F1 |MINARDI “Leclerc un predestinato. Vettel, attento”

Ci stiamo avvicinando velocemente alle presentazione delle nuove monoposto e ai test invernali, che inaugureranno la nuova stagione del mondiale di F1. Una stagione che si preannuncia ricca di novità, con una griglia di partenza composta da dieci piloti (su venti) under 25.

Proprio di questo argomento abbiamo chiacchierato insieme a Gian Carlo Minardi, che ha costruito la sua carriera da Team Principal lavorando insieme ai giovani piloti.

Ben venga una griglia di partenza così ringiovanita, nonostante la presenta di qualche anzianotto come Raikkonen. Si prospetta una stagione affascinante e interessante perché ogni giovane che arriva in Formula 1 o in un top team, porta con se la volontà di emergere e di mettere in difficoltà il proprio compagno di box” analizza il manager faentino che intravede in Charles Leclerc (classe 1997) un pericolo per Sebastian Vettel

Avere in squadra un giovane come Leclerc, anziché un pilota appagato come Raikkonen, sarà uno stimolo molto importante per Vettel, che dovrà dimostrare di essersi lasciato alle spalle le negatività della passata stagione in cui sono emerse lacune di carattere mentali, tornando ad essere il quattro volte campione del mondo di inizio stagione. Considero Leclerc un predestinato, con delle doti naturali fantastiche. Auspico che, nel seppur breve inverno, la Ferrari sia riuscita fare l’ultimo step che le è mancato nel 2018 per superare la Mercedes” conclude Minardi.

Arrivabene-Binotto, Minardi “Scelta corretta, ma le novità non sono finite”

Nella serata di lunedì l’indiscrezione della Gazzetta dello Sport ha trovato conferma nel comunicato ufficiale della Scuderia Ferrari che, ad un mese dalla presentazione della nuova Ferrari e a due dall’inizio del mondiale, ha comunicato l’avvicendamento tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto nel ruolo di Team Principal.

Abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi che commenta in modo positivo l’avvicendamento “Condivido in pieno la scelta da parte della Ferrari poiché ho molta fiducia in Mattia Binotto come tecnico e i risultati sono stati una conferma. Arriva dalla scuola di Ross Brawn che ha regalato alla Ferrari risultati incredibili insieme a Todt e Schumacher, prima di andare a vincere il mondiale insieme a Jenson Button con la Brawn GP, mettendo le basi agli incredibili successi della Mercedes.

Non credo che i cambiamenti siano finiti e i prossimi quindici giorni saranno cruciali. Sembra un ritorno al passato nell’era di Domenicali con Massimo Rivola, passato ora in Aprilia. In aggiunto, l’arrivo di Laurent Mekies è un segnale molto positivo e potrà essere un partner importante per Mattia nel ruolo di DS. Conosco molto bene Laurent poiché arriva dalla scuola Minardi, prima di passare in Toro Rosso e successivamente in FIA. Conosce i regolamenti e l’ambiente della Federazione, un aspetto di buon auspicio

Binotto sarà chiamato ad un ruolo ricco di novità, dovendo gestire anche i piloti “Avrà un impegno particolare e non facile nella gestione di un Sebastian Vettel da recuperare dopo una stagione complicata, che dovrà trovare la forza di accantonare le negatività del 2018

F1 | Minardi sul mondiale che verrà “Campionato con tanti giovani interessanti”

Abbiamo salutato il mondiale da poco più di tre settimane, ma tra poco meno di 90 giorni si alzerà il sipario sul Gran Premio di Melbourne, la prima della ventuno gare del mondiale 2019 che scatterà il 17 marzo per concludere il 1 dicembre ad Abu Dhabi. Sarà una stagione ricca di novità non solamente sul fronte dei regolamenti tecnici e sui pneumatici, ma anche da una griglia rinnovata per il 60% tra piloti che hanno cambiato casacca e nuovi arrivi.

Delle dieci squadre solamente Mercedes e Haas hanno confermato in toto la line-up con Hamilton-Bottas e Grosjean-Magnussen.

100% NOVITA’ – Sauber, Toro Rosso, McLaren e Williams hanno stravolto completamente la coppia piloti con l’esordio di Lando Norris in McLaren a fianco di Carlos Sainz che ha salutato la Renault, Alexander Albon in Toro Rosso, George Russell in Williams e di Antonio Giovinazzi pilota ufficiale in Alfa Romeo-Sauber, insieme a Kimi Raikkonen, dopo i due gran premi del 2017 in sostituzione dell’infortunato Wehrlein.

50% NOVITA’ –  Stravolgimenti importanti anche tra i top team con l’arrivo in Ferrari, a fianco di Sebastian Vettel, del giovane Charles Leclerc e in Red Bull di Pierre Gasly, promosso a fianco di Max Verstappen al posto di Daniel Ricciardo che vestirà i colori Renault insieme a Nico Hulkenberg. In casa Racing Point Force India ci sarà lance Stroll a fianco del confermato Sergio Perez.

RITORNI – Avremo anche due ritorni importanti in Williams e Toro Rosso che schiereranno rispettivamente Robert Kubica e Daniil Kvjat.

Ci aspetta un 2019 interessante con giovani di grande qualità come Giovinazzi, Russel, Norris Albon. Una griglia di partenza che si ringiovanisce e che premia il lavoro delle formule minori, in particolare della Formula 2 che avrà i suoi primi tre classificati promossi in F1 tra McLaren, Toro Rosso e Williams, anche se non sono d’accordo sull’operato della FIA, in particolare sui punteggi attributi alla nuova F3 Regional per l’acquisizione della Super licenza F1” commenta Gian Carlo Minardi

F1 | Abu Dhabi, ultima tappa per Fernando Alonso. MINARDI “Sarà solo un arrivederci”


Domenica, ad Abu Dhabi, Fernando Alonso correrà il suo ultimo Gran Premio di Formula 1 dopo il debutto in Minardi nel 2001, 17 anni di carriera, due mondiali vinti e tre sfiorati. Dal 2019 il pilota spagnolo inizierà a scrivere un nuovo capitolo andando a caccia della 500 Miglia di Indianapolis.

Le ultime stagioni con la McLaren sono state avare di soddisfazioni e non gli hanno regalato i risultati sperati e che avrebbe meritato, ma non sono mancati gli apprezzamenti da parte dei colleghi e degli addetti ai lavori. Abbiamo voluto raggiungere telefonicamente chi portò Fernando Alonso nel Circus della Formula 1: Gian Carlo Minardi.

Sono stato presenta al suo primo test in Formula 1 nel 1999 proprio con la Minardi dopo la vittoria della World Series by Nissan, al suo primo Gran Premio di F1 a Melbourne nel 2001 sempre con la Minardi, ma non sarò ad Abu Dhabi perché sono convinto che non sarà il suo ultimo Gran Premio. La gara degli Emirati sarà solamente un arrivederci” commenta il manager faentino

Gli faccio un grande in bocca al lupo per tutte le sue prossime sfide e gli dico anche di divertirsi poiché ha ancora molto da dare, e ricevere, da questo sport” conclude Minardi

F1 | Gp Brazil, THE POINT by Gian Carlo Minardi “Ocon, mistake or strategy?”

Lewis Hamilton won the Brazil Grand Prix and Mercedes celebrated the world championship at the end of a weekend conditioned by a number of episodes. The race marshals once again used very different judgments and I certainly do not agree with Saturday’s decisions during qualifying when Hamilton should have surely have been punished since twice he created dangerous situations

I take note of FIA’s decision, without sharing it. During the race we saw another very serious episode between Ocon and Verstappen that cost Red Bull’s driver the win, in favour of Mercedes. It was a very serious episode since in that moment the driver of Racing Point Force India with the Mercedes engine was about to be lapped by the Dutchman and had the blue flag. Furthermore, we are talking about a driver in Mercedes’ orbit. These episodes make me think.

The grand prix gave us Red Bull in great shape, above all in consideration of the 2019 season hoping that it will be worthily backed up by the Honda motor.

On the Ferrari front, it was a race that showed both the positive sides that came out during the season and the negative since the race was not exempt of mistakes. We put away the twentieth and penultimate round of the world championship with Raikonnen on the podium and, above all, Leclerc’s excellent result (seventh at the finish) that is certainly a good sign for his next challenge with the “red” racing suit. Above all, in qualifying he showed that he has the character and the maturity to manage even the most difficult situations.

Gian Carlo Minardi

ACI e WSK si aggiudicano la nuova European Regional F3 Championship. Minardi “Vittoria importante”

Il Consiglio FIA World Motor Sport ha approvato la nomina di Automobile Club d’Italia (ACI) come promotore del nuovo European Regional Championship che scatterà nel 2019. Il campionato sarà portato in pista da ACI Sport e WSK Promoter con vetture Tatuus F3-T318 Monocoque in fibra di carbonio omologata FIA F3, motori Alfa Romeo 1750 cc […]

Le Regole della vittoria, il corto dedicato alla sicurezza stradale firmato ACI e Giffoni Experience

La coinvolgente storia di un bambino che sogna di diventare un grande pilota di Formula 1: questa la trama dello short movie frutto della collaborazione tra Giffoni Experience e Automobile Club d’Italia, con l’obiettivo di diffondere tra i giovani, e quindi anche tra i giffoners, le preziose e fondamentali regole della sicurezza stradale.

Il corto, dal titolo “Le regole della vittoria”, è stato presentato fuori concorso al Festival il  26 luglio, ed è stato girato in varie location d’Italia: dal Foro Italico di Roma, nella sede del CONI, al circuito internazionale di Napoli e al kartodromo di Battipaglia, fino agli spazi di Giffoni Valle Piana e alla pista di Fiorano.

L’obiettivo è quello di lanciare un messaggio ben chiaro ai ragazzi: per diventare dei veri campioni, dentro e fuori la pista, bisogna unire alla passione e al talento anche la disciplina e il rispetto delle regole. E lo sport è un ottimo alleato per insegnare ai giovani ad avvicinarsi alla sana competizione e al rispetto delle norme che disciplinano la sicurezza stradale per crescere come piloti, ma anche e soprattutto come cittadini, diventando guidatori consapevoli e messaggeri della sicurezza prima di tutto con la propria famiglia e i propri amici.

Il protagonista de “Le regole della vittoria” è Andrea, un bambino di 11 anni che, dopo essersi seduto al posto di guida di una fiammante auto da corsa, ne resta folgorato, decidendo di dedicare tutti i suoi sforzi futuri per realizzare il proprio sogno: diventare un grande pilota. Ma il suo temperamento esuberante fa sì che l’impulsività abbia sempre la meglio sul raziocinio, per cui le regole di sicurezza stradale passano in secondo piano. Questo fino a quando i suoi stessi mentori e compagni di corse, tra cui Gabriele, non gli insegneranno l’importanza del rispetto delle regole stradali senza le quali non si può mai veramente vincere.

Protagonisti del corto due giovani promesse del mondo dei motori che piloti di kart lo sono nella realtà, Andrea Filaferro e Gabriele Minì: il primo pilota ufficiale della Scuderia Birel Art – Sezione Junior, il secondo pilota ufficiale della Scuderia Parolin. Ospiti d’eccezione delle riprese Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e Antonio Giovinazzi, terzo pilota della Scuderia Ferrari, che hanno prestato il volto al cortometraggio per un cameo.

Le Mans | Minardi “Toyota corre contro il suo passato”

Questo fine settimana tutta l’attenzione degli appassionati sarà rivota verso il circuito della Sarthe che ospita l’86esima edizione della 24 Ore di Le Mans. Mai come quest’anno vede già la favorita alla vittoria finale: la Toyota TS050-Hybrib che vedrà al via due equipaggi composti da Alonso-Buemi-Nakajima e Conway-Kobayashi-Lopez.

Sarà tutt’altro che una passeggiata per la squadra giapponese, se in una 24 ore possiamo utilizzare questa parola. Dopo il ritiro di Porsche e Audi, partono certamente come favoriti, ma il loro compito non sarà certamente cosa facile poiché le incognite di una maratona come Le Mans sono innumerevoli e imprevedibili. Non dimentichiamoci come sono finite le ultime due edizioni in cui hanno regalato la vittoria ai diretti avversari a poche ore dalla bandiera a scacchi causa ritiri. Il loro principale avversario sarà l’affidabilità, ma avranno certamente fatto tesoro degli errori commessi nel recente passato” analizza Gian Carlo Minardi

Oltre all’affidabilità le due Toyota avranno come avversari principali la Rebellion R13 e la BR “E’ un’edizione della maratona con poche LMP1 in cui mi Toyota dovrà salvaguardare anche la sua immagina correndo su ritmi importati senza risparmiarsi pur di puntare alla vittoria. Diversamente sarebbe una delusione” prosegue il manager faentino.

Occhi puntati su Fernando AlonsoInsieme ad Alonso ci sono tantissimi piloti con un passato in F1 (sono addirittura 24 i piloti presenti in griglia che corrono o hanno corso nel mondiale n.d.r), ma per lo spagnolo quest’edizione potrebbe essere il trampolino di lancio verso nuovi lidi, lontani dalla F1. La non competitività della McLaren e la contestuale non disponibilità di sedili importanti porterà un pilota di 37anni a guardarsi intorno, puntando verso la Indy o le gare endurance dove quest’anno è già impegnato nel FIA WEC. Da quanto si apprende, in casa Ferrari Sebastian Vettel avrebbe imposto il suo veto all’arrivo di Daniel Ricciardo che resterà in Red Bull a fianco di Max Verstappen

Grande interesse per i colori italiani sarà rivolta nella classe GTE Pro, con uno schieramento a tre punte da parte di Ferrari che vedrà l’esordio anche di Antonio Giovinazzi, con una sfida tra Porsche, Ford, Aston Martin e Chevrolet “La sfida in GTE sarà molto interessante, considerando anche la lotta tra Ferrari e Porsche con l’ex Gimmi Bruni, anche se il BoP non sembra essere a vantaggio della vettura di Maranello penalizzata nelle velocità di punta. La Ferrari si presenta al via con tre equipaggi di tutti rispetto capitanati da Rigon e Pier Guidi a cui ci è aggiunto anche Giovinazzi sulla terza Ferrari 488 di AF Corse insieme a Vilander e Derani

Motor show Bologna, Minardi “Motorsport e show al centro della manifestazione”

A due giorni dalla chiusura del Motor Show di Bologna abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi, da sempre legato alla manifestazione e protagonista negli anni passati con le vetture di F1 del suo Minardi Team e oggi impegnato attivamente nell’organizzazione, insieme ad ACI Sport, dell’Area 48, cuore pulsante della fiera con sfide ed esibizioni tra le macchine da corsa più importanti, dalle vetture di Formula 1 al rally passando per le moto, Gran Turismo, Prototipi, vetture storiche per concludere col Memorial Bettega, e dei padiglioni 21 e 26.

“Il Motor Show di Bologna sta tornando agli albori del passato dove l’appassionato e il motor sport sono il punto focale dell’intera manifestazione. Per tanti anni il Minardi Team è stato parte integrante dello spettacolo con le sfide dedicate alle vetture di F1 che avevano appena concluso il mondiale di F1. Oggi sono impegnato nell’organizzazione e ho cercato di trasferire lo spirito dell’Historic Minardi Day anche qui all’interno del Motor Show” commenta Gian Carlo Minardi

“Anni addietro oltre 40.000 appassionati affollavano gli spalti e i padiglioni. Da due anni a questa parte stiamo provando a riaccendere quegli entusiasmi. Il Motor Show era l’appuntamento per eccellenza che concludeva la stagione sportiva, coi piloti di F1 tra i primi attori. Anche quest’anno abbiamo avuto vetture fantastiche, tra le quali, le Ferrari F1 e la 488 GTE Campione del Mondo WEC, la Toro Rosso del 2017, vetture del mondiale Rally insieme all’esposizione della storia dell’automobilismo italiano da corsa nei diversi padiglioni, ma mi piacerebbe avere un maggiore coinvolgimenti da parte di tutti team” prosegue il manager faentino, premiato nei giorni scorsi col Casco d’oro Autosprint per l’organizzazione dell’Historic Minardi Day riconosciuto come Miglior evento motor sport 2017

“L’appassionato da corsa ha la possibilità di vedere e fotografare da vicino macchine, moto, camion e anche bici che hanno solcato i palcoscenici mondiali più importanti del motor sport, oltre a vederle direttamente in azione. Fin da subito ho condiviso le scelte dell’organizzazione di ridurre lo spazio commerciale dedicato alle vetture di serie, favorendo l’aspetto sportivo. D’altronde stiamo parlando di Motor-Show: motori e spettacolo e siamo nel cuore pulsante della Motor Valley, in una regione che ospita due team di Formula 1 – Ferrari e Toro Rosso -, due team in Moto GP – Ducati e Gresini – un grande realtà come Dallara insieme ad icone del lusso come Lamborghini, Pagani, Maserati” conclude Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Verstappen è un predestinato ma deve crescere come uomo”

Tra i protagonisti di questa stagione merita una menzione anche Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è messo in evidenza per le sue qualità velocistiche confermando quanto di buono già mostrato sia al debutto in Toro Rosso che in occasione del suo passaggio alla corte di Christian Horner l’anno passato a campionato inoltrato durante il gran premio di Spagna (vinto proprio dall’olandese) sostituendo l’ormai ex-portacolori Kvyat.

Il figlio d’arte si è aggiudicato due Gran Premi (Malesia e Messico) contro l’unica affermazione di Daniel Ricciardo (Azerbaijan), ma nonostante il maggior numero di vittorie ha chiuso il campionato alle spalle dell’australiano. Gian Carlo Minardi, che nel 2003 ha avuto proprio papà Jos nelle fila del suo team in coppia col Justin Wilson e Nicolas Kiesa, ha speso parole di elogio per il baby-prodigio nel salotto di Sky Sport News, senza risparmiargli qualche critica dovuta all’eccessiva irruenza che gli hanno negato risultati maggiori.

“E’ un pilota baciato dalla volontà divina che ha tutte le caratteristiche per diventare un campione. Mi auguro che papà Jos gli stia il più lontano possibile e che il team Red Bull lo aiuti ad esaltare le sue caratteristiche senza nasconde gli errori facendolo crescere soprattutto come uomo. Come pilota non ha nulla da imparare”

F1 | Gian Carlo Minardi “Verstappen è un predestinato ma deve crescere come uomo”

Tra i protagonisti di questa stagione merita una menzione anche Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è messo in evidenza per le sue qualità velocistiche confermando quanto di buono già mostrato sia al debutto in Toro Rosso che in occasione del suo passaggio alla corte di Christian Horner l’anno passato a campionato inoltrato durante il gran premio di Spagna (vinto proprio dall’olandese) sostituendo l’ormai ex-portacolori Kvyat.

Il figlio d’arte si è aggiudicato due Gran Premi (Malesia e Messico) contro l’unica affermazione di Daniel Ricciardo (Azerbaijan), ma nonostante il maggior numero di vittorie ha chiuso il campionato alle spalle dell’australiano. Gian Carlo Minardi, che nel 2003 ha avuto proprio papà Jos nelle fila del suo team in coppia col Justin Wilson e Nicolas Kiesa, ha speso parole di elogio per il baby-prodigio nel salotto di Sky Sport News, senza risparmiargli qualche critica dovuta all’eccessiva irruenza che gli hanno negato risultati maggiori.

“E’ un pilota baciato dalla volontà divina che ha tutte le caratteristiche per diventare un campione. Mi auguro che papà Jos gli stia il più lontano possibile e che il team Red Bull lo aiuti ad esaltare le sue caratteristiche senza nasconde gli errori facendolo crescere soprattutto come uomo. Come pilota non ha nulla da imparare”

F1 | Alfa Romeo Sauber F1 Team, Minardi “Complimenti al Presidente Marchionne”

La notizia è di quelle che fanno bene al motor sport. Sauber e Alfa Romeo hanno annunciato la partnership tecnico-commerciale pluriennale a partire dal 2018 con la casa del biscione che diventerà anche Title sponsor della scuderia Svizzera che a sua volta assumerà la livrea ufficiale del brand del Gruppo FCA.

A distanza di oltre 30 anni, il marchio Alfa Romeo torna nel mondiale di Formula 1 raggiungendo gli altri importanti costruttori impegnati nel Circus in un’operazione fortemente voluta dal Presidente della Ferrari Sergio Marchionne per la ristrutturazione del marchio Alfa Romeo. Dalla prossima stagione la Sauber monterà le Power-Unit Ferrari 2018, mentre nulla di ufficiale è stato annunciato sul fronte dei piloti.

“Devo fare i complimenti al Presidente Sergio Marchionne per aver restituito alla Formula 1 e a tutti i suoi appassionati un marchio importante come Alfa Romeo, sinonimo di successi nel motor sport, per scrivere altre pagine leggendarie. A questo punto speriamo che ci sia ancora un bel regalo sul fronte dei piloti” commenta soddisfatto Gian Carlo Minardi

F1 | Gian Carlo Minardi “Per il 2018 avrei fatto una scelta differente in casa Ferrari”

La Ferrari archivia il mondiale col secondo posto tra i Costruttori e Piloti forte dei cinque successi all’attivo firmati da Sebastian Vettel. Un importante passo in avanti, dopo lo “zero” targato l’anno precedente, in ottica del prossimo anno anche se il gap con la Mercedes resta importante com’è emerso dagli ultimi gran premi.

A Yas Marina Circuit, Vettel ha pagato infatti un ritardo di 350 millesimi al giro nei confronti del duo-Mercedes che si sono trasformati in un gap di quasi 20 secondi al taglio del traguardo, che salgono ad oltre 45” ai danni di Kimi Raikkonen (quarto al traguardo davanti a Max Verstappen), con una Mercedes che ha evidenziato tutta la sua forza, competitività e affidabilità. A quanto si è appreso nel post- gara i due driver del Cavallino Rampante avrebbero lottato costantemente contro gli eccessivi consumi.

Proprio il finlandese è stato oggetto di diverse critiche durante la stagione e protagonista di gare opache, alternando solo occasionalmente prestazione di rilievo. Non sono mancate esternazioni importanti anche da parte del Presidente della Ferrari Sergio Marchionne, che però ha deciso di confermargli la fiducia.

“So di farmi alcuni nemici, ma avrei fatto una scelta diversa. Col rinnovo triennale di Vettel gli avrei affiancato un giovane da far crescere, in grado di succedere al quattro volte campione del mondo e al tempo stesso mettergli pressione, anziché un 39enne” commenta Gian Carlo Minardi intervistato da Biagio Maglienti nel salotto di Sky Sport News “Speriamo che Babbo Natale ci faccia trovare sotto l’albero un bel regalo in previsione 2018 poiché i nostri piloti italiani non sono secondi a nessuno, anche se per loro è più difficile emergere poiché ci sono pochi sbocchi e in F1 abbiamo solamente la Ferrari, che è un top-team, come scuderia italiana”