F1 | GP PORTOGALLO, IL PIUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “HAMILTON HA SBRICIOLATO BOTTAS. GRANDE RAIKKONEN”

Lewis Hamilton (GBR) Mercedes AMG F1 W11 driving through the gravel.
24.10.2020. Formula 1 World Championship, Rd 12, Portuguese Grand Prix, Portimao, Portugal, Qualifying Day.
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Portimao si è confermato un circuito spettacolare e perfetto ad ospitare un gran premio di Formula 1, regalandoci momenti emozionanti sia in qualifica che in gara, movimentata anche da alcune gocce di pioggia con un inizio sorprendente che ha visto Sainz portarsi al comando per alcuni giri, oltre all’incredibile partenza di Raikkonen che aveva conquistato la sesta posizione.

Hamilton ha messo in bacheca non solamente la 92esima vittoria, segnando il nuovo record di vittorie che sarà presto aggiornato, ma ha surclassato Valtteri Bottas lasciandolo ad oltre 25” migliorando per oltre quattordici volte arrivando a fermare il cronometro sull’ 1’18”750.
Sul fronte Ferrari sono riusciti a recuperare nei confronti dei team di seconda fascia, anche se il quarto posto è arrivato soprattutto per merito di Leclerc. Un risultato sicuramente positivo, anche se paga ancora un secondo dalla Mercedes.

E’ stata una gara in cui sono tanti i piloti ad essersi messi in mostra, a cominciare da Gasly ottimo quinto con l’Alpha Tauri. Come lui, anche Ocon, è stato bravo nella gestione della vettura e delle gomme riuscendo a ritardare il pit stop, restando in pista per oltre 52 giri dei 66 totali. Come già detto anche Sainz è stato protagonista di una bella corsa, come Raikkonen che ha lottato per conquistare il punto, perso solamente in favore di Vettel (decimo sul traguardo).

Considerando i presupposti iniziali, stiamo assistendo ad una stagione divertente. Tralasciando le gare doppie su alcuni circuito, che onestamente non ripeterei, i nuovi circuiti non hanno tradito le attese.

Tra sette giorni l’Italia ospiterà il terzo appuntamento. Dopo Monza e Mugello, è arrivato il turno di Imola. Pista storica che non ha bisogno di presentazione, conosciuto da pochi piloti dov’è presente la ghiaia ai lati della pista. Per la prima volta il programma del weekend sarà raggruppato in sole due giornate. Un’ulteriore novità.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP EIFEL, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI

Si chiude l’ennesimo gran premio sotto l’insegna della Mercedes e di Lewis Hamilton che mette in bacheca la 91esima vittoria in carriera entrando di diritto nella legenda, raggiungendo il record di Michael Schumacher. Emozionante il gesto di Mick che ha regalato il casco del padre al britannico.

Un risultato più che meritato, anche se non è molto corretto fare questi paragoni poiché nell’era Schumacher i campionati erano composti da un numero inferiore di gare. Hamilton si conferma un grande campione pronto a raggiungere il tedesco anche nel numero dei campionati vinti, ma altrettanto fortunato poichè se c’è un problema sulla vettura questo capita a Bottas.

Molto bravo anche Max Verstappen che ha provato a tenere il passo dell’inglese conquistando il podio davanti alla Renault, in crescita, di Ricciardo.

Il risultato della Renault può essere di buon auspicio per il futuro, dopo l’annuncio del ritiro della Honda, anche se accusano ancora problemi di affidabilità come visto con Ocon e Norris.

Da sottolineare la buona prova da parte di Antonio Giovinazzi che porta la sua Alfa Romeo Racing al decimo posto conquistando il terzo punto stagionale. Antonio sta dimostrando di meritarsi la conferma, difendendo la posizione dagli attacchi di Sebastian Vettel.

Sul fronte Ferrari, Leclerc riesce a mettere una pezza sul giro secco in qualifica, come ha dimostrato sabato col quarto tempo, ma nulla può in gara dove non riesce ad andare oltre la settima posizione.

Si chiude un gran premio con sette vetture differenti nelle prime sette posizioni e si è fatto un nuovo passo in avanti verso la conclusione di questa anomala stagione.  Tra quindici giorni (25 ottobre) il circus arriverà in Portogallo, a Portimao per il GP numero dodici.

Gian Carlo Minardi

 

 

F1 |GP RUSSIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “GIUSTE LE PENALITA’ AD HAMILTON”

I regolamenti vanno studiati e mi sorprendono questi due errori da parte di un sei volte campione del mondo come Lewis Hamilton. Dopo la penalità, l’ho visto sfiduciato, anche se ha tentato di agguantare il giro più veloce, ma questa volta Bottas non ha voluto concedergli niente.

Una sua giornata negativa ha favorito certamente il finlandese e Verstappen, oltre ad aver regalato a noi spettatori una gara con un finale non già definito.

Il gran premio è scivolato via senza troppe emozioni, su una pista decisamente anonima che non esalta le qualità dei piloti. Effettivamente non c’è un pilota che si è messo in particolare evidenza. Certamente Valtteri Bottas si è reso protagonista di una domenica perfetta, in un cui non ha sbagliato nulla seguito da un buon Max Verstappen.

Gara bella anche da parte di Sergio Perez che dimostra coi risultati in pista di meritarsi la permanenza in F1 nonostante esser stato malamente scaricato dal team.

Sul fronte Ferrari anche un fine settimana difficile. Non trovo corretto accontentarsi del sesto posto di Leclerc. I piccoli aggiornamenti introdotti a Sochi sono stati utili, ma la strada è ancora lunga.

Tra quindici giorni si arriverà su un tracciato storico come il Nurburgring prima di toccare due piste nuove per questa Formula 1, come Portimao e Imola.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP TOSCANA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “QUESTA F1 NON MI PIACE”

Questa Formula 1 non mi piace perché si vuole privilegiare a tutti i costi lo spettacolo, anche ai danni della sicurezza come si è visto in occasione della prima ripartenza al rientro della safety-car. Sono state modificate le regole senza averle provate prima creando incidenti e caos. I piloti, in quella circostanza, non hanno colpe.

Il Mugello ha certamente superato la prova e ha dimostrato come i piloti non siano più abituati a correre sui circuiti storici con la ghiaia subito fuori dai cordoli. Dodici macchine all’arrivo non si vedevano da un pezzo e certamente non raccontano nel modo corretto le reali forze in campo, anche se mi fa piacere il terzo posto di Albon con la Red Bull. Bravi anche in casa Renault con Daniel Ricciardo.

Ancora una volta la Mercedes ha giocato coi suoi avversari. Ad ogni ripartenza sono stati in grado di guadagnare immediatamente due secondi di vantaggio, per poi amministrato il vantaggio giro dopo giro. Hanno una forza unica, come dimostra anche il miglior giro segnato da Hamilton proprio sul finale.

Prosegue l’agonia in casa Ferrari che conquista la zona punti grazie ai numerosi ritiri. Diversamente sia Leclerc che Vettel sarebbero rimasti fuori dalla top-10. Rispetto agli altri team non sta portando aggiornamenti. Molto probabilmente vogliono utilizzare tutti i gettoni di sviluppo consentiti in una volta sola per porre rimedio ad un progetto completamente sbagliato. Pertanto il calvario durerà ancora.

La F1 però deve fare “un punto a capo” poiché così non va bene. Non si possono continuare a cambiare le regole che, tra le altre cose, destabilizzano anche la lettura della corsa.

Ora la Formula 1 si fermerà quindi giorni per trasferirsi in Russia.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP ITALIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “GARA PAZZA, MA VITTORIA MERITATA DI ALPHA TAURI”

Dopo Monza 2008… Monza 2020 – Bravissimo Pierre Gasly e tutto il team Alpha Tauri che hanno indovinato il momento giusto per effettuare la sosta. Certamente un gran premio tanto anomalo quanto fantastico stravolto dalla bandiera rossa per l’uscita di pista di Magnussen.

Onestamente trovo sia stata un’azione eccessiva poichè la Haas non mi sembrava in una posizione così pericolosa, ma i commissari si sono “inventati” qualche che ha movimenta un GP dal risultato finale praticamente già scritto.  L’errore della Mercedes, e dell’Alfa Romeo con Giovinazzi, hanno stravolto completamente l’andamento e il risultato finale della gara.

Un finale incandescente con la bella rimonta di Carlos Sainz, che ha chiuso secondo alle spalle del francese. Un risultato incredibile che li ripaga del lavoro. Un grande risultato anche per la Honda che molto probabilmente ha usato due strategie differenti: molto conservativa con la Red Bull e più aggressiva con l’Alpha Tauri. Diversamente non si spiega una differenza così importante di prestazione.

Il nuovo regolamento avrebbe dovuto penalizzare le due Mercedes, ma alla fine tutti hanno sofferto tranne che i diretti interessati come ha dimostrato Hamilton durante la sua incredibile rimonta, passando dall’ultima posizione alla settima finale con un passo gara più veloce di 2″ rispetto a tutti.

Giornata nera sia per la Ferrari, che deve fare i conti anche coi problemi di affidabilità, che in casa Red Bull. Molto bravi invece in casa McLaren, sia con Norris che con Sainz. Si sarebbe meritato questa vittoria.  Deve far pensare in casa Ferrari. La McLaren è la conferma che si più uscire dal baratro e risalire velocemente la classifica.

Tra una settimana si va al Mugello, pista nuova in un fine settimana che potrebbe essere condizionato dalla pioggia

Gian Carlo Minardi

F1 | GP BELGIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “TUTTO SECONDO COPIONE”

Si è concluso anche il Gran Premio del Belgio sull’affascinante tracciato di Spa-Francorchamps. Una gara anomala per Spa, poiché è scivolato via senza grandi colpi di scena ad eccezione dell’incidente di Giovinazzi che ha coinvolto anche l’incolpevole Russell.

Un Gran Premio corso secondo copione con la vittoria di Hamiltonn davanti a Bottas e a Verstappen. Un copione che ha relegato le due Ferrari a semplici comparse. Leclerc e Vettel hanno pagato un discatto di 2” al giro… Addirittura durante il pit stop di Leclerc, i meccanici hanno dovuto mettere aria nelle valvole. Molto probabilmente ha accusato una perdita.

Ancora una volta le due Mercedes hanno giocato al “gatto e al topo” coi diretti avversari. Possono fare tutto quello che vogliono potendo contare su una supremazia totale che certamente non scopriamo oggi.

Alla luce di questo fine settimana, a Maranello non sarà facile mettere le basi per una ricostruzione, anche se non capisco tutto questo silenzio da parte dei vertici. In questo momento Binotto è lasciato completamente solo. In un organico di oltre 1000 persone, non mi capacito come non ci sia nessuno che si prenda della responsabilità o che si faccia avanti per provare a rivedere i piani per il futuro. Alla luce delle attuali regole, anche il 2021 è già perso….

Peccato per i problemi accusati alla Power Unit da Sainz perché avrebbe potuto essere tra i protagonisti, vedendo anche il buon risultato di Norris (settimo al traguardo). Bella gara anche da parte di Gasly, ottavo e davanti alle due Racing Point.

Ora ci aspettano i due gran premi in Italia, Monza e Mugello….

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPA-FRANCORCHAMPS, GIAN CARLO MINARDI “E’ FINITA UN’ERA”

Spa-Francorchamps sarà il primo gran premio dopo la firma del nuovo Patto della Concordia, ma soprattutto sarà il primo fine settimana senza la Williams nelle mani del suo fondatore. Col passaggio di proprietà si è conclusa un’era, quella dei cosiddetti garagisti.

Mi rammarico per questo passaggio, poiché insieme nel 1996 avevamo lottato per salvaguardare la proprietà intellettuale del team, schierandoci contro i possibili cloni.

Proprio a riguardo di questo argomento, capisco il passo indietro di Williams e McLaren (clienti Mercedes), ma onestamente mi ha spiazzato il cambio di rotta della Renault nei confronti della Racing Point, soprattutto dopo i numerosi reclami che avevano portato ad una sanzione (sia monetaria che di punti) anche se in fin dei conti la macchina è rimasta la medesima. Una sanatoria monetaria…..

Siamo di fronte a scenari e a decisioni alquanto bizzarre, come l’idea apportata dalla FIA di vietare, a partire dal GP di Monza, il “party mode”, come se questo bastasse a fermare la potenza Mercedes. La FIA ha pensato di intervenire in una delle aree più complesse, quella legata all’elettronica, in cui i team possono contare sul lavoro di 30-50 ingegneri, contro i 7-8 della Federazione.
Mi pare di assistere ad una Federazione impotente davanti ad un tentativo di riordino dei regolamenti.

Arrivando al gran premio, l’anno scorso avevamo assistito al primo sigillo di Leclerc, davanti ad Hamilton. A distanza di un anno non vedo possibile ipotizzare un risultato simile, poiché siamo davanti ad un dominio e ad una supremazia incredibile. L’unico che può provare a contrastarli è Max Verstappen con la Red Bull.

Il 31 agosto di un anno fa, ci lasciava Anthoine Hubert e trovo corretto mandare un pensiero sia a lui che alla sua famiglia. Il Motorsport resta uno sport molto pericolo, anche se ha fatto passi da gigante sulla sicurezza, ma Spa-Francorchamps 2019 ci ha ricordato che non dobbiamo abbassare la guardia. In quell’incidente ha perso la vita un ragazzo di 22anni, con davanti a se una carriera importante.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP SPAGNA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “E’ ANCORA F1?”

Ancora una volta abbiamo assistito ad un gran premio corso con un ritmo più lento di almeno 7” rispetto alla qualifica (1.22 contro 1.15.584 della pole di Hamilton). Solamente negli ultimi passaggi Bottas ed Hamilton sono scesi sotto il muro dell’ 1.20, col finlandese che ha timbrato il miglior crono con 1.18.183 proprio all’ultimo passaggio aggiudicandosi il punto aggiuntivo, dopo aver cambiato la gomme.

Onestamente lo trovo abbastanza inaccettabile. Certamente è dettato dalla gestione delle gomme poiché, una volta trovata la giusta tranquillità e aver scaricato la benzina, i due piloti della Mercedes hanno alzato notevolmente il ritmo, con solamente Verstappen che ha provato a contrastarli, pagando comunque in distacco di ventidue secondi sul traguardo.

Ancora una gara e una gestione perfetta per Hamilton che ha surclassato il suo compagno di squadra, protagonista di un errore alla partenza che gli è costato caro in termini di tempo, deconcentrato dall’attacco di Stroll e Perez (quarte e quinta sotto la bandiera a scacchi).

Fine settimana da dimenticare per la Ferrari: ritiro per Leclerc con Vettel settimo, ma doppiato. Ha portato a termine il suo compito, perlomeno senza commettere errori.

Ci siamo lasciati alle spalle solamente sei gran premi, ma siamo davanti ad una stagione che praticamente non ha più nulla da dire. Stiamo rivivendo gli anni d’oro della Williams, con una Mercedes che riesce a doppiare praticamente tutti. Solamente i primi tre (Hamilton, Verstappen e Bottas) hanno tagliato il traguardo a pieni giri….

A metà schieramento, buona prova per Sainz e Glasly che portano punti importanti rispettivamente a McLaren e Alpha Tauri. Fuori dai punti invece entrambe le Renault.

Gian Carlo Minardi

F1 | GP 70° ANNIVERSARIO, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES NON PERFETTA NELLA STRATEGIA. SUPER MAX””

Va in archivio il secondo gran premio sul tracciato di Silverstone. A una distanza di una settimana dal successo di Hamilton e della Mercedes, Max Verstappen e la Red Bull si prendono la rivincita conquistando la vittoria con una prestazione perfetta.

Certamente la Mercedes, in questa occasione, non è stata perfetta nelle strategie, poiché ancora una volta ha dimostrato tutto il suo strapotere come ha dimostrato col miglior tempo in gara di Hamilton (1’28”499), quasi 2” secondi più veloce di Albon.

Abbiamo assistito ad una gara movimentata e interessante, in cui la Pirella ha dimostrato di poter rivoluzionare le forze in campo. Il downforce generato da queste nuove vetture ha messo in crisi le mescole, più morbide rispetto ad una settimana fa, aprendo a diversi scenari. In vista della prossima stagione, la Pirelli ha chiesto di diminuire il carico per evitare ulteriori problemi di gestione.

Resta il fatto Che Verstappen è stato perfetto in tutto il fine settimana, mettendo un tassello importante su questa vittoria già il sabato, superando la Q2 con la mescola più dura. All’interno del team ha fatto la differenza. Bravo Albon che ha riscattato le prestazioni opache precedenti. Al momento è indecifrabile il suo percorso poiché alterna prestazioni scadenti con altre molto valide.

In casa Ferrari, Leclerc ha surclassato Vettel, protagonista dell’ennesimo errore, dando il massimo e conquistando un quarto posto decisamente insperato.

Si apre una settimana importante sotto l’aspetto politico, poiché entro il 12 agosto si dovrebbe arrivare alla firma del nuovo Patto della Concordia, anche se c’è una Mercedes non molto motivata. Firmarlo significherebbe un impegno a lungo termine nel Circus….

Gian Carlo Minardi

F1 | GP INGHILTERRA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “HAMILTON FORTUNATO, MA HA VINTO SU TRE RUOTE”

Il Gran premio di Silverstone ci ha regalato un finale incandescente con la Mercedes che ha dominato forte di un ritmo superiore di quasi 1”3 rispetto alla Ferrari di Leclerc, con solamente Max Verstappen in grado di stare (quasi) nella loro scia.

Solamente le due safety-car hanno evitato che arrivassero a doppiare praticamente tutti con Hamilton che ha vinto tagliando il traguardo su tre ruote. La fortuna ha aiutato il campione britannico, ma nei 51 giri aveva accumulato un vantaggio incredibile dimostrando una supremazia inattaccabile.

Ancora una bella prestazione di Verstappen che si è portato a casa il punto del giro veloce, grazie al pit-stop al penultimo passaggio in seguito al problema accusato da Bottas. Bene sia la Renault, con Ricciardo e Ocon rispettivamente in quarta e sesta posizione, che la McLaren nonostante il problema all’anteriore sinistra che ha colpito anche Sainz, costretto a tagliare il traguardo solamente al quattordicesimo posto, con Norris al quinto posto.

Da segnalare anche l’ottimo settimo posto di Gasly su Alpha Tauri, Albon protagonista di un importante recupero aiutato dalle gomme, che a lungo ha conservato il giro più veloce, poi strappato solamente da Verstappen.

Va in archivio certamente un gran premio interessante e ricco di colpi di scena che, oltre a confermare lo strapotere Mercedes (prima nel campionato costruttori con già 68 punti di vantaggio sulla Red Bull) e i problemi in casa Ferrari, ma soprattutto una bella sfida tra McLaren, Renault, Alpha Tauri e Racing Point.

Tra una settimana avremo il Silverstone-bis dove troveremo delle mescole ancora più morbide…..

Gian Carlo Minardi

F1 | GP UNGHERIA, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES STRATOSFERICA. OTTIMO VERSTAPPEN

Qui a Budapest la Mercedes ha dimostrato tutto il suo strapotere, sia sul fronte telaistico che motore. Sono stati perfetti sia in qualifica che in gara dimostrando una supremazia più unica che rara. Con Hamilton, si sono presi il lusso di fermarsi per l’ultimo cambio gomma a tre giri dalla fine, tagliando il traguardo con un vantaggio di oltre 8” su Verstappen segnando anche il giro più veloce e lasciando solamente cinque piloti a pieni giri.

Dobbiamo tornare all’era Williams per ritrovare uno strapotere simile.

Non solo Hamilton e Bottas hanno una macchina al limite della perfezione, ma la Mercedes riesce a fornire un ottimo materiale anche ai suoi clienti, come si è visto soprattutto in qualifica. Sia chiaro: resto assolutamente contrario ai cloni e agli assemblatori perché vanno contro alla logica del campionato costruttori.

Complimenti alla Red Bull che ha dato una grande prova di forza, soprattutto dopo l’errore di Verstappen nel giro di ricognizione. Un secondo posto, forse insperato, ma che ripaga sia il pilota, ma soprattutto tutto il team per l’ottimo lavoro svolto. Indecifrabile Albon che ha pagato un distacco di oltre 1’ dal proprio compagno.

In questo gran premio non sono pervenute le due McLaren, ma molto probabilmente il loro telaio non si adatta a questo particolare circuito, molto lento.

Capitolo Ferrari: non darei troppo peso all’errore (se di questo si può parlare) di strategia su Leclerc con la scelta delle gomme rosse, poiché le previsioni meteo sono state disattese. Lo dimostra il risultato ottenuto con Vettel che ha chiuso al sesto posto, ad un giro di distacco da Hamilton.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Stiria, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “MERCEDES STRATOSFERICA. LECLERC DALLE STELLE ALLE STALLE”

Che la Mercedes fosse su un altro pianeta, lo avevamo già capito da diverso tempo e da alcuni anni, ma in questo fine settimana hanno dato prova di una supremazia incredibile, sia sul bagnato che con l’asciutto.

In qualifica Lewis Hamilton si è reso protagonista di un giro stratosferico, lasciando Max Verstappen a oltre 1”2dec e il compagno a 1”4dec a dimostrazione che oltre al DAS c’è dell’altro. Sono sempre più convinto che stiano sviluppando le ruote posteriori sterzanti.

In gara si sono confermati con un Hamilton perfetto che ha dominato la gara dall’inizio alla fine, seguito dalla rimonta di Bottas, che chiude davanti alla Red Bull di Verstappen e Albon. Quest’ultimo, per buona parte della gara, ha girato su tempi molto alti rispetto al compagno, svegliandosi solamente nella parte finale in occasione della lotta con Perez. Più di così Verstappen, purtroppo, non può fare.

Alle spalle di Mercedes e Red Bull, stiamo assistendo ad un positivo compattamento delle forze in campo con McLaren, Racing Point, Renault e Alpha Tauri che ci stanno regalando dei finali di GP entusiasmanti, così come si era evidenziato nei test invernali. Ancora un plauso a Lando Norris che porta a casa un quinto posto molto importante sia per lui, ma anche per la sua squadra. Sono certo che questi ragazzi ci faranno vivere delle belle corse.

Capitolo a parte lo merita la Ferrari che ha vissuto un fine settimana nero. In questa occasione, sia la vettura che i piloti non sono stati all’altezza delle aspettative. Leclerc ha commesso un errore da dilettante. E’ passato dalle stelle alle stalle in una sola settimana. Molto probabilmente una parte di nervosismo è dovuto anche alla poca competitività della vettura. La situazione però è molto grave, come evidenziano anche i risultati in casa Haas e Alfa Romeo, fuori dalla zona punti.

Le novità introdotte qui in Austria non hanno evidenziato un grande passo in avanti anche se manca all’appello la prova della corsa, terminata troppo presto.

Tra una settimana si torna in pista, in Ungheria. Questi ritmi serrati non sono di aiuto per chi deve rincorrere.

Gian Carlo Minardi

F1 | Gp Austria, IL PUNTO DI GIAN CARLO MINARDI “FERRARI 5° FORZA”

Il mondiale di Formula 1 è ripartito col “botto”. Il gran premio ha evidenziato tutte le problematiche di un campionato iniziato con quattro mesi di ritardo, tra problemi di affidabilità, errori da parte dei meccanici e un certo nervosismo da parte di Vettel ed Hamilton, quest’ultimo aiutato certamente dai commissari che hanno deciso di penalizzarlo a 40’ dalla partenza della corsa.

Un gran premio falsato da cinque safety car (era da tantissimo che non si verificavano), così come da una classifica composta solamente da undici vetture. Tutte le squadre hanno accusa problemi, ad eccezione della Ferrari che però ha salvato il weekend grazie ad un grandissimo pilota, ad una buona strategia e ad una gran dose di fortuna.

La Ferrari è l’unico team a non aver migliorato il tempo sul giro rispetto alla passata edizione, nonostante si corresse con le medesime mescole, dimostrando problemi anche sul fronte motore come emerso anche dai tempi di Alfa Romeo e Haas. Al di là del risultato la Ferrari è la quinta forza del mondiale, alle spalle di Mercedes, Red Bull, McLaren e Racing Point, pagando un gap dal vertice di oltre 1”. Il risultato della qualifica rispecchia certamente meglio le reali forze in campo.

Peccato per Albon. E’ stato l’unico pilota a reggere il passo della Mercedes, aiutato da un’ottima strategia del muretto Red Bull. Il lavoro è stato vanificato dal contatto con Hamilton, giustamente poi penalizzato.

Purtroppo, fin dalle prime battute abbiamo perso uno dei protagonisti, Verstappen.

Complimenti a Lando Norris che a 20 anni conquista il suo primo podio con una McLaren in spolvero, anche se non ho capito la strategia usata con Sainz. Mi auguro che non sia l’inizio di un gioco politico e poco pulito nei confronti dello spagnolo.

Onestamente non ho capito neanche la strategia usata in casa Alfa Romeo su Giovinazzi, rimediata durante la safety car con l’italiano che è riuscito a chiudere al nono posto davanti a Vettel.

Ancora un errore per Vettel, arrivato in Austria nervoso. Non ho compreso le sue dichiarazioni in conferenza stampa, controcorrenti a quanto avevamo letto fino a quel momento e mai smentite da lui stesso.

Tra una settima si replica, anche se con mescole differenti. C’è veramente poco tempo, ma tanto lavoro da fare.
Nei prossimi giorni voglio affrontare con voi il discorso sui cloni, che dovrebbero correre in un campionato separato.

Gian Carlo Minardi