Gp Abu Dhabi – IL PUNTO

La supremazia dimostrata ancora una volta dalla Red Bull è veramente disarmante. 32” di distacco tra due compagni di scuderia è qualcosa di raro e incredibile. Nonostante una gara magistrale da parte di Mark Webber, si è beccato un distacco di oltre mezzo minuto da Sebastian Vettel che continua a fare tutto quello che vuole. Ci manca che si fermi a prendere anche un caffè…. Credo che sia la prima volta nella storia della F.1 che all’interno di un medesimo team si verifichino distacchi simili, anche perché stiamo parlando di due prime guide. Nel 2010 Webber avrebbe meritato di vincere il Mondiale, perso proprio ad Abu Dhabi a vantaggio del tedeschino.

Sinceramente rimango basito da questa supremazia che andrebbe vista anche in ottica 2014. Se gli altri team non saranno in grado di trovare il bandolo della matassa, ci sarà poco da raccontare nonostante un cambiamento tecnico così importante.

Arrivando alla gara sullo Yas Marina Circuit, abbiamo assistito ad un bel gran premio giocato su strategie e tattiche, con una Ferrari in grado di ottimizzare il potenziale, supportata da un grande Fernando Alonso. Dopo un sabato difficile ha conquistato un prezioso quinto posto, portando a termine una buona rimonta su Massa, Hamilton e Di Resta, segnando negli otto giri finali costantemente il giro più veloce della gara.  Altrettanto positiva la corsa di Massa, anche se la Mercedes è stata più brava, portando il suo vantaggio a undici lunghezze su Maranello grazie al terzo posto di Rosberg e al settimo di Hamilton. Ancora una volta Nico ha messo in difficoltà il compagno all’interno del team. Ci sono ancora due gare e molti punti in palio. Pertanto la lotta al secondo posto tra i costruttori resta aperto. Con il risultato di oggi lo spagnolo ha praticamente messo in cassaforte il secondo posto tra i piloti, aiutato anche dal ritiro di Kimi Raikkonen. Il finlandese ha vissuto un week end nervoso, ma da professionista mi aspetto che porti a termine la stagione. Il team non risolverà la pendenze nei suoi confronti, ma troveranno altre strade. Pertanto vedo difficile l’esordio del nostro Valsecchi. Positivo risultato per la Force India che piazza la sua vettura tra una Ferrari e una Mercedes. Meritano certamente la posizione che occupano, coadiuvati dai piloti che sfruttano molto bene le gomme. Bravo Perez, ancora una volta davanti a Button.

Il sorpasso di Alonso su Vergne sotto investigazione? Resto dell’idea che sia fondamentale avere tra i commissari sempre un medesimo pilota che abbia un’uniformità nei giudizi. In questo week end abbiamo avuto Martin Donnelly, che ha corso solamente due stagioni in F1 tra l’89 e il ’90. In tutti questi anni il mondo delle corse è cambiato radicalmente. Pertanto mi sembra troppo forzato come arbitro. C’è bisogno di un pilota con esperienze “fresche”, in grado di interpretare e intuire al meglio le diverse situazioni. La mia filosofia è quella di lasciar correre, restando severi davanti alle situazioni di pericolo. Spettacolare il sorpasso di Alonso. Vergne non si aspettava un suo attacco, uscendo dalla corsia box. Diverso l’episodio legato ad Hulkenberg che, insieme al team, ha creato una situazione di pericolo ripartendo dai box.

Ancora complimenti a Sebastian Vettel, non soltanto per la sua vittoria, ma anche per lo spettacolo che ha regalato al pubblico. Mi auguro che a lui non arrivi una nuova multa.

Tra 15 giorni, ad Austin, assisteremo ad un nuovo capitolo nella lotta tra Ferrari e Mercedes per il secondo posto.

Gp Abu Dhabi – Presentazione

A sette giorni dai titoli di Sebastian Vettel e della Red Bull il circus della Formula 1 è pronto a tornare in pista per il terz’ultimo appuntamento al Yas Marina Circuit di Abu Dhabi.

Sarà un Gran Premio prevalentemente finalizzato alla conquista del secondo posto nei mondiali Piloti e Costruttori, con piloti e team pronti a lottare per gli ultimi punti in palio, per consolidare sedili, posizioni o per aspirare a nuove avventure. Mi aspetto comunque una Red Bull arrembante, pronta a non fare nessun regalo. La vera sfida sarà alle loro spalle. Viste le alte temperature dell’asfalto e dell’atmosfera le gomme Pirelli saranno ancora una volta una componentistica importante.

Ho l’impressione che sarà un week end giocato molto dietro le quinte causa i diversi punti interrogativi che aleggiano intorno al 2014, come i sedili liberi e il numero dei motori utilizzabili. Abbiamo ancora diversi posti vacanti come in casa Lotus, attenta a trovare il sostituto di Raikkonen guardando sia il portafoglio che la tecnica e alla Williams con un  Maldonado deciso a salutare la compagine inglese per approdare alla corte di Eric Boullier. Dal Canto suo la scuderia di Grove, qualora trovasse un accordo importante dal lato economico, potrebbe ingaggiare Felipe Massa. Sul fronte propulsori, considerando le numerose novità tecniche che saranno introdotte (Motor Turbo 1.6 congelato nel numero dei giri, limiti nei consumi, nuovi “sistemi di recupero di energia” MGU-K e MGU-H), il poco tempo per provare in pista e il numero di gare in calendario, cinque unità all’anno per pilota potrebbero essere veramente troppo poche. Non sarà facile infatti nell’immediato trovare la giusta affidabilità e il giusto equilibrio. Pertanto potremmo assistere a qualche “fumata” di troppo. Il bello però di queste novità e che tale tecnologia potrà essere sicuramente trasferita alle macchine di serie.

Ci aspetta quindi un 2014 estremamente impegnativo sul lato tecnico, ma ingegneri e tecnici sapranno come sempre porre rimedio. I cambiamenti comporteranno grandi sforzi economici per tutti e i piccoli team di affideranno alla tecnologia dei grandi costruttori. Storicamente le modifiche ai regolamenti portano ad un cambio delle forze in campo. Oggi abbiamo una Red Bull inavvicinabile e credo che faranno parlare di se anche nel domani, ma potremo assistere alla crescita di qualche altro team.

Gp India – IL PUNTO

Cosa possiamo ancora dire… Abbiamo assistito nuovamente ad una supremazia disarmante, difficile anche da commentare. Ancora una volta Vettel è stato in grado di fare quello che gli pareva. Con i due titoli assegnati (Piloti e Costruttori) ci aspetta un finale di stagione Thriller per la Ferrari che dovrà lottare con il coltello tra i denti fino alla fine per conquistare almeno il secondo posto. Le prestazioni di Rosberg ed Hamilton non possono far dormire sonni sereni agli uomini in rosso. Il titolo di vice-campione resta certamente alla loro portata in quanto abbiamo ancora tre gare (Abu Dhabi, Austin e San Paolo) e molti punti in palio.

Nel caso di Webber e Alonso la sfortuna ci vede proprio bene. Ancora una volta l’australiano è stato costretto ad un ritiro in una domenica in cui avrebbe potuto lottare per posizioni importanti, mentre lo spagnolo è stato coinvolto in un contatto nelle prime curve, sprofondando nelle retrovie. Analizzando la progressione dei tempi si capisce che è stata persa un’occasione importante per mettere in cassaforte punti preziosi in ottica mondiale.

Escludendo l’extra-terrestre Seb, bisogna sottolineare la prestazione della Lotus di Grosjean, bravissimo a sfruttare le gomme, e di Raikkonen che ha fatto l’impossibile per stravolgere l’ordine di arrivo segnando il miglior giro in gara proprio sul finale dopo il pit stop. Buon quinto posto per la McLaren con Perez che si piazza davanti alla Mercedes di Hamilton. Buon week end per Felipe Massa che ha sfruttato al massimo il potenziale della sua F138 tenendo dietro Lewis, ma non Nico. Un Massa così pimpante e aggressivo, nonostante il fine rapporto con Maranello, è di buon auspicio per recuperare il divario di quattro punti che li separa dalla Mercedes. Un solo punto recuperato dalla Toro Rosso (con il decimo posto di Ricciardo) che non sfrutta il week end poco favorevole della Sauber.

Abbiamo avuto quindi la conferma che la maggior parte dei team si equivalgono, assistendo ad un buon campionato di Serie B. Tutto questo è molto preoccupante pensando a quanto poco tempo ci sia tra il 24 novembre e l’inizio del nuovo mondiale per provare a stravolgere un gap così potente. Voci da Bar danno un Newye molto attivo, pronto a stravolgere la filosofia di costruzione delle macchine. Nonostante un cambiamento tecnico così drastico i “bibitari” resteranno gli uomini da battere. Abbiamo sempre assistito a cicli vincenti da parte di team, ma quello targato Red Bull certamente è il più importante.

Tra sei giorni si tornerà in pista con un Vettel determinato a non regalare niente ai suoi avversari. Si riaccenderà quindi la sfida per il secondo posto, il primo tra gli sconfitti.

Gp India – PRESENTAZIONE

Possiamo tranquillamente ammettere che il countdown verso il quarto sigillo di Sebastian Vettel è ufficialmente iniziato. Se non dovesse arrivare in India, certamente il biondino di casa Red Bull potrà aprire le danze, sette giorni dopo, dando inizio ai festeggiamenti sullo sfondo di Abu Dhabi. Arrivati a questo punto non credo ci siano tante alternative. 90 lunghezze sono incolmabili anche se la matematica parla ancora di 100 punti in palio da qui al 24 novembre. Possiamo dire che si tratta di un capitolo decisamente chiuso. Mi aspetto un’altra gara a sè da parte di Seb.

Completamente diverso invece il discorso per le posizione alle sue spalle. Abbiamo una lotta apertissima a tre (Ferrari, Mercedes, Lotus con Alonso, Raikkonen ed Hamilton) per il secondo e terzo posto nel mondiale costruttori e piloti, racchiusi in una manciata di punti. Se abbiamo una Lotus che incalza la Mercedes, la Ferrari non può certo dormire sonni sereni, soprattutto se Felipe Massa non comincia a portare punti pesanti per consolidare il secondo posto.

Interessante battaglia anche nelle retrovie tra Sauber e Toro Rosso per il settimo posto. Nelle ultime uscite la scuderia di Faenza ha battuto la fiacca, e si è fatta rosicchiare tutto il vantaggio accumulato nella prima parte di campionato. Ora è costretta ad inseguire la scuderia svizzera con un ritardo di 14 lunghezze.

Proprio queste lotte potranno essere il leitmotiv di un Gran Premio d’India che si appresta a chiudere i battenti, dopo solo tre edizioni. Molto probabilmente non vedremo più i 5121 mt del Buddh International Circuit in calendario, soprattutto per cause burocratiche. Non sono stati risolti i problemi con la dogana e le difficoltà legate al fatto di dover effettuare anche temporanee importazioni, sarà la causa che allontanerà la Formula 1 da questa realtà.

Paesi come India, Cina e Corea sono estremamente importanti per il settore auto e commerciale e per questo è importate fare questi “esperimenti”, anche se va a discapito del “vecchio continente”. E’ chiaro però che i Governi debbano adeguarsi a determinate formalità per evitare di cadere in problematiche difficili da risolvere. Parallelamente poi abbiamo nuovi scenari che si potranno trasformare in solide realtà. Purtroppo i circuiti occidentali, oltre a soffrire la crisi economica, devono affrontare problemi di spazio e aggiornamenti alle nuove norme di sicurezza non di facile attuazione in quanto inglobati all’interno di realtà difficilmente modificabili.

Gp Giappone – LE PAGELLE

Il voto più importante va senza alcun dubbio al circuito di Suzuka ed ai suoi appassionati. Ancora una volta l’organizzazione è stata impeccabile; supportata da un pubblico numeroso e ben preparato, che ha sostenuto e incitato  i protagonisti.

Dare un voto alla Red Bull è veramente difficile in quanto la loro supremazia è tale da permettergli di giocare e fare praticamente quello che vogliono. Credo che la strategia sia stata studiata a tavolino perché non vedo nessuna motivazione per giustificare la sosta in più di Webber. Possono permettersi il lusso di giocare e stabilire l’ordine di arrivo dei loro piloti. Questa volta Sebastian Vettel ha dovuto gestire qualche problematica esterna, come una partenza non perfetta e un contatto (colpa al 50%) con Hamilton. Dopo essersi assicurato che tutto fosse a posto, ha preso a spingere portandosi al comando della gara. Ad ogni week end assistiamo a due gare: la prima tra i piloti Red Bull e la seconda riservata a tutti gli altri. Dovendogli dare un voto, sono da 9.

Tutti gli altri sono da 7, mezzo punto in più o in meno. Hanno fatto il loro onesto Gran Premio, difendendo le posizioni, senza acuti particolari. Ci siamo divertiti nella battaglia tra Hulkenberg ed Alonso. Il tedesco di casa Sauber merita certamente mezzo punto in più (7.5) perché lotta con i big nonostante una vettura, in crescita, ma comunque ancora inferiore. La Ferrari dovrà fare qualcosa in più per difendere fino alla fine della stagione il secondo posto tra i piloti e costruttori. Massa merita la sufficienza perché sta lavorando da separato in casa, ma un decimo posto non può bastare. Ha rifiutato anche di far passare Fernando, ma forse sarebbe stato meglio farsi da parte piuttosto che subire il sorpasso. Per fortuna loro la Mercedes è andata a punti con il solo Rosberg (ottavo).

7.5 anche per Romain Grosjean. Bene in prova e autore di un’ottima partenza, chiudendo la gara al primo posto tra le vetture di seconda fascia. In questo finale di stagione vuole conquistarsi il titolo di prima guida in ottica 2014 che lo vedrà affiancato da “Hulk”. Sottotono invece Kimi Raikkonen che causa problemi fisici o scelte tecniche, non è all’altezza della prima parte di stagione.

Il risultato da Esteban Gutierrez  (settimo al traguardo) è la chiara dimostrazione che la politica adottata dalla FIA e dalla  F1 stessa verso i giovani è sbagliata. Dopo esser stato criticato nelle prime gare, sta dimostrando di meritare il posto occupato. Sta aiutando il team a conquistare il settimo posto tra i costruttori, cosa non da poco. Il risultato è una conseguenza anche della maturazione della vettura.

Gp Giappone – IL PUNTO

Non c’è storia. Ancora un successo per Sebastian Vettel (nove centri in quindici appuntamenti, di cui cinque consecutivi) e per la sua Red Bull che, grazie al secondo posto di Mark Webber, firma una nuova doppietta. Una supremazia inarrestabile e imbarazzante. Ancora una volta hanno giocato al “gatto e al topo”. Vettel ha dato l’impressione di girare con il limitatore inserito fin quando non ha avuto la certezza di non aver riportato danni nel contatto con Hamilton. Inserita la settima marcia si è sbarazzato della concorrenza andando a vincere l’ennesima gara, anche se con distacchi “umani”. Ora i punti di vantaggio su Alonso sono 90.

Dopo la prima pole position stagionale di Webber, l’australiano sperava certamente nel gradino più alto del podio, ma è stato penalizzato dalla strategia. Un plauso per la  Lotus che in questo finale di stagione sta facendo dei miracoli, dimostrando di avere tra le mani una macchina molto valida nonostante un budget non pari ai top team. Grosjean sta maturando, migliorando gara dopo gara. Autore di un’ottima partenza ha difeso la sua posizione conquistando un podio importantissimo sia per lui che per il team. Il quinto posto di Raikkonen chiude un week end sicuramente positivo per Enstone consolidando non solo il quarto posto tra i costruttori, ma avvicinandosi pericolosamente (per la Mercedes) al terzo gradino del podio.  Due episodi hanno marchiato il gran premio del Giappone per la casa di Stoccarda. Al via Vettel tocca Hamilton, tagliandogli il pneumatico e facendolo piombare in fondo alla classifica fino al ritiro definitivo, mentre la gara di Rosberg è stata condizionata da un errore ai box che non gli ha permesso di andare oltre l’ottavo posto.

Ferrari in grande difficoltà per tutto il week end con prestazioni altalenanti in gara. Alonso e Massa hanno cercato di portare più punti possibile a casa, sfruttando la debacle Mercedes per consolidare il secondo posto tra i piloti e costruttori. Ho notato ancora del nervosismo e certamente non aiuta. Mi auguro che il breve inverno possa portare in casa Maranello importanti soluzioni tecniche in vista del 2014 per rasserenare l’ambiente. Sorprendente la Sauber che sta dimostrando risorse inaspettate. Hulkenberg si conferma un pilota maturo nonostante la giovane età e la sua esperienza. Il primo arrivo a punti di  Gutierrez è di ottimo auspicio per il futuro. Suzuka era una pista favorevole alla C32 e sono stati bravi a sfruttare l’occasione conquistando ai danni della Toro Rosso il settimo posto tra i costruttori. I prossimi circuiti saranno per loro il banco di prova. In questo finale di stagione la TR sta battendo la fiacca. Fino a qualche gara indietro la loro posizione sembrava sicura, mentre ora sono chiamati ad una rimonta importante, considerando i premi in  ballo.

Con il quinto posto tra i costruttori praticamente sicuro la stagione della McLaren è praticamente finita. La mente è già proiettata non soltanto al 2014, anno ancora di transizione, ma in particolar modo al 2015 con il ritorno della Honda.

 

 

 

Gp Giappone – Ordine di arrivo
1 Sebastian Vettel Red Bull/Renault 53 1:26’49.301
2 Mark Webber Red Bull/Renault 53
3 Romain Grosjean Lotus/Renault 53
4 Fernando Alonso Ferrari 53
5 Kimi Räikkönen Lotus/Renault 53
6 Nico Hülkenberg Sauber/Ferrari 53
7 E.Gutiérrez Sauber/Ferrari 53
8 Nico Rosberg Mercedes 53
9 Jenson Button McLaren/Mercedes 53
10 Felipe Massa Ferrari 53
11 Paul Di Resta Force India/Mercedes 53
12 Jean-Eric Vergne Toro Rosso/Ferrari 52 1 Giro
13 Daniel Ricciardo Toro Rosso/Ferrari 52 1 Giro
14 Adrian Sutil Force India/Mercedes 52 1 Giro
15 Sergio Pérez McLaren/Mercedes 52 1 Giro
16 Pastor Maldonado Williams/Renault 52 1 Giro
17 Valtteri Bottas Williams/Renault 52 1 Giro
18 Charles Pic Caterham/Renault 52 1 Giro
19 Max Chilton Marussia/Cosworth 52 1 Giro

 

 

Gp Giappone – PRESENTAZIONE

Dopo gli ultimi appuntamenti corsi sui due circuiti più moderni in calendario , Singapore e Corea, la Formula 1 si appresta ad arrivare sul tracciato storico di Suzuka, teatro di sfide memorabili tra Senna e Prost ed in molte occasioni determinante per assegnare il titolo di Campione del Mondo.

Suzuka è un tracciato “vecchio stile” caratterizzato da settori veloci e lenti con diversi spunti per i sorpassi, dove ogni errore si paga pesantemente; le vie di fuga non sono così ampie come negli impianti moderni.  Un circuito tosto per  piloti e macchine, potremmo aspettarci pertanto qualche bella sorpresa.

Il week end giapponese viene vissuto in uno scenario particolare poiché tutti gli addetti al lavori alloggiano nell’Hotel “Suzuka”, prossimo al circuito. L’arrivo in pista dei piloti avviene insieme ai tifosi, numerosi e competenti. Questo fine settimana si riaccende quindi la sfida per la classifica piloti e costruttori con Alonso, Hamilton e Raikkonen pronti a battagliare per i posti alle spalle del solitario Vettel. Sul fronte costruttori l’incertezza è ancora più ampia con un solo punto di distacco tra Ferrari e Mercedes per la piazza d’onore e Sauber e Toro Rosso appaiate al settimo. Praticamente certo il quarto posto di Lotus e il quinto di McLaren. Pertanto la scuderia di Enstone potrebbe frenare gli sviluppi dirottando le risorse al 2014. Diversa la situazione per Sauber e TR. Un punto di differenza significa settimo o ottavo posto, che tradotto in termini di entrate economiche equivale a diversi milioni.

I miei ricordi sono legati a qualche delusione di troppo;  in due-tre occasioni avevamo tra le mani un buon risultato, sfuggito purtroppo prima della bandiera a scacchi.

Ricordo con piacere una conferenza stampa (1990), durante una festa in costume della Pioneer (nostro sponsor durante il GP di Suzuka) in cui annunciava l’estensione della collaborazione per tutta la stagione successiva con il Minardi Team spinto dai propulsori Ferrari. Purtroppo quell’accordo non si concretizzò.

Nel 1992 conquistammo comunque un prezioso punto grazie al sesto posto di Fittipaldi con la M192 motorizzata Lamborghini. Proprio a questo gran premio è legato un aneddoto simpatico. Per la stagione ‘93 la McLaren era in difficoltà con la fornitura del motore e pertanto la Lamborghini diede il via ad uno sviluppo particolare in ottica ’93 di cui anche il “nostro” propulsore beneficiò. Così fu premiato il sesto posto di Christian.

Giappone, nei miei ricordi, significa  giornate piacevoli passate a Tokio con l’amico Tadashi Sasaki; insieme alla ricerca spasmodica di sponsorizzazioni  in quella che allora era certamente un Eldorado per le sponsorizzazioni.

Gp Corea – LE PAGELLE

Archiviato anche il quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 con l’ennesimo sigillo di Sebastian Vettel, sempre più lanciato verso il nuovo titolo, diamo qualche voto

Sebastian Vettel – arrivato a questo punto è impossibile dargli un voto, nel senso che la supremazia dimostrata in pista dalla sua Red Bull lo rende un “fuori quota” Certamente lui la sa sfruttare molto bene, ma è altrettanto fortunato perché tutte le disavventure sono racchiuse sulla #2. Dovendo dare un voto si merita un bel 9.

Kimi Raikkonen e Romain Grosjean 8 – Kimi ha fatto una gara incredibile. Probabilmente non è un uomo da qualifica e i suoi problemi fisici lo hanno rallentato, ma ha fatto una straordinaria rimonta. Altrettanto bravo il suo compagno di scuderia. Hanno girato sempre su ottimi riscontri cronometrici e la Lotus , nonostante la perdita di pedine importanti anche in termini di tecnici, sta mantenendo un buon ritmo.

Nico Hulkenberg 9 – E’ stato autore di un week end strepitoso. Ha guidato come un pilota esperto tenendo testa a due campioni del mondo del calibro di Alonso e Hamilton. Dopo tante difficoltà il team è in crescita e proprio grazie a questo risultato la Sauber ha affiancato e sopravanzato la Toro Rosso in classifica.

Lewis Hamilton 6.5 – Se non era per il problema all’ala anteriore di Rosberg, sarebbe stato dietro al suo compagno. Rispetto ad altre gare l’ho visto meno aggressivo.

Fernando Alonso 7 – di incoraggiamento. Non deve essere facile trovarsi in queste condizioni. Di questo passo anche il secondo posto nel mondiale piloti potrebbe essere a rischio

Nico Rosberg 7.5 – solo il cedimento del musetto gli ha tolto un risultato migliore. Si è trattato di una rottura anomala. Forse era stata danneggiata lievemente durante la prima fase e il carico dell’aria, uscendo dalla scia di Lewis, le ha dato il colpo di grazia. Peccato

Jenson Button 7 – Ha fatto una gara onesta gestendo una macchina che presenta non poche difficoltà. E’ riuscito comunque a restare in scia (anche grazie a due SC) a team più in forma della sua McLaren

Felipe Massa 5 – l’errore a inizio gran premio è stato da principiante. Non doveva commetterlo. Ha privato il team di punti importanti in ottica mondiale. Dopo si è ripreso però questo errore potrebbe costare caro alla Ferrari

Sergio Perez 5 – Si è trovato in una situazione fortunata perché l’uscita di scena negli ultimi giri di Ricciardo gli ha consegnato un punto. L’ho visto parecchio incostante e commettere diversi errori con frenate al limite che hanno contribuito a sollecitare e a far saltare il battistrada Pirelli

Esteban Gutierrez 6.5 – Si è difeso molto bene con una macchina che nelle ultime uscite è crescita molto, arrivando a sopravanzare una Toro Rosso, molto più lineare per tutta la stagione

Pastor Madolando 4 – Prima di criticare così pesantemente il team bisogna battere il proprio compagno. Poi sono sempre dell’idea che i problemi vadano risolti all’interno del team, e non tramite le pagine dei giornali

Ci aspetta un finale di stagione entusiasmante con lotte molto aperte tra i costruttori. Ferrari e Mercedes si contendono il secondo posto mentre Sauber e Toro Rosso infiammano la lotta per il settimo posto che, in termine di entrate, è una voce importante. Il quarto posto della Lotus è praticamente certo, così come il quinto e sesto di McLaren e Force India. Ora tutti a Suzuka

Gp Corea del Sud – PRESENTAZIONE

Delle tre edizioni fin qui disputate sul tracciato coreano di Yeongam, Sebastian Vettel e la sua Red Bull hanno colorato e caratterizzato il gradino più alto e importante del podio delle ultime due edizioni, mentre Fernando Alonso ha avuto l’onore di battezzare l’albo d’oro nel 2010.

Il potenziale fin qui espresso dal tedeschino e dalla sua scuderia potrebbero far pensare ad un risultato già scritto anche in considerazione dell’importante margine acquisito e solamente eventi impensabili potrebbero contribuire a far cambiare il corso di un finale già bello che inciso. Nonostante questo, e un 2014 impegnativo sul fronte motori, consumi e aerodinamica Ferrari, Mercedes, Lotus, McLaren e Force India non alzeranno bandiera bianca visto che abbiamo una classifica costruttori ancora molto aperta, con la lotta per il secondo posto tra Maranello e Brackley e la sfida sull’asse McLaren – Force India per il quarto posto.

Ci aspetta quindi una gara importante e tatticamente molto differente dalla passata stagione in considerazione delle mescole portate dalla Pirelli: SuperSoft e Medium, diversamente da quanto accaduto nel 2012 con SuperSoft e Soft. Meteo alla mano sarà un gran premio all’insegna del caldo, acquazzoni improvvisi permettendo. Nonostante la conferma nel calendario 2014, il futuro del tracciato non appare così roseo e ci potrebbero essere difficoltà per il futuro. A proposito della prossima stagione il Consiglio Mondiale della FIA ha ufficializzato il programma con ben 22 gara in calendario. Sarà un anno molto impegnativo non solo per i piloti, ma anche per tutto lo staff del team che avrà poco tempo per ricaricare le batterie. Mi auguro che i piccoli team abbiano e sappiano gestire le risorse.

Restando nel panorama 2014 si parla di un possibile ritorno in F.1 di Rubens Barrichello, al fianco di Sirotkin in Sauber. Indubbiamente Rubens è un pilota esperto, ma sinceramente vedo molto difficile un suo ritorno anche se quasi certamente i colori verde-oro continueranno ad animare i gran premi, vista l’importanza per il mercato e il pubblico. Vedrei di buon occhio la permanenza nel circus di Felipe Massa, driver in azione e con altrettanta esperienza, oppure l’arrivo del nuovo volto Felix da Costa, molto vicino all’attuale sedile di Ricciardo in Toro Rosso. L’arrivo di Felix da Costa garantirebbe una continuità del programma giovani RB. E’ ancora molto presto e tutto può succedere.

Gp Singapore – IL PUNTO

Ci scusiamo per il ritardo, ma nonostante un rientro comodissimo e veloce sono atterrato in Italia solamente nella mattinata e non ho avuto occasione di raccontare tempestivamente il Gran Premio.

Prima di passare all’analisi vera e propria della gara vorrei soffermarmi sull’esperienza Singapore. E’ stato fantastico poter toccare con mano questa realtà, completamente diversa da qualsiasi altro week end di Formula 1, sia per la scenografia notturna sia per gli orari di accesso al Paddock. La pista apre solamente dopo le 15.00 del pomeriggio, per chiudere a sera tardi. In questo modo i tifosi hanno anche il tempo di visitare la città, ricca di edifici e strutture altamente moderne. Io stesso ne ho approfittato per fare il turista. Inoltre è un onore per noi italiani che una ditta nostrana (DZ Engineering) gestisca sia l’impianto d’illuminazione della pista, sia gli apparati audiovisivi e di controllo. Nel complesso è ancora più mastodontico di Montecarlo.

Sul fronte gara ho avuto la possibilità di vedere macchine e piloti in azione da due punti distinti. In particolar modo ho potuto analizzare e apprezzare i piloti in azione alla prima variante dopo il traguardo e la manovra spettacolare di Alonso in partenza. Da restare senza fiato. Ha studiato questa manovra a tavolino analizzando i video delle passate stagione, riproponendola al meglio. Non dobbiamo dimenticare che il tutto è avvenuto con a bordo 180 Kg di benzina… Altrettanto impressionante è stato vedere con quale facilità di guida Sebastian Vettel affrontasse quel tratto di pista, quasi a dare l’impressione di avere ancora del margine di miglioramento. Salvo cataclismi (che vedo altamente improbabili) sarà difficile cambiare il corso di questa storia. A di la della supremazia enorme dal lato tecnico, bisogna fare un plauso a Vettel che è in grado di interpretare al meglio la sua Red Bull, diversamente da Webber (che reputo un pilota veloce).

Dopo un sabato infelice per i colori Ferrari, in gara Alonso e Massa hanno conquistato punti importanti per consolidare il secondo posto davanti alla Mercedes. Ancora una volta lo spagnolo non si è arreso allo strapotere RB mettendo in pista tutta la sua grinta, lottando fino all’ultimo giro. Positiva anche la prestazione di Felipe che regala al team punti preziosi. Era la sua prima gara dopo il saluto alla Ferrari. Nonostante una strategia diversa ha saputo recuperare.  Un risultato che fa morale. Grandissimo anche Kimi Raikkonen che, nonostante i problemi alla schiena, si è reso protagonista di una rimonta fantastica, confermando l’ottima scelta Ferrari del Dream-Team 2014.

Ancora una volta quando c’è da guidare, Nico Rosberg mette in difficoltà il suo compagno. Mi è piaciuto molto e a parità di vettura è riuscito ad offuscare per tutto il week end Hamilton. La Mercedes continua a difendersi bene in qualifica, e in gara la forza di avere  in squadra piloti di uguale calibro si dimostra il valore aggiunto in termini di punti. Questo deve far pensare sulla scelta Ferrari, anche perché il prossimo anno la Mercedes sarà certamente un avversario altamente competitivo.

Leggero miglioramento in casa McLaren anche se è decisamente un anno poco felice. La conferma di entrambi i piloti è sinonimo di continuità e il progetto prenderà la sua consistenza a partire dal 2015, con l’arrivo della Honda.

Hulkenberg e Sutil chiudono la top ten. Nonostante i risultati incoraggianti della Sauber nelle ultime uscite non credo che potrà infastidire il settimo posto della Toro Rosso in quanto, salvo eventi eccezionali, ad ogni Gran Premio sono disponibili solo uno o due punti (nono e decimo posto) e il distacco tra i due team è di dodici lunghezze. Inoltre la scuderia di Faenza si è dimostrata competitiva in qualifica, anche se un grossolano errore di Ricciardo in gara ha vanificato il lavoro fino a quel momento svolto.

Gp Italia – IL PUNTO

Vettel-Alonso-Webber. Un podio che mi fa particolarmente piacere poichè composto da tre piloti che hanno in comune la città di partenza: Faenza. Alonso e Webber hanno mosso i loro primi passi nel mondiale di Formula 1 con il Minardi Team, mentre Vettel ha esordito in Toro Rosso, regalando al team il primo successo nel 2008 proprio a Monza. Evidentemente l’aria e l’atmosfera faentina portano con se non soltanto la storicità legata alle ceramiche e al suo famosissimo Museo  ma anche tecnologia e fortuna per il Motor Sport.

Anche il Gran Premio d’Italia ci ha consegnato una Red Bull in grande spolvero e un Sebastian Vettel lanciato sempre di più verso il nuovo sigillo, anche se Alonso ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior pilota in assoluto. Singapore si presenta quindi come punto focale per decidere i programmi di fine stagione in casa Ferrari. Ad oggi rimangono ancora sette appuntamenti e tantissimi punti in palio e sappiamo quanto sia facile commettere errori o accusare défaillances. Non sarà certamente facile per Maranello, considerando che in Red Bull introducono aggiornamenti consistenti, ma gli uomini in rosso devono restare concentrati e dare sempre il tutto per tutto, proprio come hanno fatto oggi. Dal punto di vista strategico e di intensità la corsa di Fernando è stata perfetta. Massa ha fatto una bella gara, ma purtroppo non è riuscito ad impensierire Webber dopo il suo pit stop. Non darei la colpa del quarto posto al cambio gomme, in quanto stiamo parlando di appena 4 dec. di differenza tra lui e Mark… Nelle ultime due gare l’apporto del brasiliano è stato comunque importante per la conquista del secondo posto tra i costruttori ai danni della Mercedes, ma il sedile rimane in bilico. Credo che questa sarà la settimana decisiva.

Un plauso lo dobbiamo certamente fare alla Toro Rosso, per aver portato in qualifica due vettura in top ten e a Ricciardo per il settimo posto finale (quattro motori Ferrari in Top ten è importante), sia alla Sauber e ad Hulkenberg. Sabato pomeriggio il tedesco ha fatto un giro perfetto conquistando un terzo posto in gara insperato, dimostrando poi in gara la competitività della macchina con il quinto posto davanti a Mercedes, Lotus e McLaren. Mi auguro che questo risultato li aiuti ad uscire da questa situazione difficile.

Bellissima la gara e il duello targato Raikkonen – Hamilton. Il finlandese della Lotus, dopo il contatto al primo giro, ha inanellato una serie di giri veloci che lo hanno rilanciato nelle zone alte della classifica prima del nuovo pit stop. Senza il pit stop in più avrebbe potuto impensierire Hulkenberg. Lewis Hamilton ha dimostrato di che pasta è fatto sopravanzando negli ultimi giri sia Kimi che Button, arrivando ad impensierire Grosjean (ottavo al traguardo)

Tra due settimane si vola a Singapore, ultima spiaggia per cercare di impensierire il titolo a un Vettel scatenato e supportato da un team che lascia poco o nulla agli avversari

Gp Italia – PRESENTAZIONE

Come succede spesso, anche quest’anno Monza si presenta come un vero e proprio spartiacque per quei team, come la Ferrari, che devono lottare per obiettivi importanti. Per la Scuderia di Maranello è arrivato il momento di ridurre le distanze da Sebastian Vettel e dalla Red Bull. Già solo per questo motivo è un Gran Premio da studiare e guardare con grandissima attenzione.

La Formula 1 arriva quindi a Monza, sul circuito più veloce del mondiale, ma anche tra i più storici poiché insieme a Silverstone ha contribuito a scrivere le pagine più importanti di questo Sport. Monza ha un fascino particolare, non soltanto per noi italiani, e speriamo che possa essere di buon auspicio per Alonso e Massa. Mi auguro che il pubblico sia caloroso e che possa supportare al meglio la rossa.

Per lasciare aperto il campionato è necessario recuperare dei punti, anche se poi ci sono ancora sette gare. Se le Ferrari saranno competitive domenica è molto probabile che potranno lottare per il titolo, poiché stiamo parlando di un circuito storicamente meno favorevole alla Red Bull. Viceversa non dimentichiamoci che il prossimo anno saranno introdotte importanti novità regolamentari che renderanno più complicato e impegnativo il lavoro sui due fronti.

Nell’era Pirelli abbiamo visto quanto sia facile vedere crescere o scendere una vettura e pertanto potranno venire fuori anche degli outsider come Force India, McLaren o Toro Rosso che nel 2008 colse con Vettel la sua prima vittoria. Ci sono diverse variabili , come la prima chicane e l’affidabilità in quanto per l’80% del GP l’acceleratore è spremuto a fine corsa. Pertanto gli outsider saranno dietro l’angolo, ma se analizziamo meglio la stagione mi aspetto una lotta Red Bull-Ferrari

A proposito di Toro Rosso, in questi giorni la red Bull ha annunciato l’ingaggio di Daniel Ricciardo che prenderà il posto lasciato libero da Webber. E’ certamente un bel premio per il 24enne, che con Vettel andrà a formare una delle coppie più giovani della F.1, ma anche una dimostrazione di continuità della scuola RB.

Con il Minardi Team non ho particolari ricordi legati a questo Gran Premio, in quanto avevamo propulsori, per potenza, inferiore alla media. Abbiamo fatto diversi piazzamenti e il più eclatante è datato 1993 (7° e 8°) quando Fittipaldi, risucchiato dalla scia di Martini, toccò leggermente il compagno tagliando il traguardo in volo. Per fortuna nessun danno per il pilota, ma solo un grande spavento. Per settimane si parlò di quell’incidente spettacolare

Gp Belgio – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un gran premio tirato con tre Campioni del Mondo sul podio, con un grandissimo Fernando Alonso. E’ l’Alonso che tutti vogliamo vedere, che parla con i fatti e i risultati in pista e non attraverso i microfoni. Deve dimostrare costantemente attraverso i risultati tutto il suo talento, anche se si trova a lottare contro una macchina invincibile come la Red Bull. Lo spagnolo è stato bravissimo nei primi passaggi, sfruttando al 100% il potenziale a sua disposizione conquistando un risultato certamente insperato fino a sabato sera, rimediando agli errori suoi e del muretto commessi in qualifica.

Certamente anche senza il testacoda del sabato il risultato di oggi non sarebbe cambiato, anche se così facendo ci ha fatto divertire di più. Questo secondo posto è un risultato positivo anche in ottica campionato visto che si è riportato davanti ad Hamilton. al secondo posto. Purtroppo il gap con Vettel non è diminuito, ma mancano ancora otto gran premi e tutto può succedere.

I 17 sec di distacco dello spagnolo su Vettel, rispetto agli oltre 50” di Massa,  sono la chiara dimostrazione di come, anche nella Formula 1 moderna, il pilota possa fare la differenza sui tracciati tecnici come Spa. Ci ha messo del suo per inserire la F138 tra il tedesco e l’inglese della Mercedes. Questo risultato  deve restituire un pizzico di serenità in casa Maranello. Mi piacerebbe vedere un Fernando meno scuro in volto, soprattutto dopo una prova come quella di oggi. Non deve contribuire ad alimentare le tensioni.

La Mercedes aveva iniziato il week end in sordina, per poi conquistare una bellissima pole con Hamilton che aveva fatto sperare in un qualcosa in più per la domenica. Restano comunque in lotta per il titolo e sono al secondo posto nel mondiale costruttori. Assisteremo fino alla fine ad una bellissima rincorsa su Vettel, anche se diventa importante non perdere più punti. Sarà una lotta contro degli extra-terresti come Vettel e Red Bull.

Sul fronte Lotus, Grosjean ha occupato la sua posizione sorpassato sul finale da Massa che si era svegliato. Purtroppo con Raikkonen hanno sofferto fin dai primi giri ad un problema al freno anteriore che lo ha portato al ritiro dopo ben 27 risultati positivi. E’ certamente un record importante anche se si è interrotto nel momento meno opportuno. Avrebbe potuto portare a casa punti importati in ottica campionato. Il posto lasciato libero dal finlandese è stato conquistato da un ottimo Ricciardo che ha avuto la meglio su Perez, portando in Toro Rosso un punto “pesante”.

Grazie al sesto posto di Button la McLaren sopravanza la Force India (oggi al nono posto con Sutil) tra i costruttori, portandosi in quinta posizione. Proprio l’inglese è ancora senza contratto per la stagione 2014 anche se aveva dichiarato ad un giornale inglese di pensare ad un anno sabbatico. L’ago della bilancia per il Mercato Piloti sarà comunque la Ferrari. Fino a quando il team di Maranello non sistemerà il “tassello pilota” difficilmente assisteremo a nuovi annunci. Per la McLaren il 2014 sarà una stagione di transizione, in attesa di indossare nel 2015 i motori turbo Honda. Raikkonen e Button, due campioni del mondo, hanno certamente la possibilità di restare in due team competiti come Lotus e McLaren, ma anche loro aspetteranno la decisione Ferrari.

Ora ci prepariamo a Monza e il risultato della Ferrari potrebbe essere un ottimo spot per portare i tifosi in autodromo a sostenere e tifare Ferrari. Si andrà a Monza con l’obiettivo di conquistare la vittoria, visto che dovrebbe essere un circuito meno favorevole alla Red Bull