F1 | Gp Ungheria, MINARDI “La vera sfida è dietro a Mercedes, Ferrari e Red Bull”

Siamo alla vigilia del Gran Premio di Ungheria, a una settimana dall’incredibile gara all’ Hockenheimring.

Le previsioni meteo annunciano nubi sparse e temporali pomeridiani per la giornata di sabato, mentre la gara sarà asciutta. Il caldo potrebbe rappresentare un problema, soprattutto in casa Mercedes che nonostante il weekend poco felice appena trascorso resta la macchina da battere ed Hamilton e Bottas andranno alla caccia del pronto riscatto.

Le caratteristiche del tracciato, lento, tortuoso e corto, potrebbero avvantaggiare la Red Bull che proverà ad avvicinarsi ulteriormente al secondo posto della Ferrari. La SF90 ha dato segnali importanti di crescita e avrebbe bisogno di un fine settimana non condizionato da problemi ed errori. In Germania la macchina ha dimostrato di essere competitiva sia con le alte temperature che in condizioni di pista bagnata, anche se è stata tradita dall’affidabilità.

La sfida si accende soprattutto dietro i tre top team, con una McLaren in grande spolvero che sta prendendo un’importane vantaggio sui diretti avversari e la Toro Rosso che si è portata al quinto posto, forse del podio conquistato da Kvyat e dal sesto posto di Albon, davanti ad una Renault in difficoltà sul fronte affidabilità. Per la TR il quinto posto rappresenterebbe la consacrazione, soprattutto dopo l’importante lavoro svolto la scorsa stagione col motore Honda in favore della Red Bull che oggi raccoglie i frutti.

Tradizionalmente, l’arrivo della pausa estiva accende il mercato piloti, anche se quest’anno lo vedo particolarmente “dormiente” poiché i grandi spostamenti potrebbero avvenire nel 2021, in occasione dei nuovi regolamenti. A tenere alto l’interesse è il futuro di Bottas in casa Mercedes, il cui sedile potrebbe esser preso da Esteban Ocon, in prospettiva di farlo crescere a fianco di un campione del calibro di Hamilton che, a scadenza di contratto, potrebbe pensare a nuove sfide lontano da Brackley. Tra le retrovie, nodi da sciogliere in casa Haas e Racing Point.

Gian Carlo Minardi

L’aria fresca di Faenza

L’incredibile gran premio di Germania, undicesimo appuntamento del Campionato del Mondo di Formula 1, ci ha regalato certamente la corsa più entusiasmante della stagione con continui ribaltamenti della classifica, grazie alla pioggia unitamente ai numerosi errori dei piloti (tra i quali Hamilton, Leclerc, Bottas e Hulkenberg) e le rotture come per Daniel Ricciardo tradito dalla sua Power Unit Renault che hanno fato entrare in pista la safety-car per la bellezza di quattro, volte oltre a due virtual SC.

Sotto la bandiera a scacchi sono transitate solamente tredici vetture con Max Verstappen che regala alla Red Bull e alla Honda il secondo successo stagionale, davanti a Sebastian Vettel e a Daniil Kvjat con la Toro Rosso.

Cosa hanno in comune tutti questi tre piloti?

Esser passati per Faenza. Se Kvyat e Verstappen hanno firmato il loro esordio in F1 proprio con la Toro Rosso, Sebastian Vettel è arrivato a Faenza con un gran premio alle spalle coi colori BMW-Sauber, chiamato a sostituire in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti Robert Kubica, sfortunato protagonista a Montreal di un terribile incidente. Il quattro volte campione del mondo tedesco, però, ha regalato alla Toro Rosso il primo successo, nel 2008 durante il gran premio di Monza fortemente condizionato dalla pioggia.

Il podio di domenica scorsa deve essere motivo di grande orgoglio per la Toro Rosso e la Red Bull, che li ripaga di tutto il lavoro svolto col suo programma giovani. Ho mandato subito i complimenti a Franz Tost” commenta Gian Carlo Minardi

Un podio che mi fa particolarmente piacere poiché il lavoro iniziato col marchio Minardi sta proseguendo a pieno ritmo. Mi ricordo quando la griglia di partenza del Gran Premio d’Italia 2003 era composta da quadi il 50% dei partecipanti (9 piloti su venti) erano targati Minardi (Jos Verstappen e Nicolas Kiesa su Minardi, Fernando Alonso e Jarno Trulli con Renault, Giancarlo Fisichella e Zsolt Baumgartner su Jordan, Mark Webber e Justin Wilson con Jaguar e Marc Genè con Williams ndr). Un record oggigiorno difficile da eguagliare e da battere

F1 | Gp Germania, MINARDI “I team hanno già la testa al 2021”

Siamo alla vigilia del Gran Premio di Germania, undicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 che si prepara ad incoronare una stratosferica Mercedes, per la sesta volta consecutiva.

Il Circus arriva in Germania, teatro un anno fa dell’inizio del periodo “nero” di Sebastian Vettel che, purtroppo, non sembra ancora finito. Una Ferrari che dovrà concentrarsi sulla Red Bull, piuttosto che guardare avanti per provare ad aggiuntare la Mercedes. A Maranello è arrivato il momento di decidere su quale “cavallo” puntare per strappare il terzo posto a Max Verstappen e salvaguardare il secondo posto nel mondiale costruttori.

Sul fronte pneumatici, Vettel e Leclerc avranno a disposizione un set in più di Soft rispetto ai diretti avversari (9 contro le 8 di Mercedes e Red Bull) con Leclerc e Bottas che hanno optato per due mescole di Hard contro un solo set per Hamilton, Vettel e Verstappen. Le due prime guide di casa Mercedes e Red Bull avranno 4 set di Medie, una in più di Vettel e Bottas e due rispetto a Leclerc.

Le alte temperature potrebbero essere un’incognita importante, soprattutto per Hamilton e Bottas, come già successo in Austria. La notizia importante è che la Mercedes ha omologato un nuovo telaio e, proprio in questi giorni, anche la Red Bull ha superato tutte le prove di crash per una scocca con cui proverà ad allungare la vita delle gomme per ripetere il successo conquistato al “Ring”. Di contro Ferrari, che non porterà importanti novità ad Hockenheim, ha richiamato Simone Resta a Maranello oltre a lavorare sull’intero organigramma.

Tutte operazioni volte, non solamente al miglioramento delle prestazioni delle attuali monoposto, ma a velocizzare lo sviluppo della vettura 2020 per avere maggiore tempo di azione sulla “creatura” del 2021, oggetto di drastici cambi nei regolamenti tecnici. Nelle migliore delle previsioni le nuove linee guida saranno approvate ad ottobre (se i team raggiungeranno l’unanimità) e i top team stanno giocando in anticipo per avere maggiori margini di manovra.

Gian Carlo Minardi

F1 | Il futuro di Vettel secondo Gian Carlo Minardi

Dopo i primi dieci gran premi della stagione, Sebastian Vettel occupa la quarta posizione in classifica con 123 punti, 3 in più del giovane Leclerc e 13 in meno dell’altrettanto giovane Verstappen, contro i 223 del diretto avversario Lewis Hamilton.

Il tedesco di casa Ferrari è reduce anche dall’ennesimo errore in Inghilterra, ai danni del pupillo di casa Red Bull a cui si aggiunge anche la penalità subita in Canada. Intervenuto alla trasmissione radiofonica Pit Talk by F1 Sport.it, interpellato dal conduttore Antonio Granato, Gian Carlo Minardi ha parlato del possibile futuro di Vettel con la Ferrari.

Non credo che ci possano essere i presupposti che Vettel lasci la Ferrari a fine di questa stagione. In questo momento non vedo alternative tecniche valide. A fine 2020 invece gli scenari potrebbero essere moto diversi poiché saremo prossimi ad un cambio regolamentare importante e diversi contratti saranno in scadenza. Saremo di fonte ad un libro nuovo” commenta il manager faentino.

Non credo che la causa del basso rendimento di Vettel sia da attribuire a Leclerc poiché il periodo nero, con 10 errori in 20 gare, è iniziato l’anno scorso con Raikkonen come compagno di box. Non dimentichiamoci che dall’altra parte c’è un campione del calibro di Lewis Hamilton, che sta dominando con una freddezza disarmante. Non è facile convivere con questa realtà” conclude.

Siamo alle porte del Gran Premio di Germania, un anno dopo il patatrack che è costata a Vettel  la vittoria al 52esimo giro per un uscita di pista mentre si trovava al comando della corsa.

HISTORIC MINARDI DAY 2020: GIAN CARLO MINARDI SVELA LE DATE DELL’EDIZIONE NUMERO 5

Dopo il successo della quarta edizione con oltre 15.000 presenze nelle giornate di sabato e domenica, la macchina organizzativa dell’edizione numero 5 dell’ Historic Minardi Day è già messa in moto.

La prima grande novità è che nel 2020 il “viaggio” nella storia del Motorsport sarà raccontate in tre giornate. I cancelli dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari e i propulsori delle monoposto si accenderanno a partire dalle 9.00 di venerdì 24 aprile, per spegnersi solamente nella giornata di domenica 26 aprile. Tre giorni per stare a contatto con i bolidi che hanno reso glorioso il mondo sportivo dei motori arrivando alle Formula 1 passando per le vetture propodeutiche di F2, F3, F3000 e Gran Turismo.

Gian Carlo MinardiPer l’edizione del 2020, che sarà la numero 5, abbiamo deciso di venire in contro alle richieste dei nostri amici appassionati, sia italiani che esteri, che ogni anno raggiungono Imola con le loro fantastiche vetture. Hanno il piacere di poter girare maggiormente in pista e così, abbiamo pensato di accontentarli aggiungendo anche la giornata di venerdì. Pertanto aspettiamo tutti gli appassionati e tifosi da venerdì 24 a domenica 26 aprile

F1 | Gp Inghilterra, MINARDI “Pista veloce, Binotto e Wolff temono Silverstone?”

Inghilterra, Silverstone, appuntamento numero 10 della stagione. Mi fa piacere apprendere che il circuito abbia prolungato l’accordo con Liberty Media anche per i prossimi cinque anni. La Ferrari arriva nella tana del “lupo” dove esattamente un anno fa vince con Sebastian Vettel, davanti a Lewis Hamilton e a Kimi Raikkonen. Parliamo di un circuito storico, particolare e impegnativo che metterà a dura prova piloti e vetture.

Da una parte Mattia Binotto teme il tracciato inglese definendolo “… una delle piste più difficili della stagione, un tracciato dove la vettura viene messa a dura prova su assetto e bilanciamento, così come le gomme fortemente sollecitate
Dall’atra parte Toto Wolff spera nella pioggia e in temperature più clementi per i “suoi” propulsori dopo esser stati costretti a “sopravvivere in Austria” sperando in una clima intorno ai 28 gradi.

Non c’è ombra di dubbio che Hamilton e Bottas siano gli avversari da battere. La Ferrari ha dato segnali di risveglio, purtroppo non sfruttati al 100%. Parliamo di una pista veloce con curve particolari, in cui la safety-car e il consumo delle gomme avranno un ruolo importante. L’anno scorso i distacchi vennero annullati addirittura due volte per l’ingresso della vettura di sicurezza. Pertanto sarà una variabile da tenere conto nelle strategie. Hamilton vorrà cercare il riscatto, anche dopo il deludente gran premio in Austria, ma dovrà fare attenzione al consumo pneumatici che l’anno scorso aveva rallentato il finlandese. Ferrari e Mercedes si presentano a Silverstone con una strategia, almeno sulla carta, differente: 4 medie e 8 Soft per Mercedes contro 3 set “gialli” e 9 “rossi” per Ferrari.

Il terzo incomodo, sarà Max Verstappen con la Red Bull-Honda, galvanizzato dalla prima vittoria stagionale che l’ha lanciato al terzo posto nella classifica piloti davanti a Vettel. Speriamo di assistere ad un weekend esaltante, privo di polemiche.

Dopo l’ottimo avvio di stagione, la McLaren arriva in Gran Bretagna avendo rinnovato il contratto i suoi piloti, che si stanno confermando una delle migliori coppie del campionato con 52 punti all’attivo e il quarto posto, venti in più della Renault che le fornisce il propulsore. Umore alto anche in casa Alfa Romeo Racing, dopo il primo punto conquistato da Antonio Giovinazzi al “Ring” insieme a i due del finlandese che hanno lanciato il team svizzero al sesto posto.

Gian Carlo Minardi

Cosa succede a questa Formula 1?

Gli ultimi tre gran premi sono stati caratterizzati da altrettanti episodi che hanno coinvolto tre diversi piloti (Vettel-Ricciardo-Leclerc) creando non poco scompiglio tra gli addetti ai lavori e gli appassionati, che si sono scagliati contro le decisioni dei commissari. Abbiamo incontrato Gian Carlo Minardi, in partenza per l’Hungariring teatro degli appuntamenti ACI Sport validi per la Formula 4 Italia e Formula 3 Regional, per capire se questa Formula 1 abbia perso il desiderio di bagarre.

Gli episodi di Canada, Francia e Austria sono molto diversi tra loro. Anche se a volte impopolari, le decisioni e le penalità inflitte ai piloti dai commissari sono dettate da regole e, soprattutto, da linee guida precise scritte da Charlie Whiting e approvate da tutti, piloti compresi. Non dimentichiamoci che, diversamente da quanto succedeva fino a qualche anno fa, i commissari hanno a disposizione in tempo reale la telemetria di tutti i piloti. Pertanto possono analizzare il comportamento di ciascuno in qualsiasi situazione e capire cosa li abbia condotti a commettere un errore o un’eventuale scorrettezza“ analizza il manager faentino.

Ho apprezzato il fatto che in Austria i commissari abbiamo deciso di sentire la versione dei due piloti prima di convalidare il risultato finale. A Montreal sarebbe stato corretto procedere nel medesimo modo, anche se resto convinto che il risultato non sarebbe cambiato” prosegue Minardi.

Resto dell’idea che il punto di forza della Formula 1 sia la possibilità di lottare in pista e la sfida tra Leclerc e Verstappen ne è un esempio lampante. I due ragazzi ci hanno fatto divertire ed emozionare regalandoci una corsa molto divertente. Sono convinto che abbiamo assistito solamente al primo capito di una sfida esaltante. Per tanto è arrivato il momento di rivedere e riscrivere completamente queste regole, anche a seguito della scomparsa di Whiting

Verstappen e Leclerc saranno i campioni del futuro?

Siamo davanti ad un cambio generazione di altissimo livello. Sia Leclerc che Verstappen hanno già dimostrato di essere due grandi piloti, entrambi con le caratteristiche per diventare campioni, con una visione della gara e dell’avversario a 360°. Il pilota monegasco ha dato un segnale molto forte del suo talento a tre giri dalla fine, rispondendo molto bene all’attacco dell’olandese. All’ultimo passaggio invece gli ha lasciato troppo spazio e Verstappen ne ha subito approfittato. Pertanto posso dare un bel 10 a Max per la gara e un 10- a Charles. Ci regaleranno altri duelli importanti.

Dopo nove gran premi, quali sono i best drivers?

Se guardiamo alle spalle dei tre top team, ci sono i due piloti McLaren con Carlos Sainz jr. e Lando Norris supportati da una vettura in forte crescita, a cui aggiungerei il pilota della Toro Rosso Alexander Albon . In Austria Sainz, partito ultimo, è arrivato all’ottavo posto alle spalle di Norris, ottimo sesto, e Gasly.

Tra i top team abbiamo Hamilton, assolutamente perfetto, Leclerc che sta crescendo gara dopo gara e in cerca della consacrazione all’interno del team e Verstappen, il cui talento non è mai stato messo in dubbio. Questa è la stagione della maturità. Aggiungo anche Vettel, quattro volte campione del mondo, che sta vivendo un momento non facile, anche se ha dimostrato di soffrire la pressione dell’avversario.

Restando in casa Ferrari, la SF90 non riesce a vincere neanche quando la Mercedes è in difficoltà ….

Vedo un risveglio da parte della Ferrari, purtroppo non sfruttato al 100%. Nei risultati finale bisogna analizzare anche la strategia adottata e la scelta delle gomme. Se guardiamo avanti, al gran premio d’Inghilterra, notiamo che Ferrari e Mercedes hanno optato sulla carta per una strategia diversa (4 medie e 8 Soft per Mercedes contro 3 set “gialli” e 9 “rossi” per Ferrari). Silverstone è una pista veloce con curve particolari in cui l’anno scorso abbiamo avuto due safety-car e problemi di gomme con Bottas, che ha portato al successo di Vettel.

F1 | Gp Austria, MINARDI “La vera sfida è alle spalle dei tre top team”

La Formula 1 arriva in Austria, circuito tanto veloce quanto corto dove un giro viene completato in poco più di un minuto. L’anno scorso il record di Bottas è stato di 1’.03” e questo fine settimana quasi certamente sarà ritoccato verso il basso.

Parliamo di una pista in cui trazione e frenata sono una componente importante, così come le gomme particolarmente sollecitate. Per la prima volta i tre top team hanno optato, almeno sulla carta, per una strategia diversa con Mercedes che porterà 9 set di soft contro le 8 della Red Bull con Verstappen e le 7 di casa Ferrari.

Viste le caratteristiche tecniche del “Ring” speriamo di assistere ad un gran premio più combattuto e meno noioso di quanto visto in Francia lo scorso fine settimana. Trovandosi ad un’altitudine di 667 metri le condizioni atmosferiche, insieme all’ingresso della safety car, potrebbero essere una variabile importante da prendere in considerazione.

Certamente tutti dovranno fare i conti con questa super Mercedes che si appresta a battere ogni record. Se i pronostici non saranno disattesi, come successo al Paul Ricard, la Ferrari dovrà fare attenzione alla Red Bull. Alle loro spalle però c’è una interessante bagarre con la McLaren in crescita e in piana lotta per il quarto posto tra i costruttori con la Renault. Auspichiamo che, anche questa domenica, non sia condizionata da penalità come successo negli ultimi due gran premi. Così come con Vettel, anche la decisioni su Ricciardo in Francia, mi è sembrata troppo severa.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Francia, MINARDI “Red Bull outsider pericoloso”

Proviamo a lasciarci alle spalle le polemiche di Montreal, con la Ferrari che ha formalizzato alla FIA la richiesta di revisione della decisione con la quale i commissari sportivi del GP del Canada hanno penalizzato Vettel di 5 secondi, e andiamo in Francia.

Il Paul Ricard, rientrato in calendario proprio l’anno scorso a distanza di 28 anni dall’ultimo gran premio, è un circuito non facile, molto diverso dal velocissimo tracciato canadese.

Dopo le difficoltà incontrate sulla pista intitolata a Gilles Villeneuve, la Red Bull con Max Verstappen potrebbe essere un outsider importante e un avversario pericoloso per la Ferrari che avrebbe trovato finalmente la correlazione tra i dati della pista e del simulatore.

La passata edizione non fu particolarmente felice per la Ferrari, con Kimi Raikkonen terzo a 25” dal vincitore Hamilton e alle spalle di Verstappen, con Vettel staccato addirittura di oltre un minuto (quinto al traguardo).

Sul fronte mescole, Mercedes e Ferrari si “marcano a vista” optando per il medesimo numero di set – 1 mescola bianca (dura), 3 gialle (medie) e 9 rosse (soft). Strategia leggermente diversa in casa Red Bull con Verstappen che sceglie 4 gialle, 8 rosse e 1 bianca.

Molto intensa sarà la sfida alle spalle dei tre top-team, con Norris e Sainz pronti a difendere il quarto posto della McLaren motorizzata Renault dall’attacco della casa transalpina, galvanizzata dal doppio arrivo a punti con Ricciardo e Hulkenberg in Canada.

Gian Carlo Minardi

F1 | Vettel-Hamilton, MINARDI “Decisione troppo frettolosa”

A cinque giorni dal gran premio del Canada, resta caldo il tema penalizzazione inflitta dai commissari a Vettel, che ha consegnato la vittoria a Lewis Hamilton. I commissari hanno eseguito quello che il regolamento dice, ma resto dell’idea che in quel frangente Sebastian non avrebbe potuto fare diversamente, così come hanno confermato quasi tutti i suoi colleghi, Hamilton compreso ad eccezione di Nico Rosberg.

Alla luce di quanto successo, i regolamenti vanno rivisti poiché devono salvaguardare la sicurezza, senza eliminare il corpo a corpo, vero DNA di questo sport, anche perché non capisco come mai non sia stato penalizzato l’episodio, molto pericolo, tra Ricciardo e Hulkenberg.

Fino al 48esimo giro stavamo assistendo ad una bellissima lotta tra i due campioni che avevano fatto il vuoto alle loro spalle ed è un peccato che la seconda parte del gran premio sia stata condizionata da un singolo episodio molto discutibile. Anziché dare subito i 5” di penalità a Vettel, i commissari avrebbero potuto posticipare la decisione, analizzando a motori spenti la telemetria delle due monoposto visionando le immagini video, infliggendo eventualmente una penalità al ferrarista in occasione del gran premio di Francia.

Bisogna salvaguardare lo spettacolo e la credibilità della F1 e del Motorsport. In particolare, questo episodio, ha offuscato una gara estremamente competitiva ma anche un aspetto che continua a lasciarmi esterrefatto. A fronte di una pole position conquistata da Vettel con un tempo incredibile di 1’10”240, il miglior giro in gara del tedesco è stato di 1:14.875 segnato al 57esimo passaggio (+4”6), con Leclerc 1:14.356 (63° giro), Verstappen 1:14.767 (67esimo giro) ed Hamilton 1:14.813 (62esimo giro).

Solamente Valtteri Bottas, al penultimo giro (69esimo giro) è sceso sotto il muro del 1’14 fermando il cronometro a 1’13”078.

Un divario enorme tra qualifica e gara che team e fornitore di gomme dovrebbero spiegarci. Proveremo a raccogliere alcune informazioni e, in attesa del gran premio di Francia, vi aspetto mercoledì 19 a Torino in occasione dell’inaugurazione del Salone dell’Auto Parco Valentino e delle parate di supercar e F1 che prenderanno il via a partire dalle ore 20,00

F1 | Gp Canada, MINARDI “Bisogna arginare questa emorragia”

La Formula 1 vola oltreocèano e arriva in Canada su una pista che, per le sue caratteristiche tecniche, dovrebbe favorire le vetture con un carico aerodinamico medio-basso come la Ferrari.

Montreal è un tracciato molto impegnativo con lunghi rettilinei, frenate notevoli dove la trazione ha un ruolo importante con cambi di direzione importanti e numerose variabili come il possibile ingresso della safety-car, il meteo e le gomme con la Pirelli che porterà una soluzione molto simile a quella adottata nel 2018.

Con queste caratteristiche Vettel e Leclerc dovrebbero soffrire meno rispetto agli ultimi weekend, anche perché è arrivato il momento di arginare questa emorragia provando a portare via punti alla Mercedes che porterà l’evoluzione due del motore.

Alla luce dei risultati conquistati fino ad oggi, Hamilton e Bottas restano i favoriti alla vittoria anche qui a Montreal. Sul fronte power-unit sarà un bel banco di prova anche per la Honda, in crescita, e la Red Bull.

Si infiamma la sfida per il quinto posto alle spalle della McLaren – quarta con 30 punti – tra Racing Point, Haas, Toro Rosso, Renault e Alfa Romeo Racing racchiuse in una forbice di appena quattro punti. A Montecarlo la Scuderia TR ha fatto un bel balzo in avanti conquistando dieci punti coi suoi piloti Kvyat e Albon e il Canada potrebbe essere nuovamente terreno fertile.

Gian Carlo Minardi

Il Racing Team Nederlands alla 24 Ore di Le Mans con la Livrea della M192. MINARDI “Un onore che Frits van Eerd abbia scelto questi colori”

La livrea della Minardi M192 motorizzata Lamborghini, protagonista nel mondiale di Formula 1 del 1992 con Alessandro Zanardi, Gianni Morbidelli e Christian Fittipaldi che conquistò il sesto posto nel gran premio del Giappone a Suzuka, tornerà in pista il prossimo 15 e 16 giugno grazie alla passione e al genio di Frits van Eerd e del Racing Team Nederland.

Il noto imprenditore olandese, collezionista e il più grande cultore di Minardi del mondo, nonché protagonista a Imola nell’Historic Minardi Day, ha voluto omaggiare Gian Carlo Minardi scegliendo l’iconica livrea giallo-bianco-nera anche per la sua Dallara P217-Gbson #29 con la quale partecipare all’87esima edizione della 24 ore di Le Mans, ultimo appuntamento della Super-Season 18-19 del Campionato del Mondo Endurance FIA WEC.

Con Frits van Eerd c’è un’amicizia speciale e sono onorato che il team Minardi lo abbia sempre ispirato. E’ fantastico che i coloro delle mie auto di F1 siano stati scelti per la vettura del Racing Team Nederlands. Frits e io continueremo a collaborare per rafforzare questo sodalizio col nome Minardi e sarò lieto di consigliarlo – come una sorta di “padrino” della sua passione per il motorsport – nel campo della squadra corse, dei talenti e possibilmente nuovi progetti” commenta Gian Carlo Minardi presente alla presentazione.

Insieme a Frits van Eerd, al volante della Dallara P217 ci sarà un’equipaggio interamente olandese con Giedo van der Garde e Nick De Vries (pilota F2 facente parte del programma giovani della McLaren)

F1, MINARDI “McLaren la sorpresa”

Questo fine settimana la Formula 1 arriva in Spagna, teatro del quinto gran premio stagionale. Se la Mercedes ha stupito tutti con quattro vittorie e quattro doppiette in altrettanti gran premi dominando il campionato di serie A, la McLaren si è posizionata al vertice nella sfida tra li “altri” subito dietro a Mercedes, Ferrari e Red Bull.

La McLaren è senza alcun dubbio la vera sorpresa fino ad oggi, riuscendo a distanziare la Renault di sei punti, che le fornisce le power unit. Fin dall’inizio della stagione ho detto che avremo assistito a due tipi di campionati, di serie A e B, e per il momento la lotta per il quarto e quinto posto si sta dimostrando la più entusiasmante” commenta Gian Carlo Minardi.

Abbiamo sei scuderia racchiuse in una forbice di quattordici punti con McLaren e Force India staccate di appena una lunghezza. Praticamente nulla. Un GP può stravolgere completamente la classifica” prosegue il manager faentino.

Al sesto posto si piazza l’Alfa Romeo con tredici punti, uno in più della Renault, con Haas e Toro Rosso rispettivamente all’ottavo e nono posto.