Gp Russia – PRESENTAZIONE

Con la mente ancora agli episodi di Suzuka, la Formula 1 arriva per la prima volta in territorio russo per il Gran Premio di Sochi, un circuito cittadino da 5.853 mt costruito intorno agli impianti delle Olimpiadi.

Come tutte le esperienze nuove, presenta non poche incognite e problematiche, che, sul fronte  sportivo, si potrebbero trasformare in spettacolo, da valutare attentamente durante le prove del venerdì. Certamente i team avranno effettuato grandi simulazioni indoor. Tra le incognite maggiori ci sono diverse curve ad angolo retto, oltre alla variante più lunga di tutto il mondiale ed un 180° che metterà a dura prova le Medium (White) e Soft (Yellow) della Pirelli, freni, motori ed i vari liquidi presenti al loro interno. Saranno fortemente sollecitati anche i piloti, sottoposti per diversi secondi ad un’accelerazione laterale di 3-4G. Per la gara, lunga 52 giri, si prevedono 3 pit-stop.

Il tracciato necessita di un buon carico aerodinamico e la Red Bull venderà cara la pelle. Da come abbiamo visto, specialmente negli ultimi appuntamenti, la Mercedes ha una marcia in più e può giocare a suo piacimento. E’ una lotta interna tra Hamilton e Nico, che si concluderà solamente all’ultimo round, anche per via del punteggio doppio che attribuirà Abu Dhabi. Solo loro possono farsi del male.

Parliamo di un Gran Premio nuovo, che potrà stimolare nuovi interessi per il Circus. Mi piace ricordare che nell’85 siamo stati la prima Formula 1 presente nella piazza “Rossa”, grazie alla partnership con Simod. Successivamente, nel 2002 abbiamo portato nel Circus la GazProm, nel 2004 la SMP Bank ed il primo pilota russo al volante di una F1, Sergey Zlobin, oggi al comando della classifica LMP2 del FIA WEC. Ho sempre sostenuto che questo paese, una volta cresciuto nel mondo del motorsport, avrebbe prodotto degli atleti interessanti, come in tutte le altre discipline. Oggi abbiamo un giovanissimo Kvyat targato Toro Rosso che dal prossimo anno sarà pilota titolare in RBR.

Per non dimenticare, #ForzaJules

Gp Giappone – IL PUNTO

Un fine settimana veramente movimentato sullo spettacolare Circuito di Suzuka. Prima di iniziare ad analizzare questo Gran Premio, è doveroso commentare il comunicato Red Bull che ha anticipato la decisione consensuale di porre fine al rapporto con Vettel e l’arrivo di Kvyat al suo posto (avevamo sostenuto questo possibile avvicendamento nella nostra presentazione del GP di Silverstone). Ora, il possibile arrivo di Sainz in Toro Rosso darebbe il via alla formazione del Team “più giovane di tutti i tempi”.

Certamente stiamo vivendo un nuovo corso in casa Ferrari; credo che per la prima volta nella sua storia, gli uomini di Maranello siano stati presi in contropiede da giochi aperti da altri attori del Circus. Anche Fernando e il suo management non mi pare abbiano gestito bene la situazione; si profila sempre più probabile un anno sabatico da parte del pilota più forte in assoluto, in attesa di opportunità vincenti per il 2016. Dopo tante vittorie raggiunte insieme, si è interrotto un rapporto iniziato 15 anni fa tra Vettel e Red Bull. Vinti quattro mondiali, all’età di 27 anni, Sebastian ha sentito la necessità di affrontare una nuova esperienza tecnica e sportiva, di cercare nuovi stimoli ed anche rigenerarsi dopo una stagione in cui il suo compagno di squadra Ricciardo, in più occasioni, lo ha messo in difficoltà. In attesa di sapere in via ufficiale, anche se ormai è scontato, dove correrà Vettel nel 2015, per poi esprimere il mio personale pensiero su questi movimenti di mercato, ci addentriamo nel commento di questo Gran Premio.

La pioggia, ampiamente prevista, ha condizionato questo GP. Partenza con Safety Car per due giri poi bandiera rossa e ripartenza con la safety fino al 10° giro, quando finalmente inizia la gara vera. Una gara, ovviamente, condizionata dalla pioggia e dalle innumerevoli sostituzioni di gomme: estreme all’inizio ed intermedie ai successivi pit stop. 

Le Mercedes come il solito, stellari; Hamilton a suo agio sul bagnato, davanti ad un Rosberg in difficoltà con il set up della sua vettura. Abbiamo vissuto dei duelli molto interessanti con sorpassi certamente avvincenti, soprattutto per opera delle Red Bull, in una giornata negativa della Ferrari per il ritiro di Alonso alla ripartenza dopo la prima bandiera rossa e una prova incolore di Kimi che ha lottato tutta la gara con problemi di grip. Ma questo appuntamento ci lascia con l’amaro in bocca per l’epilogo finale. 

L’incidente accorso a Bianchi, il quale ha impattato nel mezzo di soccorso che ricuperava la Sauber di Sutil, poco prima uscito di pista, sospende ogni altra valutazione sportiva per stare vicini a Jules e sperare il meglio per lui.

Gp Giappone – PRESENTAZIONE

Siamo arrivati a -5 Gran Premi dalla chiusura del Mondiale, con una lotta apertissima in casa Mercedes. Il menù è di quelli interessanti, composto da quattro appuntamenti (di cui uno sul nuovissimo circuito Russo) tradizionali e un GP, Abu Dhabi, che vale addirittura doppio.

Nel passato Suzuka è stato teatro di sfide importanti, sia perché per molti anni era il palcoscenico finale della stagione, sia perché decretava il vincitore. Oggi invece arriviamo con tanti punti interrogativi. In casa Mercedes i due piloti sono praticamente appaiati e l’affidabilità avrà un ruolo quasi da primo attore. Alle loro spalle c’è in atto una bella lotta  aperta per il terzo posto nella classifica Piloti e Costruttori.

Parliamo di un tracciato impegnativo e tecnico sotto tutti gli aspetti. Per pilota, macchina e gomme. Non è facile ottenere il massimo. Sarà interessante vedere chi tra Lewis e Nico riuscirà a primeggiare e a prendere quel vantaggio, anche piscologico, per affrontare la nuova sfida di Sochi.

Sarà un week end-end aperto anche “dietro le quinte”. La Honda avrebbe voluto annunciare i suoi programmi 2015 proprio nel suo salotto, ma sarà difficile; sta ancora inseguendo un top-driver. In casa Ferrari c’è uno strano silenzio che potrebbe essere sintomo di rinnovamento. A quanto si legge Maranello farebbe anche a meno del suo numero 1. Opinione mia personale: quando si vuole mettere in atto una ristrutturazione interna così importante partirei dai punti fermi, senza dare un vantaggio in più agli avversari.

Ci sarà anche l’esordio di Max Verstappen che dalla F.3 FIA European si prepara al grande balzo nel Circus della F.1 con i colori della Toro Rosso. Sarà interessante seguirlo fin dall’inizio. Durante il test sul circuito di Adria aveva fatto molto bene. Dovrà cercare di non strafare, vivendo questa prova come un’esperienza in ottica 2015.

Verstappen, Fuoco, Giovinazzi & C. arriveranno poi all’Enzo e Dino Ferrari di Imola il prossimo 11-12 ottobre, in occasione dell’ultimo round del F.3 FIA European. Per l’occasione divideranno la pista e il paddock con i colleghi più giovani dell’Italian F.4 Championship powered by Abarth, la nuova serie fortemente voluta dalla Federazione Internazionale per creare il primo passo verso il professionismo. Proprio nell’ultimo appuntamento a Monza i 20 giovanissimi piloti della F.4 hanno ripagato il pubblico con sorpassi e belle lotte fino all’ultimo giro.

Segnatevi l’appuntamento e vi aspetto numerosi. Imola, 11-12 ottobre per l’ultimo round della Formula 4 e Formula 3 Europea

Gp Singapore – IL PUNTO

Come al solito le Mercedes hanno fatto il bello e cattivo tempo, dominando anche il quattordicesimo Gran Premio della stagione di Formula 1, corso in notturna sul cittadino di Singapore. I leader di questa stagione hanno gestito a loro modo la gara, andando a vincere con Hamilton una gara e un week-end dominata praticamente dall’inizio alla fine.

Bene anche le Red Bull e la Ferrari, con Fernando Alonso che chiude ad una manciata di decimi dal podio, avendo guidato per l’intero week end con cattiveria e portando a termine una gara egregia. Su una pista cittadina con le gomme Super Soft e Soft, la Ferrari è riuscita a stare in scia a top team. Gara purtroppo penalizzata dall’ingresso della safety-car, restata in pista troppo a lungo. Raikkonen (ottavo al traguardo) accusa invece un ritardo di 1’ dalla vetta e oltre 45” dal compagno. Per Maranello è stato il primo week-end della nuova generazione, tra non poche tensioni, soprattutto legate alle decisioni di Fernando Alonso.

Bella gara anche per Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel che completano il podio di Singapore. Vedendo in azione la RB10, si capisce che ancora una volta hanno costruito una gran bella macchina.

L’affidabilità si conferma l’unico tallone d’Achille della corrazzata tedesca. Questa volta è toccato Nico Rosberg assistere ai festeggiamenti del compagno di team, che, con il settimo successo, si porta al comando della classifica mondiale. Oramai le sfortune si sono praticamente appaiate. Con tre punti di differenza (241 per Hamilton contri 238 di Rosberg) e cinque gare in calendario (Giappone, Russia, Stati Uniti, Brasile e Abu Dhabi)  il Mondiale in casa Mercedes inizia ora.

Le novità di questo fine settimana sono stati i distacchi veramente risicati, con addirittura 9 vetture racchiuse in poco più di 5 dec, anche se, vedendo lo strapotere Mercedes in qualifica, viene quasi da pensare che qualcosa non abbia funzionato per loro.

Come già annunciato nelle settimane scorse, ci sono grandi movimenti. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.

Gp Singapore – PRESENTAZIONE

Questo fine settimana tornerò sul luogo del delitto. Sarò, infatti, a Singapore, per assistere ad un week end che si preannuncia molto movimentato nel dietro le quinte. Abbiamo sempre l’incognita Honda, a caccia di un top driver. Oggi ci sono due piloti, Alonso e Vettel, che hanno sulla loro scrivania un contratto da parte di McLaren-Honda per la prossima stagione e devono prendere una decisione. Da quello che si intuisce, la Red Bull non farebbe troppe storie per trattenere il suo pilota, la cui destinazione potrebbe non essere solamente la McLaren.

Sul fronte Ferrari, l’era Marchionne è iniziata certamente in salita. All’interno del team si respira un grande nervosismo e ci sono diverse decisioni da prendere. Gli stessi piloti non sono sereni. Il Dott. Marchionne in questi giorni ha confermato di voler tenere entrambi i suoi driver, ma diventa difficile trattenere un pilota contro la sua volontà… Bisognerà quindi stare molto attenti.

Sul fronte della gara, si preannuncia un Gran Premio con un’incognita in più, caratterizzata dal meteo. Per la giornata di sabato è attesa, infatti, la pioggia, fin’ora mai vista. Speriamo almeno in una domenica asciutta, perché diversamente potrebbe essere un problema.

La Pirelli porterà mescole Super-Soft e Medium, soluzione che non si adatta perfettamente alla McLaren, mentre la Ferrari ha dimostrato di andare meglio con le SS. La Mercedes sarà naturalmente la macchina da battere, ma occhio alla Red Bull. Dodici mesi fa qui facevano quello che volevano dando anche 2” sec al giro a tutto il resto del gruppo. Se dovessero compensare con il telaio le magagne del motore, potrebbero venirne nuovamente fuori. Non possiamo dimenticarci della Williams, in costante crescita e in lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori. Hanno confermato entrambi i piloti dando un segnale di continuità e serenità. Negli ultimi GP sono stati una costante sul podio.

Chi vedo più in difficoltà è la Ferrari. Manca di trazione e motore. Agli outsider, con sei posti occupati dalle P.U. Mercedes, restano le briciole. Toro Rosso e Force India proveranno ad aggiudicarsi gli ultimi punti disponibili. Oramai le forze in campo e la griglia sono praticamente delineati, salvo cataclismi.

Gp Italia – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un Gran Premio movimentato, con quale errore di troppo e il primo ritiro stagionale per Fernando Alonso dopo tante gare. Non è certamente stato un fine settimana positivo per i colori di Maranello, sia sul fronte delle prestazioni che dell’affidabilità. La Ferrari, infatti, saluta la gara di casa con un deludente nono posto e due soli punti mondiali per Kimi Raikkonen. L’attenzione in casa Ferrari è stata attirata dalle dichiarazioni del Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo: “Ho dato la mia disponibilità a marzo agli azionisti e soprattutto alla gente della Ferrari, a cui sono legatissimo, per un impegno di altri tre anni“, e dell’ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne: “Nessuno è indispensabile, ma il cambio della presidenza non è in agenda”. Parole che possono preludere un suo futuro in “Rosso” e un ingresso in borsa?

Arrivando invece alla gara abbiamo visto un Hamilton determinato che si è ripreso la rivincita sul compagno andando a vincere la corsa dopo una partenza non certamente brillante, sfruttando ben due errori di Nico, regalandosi così il sesto sigillo stagionale e il decimo alla Mercedes. Ora il distacco da Rosberg è di 22 lunghezze (216 punti contro i 238 del compagno). La Mercedes è invece sempre più sola in vetta con un bottino di 454 punti, contro i 272 della Red Bull che saluta Monza con il quinto e sesto posto.

Bella gara in rimonta per Daniel Ricciardo che chiude ancora una volta davanti al suo compagno. Dopo una partenza non perfetta, è riuscito a mettere insieme un bel recupero, portandosi fino alla quinta posizione finale, sopravanzando sul finale anche il compagno, che ha provato a difendersi. Non c’è che dire. L’australiano ormai è una certezza per il team, che può tranquillamente contare su un pilota di prima fascia. In casa RB sono certamente coperti da un probabile cambio di casacca di Vettel, considerando anche la bella prestazione (errore a parte) di Kvyat con la Toro Rosso. Costretto a scattare dal fondo del gruppo si è portato ai piedi della zona punti.

Rimonta da applausi anche per il finlandese di casa Williams, Bottas, che ha prontamente recuperato una partenza deludente, chiudendo ai piedi del podio e subito alle spalle di Felipe Massa. La conferma dei suoi piloti da parte del team inglese è il primo segnale di stabilità. Di rimbalzo, mi aspetto anche la conferma di Hamilton, almeno per il 2015.

A questo punto, l’unico tassello mancante è in casa Honda. Prosegue la corte a Sebastian Vettel, il quale ha chiesto qualche giorno in più per fare le sue valutazioni. Considerando come sta andando la sua stagione, farebbe bene a cambiare aria, per trovare nuove sfide e nuovi stimoli. Nella peggiore delle ipotesi, Honda-McLaren potrebbero pensare di fare un altro anno insieme a Button, confermando in blocco l’attuale coppia.

Si stanno ormai delineando le forze in campo con due Mercedes, due Williams e le due Red Bull. La Power-unit Mercedes ha risollevato in queste condizioni la McLaren e le voci di mercato sembrano aver ridato vitalità all’ex campione del mondo 2009.

Gp Italia – PRESENTAZIONE

Ci siamo! Il Circus arriva a Monza, nel tempio della velocità, il circuito con più storia insieme a Spa e Silverstone.

Non è un segreto che il circuito brianzolo sia ricco di incognite e sfaccettature, sia sul fronte dell’affidabilità, con motori e freni altamente sollecitati, pneumatici molto stressati (la Pirelli porterà mescole Medium e Hard) e sul lato del layout, con la prima chicane e la prima variante, teatro di numerosi contatti che hanno cambiato il risultato finale.

Stiamo entrando nell’ultima parte di campionato e molti team dovranno fare i conti con il numero di P.U. già usate per non incorrere in penalty sulla griglia di partenza. Per le unità, il Gran Premio d’Italia è certamente una grande prova, poiché la farfalla resta aperta al massimo per il 75% del giro. In calendario arriva poi dopo il Belgio, un altro circuito in cui non si è scherzato.

Ancora una volta le Mercedes partono da grandi favorite, ma non bisognerà sottovalutare le Williams, che in queste condizioni si sono sempre messe in mostra. Hanno un buon pacchetto tra telaio-power unit-piloti, con Bottas determinato a fare lo sgambetto a Fernando Alonso per il quarto posto nel Mondiale. Dopo lo spiacevole episodio di Spa, in casa Mercedes dovrebbe essere tornata la pace. Il team non può permettersi di perdere questo mondiale e, con i suoi piloti, avrà certamente toccato i tasti giusti per evitare di cadere nuovamente in errori simili.

Alle loro spalle troviamo poi Red Bull, con un grande telaio e un Daniel Ricciardo galvanizzato dal terzo successo stagionale (l’unico finora ad aver interrotto il dominio Mercedes, premiato a Brisighella con il Trofeo Bandini), e Ferrari che resta la grande incognita. Gli uomini di Maranello potranno certamente contare sull’appoggio del grande pubblico. Toccherà a loro provare a strappare il terzo posto.

Un piccolo consiglio da appassionato. Andate a Monza per vivere un week-end di gara come se fosse una scampagnata, un giorno di festa da passare tutti insieme.

Gp Belgio – IL PUNTO

Va in archivio un bel Gran Premio da Formula 1, corso su un circuito importante e storico come Spa-Francorchamps, che, dopo il dominio devastante targato Mercedes in qualifica, ha riaperto i giochi con il terzo successo di Ricciardo, davanti a Rosberg e Bottas.

Sarà un gran premio che avrà degli sviluppi nei motor-home, in cui sono attesi importanti movimenti. Il contatto al secondo giro tra Rosberg ed Hamilton farà parlare ancora di sé nei prossimi giorni, anche se non penso che sia stato volontario. Certamente sono contatti che non dovrebbero avvenire al secondo giro. Nico ha provato a frenare. Poi non dimentichiamoci che la Mercedes ha sempre dichiarato di lasciare liberi di lottare i suoi piloti. Sul fronte Red Bull, Daniel Ricciardo non solo ha conquistato il terzo successo stagionale, ma ha staccato il compagno di oltre 50”, dimostrando di aver raggiunto la maturità necessaria a guidare un team. La stessa RB ha fatto passi importanti, nonostante l’handicap del motore, dimostrando poter contare su una buona aerodinamica.

E’ stata una gara viva, in cui tutti i team hanno dovuto cambiare le loro strategie in corsa, con duelli, piccoli contatti e azioni di forza molto al limite, che però fanno parte di questo sport. Finalmente abbiamo visto una bella gara di Kimi Raikkonen, che ha combattuto come deve fare un campione, mentre resta il rammarico per quanto successo a Fernando Alonso e la relativa penalità che gli è costata un possibile quinto posto.

Come detto prima ci aspettano ore incandescenti. Quanto visto oggi in pista può rappresentare uno spartiacque importante in vista della prossima stagione. All’interno dei team si stanno consolidando le varie gerarchie: in Williams il finlandese Bottas, con il nuovo podio, consolida la sua leadership dimostrandosi una pedina importante, anche in ottica di mercato. Ha gestito molto bene la sua vettura con sorpassi interessanti. In casa McLaren, il giovane Magnussen ha messo ancora la sua monoposto davanti a Jenson Button che si trova nella sua fase calante.  Non per niente la Honda è a caccia di un top driver. In casa Red Bull, Ricciardo ha messo a segno un altro bel colpo ai danni del quattro volte campione del mondo, mentre in Mercedes abbiamo sentito dichiarazioni forti di Toto Wolff e Lauda sul contatto Rosberg-Hamilton.

Gp Belgio – PRESENTAZIONE

Archiviate le tre settimane di vacanza, la Formula 1 è pronta a tornare in pista questo fine settimana sul tracciato di Spa-Francorchamps, dopo non poche polemiche e batti e ribatti tra i vari team.

Si torna dunque in pista con due appuntamenti tosti come Spa e Monza, due circuiti veri in cui le Mercedes (nonostante qualche problema di troppo sul fronte affidabilità) e le sue P.U partono certamente da favorite. La Williams però potrebbe essere l’outsider pronto a creare confusioni nelle prime file. Sarà interessante vedere quali novità saranno portate in pista perché, nonostante le vacanze, le menti geniali dei tecnici avranno continuato a riflettere ed elaborare sia in ottica della fine campionato sia in vista della prossima stagione.

Entriamo di fatto nella parte finale di campionato che si annuncia, come abbiamo già anticipato negli appuntamento precedenti, molto caldo con grandi movimenti nel dietro le quinte. Belgio e Italia tradizionalmente sono due week-end intensi in cui vengono svelati i programmi futuri e potremo vedere quali trattative arriveranno alla fine e quali resteranno chiuse nei cassetti dei team. Ho il mio personale ricordo di Spa-2005 che sancì il passaggio del mio team nelle mani di ‎Dietrich Mateschitz.

Ad esempio, abbiamo una Honda, dopo i grandi investimenti con la McLaren, a caccia di un super top driver da affiancare al giovare Kevin Magnussen. Vogliono preparare un rientro in grande stile per partire al meglio. Di conseguenza Button non dovrebbe più rientrare nei piani McLaren. In Mercedes, al momento, solamente Nico Rosberg ha firmato il prolungamento del contratto, così come non è scontata la permanenza di Sebastian Vettel in Red Bull. Sul fronte Ferrari non dovrebbero esserci grandi movimenti, con un Fernando Alonso interessato maggiormente a ricevere garanzie sul fronte tecnico. Poi nella vita, e in F1 soprattutto, non si può mai dire. Lo sfogo di Marmorini di questi giorni è sinonimo di grande nervosismo e, pertanto, Marco Mattiacci dovrà prima di tutto riportare la serenità all’interno del team.

La stessa Red Bull ha iniziato a dare uno scossone al mercato, avendo messo sotto contratto Max Verstappen, figlio d’arte di Jos Verstappen che corse con me nel 2003, che sta facendo molto bene in Formula 3, così come i nostri Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi. L’olandese nella prossima stagione sarà il nuovo pilota della Scuderia Toro Rosso al fianco di Kvyat. I giochi sono iniziati.

Arriviamo da gran premi molto interessanti che hanno saputo restituirci quello spettacolo tanto reclamato fin dall’inizio della stagione, a dimostrazione che questa F1 non è da bocciare essendo davanti ad un cambiamento così epocale. Gli ingegneri e i tecnici sono stati in grado di compiere passi da gigante, come ad esempio in casa Renault permettendo a Daniel Ricciardo di conquistare le uniche due vittorie fin qui non targate Rosberg o Hamilton. Proprio Ricciardo sarà premiato il prossimo 31 agosto a Brisighella con il Trofeo Bandini, un riconoscimento che è sempre stato di buon auspicio ai suoi vincitori (da Schumacher a Vettel, passando per Rosberg, Alonso e tanti alti) che hanno poi portato a casa risultati estremamente interessanti.

N.B: articolo aggiornato in seguito alla conferma di Verstappen in Toro Rosso

Gp Ungheria – PAGELLE

Abbiamo assistito all’ennesimo GP affascinante, con tante variabili e magistralmente condotto da piloti estremamente meritevoli; quindi dare dei voti a questi protagonisti è abbastanza facile.

Ricciardo – 10 per la condotta di gara aggressiva e per i sorpassi fatti a tre giri dalla fine su Alonso e Hamilton

Alonso – 10 gara perfetta, sempre all’attacco come se ogni giro fosse da qualifica. Bravissimo nello sfruttare per 31 giri le gomme soft, senza uno strepitoso Ricciardo avrebbe certamente vinto questo GP

Hamilton – 9 per avere ricuperato dal fondo della griglia e con una gara di attacco ha conquistato un podio importante in ottica Campionato

Rosberg – 8 dopo una eccezionale qualifica in gara non ha brillato come in altre occasioni, ma la strategia non lo ha certo aiutato. Forse, se avesse cambiato le gomme soft due giri prima, avrebbe potuto ottenere un altro risultato

Vergne – 8 che soprattutto nei primi giri ha lottato in seconda posizione ed alla fine ha portato la Toro Rosso a punti

Raikkonen – 7 forse ha fatto la migliore gara del 2014, questo fa ben sperare per portare a casa dei punti pesanti in ottica Mondiale Costruttori

Massa e Bottas – 7 non hanno potuto fare meglio, pur avendo una vettura performante per le scelte delle strategie Williams, a mio parere un po’ bizzarre

Button – 6 che ha portato a casa un punto con una vettura in difficoltà ed anche lui con una strategia molto discutibile

Bianchi – 6 un voto d’incoraggiamento in funzione della qualifica in Q1, quando con un giro perfetto ha eliminato Raikkonen

Vettel – 5 brutta partenza, nervosismo ed un errore che gli poteva costare molto caro. Dopo una bella qualifica al pari di un ex Campione del Mondo ha subito in gara Ricciardo

Gp Ungheria – IL PUNTO

L’undicesimo GP della stagione si è vivacizzato fin dalle qualifiche, dove errori umani, vedi Magnussen, di strategia, vedi Ferrari con Kimi, di affidabilità, vedi Mercedes di Hamilton e la pioggia in Q3, hanno movimentato gli ultimi cinque minuti di prova. In pochi attimi, un susseguirsi di giri veloci hanno riconfermato una strepitosa Mercedes, che con Rosberg ha fissato un tempo  di 1’22” 715, ormai vicino ai tempi che le F1 facevano un anno fa, davanti a uno scatenato Vettel, un riconfermato Bottas, un Ricciardo che nell’ultimo giro ha superato un tenace Alonso, il quale pur migliorando giro dopo giro con un 1’23”909, non ha potuto fare meglio di un 5° posto.

La Gara è stata spettacolare per merito di tanti colpi di scena. Su tutti la variabilità del tempo: la pioggia ha abbondantemente bagnato la pista e costretto tutti i Team a partire con le Rain intermedie. Le due Safety car intervenute a seguito di incidenti. Le strategie diverse messe in campo dai Team: in casa Mercedes scelte di strategie diverse per i due piloti, la strategia aggressiva e rischiosa in casa Ferrari, incomprensibili le scelte in Williams. Scelta perfetta in casa Red Bull, per la vettura di Ricciardo. Daniel ha approfittato con un tempismo eccezionale del richiamo del muretto, entrando subito ai box non appena uscita la prima Safety car, potendo così sfruttare il fatto che le prime quattro vetture in testa erano già transitate davanti all’entrata box.

Grande Fernando, un fenomeno che ha saputo lottare e portare a termine 30 giri con le gomme soft nell’ultimo stint, ottenendo un risultato eccezionale per la squadra e dimostrando ancora una volta che è lui il numero uno.

Abbiamo assistito anche ad errori di nervosismo da parte di vari attori, ne citiamo alcuni. Vettel per primo: solo la fortuna gli ha permesso di tagliare il traguardo, nonostante avesse toccato il muretto sul rettilineo dei box. Il muretto Mercedes, che, a mio parere, ha sbagliato le strategie e, comunque, ritardato troppo l’ultimo pit stop di Rosberg. La Williams, che inspiegabilmente ha montato le gomme medie su tutte e due le vetture, compromettendo di fatto le prestazioni dei sui piloti, eppure si sapeva che tra gomma soft e media c’era più di un secondo al giro di differenza prestazionale.

Questa F1 comunque ci sta sempre più mostrando un volto appassionante con bellissimi sorpassi, gare tirate fino all’ultimo giro e prestazioni in crescendo che ci fanno dimenticare tutte le critiche che a inizio anno erano circolate su questo Campionato.

Adesso, tutti in vacanza per tre settimane, con l’obiettivo di recuperare energie e rinnovare le idee per affrontare gli ultimi otto GP con l’augurio che gli attori di questo già bel Campionato ci regalino un finale ancor più spettacolare.

Gp Ungheria – PRESENTAZIONE

La Formula 1 è pronta a tornare in pista, inaugurando la seconda metà di stagione. Ancora nove appuntamenti di cui uno, appunto l’Ungheria, prima della tanto attesa pausa estiva durante la quale i team potranno ricaricare le batterie dopo un inizio di stagione veramente intenso.

Arriviamo su un circuito particolare, poco più di un kartodromo e lungo appena 4 km, in cui sorpassare è veramente difficile. Pertanto sarà difficile rivedere quanto proposto in Inghilterra e in Germania, con bellissimi sorpassi e lotte. Parliamo comunque di un tracciato in cui è pericoloso uscire dalle traiettorie e le gomme, con il caldo, potrebbero giocare un ruolo importante. Per l’occasione la Pirelli porterà le mescole gialle Soft e bianche Medium, due compound abbastanza vicine come prestazioni con cui le scuderie giocheranno sulle due soste.

Mi aspetto la solita lotta in famiglia tra i piloti Mercedes, Nico e Lewis, con la Williams pronta a consolidare la seconda posizione soprattutto se la sfortuna abbandonerà finalmente Felipe Massa. La pista ci mette del tempo per gommarsi e il venerdì non sarà facile capire le posizioni, che miglioreranno costantemente fino al sabato pomeriggio. Per la conformazione del tracciato, le qualifiche giocano un ruolo importante, in quanto partire davanti significa stare lontano da possibili contatti, soprattutto con le prime due curve.

Ad oggi le forze in campo sembrano consolidate, con Mercedes, Williams, Red Bull e Ferrari. Poi a seconda del tracciato, si intromettono per la top ten outsider del calibro di Force India e Toro Rosso. Maranello dovrà pedalare in salita e Raikkonen dovrà tirare fuori le unghie per entrare nella zona punti e aiutare la scuderia.

Nel 2003 il Minardi Team F1 festeggiò insieme ad alcuni dei suoi piloti i suoi primi 300 Gran Premi in Formula 1.

Nella nostra pagina Ufficiale di FaceBook è disponibile un’ampia Gallery con le foto dei nostri Gran Premi d’Ungheria.

Gp Germania – PAGELLE

Nico Rosberg – 9 ha dimostrato tutta la serietà, professionalità e tranquillità necessaria per guidare la testa del mondiale

Valtteri Bottas – 9 ha dimostrato di essere il pilota emergente più forte al pari di Daniel Ricciardo. Con il terzo podio consecutivo si prepara ad attaccare il quarto posto di Alonso

Daniel Ricciardo – 9 ha lottato con il coltello tra i denti dando vita ad una bellissima lotta con Fernando Alonso, dimostrando non solo tutto il suo talento, ma di poter lottare alla pari con un bi-campione del mondo come il ferrarista

Fernando Alonso – 9 un’altra gara eccezionale. Dopo Vettel ha cambiato avversario regalando un bellissimo spettacolo al pubblico insieme all’australiano di casa RedBull. Sta tenendo alto l’onore della Ferrari, ma nonostante questo sono diventati la quarta forza del mondiale

Lewis Hamilton – 8.5 per la gara di domenica meriterebbe certamente un 9 anche lui, ma in alcuni momento è riemerso il nervosismo che gli sta impedendo di attaccare con decisione Rosberg. E’ vero che arrivata da un inconveniente tecnico piuttosto grave del sabato, ma essendo un campione del mondo deve saper gestire le tensioni

Sebastian Vettel – 8 ha portato a termine il suo compito riuscendo a stare davanti ad un Daniel Ricciardo rallentato dal contatto iniziale tra Magnussen e lo sfortunatissimo Massa

Nico Hulkenberg – 7.5 bravo perché ha portato al settimo posto la sua Force India

Jenson Button – 6 si difende con le unghie ei denti nonostante una McLaren non al top

Sergio Perez – 6 anche lui si è difeso bene conquistando l’ultimo punto disponibile

Kevin Magnussen – 5.5 non è colpa sua l’incidente con Massa ma dovrebbe metterci un po’ più di attenzione.

Kimi Raikkonen – 5 molto remissivo e poco aggressivo. In questo momento non può meritarsi un voto positivo

Formula 1 – 8 nonostante la supremazia Mercedes ci sta facendo rivivere i duelli di un tempo. Lo stesso voto va dato ai commissari, mentre un bel 5 in pagello se lo merita Charlie Whiting per non aver fatto entrate la safety car a 19 giri dalla fine favorendo così Nico Rosberg