda domenica sarà un Gran Premio del Brasile ricco di simboli per i colori e la storia del Minardi Team. Dopo aver firmato il suo esordio nel Mondiale di Formula 1 nel lontano 1985 sulla cornice di Rio, il week end di Interlagos sarà anche l’ultimo appuntamento per Mark Webber al volante di una monoposto di F1, dopo l’esordio nel 2002 proprio con i colori del team faentino. L’australiano riuscì a conquistare sulla pista di casa (e al debutto) un entusiasmante 5° posto che mandò in incandescenza pubblico e fans della scuderia faentina.

“Nella mia carriera in F1 ho vissuto diversi GP del Brasile anche se all’inizio era tutto un altro week end, sia perché si correva a Rio e sia perché era la gara di apertura del Mondiale, quindi con temperature più alte. In quegli anni il fine settimana era anticipato da alcune prove libere, svolte una settimana prima. Di conseguenza i ragazzi del team avevano anche la possibilità di rilassarsi al mare e svagarsi. Mentre San Paolo è prettamente una città industriale, Rio è legata più ai divertimenti” ricorda Gian Carlo Minardi

E’ un GP ricco di diversi segni come la morte del motore 8 cilindri aspirato, che lascerà la scena ai turbo, e l’uscita di scena dal circus di Mark Webber. L’australiano lascerà certamente un bellissimo ricordo di se, sia come persona sia come pilota e atleta. Dei 37 piloti che il Minardi team ha portato all’esordio, Mark è uno di quelli che ha lasciato maggiormente il segno, non soltanto per i due punti conquistati all’esordio in Australia, ma anche per il rapporto che si era creato all’interno del team. E’ uno dei pochi che ancora oggi, quando entro nei box o nei paddock di Formula 1, mi corre incontro per abbracciami e salutarmi” ricorda con piacere il manager faentino

All’età di 37 anni lascia la F1 con la consapevolezza di essere ancora al top della carriera. Anche domenica partirà per vincere, nonostante un Vettel determinato a non cedere nulla a nessuno. Dopo esser stato “scippato” di un mondiale da parte del team è stato vittima anche di numerosi ritiri o problemi tecnici, come la perdita di gomme dopo il pit stop. Episodi in cui il pilota non può fare nulla” Webber si appresta quindi ad abbracciare il progetto Porsche LMP1 “Sono sicuro che continuerà a far parlare di se anche nel futuro. Si affaccia su un palcoscenico molto affascinante come i prototipi e le gare endurance che sta attirando importanti costruttori